Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Dal 15 OTTOBRE al 19 DICEMBRE 2006 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti mesi seguenti |
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NEL GIUGNO 2005, DOPO DUE GIORNI DI PIOGGIA, STRARIPO' ALLAGANDO STRADE E PISTACCHIETI 196 mila euro per ripulire il vallone San Nicola L’Assessorato regionale ai Lavori pubblici ha accolto le richieste del sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, ed ha finanziato 196 mila euro per ripristinare le condizioni di sicurezza nel vallone San Nicola, che nel giugno del 2005, dopo ben 2 giorni di pioggia, straripò, allagando strade e pistacchieti, isolando abitazioni di campagna, e trasformando nella contrada Piano Daini le strade in torrenti. “Quel giorno – ricorda il sindaco – la furia delle acqua ha danneggiato la nostra agricoltura e reso impercorribili alcune strade in periferia e nel centro abitato. A Piano Daino e contrada Pumaro, - prosegue - alcune abitazioni per diverse ore sono state irraggiungibili ed a noi non è rimasto altro da fare che fare intervenire urgentemente la Protezione civile ed inviare un telegramma al Genio civile, ed alla Prefettura”. Con i 196 mila euro il Genio civile dovrà provvedere alla ripulitura dell’intero vallone, affinché non si verifichino più allagamenti in un territorio dedito all’agricoltura. “Il 2005 – conclude Firrarello – era anno di raccolta del pistacchio e quindi i danni che subirono gli agricoltori furono immensi. Per questo, - conclude - al di la della richiesta dello stato di calamità naturale, ho chiesto alla Regione di intervenire per porre in essere le normali condizioni di sicurezza”. E così è stato. I lavori inizieranno al più presto, augurando che la primavera prossima quando negli anni scorsi si sono verificati violenti temporali l’intera area non si trasformi nuovamente in un acquitrino. Significativa cerimonia nel plesso elementare Sciarotta: dai carabinieri una lezione di legalità I Cc restituiscono agli alunni i computer rubati a scuola Per i bambini della scuola elementare Sciarotta di Bronte è stata una bella lezione di educazione civica e di legalità, più significativa ed efficace di diverse ore di spiegazioni. Il comandante della stazione carabinieri di Bronte, maresciallo Roberto Caccamo, insieme con il suo comandante di compagnia, capitano Gaetano Birtolo, ha restituito al dirigente dell'istituto, prof. Angelo Smario, i computer che qualche settimana fa una banda di ladruncoli aveva rubato dall'aula di informatica. Alla consegna hanno partecipato tutti i bambini testimoni della giusta reazione da parte dello Stato nei confronti di un reato che li aveva privati dei computer pieni dei loro disegni e delle loro attività didattiche. Alla cerimonia non ha voluto mancare il sindaco, sen. Pino Firrarello, il quale si è complimentato con il maresciallo Caccamo e con il capitano Birtolo per le capacità investigative che l'Arma dei carabinieri ha espresso permettendo, non solo alla scuola di riottenere il maltolto, ma di aver assicurato alla giustizia una piccola banda che, avendo realizzato già numerosi colpi anche in abitazioni private, in paese stava cominciando a destare delle preoccupazioni. «I carabinieri per noi - ha dichiarato Firrarello - rappresentano i custodi dell'ordine e della legalità. Dobbiamo ringraziarli per il lavoro che svolgono quotidianamente senza guardare orari e spesse volte impegni. Ci garantiscono e ci difendono da coloro che intendono privarci dei nostri beni o della nostra libertà in tutti i sensi». Alla cerimonia hanno partecipato pure l'assessore alle Attività scolastiche, Mario Fioretto, e tanti genitori. [fonte La Sicilia] Bronte, fase operativa per «Alberghi sull'Etna» (*ol*) Dopo la proroga dei termini per la presentazione delle manifestazioni d'interesse sulle case ricadenti nel territorio dell'Etna da parte dei proprietari che vogliono aderire all'iniziativa dell'“Albergo diffuso”, si conclude il 4 dicembre il progetto promosso dal Gal (Gruppo Azione locale) Etna Ats, in collaborazione con Europrogetti e Finanza Spa, al fine di potenziare l'offerta turistica del territorio. Il 4 dicembre l'ultimo seminario, previsto a Bronte, al Castello del Nelson. L'Albergo diffuso sull'Etna si realizzerà ad Adrano (ente capofila), Bronte, Biancavilla, Ragalna, Santa Maria di Licodia e Maletto. (Giornale di Sicilia) MANIACE Scarichi inquinanti dal caseificio, i Cc lo sequestrano L'acqua del torrente Cutò era troppo putrida per non essere inquinata e così i Carabinieri della Stazione di Maniace hanno iniziato accurate indagini fino a porre ieri sera sotto sequestro il caseificio di un noto produttore di formaggi, che in provincia di Catania è titolare di numerosi