18 giugno 2015
“La prima attenzione per i cittadini in difficoltà” Graziano Calanna proclamato sindaco di Bronte “Inizia una nuova era basata su partecipazione, condivisione, onesta e lealtà" Tantissimi giovani ieri mattina hanno partecipato alla proclamazione ufficiale del neo sindaco di Bronte, Graziano Calanna. Un lungo applauso si è levato quando il presidente dell’Ufficio elettorale centrale, il dott. Antonio Zarrillo, ha reso ufficiale l’investitura, consegnando la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e del Comune al neo eletto sindaco. «Le auguro - ha affermato Zarrillo rivolgendosi al primo cittadino - che lei possa servire al meglio i brontesi. Le città hanno bisogno del lavoro fattivo dei sindaci». Presenti alla cerimonia il padre Nunzio Calanna e la mamma Tania Cusmano entrambi particolarmente emozionati, assieme alla moglie del neo sindaco, Claudia Bonaventura, presente con il figlioletto di pochi anni Giordano Nunzio. Con loro gli assessori designati Antonio Leanza, Francesco Bortiglio, Nuccio Biuso (foto a destra) e Angela Saitta e tanti futuri consiglieri comunali. “Inizia una nuova era basata sul rispetto dei principi ribaditi in campagna elettorale, ovvero la partecipazione, la condivisione, l’onesta e la lealtà. – ha affermato il neo sindaco - La prima attenzione deve essere per forza rivolta alle persone che stanno male. In campagna elettorale ho potuto constatare come esistano delle realtà che non conosciamo e che nel silenzio e nella solitudine vivono veri momenti di difficoltà. Costoro hanno bisogno di sentire più vicine le istituzioni e noi faremo il possibile per aiutarli, perché è dovere della politica rispondere alle esigenze dei cittadini in difficoltà”. Poi Calanna ha ringraziato la sua squadra che gli ha permesso di vincere le elezioni: “Hanno compiuto un grande gioco di squadra. E’ stato bello vedere tanti amici e tantissimi giovani durante la campagna elettorale battersi per un progetto ed è ancora più bello oggi vederli qui. Insieme con loro e con la città tutta amministreremo questo paese con un solo obiettivo: il bene comune”. Un grazie al presidente Zarrillo - ha continuato - e ai componenti dell'ufficio elettorale che con scrupolo hanno esaminato le schede. Grazie anche ai dipendenti e ai consiglieri comunali. Consentitemi però un pensiero speciale verso la città di Bronte, verso le tante donne e agli uomini, alle famiglie e ai giovani che ci hanno dato fiducia, con la speranza di ottenere da noi le giuste risposte. E credetemi – conclude - l'impegno non mancherà». E sabato 20 giugno alle 10,30 verrà proclamato il nuovo Consiglio comunale. Ed in tanti attendono le decisioni dell’ufficio centrale per conoscere la composizione ufficiale della nuova assemblea cittadina. [Elezioni: voti e candidati] [Rassegna stampa] 17 Giugno 2015 Il «grillino» votato da tanta gente anche se non era al ballottaggio. «Il vincitore morale è 5 Stelle» Fa festa Calanna, ma anche Russo Il “day after” le elezioni di Bronte sono ovviamente dedicate alla riflessione sul voto. La vittoria di Graziano Calanna è del centrosinistra sulla compagine di Pino Firrarello è stata schiacciante, ma sono tanti coloro che sostengono che i vincitori morali di queste elezioni sono gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Non a caso a Bronte corre voce che tanti votanti al ballottaggio, invece di scegliere, fra Gullotta e Calanna, hanno ostinatamente scritto Davide Russo, ovvero il candidato sindaco pentastellato dei primo turno. «Sì - conferma Russo (foto a destra) - i risultati del ballottaggio mi hanno lasciato sorpreso. Circa 400 elettori brontesi (511 sono stati i voti non validi, 443 al I° turno, Ndr) hanno scritto il mio nome e li ringrazio per aver riconfermato la fiducia nei miei riguardi. È segno che i brontesi vogliono il vero cambiamento. Penso che il vero vincitore morale di questa tornata elettorale sia il Movimento 5 stelle». In Consiglio il Movimento potrà contare solo su un consigliere che preannuncia vera opposizione, ma