Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da Febbraio a Aprile 2004 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti ~ seguenti |
Un'azione di rilancio dell'immagine turistica di Bronte Il sindaco illustra a Londra il «Nelson Project» Il progetto mira a valorizzare la Ducea puntando alla sua trasformazione a meta del turismo culturale, congressuale, golfistico L’organizzazione dell’evento e le relative relazioni pubbliche sono state curate dal dott. Aldo Vittorio Bevacqua, editore e direttore del periodico “The London Italian”. Una iniziativa apprezzata da tutti ed in particolare da Lord Walpole che nella giornata precedente la visita alla House of Lords ha partecipato ad una colazione di lavoro a base di prodotti al pistacchio offerta dal Sindaco. La due giorni londinese della delegazione brontese non è servita solo a risvegliare l’ orgoglio inglese verso l’ammiraglio Duca di Bronte, ma a cercare finanziatori per l’«Horatio Nelson project» che gli imprenditori inglesi hanno apprezzato. Si tratta di un progetto volto a valorizzare l’antico maniero puntando alla sua trasformazione a meta del turismo culturale, congressuale, golfistico ed equestre tanto amato dagli anglosassoni. Si pubblicizza Bronte e il suo territorio - Il sindaco parla ai deputati inglesi A Londra per presentare alla Camera dei Lord l'«Horatio Nelson Project» Ad Erice ed a Favara per un progetto di promozione agro alimentare Sabato 3 Aprile il Sindaco è stato presente all'inaugurazione della «Ottava Sagra dell’Agnello Pasquale» che si è tenuta presso il Castello Chiaramonte del Comune di Favara in provincia di Agrigento. Nell’ambito della Sagra è stato presentato il progetto di promozione agro alimentare che i Comuni di Bronte e Favara hanno avuto «Intereg Medoc» (Interregionale-Mediterraneo occidentale) per la valorizzazione dei prodotti alimentari derivati dalle mandorle e dal pistacchio. L’iniziativa è stata curata dal Cento studi CSATI. Venerdì Santo: l’incontro delle statue all’interno della Matrice non si farà più Non ci sarà l'«Incontro» Quest'anno una dei momenti più sentito e vibrante della tradizionale processione del Venerdì Santo, l'incontro tra le statue della Madonna Addolorata, del Cristo alla Colonna e del Crocifisso all'interno della Chiesa della Matrice, non si farà. Lo avrebbero deciso in una riunione tenutasi nei giorni scorsi, il clero brontese ed i responsabili delle confraternite. Sembra che la decisione sia stata presa per motivi di sicurezza: si ha paura che nella calca qualcuno possa farsi male. Quasi in chiusura della sacra rappresentazione del Venerdì, le statue, in mezzo ad una folla di fedeli che riempiva in ogni angolo la chiesa, si incrociavano nella grande navata centrale simulando l'incontro evangelico tra la Madonna e Gesù sulla via della croce. Proprio per l'eccezionale rappresentazione, ogni anno una marea di fedeli ha invaso la chiesa della Matrice in ogni angolo. Fra preghiere, grida, invocazioni, canti, spintoni, accalcandosi fino all'inverosimile, ma comunque con profonda commozione, nessuno voleva perdersi il momento più emozionante della processione. In un grande frastuono, nell’ondeggiare delle statue nella grande navata, i portatori inneggiavano con fazzoletti bianchi levati all’unisono ed invocavano ininterrottamente ad alta voce, nel più tradizionale dialetto brontese, le grazie divine. Pochi attimi, ma densi più di religiosità che di folclore. Questa occasione non ci farà più. Così sembra che sia stato stabilito con l'avallo del sindaco e dell'assessore Caruso. La sede dell'incontro è stata spostata nella "spaziosa" Piazza Spedalieri. Si perde, con una decisione che lascia un pò sconcertati, una tradizione secolare, un momento di religiosa commozione al quale, almeno una volta, ogni brontese ha voluto assistere. Almeno fino all'anno 2003. Si elimina un momento della processione perchè erano in tanti a volervi assistere. "Ho la pena nel cuore!", così commenta un portatore della statua del Cristo alla Colonna. Le usanze non devono e non possono venire conservate a tutti i costi ma possono essere modellate, ed assumere aspetti diversi pur mantenendo il significato autentico. Ciò non significa però reinventare di sana pianta una tradizione poiché risulterebbe una forzatura, una teatralizzazione agli occhi della gente. Così facendo c’è il rischio di cadere in una specie di “mercato” delle tradizioni popolari e di perdere ogni valore culturale, personale ed affettivo. Ci chiediamo se non fosse possibile cercare una soluzione meno rigorosa. Ci chiediamo se non fosse possibile regolamentare l'afflusso della gente. Si è scelta, forse, la strada più facile. |
