Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da DICEMBRE 2007 a MARZO 2008 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
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Rsu. Stilata piattaforma I comunali di Bronte si sentono tartassati Riuniti in assemblea, a conclusione dei lavori, i dipendenti del Comune hanno redatto un verbale con il quale elencano i motivi dello stato di disagio della categoria. In primo luogo lamentano le evidenti disparità di trattamento a parità di lavoro e di mansioni, nella ripartizione del salario accessorio e nell'assoluta mancanza di trasparenza degli atti che riguardano la gestione delle risorse umane a discapito di chi svolge la propria attività con abnegazione senza ottenerne alcun vantaggio economico, in presenza di una costante perdita del potere di acquisto dello stipendio. L'assemblea ha quindi dato mandato ai rappresentanti della Rsu di avviare una trattativa che possa portare alla stipula del contratto integrativo, per quanto riguarda la parte economica, ma soprattutto quella normativa. (Fonte Giornale di SiciliaI Raccolta differenziata 2007, percentuali superiori alla media regionale Joniambiente da i numeri A Bronte la percentuale è stata del 17,97% con un incremento della raccolta del vetro del 213% “In molti Comuni superiamo di gran lunga la media percentuale della Sicilia e di città del nord Italia come Bologna”. Questo il commento finale del presidente della Società Ato rifiuti Joniambiente, dott. Mario Zappia, dopo aver letto le percentuali di carta, vetro e plastica differenziata nei Comuni che vanno da Bronte fino a Riposto, e la percentuale di incremento che si è registrato nel 2007 rispetto al 2006. Dai dati che ci sono stati forniti, infatti, emerge che per quanto riguarda la carta ed il cartone la percentuale media della Sicilia è al 14%, mentre quella di Bologna è al 17%. Bene, a Bronte la media è al 17,97%, a Piedimonte Etneo al 18%, a Randazzo al 22,90% ed a Riposto addirittura al 25,23%. Ci sono poi Comuni come Fiumefreddo (15,02 %), Giarre (15,26%) che superano la media regionale e Comuni come Milo, Maletto e Sant’Alfio prossimi al 13%. Un dato importante suffragato anche dagli indici di raccolta della plastica di Maletto, (dove ogni abitante differenzia all’anno quasi 7 chili di plastica). “Resta ancora tanto da lavorare. – continua Zappia – Non siamo ancora neanche alle previsioni progettuali. Se siamo vicini a Bologna, infatti, restiamo lontanissimi da Trento dove le percentuali di carta differenziata sfiorano il 100%. I nostri dati però sono certamente confortanti, dimostrano il lavoro che abbiamo svolto e pongono questo territorio fra i più efficienti della Sicilia. Ciò che adesso dobbiamo fare è non arrestare il trend positivo registrato fino ad oggi, affinché anche il 2008 possa registrare un ulteriore incremento del quantitativo di rifiuti differenziati”. Rispetto al 2006, infatti, la Joniambiente ha differenziato il 15% di carta in più, con Comuni che hanno aumentato esponenzialmente le percentuali di raccolta: vedi Milo (+ 153%), Mascali (+ 58%) e Maniace (+ 54%). Sostanziale l’aumento percentuale di raccolta complessiva di plastica, (+ 40%), con Comuni come Calatabiano (+192%) e Mascali (+ 388%) a guidare un trend quasi sempre in crescendo anche per il vetro, dove il dato complessivo è + 97%, con Comuni come Bronte che ha differenziato addirittura il 213% in più. In trappola banda di piromani In 3 sorpresi mentre incendiano auto, la settima dall'inizio del 2008 Probabilmente si fermerà a 7 il numero degli incendi di auto che dall'inizio dell'anno hanno colpito Bronte. Dopo che l'ennesimo incendio, giovedì in tarda serata, ha distrutto una vecchia Bmw serie 5 abbandonata da tempo in via Pasubio e neanche marciante, i carabinieri di Bronte, conoscendo il modus operandi dei piromani, hanno trascurato il luogo dell'incendio per sparpagliarsi nel paese e cercare di acciuffare i colpevoli in flagranza di reato. In via Augusta i carabinieri hanno notato 3 giovani che stavano cospargendo di benzina un'altra vecchia auto. Questi accorgendosi esser estati visti hanno lasciato la bottiglia con la benzina e sono scappati a bordo dei motorini, ma i carabinieri ormai li avevano già riconosciuti. Si tratta di Andrea Gullotti, appena diciottenne, fratellastro di Claudio Reale, arrestato nell'operazione tunnel e scarcerato ieri.
