Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Dal 9 Aprile al 23 Giugno 2004 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti ~ seguenti |
Il metano nella zona artigianale Un progetto del Comune secondo in graduatoria nei programmi regionali di finanziamento per i lavori di metanizzazione della Zona Artigianale La zona artigianale ed industriale di Bronte, una delle più grandi della Sicilia, sarà presto dotata dell’impianto di metanizzazione, di pubblica illuminazione e di opportune aree a verde pubblico. L’Assessorato regionale alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca ha, infatti, inserito nei programmi di finanziamento, con decreto n. 1401/3s del 18 giungo 2004 per un importo complessivo di 724.000 euro, il progetto che la Giunta municipale aveva approvato il 13 novembre del 2003. “Questo Ente - si legge nella delibera comunale firmata oltre che dal sindaco Leanza e dal segretario Majorana, anche dall’indimenticato assessore Antonio Currao - dispone di una avviata zona artigianale ed industriale in contrada Ss. Cristo, i cui lavori iniziati nel 1986, non sono ancora terminati a causa del mancato finanziamento di alcune opere di completamento. Visto pero che l’assessorato regionale, con un decreto del 31 luglio del 2003, ha impartito le direttive per l’accesso ai finanziamenti, intendiamo avvalerci delle somme necessarie per dotare la nostra zona artigianale dell’impianto di metanizzazione ed illuminazione”. Iniziativa di Vides e Assessorato all'Agricoltura Imparare a mangiare Un’altra iniziativa realizzata dal Vides Ginestra di Bronte arriva a conclusione nel migliore dei modi. L’associazione, in collaborazione all’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Foresta, ha portato avanti un progetto sull’alimentazione i cui destinatari sono stati circa quattrocento bambini della scuole elementari dei due circoli didattici presenti in paese. Un progetto molto singolare per insegnare ai bambini a saper mangiar bene per non incorrere da adulti a problemi di carattere fisico e mentale. Cinque gli incontri a cui i bambini hanno partecipato per modulo e alla fine una gita per tutti in un agriturismo nei presi di Castel di Iudica, dove hanno visitato l’azienda e hanno assaggiato cibo, sano e genuino. Alla chiusura vera e propria nel cortile del Collegio Maria, hanno partecipato i quattrocento bambini con tutti i loro docenti e i volontari Vides. Grande festa finale con i bambini che hanno letto poesie e articoli pubblicati da loro stessi in un giornalino realizzato appositamente per il progetto alimentare da allievi e docenti. Il progetto è stato finanziato interamente dall’Assessorato all’Agricoltura e foreste della Regione e sempre nella giornata dal 31 maggio i quattrocento bambini hanno fatto un’offerta libera, grazie a cui si è raccolta duna considerevole somma, che sarà destinata al progetto “un bicchiere di latte per l’Etiopia”. [G. L.] | |||||||
|
|
|
Bronte, 2 pusher Spacciavano droga in discoteca, presi da carabinieri in borghese La festa era perfetta per spacciare cocaina e pillole di ecstasy, Il sicuro afflusso di ragazzi giunti al Castello Nelson per ballare ai ritmi di un dj fra i più gettonati del momento avrebbe ripagato le spese sostenute per il viaggio del medesimo. Così il 29enne di Siracusa Giuseppe Orlando e il 35enne di Messina Francesco Pugliesi, ognuno per conto proprio, sono arrivati fino al Castello Nelson di Bronte alle porte di Maniace con una buona scorta di bustine di cocaina e numerose pillole di ecstasy da spacciare ai ragazzi del versante nord dell'Etna. I due però non hanno fatto i conti con il servizio d'ordine allestito dai carabinieri di Bronte con l'aiuto di quelli di Maniace che, convinti che insieme alla marea di ragazzi sarebbero giunti anche degli spacciatori, si sono confusi insieme al «popolo della notte». I due pare si conoscessero pure, anche perché a sentire gli inquirenti, pur essendo incensurati, sarebbero habituée delle discoteche, soprattutto quando serate di musica vengono organizzate occasionalmente in quei luoghi più dispersi dove la novità