Bronte, piantine in vendita per aiutare i bisognosi Una domenica caratterizzata dalla solidarietà per le persone che hanno bisogno di sostegno anche economico. Stamattina alle 9, concluse le funzioni religiose domenicali, i ragazzi di quattro parrocchie brontesi che hanno aderito al progetto "Crescere insieme", venderanno piantine fiorite in vari stand, e i fondi ricavati saranno utilizzati per fini sociali. Il progetto, organizzato dall'Assessorato comunale alle Politiche dell'Infanzia, mira appunto a raccogliere fondi da devolvere in beneficenza alle famiglie bisognose di Bronte. La parrocchia di Borgonuovo intitolata a Madre Teresa Si venera a Bronte la "Beata Teresa di Calcutta" e a breve gli verrà intitolata la Parrocchia di Borgonuovo. Questa settimana i preparativi per la processione e la benedizione del simulacro donato dal Comune su proposta del consiglio. I Ranger d'Italia si trasformeranno in «sentinelle» di boschi e parchi Sarà l'Associazione nazionale dei Ranger d'Italia a salvaguardare boschi e parchi. Il sindaco, dott. Salvatore Leanza insieme con l'assessore all'Ecologia, Ambiente e qualità della Vita, Antonello Caruso, hanno stipulato con l'Associazione dei Ranger una convenzione dove i volontari si impegnano a prevenire e reprimere reati ambientali come l'abbandono di spazzatura e rifiuti ingombranti nelle campagne. Oltre a ciò i Rangers vigileranno affinché non si verifichino inquinamenti di acque superficiali e sotterranee. Al compito i volontari non giungono impreparati. Il loro curriculum è ricco di operazioni a salvaguardia dell'ambiente che li hanno visti effettuare denuncie circostanziate dopo l'avvistamento di alcune discariche a cielo aperto. Oltre a questo i Ranger, a seguito di un decreto prefettizio, rivestono anche la qualifica di agenti di polizia giudiziaria e quindi in condizione di redigere verbali di contravvenzione. «Insieme con i Rangers - dice l'assessore Caruso - abbiamo deciso di effettuare controlli anche nei parchi urbani della cittadina. L'obiettivo è quello di evitare che la gente abbandoni nei luoghi più impensati i rifiuti ingombranti e si abitui ad usufruire del servizio che il Comune offre loro, con degli addetti che prelevano direttamente da casa eventuali carcasse di elettrodomestici». L'Assessore Caruso guarda anche alla convenzione con i Rangers come l'ennesimo sprono per aumentare la percentuale di raccolta differenziata. Lo storico Castello di Nelson (con Randazzo e il parco dei Nebrodi) inserito a pieno titolo nei circuiti del turismo mondiale La tanto auspicata promozione turistica del Castello Nelson di Bronte, voluta dal sindaco, dott. Salvatore Leanza, diventa realtà. Il Maniero che fu dell'ammiraglio Horatio Nelson, entra nel mercato del turismo mondiale grazie ad un programma di tre giorni chiamato «Viaggio nelle dimore della Sicilia - La Ducea di Nelson», ideato dall'Atus, l'ente che si è aggiudicato la gestione dei servizi del Castello e un grosso tour operator mondiale. In questi tre giorni i turisti oltre a visitare il Castello, assaggeranno i prodotti tipici locali, recandosi a Randazzo e fra le meraviglie naturalistiche del Parco dei Nebrodi. «Abbiamo realizzato - ci dice il prof. Luigi Motta, legale rappresentante dell'Atus - un programma di soggiorno di tre giorni e due notti. Il programma, in collaborazione con alcuni alberghi di Bronte e un'associazione di equitazione, è stato proposto ad un importante tour operator italiano in grado di assicurare, attraverso le agenzie affiliate in Italia e nel mondo, la diffusione del pacchetto turistico. La nostra proposta è stata gradita e inserita nella programmazione lanciando per la prima volta il Castello Nelson nel mercato turistico mondiale». Un passo importante nel risveglio dell'economia turistica con l'Amministrazione Leanza che sta anche percorrendo altre strade per trasformare Bronte in una tappa