negozi in franchising. Tutto è iniziato nel giugno scorso quando i militari dell'Arma, insospettiti, hanno prelevato alcuni campioni delle acque del torrente e le hanno inviate all'Arpa per farle analizzare. I risultati hanno confermato i sospetti: l'acqua del fiume risultava contaminata da una proliferazione di batteri frutto della lavorazione del latte e dei formaggi. Nei campioni prelevati c'erano tracce di siero, caglio, grassi e pure piccoli pezzettini di ricotta che non hanno lasciato dubbi. Ad inquinare il torrente poteva essere soltanto il caseificio che a monte ogni giorno produceva decine e decine di formaggi. Così è scattata una perquisizione all'interno dello stabilimento ed i controlli all'impianto di depurazione che alla fine è stato verificato non funzionare al meglio. Ieri sera l'epilogo della vicenda. La Procura distrettuale di Catania ha emesso l'ordinanza di sequestro dello stabilimento e così i Carabinieri hanno invitato gli operai ad interrompere il proprio lavoro ed uscire, ponendo i sigilli agli ingressi. Il titolare invece potrà tranquillamente accedere al deposito dei formaggi che, prodotti nel rispetto di tutte le normative in materia, ovviamente continueranno ad esser distribuiti nei punti vendita. Per la Procura un provvedimento effettuato con urgenza necessario per evitare che la produzione continuasse ad inquinare il torrente che insieme al Martello ed al Saracena formano il fiume Simeto. Il caseificio potrà tornare a funzionale solo dopo la verifica dell'efficienza dell'impianto di depurazione. [M. G., La Sicilia] Sgominata la banda dei furti con scasso Avevano affittato due case per conservare i vari bottini: denunciate tre persone I Carabinieri della Stazione di Bronte hanno sgominano un piccola banda che nei giorni scorsi aveva messo a segno almeno 5 furti con scasso ai danni di abitazioni private ed enti pubblici. Sia dagli uffici amministrativi dell'ospedale, sia dall'Elementare Sciarotta, infatti, erano spariti computer in teoria dal valore esiguo, mentre alcune ville di campagna erano state visitate e quasi completamente svaligiate dalla piccola banda che, per conservare i bottini, aveva addirittura affittato due case abbandonate in via Santi e via Ulisse nel centro storico di Bronte: Ed è stato proprio uno dei due depositi a tradirli. Dopo i furti, infatti, i Carabinieri di Bronte collaborati da quelli di Maniace, hanno pedinato alcuni sospettati fino ad arrivare al deposito di via Santi. Certi che dentro poteva esserci la refurtiva, hanno fatto irruzione recuperando 12 computer, una macchina da caffè, una stampante laser, due letti con i comodini e varie suppellettili per la casa. C'erano anche le carte da gioco rubate al Circolo di cultura e tanto materiale utile per lo scasso. Dichiarati in stato di fermo i brontesi Biagio Battimani, fabbro, 22 anni; Eduardo Pappalardo, 18, pastore; Francesco Elfio, 24, disoccupato che ora dovranno rispondere di furto e ricettazione. [Fonte: La Sicilia]
«No» dei cittadini all’installazione di una nuova antenna per gli «Umts» Torna di attualità a Bronte il problema dell'istallazione delle antenne della telefonica mobile a causa di una nota società che ha deciso di istallarne una per gli Umts in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Contro l’antenna si è formato un comitato cittadino, ricevuto in Consiglio comunale durante una seduta, dove il gruppo consiliare di Forza Italia, per avere delucidazioni scientifiche e non dettate dalle sensazioni, ha invitato a relazionare il prof. Salvatore Sciacca, direttore dello studio di igiene di medicina preventiva dell'Università degli studi di Catania. I cittadini, attraverso un portavoce hanno dichiarato la loro preoccupazione sul rischio che l'antenna posta a poche decine di metri dalle loro abitazioni possa provocare danni alla salute, sostenuti da alcuni consiglieri comunali con in testa Salvatore Catania. Ne è scaturito un vivace dibattito, con il prof. Sciacca che ha evidenziato come non vi siano elementi scientifici che dimostrino la pericolosità delle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne: «Per cautela – ha dichiarato il prof. Sciacca – la normativa italiana ha previsto limiti di esposizione più restrittivi di tutta l’Europa». «Il gruppo consiliare di Forza Italia – ha affermato il consigliere Salvatore Gullotta – è in linea di principio contraria all'installazione di antenne, ma poiché i gestori hanno le carte in regola e installeranno queste antenne in ogni caso, possiamo soltanto minimizzare l'esposizione. Chiederemo quindi il severo controllo del rispetto della normativa». [Fonte: La Sicilia]
