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Aperto a Bronte uno sportello del Catasto Effettuare visure catastali adesso sarà possibile pure a Bronte. E’ stato firmato ieri mattina nella sala della Giunta del Palazzo municipale il protocollo d’intesa fra l’Ufficio del Territorio ed il Comune per istituire l’Ufficio del Territorio nel nostro Comune. A siglare l’accordo il sindaco, sen. Pino Firrarello, l’ing. Giuseppe Giarratana ed il direttore regionale dell’Agenzia del Territorio, giunto a Bronte con l’ing. Sebastiano Rampulla, direttore dell’Ufficio di Catania ed il dott. Giuseppe Scalisi, amministratore della “rete” dell’Agenzia del Territorio. Con loro il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, che ha già istituito lo sportello a Maniace, quello di Maletto, Giuseppe De Luca intenzionato anch’egli ad offrire questo servizio ai suoi concittadini, l’assessore di Bronte, Melo Salvia ed il consigliere comunale di Maletto Roberto Bonina. Un servizio importante che per Firrarello bisogna ancora ampliare: “Bronte – ha affermato – vanta una popolazione di quasi 20.000 abitanti, ma in verità offre servizi ad un bacino di utenza che sfiora i 50.000. Per questo non sarebbe sbagliato istituire, oltre allo sportello, il Polo catastale comprensoriale, permettendo a cittadini e tecnici di effettuare a Bronte, fra le altre cose, i ricorsi, le volture e gli atti di aggiornamento catastali sia per i fabbricati, che per i terreni”. Lo sportello del Catasto è già attivo, mentre l’ufficio del territorio verificherà la fattività della richiesta di ampliarne i servizi. Studente 21enne arrestato per tentato furto con scasso L'operazione "Feste di Natale sicure a Bronte", promossa dalla Stazione Carabinieri, ha prodotto dei frutti. I militari dell'Arma, infatti, durante la notte della vigilia di Natale, hanno arrestato un giovane di 21 anni con l'accusa di furto e danneggiamento. Il ragazzo, L. E. studente, di buona famiglia di Bronte e prima di Natale incensurato insieme con un complice minorenne, impugnata una grossa chiave inglese, ha tentato di rompere la vetrina di una rivendita di tabacchi dove erano esposti dei telefonini. “ETNA PATRIMONIO DELL’UMANITA' OPPORTUNITA', GESTIONE E SVILUPPO” «Bandiera Unesco sull'Etna» Patrimonio dell'umanità. La provincia lancia una campagna per dare il riconoscimento al vulcano «Oggi avviamo ufficialmente la candidatura per il riconoscimento dell'Etna a Patrimonio dell'umanità. L'importante è fare convergere la tattica d'azione di Provincia, Comune di Catania e Parco dell'Etna, con le attività dei club service e delle associazioni culturali, per far si che la richiesta sia forte e produca i risultati sperati. Oltretutto riponiamo fiducia nelle nostre aspettative perché il sottosegretario ai Beni culturali, Nicola Bono, e Rey Bondin, presidente del Comitato internazionale delle città e dei villaggi storici, esperto di patrimonio mondiale Unesco, hanno sposato la causa di questo riconoscimento al nostro vulcano. L'Etna è da sempre, nei fatti, patrimonio dell'umanità, adesso aspettiamo solo l'imprimatur da parte dell'Unesco». Rey Bondin, da parte sua, si è dichiarato ottimista perché anche se il riconoscimento ufficiale di "Patrimonio dell'umanità" richiede un iter particolarmente complesso, questa volta la richiesta della Provincia di Catania vede coinvolta tutta la comunità locale nelle sue più diverse componenti. «L'Etna - ha detto - ha i prerequisiti che possono consentire di ottenere il risultato positivo. Leggi che tutelano il patrimonio in questione, un'azione di tutela molto forte grazie alla presenza e all'attività dell'Ente Parco e l'autenticità del paesaggio, anche se questi è in costante evoluzione per le caratteristiche stesse del vulcano attivo. Ma questi requisiti senza il supporto politico e una generale mobilitazione della società non basterebbero». Cettino Bellia, presidente del Parco dell'Etna, ha sottolineato che «l'Ente sta lavorando da anni affinché l'Etna sia una occasione di sviluppo, senza dimenticare due aspetti essenziali: che è un'area protetta e un vulcano attivo. Tutto ciò che si vuole realizzare e i progetti futuri devono tenere conto di queste due realtà, poi il dibattito può essere quanto più ampio è possibile, anche nell'ambito del riconoscimento dell'Unesco». Maria Elisa Brischetto, presidente del Centro Unesco di Catania, ha ricordato come la candidatura dell'Etna risalga ad una decina di anni fa, ma che solo adesso, sulla spinta di un nuovo e corale impulso sinergico, ci sono tutte le premesse per arrivare al traguardo. | |||||