del turismo europeo. (Fonte: La Sicilia) Royalties. Il comune stanzia parte dei fondi incassati Bronte, dalle tasse sul petrolio i fondi per favorire l'occupazione Dal petrolio un aiuto indiretto al mondo del lavoro. Con gli introiti delle royalties (percentuali sul petrolio versate agli enti locali per lo sfruttamento dei giacimenti nel territorio) si finanzieranno iniziative imprenditoriali locali a sostegno dell'occupazione, con un contributo a fondo perduto pari alla metà dell'importo finanziato. Il fondo verrà alimentato annualmente da circa un milione e duecentomila euro di canoni che il comune di Bronte percepisce dalla regione a titolo di risarcimento per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi. Lo prevede il regolamento approntato dalla 1a commissione consiliare. Lo ha reso noto il presidente della stessa commissione Antonio Petronaci (An) (foto a destra) che ci ha precisato: «Questo regolamento costituisce una novità per il comune ed è scaturito dall'esigenza di incentivare l'imprenditoria, l'economia e l'occupazione e per una corretta e puntuale applicazione della legge istitutiva delle royalties". Infatti l'articolo 20 della legge regionale 10 del 1999 recita che «i comuni destinano tali risorse allo sviluppo dell'occupazione e delle attività economiche, all'incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni». Petronaci continuando ha anche chiarito: «La 1a commissione, dopo aver evidenziato che ad oggi nessuno dei predetti obiettivi è stato raggiunto, o quantomeno perseguito, da parte del comune, ha assunto in piena autonomia l'iniziativa di elaborare un regolamento che consenta agli imprenditori locali di potere accedere a contributi provenienti dalle royalties, con lo scopo di incrementare l'occupazione. Infatti - conclude il presidente Petronaci - il regolamento, diretto sia alle nuove iniziative che a quelle esistenti, prevede metà contributo a fondo perduto e il resto da restituire a lungo termine e a tasso agevolato». MARINA. Un successo l’iniziativa dell’Istituto Capizzi Studenti di Bronte sulle corvette Peccato qualche onda di troppo! Ma, mare agitato a parte, studenti e professori dell'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore «I. Capizzi» di Bronte assicurano che l'esperienza sulle navi della Marina Militare è stata unica. «Lo rifarei domani stesso» racconta un'entusiasmata Rossella Saitta alunna del liceo scientifico. «La Marina nel mio futuro? Dopo la giornata di oggi prenderò in seria considerazione una simile possibilità» asserisce convinto Alfio Sergi alunno dell'Ipsia di Biancavilla. Meno affascinate da stellette ed esercitazioni, le ragazze rimangono più colpite dalla divisa: «Ha sempre un certo fascino» confessa Federica Orefice, studentessa del liceo classico di Bronte. Un centinaio circa i giovani studenti, con età compresa tra i diciassette e i ventuno anni, imbarcatisi su tre unità della Marina Militare, due Corvette di classe Minerva (la Denaide e la Fenice) più un pattugliatore d'altura (il Cassiopea), aderenti al progetto che li ha visti protagonisti. Sei ore trascorse sulle navi che hanno lasciato il porto la mattina e sono rientrate all'ora di pranzo. «È stata un'esperienza molto importante per i giovani in modo particolare, ma non soltanto per loro - afferma il dirigente scolastico Franco Romeo - gli studenti hanno potuto vedere coi loro occhi come operano i mezzi della Marina Militare impegnati nel pattugliamento dei nostri mari. Abbiamo voluto, io e i docenti Giuseppe Crisà e Giuseppe Greco, che questo progetto divenisse concreto. Anche loro sono rimasti entusiasti dell'iniziativa». [Alessandra Bonaccorsi, Giornale di Sicilia] Ma i lavori non sono ancora conclusi Bronte, firmata l’ordinanza, riapre l'Ufficio di Collocamento Il sindaco dott. Salvatore Leanza ha firmato l'ordinanza che per due anni riapre al pubblico l'edificio comunale di via Annunziata dichiarato nel dicembre del 2003 inagibile quindi da sgomberare. Il provvedimento sindacale è scaturito dal fatto che sono stati eseguiti dei lavori di adeguamento alla scala interna che conduce agli uffici e che la Biblioteca comunale è stata trasferita in via Capitano Saitta, diminuendo il carico verticale sull'immobile che al primo piano ospita l'Ufficio di