17 Novembre 2006 Nuova piccola colata alla base del cratere. Pioggia vulcanica su Acireale, Mascali, Riposto e Giarre. Circolazione in tilt a Piedimonte e Linguaglossa Etna, forti esplosioni a Sudest Scossa di terremoto a Bronte Trincali dell’Irma: «La presenza dei nuovi fenomeni sta a significare che il vulcano è carico di energia» Dall'alba di ieri una sottile lingua di fuoco sta solcando il fianco meridionale del cratere di Sud-Est dell'Etna. La nuova, piccola, colata fuoriesce da una frattura che si è aperta alla base del cratere. Il braccio lavico è poco alimentato e staziona nelle zone sommitali del vulcano. L’incremento dell’eruzione è stato accompagnato dalla ripresa dell’attività stromboliana e dall’emissione di cenere che, nel pomeriggio, è ricaduta soprattutto sui comuni di Linguaglossa e Piedimonte Etneo, causando disagi alla circolazione. La “pioggia nera” ha raggiunto un’altezza di 4 mila metri sul livello del mare prima di finire, trascinata dal vento, anche sui centri di Giarre, Riposto e Acireale. In allerta l'aeroporto Fontanarossa di Catania. Ieri il Gigante ha sprigionato vapori e gas che hanno prodotto una piccola nuvola bianca che gravitava sopra il versante sud-orientale del vulcano. Pochi minuti prima della mezzanotte di martedì, invece, i sismografi dell'Ingv avevano registrato due scosse di terremoto, entrambe di 3 punti di magnitudo e localizzate ad una profondità di 36 chilometri con epicentro nel territorio compreso tra Bronte e Maletto. Non si sono registrati danni a persone o a cose. "La presenza dei nuovi fenomeni - osserva Giovanni Tringali, direttore dell'Istituto di ricerca medica e ambientale di Acireale - è riconducibile al rapido e significativo aumento dell'ampiezza del tremore. L'Etna è ancora carico di energia". I nuovi scenari eruttivi. Sottolineano gli esperti, sono circoscritti alle zone sommitali del vulcano e non costituiscono, al momento, alcun pericolo per i centri abitati. […] [Fabio Vitale, Giornale di Sicilia Rubano... un cancello presi due pregiudicati La collaborazione del proprietario del terreno e la sinergia con la Polstrada ha permesso ai Cc di arrestare due ladri che avevano «estirpato» dai pilastri e caricato su un Fiat Ducato, addirittura il robusto cancello di ferro, posto all'ingresso di una proprietà. Si tratta di Angelo Francesco Stella di 28 anni e di Vincenzo Valenti di 20. Entrambi pregiudicati e residenti a Catania, i due sono giunti in contrada Cucchiara a Maletto con l'intenzione di portar via il cancello. Il proprietario però si è accorto del furgone ed ha avvertito i Cc. Nel tentativo di scappare i due hanno tamponato due Mercedes prima di essere fermati alle porte di Adrano da una pattuglia della Polstrada. Appena si sono fermati sono stati anche raggiunti dalle auto dei Cc. [Fonte: La Sicilia] Ss.284 Risolta l'emergenza frana Il proprietario del terreno sottostante la Ss 284 sosterrà le spese per il ripristino della carreggiata Sarà il proprietario del terreno sottostante la frana, che nel marzo scorso ha inghiottito circa 40 metri della carreggiata verso Bronte della Ss 284, a ricostruire la strada. Ne dà notizia il dirigente del compartimento Anas di Catania, ing. Giovanni Laganà, il quale comunica che il proprietario del terreno ha inviato una lettera dichiarandosi disponibile a sobbarcarsi al costo del rifacimento e della messa in sicurezza del tratto dell'importante arteria. La decisione giunge quasi parallelamente all'ennesimo sollecito da parte della Prefettura di Catania che, qualche giorno fa, ha chiesto all'Anas opportuno riscontro a quanto suggerito nel marzo del 2006, quando aveva chiesto di «adottare, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità delle persone e delle cose, ogni procedimento utile a ripristinare la funzionalità dell'arteria viaria». Da 7 mesi, infatti, percorrere quel tratto di strada vuol dire attraversare un senso unico alternato con precedenza per chi si dirige verso Maletto, precedenza che spesso però gli automobilisti che viaggiano in direzione opposta non rispettano. Oltre a ciò, il tratto Maletto-Bronte è interdetto ai mezzi pesanti, costretti ad allungare di parecchio il percorso, e la carreggiata franata è delimitata solo da una fragile recinzione di legno insufficiente a evitare che un'auto finisca nella scarpata. soprattutto d'inverno, quando durante il mattino la carreggiata è coperta dal ghiaccio. Per questo motivo a Maletto i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato una interrogazione e costantemente sia il sindaco Giuseppe De Luca, sia l'assessore Arturo Avellina hanno chiesto all'Anas di risolvere una faccenda che rischiava di rimanere irrisolta. L'Anas, infatti, ritenendo che fossero stati i lavori effettuati dal privato a provocare lo smottamento, si è rivolta al giudice, affermando di non poter anticipare i circa 40 mila euro per ripristinare lo stato dei luoghi e poi eventualmente rivalersi sul privato. Ora la svolta. «Il proprietario del terreno - spiega l'ing. Laganà - ha presentato una nuova richiesta per ottenere un passo carraio nel tratto dove si è verificata la frana, comunicandoci di voler ripristinare il muro di sostegno. Entro la prossima settimana daremo il nulla osta ai lavori che dovranno iniziare al più presto sotto l'egida dell'Anas». [fonte La Sicilia]
