Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da Marzo a Giugno 2005 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
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Il nuovo comandante della Stazione dei Cc Si è insediato il maresciallo capo Roberto Caccamo, neo comandante della Stazione dei Carabinieri di Bronte. Trentasette anni, Caccamo già all'età di 27 anni gli è stato affidato il comando della Stazione carabinieri di Agazzano in provincia di Piacenza, prima di essere nominato comandante di squadra all'interno dello speciale reparto interforze "Difesa ed incolumità", presso il Ministero della Difesa. In Sicilia è stato impiegato nei reparti territoriali del Nucleo operativo della Compagnia di Paternò e nonostante la giovane età gli è stata conferita, oltre alla medaglia d'argento per i 16 anni di servizio nell'Arma,la medaglia d'argento con spade crociate concessa dal sovrano ordine militare di Malta. (Fonte: La Sicilia) Maletto Arsi duemila paletti acquistati per recintare i terreni in gestione «Messaggio» incendiario nel bosco della Forestale Incendio di chiara origine dolosa all'interno del demanio forestale a Maletto. In fumo non è stata fortunatamente la preziosa vegetazione, ma circa 2.000 paletti di legno che l'Azienda foreste demaniali aveva acquistato per recintare i territori in gestione. Il danno non è ingente (circa 3.000 euro); quel che preoccupa è l'eventuale movente. Chi può aver appiccato il fuoco nel bosco, col chiaro intento di bruciare un bene della Forestale? I paletti si trovavano a ridosso di un albero di leggio, che chiaramente è stato parzialmente bruciato, nei pressi delle Case Pappalardo in contrada Bosco Chiuso, un bel rifugio dove, previa opportuna autorizzazione, è possibile anche dormire. Probabilmente chi ha appiccato il fuoco lo ha fatto durante la notte. Le piogge dei giorni scorsi e le temperature ancora non proprio afose fortunatamente hanno impedito che le fiamme divampassero con irruenza. E' stato un uomo addentratosi nel bosco in cerca di funghi a notare il fumo e a dare l'allarme. Sul posto sono così arrivati i Vigili del Fuoco volontari di Maletto che hanno avvertito le Guardie forestali del Distaccamento di Bronte al comando del mar. Enzo Crimi. Sedati i focolai ed esclusa categoricamente l'autocombustione, le Guardie forestali hanno cominciato ad indagare. Sia gli operai sia gli agenti tecnici sono stati ascoltati, ma accertato che il fuoco è stato appiccato molto tempo prima dell'ingresso al lavoro, non è stato possibile raccogliere indizi. Fra l'altro non è stato trovato alcun oggetto che possa far risalire all'autore dell'incendio. Si pensa dunque a una bravata o, peggio, a un «dispetto» all'Azienda forestale ad appena due giorni dall'inizio della stagione antincendio. Il comandante Crimi, comunque, pur non sottovalutando alcuna ipotesi, sembra scartare quest'ultima pista. Le indagini comunque continuano. (Fonte: La Sicilia) SQUADRA MOBILE. L'arrestato è Massimiliano Germanà Bozza: teneva la droga sotto il sedile Bronte, nascondeva in auto 15 grammi di cocaina A tradirlo sarebbe stato il suo atteggiamento ansioso, di chi ha qualcosa da nascondere, che non è sfuggito all'occhio attento degli agenti della Squadra Mobile, i quali, insospettiti, hanno fermato sabato mattina Massimiliano Germanà Bozza, 37 anni, originario di Milano, mentre a bordo della sua auto, circolava per le strade di Bronte. All'alt intimato dalla pattuglia, Massimiliano Germanà è sceso dal proprio mezzo e a seguito di una perquisizione, i poliziotti hanno trovato, sotto il sedile del lato guida una busta di cellophane con 15 grammi di cocaina. Già confezionata in sessanta dosi di un quarto di grammo ognuna,era pronta per essere spacciata per un guadagno che non sarebbe stato inferiore ai mille euro. Probabilmente, il presunto spacciatore si era recato a Bronte proprio per ad andare ad incontrare i suoi clienti. Di certo, però, la quantità di cocaina sequestrata non può inquadrarsi come possesso per uso personale. Con l'accusa, pertanto, di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, Massimiliano Germanà è stato ammanettato e accompagnato al carcere di piazza Lanza, in attesa di essere interrogato dal magistrato. [Le. Ca., Giornale di Sicilia] Il sindaco e il segretario agirono correttamente Vigili promossi a Bronte, procedimento archiviato Il dott. Mario Zappia, sindaco di Bronte del tempo, e l'allora segretario comunale dott. Giuseppe Saccone non commisero nel 2001 alcun abuso di ufficio nel promuovere 9 istruttori di Polizia municipale a "Specialisti dell'area di vigilanza", inserendoli nella categoria D1 e riconoscendo di conseguenza la qualifica di funzionario. E l'ex sindaco Zappia non aveva in quella occasione l'obbligo di astenersi dalla votazione in Giunta, in quanto uno dei vigili era un cugino acquisito. Lo ha stabilito il Gip del Tribunale