anche proposte. «Staremo - continua Russo - nei banchi dell’opposizione e oltre a vigilare faremo proposte concrete per portare avanti il programma che abbiamo presentato ai brontesi. Prevedo un Consiglio comunale strutturato nel seguente modo: 19 consiglieri di maggioranza e 1 consigliere di minoranza del M5S. Infatti, a breve vedremo passare i 5 consiglieri eletti nelle liste a sostegno di Gullotta verso la maggioranza di Calanna. Ma a noi non spaventa nulla. La consigliera Valeria Franco avrà dietro noi 3000 cittadini e tutto il Movimento 5 stelle». La replica del consigliere Angelica Prestianni, eletta nelle lista “Bronte viva” e che insieme a Massimo Castiglione, Carlo Maria Castiglione, Salvatore Calamucci e Maria De Luca formano il gruppo di consiglieri eletti che ha sostenuto Salvatore Gullotta, non si è fatta attendere: «Il Movimento 5 Stelle pensi alle sue scelte, non a quelle degli altri - ha affermato - forse saranno loro a passare con la maggioranza. Non ho nessuna intenzione di passare dall’altra parte. Il gruppo cui faccio parte è all’opposizione. Opposizione costruttiva, però, non fine a se stessa, ma rivolta al bene del paese. La storia lo insegna: il nostro gruppo anche quando è andato all’opposizione è stato duro sulle scelte sbagliate, ma primo alleato dei brontesi sui provvedimenti utili e giusti. Noi - continua - non dobbiamo dimostrare nulla, ma soltanto lavorare per Bronte difendendo i tanti progetti che l’Amministrazione Firrarello ha portato avanti e che si realizzeranno durante la sindacatura Calanna. Noi a questi progetti ci abbiamo creduto quando eravamo maggioranza, continueremo a difenderli adesso che siamo opposizione». [Fonte: La Sicilia]
12 Giugno 2015
GRANDINE KILLER – NIENTE SUSSIDI PER I COLTIVATORI DI PISTACCHIO Per l’Unione europea si tratta di una calamità naturale, ma il governo di Roma non indennizza ì danni La grandine distrugge il pistacchio l’Italia non riconosce i risarcimenti Alla Regione si pensa già ad una «leggina». Si bussa al ministero di Risorse agricole Per l’Unione europea la grandine è una calamità naturale, ma l’Italia non indennizza i danni che causa a coltivazioni come il pistacchio. Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, vogliono lo stato di calamità, ma la norma nazionale non li aiuterebbe. Firrarello non cede e chiederà all’Assemblea regionale siciliana una legge che aiuti i pistacchicoltori. Secondo la norma italiana (decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102) fra le calamità naturali rientrano “le avverse condizioni atmosferiche previste dagli orientamenti comunitari”. E gli “Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020” (gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 204 del l° luglio 2014) prevedono che lo Stato possa indennizzare i coltivatori danneggiati da grandine. Per la “Commlssione europea”, infatti, sono assimilabili a calamità le “condizioni atmosferiche avverse quali gelo, tempeste e grandine, ghiaccio, piogge forti o persistenti o grave siccità. che distruggano più del 30% della produzione media annua di un agricoltore”, calcolata secondo parametri individuati negli “Orientamenti” stessi. L’Italia, però, escluderebbe indennizzi per le produzioni come il pistacchio, perché, essendo inserito nel “Piano assicurativo agricolo annuale” del Ministero delle Politiche agricole (approvato con relativo decreto ministeriale del 10 marzo 2015 e consultabile sul sito www.politicheagricole.it), agli imprenditori agricoli sono già riconosciuti contributi fino all’80 per cento del costo delle polizze assicurative eventualmente stipulate. L’ipotesi di una dichiarazione di calamità naturale, dunque, al momento potrebbe non portare nulla nelle tasche dei pistacchicoltori delle dieci contrade brontesi colpite martedì dalla grandine, che ha distrutto circa 1’80% del loro raccolto. La soluzione, a quanto pare, andrebbe trovata a Roma e non a Palermo; pertanto, della questione potrebbe essere investito il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia) 