dell'evento attira numerosi giovani. Infatti, già alle 23 di sabato scorso all'interno del granaio del Castello Nelson ballavano più di 2000 ragazzi con il numero dei paganti che a fine serata sarebbe arrivato a 4000. Così i due spacciatori in trasferta dopo aver sparso un po' la voce sulla loro «mercanzia», si sono appostati nei pressi del cortile antistante l'ingresso, aspettando i «clienti»: 50 euro per una bustina di cocaina e 25 per una pillola di ecstasy. E pare che per un bel po’ gli affari andassero a gonfie vele, tant'è che il via-vai di giovani ha insospettito i carabinieri in borghese. Il tempo di accertarsi che effettivamente i due spacciavano droga, ed è partita l'operazione. Bisognava evitare scontri e tumulti all'interno in una serata dove tanti giovani volevano solo divertirsi, così si è atteso che i due pusher si mettessero in disparte e Cc sono entrati in azione. I due hanno gettato a terra il resto della droga in loro possesso, ma i Cc hanno visto tutto. I pusher sono stati ammanettati e portati in caserma. Di fronte al magistrato Ignazio Fonzo dovranno rispondere di detenzione illegale ai fini di spaccio di cocaina nonché di pasticche di ecstasy. [L. S.] UN 40ENNE A BRONTE Travolto dalla motozappa muore dopo quattro giorni E' possibile che un uomo di 40 anni muoia a causa di una brutta ma, all’apparenza guaribile, frattura con una profonda ferita lacero contusa alla gambe destra? E quello che al momento tutta Bronte si chiede e soprattutto si chiedono i familiari del signor Nunzio Meli che lascia moglie e due figli dopo essere stato ricoverato in tre ospedali in quattro giorni. Tutto è cominciato domenica scorsa, quando il signor Meli ha deciso di utilizzate una robusta motozappa per effettuare dei lavori in un sua proprietà in contrada «Aquavena». Tutto è andato bene fino a quando per effettuare delle manovre ha ingranato la retromarcia perdendo il controllo del mezzo che lo ha investito, maciullandogli il polpaccio della gamba destra. Immediatamente è stato soccorso e trasportato all'ospedale di Bronte dove ha ricevuto le prime cure. La gravità delle ferite però ha consigliato il trasferimento all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania dove l'uomo è stato sottoposto ad intervento chirurgico nel tentativo di ricucire i muscoli e sanare la frattura. Sembrava che tutto fosse andato bene, ma all'improvviso la decisione di trasferire il paziente all'ospedale Cannizzaro di Catania per sottoporlo a terapia iperbarica. Nulla da fare: il signor Meli mercoledì sera intorno alle 20,30 è deceduto, «aggredito» da quello che i medici chiamano cancrena gassosa, ovvero una mortale infezione i cui batteri si sviluppano in assenza di ossigeno, distruggendo le proteine e producendo un gas che avvelena i tessuti fino alla morte. I familiari adesso chiedono giustizia e vogliono sapere se è stato fatto il possibile e se l'uomo poteva essere salvato. Nella mattinata di ieri, infatti, hanno presentato denuncia alla Procura della Repubblica e ieri pomeriggio sono stati visti recarsi presso la stazione carabinieri di Bronte accompagnati dall'avvocato Schilirò. Vista la delicatezza del caso, le indagini chiaramente sono sottoposte a segreto istruttorio, ma sembrerebbe che sulla salma nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia. In paese del signor Meli si dice un gran bene ed il pensiero è rivolto alla moglie ed ai suoi figli ancora minorenni, convinti di aver perso quasi banalmente il padre. [L. S.] Sara realizzata nella Sciara Sant’Antonio «Comunità alloggio» per portatori di Handicaps Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato al Comune di Bronte la concessione di un finanziamento di 291.000 euro per la realizzazione di una “Comunità alloggio” per portatori di handicaps. Il contributo è pari al 50% del costo complessivo dell'opera, che ammonta a 582.000 euro e che sarà realizzata nella Sciara Sant’Antonio per essere destinata ai portatori d'handicaps residenti nei Comuni del distretto socio-sanitario di Bronte (comprendente anche quindi Randazzo, Maletto e Maniace. Il progetto prevede l'assistenza