di Catania, dott. Sebastiano Cacciatore che, su invito dei Pm Giovannella Scaminaci e Andrea Ursino, ha disposto l'archiviazione del procedimento scaturito a seguito di una denuncia anonima. I fatti risalgono al marzo del 2001, quando Zappia, grazie al possibile adeguamento contrattuale voluto dalla normativa, promosse gli ispettori di Polizia municipale Vittorio Lenzo, Giuseppe Saitta, Antonio Fioretto, Biagio Daniele, Saverio Lazzaro, Vincenzo Serravalle, Eugenio Messina, Antonino Sgroi, Gaetano Pecorino. Conclusi gli atti, però, alla Procura della Repubblica di Catania arrivò un esposto denuncia anonimo che paventava un possibile abuso. La Procura iniziò le indagini, procedendo anche all'interrogatorio degli indagati che hanno dimostrato di aver agito nel rispetto del regolamento comunale e della legge. Così alla fine, viste "le puntuali osservazioni formulate dagli indagati" (come si legge nella richiesta di archiviazione), i Pubblici ministeri hanno dichiarato che il fatto contestato non sussiste, chiedendo l'archiviazione del procedimento, che il Gip ha accolto. (Fonte: La Sicilia) Il sindaco firma il contratto di servizio con l’«Ato rifiuti» Anche il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, ha firmato il contratto di servizio con la società Ato rifiuti, “Jonia Ambiente”, che dovrà occuparsi della raccolta dei rifiuti nel territorio che va da Bronte fino a Riposto. Nella sala della Giunta del Comune, si sono riuniti, per la società Ato, il presidente dott. Mario Zappia, il vice presidente Antonello Caruso, l’amministratore delegato Francesco Rubbino ed i componenti del Cda, Gianni Parrinello, Mario Cardillo e Mario Grasso. Con loro il presidente del Collegio dei sindaci della “Joniambiente” Roberto Bonaccorsi ed il componente Gaetano Campana Caprino. Per il Comune di Bronte, invece, oltre al sindaco hanno partecipato il vice sindaco avv. Nunzio Calanna e l’ing. Salvatore Caudullo. “Stiamo – ha esordito Zappia – facendo il possibile per migliorare nel comprensorio il servizio di raccolta dei rifiuti senza dover aumentare le tariffe per i cittadini”. Il senatore Firrarello ha subito posto l’accento sulla necessità di recuperare l’evasione. “E’ la nostra scommessa – ha replicato Rubbino – e su questo stiamo lavorando”. “Avete un compito arduo. – ha dichiarato il sindaco Firrarello – la gente giustamente pretende che il proprio paese sia pulito e protesta quando qualcosa non funziona. A guidare questo Ato però ci sono amministratori di grande esperienza”. Alla fine Firrarello, fermo restando che la sede centrale della società Joniambiente rimane a Giarre, ha dato la propria disponibilità ad individuare una sede periferica proprio a Bronte. Un piano del colore ed una nuova commissione che sovrintenda le scelte urbanistiche Piano regolatore da approvare entro il 2005 Firrarello: "Nel caso in cui il Consiglio non dovesse riuscirci chiederò alla Regione di far intervenire il commissario” Punta con decisione a dare a Bronte il suo Piano regolatore generale il neo sindaco Pino Firrarello. Il senatore, infatti, dopo aver presieduto un vertice con buona parte dei tecnici professionisti della Città del Pistacchio, indica le date entro le quali lo strumento urbanistico dovrà essere depositato in Consiglio ed adottato. "Prima delle ferie – afferma il neo primo cittadino – depositeremo il Prg in Consiglio, che a settembre dovrà riunirsi spesso per adottarlo. Nel caso in cui non dovesse riuscirci – ribadisce - chiederò alla Regione siciliana di far intervenire il commissario per l’adozione”. Firrarello fra le righe fa capire che Bronte per troppo tempo è rimasta senza un Piano regolatore con chiaro pregiudizio per lo sviluppo economico. Per questo adesso sono necessari determinazione ed impegno per dare al più presto al paese un ottimo Prg. “Dopo uno scambio di idee con gli uffici ed il progettista, – replica Firrarello – ho voluto incontrare i tecnici di Bronte, ai quali è stato illustrato il Piano così come è oggi, al fine di permettere loro presentare entro 15 giorni delle osservazioni. Ma non solo. La Città dovrà partecipare alla sua redazione. A tal fine intendo organizzare un’assemblea popolare prima delle ferie estive. L’intera Città sarà chiamata ad esprimere dei giudizi ed indicare la strada dello sviluppo di Bronte”. Firrarello ripete spezzo la necessità di un coinvolgimento sempre più largo, ed ha già in mente la redazione del piano del colore e di una commissione che sovrintenda le scelte urbanistiche: “Bronte – afferma il sindaco – grazie al piano del colore dovrà diventare più bella, mentre intendo istituire una commissione che di fatto sostituisca quella edilizia. L’economia di Bronte non ha tempo da perdere. – replica - Questo Prg dovrà essere adottato in tempo utile da permettere alla Regione di approvarlo definitivamente entro l’anno”. Il senatore però non guarda soltanto