| |||
| |||
| |||
INTERVENTO DEI SINDACI DI BRONTE E RANDAZZO «Vogliamo l'azzeramento del Consiglio dell’Ato» Il Comune di Bronte e quello di Randazzo chiedono la revoca degli amministratori della società Ato Catania 1 «Ionia Ambiente Spa» I sindaci, dott. Salvatore Leanza e prof. Salvatore Agati, infatti, forti del peso societario che insieme vantano i propri Comuni all'interno della società, che dovrà gestire i rifiuti nell'intero ambito territoriale, hanno chiesto una convocazione straordinaria dell'assemblea per ottenere la revoca dell'attuale Consiglio di amministrazione. «Avanziamo questa richiesta - ci dice Leanza - nel rispetto dello statuto, il quale prevede che un quinto dei soci può chiedere la convocazione dell'assemblea straordinaria. Bronte e Randazzo insieme raggiungono il 22.6% e quindi la nostra richiesta deve essere accolta. Nel caso in cui il presidente non dovesse nei tempi consentiti procedere, adiremo le vie legali, sapendo già che a convocare l'assemblea poi sarà il Presidente del Tribunale». L'assemblea degli azionisti della società, infatti, è costituita dai Comuni di Bronte (che vanta il 14,41 % delle azioni), Calatabiano (il 4,01%), Castiglione di Sicilia (il 2,76%), Fiumefreddo di Sicilia (il 7,19%), Giarre (il 19,96%), Linguaglossa (il 3,99%), Maletto (il 2,96%), Maniace (il 2,53%), Mascali (il 8,52%), Milo (il 0,82%), Piedimonte Etneo (il 2,70%), Randazzo (il 8,19%) Riposto (il 10,72%) e Sant'Alfio (il 1,22%). A questi va aggiunta la Provincia regionale di Catania, che vanta la titolarità del 10% delle azioni complessive. Contestualmente con una lettera al sindaco di Paternò, Leanza ha chiesto di discutere con tutti i sindaci dei Comuni che dovranno riversare i rifiuti nel Termovalorizzatore di Paternò: «Voglio - afferma - solo verificare la viabilità che condurrebbe al possibile impianto. Il sito prescelto, infatti, si trova a ridosso del territorio di Centuripe, raggiunto da una viabilità che ricordo tortuosa e che noi sindaci dobbiamo conoscere indipendentemente dalla valutazione anche di natura ambientale». (La Sicilia) Un ipermercato di oltre 3000 metri quadri Un centro commerciale a Sciarotta Un nuovo Ufficio postale in Viale Catania Il popoloso quartiere Sciarotta da estrema ed isolata periferia presto si trasformerà nella zona commerciale del versante nord dell’Etna. Proprio nella zona Sciarotta, infatti, si realizzerà un grosso centro commerciale di oltre 3000 metri quadrati al coperto con altrettanti spazi per la sosta delle vetture, che mira a soddisfare un’utenza di circa 150.000 possibili utenti, dando lavoro a più di 100 lavoratori. A presentare il progetto sono i tecnici del gruppo “Despar Aligrup” che hanno chiesto al sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, le autorizzazioni per realizzare l’ipermercato nel rispetto dell’idea del piano regionale al Commercio, varato nel 1990 proprio dall’attuale sindaco di Bronte allora nelle vesti di assessore regionale, che già allora vedeva la “Città del Pistacchio e della Cultura” baricentro commerciale del versante nord dell’Etna. Così il sindaco per non perdere l’opportunità di far crescere economicamente la città e creare nuovi posti di lavoro ha convocato una riunione per con i consulenti del gruppo “Aligrup” ed i tecnici del Comune: “Con la realizzazione dell’ipermercato - sostiene Leanza - si avvierà il processo di decentramento del centro storico che così risulterebbe valorizzato dal punto di vista turistico. Oltre a ciò - prosegue - l’iniziativa sarà fatta rientrare nel progetto di recupero dell’intera zona Sciarotta, alla quale sarà presentato entro il mese di marzo prossimo un contratto in base ad un bando della Regione siciliana”. Per il sindaco il centro commerciale oltre a valorizzare la zona darà linfa alle attività anche dei commercianti locali: “Certo - ribadisce - durante la riunione si è stabilito di prevedere all’interno della struttura la realizzazione di negozi per o attività commerciali indipendenti, mentre la Despar, per lo svolgimento delle attività commerciali, si è impegnata ad assumere maestranze locali”. Sul progetto c’è parecchio entusiasmo sia da parte degli imprenditori, sia dall’Amministrazione. Se il sindaco, infatti, per snellire tutte le procedure attiverà una conferenza di servizi, dall’altra la società realizzerà a proprie spese le infrastrutture necessarie, cedendo gli attuali locali di Viale Catania che il Comune metterà a disposizione di