per un massimo di 10 unità ed è stato redatto tenendo conto delle necessità dei soggetti portatori d'handicaps che nell'ambito territoriale di riferimento richiedono un intervento socio-assistenziale continuativo e risultano privi di assistenza familiare. Il Ministero ha richiesto al Comune di Bronte la stipula di un'apposita convenzione in relazione anche all'integrazione del finanziamento ministeriale che deve essere assicurato da un soggetto partner dell'iniziativa che dovrà garantire anche la gestione della comunità. «Trattasi - ha dichiarato il Sindaco Leanza - di un progetto redatto dalla precedente Amministrazione Comunale, che la Giunta Municipale attuale ha ripreso in occasione della istituzione nell'anno 2003 dell'Anno Europeo delle persone con disabilità. Il finanziamento ministeriale consente di attivare un'iniziativa che è inserita all'interno del Piano di riordino dei servizi socio-sanitari predisposto ai sensi della Legge 328/2000 e viene incontro all'esigenza avvertita nel territorio del distretto sanitario di Bronte di promuovere opportunità di tutela e di integrazione a favore dei soggetti interessati favorendo il loro recupero anche al di fuori del contesto familiare». E’ cominciata la tre giorni ecologica Centinaia di studenti alla scoperta del Parco dell’Etna Centinaia di studenti hanno «marciato» ieri nei più svariati siti del Parco dell'Etna, aderendo alla manifestazione «... perché il Parco è anche mio». Una banda colorata si è messa in movimento su invito degli organizzatori della manifestazione che, per tre giorni, fino a domenica, ripulirà alcune aree degradate, individuate in sedici comuni che fanno da corona all'Etna, impegnandosi anche in attività didattiche a sfondo naturalistico ed ambientale. «La prima giornata ha già fatto registrare moltissime adesioni - afferma il dott. Francesco Pennisi, coordinatore della manifestazione - centinaia di ragazzi delle scuole elementari e medie sono stati coinvolti in quasi tutti i comuni pedemontani». A Bronte, per esempio, la manifestazione si è svolta in tre diversi siti: a Piano dei Grilli, dove oltre 200 studenti hanno potuto visitare una «neviera» all'interno di una grotta per poi impegnarsi nella bonifica dell'area circostante; al castello dì Nelson, dove hanno preso parte ad escursioni naturalistiche, e nei vari parchi comunali di Bronte A Maletto, in .località «Fontanamurata», centinaia di studenti delle elementari, impegnati in un progetto di educazione alimentare, hanno preso parte ad una escursione naturalistica curata dal Comune e da Legambiente che includeva anche una tappa presso un antico casale dove ai piccoli partecipanti è stato offerto fragrante pancotto nel forno a pietra e prodotti tipici etnei. A Castiglione dì Sicilia 50 ragazzi delle scuole medie hanno partecipato al trekking guidato a monte Dolce, impegnandosi nella pulizia del sentiero. Ad Adrano i piccoli partecipanti hanno preso parte all'intervento di bonifica a Piano della Fiera mentre a Biancavilla sono stati impegnati in località «Montalto - Argentiere». Partecipazione corale si è avuta anche a Pedara, Linguaglossa, Ragalna. Si replica oggi soprattutto a Nicolosi, presso la pineta dei Monti Rossi, dove la manifestazione si svolge in concomitanza con i Giochi della Gioventù, ed a Belpasso, in contrada Milia - Monte Vetore, dove verranno liberati alcuni rapaci curati dai volontari del Fondo Siciliano per la Natura. [Marisa Mazzaglia, La Sicilia] Finanziato il restauro della Matrice La Chiesa Madre di Bronte sarà restaurata. Ne ha dato notizia il sindaco, Salvatore Leanza, che ha comunicato il finanziamento da parte della Regione siciliana di quasi 600.000 euro. Lenza ha comunicato la notizia al parroco, arciprete Vincenzo Saitta, esprimendo il proprio compiacimento per l’ottenimento del finanziamento che metterà in sicurezza una fra le più importanti ed antiche chiese di Bronte. Contributi sociali alle persone indigenti? Si, ma lavorando Sarà operativo in Bronte nei prossimi giorni il nuovo servizio relativo all’assistenza economica finalizzata all’assistenza a favore dei soggetti