N. Sciavarrello: le personali, i premi, i libri ... “La vetrina” di Chiurazzi, Roma, 1950 presentata da Mino Maccari e dove oltre allo stesso Tonino Chiurazzi incontra, Libero De Libero, Ugo Moretti, Romeo Lucchese, Sandro Penna ed alcuni attori e registi di Teatro; Galleria “Ballerini”, Pisa, 1955, presentata da Stefano Bottari; Galleria “La Feluca”, Roma, 1959, nota per la presenza del Corpo Diplomatico, presentata da Libero dr Libero; “Centro Bronzetti”, 1965, presentata da Remo Wolf ; Galleria “Il Punto”, Palermo 1966, presentata da Ottavio Molisani; Circolo Unione, Siracusa 1970, presentata da Santo Luigi Agnello; Galleria Cavalletto, disegni, Catania, 1971, presentata da Domenico Danzuso e Ermanno Scuderi; Teatro Greco di Taormina, 1972, nel contesto del festival del cinema, presentata da Giancerlo Vigorelli; “New Gallery”, Catania, 1975, presentata da Vito Librando; Palazzo Serbelloni, Milano, 1976, in una manifestazione di grande sicilianità presentata da Vito Librando e Giancarlo Vigorelli; Galleria Cavalletto, I dipinti di Sciavarrello, Catania 1978, presentati da Santi Bonaccorso;. Municipio di Pedara, 1979, Dipinti disegni e opere grafiche; Galleria Arte Club, “Un chiarista della scuola romana”, Catania 1980, presentato da Giorgio di Genova, che nella monografia edita per questa mostra dalla medesima galleria scrive: “Nella pittura di Nunzio Sciavarrello si avverte fin dal primo contatto una ricerca colta, innervata sulle esperienze della Scuola Romana, il cui tonalismo viene talvolta corretto (soprattutto nei paesaggi) con il pennelleggiare costruttivo della tradizione cezanniana, oltre che da qualche omaggio a moranti”. Cripta dei Gesuiti, L’ambiente, i fiori le colombe, Siracusa 1985, con un profilo di Paolo Giansiracusa; Ex convento francescano, “Tres-Assonanze”, con nota di Francesco Gallo, Trecastagni, 1992. Galleria dell’Accademia di belle arti, Sciavarrello dalla Scuola romana ai nostri giorni, opere dal 1934 al 1993, con scritti di Paolo Giansiracusa e Piero Gruccione, Catania, 1993. Ha partecipato tra l’altro alle seguenti mostre: XXV e XXVI Biennale di Venezia, IX Quadriennale d’Arte di Roma, Premio Suzzara dal 1950 al 1967, III e IV Mostra nazionale dell’Incisione e del disegno di Reggio Emilia, Premio di Pittura Michetti, Francaville a Mare, 1952 e 1960; Mostra d’Oltremare, Napoli, 1952; II Biennale di San Paolo del Brasile, 1953; Mostra d’arte italiana a Lisbona, Atene, Oporto, Istambul, Tel Aviv, 1953; a Colonia, Monaco di Baviera, Boston, 1954; Mostra dell’incisione italiana a Tolosa e Stoccolma, 1955; Biennale dell’incisione italiana a Vanesia, dal 1955 al 1963 e 1967. Mostra d’arte italiana a Lima, 1956; Biennale di Lubiana, 1957; Mostra della grafica italiana a Nancy, S. J. Costarica, Guatemala, Messico, Cuba, New York, Lima, Santiago del Cile, Bogotà, Conception, Valparaiso, La Paz, Buenos Aires, Montevideo, Varsavia, Cracovia, Poznan, Dublino, Bydgoszen, 1959-1960; Mostra del disegno Fondazione Gazanti, Forlì, 1961; Artisti italiani a Nijmegen, 1965; Mostra del XX premio Suzzara a Scandicci, 1968; Biennale dell’incisione , Cittadella, 1969; Biennale di Bolzano, 1969; La Luna e l’Arte, Catania, 1969; Mostra internazionale di Grafica, Firenze, 1972.