Poste Italiane Spa per realizzare il nuovo ufficio postale. E' molto legittimo l'entusiasmo dell'amministrazione comunale e della Despar, ma l'altra campana - intendiamo riferirci ai titolari dei tanti piccoli esercizi commerciali del centro storico, che vedrebbero diminuire notevolmente il loro volume d'affari - non si è fatta ancora sentire. Prete-giornalista, impegnato contro il fascismo Messineo, gesuita «dimenticato» Il 16 novembre del 1897 Bronte dava i natali a Antonio Messineo. Personaggio del '900 di cui non si può non aver memoria, vista la valenza religiosa e filosofica politica e di diritto (internazionale in particolar modo) che ebbe nel panorama del Paese durante il '900, per ben mezzo secolo, fino al 1978. Studia a Bronte (sicuramente al Collegio Capizzi), poi il servizio militare in prima linea nella "Grande Guerra" del 1915-18, dopodiché la vocazione per la vita religiosa che lo conduce ai Gesuiti. Ordinato sacerdote, fu redattore e direttore della rivista "Civiltà cattolica". Fra i tanti interventi, sull'autorevole periodico, padre Messineo nel 1936 contesta la “liceità delle annessioni coloniali", in un momento particolarmente delicato che vede l’Italia conquistatrice dell'Etiopia e del conseguente scontro fra l'Italia e la Società delle Nazioni. Le leggi razziali del 1938 le combatte con un cospicuo numero di articoli, revisionati ed approvati direttamente da Pio XI. In merito il gesuita Giovanni Sale sul Corriere della Sera del 28 febbraio 2002 scrive: «...dal nostro archivio risulta che l'autore degli articoli, il p. Antonio Messineo, fu contattato da un membro del Gran Consiglio del fascismo, il quale gli chiese di scrivere contro le teorie razziste, che il Duce era in procinto di applicare anche In Italia, con la speranza che gli articoli riuscissero a bloccare il progetto, che aveva oppositori anche all'Interno del fascismo. Gli disse, inoltre, che soltanto La Civiltà Cattolica poteva fare questo servizio di civiltà alla nazione italiana, poiché tutte le altre riviste e giornali erano “imbavagliati" dal regime. Pio XI, al quale l'articolo fu portato in revisione, diede il proprio assenso. Dopo che il primo articolo uscì, il 4 agosto 1938, sfuggendo alle maglie della censura politica, la questura di Roma intimò, a nome del Ministero degli Interni, alla tipografia che stampava allora la nostra rivista, di non pubblicare più scritti contrari alle teorie razziste, pena la chiusura dell'azienda …». La voce di Messineo però si leva anche con l'avvento della Repubblica con commenti sui risultati elettorali del 18 aprile 1948, e dei quali ha parlato anche la Stampa in un recente articolo. Di Antonio Messineo, del quale in questi giorni ricorre l'anniversario della nascita, oltre il vanto della sua città restano centinaia di articoli e diverse pubblicazioni. Ma nessuno ha ancora pensato a scriverne la biografia. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Denuncia dei sindacati dopo il deragliamento Circumetnea, mezzi vetusti e trenino sempre più a rischio Catania - La Ugl (Unione generale del lavoro) interviene con una nota durissima a proposito del deragliamento ferroviario verificatosi sui binari della Ferrovia Circumetnea, il 13 novembre scorso, nella tratta Piedimonte Etneo fermata di S. Venera. Il trenino partito alle 6 e 37 del mattino da Randazzo, in direzione Riposto, con circa 400 pendolari a bordo, non è mai arrivato a destinazione In quanto poco dopo il centro di Piedimonte è deragliato, senza conseguenze per fortuna per gli occupanti delle quattro vetture. Un deragliamento che comunque non è il primo avvenuto sulla tratta. La Ferrovia Circumetnea è una delle pochissime ferrovie italiane ancora a scartamento ridotto: cattiva manutenzione dei binari, l'ipotesi più accreditata per spiegare la frequenza quasi settimanale dei deragliamenti.. Secondo Giovanni Lo Schiavo, vicesegretario dell'Unione territoriale di Catania, firmatario della nota, «in diverse occasioni», la Ugl ha denunciato le gravi carenze dell'infrastruttura ferroviaria e del materiale rotabile. Ciò malgrado nessun tipo di intervento significativo a tutt'oggi è stato programmato. Ad aggravare la situazione, concorrono pure i mezzi di trazione vetusti e inefficienti, la linea telefonica della dirigenza unica fatiscente e i passaggi a livello automatici, quasi sempre non funzionanti. Di contro, ogni qual volta viene sostituito il Commissario governativo della gestione, com'è avvenuto