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OPERAZIONE DI TUTELA AMBIENTALE DELLA FORESTALE Discariche sull'Etna, due denunce L'intero territorio di Bronte e Maletto, in particolare quello ricadente all'interno del Parco dell'Etna, in questi giorni è stato oggetto di una vasta operazione di tutela ambientale condotta dagli uomini del Corpo Forestale del locale distaccamento, coordinati dal comandante maresciallo Vincenzo Crimi. I servizi predisposti dal comando di Bronte, hanno interessato l'attività d'istituto a 360 gradi, tuttavia, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione all'interno del parco, alla repressione di pascoli abusivi nelle aree demaniali, dell'abbandono di rifiuti e della depredazione di siti archeologici presenti nell'area. La vigilanza è stata alquanto intensa nei territori pedemontani rurali, allo scopo di prevenire e reprimere eventuali furti di olive già raccolte e la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna dove a volte ignoti, consapevoli dell'assenza dei proprietari, compiono delle vere e proprie razzie. Sono stati inoltre monitorati diversi siti dove ignoti abbandonano rifiuti di ogni genere. 1.800 mln per trasportare 70 milioni di passeggeri all'anno Il NODO TRASPORTI Nel 2020 la nuova Circumetnea Presentato il piano di sviluppo industriale che prevede il potenziamento e l'ammodernamento della rete coperta dalla Fce Interventi strategici su cinque tratte per trasformare l’intera linea ferroviaria Dal vecchio al nuovo. Uno slogan semplice ma forse il più efficace per presentare il piano di sviluppo industriale della Ferrovia Circumetnea. Un ideale passaggio di testimone, attraverso 110 anni di storia, tra la gloriosa Fce, con le automotrici a trazione diesel che si arrampicavano sbuffando sulle pendici dell'Etna, e i treni elettrici di nuovissima generazione. Un programma strategico di potenziamento e trasformazione dell'intera linea ferroviaria che è stato illustrato ieri mattina alle Ciminiere dal commissario governativo della Fce, Antonino Vecchio Domanti, e dal direttore generale dell'ente, Sergio Festa. Cinque le fasi di attuazione dell'ambizioso progetto: realizzazione e ammodernamento della tratta aeroporto-Adrano (che collegherà Catania e il suo scalo aeroportuale con tutti i principali centri del versante sud-occidentale della provincia: Misterbianco, Belpasso, Paternò, S. Maria di Licodia, Biancavilla e, appunto, Adrano); ammodernamento della tratta Adrano-Randazzo (con l'attraversamento dei territori di Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo); recupero e gestione della tratta Alcantara-Randazzo, la più bella dal punto di vista paesaggistico, ma dal 1994 non più in esercizio (riattivazione che consentirà il collegamento con la linea dorsale di Rfi (Messina-Catania-Siracusa); ammodernamento della tratta Randazzo-Riposto (con l'attraversa mento dei territori di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Giarre e Riposto); gestione della tratta Alcantara-Letojanni e chiusura dell'anello ferroviario attorno al vulcano attraverso gli impianti esistenti di Reti ferroviarie italiane. Gli interventi previsti sono ripartiti in tre quinquenni: tra il 2006 e il 2010 realizzazione della tratta aeroporto-Adrano (una linea con caratteristiche di metropolitana lunga 44,4 km., 18 dei quali in galleria a doppio binario) e perfezionamento dei finanziamenti delle altre quattro tratte (120 chilometri in superficie a singolo binario); tra il 2011 e il 2015 la Fce prevede l'entrata in esercizio della prima tratta; tra il 2016 e il 2020 il completamento e l'apertura delle altre quattro. L'investimento complessivo ammonta a circa 1.800 milioni di euro, 900 dei quali già finanziati o in fase di finanziamento attraverso fondi ministeriali, fondi comunitari previsti nel Por Sicilia e fondi derivanti dalla Legge Obiettivo. Come reperire le altre somme non coperte dal finanziamento pubblico? Si farà ricorso alla finanza di progetto (project financing), grazie al coinvolgimento dei privati. Ma partendo da un'esigenza di innovazione