Nel 1970 consegue il “Premio Verga”, “Cinquanta artisti italiani” a Torino e “Internazionale d’arte a Muggia ”, Trieste. “III Mostra Internazionale di Grafica 1940-1960” di Firenze; “Artisti brontesi di ieri e di oggi”, Bronte 1973. A Sulmona consegue il primo premio “Campo di Marte” per la pittura, seguono mostre personali a Noto, e alla Casa Museo di Palazzolo Acreide. Dal 1973 al 1983 fa parte del consiglio di amministrazione della Triennale d’arte di Milano con Remo Brindisi e G. Fabris presidenti. Nel 1974 consegue il “Trofeo Città di Lecce”. Alla New Gallery ha luogo la mostra “Proposte per una verifica dell’opera di Nunzio Sciavarrello, 1940-1975”, Catania, 1975. Consegue il “Premio XXIV Casali” per la pittura, Bronte, 1976. Al Centro Culturale Cavalletto presentazione della monografia di Anna Damigella “il segno libero di Sciavarrello” (presenta Vanni Scheiwiller, Sebastiano Addamo e Domenico Danzuso, 1976). Nel 1990 consegue la “Tavolozza d’argento” di Tremestieri Etneo. Nel 1991 promuove l’istituzione di un Museo di scultura all’Aperto nei giardini del Castello Nelson di Bronte e partecipa alla mostra “il disegno-artisti di 25 nazioni” presso l’ICA di Catania. Nel 1992 espone alla Mostra “12 incisori siciliani” presso la Villa Zito del Banco di Sicilia, Palermo. Partecipa alla IX Mostra internazionale di grafica “Canadà-Italia” ICA, Catania, 1993; alla mostra “Il sentimento delle cose – un percorso della grafica italiana contemporanea”, Verolanuova, 1993.
Nel Volume “Segno e colore nell’arte di Sciavarrello” di Anna Maria Damigella, in Arte Italiana Moderna n.106, ed. “Il pesce d’oro” del 1993, a cura di Vanni Scheiwiller, è pubblicata un’ampia antologia critica con scritti di: Michele Biancale, Santi Bonaccosi, Stefano Bottari, Bianca Cordaro, Mauro Corradini, Domenico Danzuso, Raffaele de Grada, Libero de Libero, Giorgio di Genova, Giuseppe Finocchiaro D’Inessa, Giuseppe Mazzetto, Francesco Gallo, Paolo Giansiracusa, Vito Librando, Mino Maccari, Luciano Marziano, Ottavio Molisani, Marcello Passeri, Vanni Scheiwiller, Ermanno Scuderi, Fiore Torrisi, Antonino Uccello, Remo Wolf. Bibliografia
su Nunzio Sciavarrello
Antonino Corsaro – Nunzio Sciavarrello incisore e disegnatore Ed. Camene, Catania 1951. Anna Maria Damigella – Il segno libero di Sciavarrello. Scheiwiller, Milano, 1976. Santi Bonaccorsi – I Dipinti di Sciavarrello, Vito Cavalletto Editore, Catania, 1978. Giorgio di Gienova – Sciavarrello – Un chiarista della scuola romana. Ed. Arte Club. Catania, 1980. Paolo Giansiracusa – Nunzio Sciavarrello, l’ambiente, i fiori, e le colombe, Ed. Il Demarateion Siracusa, 1985 Anna Maria Damigella – Nunzio Sciavarrello: opere dl 1938 al 1993, Arte Moderna Italiana n. 106, Scheiwiller, Milano 1993. Paolo Giansiracusa e Pietro Gruccione – Sciavarrello: dalla scuola romana ai nostri giorni, Bonanno editore, Acireale 1993. Cataloghi
Nu nzio Sciavarrello - Galleria “La vetrina” di Chiarazzi Roma, 1950 Nunzio Sciavarrello – Galleria della stampa. Catania, 1950 Sciavarrello – Galleria “La feluca” – Roma 1959 in edizione numerata con un’incisione dell’artista e una poesia di Arcangelo Blandini. Incisioni di Sciavarrello - Galleria “Il punto” Palermo, 1966. I disegni di Sciavarrello – Galleria “Cavalletto” Catania, 1972 Nunzio Sciavarrello – 1940/1975, proposta per una verifica. New gallery, Catania 1975 Opere scelte di Sciavarrello – Galleria “Cavalletto” Catania, 1976 Sciavarrello – Mostra antologica di pittura. Galleria Civica “Pippo Giuffrida” Misterbianco, 2003. Edizione