recentemente, prendiamo atto, che sulla Circumetnea si accendono i riflettori per mettere in evidenza solamente i lavori di completamento delle tratte di metropolitana e della capacità manifestata da parte di ciascuno di loro, nell'avere procurato i finanziamenti pubblici, come se la linea ferroviaria di superficie appartenesse a un'altra azienda. Eppure la Circumetnea (nella foto a destra la stazione di Bronte) dovrebbe essere l'asse portante della mobilità del comprensorio etneo, ma abbiamo la fondata preoccupazione che in assenza di programmazione e di immediati interventi sui 114 km di linea che collegano Catania con Riposto, all'utenza non potrà essere garantito un servizio di trasporto pubblico che possa considerarsi tale». Il sindacato richiederà nei prossimi giorni un intervento ispettivo da parte delle autorità competente per accertare, tra l'altro le cause dei frequenti deragliamenti e, dunque, isolare responsabilità ben precise. [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud] Una sede per "Sicilia Antica" L'associazione Sicilia Antica, comprensorio di Bronte-Maletto, ha trovato finalmente una propria sede in Bronte. Gli oltre settanta soci della benemerita associazione, che opera da anni nel campo della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, saranno infatti ospitati presso i locali delle Acli, in via Attinà 27. Attraverso il nostro sito, il presidente provinciale di Sicilia Antica, dott. Piero Butera ed il presidente della sezione brontese prof. Vincenzo Pappalardo ringraziano le ACLI nelle persone del sig. Vito Lupo, consigliere nazionale, ed Anselmo Lupo, presidente delle Acli di Bronte, per aver concesso l'utilizzo di alcuni locali presso la loro sede. E' emergenza nel centro storico Traffico in centro sempre più caotico Maggiore repressione verso chi viola il codice della strada Ritornano le strisce blu Bronte si scopre in emergenza per i problemi legati al traffico veicolare. Ogni giorno, infatti, il centro storico è invaso da centinaia di vetture che convergono quasi tutte nella centralissima via Umberto. Così trovare posteggio diventa spesso impossibile costringendo i conducenti a girare a vuoto, perdendo tempo ed ingolfando ulteriormente il traffico. A pagare naturalmente sono gli automobilisti, i commercianti e soprattutto i residenti, testimoni di una sosta che in certi momenti diventa selvaggia. Così in tanti si sono decisi a chiedere un energico intervento da parte del sindaco della cittadina, dott. Salvatore Leanza: “Inutile nascondersi - ha affermato il sindaco - il problema esiste e va affrontato con forza. Per questo nella ridistribuzione delle deleghe assessoriali ho assunto personalmente quella alla Polizia municipale, perché intendo cercare una soluzione. Non mi piace, per esempio - continua - che nelle periferie si corre troppo, mettendo a repentaglio la sicurezza dei pedoni”. Per prima cosa, Leanza fa appello al senso civico dei cittadini, affinché rispettino il codice della strada in paese, poi elenca una serie di iniziative che a breve saranno attuate: “Ho chiesto - afferma - alla Polizia municipale maggiore repressione verso chi viola il codice della strada, mentre per il problema dei parcheggi al posteggio già realizzato dietro il Palazzo comunale, ne costruiremo presto un altro in via Scafiti. Ritengo però - prosegue - che una strada da percorrere con urgenza sia quella della istituzione delle strisce blu in centro. In tutti i paesi, infatti, dove insieme con le strisce blu è stato istituito un valido servizio di vigilanza, trovare posteggio è stato più semplice per tutti, ed a trarne giovamento sono stati anche i commercianti”. Gia i commercianti che vedono di cattivo occhio l’isola pedonale in via Umberto: “L’isola pedonale - replica Leanza - continuerà ad esistere nel rispetto di chi ha il diritto di passeggiare, e che presto potrà tranquillamente arrivare in centro con il bus del servizio urbano. La Giunta, infatti, ha approvato il percorso, la Motorizzazione civile di Catania ha fornito il proprio assenso ed è stato pure deliberato l’acquisto del pullman”. Chiuso stabilimento privo di autorizzazione g.g.) Il sindaco di Bronte, Salvatore Leanza, ha disposto la chiusura, con l'apposizione di sigilli, dello stabilimento «Verde dell'Etna» ubicato al piano seminterrato del civico 7 di via S. Nicola, in quanto privo dell'autorizzazione sanitaria. Di proprietà del signor L.D.S., lo stabilimento era specializzato nella