alle esclusive esigenze del territorio brontese, ma intende confrontarsi con i piani di sviluppo sovra comunali e con i progetti che coinvolgono anche altri paesi. “Esiste già un piano territoriale del Parco dell’Etna ed un’idea di sviluppo della Ferrovia Circumetnea. – conclude – Per questo ho chiesto al progettista di tenere in considerazione le possibili innovazioni future, onde evitare di perdere tempo dopo. Per quanto mi riguarda intendo confrontarmi anche con i sindaci di Randazzo e Maletto per individuare il sito migliore per il Polo turistico del versante nord ovest del vulcano e per il campo da golf che coinvolge i Comuni di Bronte e Maletto”. Insomma lancia la sfida su un problema che a Bronte si è rivelato di difficile soluzione. Le linee guida per la redazione del Prg, infatti, erano state approvate dal Consiglio Comunale nel lontano 1994, ma poi non si è mai riusciti ad adottarlo. ETNA La Forestale ha scoperto nei territori di Bronte e Maletto una ventina di microdiscariche Il vulcano assediato dai rifiuti E' iniziata a Bronte e Maletto la lotta ai depositi abusivi di rifiuti. L'intero territorio, infatti, in questi giorni è oggetto di una vasta perlustrazione da parte delle Guardie forestali del distaccamento di Bronte, coordinate dal comandante de1 distaccamento, maresciallo Vincenzo Crimi, che stanno effettuando un accurato monitoraggio dei siti dove ignoti abbandonano rifiuti di ogni genere.Il controllo è espletato in particolare lungo le strade, i torrenti, il fiume Simeto e le periferie del centro urbano, dove vengono abbandonati anche ingombranti catalogati come urbani e speciali. L’operazione serve non solo a comminare eventuali sanzioni ai responsabili se individuati. ma anche ad effettuare un vero censimento delle aree particolarmente preferite da chi abbandona i rifiuti e quindi stabilire delle linee di intervento, oltre a provvedere chiaramente allo sgombero ed eseguire le opere di bonifica del sito. "Se questi rifiuti non vengono rimossi - ci dice Crimi - questi siti potrebbero trasformarsi di giorno in giorno in vere e proprie discariche abusive che oltre a creare potenziali pericoli per l'incolumità delle popolazioni, sia dal punto di vista igienico-sanitario, sia per i rischi di inquinamento delle falde acquifere. Sappiamo che anche nel caso di normali precipitazioni meteoriche, il sovrabbondante abbandono di rifiuti lungo i corsi d'acqua, non permette correttamente il normale deflusso delle acque”. Fino ad oggi le Guardie forestali hanno già individuato ben 20 depositi abusivi di rifiuti che chiaramente oltre ad essere causa rischio di inquinamento, creano un danno dal punto di vista ambientale e turistico come ribadisce anche il comandante Crimi: "Carcasse di auto - aggiunge infatti - macchinari obsoleti, elettrodomestici fuori uso, materiale da demolizioni interne ed esterne, rifiuti da lavorazioni agricole e agro-artigianali-industriali, causano un indecoroso deturpamento ambientale, e offrono ai visitatori un'immagine alquanto forviante del contesto panoramico-paesaggistico del territorio dei comuni di Bronte e Maletto, che invece vantano territori, boschi e sentieri incontaminati ed interessanti dal punto di vista escursionistico". Le immagini sono significative del degrado di certi luoghi che dovrebbero essere ben protetti: sono state riprese nei giorni scorsi in contrada SS. Cristo, all'interno del Parco dell'Etna, proprio all'inizio della strada in basolato lavico che conduce a Piano dei Grilli | |||
Provenienti dagli USA, Canada, Cile, Argentina e Brasile Siciliani ospiti di Sicilia Mondo 40 siciliani provenienti dagli USA (Missouri e Wisconsin) Canada (Toronto), Cile, Argentina e Brasile sono stati ospiti di Sicilia Mondo per una iniziativa di Turismo Sociale. La comitiva, in massima parte composta da giovani che non erano mai venuti in Sicilia, è stata accolta e festeggiata con il tradizionale impegno che Sicilia Mondo dedica ai corregionali all’estero e che considera sempre ospiti di eccellenza. Intenso il calendario degli incontri con i numerosi cittadini con i quali si sono ritrovati, con le Istituzioni e le visite in alcuni luoghi interessanti dell’Isola. Schianto contro palo: 3 feriti Si schiantano in piena notte contro un palo dell'Enel finendo all'ospedale Castiglione Prestianni di Bronte dove i medici del Pronto soccorso hanno riscontrato ferite e contusioni ritenute guaribili in tre e cinque giorni. E' accaduto ieri attorno l'una di notte a Bronte nella centralissima via Messina, quando Nunzio Catania di 34 anni residente a Bronte a bordo di una Fiat Panda, per motivi ancora tutti da definire, ha perso il controllo della vettura. Secondo le testimonianze raccolte, sembrerebbe che quest'ultimo all'improvviso si sia accorto che stava per sbattere contro un cassonetto nell'immondizia. Quest'ultimo così con un brusco colpo di volante è riuscito ad evitare il cassonetto, ma ha centrato in pieno il palo dell'Enel, distruggendo l'utilitaria e procurandosi traumi al ginocchio ed al gomito ritenuti guaribili in cinque giorni. Assieme a lui a bordo della vettura viaggiava Nunzio Longhitano di 29 anni, anch'egli di Bronte, che ha riportato una contusione alla gamba guaribile in tre giorni dai medici del Pronto soccorso dell'ospedale di Bronte, che hanno prestato le cure necessarie ad entrambi. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Randazzo e i vigili del fuoco volontari di Maletto che hanno provveduto a eliminare la macchia d'olio che, fuoriuscita dal motore, aveva invaso la carreggiata. (Fonte: La Sicilia) Trecento croceristi inglesi della “Nelson Society” in visita alla Ducea Un omaggio a Horatio Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario della morte di Horatio Nelson, avvenuta nella battaglia navale di Trafalgar consumata il 21 ottobre del 1805 sulla costa occidentale della Spagna, sarà ospite a Catania una delegazione della "Nelson Society" proveniente dalla Gran Bretagna guidata dal direttore Enit in Inghilterra, dott. Marco Montini, e dall'ambasciatore catanese a Londra, dott. Aldo Bevacqua, e di cui fanno parte Lord Walpole, attuale presidente dell' Associazione nonchè membro attivo della Camera dei Lord ed imparentato con la famiglia dei Nelson, Lord Pratt, storico che ha scritto tra l'altro un libro tutto dedicato alla Ducea di Nelson di Bronte, e Mr. Russell Chamberlin, giornalista che da sempre ha seguito da vicino tutte le storie legate alla vita dell'illustre ammiraglio in terra siciliana. Ospiti dell'Azienda provinciale per il Turismo e della Provincia la delegazione della "Nelson Society" a cui si affiancherà un gruppo di trecento croceristi britannici, tutti membri dell'Associazione appositamente giunti dall'Inghilterra con una crociera commemorativa dell'evento, si recheranno domani, dopo aver effettuato prima un tour sull'Etna, al Castello Nelson di Bronte (arrivo ore 12) il quale rappresenta il simbolo siciliano di quel rapporto che lega la provincia dell'Etna alla storia della Gran Bretagna e dove verrà offerto un buffet. La Nelson Society, sostenitrice della vista siciliana, tiene in modo particolare a questa visita nella nostra provincia perchè la Ducea di Bronte rappresenta l'unico monumento tangibile alla memoria dell'eroe nazionale inglese, ad eccezione della statua in cima alla colonna commemorativa dell'omonima piazza a Londra. Tra l'altro l'eroe di Trafalgar era particolarmente attaccato a questa sua Ducea, anche se l'ha visitato una sola volta nella sua vita, e al Titolo di Duca di Bronte, ricevuto da Ferdinando VI di Borbone, tanto da fIrmare sempre i suoi atti ufficiali "Nelson & Bronte". «La visita della delegazione e dei croceristi britannici - sottolinea l'eurodeputato dott. Raffaele Lombardo che ha sostenuto l'iniziativa con il collega europarlamentare britannico dott. Charles Tannock - è una prima testimonianza dell'auspicato incremento del turismo inglese durante l'anno delle celebrazioni del bicentenario della morte di Nelson ed è propedeutica all'iniziativa che andremo ad organizzare nel mese di ottobre a Londra insieme all'Enit e all'Ambasciata d'Italia in Gran Bretagna, guidata dal dott. Giancarlo Aragona gran sostenitore della manifestazione. Il tutto con lo scopo di creare nuove opportunità in più - conclude Lombardo - per inserire definitivamente la Ducea di Nelson nei circuiti turistici con l'obiettivo di incrementare soprattutto i flussi turistici internazionali a cominciare da quello britannico che nella provincia dell'Etna ha profonde radici». (Gazzetta del Sud)
Un «ponte» Londra-Castello di Nelson Domenica a Bronte arrivano 300 inglesi Domenica prossima 300 componenti della società inglese "Nelson society", giungeranno in nave in Sicilia per arrivare al Castello Nelson di Bronte e visitare i luoghi dell'ammiraglio Horatio Nelson, che in Inghilterra - ricordiamo - è eroe nazionale. Il viaggio, di notevole importanza culturale (non a caso la visita è patrocinata dalla Provincia regionale di Catania), un po' ricambia la visita che nell'aprile 2004 il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, fece in Inghilterra. L'arrivo a Bronte in pullman degli inglesi è previsto alle 12, alla presenza anche del presidente Raffaele Lombardo e del commissario del Comune di Bronte, dott. Ernesto Bianca. A Bronte giungerà il giornalista del Times, Russel Chamberlin che porterà una lettera del primo cittadino di Portsmout al collega di Bronte. E' prevista la presenza di lord e lady Walpole, che ricordiamo ha ospitato l'ex sindaco Lenza alla Camera dei Lord; di lord e lady Pratt, e di mister Colin White delegato del "1805 Club". Un evento di grande promozione del Castello Nelson che ha coinvolto non solo la Provincia regionale di Catania, ma anche alcuni tour operator di Taormina, che stanno ipotizzando di realizzare un ponte turistico fra il Castello Nelson e Londra. Ricordiamo inoltre che il 21 ottobre 2005 ricorre il bicentenario della battaglia Trafalgar, dove Nelson, pur vincendo la battaglia, perse la vita. (Fonte: La Sicilia) | |||