9 Novembre 2006 Bronte. In 5 sorpresi dalla Forestale per una casa illegale, uno per pascolo fuorilegge Abusivismo: sei denunciati Cinque persone denunciate e 6 verbalizzate per il reato di costruzione abusiva, un pastore denunciato per pascolo abusivo e una casa rurale in costruzione è stata sequestrata in quanto realizzata senza progetto approvato da parte delle autorità competenti. E' il bilancio di un servizio di controllo del territorio del Parco dell'Etna effettuato dagli agenti del distaccamento della Guardia forestale di Bronte, coordinati dal mar. Enzo Crimi e dall'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Catania. Le guardie forestali hanno perlustrato il territorio di propria competenza nel tentativo di perseguire coloro che, volendo disattendere i dettami voluti dal parco dell'Etna ed evitare le lungaggini burocratiche, hanno deciso di costruire abusivamente in fretta e furia. Oltre a ciò il servizio mirava a prevenire i reati ambientati e contro il vasto patrimonio boschivo e a catturare, se possibile, anche dei bracconieri. «I servizi predisposti dal distaccamento forestale di Bronte - dice il comandante Crimi - sono stati svolti a 360 gradi, tuttavia, particolare attenzione è stata rivolta verso la prevenzione e repressione degli abusi edilizi, dell'abbandono di rifiuti e della depredazione di siti archeologici presenti nell'area. La vigilanza è stata alquanto intensa nei territori pedemontani rurali allo scopo di prevenire e reprimere la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna dove a volte ignoti, consapevoli dell'assenza dei proprietari, compiono vere e proprie razzie». E se nessun cacciatore o bracconiere è finito per questa volta nella rete tesa dalle Guardie forestali, ben 6 sono stati proprietari di case rurali denunciati. Casette piccole, intendiamoci, di massimo una o due stanze, costruite a servizio dei poderi, ma che comunque nel rispetto della legge devono ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Tre di queste casette sono state trovate in contrada Nave, mentre una a Fontana Murata, Tartarici e Cipollazzo. Sono stati inoltre ispezionati diversi siti dove ignoti solitamente abbandonano rifiuti di ogni genere. E uno di questi, in contrada Sciara Sant'Antonio, alle porte del centro abitato di Bronte, è stato bonificato. Decine di controlli sono stati effettuati in particolare lungo le strade, i torrenti e le periferie dei centri urbani, dove solitamente vengono abbandonati i rifiuti ingombranti. «Abbiamo intenzione - conclude Crimi - di organizzare lezioni di educazione ambientale nelle scuole». [Fonte: La Sicilia] Pit. È stato creato un portale e si sta lavorando per una proposta di offerta territoriale globale Pacchetto turistico Etna, adesione di 26 comuni (*albo*) Ha un obiettivo preciso: potenziare la vocazione turistica del territorio etneo. Il progetto è stato definito «Marketing, partenariati internazionali e reti per l'internazionalizzazione di centri storici e delle maggiori valenze culturali del territorio del "Pit Etna"». È già stato creato un portale, intanto gli esperti di «BlueKlein & Petrus» di Milano e la «Graham Associati» di Palermo lavorano per realizzare l'offerta territoriale dell'Etna e del suo comprensorio. Alla fine del loro lavoro scaturirà la «comunità degli interessi locali» che in un secondo momento verrà proiettata nei flussi internazionali del turismo e della cultura. BRONTE, SCUOLA SCIAROTTA Rubati 6 vecchi pc alle elementari Curioso furto all'interno dello scuola elementare Sciarotta d Bronte. Ignoti durante la notte, hanno forzato un ingresso secondario dell'istituto scolastico, servendosi forse di un «palanco», e sono entrati all'interno, dirigendosi direttamente nella sala d'informatica dove hanno rubato sei computer di vecchia generazione, utilizzati dalla scuola elementare da almeno sei anni. Ed è questo che insospettisce i carabinieri. Non è certo con l'intento di ricavarci qualcosa dalla vendita che i ladri hanno effettuato il furto. Difficilmente qualcuno comprerà computer così vecchi. Eppure i furti di questi computer continuano a susseguirsi. Due sono stati rubati qualche giorno fa dagli uffici amministrativi dell'ospedale di Bronte, altri ne sono stati rubati nei giorni scorsi a Belpasso e Adrano.
