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Dopo il restauro, risplende l’Annunziata di Bronte Restituita ai fedeli Risplende l’Annunziata rinascimentale di Bronte, da ieri restituita al culto nel suo Santuario, con una solenne cerimonia presieduta da monsignor Paolo Urso, vescovo emerito di Ragusa. Sono stati restaurati, infatti, l’intero gruppo marmoreo cinquecentesco - opera dello scultore palermitano Antonino Gagini, composto dalle statue della Madonna e dell’Angelo, dal leggio e dal Dio padre fra i Serafini - e l’«Arco trionfale gaginiano». Riemersi con il restauro pure i sigilli del committente Niccolò Spitaleri, sull’Angelo (foto a destra), e del maestro Antonino, sulla Madonna (foto a sinistra, indicato dalla freccia). I lavori, iniziati a marzo, sono stati conclusi e presentati giovedì. Sulla genesi delle sculture, il direttore artistico e dei lavori, l’architetto Gigi Longhitano, ha spiegato: «Nell’area dei Nebrodi abbiamo le più belle statue dell’Annunziata, caratterizzate dalla cromia degli abiti. Nel 1540, da poco riunitasi nel casale più grande per editto di Carlo V (1535), anche Bronte, come le genti di Longi (longitani), nell’Annunziata vuole identificarsi come comunità»; il 15 agosto 1543 la statua è consegnata. Per la storica dell’arte Carmela Cappa, responsabile dell’alta sorveglianza del restauro per la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, «cultura artistica e comunità di Bronte, grazie a questo restauro, si riappropriano dell’arco, come riacquistata tribuna, arco che delimita due storie: il Vecchio Testamento, rappresentato dai clipei con i Profeti sulle lesene, ed il Nuovo Testamento, con l’Annuncio dell’Angelo a Maria e l’incarnazione del Verbo rappresentato, dal maestro Antonino, con l’Angelo colto nell’atto del parlare con le labbra dischiuse». La restauratrice brontese, Maria Scalisi (foto a destra), ha illustrato nei dettagli le tappe dei lavori e le collaborazioni di tante maestranze locali, in particolare quella del marmista Maurizio Meli, che ha scolpito le dita mancanti della Madonna. Adesso, a rivoluzionare l’approccio, non solo visivo, soprattutto con le statue, saranno gli “antichi” colori e le dorature, restituiti dalla pulitura, cromie su cui la Scalisi ha sottolineato d’aver eseguito «un’integrazione pittorica con la tecnica del rigatino, nelle parti carenti, mentre le decorazioni sono state integrate con oro zecchino». Suor Tiziana Longhitano, docente di antropologia teologica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, si è soffermata proprio sul significato dei colori: «L’oro brilla di luce propria, dice la presenza di Dio in mezzo a noi, il bianco del marmo è silenzio che accoglie. Il blu scuro del Dio padre - ha precisato - simboleggia il mistero di Dio e l’azzurro della Madonna la trasparenza personale, che a volte, percepito come verde, designa la vita. Il rosso cinabro indica l’amore che viene da Dio e, quello sulle labbra della Madonna - ha puntualizzato -, il bacio ricevuto dallo Spirito Santo, che Maria coglie come il bacio dello Sposo alla sposa del Cantico dei cantici». Da giovedì sera, però, tutto è rimasto velato, sino a ieri mattina, quando il rettore del Santuario dell’Annunziata, Nunzio Capizzi, ha spiegato: «L’Annunziata viene esposta alla devozione dei fedeli il 15 agosto. Data importante, perché, oltre ad essere una delle più grandi solennità annuali della Madonna, come riferisce padre Gioacchino Di Marzo, era la data di consegna delle statue, da parte del Gagini». Padre Capizzi ha sottolineato pure: «Il restauro dell’arco rinascimentale, del gruppo dell’Annunziata e dell’Eterno Padre è stato realizzato grazie alle offerte dei fedeli. Quindi esso è espressione della loro gratitudine, della loro fiducia e della loro devozione alla Madonna». I devoti, infatti, hanno elargito 60 mila euro per lo storico restauro. La soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania, professoressa Rosalba Panvini, ha commentato: Ma le soddisfazioni non finiscono qui: «Da Bronte, con la riapertura delle scuole, partirà il progetto di museo diffuso sui Gagini - ha dichiarato la Soprintendente -, che poi toccherà