collocamento. L'unico problema che rimasto, infatti, è che nelle giornate in cui si effettuano le chiamate al lavoro l'ufficio Scica è affollato da centinaia di persone. Per questo, venendo incontro alle esigenze dei disoccupati e per non gravare di ulteriori disagi la collettività, Leanza ha pensato di far effettuare queste chiamate presso il Cine teatro comunale, evitando che parecchia gente affollasse un locale ritenuto ancora oggi inagibile. Tutto ciò nell'attesa di realizzare il nuovo complesso che dovrebbe ospitare sia l'Ufficio di Collocamento sia la caserma dei Carabinieri. A tal proposito il Comune ha già richiesto un mutuo alla Cassa depositi e prestiti ottenendo anche l'adesione di massima. (Fonte: La Sicilia) Da «circonvallazione» a strada di sosta selvaggia E' diventata una strada così trafficata da diventare spesso impercorribile. Quella via che i brontesi chiamano «Circonvallazione» che da via Messina conduce fino all'uscita sud del paese in direzione di Catania, fungendo appunto da circolare esterna, ogni giorno, infatti, è percorsa da un numero considerevole di vetture che rallentano la corsa dei veicoli che l'abitato di Bronte lo debbono solo attraversare. Non vi sono altre strade veloci o altre alternative per gli automobilisti che a Bronte non si debbono fermare, automobilisti che spesso debbono fare i conti con le auto in sosta che, da entrambi i lati, restringono spesso la carreggiata creando degli ingorghi. Il fatto è che ormai la «Circonvallazione» non è più un'arteria esterna al centro di Bronte, ma un percorso urbano ricco di negozi e bar: quindi è normale che il traffico alla fine risulti rallentato soprattutto nelle ore di punta. Si procede a passo di lumaca per esempio: durante l'ingresso e l'uscita degli studenti dagli istituti scolastici; il giovedì mattina, quando la adiacente piazza San Giuseppe è occupata dalle bancarelle del mercato settimanale e nei pressi dei supermercati. Un problema che, al giorno d'oggi e con l'esigenza di velocizzare le comunicazioni, deve essere affrontato. Per questo il consigliere comunale, dott. Ernesto Di Francesco, ha presentato un'interrogazione all'Amministrazione comunale, sottolineando come il traffico veicolare soprattutto in piazza san Giuseppe sia pericoloso non solo il giovedì mattina, ma anche il sabato e la domenica quando in piazza e nella strada c'è una sosta selvaggia. «Il problema è reale, - dice Di Francesco - la Circonvallazione è l'unica strada che gli automobilisti che provengono da Randazzo o Adrano possono percorrere per superare Bronte. Così alla fine a pagare di un sempre più insostenibile affollamento e del relativo pericolo sono anche gli automobilisti brontesi e i residenti». Il problema, comunque, è già stato studiato dalla Giunta che ha in mente delle soluzioni sia a lunga, sia a breve scadenza. «Dobbiamo dire - afferma l'assessore Salvatore Pizzuto - che la soluzione migliore è realizzare una nuova e più veloce Circonvallazione esterna all'abitato. Noi, infatti, nel nuovo Prg abbiamo fatto inserire dal progettista il possibile tracciato, nella speranza che questa venga finanziata. Per adesso, comunque, stiamo studiando altre possibili soluzioni. Abbiamo in mente, infatti, di permettere in piazza San Giuseppe la sosta a pagamento dei veicoli, per offrire agli automobilisti un'area di sosta regolamentata. Il traffico, infatti, viene rallentato. Per questo abbiamo pensato di realizzare nei punti più critici di tutta la lunga via urbana uno spartitraffico». (Fonte: La Sicilia) |
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Etna, obiettivi del «Parco d’Estate» Un progetto per valorizzare ambiente e centri storici Il Parco dell'Etna si propone come volano di sviluppo turistico non solo ambientale, ma anche storico e architettonico dei paesi del cono dell'Etna, lanciando un'iniziativa che permetterà ai turisti non solo di visitare il vasto patrimonio ambientale che l'Ente di Nicolosi protegge e valorizza, ma anche i centri storici dei Comuni ricadenti all'interno dell'area protetta, ricchi di storia e tradizioni che si tramandano da secoli. Il presidente, ing. Bellia, ha, infatti, inviato ai sindaci di tutti i Comuni etnei una lettera, chiedendo loro di aderire e partecipare attivamente al progetto «Parco