Bronte, ladri alla «Mazzini» Rubati dodici computer Bronte. (*ica*) Raid la notte fra sabato e domenica alle elementari «Giuseppe Mazzini». Ignoti sono riusciti a penetrare all'interno dell'edificio scolastico, forzando una finestra. I ladri, a quanto pare, sapevano cosa dovevano prendere, il che lascia supporre che si sia trattato di un furto su commissione. Hanno rubato solo i computer della direzione e delle sale di studio, evidentemente per arrecare un danno significativo alla scuola. Non hanno compiuto alcun atto vandalico alle strutture e sono scomparsi così come erano arrivati.. Il furto è di particolare valore. Quello economico si aggira intorno a dodici mila euro. I ladri hanno portato via dodici computer da tavolo completi di monitor e base, un paio di proiettori e altro materiale per lo svolgimento dell'attività didattica. Quello che desta preoccupazione sono i dati inseriti della memoria dei computer, che adesso sono in balia degli sconosciuti, i quali non si sa cosa ne vogliano fare. In questo caso il danno alla scuola è rilevante. Il furto è stato scoperto ieri all'apertura dell'edificio scolastico. (Fonte Giornale di Sicilia) Cultura della donazione. Gli organi di un 49enne e di una 48enne salveranno altre vite Due espianti a Bronte e a Maletto La tragica morte di un operaio di Bronte e di un'infermiera di Maletto, grazie alla sensibilità di entrambe le famiglie, ha ridato speranza ad alcuni pazienti in attesa di un trapianto. I familiari di entrambi, infatti, hanno deciso di donare gli organi, compiendo un grandissimo gesto d'amore nei confronti del prossimo e della vita. L'operaio di Bronte si chiamava, Biagio Triscari e proprio domani avrebbe compiuto 48 anni. Triscari era sposato ed aveva due figli. Chi lo conosceva lo ricorda come un uomo buono, dedito alla famiglia ed al proprio lavoro. E proprio a causa di un incidente sul lavoro è morto, travolto a Siracusa dalla trave di un grosso tabellone pubblicitario che stava montando. Ricoverato d'urgenza presso l'ospedale Umberto I di Siracusa è morto martedì scorso dopo 4 giorni di degenza. Nonostante il dolore i familiari hanno espresso la volontà di donare gli organi e così a Siracusa sono arrivati medici dall'Ismett di Palermo, da Catania e da Bergamo. Le cornee, invece sono state trasferite alla "banca degli occhi".
ALL’ERTA SUL VULCANO. La colata che scorre dalla Bocca nuova ha bruciato gli esemplari di astragalo e ora minaccia un bosco di pini. «Danni irreversibili» Doppia eruzione e incendi sull'Etna «Piante tipiche a rischio estinzione» Il fiume di lava avanza verso Adrano. Il vulcanologo Ferlito: «È lento, nessun pericolo immediato» Il fiume di lava che corre sul fianco meridionale della Bocca Nuova sta attaccando la vegetazione dell'Etna. L'astragalo, conosciuto anche come «spino santo», rischia l'estinzione. Il terreno che nutre questa pianta a basso fusto endemica del vulcano è stato in gran parte ricoperto dal magma che, una volta solidificato, non consentirà più a questa specie di attecchire. A meno di brusche frenate, toccherà adesso ai pini larici. In allerta in queste ore vigili del fuoco e Protezione civile, pronti ad intervenire in caso d'incendio. «I danni prodotti in questo primo lembo di vegetazione sono permanenti - osserva Carmelo Ferlito, ordinario di Vulcanologia all'università di Catania - la lava sta uccidendo l'astragalo, determinando una trasformazione del suo habitat». L'eruzione, intanto, prosegue su due fronti. E' ancora ben alimentata la colata che si articola sulla parete orientale del cratere di Sud-Est. La lava, che nel primo tratto si presenta «ingrottata» per poi riapparire in superficie cento metri più avanti, si riversa nella Valle del Bove. La frattura eruttiva è stata localizzata a quota 2 mila 800 metri sul livello del mare. L’altro corso, invece, si distende lungo il fianco meridionale della Bocca Nuova ed il suo punto d'emissione è stato individuato a quota 3.050 metri. Il fiume di fuoco sta bruciando il primo bosco che ha incontrato sul suo cammino, e avanza in direzione del territorio di Adrano. Al momento, però, non v'è alcun pericolo per i centri abitati. «La lava è viscosa e per questo procede senza accelerazioni - prosegue Ferlito - il tremore vulcanico s'è attestato a livelli regolari, ma potrebbe nelle prossime ore subire un deciso aumento dell'ampiezza. Non sono stati rilevati eventi sismici e, con ogni probabilità, non se ne registreranno nei prossimi giorni». Ieri mattina, a bordo di un elicottero della Protezione civile nazionale, una squadra di studiosi della sezione catanese dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno compiuto un sopralluogo aereo sul