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BRONTE: PER CARCASSE D’AUTO Trasforma terreno in discarica, condannato a 6 mesi di carcere E' costato caro al signor Vito Riolo di 65 anni Bronte aver trasformato un terreno di sua proprietà in una piccola discarica di vecchie auto. Il giudice monocratico della sezione di Bronte del Tribunale di Catania, dottoressa Marcella Celesti lo ha, infatti, condannato a sei mesi di carcere e 3000 euro di ammenda. I fatti risalgono al 2002, quando il signor Riolo ha cominciato a depositare nel terreno di via Pergolesi, e quindi all'interno dell'abitato di Bronte, auto e pezzi di motore che chiaramente non hanno soltanto inquinato il territorio dal punto di vista paesaggistico, ma anche dal punto di vista chimico, a causa degli oli esausti che, gocciolando, hanno contaminato il terreno. Tutto ciò non è passato inosservato ai militari della Stazione dei Carabinieri di Bronte, ai tempi guidata dal maresciallo Giovanni Guarnera, che hanno denunciato l'uomo e sequestrato la piccola discarica. A distanza di due anni la sentenza del giudice che non ha lasciato dubbi. Da tempo, infatti, la forze dell'ordine sono impegnate nella lotta contro ogni tipo di inquinamento ambientale. Fra questi anche la Guardia Forestale di Bronte che sta setacciando il territorio alla ricerca di carcasse di auto e risalire ai proprietari che un po superficialmente hanno abbandonato la propria vecchia automobile in campagna deturpando ed inquinando l'ambiente. (Fonte: La Sicilia) PROGETTO Iniziative per gli alunni Bronte, nel primo Circolo piccoli lettori crescono Ieri pomeriggio, al Cineteatro, si è tenuto un convegno sul tema "Mi leggi una storia?", iniziativa del primo Circolo didattico «Nicola Spedalieri» aderente ai principi di "Nati per leggere", il progetto nazionale promosso dall'Associazione Italiana Biblioteche (A.I.B.), dall'Associazione Culturale Pediatri (A.C.P.) e dal Centro per la Salute del Bambino (C.S.B.). Daniela Zappalà, promotrice dell'iniziativa e dirigente della scuola elementare, illustra gli obiettivi: "Il nostro progetto è finalizzato a stimolare e promuovere 1'abitudine di leggere nei bambini fin dalla più tenera età, creando occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo, cosi da concorrere alla crescita sociale e civile della comunità". Destinatari, dunque, i bimbi, ma protagonisti anche genitori e maestri, ai quali ieri si sono rivolti, fra gli altri, i professori Santo Di Nuovo e Francesca Pulvirenti, rispettivamente preside e docente di pedagogia della facoltà etnea di Scienze della Formazione, il neuropsichiatra Carlo Toscano, il pediatra Pippo Spitaleri. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Metano nella zona artigianale, 152 ditte alla gara d’appalto Sono 152 le ditte specializzate che hanno partecipato alla gara d'appalto che il Comune ha bandito per dotare la zona artigianale dell'impianto di metanizzazione, di pubblica illuminazione e di opportune aree a verde pubblico con annesso parcheggio. Un record per il Comune con i dirigenti che ci hanno assicurato di non ricordare a memoria un così alto numero di partecipanti. Il progetto, approvato dalla Giunta "Leanza" nel dicembre del 2003 per un importo complessivo di 724.000 euro, è stato finanziato dall'Assessorato regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca che ha ritenuto valido il progetto redatto dall'ufficio tecnico. Così adesso al Comune di Bronte si è al lavoro per esaminare tutte le proposte pervenute e stabilire quale azienda si è aggiudicata l'appalto. La zona artigianale di Bronte, costruita nella parte alta del paese in mezzo all'antica lava del Santissimo Cristo, è fra le più grandi e produttive in Sicilia. E' un luogo sicuro dove lavorare per tanti artigiani che così hanno potuto accentrare le attività artigianali e industriali, allontanandosi dal centro. Ma la zona artigianale è nota anche per l'artigianato tessile che conta numerose aziende che producono vestiario per conto terzi, con una riconosciuta qualità di produzione. I dati ufficiali dicono che solo questo settore occupa oltre 1000 addetti, per la maggioranza giovani donne, con un movimento annuale di circa 20 milioni. (Fonte: La Sicilia)