produzione e confezionamento di creme e farine a base di pistacchio e mandorle. L'ordinanza del sindaco scaturisce dal sopralluogo effettuato nell'azienda da parte del personale del «Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione» dell'Asl 3 di Catania, che ha accertato la mancanza dell'autorizzazione. Il sindaco ha inoltre chiesto al comando della Polizia municipale ed all'Ufficio tecnico di verificare eventuali irregolarità urbanistiche nell'utilizzo dell'immobile. (La Sicilia) La "Libera Università Internazionale dell’Arte" visita Bronte La Luiart scopre il Castello Nelson Il fascino del Castello Nelson colpisce anche la “Libera Università Internazionale dell’Arte”. Ospite del sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, nella Città della Cultura e del Pistacchio, si è recato il dott. Santo Caruso della “Luiart” che ha apprezzato la valenza architettonica dell’antico maniero, che, a sentire gli ospiti, si presterebbe tranquillamente a fare da volano per l’economia turistica del territorio. “Abbiamo visitato realmente un monumento dell’architettura che trasuda di storia - ci dice Caruso - che uno studio approfondito potrebbe valorizzare per metterlo al servizio del turismo e della cultura. E questo - ha continuato - è il nostro campo e siamo al servizio dell’amministrazione comunale per studiare percorsi che possano restituire alla gente di tutto il mondo simili bellezze”. Del resto anche il sindaco Leanza intende valorizzare al meglio il Castello Nelson. “Il nome Nelson - afferma - può attirare un particolare flusso turistico internazionale che qui in un fazzoletto di Sicilia può trovare un pezzo di storia di Inghilterra. Noi all’interno del Castello abbiamo organizzato delle manifestazioni culturali, come la “Mostra della Carta”, che adesso girerà l’Italia prima di stabilizzarsi qui. Intendiamo però - continua - trasformare il Castello che fu dei Nelson nella sede per una manifestazione annuale che abbia risonanza nazionale, ottenendo anche il risultato di far conoscere Bronte”. Non paga lo stipendio ed è arrestato Non riceveva lo stipendio da alcuni mesi e stufo di chiedere al datore di lavoro i propri soldi senza ottenere nulla, si è deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Bronte che, dopo aver relazionato sull'accaduto il magistrato di turno, hanno deciso di arrestare il “poco puntuale nei pagamenti” datore di lavoro con l’accusa di estorsione. E' accaduto a Bronte dove il muratore C.T.A. di 32 anni per conto terzi aveva messo su un cantiere di lavoro per restaurare una abitazione privata sita in via Messina. Il muratore a tal proposito aveva anche assunto alcuni operai. Al momento della paga, uno degli operai (non sappiamo se anche per gli altri è stato riservato lo stesso trattamento) non avrebbe ricevuto lo stipendio e con il trascorrere della seconda scadenza di pagamento ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che hanno arrestato il signor C.t.a. |
| |
Approvato dal Comitato dei sindaci del distretto sanitario di Bronte Piano di zona per gli interventi socio assistenziali e sanitari Il comitato dei sindaci del distretto sanitario di Bronte, composto oltre che dalla “Città del Pistacchio e della Cultura”, anche dai Comuni di Maletto, Maniace e Randazzo, ha approvato il così detto “Piano di zona” per gli interventi socio assistenziali e sanitari dell’intero territorio. Il Piano di zona altro non è che lo strumento di programmazione per definire le strategie di risposta ai bisogni sociali relativi ad un territorio e le priorità di intervento attraverso l’individuazione di obiettivi. Così i sindaci, ospiti del collega di Bronte, dott. Salvatore Leanza, che è il Comune capofila del progetto, Emilio Conti di Maniace, Giuseppe De Luca di Maletto e Salvatore Agati di Randazzo, si sono spesse volte riuniti con i tecnici per decidere le linee di intervento, per attuare al massimo il principio della salvaguardia dei servizi socio assistenziali. Tecnici composti dai dirigenti comunali Biagia Benvegna, Salvatore Salmeri, Giorgio Luca e Sebastiano Galati, con il così detto “gruppo ristretto” di assistenti sociali Rosa Saitta, Marisa Gullotto, Benedetta D’Amico e Domenica Tilenni, oltre a Nunziata Toscano dell’Asl. Con loro anche altri rappresentanti di enti o associazioni per un progetto che vede i quattro Comuni in maniera omogenea costruire una rete di servizi di assistenza socio assistenziale e sanitaria. Si interverrà a favore degli anziani, che usufruiranno del sostegno domiciliare e dell’assistenza domiciliare integrata. Questi avranno a disposizione personale e mezzi per essere trasportati in ospedali o cliniche anche fuori del territorio del distretto e se necessario, e pure dei fondi a disposizione per acquistare farmaci. Il progetto non penserà solo ai nonnini, ma anche alle famiglie che hanno in casa vecchietti non autosufficienti. Insomma un quadro completo che annovera anche iniziative sociali per porre in maniera positiva l’immagine dell’anziano nella società. | |