tecnologica, il piano della Fce si propone di raggiungere obiettivi altrettanto importanti: un deciso abbattimento dei volumi di traffico su gomma nella città di Catania, con ricadute positive sulla qualità della vita e la lotta contro l'inquinamento attraverso un processo di decentramento urbanistico; potenziamento e sviluppo dei settori trainanti dell'economia grazie all'intermodalità con gli altri sistemi di trasporto esistenti (in primis il collegamento con il porto, l'aeroporto e l'interporto); valorizzazione del patrimonio naturale e culturale di un territorio capace di attrarre consistenti flussi turistici. Il tutto per rispondere in maniera efficace alla domanda di mobilità che fa prevedere, nel 2010, il trasporto di 70 milioni di passeggeri l'anno rispetto ai tre attuali. Un dato che parla da solo e delinea i contorni di una svolta impensabile fino a qualche anno fa ma adesso davvero a portata di mano. [Ernesto Romano, La Sicilia] | |||||
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La scuola statale da intitolare a Cimbali Bronte. (*lpu*) Originariamente intitolata all'illustre giurista Enrico Cimbali, dal 2000 la locale scuola media (a seguito, della fusione di due istituti) è rimasta dedicata solo ad un altro insigne brontese: Luigi Castiglione. Il coordinatore locale di Nuova Sicilia, Giuseppe Di Mulo, ha chiesto all'assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Bronte “di attivarsi per verificare l'incresciosa questione e di provvedere a ridare alla scuola media anche il nome di Cimbali".
«Oggetto: Ex scuola media statale Enrico Cimbali. Intitolazione "Cimbali-Castiglione". Rapinato benzinaio arraffati 1.200 euro Rapina in pieno centro mercoledì sera a Bronte. Vittima il gestore del rifornimento Agip di viale Cavalieri di Vittorio Veneto che intorno alle 20 si è visto puntare addosso una pistola da un giovane con il viso coperto da un collant. Il rapinatore non era da solo, ma agiva in compagnia di un complice anch’esso con il volto celato. Al gestore altro non è rimasto da fare che consegnare il guadagno della giornata, circa 1.200 euro. Arraffato il bottino i due si sono dileguati a piedi per le vie della cittadina. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri della Stazione di Bronte. [Fonte La Sicilia] Spacciava marijuana arrestato incensurato I Carabinieri della Stazione di Bronte nell'ambito di una operazione tesa a combattere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto Lino Grassia un operaio di 25 anni fino a ieri incensurato, che dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga. Il giovane era seguito da tempo da alcuni militari in borghese e così ieri notte introno le 4 è stato sorpreso in pieno centro mentre stava tentando di piazzare della marijuana. All'inizio il giovane vistosi scoperto ha tentato la fuga, ma poi è stato costretto ad arrendersi, con i Carabinieri che nella sua macchina hanno trovato 20 grammi di canapa indiana. [Fonte La Sicilia] Il sindaco consegna le pergamene ai volontari (*lpu*) "La costituzione sancisce i diritti di solidarietà e sussidiarietà e spesso il volontariato colma le lacune delle istituzioni". Con queste parole il sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello, ha consegnato le pergamene ai sei giovani che hanno concluso la loro esperienza di volontariato al servizio di anziani e disabili del progetto "Donare per crescere". I giovani sono: Barbara Longhitano, Vincenzo Minissale, Lorena Sposato, Maria Scinardo, Valentina Rappazzo, Denise Spata. [Fonte Giornale di Sicilia] Ai comuni del bacino imbrifero montano Salso-Simeto L’Enel pagherà i canoni di sfruttamento dei fiumi Bronte - Dopo le royalty sul gas metano, una nuova buona notizia per le casse del comune pedemontano etneo, patria del pistacchio. L'Enel infatti dovrà pagare ai comuni del Bacino imbrifero montano del sistema delle acque Salso-Simeto i canoni di sfruttamento dei fiumi. A stabilirlo è stato il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, che si è avvalso del parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, a seguito di una precisa interrogazione del senatore Pino Firrarello che, appena eletto sindaco di Bronte, ha scoperto che questi canoni non venivano versati. «Una legge del 53 - sostiene quest'ultimo - riconoscere una sorta di disagio ambientale