Precetto pasquale interforze Domani sera alle ore 18, presso il convento di San Vito, sarà celebrato il precetto pasquale interforze. Come lo scorso anno ad organizzarlo sono stati i comandanti delle forze dell’ordine presenti a Bronte, ovvero il comandante della polizia municipale Salvatore Tirendi, il maresciallo capo Roberto Caccamo, comandante della Stazione dei carabinieri, il commissario Enzo Crimi alla guida del distaccamento forestale di Bronte, ed il maresciallo aiutante Carmelo Cicero, comandante della Tenenza brontese della Guardia di Finanza. | |||||
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Bronte, auto bruciata Sesta vettura in fiamme a Bronte dall'inizio dell'anno. Alle 22 di domenica sera, una vecchia Fiat uno di proprietà di un giovane è stata incendiata in via Palermo. L'auto era stata lasciata in sosta a poche decine di metri dall'abitazione del proprietario. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco volontari di Maletto. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Bronte. - Presi «i teppistelli notturni» - Il periodico «Terra», multimediale dell’agricoltura edito dall’Assessorato agricoltura e foreste della Regione siciliana, nel n. 3/4 di settembre/dicembre 2007 fa il punto sullo stato della sospirata assegnazione definitiva della Dop al nostro pistacchio anticipando che ormai dovremmo essere in dirittura d'arrivo. L'articolo è di Lucio Strano. In arrivo una nuova Dop all’aroma di pistacchio Già dalla prossima raccolta i produttori dell’“oro verde” di Bronte potranno contare sulla denominazione d’origine protetta per distinguersi dai rivali mediorientali e contrastarne la concorrenza Quella appena trascorsa sarà l'ultima raccolta prima che il pistacchio di Bronte diventi a tutti gli effetti un marchio Dop: l'iter è ormai al traguardo e l'oro verde dell'Etna non attende altro per difendersi meglio dalla concorrenza di prodotti che poco o nulla hanno a che vedere con le sue qualità. Nel 2009, quando gli alberi, che fruttificano ad anni alterni, torneranno a “caricarsi”, l'ambita denominazione protetta sarà realtà. Di sicuro c'è che il 2007 non è stato dei migliori: la raccolta, mediamente sui 20 mila quintali, secondo le stime dei produttori è quasi dimezzata, probabilmente per effetto dell'irregolare andamento climatico. Ma i coltivatori più esperti se lo aspettavano: «L'impollinazione non era andata bene, le gemme erano poco numerose - spiega Gaetano Bonaccorso, della cooperativa Evergreen - e di conseguenza anche i frutti non sono stati abbondanti. Ma ci siamo abituati. Sappiamo che ogni tanto c'è l'annata che non va bene. La qualità tuttavia è ottima, e questo ci permette di respingere le insidie dei prodotti che vengono dal Medio Oriente, soprattutto dall'Iran e dalla Turchia. Come dire che il consumatore capisce la differenza tra un vasetto di pesto al pistacchio da 6 euro e uno da 3 euro». Che la qualità sia buona, si avverte anche dalle quotazioni del pistacchio, che i trasformatori (una decina in tutto a Bronte) hanno acquistato a prezzi quasi raddoppiati. Anche loro, comunque, beneficeranno della denominazione di origine protetta, visto che sarà più difficile spacciare prodotto asiatico come pistacchio di Bronte. La proposta del disciplinare di produzione del “Pistacchio verde di Bronte", avanzata dall'associazione di produttori Le Sciare, è stata approvata dal ministero delle Politiche agricole e forestali oltre sei anni fa, nell’ottobre 2001. Ma solo dopo quasi tre anni, a marzo del 2004, fu pubblicato il decreto ministeriale con la “protezione transitoria”. In quello stesso anno, a novembre, nacque il consorzio di tutela, allora composto da trenta produttori, oggi arrivati a una cinquantina. Ancora pochi, comunque, rispetto al migliaio di pistacchicoltori attivi nella zona. «Ma questo non ci preoccupa - afferma ottimista