SI TERRA' IN CONTRADA SCIAROTTA Una nuova sede per il mercato del giovedì Via il mercato dal quartiere di San Giuseppe. Lo ha deciso il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, il quale ha già individuato una nuova area dove sistemare ogni giovedì le affollate bancarelle, ovvero in contrada Sciarotta, in una fetta di terra in questo momento inutilizzata e degradata, raggiungibile sia dal viale Regina Margherita, sia da via Pergolesi. In pratica tutti sanno che l’attuale sito del mercato settimanale nella piazza antistante Viale della Regione crea problemi al traffico veicolare, soprattutto a chi venendo dai paesi vicini deve percorrere la circumvallazione nord per attraversare Bronte. Oltre a ciò già i Carabinieri e la Polizia municipale hanno avuto modo di segnalare l’inidoneità del sito. Così il sindaco ha contattato i proprietari del nuovo terreno, spiegando loro il progetto ed incassando, senza batter ciglio, la loro fiducia. I proprietari, infatti, hanno già firmato una scrittura privata che li vede cedere il terreno che solo un domani sarà espropriato: “E necessario - scrive il sindaco nel concordato - trasferire il mercato settimanale a causa dei problemi alla viabilità, delle difficoltà che hanno i mezzi di emergenza ad intervenire e la mancanza di sufficienti parcheggi, senza considerare tutti i rischi di ordine pubblico. Per questo il sito maggiormente rispondente alle nostre esigenze è quello adiacente al Viale Regina Margherita”. Poi continua: “Abbiamo contattato i proprietari che ringrazio per la collaborazione e lo spirito di servizio”. Avendo già firmato i proprietari del terreno vasto 5000 metri quadrati già nei prossimi giorni inizieranno i lavori di sistemazione dell’area. Come dire: i giovedì del vecchio mercato sono ormai contati. | |
Il vicepresidente Castiglione: parte da Catania il piano della Regione per valorizzare i prodotti tipici di qualità Distretto agroalimentare nel nome dell’Etna Nasce attorno all'Etna il primo distretto agroalimentare siciliano. Ad annunciarlo, ieri, il vicepresidente della Regione nonché assessore all'Agricoltura e Foreste, Giuseppe Castiglione. Il progetto intende promuovere il territorio della provincia etnea attraverso i propri prodotti agroalimentari di qualità. «Quello dell'Etna - ha spiegato Castiglione - è il primo distretto ad essere avviato in Sicilia. Dobbiamo sfruttare l'immagine del vulcano, che in diversi periodi è stato anche dannoso per la nostra terra, per ottenerne benefici. L'Etna rappresenta quasi una calamita per moltissime persone. Riuscire a legare vulcano e produzioni agroalimentari non può che rappresentare un punto di forza per lo sviluppo dell'economia in questa zona» I prodotti di qualità dell'Etna che verranno coinvolti nel progetto sono: vini (Doc Etna e vini Igt), olio (Dop Monte Etna), frutta (arancia rossa Igp, ficodindia Dop Monte Etna, pistacchio di Bronte, pere, pesche, mele, ciliegie, fragole, nocciole, lamponi e frutti di bosco), miele. (…) Il "distretto agroalimentare" ha l'obiettivo di promuovere i prodotti etnei, sia attraverso i canali tradizionali, sia con altri innovativi (turismo nazionale ed internazionale, turismo congressuale di alta qualità, manifestazioni sportive e culturali), sempre con lo scopo di far conoscere a un numero più grande possibile di potenziali fruitori quelle che sono le particolarità dei prodotti tipici. Scopo del progetto è anche quello di rafforzare la collaborazione tra i vari enti, per migliorare la competitività delle imprese ed ottenere più alti livelli di sicurezza alimentare dei consumatori attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità della regione. Ad essere coinvolti nell'accordo di programma quadro, che verrà firmato nelle prossime settimane, oltre all'assessorato regionale all'Agricoltura sono la Provincia regionale, i Comuni e il Parco dell'Etna, il Laboratorio di analisi