24 Aprile 2005 Troppe falle e l’acqua scarseggia Randazzo. C’è attesa per i finanziamenti della Regione. Problemi anche a Bronte, Maletto e Maniace Ritrovato un «askos» del V secolo a.C. Era utilizzato per contenere unguenti profumati Il territorio di Bronte e Maletto si rivela ancora una volta fedele custode di reperti archeologici. Le Guardie forestali del distaccamento di Bronte, coordinate dal mar. Enzo Crimi, nel contesto di una operazione organizzata per individuare i tombaroli che illegalmente fanno razzia di antichità, hanno rinvenuto un "Askos a colomba", ovvero un piccolo contenitore di unguenti di ceramica fine decorata. "Si trovava semicoperto dalla terra - ci dice il comandante Crimi – in una zona dove erano visibili altri cocci e qualche tegola sicuramente risalente allo stesso periodo. Rendendoci conto del valore lo abbiamo prelevato per farlo esaminare dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed Ambientali di Catania". Così l'archeologo, dott. Francesco Privitera, è giunto a Bronte per rendersi conto del valore del ritrovamento: "In effetti – ci dice quest'ultimo - si tratta di un vasetto configurato a forma di anatra della fine del quinto secolo a. C. Sicuramente si tratta di un vasetto per contenere unguenti profumati usati spesso, ma non esclusivamente, come arredo funerario. A questo reperto manca il piccolo manico che solitamente unisce la testa con la bocca". «Accorciato» di un’ora (alle 20) il divieto di transito sulla via Umberto Si accorcia di un'ora rispetto a quanto già stabilito il divieto di transito alle auto nella centralissima via Umberto. Il commissario straordinario del Comune di Bronte, dott. Ernesto Bianca, dopo aver ricevuto da una parte una delegazione di commercianti e dall'altra una rappresentanza di nonnini cui piace passeggiare in tranquillità lungo la via più bella del Comune, dopo essersi consultato con il comandante della Polizia municipale, maggiore Salvatore Tirendi, ha deciso di togliere le transenne e di riaprire il traffico veicolare non più alle 21 bensì alle 20. «Diciamo che siamo ancora in fase di sperimentazione - ha spiegato il dott. Bianca - ma siamo certi di riuscire a trovare la giusta soluzione per assecondare le esigenze dei commercianti, che chiedono di aprire al traffico veicolare la via Umberto trovando oggi anche nella Fidapa di Bronte un valido sostenitore delle proprie tesi, e quella dei nonnini che chiedono invece di poter passeggiare in tranquillità senza dover respirare i gas di scarico delle vetture». Trovate dalla Forestale 50 carcasse d’auto abbandonate Continua a dare buoni risultati l'operazione "Bosco pulito" promossa dal Distaccamento delle Guardie Forestali di Bronte, coordinate dal maresciallo Enzo Crimi. Dopo aver scoperto due costruzioni abusive all'interno del Parco dell'Etna, le Guardie forestali hanno trovato più o meno 50 carcasse di vecchie auto e camion abbandonate nel verde della campagna. Fra queste anche auto d'epoca, come una vecchia Alfa Romeo Giulietta che forse, se restaurata a dovere, avrebbe anche un certo valore. «Stiamo appositamente effettuando un servizio di monitoraggio del territorio con l'intento di liberare i territori dei Comuni di Bronte e Maletto dalle carcasse delle auto - dice il comandante Crimi - purtroppo il fenomeno esiste, tant'è che in pochi giorni abbiamo censito auto di tutte le marche che i proprietari avevano abbandonato». |
Scattato il blitz della Forestale nelle aree protette: già due denunce e 4 multe Alt all'abusivismo nei boschi Giro di vite da parte della Guardia forestale di Bronte nella lotta all'abusivismo edilizio all'interno delle aree protette. Numerose Guardie forestali, perlustrano le campagne del territorio di Bronte e Maletto per individuare le costruzioni frettolosamente e illegalmente costruite da alcuni proprietari senza aver ottenuto e a volte neanche chiesto, le necessarie autorizzazioni al Parco dell'Etna e ai Comuni. Così, ad appena due giorni dall'inizio dell'operazione denominata Boschi puliti, due persone sono state denunciate e 4 pesantemente multate. «La nostra - dice il comandante del Distaccamento di Bronte, mar. Vincenzo Crimi - non è solo un'azione repressiva. Oltre a individuare le costruzioni abusive messe su all'interno del Parco dell'Etna e denunciare i proprietari, stiamo anche contattando gli imprenditori edili, informandoli sui rischi che si corrono nel realizzare fabbricati o effettuare lavori di restauro esterni senza le autorizzazioni». «Tutto ciò - conclude - per ripristinare i principi di quella legalità che ci permette di oggi salvaguardare l'ambiente e per informare la gente che all'interno delle aree protette è possibile costruire fabbricati, purché si rispettino i dettami del Parco». I primi a pagare sono stati due brontesi: P.R. di 39 anni e G. F. di anni 50. Entrambi, nei rispettivi appezzamenti di terreno ubicati nel territorio di Maletto ed in zona "D" del Parco dell'Etna, avevano costruito una modesta casetta per trascorrere in tranquillità i week and. Adesso però dovranno rispondere di quanto commesso davanti al Giudice perché, oltre ad essere stati tutti e due puniti con una sanzione amministrativa di 860 euro, rischiano fino a due anni di reclusione e un'altra ammenda che da un minimo di 5000 euro potrebbe anche raggiungere i 51 mila euro. Continuando a perlustrare il territorio inoltre gli uomini del comandante Crimi hanno sanzionato altre 4 persone responsabili di aver realizzato lavori non autorizzati su fabbricati già esistenti. |