ai Comuni dove i fiumi vengono sfruttati dall'Enel per la produzione di energia elettrica, prevedendo una sorta di risarcimento concretato nel pagamento di un canone.» «Nel nord Italia - continua - questi soldi sono stati versati, da noi invece no. Per questo ho presentato un'interrogazione al ministero competente, facendo notare che nel caso in cui comuni non si sono costituiti in Consorzio, il contributo doveva comunque essere erogato al Ministero dei Lavori pubblici che, a sua volta, avrebbe provveduto a ripartirlo». A seguito dell'interrogazione il problema è stato esaminato dal Ministero dell'Ambiente e dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che ha stabilito che l'Enel aveva l'obbligo di versare i canoni dal 16 maggio del 1969, da quando cioè ha inglobato l'ente siciliano per l'elettricità. Lo stesso Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha fatto notare anche come l'Enel, nel marzo del 2000, abbia già versato all'erario quasi due miliardi e mezzo delle vecchie lire «in conto canoni», per il periodo che va dal 1990 al 1999. Per riscuotere il resto però i comuni devono richiederlo all'Enel, evitando di perdere tempo per evitare il rischio di prescrizione. Stabilire quanto spetti ad ogni centro bagnato dai fiumi Salso e Simeto con precisione non è facile. Calcolatrice alla mano, però, fra canoni arretrati e interessi ogni comune potrebbe riscuotere qualcosa come 800 mila euro. L'asta idraulica Salso Simeto comprende gli impianti di Troina, Grottafumata, Regalbuto, Contrasto, Paternò e Barca, inglobando numerosi centri urbani. [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud]
I Comuni battono cassa all’enel I centri bagnati dai fiumi Salso e Simeto possono richiedere i «canoni di sfruttamento»: circa 800 mila euro CIRCUMETNEA. DALLE 9,15 FINO ALLE 18,45 AUTOBUS CON UNA FREQUENZA DI 35 MINUTI In bus a Fontanarossa da Randazzo, Paternò e Adrano Randazzo. (*vir*) Un nuovo servizio della Ferrovia Circumetnea per i paesi dell'Etna rivolto a coloro che per turismo o per affari prendono l'aereo a Fontanarossa. Dal primo dicembre tutti gli autobus che da Randazzo percorrono sia il versante orientale sia quello occidentale dell'Etna in direzione di Catania e quelli che da Adrano raggiungono tutti i paesi del versante sud ovest faranno capolinea nel nuovo terminal dell'aeroscalo etneo. "Il servizio autolinee della Fce - dice il commissario Antonino Vecchio Domanti - collegando Catania con i Comuni della fascia pedemontana dell'Etna, nel 2004 ha trasportato quasi 1.900.000 passeggeri con punte massime di circa 12.000 viaggiatori al giorno, per cui abbiamo ritenuto fondamentale modificare il programma di esercizio delle autolinee". All'aeroporto arriveranno ogni giorno 34 corse, di cui 10 saranno provenienti da Randazzo, percorrendo la dorsale orientale dell'Etna e 24 da Paternò e Adrano. In pratica si potrà arrivare a Fontanarossa alle 7,45 con il pullman che parte alle 6,50 da Paternò, ed alle 8,05 con quello in partenza alle 6 e 15 da Randazzo, ma poi tanti autobus arriveranno al nuovo terminai fino alle ore 16,55 di ogni giorno. Un servizio utile anche per chi arriva in aeroporto ed intende raggiungere i paesi dell'Etna. Dalle 9,15 fino alle 18,45 vi sono autobus a disposizione, con una frequenza media di 35 minuti per ogni direzione di marcia". [Fonte Giornale di Sicilia]
Autobus Fce, collegamento diretto con l’aeroporto tutto è pronto alla Ferrovia Circumetnea per offrire ai paesi dell’Etna un nuovo servizio rivolto a tutti coloro che per turismo o per affari prendono l’aereo all’aeroporto catanese di Fontanarossa. Da giovedì primo dicembre tutti gli autobus che da Randazzo percorrono sia il versante orientale sia quello occidentale dell’Etna verso Catania e quelli che da Adrano raggiungono tutti i paesi del versante sud ovest faranno capolinea nel nuovo terminal dell’aeroscalo catanese. (…) [Fonte La Sicilia] Altro fienile distrutto dalle fiamme Il sesto, nella zona, in diciotto mesi Si allunga stranamente la serie di incendi dolosi che in quasi un anno e mezzo hanno distrutto almeno sei fienili nel territorio fra Bronte, Maniace e Randazzo. A cinque mesi di distanza dall'ultimo incendio verificatosi a Maniace, un altro fienile è andato completamente distrutto nella comunità a ridosso dei Nebrodi, incenerendo circa 