dell'Esa e le Università di Catania e Palermo. Messina, una giovane di Bronte nuova clarissa a Montevergine «Il Monastero di Montevergine si arricchisce di una nuova sorella, che dedicherà la sua vita religiosa interamente al Signore, alla Chiesa». Con queste parole l'arcivescovo mons. Giovanni Marra ha annunciato nel giorno di tutti i Santi insieme con le sorelle povere del Monastero di Montevergine “S. Eustochia Smeralda" «la professione temporanea di Suor Chiara Maria Gabriele della Divina Misericordia». La liturgia di ammissione alla professione dei voti temporanei della novizia Nunzia Mavica, 24 anni, di Bronte (Catania), ma nata a Lampertheim (Germania) da genitori siciliani, si è svolta ieri, solennità di tutti i Santi, nella gremitissima chiesa di Montevergine, mentre canti intonati alla cerimonia venivano innalzati dal coro dei «giovani francescani del Santuario di Lourdes» diretto da fra Massimo. Il Monastero di Montevergine si arricchisce di un'altra giovane che si dedica al Cristo, (…) Dopo la lettura della formula della professione suor Chiara Maria Gabriele ha ricevuto, genuflessa davanti all'Abbadessa Madre Maria Agnese di Gesù, il sacro velo, il Libro della Regola della Madre Santa Chiara e la Croce del Signore (il Crocifisso che la neoprofessa indosserà sempre). (…) Un momento liturgico solenne sottolineato da un lungo applauso dei fedeli. [Rosario Urzì] |
| |||||||||||||||||||||
Cappuccini di Bronte, restauro completato Dopo aver riferito, in altre occasioni, delle numerose vicissitudini riguardanti i lavori di restauro di alcune fra le più antiche chiese di Bronte, vogliamo ora sottolineare, con grande soddisfazione, il completamento del restauro della chiesa di San Felice da Cantalice, conosciuta dai devoti brontesi come chiesa dei Cappuccini, in quanto sede sin dal 1629 dei Padri Conventuali di San Francesco d'Assisi. I lavori, durati qualche mese, hanno interessato il rifacimento degli stucchi esterni danneggiati dall'umidità e la colorazione completa del tutto simile all'originale di qualche secolo fa, progetto allora finanziato dal clero brontese guidato dallo storico Padre Gesualdo De Luca. Interessante e particolare il tipo d’illuminazione adottata che offre un'intensa ma adeguata luminosità sia alla facciata sia alla piazzetta antistante. La chiesa è un esempio di architettura secentesca ispirata ad una grande semplicità compositiva: il timpano triangolare impostato sul doppio ordine di lesene, dà slancio e vigore a tutto l'edificio religioso. Adorna di sette altari, quello maggiore (ligneo) è dedicato alla Madonna degli Angeli; degni di nota sono il quadro della Deposizione e quello della Vergine, di autore ignoto, risalenti al XVIII secolo. I numerosi affreschi ricordano vari episodi della vita di San Francesco e le grandi eruzioni dell'Etna. La chiesa, pur non essendo sede parrocchiale, è meta di tantissimi fedeli, in particolare giovani, che vengono pazientemente seguiti dai Padri dell'adiacente Convento, i quali si sono fatti carico di tutte le spese relative ai lavori di restauro, e ciò grazie anche al contributo fondamentale della cittadinanza. [Giuseppe Zingale] | |||||||||||||||||||||
|
Il Tar riconsegna alla vecchia ditta il servizio di raccolta rifiuti La raccolta dei rifiuti solidi urbani a Bronte continuerà ad essere svolta dalla stessa ditta che dagli inizi del 1999 ha sempre effettuato il lavoro. Nel giugno scorso, infatti, dopo una serie di proroghe, attuate su indicazione della Provincia regionale di Catania in attesa dell’entrata in vigore degli Ambiti Territoriali Ottimali, non potendosi più procedere per legge ad ulteriori proroghe, questa ditta era stata esclusa dalla gara per l’affidamento del servizio in quanto non aveva sottoscritto il capitolato. Il Comune, quindi, nonostante si trattasse dell’offerta economicamente migliore, era stato costretto ad escluderla, affidando il servizio ad un raggruppamento di imprese di Messina, Catania e Cremona. La ditta però presentava ricorso al Tar, ottenendo la sospensiva, ed è probabile che, in attesa di una decisione sul merito del Tar, operi tranquillamente fino a quando non subentrerà l’Ato. TASSA ACQUEDOTTO A Bronte evasione per 1 mln di euro Ammonta a un milione e 50 mila euro la morosità accumulata negli anni passati dai cittadini di Bronte che non hanno pagato la tassa sull'acquedotto. Per il 2003, invece, questa, in percentuale, è minima. E’ il dato che è emerso dall'Ufficio Tributi