CACCIATO DAI BRACCONIERI Sull’Etna c’è un «gattone» di sette chili che rischia di sparire Di giorno se ne stanno rintanati. Poi di notte, quando tutto tace, si aggirano per i boschi. Non è facile incontrarne uno, e le rare, fortunate immagini immortalate da fotografi professionisti, hanno fatto il giro del mondo. Si chiama "felis silvestris silvestris", il gatto selvatico che vive sull'Etna, oggetto di spietato bracconaggio e spesso vittima delle tagliole delle volpi. Non molti sanno della sua esistenza. In pochissimi lo hanno visto. Ed è apposta per il simpatico e sornione felino delle montagne, ben messo a stazza (circa 7 kg fino ad un massimo di 10) riconoscibile, a parte la mole, dalle striature sulla fronte e dalla grossa coda ad anelli, simile al "cugino" domestico soriano, che a breve verrà siglato un protocollo d'intesa tra l'Ente Parco dell'Etna, la Fondazione tedesca Manfred - Hermsen - Stiftung, e Ariaperta outdoor activity, agenzia di servizi e consulenze per l'ambiente e il turismo catanese, per avviare un progetto di Educazione Ambientale intitolato "Alla scoperta del Gatto Selvatico nel Parco del- l'Etna" e coordinato dal dott. Fabio Bonaccorsi. Il "Felis silvestris silvestris", la specie "madre" da cui discendono gli altri simili, e che conta diversi esemplari "gemelli" in Scozia, poiché fa da indicatore biologico, è esposto ad un ulteriore rischio: «è sempre più insidiato dalla pressione antropica», spiegano Longo e la delegata della Fondazione di Brema, Stefanie Hermsen. Un allarme da non lasciare cadere nel vuoto, e su cui iniziare una campagna di informazione capillare, anche attraverso le brochure che a breve verranno distribuite. «Proteggendo la specie - afferma la Hermsen lanciando l'allarme- si protegge il territorio, l'ecoregione mediterranea, come viene chiamata adesso l’Europa facendo riferimento propriamente all'habitat». Separata in casa abbatte il muro divisorio: condannata Vedere due giovani sposi che, dopo aver ottenuto il divorzio, continuano a litigare davanti al giudice è ormai un fatto quasi normale. Le questioni scaturite dall'utilizzo di beni che prima erano in comune o altre vicende trovano spesso sfogo e soluzione nelle aule dei Tribunali. Quando, però, a litigare per episodi tutto sommato banali, ma che comunque a causa dell'acredine reciproca maturata diventano insormontabili, sono due arzilli e caparbi nonnini, la vicenda assume un contorno quasi farsesco. Così ieri mattina due anziani ex coniugi di Bronte hanno tenuto banco nell'aula delle udienze del Tribunale di Bronte per colpa di una porta prima murata e poi riaperta in- giustamente dalla donna. Questi i fatti: circa 15 anni fa i due, dopo aver trascorso insieme buona parte della propria esistenza, hanno deciso di separarsi. Vivendo nella stessa casa, al giudice non è rimasto che assegnare il pianterreno al marito e il resto della casa alla moglie. Due ambienti distinti, raggiungibili da due entrate diverse e con un unico handicap: una porta comunicante, diventata oggetto del contendere. La porta è rimasta opportunamente chiusa a chiave fino a quando il nonnino non ha avuto la sensazione che dalle sue stanze mancassero degli oggetti. All'inizio non ci ha fatto caso, ma notando altre presunte sparizioni, nonostante la porta fosse ancora chiusa, per togliere via ogni dubbio ha comprato malta e mattoni e con l'aiuto di un muratore ha sostituito la porta con un muro. Per l'ex moglie un sopruso che bisognava «lavare» al più presto, al punto da decidere di abbattere nuovamente la parete ricreando il passaggio. Il nonnino a questo punto ha deciso di chiedere giustizia al giudice del Tribunale di Bronte con tanto di avvocato e richiesta di costituzione di parte civile. E ieri il giudice monocratico la dottoressa Mercella Celesti ha dovuto ascoltare le vicissitudini familiari dei due, con la nonnina che non ha neanche nominato un legale, decidendo di difendersi da sola. Alla fine la sentenza, dopo pochi minuti di camera di consiglio. Il pubblico ministero, visti gli atti e constatato che al nonnino erigere il muro era costato 150 euro, ha chiesto di condannare la donna a pagare 100 euro di multa per avere ingiustamente abbattuto il muro. Il giudice ha praticamente accolto la richiesta, condannando la donna a pagare 90 euro più le spese processuali, sicuramente più costose dell'intero ammontare della condanna. Alla fine il nonnino ha dichiarato che ormai ha deciso di abitare altrove e forse solo così entrambi troveranno finalmente la pace. (Fonte: La Sicilia)