tutti i comuni dell’area metropolitana etnea dove sono presenti gruppi o singole statue dei Gagini, per cogliere stile e tratti caratterizzanti l’attività di questi scultori che hanno creato una scuola all’inizio del rinascimento. Ringrazio l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà - ha concluso la Panvini - per aver condiviso l’importanza di questo progetto museale e averlo finanziato». Tornando all’Annunziata di Bronte, domenica prossima, a suggellarne le celebrazioni sarà l’arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Salvatore Gristina, che presiederà il «rito dell’incoronazione» della Madonna che si terrà nel Santuario. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 16 Agosto 2020, le foto della cerimonia] Nella foto in alto a sinistra, la statua dell'Annunziata dopo il restauro con (indicate dalla freccia) le iniziali dello scultore Antonino Gagini disegnate con gli “antichi” colori e le dorature sul manto che ricopre la spalla sinistra della Madonna. Nelle foto a destra: il sigillo del committente Niccolò Spitaleri visibile accanto al piede sinistro dell'Angelo; la restauratrice brontese Maria Scalisi e l'arco rinascimentale (prima e dopo il restauro) la cui parte interna è stata completamente ridisegnata eliminando anche le due colonnine bianche con capitelli dorici e i riquadri sulla volta. Dopo il restauro, con molta probabilità, i fedeli brontesi non vedranno più uscire dal Santuario il gruppo marmoreo; nella prossima tradizionale Festa dell'Annunziata (l'ultima si è svolta ad Agosto 2012) sarà sostituito da una copia. Percorsi culturali in Pinacoteca Costituzione e Statuto regionale, opportunità o gabbia? Dibattito con il prof. Agatino Cariola In piena fase 3 (post-lockdown) riparte con la presenza di pubblico, secondo le regole previste dalle normative in vigore, la manifestazione Percorsi culturali in Pinacoteca. Si riprende con un tema che interseca storia ed attualità, locale e nazionale, già annunciato lo scorso Febbraio e poi rinviato per le norme e le misure di contenimento dovute al Covid-19. L'appuntamento è per martedì 30 giugno alle ore 18.30 sempre all'interno della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello. Il nuovo evento, che fa seguito a quello svoltosi lo scorso 10 Dicembre con la presenza di mons. Antonino Raspanti, avrà come protagonista il professore Agatino Cariola che parlerà di “Costituzione e Statuto regionale siciliano. Riflessione fra storia ed attualità sull'autonomia speciale siciliana: opportunità o gabbia per i territori?”. Invariato il programma della manifestazione: dopo l'introduzione del presidente della Pinacoteca Carmelo Indriolo ed i saluti istituzionali del sindaco Calanna e di Nunzio Capizzi, Rettore del Real Collegio Capizzi, il dialogo con il professore Cariola sarà condotto e coordinato dal giornalista Salvo Fallica. Interverranno al dibattito i giovani della Pro Loco che si confronteranno con il professore Cariola. E’ morto Nicola Lupo Con notevole ritardo e sommo dispiacere abbiamo appreso che il 5 dicembre dello scorso anno è morto il Prof. Nicola Lupo, socio benemerito della nostra Associazione. Il 2 Febbraio aveva raggiunto i cento anni di vita; un suo grande rammarico degli ultimi anni è stato di non poter più ritornare a rivedere Bronte. Vogliamo qui ricordarlo per la sua profonda cultura e per questo amore che manifestava sempre per la terra che gli aveva dato i natali. Col suo modo di scrivere semplice, senza fronzoli e immediato, pervaso da una patina di storicità e il sapore della più bonaria ironia, ci ha lasciato molti ricordi e preziose testimonianze della vita e dell’ambiente brontese del secolo passato. Vogliamo qui in particolare citare i “suoi” Fantasmi, le Tradizioni popolari brontesi (che lui definiva “pennellate di memorie”) e uno studio su un altro grande scrittore brontese del primo novecento: Vincenzo Schilirò. «Io ho evocato - ci scriveva - personaggi passati o ancora viventi e fatti e storie con la commozione di chi scopre o riscopre le proprie radici e, quindi, con il massimo affettuoso rispetto non solo delle persone, ma anche dei fatti stessi.»