il presidente del Consorzio, Biagio Schilirò - perché, una volta ottenuto il riconoscimento della Dop, avremo molte altre adesioni. Non è il nostro compito principale, ma naturalmente ci adopereremo per spingere i produttori ad associarsi». Intanto, il riconoscimento transitorio non è stato utilizzato neanche dal Consorzio stesso: «Bruxelles - racconta Schilirò - aveva mosso alcune osservazioni sul disciplinare, determinando una sorta di vacatio. La prassi sarebbe stata molto più complicata rispetto alla norma, tanto valeva partire con la Dop definitiva. Abbiamo perciò integrato tempestivamente il disciplinare con le modifiche richieste e ora attendiamo che Bruxelles accolga il nuovo testo e pubblichi il disciplinare». Tutto si è risolto a maggio dell’anno in corso, quando il ministero ha spedito il nuovo “incartamento” agli uffici dell'Ue, dalla quale l'intero settore dell'oro verde di Bronte si attende risposte rapide. Il disciplinare circoscrive la zona Dop al territorio di Bronte e in parte di Adrano e Biancavilla, compreso tra i 400 e 900 metri sul livello del mare. Confini naturali: l'altitudine a monte e il fiume Simeto a valle. In quest'area si produce l'1% del pistacchio mondiale (spetta all'Iran la palma di maggiore produttore), l'80% di quello nazionale. Gli oltre 3000 ettari di coltura specializzata di Bronte, inoltre, rappresentano più dell'80% della superficie regionale coltivata a pistacchio, che per il resto si trova a Favara e Raffadali (Agrigento) e San Cataldo (Caltanissetta). La denominazione di origine protetta “Pistacchio Verde di Bronte” è riservata al prodotto delle piante della specie botanica Pistacia vera, cultivar “Napoletana”, chiamata anche “Bianca” o “Nostrale” (ammessa una quota non superiore al 5% di “Natarola”, “Agostana” e “Larnaka”, purché coltivate in purezza varietale nello stesso territorio). I mercati nazionali di destinazione del pistacchio di Bronte, secondo i risultati di una ricerca condotta dal dipartimento di Scienze economico-agrarie della facoltà di Agraria di Catania, sono Emilia Romagna (40%), Lazio (20%), Lombardia (20%), Piemonte (10%); il restante 10% è assorbito dai mercati siciliani, in particolare da quello di Catania. All'estero, dove comunque va la maggior parte del prodotto, i principali Paesi acquirenti sono Francia (60%) e Germania (20%), seguono Austria, Belgio, Usa, Canada e Giappone. | |||||
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Bronte, mucca nel burrone Salvataggio con l'elicottero È stato impiegato l'elicottero per salvare la mucca, scappata dalla masseria e finita nel burrone, ieri, poco dopo le 10, ad Acquavena. Ad intervenire in prima battuta erano stati i volontari dei vigili del fuoco del Distaccamento, ma la mucca non poteva essere soccorsa da terra. Così sono intervenuti i vigili del Nucleo speleoalpino-fluviale e del nucleo elicotteri del comando Provinciale. L'animale appartiene ad un allevamento a gestione familiare ed era scappato nella notte dopo aver allattato il vitellino partorito da poco. La stessa proprietaria della masseria aveva chiamato il «115». Sul posto è arrivato anche un veterinario dell'Asl di Troina. (melas, Giornale di Sicilia) Due automobili in fiamme nel giro di pochi minuti Due auto in fiamme a pochi minuti luna dall'altra ieri notte intorno le 22 a Bronte. La prima vettura, una Citroen Saxo in sosta in via Ambrosiani e la seconda una Fiat Panda posteggiata in piazza Gaggini. In entrambi i casi ad avvertire carabinieri ed i Vigili del fuoco volontari di Maletto sono stati i passanti. L'intervento; come sempre celere, dei pompieri però non ha impedito alle fiamme di divorare completamente le vetture. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri della Stazione di Bronte che hanno setacciato passo passo il terreno circostante alla ricerca di qualsiasi indizio che possa far ipotizzare che le fiamme siano state appiccate dolosamente. Sugli esiti però i militari dell'Arma mantengono l'assoluto riserbo. (Fonte La Sicilia) ERA STATA SOLENNEMENTE INAUGURATA APPENA DUE MESI FA. RIAPRIRA' FORSE A DICEMBRE La pinacoteca chiude per rifarsi il look Chiude temporaneamente i battenti la pinacoteca di Bronte che ha ospitato la «mostra dei quadri di 100 artisti siciliani della collezione Sciavarrello», visitata dall'apertura (22 dicembre scorso) da tantissimi appassionati, turisti e scolaresche. Chiude per completare il progetto complessivo della pinacoteca, come richiesto dal professore Nunzio Sciavarrello che ha donato le preziose tele da esporre. Gli scout ripuliscono contrada Schiccitto E' già ripulita contrada Schiccitto. Rifiuti ingombranti di ogni tipo, vecchie carcasse e inerti sono stati portati via dai volenterosi Scout d'Europa della parrocchia San Giuseppe, protagonisti insieme all'ufficio Urp del Comune di Bronte ed all'assessorato comunale all'ambiente del progetto «Ripuliamo la città». «L'associazione Scout cattolici d'Europa, - afferma il capo scout Maurizio Fichera - vede nell'educazione uno degli scopi principali, al fine di realizzare in pieno il metodo scout e di collaborare compiutamente con le famiglie. E, prendere atto di come l'uomo sia riuscito a deturpare l'ambiente che ci circonda, ed immediatamente dopo mettere a disposizione il proprio impegno per restituirlo alla bellezza della natura per noi è un momento altamente educativo, in grado di responsabilizzarci».
Gli Scout d'Europa di Bronte ripuliscono Schiccitto Contrada Schiccitto presto libera dai rifiuti. Con paletta e secchiello in mano, in questi giorni, il gruppo degli Scout d'Europa della parrocchia San Giuseppe, in collaborazione con il Comune, sarà impegnato a dare una ripulita alla zona vicino ai locali della Pretura. Un'iniziativa fortemente educativa, che, a detta dell'assessore all'Ecologia Maria De Luca «trasformerà un luogo simbolo di degrado ad un esempio di valorizzazione del territorio». A fianco degli scout, Alfio Agrifoglio, direttore della società Aimeri ambiente che si occupa della raccolta dei rifiuti nel territorio brontese. «Durante i giorni di raccolta - dice Agrifoglio - garantiremo la presenza del nostro personale e dei nostri mezzi». (mrs, Giornale di Sicilia) | ||||
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16 Dicembre 2007 Etna Nord. A Maletto come sempre i disagi maggiori Con la prima neve auto in testacoda Risveglio sotto la neve e con temperature polari per i Comuni del versante nord dell'Etna. Di neve in verità ne è caduta poca, ma proprio durante le prime ore dell'alba, quando le strade cominciavano a popolarsi. Così, come sempre e come ogni anno, a subire i maggiori disagi sono stati gli abitanti di Maletto, dove in alcuni punti lo strato della neve ha raggiunto anche i 5 centimetri. Così diverse vetture sono rimaste in panne o sono andate in testacoda. Si sono verificati pure alcuni incidenti e diversi pedoni hanno finito per scivolare finendo in ospedale, come un 57enne di Maletto che, prima è andato a sbattere sul muro con la sua Fiat Punto, ed appena ha messo i piedi sulla neve è scivolato urtando il capo. Trasportato dagli uomini del 118 in ospedale però i medici hanno riscontrato soltanto un leggero trauma. Visto il maltempo il Comune di Maletto ha messo in azione il proprio piano di protezione civile e per le vie è entrato in azione l'ormai famoso trattore spartisemi da campo adattato a spargisale, ma l'assessore Arturo Avellina punta il dito contro la Provincia di Catania: «Sono anni che ci promettono lo spazzaneve spargisale, - ci dice - ma fino a oggi le emergenze le abbiamo dovute affrontare da soli. Pensate che non abbiamo neanche sale da distribuire per le strade». | ||||||
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