teatro dell'eruzione. Nel corso delle verifiche, gli esperti hanno assistito all'esplosione con l'emissione di una modesta quantità di cenere che è stata trasportata dal vento. La «pioggia nera» ha raggiunto alcuni comuni della provincia, non causando però disagi per la popolazione. La neve ha invece già imbiancato alcuni sentieri ad alta quota. [...] [Fabio Vitale, Giornale di Sicilia] Slow Food Una delegazione di cinque imprenditori e coltivatori della città di Heart è stata in visita fra Trapani e Pantelleria per stringere nuovi accordi commerciali Importazione di uva passa e pistacchi: la Sicilia apre le porte all’Afghanistan Un nuovo mercato dove potere esportare uva passa e pistacchio dell'Afghanistan. La Sicilia, potrebbe, da qui a qualche anno, importare anche i due prodotti che arrivano dalla terra segnata da decenni di guerre ed ora pronta a riscattarsi, partendo proprio dall'agricoltura. L'annuncio di volere aprire il canale d'esportazione verso la Sicilia, e comunque anche verso l'Europa tutta, l'ha dato la delegazione di cinque imprenditori e coltivatori della città di Heart, in Afghanistan, guidati da Mohamed Naser Jami, giunti a Trapani, ospiti del presidente regionale di Slow Food, Giuseppe Privitera e del fiduciario della Condotta trapanese, Franco Saccà. La delegazione è arrivata in Italia per partecipare all'iniziativa «Terra Madre» al Salone del Gusto di Torino e martedì sera è giunta in Sicilia, per una tre-giorni di incontri ed accordi commerciali. [...] Ma l'obiettivo dei produttori ora è quello di esportare il prodotto, sino a farlo giungere anche in Sicilia dove, sono sicuri, avrebbe un buon mercato. Oggi, dopo una piccola visita a «Regaleali», la delegazione farà tappa a Bronte, dove incontrerà produttori di pistacchio e rappresentanti del Consorzio, che tutelano il frutto diventato presidio di Slow Food. «Lo spirito di questo scambio è in linea con quello di "Terra Madre" - hanno ribadito Giuseppe Privitera e Franco Saccà di Slow Food - fare incontrare agricoltori e produttori di tutto il mondo, per discutere insieme dei problemi legati alla terra, di tutela dei prodotti e di accordi commerciali. Su questo percorso stiamo puntando tutte le nostre energie, affinché si guardi alla vera tutela del prodotto e del produttore. Guardare all'iniziativa degli amici afghani con la logica della concorrenza sarebbe del tutto sbagliato». [Max Ferreri, Giornale di Sicilia] L'omicidio Gardani a Bronte Un'assoluzione definitiva Cassazione. I giudici hanno confermato la sentenza per Filippo Asero. Il legale: «Aveva un alibi di ferro», ora chiederà il risarcimento danni Assolto anche in Cassazione, È finita così la vicenda giudiziaria di Filippo Asero, accusato dell'omicidio di Sergio Gardani, che dopo l'assoluzione in appello, ottiene anche quella definitiva. Viene così rigettato il ricorso della Procura generale e Asero oggi è un uomo libero. Filippo Asero, che fu condannato in primo grado all'ergastolo, è rimasto in carcere quattro anni e sette giorni. A vicenda conclusa il suo legale, Mario Schilirò, chiederà il risarcimento danni per il suo assistito per ingiusta detenzione. Sergio Gardani fu ucciso il7 dicembre del 2001 proprio in prossimità della sua abitazione. A puntare il dito contro Asero fu il nipote minorenne della vittima che affermò di aver assistito all'omicidio dalla finestra dell'abitazione della nonna e che si lanciò all'inseguimento dei due killer. Il ragazzino disse di aver riconosciuto Asero, con gli indumenti imbrattati di sangue, che gli avrebbe intimato di non parlare. L'uomo fu arrestato immediatamente, ma dalle analisi fatte sui vestiti e dal tampon kit, non risultarono né tracce ematiche, nè di polvere da sparo. A seguito della richiesta fatta dai legali di difesa per accertare la dislocazione territoriale al momento dell'omicidio, Asero risultò essere a centoventi chilometri di distanza. «Ma c'era un testimone oculare che lo accusava - spiega illegale Schilirò - Motivo per cui alcuni aspetti non furono presi in considerazione se non in appello». Durante il processo di secondo grado, tra l'altro, uscì fuori che nelle intercettazioni telefoniche che vedevano coinvolti alcuni presunti affiliati al clan dei brontesi, imputati al processo «Tunnel», si faceva riferimento al caso Asero, definito innocente. «Il mio assistito - aggiunge Schilirò - aveva, tra l'altro, un alibi di ferro per quella notte, confermato da ben otto persone». |