24 giugno 2015 Spiragli al riconoscimento della calamità naturale Esiste la possibilità che i danni subiti dalle piante possano essere risarciti con un opportuno indennizzo. Questa è la notizia che il sindaco di Calanna ha portato ieri da Palermo dopo una la lunga audizione con la III Commissione regionale sulle “Attività produttive”, presieduta dall’on. Bruno Marziano. “Durante l’audizione, cui hanno partecipato anche alcuni produttori – ha affermato - è stato chiaramente ribadito che non potranno essere risarciti i danni alla produzione di pistacchio che è stata rovinata dalla grandine. L’Unione europea, infatti, invoglia gli agricoltori a stipulare opportune polizze assicurative per proteggersi dalla grandine, che la legge da una parte la considera fra gli eventi atmosferici eccezionali, ma dall’altra non ne riconosce i possibili risarcimenti per i danni subiti dai frutti. Solo dai frutti però. – spiega – Secondo quanto detto in Commissione i danni che subiscono le piante possono essere risarciti e questo ci consentirà di puntare a far riconoscere a Bronte lo stato di calamità naturale”. Per legge è possibile chiedere lo stato di calamità naturale se ad essere danneggiate sono state almeno il 30% delle piante. “E da una perizia effettuata dai tecnici della Regione – ribadisce Calanna - è risultato che la grandinata da noi ha rovinato 80% delle piante. Quindi le condizioni potrebbero esserci tutte. Il 22 luglio dobbiamo risentirci con il presidente Marziano. Per quel tempo saranno arrivate in Commissione le perizie definitive per la quantificazione del danno. Noi – aggiunge - ovviamente siamo pronti a fornire ogni contributo e spiegazione alla Regione ed ai produttori che chiederanno aiuto”. | 11 Giugno 2015 Violenta grandinata nei lochi di Bronte I produttori incontrano il sindaco Firrarello: “Chiederò all'Ars una Legge che vi aiuti” Tantissimi produttori di pistacchio hanno partecipato ieri all’incontro organizzato dal sindaco dopo la violenta grandinata che ha distrutto l’80% della produzione, provocando danni particolarmente ingenti. Durante la riunione è emersa tutta la disperazione dei produttori che hanno visto in pochi minuti andare in “fumo” 2 anni di intenso lavoro. Il pistacchio, infatti, si raccoglie ogni biennio e secondo gli anziani e gli esperti questa era un’annata spettacolare. “Non sarà più così. – hanno affermato in tanti – Abbiamo perso tutto. Sugli alberi di pistacchio è rimasto ben poco”. Ed allora l’incontro è servito per individuare i rimedi. Il Comune ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale, ma se qualche norma lo impedirebbe o fosse difficile reperire le somme, è bene percorrere anche qualche altra strada. Ed una strada alternativa alla calamità naturale il sindaco Firrarello l’ha già percorsa nel 1987, quando riuscì a far votare alla Regione una legge che per 3 anni ha permesso ai produttori di pistacchio di percepire 450 mila lire per ettaro di terreno con lo scopo di valorizzarne la coltivazione. Per questo il sindaco ha assicurato che chiederà all’Assemblea regionale di votare un apposito disegno di legge che aiuti la produzione dell’Oro verde di Bronte, fra i più rinomati prodotti tipici dell’Etna, ormai conosciuto in tutto il mondo. “Il pistacchio di Bronte – ha considerato alla fine il sindaco - è stato colpito al cuore da una grandinata che ha distrutto il 50% della produzione. Non è possibile quantificare il danno, ma il lavoro di 2 anni, l’impegno, i sacrifici, le speranze ed i sogni di tanti produttori sono stati irrimediabilmente portati via in pochi minuti, lasciando spazio ad un grande dolore. Adesso – conclude – bisogna reagire”. | 10 giugno 2015 Violenta grandinata nei lochi di Bronte Distrutta in alcune contrade parte della produzione di pistacchio Il sindaco chiede lo stato di calamità naturale Si prospettava una delle più ricche produzioni di pistacchio degli ultimi tempi. Il mite clima primaverile era stato di grande aiuto per le preziose piante di pistacchio di Bronte, che già mostravano frutti