1000 covoni di fieno che l'allevatore, Giuseppe Conti Taguali, aveva conservato nel podere di contrada Dispensa. L'allarme è scattato mercoledì sera intorno alle 20,30, quando lo stesso allevatore si è accorto:che il fienile stava andando in fumo. All'interno però c'erano dei bovini, e l'allevatore ha avuto il coraggio di liberarli prima che il tetto venisse giù, aprendo un cancello arroventato e procurandosi di conseguenza delle ustioni. C'è voluto l'intervento dei vigili del fuoco volontari di Maletto e poi quelli di Adrano ed anche dei carabinieri per sedare le fiamme, con l'incendio che solo intorno le 5 del mattino di ieri è stato dichiarato domato. l carabinieri stanno indagando, anche se forse questo incendio potrebbe non essere legato, nè agli altri due scoppiati durante l'anno a Maniace, nè a quelli di Bronte e Randazzo. Il mistero comunque rimane, in poco tempo sono andati in fumo casolari che per decenni avevano conservato il fieno. [Fonte La Sicilia] La Soat sposa i vini coi formaggi etnei FORMAGGIO E VINO UN MERAVIGLIOSO MATRIMONIO GASTRONOMICO Non tutti sanno che ad un formaggio pecorino ben stagionato che solo in Sicilia ha un gusto straordinario, bisogna accoppiare un vino forte, magari conservato nelle migliori cantine della Sicilia. Oppure, che un formaggio fresco rigorosamente siciliano se gustato assieme ad un sorso di vino bianco leggero, si può gustare l’essenza di ogni sapore eliminando ogni retrogusto e lasciando il palato libero da qualsiasi sapore. A colmare questa lacuna ci ha pensato lo Sportello per l’innovazione della Soat di Bronte, con il dott. Giuseppe Rizzo che ha invitato il maestro assaggiatore di vini dell’Onav, Gregorio Calì ed il dott. Carmelo Vitale socio e prossimo maestro assaggiatore Onaf, che, con abile maestria, hanno permesso alla platea di scorgere dei gusti e dei sapori quasi sconosciuti, per un matrimonio gastronomico fra formaggi e vini tipici di questa terra che solo sull’Etna e sui Nebrodi si producono. Alla degustazione hanno partecipato numerosi ospiti fra cui il sindaco di Bronte Pino Firrarello, quello di Maletto, Giuseppe De Luca e quelli di Maniace e Randazzo Salvatore Pinzone e Salvatore Agati. GRANDE SUCCESSO DELL'INIZIATIVA DELL'UNIONE ITALIANA CIECHI Prevenzione delle cecità Grande successo hanno riscosso le tre giornate che l’Amministrazione Comunale, i due Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune e del distretto sanitario di Bronte dell’Asl 3 e la sezione regionale dell’Unione Italiana Ciechi hanno riservato nella Città del pistacchio ed a Randazzo per la prevenzione della cecità. Tanti anziani, infatti, hanno approfittato dell’unità mobile oftalmica, dotata della più moderna attrezzatura in campo oculistico, con personale medico specializzato. “In tutte e tre i giorni, - afferma il consigliere comunale di Bronte, Salvino Luca - l’iniziativa per prevenire la cecità ha superato ogni più rosea previsione. Il camper dell’Unione italiana ciechi è stato preso d’assalto da numerosi cittadini, desiderosi di ricevere il controllo gratuito del fondo oculare. A tanti di loro è stato consigliato un esame più approfondito, a dimostrazione dell’utilità del progetto. A coloro che alla fine, per questioni di tempo, non abbiamo potuto effettuare il controllo, diciamo che l’iniziativa sarà ripetuta”. Dalla Confesercenti un plauso per la sagra Bronte. lpu) Il delegato della Confesercenti per il versante nord-ovest dell'Etna, Turi Pizzuto, contesta la Confcommercio che in questi giorni con un manifesto ha ringraziato l'Amministrazione comunale per "la buona riuscita della XVI Sagra del pistacchio". "Strumentalizzare la sagra da parte di una associazione il cui presidente è anche consulente gratuito del sindaco - scrive in una nota Pizzuto - mi sembra ridicolo. Bisogna dire a tutti come questa sagra è costata oltre duecentomila euro e gli altri anni meno di un quarto". Si precisa, però, che quest'anno è durata nove giorni (e non tre) con un programma senza precedenti, tanti patrocini e sponsor. Pizzuto, infine, rileva che le somme in più sono state spese male, come per il montaggio e smontaggio di circa quaranta stand, non utilizzati, nelle piazze Castiglione e Petrarca e in via Cardinale De Luca". [Fonte Giornale di Sicilia] | ||||||||||||
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