in difficoltà economica privi di occupazione e registrati dai Servizi Sociali. Con riferimento alle disposizioni previste dalla legge 328 del 2000, per la cui attuazione il Comune di Bronte è capofila del distretto socio sanitario comprendente anche i Comuni di Randazzo, Maletto e Maniace, il Sindaco Leanza ha invitato il settore Servizi Sociali ad impegnare attraverso l’avviamento di progetti per l’esecuzione di pubblica utilità, quali pulizia e tinteggiatura degli Uffici e manutenzione del verde pubblico, il 60% dei fondi destinati all’assistenza delle persone indigenti. Ai soggetti che saranno impegnati nelle sopradette attività verrà erogato un contributo mensile di euro 350,00 per un massimo di utilizzo di due ore giornaliere per 5 giorni la settimana e per un massimo di due turni non continuativi di 90 giorni feriali ciascuno. Progetto di restyling per 2 quartieri Inizia il progetto di miglioramento urbano di alcuni quartieri di Bronte. L'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Leanza, ha presentato recentemente infatti, alla Regione siciliana, due programmi di intervento relativi ai cosiddetti "Contratti di quartiere due" che riguardano tutta una serie di iniziative da realizzare nei quartieri "Sciarotta" e "Sciara S. Antonio". La presentazione segue un'ampia concertazione che ha interessato la cittadinanza residente nei due quartieri e le proposte che sono pervenute all'Amministrazione Comunale, dopo di che sono stati redatti due programmi organici di intervento comprendenti anche opere che saranno realizzate dai privati nel comparto del commercio e della costruzione di alloggi di tipo economico e popolare ed in cooperativa. Un progetto ambizioso, come si può constatare quindi, che prevede la costruzione di nuovi immobili da adibire a servizi, e prevede inoltre il recupero urbanistico dell'esistente anche in seguito ad un programma di sperimentazione effettuato con l'Università degli studi di Catania sui metodi di controllo e di verifica della bioarchitettura e dell'ecologia urbana, compreso il rilievo e la catalogazione della rete idrica esistente. Il sindaco di Bronte, Leanza, ha espresso il suo compiacimento per l'impegno profuso dal gruppo di lavoro coordinato dal direttore generale avv. Angela Vecchio che ha redatto i programmi di riqualificazione urbana. Programmi che riguardano i due quartieri a monte ed a valle del centro storico brontese. "Si rende necessario - ha dichiarato in proposito il primo cittadino del centro etneo - che vengano garantite condizioni di qualità della vita più dignitose per i numerosi cittadini residenti nei due quartieri". [R.P.] Bronte a sostegno dell’attività di volontariato «Risorsa indispensabile per il sociale» Una tavola rotonda sulle “Nuove dimensioni dell’assistenza sociale” con studenti delle superiori, associazioni di volontariato e amministratori del comune di Bronte si è recentemente svolta al cine-teatro, organizzata dal “Centro di Servizio per il Volontariato Etneo”, alla presenza del Direttore Generale Ufficio Servizio civile e Nazionale della Presidenza del Consiglio, Massimo Palombi, del responsabile nazionale del Servizio Civile della Misericordia, Alida Passeri e del professore Simon Villari, docente di pedagogia sperimentale della Facoltà di Scienze della Formazione di Catania. Aperti i lavori dal governatore locale Misericordia Armando Paparo, il professor Villari si è soffermato sul tema partendo con un excursus: «I primi movimenti degli anni ’60 non riguardavano ambiti sanitari e socio-assistenziali , ma culturali e di sostegno scolastico. Dalla fine degli anni ’80 hanno una considerazione pubblica notevole e sono oggetto di provvedimenti normativi, in modo più chiaro. Due aspetti contraddistinguono il volontariato: valore sociale, inteso anche come crescita della persona, che lo esercita; funzione, come riconoscimento dell’attività svolta. Il volontariato, risorsa da valorizzare, - ha precisato Villari - è da considerare non come soggetto generico e casuale ma nella specificità del contesto in cui opera». A conclusione dei lavori il presidente del CSVE, Ignazio Di Fazio, ha annunciato l'apertura a Bronte di un servizio di indirizzo e sostegno alle associazioni del settore. [L. Pu.] |