in quantità. I produttori pregustavano una raccolta straordinaria, ma non sarà così. In 30 minuti l’80% della produzione di 10 contrade di Bronte è andata perduta a causa di una violenta grandinata che i più anziani ricordano raramente nel mese di giugno. Intorno le 15 di ieri, infatti, si è abbattuto su Bronte un violento temporale accompagnato da forte vento. Diversi rami delle robuste piante di pistacchio non hanno resistito e si sono subito spezzati. Il peggio però doveva ancora arrivare. Alle 15,30 la pioggia si è trasformata in grandine. Chicchi grossi come noci che hanno letteralmente falciato i teneri pistacchi sulle piante. Per i produttori il danno peggiore degli ultimi tempi. Chi in serata è andato in campagna ha trovato un tappeto di pistacchi per terra e la produzione perduta. Così ieri mattina il sindaco Firrarello ha convocato con urgenza l’ufficio Agricoltura ed inviato al presidente della Regione siciliana, al Prefetto di Catania, all’Assessorato delle Risorse agricole, all’Agenzia delle Entrate ed a tutti i servizi tecnici regionali e provinciali al servizio dell’agricoltura un telegramma esplicito: «Sui pistacchieti delle contrade di Bronte – si legge nel telegramma - si è abbattuto un violento fenomeno temporalesco con una fortissima grandinata che ha distrutto parte della preziosa produzione di pistacchio. In particolare nella contrade Passo Zingaro, Galluzzo, Quattro Miglia, Tre Miglia, Rivolita, Cipollazzo, Rizzonito, Rocca Tufano, Roccarello, Carba e Triporanello le produzioni sono andate abbondantemente distrutte. Da una prima stima il 50% della produzione nell’intero territorio brontese è andata perduta. Si chiede pertanto il riconoscimento dello stato di calamità naturale ai sensi delle vigenti normative». Le ripercussioni economiche al momento sono incalcolabili. Difficile stabilire l’esatta entità del danno. Certo è che buona parte dell’agricoltura brontese è letteralmente in ginocchio. Non a caso il sindaco ha convocato una riunione oggi alle ore 18 nella Pinacoteca del Collegio Capizzi, invitando i produttori. A loro verrà chiesto di presentare personalmente opportuna richiesta di riconoscimento di calamità naturale. | MALTEMPO. La raccolta prematura delle fragole a Maletto ha salvato la stagione e l’omonima imminente sagra Violenta grandinata nel Brontese Raccolta del pistacchio alla deriva Il presidente Crocetta: avviare la verifica per dichiarare lo stato di calamità Martedì pomeriggio uno sciame di grandine si è abbattuto sul versante nord-ovest dell’Etna colpendo diversi pistacchieti e alcune coltivazioni di fragole. A Bronte, in dieci contrade al confine con il territorio di Adrano , è stato decimato il raccolto di pistacchio. Il sindaco Pino Firrarello ha chiesto lo stato di calamità naturale. I pistacchieti interessati sono stati quelli di Passo Zingaro, Galluzzo, Quattro Miglia, Tre Miglia, Ruvolita, Cipollazzo, Rìzzonìto, Rocca Tufano, Roccarello, Carba e Triporanello. Questa fascia di territorio, martedì, intorno alle 15, è stata raggiunta da un nubifragio. Cessata la pioggia il vento ha scaraventato addosso ai pistacchieti una tremenda grandinata, con chicchi grandi come nocciole, che ha sfogliato gli alberi e fatto cadere a terra i frutti da poco usciti dalla fase dell’allegagione. Per gli agricoltori della zona, mezz’ora di rovinosa tempesta, ha cancellato due anni di duro lavoro, causando danni economici non indifferenti. Per le fragole di Maletto, ìnvece, le recenti piogge ne avevano già interessato le coltivazioni, ma la raccolta del frutto:in vista della sagra di questo fine settimana avrebbe limitato i danni causati dalla grandinata. Tornando all’«Oro verde» di Bronte, il sindaco Firrarello ha inviato un telegramma al presidente della Regione Sicilia e al prefetto evidenziando che “le produzioni sono andate abbondantemente distrutte. Da una prima stima - sottolinea il sindaco - il 50% della produzione nell’intero territorio brontese è andata perduta”. Il sindaco ha quindi invitato gli agricoltori interessati a produrre istanza di calamità naturale. In serata, il presidente Rosario Crocetta, nel dichiarare di avere già sentito l’assessore all’Agricoltura con il quale ha concordato di avviare immediatamente la verifica delle zone interessate e l’accertamento dei danni. “Tale verifica è necessaria - dice - per la dichiarazione dello stato di calamità. Il governo vuole manifestare piena solidarietà nei confronti degli agricoltori che hanno visto sfumare all’improvviso i sacrifici di due anni di lavoro”. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 11 Giugno 2015] |