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1 Novembre 2006 Telecamere contro le discariche Bronte. Controlli video nelle aree di campagna maggiormente inquinate Giro di vite da parte del Comune di Bronte nella lotta contro coloro che scaricano in campagna i rifiuti ingombranti creando delle piccole discariche. Il sindaco, sen. Pino Firrarello e l'assessore all'ecologia Maria De Luca, hanno deciso di istallare delle telecamere nelle aree di campagna maggiormente inquinate dai rifiuti, con l'obiettivo di individuare i colpevoli. Gli uffici comunali non rivelano quali saranno i luoghi dove verranno istallate le telecamere, ci fanno capire però che il servizio di vigilanza riguarderà i territori maggiormente deturpati dalle discariche abusive. Di conseguenza certamente il provvedimento interesserà le contrade Ss Cristo e Sciara Sant'Antonio dove al nero della lava spesso emerge il contrastante colore dei rifiuti. «Quella zona - ci dice l’assessore Maria De Luca - per Bronte rappresenta la via di accesso ai boschi ed ai rifugi dell'Etna. Nonostante ciò siamo sempre stati costretti ad assistere al degradante spettacolo offerto da montagne di rifiuti ingombranti, scaricati abusivamente. Inutili sono state le campagne di sensibilizzazione o i costosi lavori di pulizia effettuati dal Comune: passati alcuni giorni – conclude - quella strada è tornata ad essere nuovamente costeggiata da materassi vecchi e rifiuti di ogni genere». «Passiamo dalla fase di sensibilizzazione ed informazione - ha aggiunto il sindaco Pino Firrarello - a quella della repressione. Il senso civico di una comunità si misura anche con la capacità di tenere pulite le aree pubbliche e questa Amministrazione è impegnata nella valorizzazione dell'ambiente ai fini dello sfruttamento turistico. Non possiamo quindi permetterci il lusso di non reprimere un fenomeno tanto penalizzante». Oltre a ciò non si capisce perché la gente si ostini ancora a caricare i rifiuti e trasportarli clandestinamente in campagna a proprie spese e rischi quando la società Ato rifiuti "Joniambiente" effettua il servizio di raccolta gratuito dei rifiuti ingombranti direttamente da casa. «Lo diciamo da anni - conclude l'assessore De Luca - senza risultati. Forse adesso l'inasprimento della fase repressiva porterà maggiori risultati». [Fonte: La Sicilia] Bus per il cimitero fino a sabato 11 Da ieri e fino a sabato 11 il bus di Città arriverà fino al cimitero comunale appena fuori le porte dell'abitato di Bronte. Lo ha deciso la Giunta municipale per consentire a chi non può arrivare in macchina di poter rendere omaggio ai defunti. «Non solo - aggiunge l'assessore Sanfilippo - invito i brontesi a servirsi del pulmino, lasciando l'auto a casa. Arriveranno presto, non avranno il problema del parcheggio ed alleggeriranno il traffico veicolare». Raccolta rifiuti, vertice dell'Ato per migliorare e potenziare il servizio Vertice a Bronte fra tutti i presidenti degli Ato rifiuti della provincia di Catania. Ospiti del presidente della Società Ato joniambiente, dott. Mario Zappia, i presidenti hanno discusso come migliorare e potenziare propri servizi, puntando alla loro economicità ed alla riduzione delle tariffe. All'incontro hanno partecipato il dott. Vittorio di Geronimo, presidente della società Ato Kalatambiente, il dott. Enzo Garozzo alla guida di Aciambiente, il dott. Mimmo Galvagno di Simeto Ambiente e Sebastiano Spoto Puleo presidente di Catania Ambiente: «Lo scopo della riunione - afferma Zappia - era quello di creare un coordinamento per verificare quali servizi potrebbero essere gestiti insieme per potenziarli e creare quelle economie di scala utili a risparmiare. Le società Ato in sinergia inoltre - continua Zappia - potrebbero superare le difficoltà mettendo a disposizione degli utenti un servizio efficiente in maniera omogenea in tutta la Provincia». Ed i presidenti hanno apprezzato la proposta, istituendo direttamente il tavolo tecnico, come ci conferma il presidente di Kalatambiente, dott. Vittorio Di Geronimo: «L'iniziativa di Zappia merita apprezzamento perché punta a migliorare i servizi necessari sul territorio. Scambiare esperienze ed integrare i servizi è ormai necessario per migliorare la qualità della vita. Kalatambiente - conclude - è pronta contribuire per la formazione dei dirigenti degli Ato». BANCA POPOLARE DELL’ETNA Apre a Catania la seconda filiale Con l'apertura della seconda filiale di Catania, in via Vincenzo Giuffrida, della Banca Popolare dell'Etna, si conclude quanto era stato previsto nel piano industriale presentato dalla Bpe alla Banca d'Italia. La banca opererà nella provincia di Catania con il progetto di generare valore innanzitutto per i clienti e più in generale per il territorio in cui opera. La Banca Popolare dell'Etna è retta dal Consiglio d'amministrazione composto da Filippo Azzia (presidente), Emilio Monfrini (vice presidente vicario), Giuseppe Camuto (vice presidente), Michele Biondi, Antonino Cipolla, Giuseppe Martelli, Piero Portale, Carmelo Schillirò e Giovanni Vinciguerra. Del Collegio sindacale fanno parte Alberto Caserta (presidente), Giuseppe Nigro e Alfio Randazzo. La direzione generale della banca è stata affidata ad Alfio Benvegna, coadiuvato dal vice direttore generale Nunzio Faranda. [Fonte: La Sicilia] | |||||