e che ha convinto il sindaco, dott. Salvatore Leanza a dare indicazioni al vice sindaco, avv. Alfio Cuzzumbo, di procedere in Giunta, in via provvisoria, a una ridefinizione della collocazione del personale comunale, al fine di evitare lacune nell'accertamento e nelle notifiche relative all'evasione dei canoni comunali per l'approvvigionamento idrico. Ma quello appena citato non è il solo provvedimento effettuato. Leanza, infatti, ha emesso il bando pubblico per l'istituzione del difensore civico, nominando il segretario generale, dott. Francesco Maiorana, responsabile del procedimento. Buone notizie anche per il personale comunale contrattista. La Giunta, infatti, ha proceduto a coprire l'onere finanziario a carico del Comune, integrativo della copertura regionale, per garantire la loro occupazione per un altro anno. Per finire il sindaco, essendo scaduti i termini del contratto preesistente, ha anche proceduto a conferire un nuovo incarico per la consulenza assicurativa a salvaguardia dell'Ente per i rischi che questo può correre nello svolgimento della sua attività. (La Sicilia) Rotary Aetna Nord Ovest «Forum» sugli organismi geneticamente modificati Al Castello Nelson di Bronte si è svolto il forum su organismi geneticamente modificati organizzato dai Rotary Club Aetna Nord Ovest Bronte, Catania Ovest, Giarre Riviera Jonica-Etnea, Paternò Alto Simeto, Randazzo Valle dell'Alcantara. Il Forum rientra fra le iniziative dell'anno Rotariano 2003-2004 con l'obiettivo di tendere la mano a quanti hanno bisogno ed è in linea di continuità delle attività svolte dai clubs in tema d'ambiente e natura da salvare. Il Presidente del R.C di Aetna Nord Ovest, Dott. Salvatore Spitaleri, nella relazione introduttiva, ha messo in evidenza che il Rotary è sensibile alle idee innovative che vengono dal mondo scientifico quando servono per migliorare l'uomo e guarire malattie congenite e rare che danno disabilità. L'incontro ha dato un contributo per una piena conoscenza sull'uso degli OGM mettendo in guardia da eventuali pericoli. Alla manifestazione erano presenti: Il Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta, prof Paolo De Gregorio, il vicepresidente della Regione Siciliana, on. Giuseppe Castiglione, anche in qualità di relatore, l'assessore Francesca Reale in rappresentanza del sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza. SERVE SOLO IL «VIA LIBERA» DAL MINISTERO Bronte, contrada Difesa avrà finalmente l’acqua Questa volta sembra mancare veramente poco all'allaccio delle famiglie di contrada Difesa alla rete idrica comunale, si attende infatti solo il via libera del Ministero dei Trasporti della sede di Napoli, da dove appunto dipende la "Ferrovia Circumetnea". Gli uffici etnei della ferrovia già da tempo hanno completato l'istruttoria di competenza trasmettendo tutti gli atti al Ministero, afferma l'ingegnere Del Fiore, dirigente tecnico della Circumetnea: «Abbiamo espletato tutta l'attività prevista incluso il sopralluogo e la richiesta d'autorizzazione all'attraversamento, che è stata da tempo inoltrata alla sede periferica del ministero a Napoli. Ricevuta questa - conclude Del Fiore - il Comune potrà procedere con i lavori. Da parte nostra c'è stata ogni disponibilità». Condotta idrica sotto le rotaie Acqua potabile anche in contrada Difesa: ok all’attraversamento ferroviario sotterraneo Presto i residenti di contrada Difesa a Bronte avranno acqua potabile direttamente dalla rete idrica comunale. La Ferrovia Circumetnea, infatti, ha consentito al Comune di effettuare l'attraversamento ferroviario sotterraneo per collegare la tubazione che, proprio nel tratto del passaggio a livello incustodito di contrada Difesa, è interrotta. L'auspicato si è giunto dopo un sopralluogo effettuato fra i tecnici della Ferrovia e quelli del Comune, cui ha partecipato il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, l'assessore Salvatore Pizzuto, il dotto Giovanni Cavallaro, geologo e consulente comunale per il Servizio Idrico e numerosi residenti. In pratica, contrada Difesa non è mai stata collegata alla rete idrica comunale e le circa 20 famiglie che in questo momento risiedono sono costrette ad effettuare privatamente l'approvvigionamento idrico attraverso delle autobotti, con il problema che ogni estate assume proporzioni sempre maggiori a causa dell'aumento della popolazione residente nella tranquilla contrada di campagna sede di numerose residenze di villeggiatura.