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7 Giugno 2015
AMBIENTE I numeri della relazione di fine mandato trasmessa dal sindaco Pino Firrarello alla Corte dei Conti Bronte fuori dall’Ato rifiuti adesso produce meno spazzatura La prossima gara avrà uno «sconto» sui costi pari a 670 mila euro Rifiuti. I brontesi, con la gestione comunale, producono ben mille e 500 tonnellate in meno di rifiuti rispetto a quando il servizio veniva erogato dall’Ato Joniambiente. A parlare sono i numeri riportati nella relazione di fine mandato che il sindaco Pino Firrarello ha inviato alla Corte dei Conti. Nel 2010, al comune l’Ato ha calcolato costi di rifiuti per 7 mila 543 tonnellate e, nel 2011, per 8 mila 103 tonnellate. Nel 2012, e nel 2013 (anno di passaggio del servizio al Comune), invece, la raccolta si è aggirata sulle 6 mila 300 tonnellate, per arrivare a 6 mila 616 nel 2014. Il relativo tasso di copertura del costo del servizio a carico dei cittadini, per obbligo di legge, è passato gradualmente dal 65 per cento del 2010 al 100 per cento del 2014 (raggiungendo i 3 milioni 130 mila euro). Sempre in tema di rifiuti, è in corso una gara comunale per l’affidamento settennale del servizio con una base annua di 2 milioni 500 mila euro, oltre i costi delle discariche. Una voce che fa alzare la spesa è la raccolta porta a porta e anche il nuovo bando di gara la prevede, in luogo dei più economici cassonetti. Tornando alla, relazione, in essa sono elencate, tra l’altro, le opere compiute nell’ultimo quinquennio, tra cui spiccano la caserma dei carabinieri e la messa in sicurezza della chiesa Madre, e quelle in corso d’opera come la riqualificazione di sessanta alloggi popolari, del Castello Nelson e di piazza Aldo Moro (ex piazza Carcerebue). Quanto alle tasse locali, dal 2010, per compensare le progressive minori risorse trasferite da Stato e Regione, sulle seconde case l’imposta è passata dai 7 per mille (Ici) all’8,6 per mille con l’Imu (così, l’eventuale Tasi sulla prima casa non potrebbe superare il 2 per mille). Sempre dal 2010, l’addizionale comunale Irpef è passata dal 7 all’8 per mille, con una fascia d’esenzione per i redditi inferiori a 12 mila euro. La relazione è eventualmente consultabile sul sito Internet del comune. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia)
20 maggio 2015
Prese di mira abitazioni, aziende e scuole Un’ondata di furti che ora preoccupa Tempi duri per gli abitanti di Bronte, che da qualche settimana hanno visto aumentare in maniera sconsiderata i furti. Diversi gli episodi segnalati, con furti ai danni di cittadini, aziende e adesso anche alle scuole, dove sono stati rubati computer acquistati con grandi sacrifici. Proprio ieri la consegna dei locali della nuova caserma, sorta in via Selvaggi, ai carabinieri, ma ora la gente spera che insieme ad essa arrivino a Bronte più uomini e mezzi, per ridare sicurezza e tranquillità a chi vive nel terrore di un furto. Spesso, soprattutto di notte, l’unica pattuglia in giro è quella del nucleo radiomobile di Randazzo che copre un territorio immenso che parte dalle periferie di Adrano e arriva a quella di Giarre. Una chiamata di soccorso, se la pattuglia è a Piedimonte o nelle zone limitrofe, può significare anche un’attesa di mezzora o anche più; lo stesso avviene per i paesi di Maletto e Maniace. Nei giorni scorsi, diversi sono stati i furti avvenuti a Bronte, sia nella campagne, con case rurali scassinate in varie contrade, tra