Rubano bancomat ma vanno in «bianco» I ragazzi avevano sottratto il tesserino a una collaboratrice scolastica E' costata cara a due studenti minorenni dell'Istituto tecnico commerciale di Bronte che si sono impossessati della carta bancomat di una collaboratrice scolastica per poi, all’uscita della scuola, tentare di prelevare del contante dallo sportello automatico. I due di 16 e 17 anni, secondo quanto dichiarato dai Carabinieri, sono riusciti ad impossessarsi della scheda senza che la legittima proprietaria se ne accorgesse. Finite le lezioni si sono precipitati verso il primo distributore della Banca Popolare di Bronte, inserendo il tesserino e cominciando a provare tutte le combinazioni possibili convinti di riuscire prima o poi di prelevare del con tante. Chiaramente l'operazione non è stata semplice, anzi con il passare dei minuti si e rivelata impossibile. I due ragazzi, inoltre, sostando a lungo davanti al bancomat, hanno insospettito una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Randazzo che si è avvicinata per verificare cosa i ragazzi stessero facendo. Questi, accorgendosi che i Carabinieri si dirigevano verso di loro se la sono data a gambe, ma sono stati subito raggiunti e perquisiti. I due, così, sono stati costretti a confessare e restituire la scheda che è stata riconsegnata alla signora che credeva ancora di averla conservata nel borsellino. I due ragazzi sono incensurati e di famiglIe perbene. In definitiva per una bravata hanno conosciuto l'esperienza dell'arresto ed adesso dovranno presentarsi per essere giudicati. L'accusa è di furto e violazione delle leggi telematiche. (Fonte: La Sicilia) | ||||
Rete idrica, «scoperti» 7 l/s in più I lavori di rilevo effettuati sulla rete idrica di Bronte hanno permesso al Comune di individuare numerose perdite e recuperare così circa 7 litri di acqua al secondo. Una bella notizia per un paese che lo scorso anno non ha patito la sete, ma che ha conosciuto nelle estati precedenti le difficoltà derivate dalla distribuzione ad orari dell'acqua nei rubinetti. I lavori sono stati effettuati per realizzare la mappa elettronica dell'intera rete idrica del paese, chiesta ai suoi consulenti dall'amministrazione Leanza. Grazie a questa mappa (che già da oggi permette ai funzionari dell'ufficio tecnico di visualizzare sul proprio pc la rete idrica dell'intera rete "B" che va dalla linea tracciata dai viali Della Regione e Cavalieri di Vittorio Veneto fino a via Umberto e viale Catania); sarà più semplice per l'Ufficio risolvere i problemi legati alle difficoltà logistiche e fornire agli utenti informazioni più velocemente e servizi migliori, visto che ora sarà più facile in ogni pozzetto individuare il tipo di saracinesca e la posizione precisa dei guasti. Con questo nuovo sistema inoltre si potranno tarare te saracinesche proporzionalmente alla pressione dell'acqua che come d'estate, con la siccità, chiaramente diminuisce. Come già detto però il risultato migliore si è ottenuto con l'individuazione delle numerose falle in una rete idrica che è un vero colabrodo e che si presume disperda tanta acqua nel sottosuolo. Per questo lo scorso anno parte della rete idrica è stata sostituita in alcune vie del paese, ma solo quando sarà completata la mappatura elettronica avremo contezza dell'acqua che si disperde. (Fonte: La Sicilia)
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Gli studenti di due istituti donano sangue L'Avis di Bronte va nelle scuole del centro etneo scoprendo che i giovani sono ben disposti a donare il sangue. l'associazione presieduta dal dott. Rosario Cutrì, infatti, si è già recata presso il Real Collegio Capizzi, sede del liceo ginnasio, raccogliendo ben 27 sacche di sangue, e all'Istituto Tecnico commerciale Benedetto Radice dove di sacche ne sono state raccolte ben 30. «E' stato proprio così. - ci dice il dotto Rosario Cutrì - Ringrazio i dirigenti delle scuole e soprattutto il prof. Nunzio Russo del "Capizzi" e il prof. Salvatore Pinzone del “Radice". Insieme con loro tutti i ragazzi che hanno mostrato grande maturità. Ormai è notorio, infatti, che l'uomo è l'unica fonte di sangue e che nonostante i progressi non c'è laboratorio al mondo che possa riprodurlo. La donazione poi - continua - è un atto bellissimo perché rivolto verso persone che non conosciamo. Generosità pura quindi, che i brontesi mostrano di avere, se è vero che l'anno scorso l'Avis di Bronte ha raccolto ben 300 sacche». Il risultato è anche frutto del lavoro di informazione che l'Avis svolge nelle scuole. Il dott. Cutrì e i suoi collaboratori, infatti, periodicamente si recano nelle scuole a spiegare ai ragazzi l'importanza delle donazioni di sangue. E proprio domenica 20 marzo presso l'Unità di raccolta dell'ospedale di Bronte, l'Avis effettuerà una nuova raccolta di sangue dalle 8,30 fino alle 12,30. «Sono certo - conclude Cutrì - che ci sarà una nutrita partecipazione». (Fonte: La Sicilia) | ||||
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