20 Aprile 2004 La Denominazione d'Origine Protetta in dirittura d'arrivo “PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP” Si parte per costituire il Consorzio di Tutela Il primo passo per il riconoscimento della DOP "Pistacchio verde di Bronte" è stato fatto oltre quattro anni fa dall'Associazione Produttori “Le Sciare” (sede legale in via Matrice 15), che presentava istanza al Ministero delle Politiche agricole e forestali intesa ad ottenere per il nostro pistacchio la denominazione di origine protetta, ai sensi del Regolamento CEE n. 2081. Nel 2001 il Ministero esprimeva parere favorevole sulla proposta di riconoscimento pubblicando sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale dell'8.10.2001, il Disciplinare di produzione presentato dall’Associazione. Conclusa positivamente l’istruttoria della pratica a livello nazionale si rendeva però necessario, per il completamento del procedimento e l’invio del dossier agli Uffici dell’Unione Europea, integrare la pratica con una corposa documentazione (relazione tecnica e storica, cartine geografiche, tecniche di produzione, etc.). A questo punto, l'iter del riconoscimento subiva una battuta d'arresto: l’Associazione “Le Sciare” non era in grado, infatti, di affrontare le spese necessarie a predisporre la documentazione dovuta e trascorrevano ancora due anni fino a quando è opportunamente intervenuto il Comune affiancandosi alla stessa associazione promotrice. In considerazione del notevole interesse che riveste la produzione del pistacchio per l’economia locale, il sindaco Leanza, con decreto sindacale n. 14 del 6 marzo 2003, si faceva carico del completamento dell'istruttoria e dava seguito all’iniziativa conferendo specifico incarico a tecnici esterni per lo studio e l’integrazione del progetto. Presentata la documentazione, il Ministero delle Politiche agricole e forestali ha emesso in data 31 marzo 2004 il Decreto Ministeriale per il riconoscimento provvisorio della denominazione di origine protetta (DOP) “Pistacchio verde di Bronte". Insomma a questo punto il riconoscimento è in dirittura d’arrivo e la protezione, anche se “a titolo transitorio a livello nazionale”, è cosa fatta. Possono essere ammessi al Consorzio, in qualità di consorziati, gli appartenenti alle seguenti categorie individuate dall'art. 2 del D.M. 12.4.2000 ("Individuazione dei criteri di rappresentanza negli organi sociali dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P."): tutti i produttori di "Pistacchio Verde di Bronte” che conducano pistacchieti nelle zone delimitate dal Disciplinare di produzione (persone fisiche o giuridiche, Enti, proprietari d'appezzamenti destinati alla coltivazione di pistacchieti, titolari di contratti d'affitto dalla durata minima di almeno tre anni, mezzadri, compartecipanti i confezionatori (persone fisiche o giuridiche, che curano il confezionamento del prodotto fresco). Dopo la costituzione del Consorzio un altro importante passo sarà l’affidamento delle operazioni di controllo, di garanzia e di vigilanza sul "Pistacchio Verde di Bronte". Sarà compito del futuro Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela delegare tali compiti ad un “Organismo di Controllo autorizzato, pubblico o privato, conforme ai requisiti prescritti dall'art. 10, par. 3, comma 2 del regolamento CEE n. 2081/92 e riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole a norma del D.M. 18.12.1997”. Il Consorzio per la tutela della DOP, come riporta lo Statuto, fra gli altri scopi ha anche quelli di “impedire e reprimere abusi ed irregolarità a danno degli interessi e dei diritti del Consorzio e dei consorziati, promuovere azioni giudiziarie, sia in sede penale sia civile ed amministrativa, costituendosi parte civile e parte attrice” e di “vigilare che la produzione prodotta nella zona delimitata dall'art. 3 del Disciplinare di produzione non rispondente ai requisiti di tutela sia commercializzata con il nome "Pistacchio Verde di Bronte”.