cui Nave e taraci, dove hanno portato via anche vecchi mobili, e in alcune casi anche le posate. In altre, trovando poco o nulla, hanno messo tutti i mobili e le suppellettili in mezzo ad una stanza e poi hanno appiccato il fuoco per ripicca, provocando migliaia di euro di danni. Ma anche a Bronte centro non si scherza. In un’abitazione vicino piazza Piave, i ladri sono entrati mentre i proprietari dormivano al piano superiore, portando via molte cose poste al primo piano, tra cui apparecchi elettrici. Anche diverse aziende della zona artigianale sono state prese di mira, tra cui ditte dedite alla trasformazione del pistacchio. In molte di esse i ladri sono stati immortalati da diverse telecamere di sorveglianza che non hanno permesso però l’identificazione. L’ultimo episodio, invece, forse anche il più grave come gesto, ai danni della scuola media Castiglione. Qui i ladri sono entrati, nella notte tra domenica e lunedì, rompendo una finestra laterale, rubando cinque computer nuovissimi, frutto di un gran lavoro da parte della scuola per avere un finanziamento per l’acquisto di questi strumenti. Grande amarezza da parte della dirigente Giuseppina Maria Licciardello, ma anche dell’intera cittadina che ora chiede, a gran voce, una maggiore sicurezza e più controlli. [Luigi Saitta, La Sicilia]
17 Maggio 2015
Bronte, il vicario della Matrice ai candidati sindaci «Abbiate a cuore la sorte dei poveri» «Abbiate a cuore la sorte dei poveri». E’ questo, in sintesi, l’appello lanciato ai candidati sindaci dal vicario della Chiesa Madre e dai gruppi di volontari. In una campagna elettorale atipica, inaugurata da gesti intimidatori atipici rispetto alla storia repubblicana di Bronte, questa iniziativa riporta al centro del dibattito dei temi sociali, al quale ogni sindaco è chiamato a dare risposte. «Siamo avvezzi a gesti quotidiani di solidarietà di fronte a richieste di cibo, vestiti, bollette da pagare - dice la lettera ai candidati sindaco - che rasentano quasi uno “stato di emergenza” che non può essere totalmente soddisfatto con atti di generosità sporadici». Tra i sottoscrittori, oltre a padre Paolo Salvatore Cucè e ad alcuni catechisti, ci sono il Centro Aiuto alla Vita, il entro Ascolto Cappuccini, la Conferenza Vincenziana San Biagio e l’Ordine Francescano Secolare del convento San Vito. (*LPu*, Giornale di Sicilia)
2 Maggio 2015
Amministrative, nuove minacce al candidato M5s a Bronte Lettera con proiettile all'indirizzo di Davide Russo Nuove minacce a Davide Russo, candidato sindaco di Bronte, nel Catanese. Una busta, contenente una lettera intimidatoria ed alcuni proiettili di pistola, è stata trovata nella buca delle lettere dell'esponente del Movimento 5 Stelle. Il messaggio parla di "ultimo avvertimento". A renderlo noto sul suo profilo Facebook e' il deputato Alessandro Di Battista: «Ne dovrebbero parlare tutti i giornali d'Italia, ma siamo il M5S e fa poco notizia - commenta -. Pensate se avessero mandato (speriamo che mai nessuno lo fara') un proiettile a Renzi, Brunetta, alla Santanche' o alla Boschi cosa sarebbe successo. Che la mafia ci detesti - aggiunge - e' un fatto noto (e anche un motivo d'orgoglio). Ricordo le parole che Buzzi disse a Carminati (i due boss di MafiaCapitale): "Grillo ha distrutto il Pd, noi non ci stiamo piu". Ora questi 'ominicchi' cercano di intimorirci con lettere e proiettili. E fanno bene a provarci. Noi siamo loro nemici e se dovessimo andare al governo a Bronte o in Sicilia iniziassero a scappare». Sullo stesso tenore la nota dei "portavoce M5S nelle Istituzioni", pubblicata sul Blog di Beppe Grillo. «La mafia - si legge - prova ancora ad intimidire il nostro candidato Sindaco di Bronte, Davide Russo. Questa notte, una mano per adesso ignota, ha recapitato nella buca delle lettere un gravissimo messaggio intimidatorio accompagnato da alcuni proiettili di pistola. Il messaggio parla di 'ultimo avvertimento' e che ne hanno 'a sufficienza per tutti'». «Lunedi' scorso - si legge nella nota dei portavoce M5S nelle Istituzioni - il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Catania su richiesta del Movimento 5 Stelle, aveva predisposto un innalzamento della vigilanza nei confronti dei candidati del Movimento. Questa misura pero', evidentemente non e' bastata a scoraggiare i criminali che vorrebbero impedire al Movimento di concorrere alle elezioni comunali di Bronte. Sappiano questi vili che si nascondono nell'ombra che minacce, insulti e proiettili, non fermeranno la rivoluzione pacifica del Movimento 5 Stelle e dei liberi cittadini di Bronte, che hanno deciso di impegnarsi per liberare la propria citta' dal malaffare e dalla corruzione, per farla rinascere e per far ripartire lo sviluppo ed il lavoro. Il cappio della mafia e della corruzione che da troppo tempo soffoca le speranze e i sogni dei cittadini onesti di Bronte, presto verra' spezzato. Noi siamo tutti Brontesi». Alla luce della nuova intimidazione il Movimento 5 Stelle ha organizzato per domani, alle 17, a Bronte, una marcia di solidarietà con partenza da Viale Catania. (Fonte: La Repubblica) 4 Maggio 2015
“Il Prefetto convochi il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica” Il sindaco Firrarello ha chiesto ufficialmente al Prefetto di Catania, Maria Guia Federico, la convocazione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. La richiesta scaturisce dalle dichiarazioni del candidato sindaco del “Movimento 5 stelle”, Davide Russo, che ha denunciato pubblicamente di aver subito l’ennesima intimidazione, “la quinta in 20 giorni”, ricevendo una busta con all’interno una lettera con su scritto “ultimo avvertimento” e dei proiettili di pistola. «Ho chiesto al Prefetto la convocazione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, – afferma in un comunicato il sindaco – non solo per tutelare il buon nome di questa Cittadina e garantire il corretto svolgimento della campagna elettorale, ma, cosa più importante, assicurare alla giustizia i colpevoli. E’ necessario il massimo sforzo da parte delle Forze dell’Ordine per scoprire chi ha perpetrato atti così vili. Ho già manifestato al candidato Russo tutta la mia solidarietà ed ho partecipato alla “marcia per la legalità” organizzata dal Movimento, perche nessuno può permettersi di limitare la libertà di cittadini che intendono candidarsi a governare questa Città. Bronte non merita di balzare agli onori della cronaca come una comunità che minaccia con atteggiamenti mafiosi. La sua storia dimostra che mai in passato si sono verificati atti di questo tipo. Sono certo che il Prefetto condividerà i motivi della mia richiesta, come spero che presto si faccia luce su questa incresciosa vicenda, restituendo serenità all’intera comunità.» |
28 Aprile 2015
Approvato il Prg Il momento è di quelli che rimarranno nella storia. La Regione siciliana ha approvato il Piano Regolatore Generale che il Consiglio comunale ha dovuto adottare per ben 2 volte, la prima nel 2006 e poi nel 2010. A comunicare la notizia è stato il sindaco Firrarello particolarmente felice per una approvazione per cui si batte fin dal suo primo insediamento nel 2005 e che è giunta ad un mese dalla scadenza del suo secondo mandato. «In campagna elettorale – afferma in un comunicato - avevo promesso l’approvazione del Prg e così è stato. Non potevo immaginare una conclusione migliore della mia sindacatura se pensiamo che Bronte insegue l’approvazione del Prg dall’ormai lontanissimo 1985.» «Per Bronte - continua - un enorme balzo in avanti. Finalmente ha una base solida per costruire il proprio futuro. Ringrazio il Cru (Comitato regionale all’Urbanistica) che negli ultimi 6 mesi si è occupato con efficacia del nostro Prg, l’ingegnere Salvatore Caudullo, capo dell’Ufficio tecnico del Comune, per aver colmato i ritardi di altri, l’architetto Armano Pizzo per aver redatto il Prg assecondando le richieste del Consiglio e della Giunta municipale ed il direttore del Dipartimento regionale Urbanistica per aver firmato celermente il decreto». | |
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