Contrada Difesa senz'acqua «il Comune se ne occupi». Chiesta una seduta del consiglio straordinaria In merito alla situazione idrica delle famiglie abitanti in contrada Difesa, alle quali da sempre manca l'allaccio alla rete idrica comunale e provvedono all'approvvigionamento con le autobotti e raccogliendo l’acqua piovana, il segretario di Nuova Sicilia di Bronte Giuseppe Di Mulo ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale richiedendo la convocazione di una seduta urgente per trattare l'argomento. «Nella missiva - ha detto Di Mulo - ho espressamente chiesto che il consiglio comunale si attivi presso l'amministrazione affinché conceda un contributo a queste famiglie che sostengono ingenti spese per rifornirsi d'acqua con le autobotti e valutare l'ipotesi di approntare un servizio «ad hoc» a carico del Comune, fino all'allaccio alla rete idrica comunale. Della situazione - ha concluso Di Mulo - ho informato anche il presidente della commissione sanità e il sindaco, sollecitando un intervento di massima urgenza per il completamento della rete idrica, considerato che fra le famiglie della Difesa ci sono anche anziani e bambini». (lpu) Da anni hanno fatto la richiesta di «allacciamento» al sistema idrico comunale ma sono ancora costretti a ricorrere alle autobotti. L'assessore: c'è già un progetto Bronte, 20 famiglie in attesa dell'acqua La rete non raggiunge contrada Difesa In contrada Difesa, una ventina di famiglie regolarmente residenti e oltre una decina anche dimoranti, da sempre sono senza acqua. O meglio, senza allaccio alla rete idrica comunale, poiché all'approvvigionamento provvedono con le autobotti e raccogliendo acqua piovana. Stanchi di anni e anni di "promesse da marinaio" a segnalarci l'anomalo caso è stato il signor Vincenzo Schilirò, oramai disperato nonostante abbia il tubo sotto casa. «Dopo la perforazione del primo pozzo Musa, avvenuta nel 1985 -racconta Schilirò - nella zona Difesa pensavamo di aver risolto il problema dell'acqua. Invece a parte le infinite e puntuali promesse elettorali ancora oggi viaggiano le autobotti, che paghiamo noi. Trascorsi anni di richieste verbali e ufficiose, il 28 giugno 2000 depositammo in Comune una richiesta firmata dagli abitanti affinché effettuassero un sopralluogo e ci portassero l’acqua. Purtroppo nessuna risposta. Nel 2002 sempre durante l'amministrazione Zappia - continua Schilirò - la condotta fu realizzata, ma ci fu un intoppo che persiste ancora: manca il collegamento dei tubi nel tratto sotto la ferrovia. Dopo altre numerose richieste, quest'estate l'assessore Salvatore Pizzuto ci disse di presentare la domanda di concessione per nuova utenza depositata il 25 agosto. Dal sopralluogo dei competenti tecnici, ci siamo resi conto di non aver risolto nulla - conclude Schilirò - poiché manca ancora il tratto del passaggio a livello e l'attacco al pozzo Musa». L'assessore Pizzuto in merito ha detto: «C'è già un progetto per allacciare la rete al pozzo Musa. Poi bisogna chiedere l'autorizzazione alla Fce per l'attraversamento. C'è anche un progetto per il risanamento dell'area e la perforazione di un altro pozzo, per servire solo la contrada Difesa». [lpu] | |||||
|