d'arte e cartelle
1950 – Otto incisioni di Nunzio Sciavarrello (dal 1945 al 1950) 1950 – Sei incisioni dedicate al lavoro, con una poesia di Mario Rapisardi 1971 – I Paladini. Cinque acqueforti a sei colori 1972 – Visioni nuove (autostrade). Cinque acqueforti a sei colori 1975 – Battaglie fantastiche. Cinque incisioni a due colori. Introduzione di Antonio Uccello 1976 – Acitrezza. Tre acqueforti a due colori 1993 – Litania notturna a Venezia. Cinque acqueforti a due colori. Scheiwiller, Milano. Opere di Sciavarrello in questo riquadro: La famiglia in campagna, 1971; tre opere donate dal Maestro ed esposti nella Pinacoteca che porta il suo nome: Volo sul mare, 1990,
(olio su tela cm 100x100); Il mare, 1992, olio sui tela, cm 60x70; L'arco della pace, 2002 olio su tela, cm 160x120. |
Quasi un'antologica completa delle opere di Sciavarrello in mostra alla Galleria civica di Misterbianco Così Giuseppe Condorelli parla di Sciavarrello sul Giornale di Sicilia del 24 aprile 2003 Il carattere siciliano della pittura del maestro Nunzio Sciavarrello
Un riconoscimento "dovuto" alla maestria di un artista: così Antonino Condorelli, assessore alle Politiche Culturali che ha organizzato la kermesse, chiosa nel corso di una informale inaugurazione, la personale che la Galleria Civica "Pippo Giuffrida" dedica a Nunzio Sciavarrello, classe 1918, uno degli esponenti maggiori della pittura non solo siciliana. Sciavarrello, dalla natia Bronte e fino all'Accademia di Belle Arti di Roma, vanta un bagaglio di esperienze umane e artistiche irripetibile: l'amicizia con Mino Maccari (decisiva per la scelta dell'incisione), con Romano Bilenchi e Leo Longanesi, la lettura avida di "Omnibus" e de "Il Selvaggio", la lezione degli artisti della Scuola romana, cui si aggiungono le frequentazioni di Visconti e di Luigi Bartolini, il ricordo delle serate in via Margutta nello studio di Vespignani. Nelle finalmente rinnovate sale della galleria misterbianchese i segni evidenti di questo apprendistato, del confronto tra queste diverse espressioni che coprono sessant'anni di attività. Dai suoi Paladini "piccoli pezzi di fantasia"; che nulla hanno da spartire con la tradizione siciliana dei "pupi" ai paesaggi iblei, alle acqueforti, costituite da un segno idealizzato, caratterizzato dalla spontaneità delle linee: e le convulse scene di duelli e di battaglie campali pervase comunque da un'aura metafisica, astorica. Composizioni delicate e timbri luminosi, immagini certamente gentili, cromaticamente caldi e morbidi sono invece gli olii della serie dei Fiori, gerani soprattutto, simbolo di una tranquillità domestica, di una pace interiore che non ha mai scordato i conti con la storia e che si è anzi spesso espressa pittoricamente nell'impegno civile e nella riflessione sull'esistenza "senza essere - come scrisse Vanni Scheiwiller - un piatto realista o un gratuito populista".
Il risultato poi degli accuratissimi studi sul volo lungo gli anni '80 si condensa nella serie delle Colombe: brevi ascese in guizzi di cielo, lente evoluzioni sui terrazzi e sui balconi che una persiana schiude, sono rese con un tratto delicato e un cromatismo tenue che ascrivono Nunzio Sciavarrello in una dimensione lirica e terrena al contempo. C'è anche una dimensione che segna l'acquisizione di un dipingere metafisico, delineato nelle grandi tele come l'esemplare "L'ombra sulla spiaggia". Ed in questo sereno oltrepassare ogni orizzonte paiono prevalere e serenamente addensarsi pace, equilibrio, speranza di un migliore domani. [Giuseppe Condorelli] |