d'estate». L'iniziativa consiste in questo: in tutti i week-end, nel periodo che va da maggio a ottobre, i turisti potranno partecipare a manifestazioni che il Parco stesso insieme ai Comuni organizzeranno a turno nei paesi etnei, mettendo in risalto i prodotti tipici e le caratteristiche di ogni comunità. «Ho chiesto la collaborazione di tutti i Comuni - dice il presidente Bellia - affinchè aderiscano a un'iniziativa che vuole creare un binomio forte fra i centri storici e il Parco. Di mattina faremo visitare ai turisti i sentieri e i rifugi immersi nella natura, mentre la sera i centri storici per far conoscere le bellezze architettoniche e consentire di fare shopping». Per pubblicizzare l'iniziativa Bellia ha le idee chiare: «Realizzeremo brochure che consegneremo ai tour operator della zona, ma noi stessi ci impegneremo in operazioni di marketing con manifesti e inserzioni pubblicitarie sulle pagine regionali e nazionali dei quotidiani, sui siti internet e, possibilmente su periodici specializzati per attirare quanta più gente possibile». E' già stato stilata anche una bozza di programma. In ogni Comune si individueranno una serie di percorsi da fruire anche in modo diverso a seconda delle peculiarità e delle strutture presenti nel territorio. La sera del sabato, per invogliare il pernottamento nel Comune (ove all'interno dello stesso fossero presenti strutture ricettive), si potranno organizzare eventi (concerti, mostre, ecc.), i turisti usufruiranno dei ristoranti dei paesi, che ogni week-end proporranno menu diversi, offerti allo stesso prezzo in ogni ristorante. Anche le pasticcerie potranno proporre dolci tipici o tavola calda. Ovviamente dovranno essere privilegiate produzioni locali, con l'organizzazione di un «mercatino» in spazi centrali del centro abitato. Spedite le lettere, Bellia si attende la risposta dei sindaci, poi si elaborerà un calendario unico delle manifestazioni, guardando anche a far coincidere i week-end con manifestazioni organizzate in tono minore dai Comuni che così risulteranno valorizzate. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] Il gigante di fuoco sbarca a New York Sarà «in mostra» nei punti strategici di Manhattan E’ il marchio cui affidarsi per promuovere l’Isola. Per questo, fotografato come una star, sarà «in mostra» nei punti strategici di Manhattan, ai primi di Aprile Vulcano vivo. Vulcano di cenere e lapilli di lava e di sfavillii. Vulcano che brontola e che si quieta, che affascina e sgomenta, che esplode e che tuona. Per la gente di qui è semplicemente 'a muntagna, unica e inconfondibile, familiare come una madre, terribile come una divinità. Per gli arabi era il Mons Gebel, pura energia primordiale, fuoco nelle viscere della Terra. Per il mondo è l'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa, il più famoso insieme con il giapponese Fujiyama. Dalla cima fino alle pendici, e ancora intorno per un totale di 59mila ettari, si stende l'area protetta, con venti comuni dominati dalla sagoma del gigante. Lava e neve, terreni brulli e vigneti lussureggianti, grotte e alberghi di lusso, nutrimento e devastazione: tutto danno il vulcano e la sua terra. Risale a poco più di un anno fa la prima delle settanta eruzioni che hanno segnato a fuoco la zona, con la distruzione degli impianti sciistici e conseguenze profonde sull'economia e gli equilibri occupazionali della zona. Settecento giorni dopo - ed è storia di poche settimane fa - la riapertura dei primi impianti di Piano Provenzana, sul versante di Linguaglossa, impianti che erano stati letteralmente azzerati dalle colate. Siciliani e turisti di nuovo a sciare, a riprendersi la loro muntagna, un grande segnale di riscossa per un pezzo di isola che ha la voglia di fare e l'imprenditoria nel sangue. E che crede nell'Etna. Nonostante i 125 milioni di euro di danni stimati dagli albergatori l'anno scorso, nonostante la paura, il rapporto con il vulcano è simbiotico e inscindibile. È quello il marchio inconfondibile cui affidarsi per promuovere il turismo, il gigante che ribolle. Un logo naturale della Sicilia, o meglio di una delle tante Sicilie possibili: non a caso tra pochi mesi sarà proprio il vulcano - fotografato da Marco Glaviano come una star - a promuovere a New York l'immagine dell'isola, ritratto in tanti giganteschi cartelloni nei punti strategici della Grande Mela. (…) | |