Bronte, progetto del Comune Consorzio «dop» per il pistacchio Il Comune di Bronte punta a costituire un consorzio di produttori di pistacchio. I produttori uniti, infatti, potrebbero entrare con maggiore efficacia nel mercato, creando ricchezza dal basso, ovvero anche in chi con fatica raccoglie ogni due anni l'"oro verde" che poi viene venduto ai commercianti. Oltre a ciò i produttori uniti potrebbero difendere e tutelare il prodotto garantendone la sicura provenienza e quindi le riconosciute qualità. "Nel prendere atto con soddisfazione - dice il sindaco Leanza -che il ministero delle Politiche agricole e forestali ha emesso il decreto per il riconoscimento provvisorio della denominazione di origine protetta (Dop) "Pistacchio verde di Bronte", abbiamo informato i produttori agricoli che il nostro prioritario impegno è adesso promuovere la costituzione del Consorzio per la tutela della Denominazione origine protetta Dop "Pistacchio verde di Bronte". Per questo abbiamo anche invitato i produttori a prendere contatto con l'assessore comunale all'Agricoltura Antonino Currao per l'avvio delle procedure di costituzione del Consorzio per il quale è stato già redatto il relativo Statuto sociale". Il consorzio che ha già un nome: "Consorzio per la tutela della Dop - pistacchio di Bronte", ha come scopo sociale non solo la promozione di iniziative atte a valorizzare e commercializzare l'«oro verde», ma anche a vigilare affinché il pistacchio venduto con il nome di "Bronte", sia stato realmente prodotto nel territorio brontese. Come è noto, infatti, solo quello di Bronte ha particolari caratteristiche organolettiche, che lo rendono prelibato condimento di primi piatti e ottima materia prima per dolci e gelati. Al Consorzio possono aderire agricoltori e confezionatori, questi ultimi a condizione che rispettino i requisiti previsti dalla legge. Il sindaco inoltre fa sapere che l'impulso decisivo per il riconoscimento definitivo della denominazione Dop al pistacchio di Bronte è stato dato dopo che l'amministrazione comunale ha fatto redigere e trasmesso all'Unione Europea lo studio in riscontro alla richiesta presentata dall'Associazione "le Sciare" di Bronte. Ricordiamo che ogni due anni a Bronte si raccolgono circa 18mila quintali di pistacchio producendo, sempre in media, una ricchezza complessiva di circa 35 mld delle vecchie lire. La presidenza della Regione Siciliana - Dipartimento alla Programmazione ha finanziato un progetto pilota di marketing territoriale collegato alla tutela della produzione, trasformazione e consumo del pistacchio verde di Bronte in linea con i progetti portati avanti dai produttori brontesi. (tratto da La Sicilia)
Per il pistacchio verde di Bronte passi avanti per il marchio Dop Il "pistacchio verde di Bronte” diventa Dop? Non ancora a titolo definitivo, ma il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno ha accordato, con un decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 31 marzo scorso, la protezione a titolo transitorio al livello nazionale della denominazione che è così riservata solo ed esclusivamente al prodotto in conformità alla disciplina di produzione a suo tempo approvato dal comitato promotore della Denominazione origine protetta. Positiva l’accoglienza di Coldiretti al decreto Alemanno. “Con questo provvedimento - afferma il direttore di Coldiretti Enzo Cavallo - il nome del nostro pistacchio è blindato, un ulteriore passo verso il riconoscimento della Dop”. (mcia, Giornale di SIcilia)
Il Pistacchio «DOP» di Bronte «Riconoscimento alla vera qualità» ”La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto che ammette il pistacchio verde di Bronte tra i prodotti Dop rappresenta un nuovo riconoscimento alla qualità dei prodotti siciliani”. Il vicepresidente della Regione Siciliana e assessore all'Agricoltura e Foreste, Giuseppe Castiglione, esprime soddisfazione per il decreto del ministro Alemanno che ha accordato la "protezione a titolo transitorio a livello nazionale" alla denominazione "Pistacchio verde di Bronte". "Solo puntando sulla tipicità e sulla qualità dei nostri prodotti - riprende Castiglione - gli agricoltori siciliani