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1945, il Liceo-Ginnasio: nel 1945, tre giovani professori brontesi, Calogero (detto Lillo) Meli, Gregorio Sofia e Nicola Lupo, sottoponevano una relazione ad una affollata assemblea popolare, convocata al Teatro Comunale, che si concluse con un o.d.g., votato a grandissima maggioranza, che chiedeva a gran voce al Presidente del Consiglio Parri, la statalizzazione del Liceo-Ginnasio Pareggiato, funzionante nel Collegio Capizzi. Insomma, il Teatro comunale è sempre stato un luogo dove si fa spettacolo ma anche e sopratutto di aggregazione sociale e di confronto pubblico. Oggi la ristrutturazione ne ha radicalmente modificato l’aspetto e questo antico monumento costruito secoli fa dai brontesi “al piano della Badìa” o, meglio, “nel largo del monastero di S. Scolastica”, ha cambiato aspetto adeguandosi ai tempi moderni. Come si nota dalle foto nulla è rimasto dell’antico prospetto, soprattutto nell'ingresso principale dove un tempo lo rendeva imponente e spiccava l’antico maestoso portale d’ingresso, con un chiave centrale (foto a destra) con decorazione scultorea ad alto rilievo della lira musicale. Fortunatamente recuperati nel 2005, il portale e la chiave musicale sono stati nel 2009 ricomposti e ricostruiti pietra dopo pietra nelle vicinanze, nella stessa piazza Spedalieri (diremmo meglio sono stati “imposti” alla piazza), in adiacenza al monumento ai caduti. I motivi addotti da chi ristrutturò il nuovo edificio e non mantenne inalterata la struttura e la facciata sulla Piazza Spedalieri, furono quelli di necessità tecniche e di normativa; nella nuova facciata il progettista ha comunque fatto riferimento, mutandoli ed accostandoli all’esistente, ai due motivi architettonici più importanti del vecchio edificio, ovvero il portale in pietra lavica e l’ampia cornice marcapiano, situata all’attuale livello di copertura. Il motivo del portale è stato ripetuto nelle altre due nuove aperture, con evidente criterio di simmetria, per adeguare il numero degli ingressi alle norme di sicurezza; la cornice marcapiano è stata lasciata inalterata sia per necessità tecniche come anche allo scopo di mediare gli elementi formali preesistenti e quelli della nuova progettazione. La parte di copertura prospiciente la facciata è rimasta anch’essa formalmente inalterata, rifinita con tegole e coppi. Il “nuovo” Teatro comunale è stato inaugurato agli inizi dell’anno 2001, dopo oltre un decennio di lavori e di peripezie. La decisione di ristrutturarlo era stata presa infatti nel 1987 e giustificata da due diversi ordini di necessità: da un lato, quello di «adeguare l’edificio esistente ad un grado di funzionalità propria di uno stabile a carattere comunitario, in grado di offrire strutture di supporto adeguate all’evolversi della vita culturale e pubblica brontese, dall’altro quello di mantenere qualitativamente inalterato il rapporto dell’edificio preesistente con la Città». In quegli anni il secolare edificio, di sobrio stile neoclassico, nato 500 anni prima per avere una funzione di sostegno e di incremento della vita culturale della Città, era in uno stato fatiscente; i decenni precedenti lo avevano visto relegato e degradato all’uso più modesto solo di Cinema e, mancando oltretutto la necessaria sicurezza d’uso e le specifiche strutture tecniche indispensabili per poterlo utilizzare, il Comune alla fine lo aveva definitivamente chiuso. La stessa cosa era successa nei primi anni del 1900 quando – scrive il Radice - «in tempi di progredita civiltà, per colpevole oblìo degli amministratori del Comune, il teatro era in biasimevole stato». Pertanto, giusta la decisione di adeguarlo e riportarlo alle potenzialità d’uso originario, offrendo alla cittadinanza un’infrastruttura pubblica completa e funzionante. Oggi il “nuovo” Teatro si presenta con pavimentazioni e rivestimenti di elevata qualità, caratterizzati da una buona inerzia acustica per favorirne un miglior uso e da un’alta resistenza al fuoco, essendo i materiali in gran parte autoestinguenti. Al di sopra della separazione fra l’area della platea e dei palchi ed il boccascena, sono state realizzate opere complementari di supporto all’attività teatrale, quali camerini completi di servizi, oltre ad ambienti per gruppi di comparse. Rispetto all’antica struttura esistono ora due nuovi corpi scala, di cui uno a servizio dei palchi e delle bouvette, l’altro riservato agli ambienti degli artisti. E’ stata ricavata anche un’area per bar-bouvette da servire per il teatro e, a tutti i livelli, compresi quelli dei palchi, sono stati aggiunti gruppi di servizi igienici. La capienza complessiva del Teatro è di 230 posti, di cui 110 in platea e 120 nei tre ordini di pilastri. Inizialmente era stata prevista una spesa complessiva di lire 1.500 milioni suddivisa in due lotti rispettivamente di 700 ed 800 milioni. Il primo lotto di lavori, finanziato dalla Regione per interessamento dell'on. Salvatore Leanza fu appaltato il 4 giugno 1987. Ma furono necessari ulteriori cospicui finanziamenti e quasi quindici anni per portare l’opera a compimento ed inaugurarla ad inizio 2001. |