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GAL ETNA Fragole, arance e pistacchi al Salone del gusto di Torino Dalle confetture di arance rosse a quelle di fragola di Maletto, dalle marmellate di fichidindia dell'Etna alla crema al pistacchio di Bronte. Sono alcuni dei prodotti tipici esposti dal Gal Etna al Salone del gusto di Torino. Momenti di degustazioni rivolti ad esperti, giornalisti e vasto pubblico sono stati proposti dalla "Europrogetti e Finanza", società di assistenza del Gal. Promosso, inoltre, anche il "Percorso dei sapori etnei" che segnala, nelle sue dodici tappe, alcune fra le più belle aree naturalistiche etnee dove potere svolgere pic-nic con i prodotti protagonisti delle sagre tradizionali. Fanno parte del Gal Etna i comuni di Adrano, Biancavilla, Bronte, Maletto, Santa Maria di Licodia e Ragalna. [Vittorio Fiorenza, La Sicilia]
SALONE DEL GUSTO Prodotti al pistacchio presi d'assalto a Torino Letteralmente presi d'assalto i prodotti al pistacchio messi in vetrina al «Salone del Gusto» di Torino, per la soddisfazione delle aziende brontesi. Il presidio Slow Food al pistacchio di Bronte è stato oggetto anche di visita da parte di una delegazione del Parco dell'Etna, composta da Mario Bonsignore, dal direttore Giuseppe Spina, dalla dott.ssa Rosa Spampinato e dall'ing. Giuseppe Di Paola. «Una ulteriore conferma - ha affermato Bonsignore - della bontà del nostro prodotto, ormai utilizzato nelle cucine più raffinate del mondo».
Al «Salone del gusto» lievitano i prezzi delle produzioni siciliane di alta qualità Torino. Omologazione? No grazie. Al Salone del Gusto che si è aperto ieri a Torino di omologazione non c’è proprio traccia. Ognuno dei quattrocento presidi in vetrina - 100 sono quelli che arrivano dall’estero compresa la bottarga africana preparata dalle donne maritane e il formaggio di latte di yak dei monaci dell’altopiano tibetano – sono unici e ribadiscono l’idea base del Salone di preservare un intero patrimonio culturale e ambientale legato alla gastronomia, rivitalizzando le economie locali. Ragion per cui, il Salone rimane spiccatamente un’esposizione commerciale che però permette ai visitatori provenienti da ogni parte del mondo di gustare, tra le altre cose, il "pane ca meusa", schitta o maritata, della Focacceria San Francesco, piuttosto che il gelato prodotto da un’azienda artigianale torinese che ha scelto le fragoline di Ribera, le pesche tardive di Leonforte, il mandarino tardivo di Ciaculli e il pistacchio di Bronte per dare un gusto inconfondibile al suo gelato, che venduto al Salone in coppette ad offerta libera, andrà a finanziare la Fondazione Slow Food per la biodiversità. […] una delle costanti dei presidi Slow Food è quello di vedere aumentare esponenzialmente il loro prezzo dopo l’ingresso nel sistema. Sono aumentati di prezzo anche le pesche tardive di Leonforte (del 100% passando da 1 euro ai 2 al chilo) e il pistacchio di Bronte il cui costo medio è aumentato del 20%. Ma si tratta pur sempre di nicchie che, però, possono cambiare il modo di vivere il cibo perché mangiare, come catechizza il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, diventi un atto agricolo utile, per esempio, alle comunità agricole di "Terra Madre", salone parallelo aperto ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è un luogo d’incontro tra i contadini di tutta la terra. [Mariella Caruso, La Sicilia] Bruciato furgone a panettiere Certamente si tratta di un atto intimidatorio o di una vendetta nei confronti di un panettiere di Bronte cui ieri notte hanno rubato e incendiato un furgone. Ignoti, infatti hanno prelevato il furgone, che il fornaio aveva ricevuto in uso da una nota società di leasing, lo hanno portato lontano dalla cittadina, precisamente nella campagna della contrada Corvo e poi lo hanno incendiato. A notare le fiamme è stata una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Bronte, impegnata in un servizio di controllo notturno, e così è scattato l'allarme. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco volontari di Maletto che con fatica hanno sedato l'incendio. Il furgone aveva si e no 4 anni di vita ed il suo valore a sentire il panettiere si aggirava intorno ai 10.000 euro. |
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