possono ottenere risultati di mercati nazionali ed internazionali. Ormai, i consumatori richiedono sempre di più prodotti di qualità. Con il riconoscimento del pistacchio di Bronte si fidelizza ancora di più il rapporto tra produttori e utenti. La Regione crede molto sulla valorizzazione delle nostre produzioni tipiche e di qualità, tanto da avere previsto tra le misure di Agenda 2000, la possibilità di finanziare consorzi di tutela". «Con questo decreto - spiega il direttore della Coldiretti di Catania, Enzo Cavallo - viene di fatto blindato il nome del nostro pistacchio verde di Bronte Dop. La denominazione infatti può essere utilizzata solo per il prodotto ottenuto sul territorio ricadente nei Comuni di Bronte, Adrano e Biancavilla e in conformità allo specifico disciplinare approvato e allegato alla richiesta di riconoscimento della Dop». (Fonte La Sicilia)
Nasce a Bronte l'«oro verde» dell'Etna Il pistacchio coltivato nei dintorni della cittadina siciliana è ricco di proprietà organolettiche - E' in attesa del riconoscimento Dop (...) Arrivò in Italia grazie ai Romani, che nel I secolo dopo Cristo lo portarono dal Medio Oriente. Oggi il pistacchio di Bronte è considerato l' «oro verde» dell'Etna ed è un ingrediente utilizzato in numerose ricette di pasticceria e gastronomia. Oltre che per il suo sapore, questo frutto è apprezzato per le sue proprietà organolettiche: è ricco infatti di vitamine e proteine. Le sue piante, che fruttificano ogni due anni, vengono coltivate ancora manualmente. li suo costo elevato ha favorito l'importazione di pistacchi dal vicino Oriente, mentre è stato richiesto il riconoscimento Dop. (...) Intero, in granella o in pasta, il Pistacchio di Bronte è un ingrediente indispensabile nella pasticceria siciliana, fatta di cassate, torroni, gelati e agnelli di pasta reale ripieni. Usato per decorare, ma anche come ingrediente base di numerose ricette, si è imposto anche nella norcineria (la lavorazione di carni suine), mortadella, salsicce o galantina. | ||||||
Un cofinanziamento del ministero delle Politiche agricole permetterà di sostenere gli investimenti nell’area sino al 2013. Le domande di contributo entro il trenta aprile Nuovi fondi per il pistacchio di Bronte Alle imprese arrivano trenta milioni L'«oro verde», cosi è denominato il pistacchio: di Bronte, rappresenta la principale risorsa economica della cittadina etnea. Una ricchezza per il territorio cosi come lo sono le nocciole nel Messinese. E proprio per valorizzare il settore della «frutta in guscio» arriva un cofinanziamento nazionale pubblico che in soldoni tocca gli oltre 15 milioni di euro. La decisione è stata presa dal ministero delle Politiche agricole e forestali. I soldi si aggiungono ad altri 15 milioni di euro ottenuti dall'Italia a Bruxelles in occasione della riforma della Pac (Politica agricola comunitaria) con l'istituzione di un regime di sostegno a favore della «frutta in guscio». «Una decisione - afferma l'assessore all'Agricoltura e Foreste, Giuseppe Castiglione - che consentirà di assicurare fino al 2013, tramite il fondo di rotazione, un sostegno addizionale annuo a favore dei produttori di frutta in guscio». E la Sicilia è l'unica regione italiana dove si produce il pistacchio e la cittadina etnea, con oltre tremila ettari in coltura specializzata, ne esprime l'area di coltivazione principale (più dell'80% della superficie regionale). Il pistacchio è usato nell'industria dolciaria sopratutto per preparare torte, paste, torroni, mousse, confetti, gelati, e granite, ma è squisito anche nei primi e secondi piatti o arancini. A Bronte se ne raccolgono oltre 30 mila quintali e l'ottanta per cento del prodotto brontese è esportato all'estero; sopratutto in Europa. Il restante 20 per cento trova impiego nell'industria nazionale. E proprio sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto che ammette il pistacchio verde di Bronte tra i prodotti Dop: un nuovo riconoscimento alla qualità dei prodotti siciliani. Il decreto del ministro Alemanno ha accordato la «protezione a titolo transitorio a livello nazionale» alla denominazione «Pistacchio verde di Bronte». | ||||||
|