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Operazione «Tunnel»: I Carabinieri liberano Bronte dai vertici della mafia Bronte, ancora una volta per fatti criminosi, è sotto i riflettori dei media nazionali. Radio, TV e quotidiani nazionali hanno dato ampio risalto e dedicato titoli in prima pagina alla retata antimafia conclusasi con 20 arrestati | |||
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Presentato il lavoro del master «Manager per la valorizzazione e fruizione turistica dei beni culturali ed ambientali» Territorio di Bronte un bene da rilanciare Alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico si è svolto ieri mattina nel Castello Nelson di Bronte il convegno «Analisi territoriale e proposte di valorizzazione dei Beni Culturali nell'alta Valle del Simeto» durante il quale sono stati presentati e resi pubblici i lavori ed i risultati - veri progetti di sviluppo economico - dello stage post laurea che quattro giovani laureati all'Università «La Sapienza» di Roma hanno svolto in questi mesi a Bronte. L'incontro è stato organizzato dall'Irsea, dall'Università La Sapienza di Roma e dal Comune di Bronte. Presenti il vice sindaco Francesca Reale, l'assessore comunale Antonello Caruso e l'assessore provinciale, arch. Gesualdo Campo; hanno relazionato il prof. Vincenzo Nocifora, il dott. Umberto Di Maggio, l'avv. Aurelio Bruno, l'arch. Arturo Alberti, il dott. Salvatore Scalisi, l'ing. Concetto Bellia, l'ing. Di Paola e la dottoressa Lucia Perrotta. Redigeranno un progetto di sviluppo turistico Laureati dell'università "La Sapienza" a Bronte Hanno già raccolto tutto il materiale possibile impossessandosi delle notizie storiche cui questa zona è ricca. Dopo redigeranno dei percorsi turistici che possano, con validi argomenti, affiancarsi a quelli tradizionali che vedono la Sicilia famosa solo per alcune città come Taormina o Cefalù. Si tratta di 4 ragazzi appena laureati all'Università «La Sapienza» di Roma e che a Bronte stanno svolgendo uno stage post laurea per il master «Manager per la valorizzazione e fruizione turistica dei beni culturali ed ambientali», grazie al protocollo d'intesa che il sindaco Salvatore Leanza ha firmato con il prof. Vincenzo Nucifora, docente presso la Facoltà di Sociologia dell'importante Università romana. Così, guidati dal tutor, la dott.ssa Lucia Perrotta di Roma, quattro ragazzi siciliani, che però si sono laureati a Roma, stanno esaminando il territorio. Sono Andreina Salone di Trapani, Sonia Consolo di Enna, Vincenzo Robino di Trapani e Umberto Di Maggio di Palermo. «Siamo qui - afferma quest'ultimo - per completare questo master di formazione ed effettuare sia uno studio che abbracci le statistiche demografiche ed economiche nel territorio, senza dimenticare gli usi ed i costumi di questa terra, sia un progetto di sviluppo turistico. Questa fetta di Sicilia, infatti, vanta grandissime potenzialità che derivano dalla posizione geografica e dalla sua storia. In pochi, però, sanno che qui si sono combattute importanti battaglie e che queste terre erano ambite perché floride e riparate. Non c'è solo Taormina o le grandi città ed il nostro intento è quello di creare percorsi turistici integrati per rendere interessante anche questa parte di Sicilia». [L.S.] | ||||||||||
Operazione “Wolf” Scala scarcerato dal TdL La tesi della difesa è stata ritenuta credibile. Quei pantaloni di cui discuteva al telefono erano effettivamente capi d'abbigliamento e non si trattava di linguaggio “criptico”, per parlare di droga. E’ stato sostanzialmente questo motivo che i giudici del tribunale del Riesame di Messina hanno deciso di scarcerare il gioielliere Rosario Scala, uno degli indagati dell’operazione Wolf, l'inchiesta con cui la Dda e la polizia hanno smantellato alla fine di gennaio una vasta organizzazione mafiosa che aveva messo le mani sull'intero comprensorio ionico. Scala, che è assistito dall'avvocato Giuseppe Valentino, è molto conosciuto a Giardini Naxos, dove gestisce l'omonima gioielleria. Nei suoi confronti i giudici del Riesame hanno addirittura annullato l'ordinanza di custodia cautelare. | ||||||||||
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