Restyling della chiesa San Vito Risorgono le decorazioni di San Vito Le decorazioni riportate alla luce dal direttore dei lavori dell’attuale restauro, l’architetto Filippo Nasca, datandole all’800, semplici e rassicuranti, rappresenterebbero lo spazio metafisico del «patto celeste» che aiutò i fedeli a risalire dal girone infernale dell’epilogo de «I Fatti di Bronte» del 1860, dove Nino Bixio li aveva precipitati. [Foto e articolo di L. Putrino, Giornale di Sicilia del 1 Giugno 2020] Il Liceo Capizzi e la sfida del Getty Museum di Los Angeles Liceali ricreano i capolavori dell'arte Otto liceali di Bronte hanno accettato la sfida globale, lanciata dal Getty Museum di Los Angeles, di ricreare famosi capolavori da casa, con persone e soli tre oggetti, durante la quarantena da pandemia Covid-19. Percorsi culturali in Pinacoteca Costituzione e Statuto regionale, opportunità o gabbia? Dibattito con il prof. Agatino Cariola Ritorna con un nuovo dibattito la manifestazione Percorsi culturali in Pinacoteca. Questa volta il nuovo evento vedrà come protagonista il professore Agatino Cariola. Si svolgerà il 10 marzo alle ore 17.30 sempre nella Pinacoteca Nunzio Sciavarrello ed avrà come oggetto “Costituzione e Statuto regionale siciliano. Riflessione fra storia ed attualità sull'autonomia speciale siciliana: opportunità o gabbia per i territori?”. Spiega il presidente della Pinacoteca, Carmelo Indriolo, che «il dialogo sarà un viaggio cultural-giuridico nella storia di queste tematiche in maniera chiara e divulgativa e nel contempo una riflessione critica sull'attuazione o mancata attuazione dello Statuto regionale siciliano.» Dopo l'introduzione del presidente, il dialogo con il professore Cariola sarà condotto e coordinato dal giornalista Salvo Fallica. Cariola, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Catania, oltre ad essere un autorevole costituzionalista è anche uno dei maggiori conoscitori dello Statuto regionale siciliano. «Nel primo evento – afferma Indriolo - svoltosi lo scorso 10 Dicembre con il vescovo e vice presidente della Cei mons. Antonino Raspanti, abbiamo avuto un successo di qualità e di partecipazione, e parecchi son venuti anche da altre realtà siciliane. E cosa che mi ha reso ancor più felice hanno partecipato molti giovani.» Alla manifestazione parteciperanno per i saluti istituzionali il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, e il Rettore del Real Collegio Capizzi sacerdote Nunzio Capizzi. Durante il dibattito interverranno nuovamente i giovani della Pro Loco. [5 Marzo 2020, a seguito della attuale emergenza epidemica dovuta alCovid-19 e per gli effetti delle misure di contenimento emanate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4/3/2020, ci è stato comunicato oggi che l'evento culturale è differito ad altra data ancora da stabilire] Otto borse di studio per nuovi studenti universitari Premiazione dei vincitori Sostegno agli studenti universitari brontesi dalla "Cattedra Nicola Spedalieri" Alle ore 11:00 di Venerdì 20 Dicembre la Cattedra N. Spedalieri per la memoria storica in Bronte premierà i vincitori delle 8 borse di studio di sostegno agli studi universitari (di 1000 euro cadauna). Il concorso, rivolto agli studenti delle Scuole Superiori di Bronte diplomati nell'anno scolastico 2018/2019, ha l'obiettivo di dare un riconoscimento e un supporto a coloro che si sono distinti negli studi e che potrebbero avere difficoltà a proseguire all’Università per ragioni economiche. A tal fine, come si legge nel bando, è stata predisposta una griglia di valutazione basata su criteri oggettivi e predeterminati con un equo bilanciamento di merito e di reddito familiare. Una commissione formata dai professori Alfredo Venia (presidente) e Rita Barbagiovanni, da Nino Liuzzo e Laura Castiglione (Associazione Bronte Insieme) e dai professori Giuseppina Luca e Melo Melardi ha valutato i titoli e decretato gli 8 studenti vincitori. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Premiati gli otto vincitori delle borse di studio Si è svolta ieri la cerimonia di premiazione degli otto vincitori delle borse di studio, da mille euro ciascuna, messe a concorso dalla Cattedra Nicola Spedalieri di Bronte l’anno scorso, a sostegno degli studi universitari, da elargire a studenti meritevoli diplomatisi quest’anno negli istituti superiori di Bronte e iscrittisi all’Università ... (vedi foto dei premiati e articolo di L. Putrino su Giornale di Sicilia) Ciclo di eventi spalmati nell’arco di un anno Percorsi culturali in Pinacoteca Incontro con mons. Antonino Raspanti La “Pinacoteca Nunzio Sciavarrello”, prestigiosa struttura museale brontese, organizza un ciclo di eventi culturali incentrati su identità territoriale e coesione sociale. «L’obiettivo di questi eventi – ci dice il Presidente della Pinacoteca Carmelo Indriolo - è quello di promuovere “cultura” intesa come dimensione sociale, ossia cultura di comunità di persone che vivono il proprio presente e progettano il proprio futuro con responsabilità e con la condivisione del perseguimento del bene comune in un contesto sociale più coeso.» Eccoci, allora, ai “Percorsi Culturali in Pinacoteca” pensati da Indriolo con la visione di compiere un cammino originale e innovativo rispetto agli standard fin qui espressi: la realizzazione di un ciclo di eventi centrati su tematiche di particolare interesse socio-culturale, cadenzati nel tempo e comunque spalmati nell’arco di un anno, con la presenza di personalità di alto rilievo ed il confronto interattivo caratterizzato dalla formula incontro-dibattito. Il primo di questi incontri avrà luogo nei locali della Pinacoteca alle 17,30 di martedì 10 dicembre 2019 con la presenza autorevole di S.E. mons. Antonino Raspanti, Vescovo di Acireale e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana che parlerà sul tema Cultura, Turismo e Sviluppo di territori - L’etica dell’economia e la filosofia della solidarietà. Moderatore il Dott. Salvo Fallica, scrittore e firma prestigiosa di importanti testate giornalistiche. Il programma della manifestazione prevede anche una testimonianza sul modello di sviluppo turistico della Pro Loco Bronte. Storia, Religioni, Cultura Magdi C. Allam e Marisa Scavo al Circolo di Cultura No alla violenza dell’Islam e alla violenza sulle donne “No alla violenza dell’Islam e alla violenza sulle donne in generale” è il messaggio conclusivo del convegno tenutosi ieri sera a Bronte, al Circolo di Cultura E. Cimbali, con lo scrittore Magdi Cristiano Allam e la dottoressa Marisa Scavo, procuratore aggiunto della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, alla vigilia della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” che oggi nella Pinacoteca Sciavarrello ha visto allestire una mostra da Fidapa e Telefono Rosa sul tema. L’incontro di ieri è stato aperto dal presidente del Circolo di Cultura, Salvatore Tirendi, anche a nome di tutti i presidenti dei sodalizi coorganizzatori dell’evento: Nicola Neri (Lions Club Adrano-Bronte-Biancavilla), Nino Liuzzo (Associazione Bronte Insieme), Salvatore Meli (Rotary Aetna Nord-ovest), Vincenza Rita Gangi (Fidapa Bronte), Franca Sanfilippo (Club Donne insieme Bronte), Antonella Caltabiano (Telefono Rosa Bronte). Moderatore è stato il giornalista Luigi Putrino. Apprezzati sono stati il maestro Federico Caruso (tastiera) e il giovanissimo studente del Conservatorio di Messina Francesco Casella (flauto) che hanno eseguito brani musicali. Tornando al tema della serata, la dottoressa Scavo ha disquisito sugli aspetti legati alla violenza di genere presenti nel Corano, il dottor Putrino ha fatto un excursus storico su “L’Islam nell’anno 1000 a Bronte” e Magdi Allam ha concluso con la presentazione del suo libro - denuncia “Il corano senza veli”. Particolarmente numeroso ed attento il pubblico, con in sala per il comune di Bronte il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati, e gli assessori Cristina Castiglione, Ernesto Di Francesco e Giuseppe Di Mulo. Per le forze dell’ordine c’erano l’ispettore superiore Piero Mirenda del locale distaccamento del Corpo forestale regionale, il comandante della compagnia carabinieri di Randazzo, capitano Nicolò Morandi, e quello della Stazione di Bronte, maresciallo maggiore Giuseppe Cunsolo. Fra i presenti anche il senatore Pino Firrarello e Carmelo Indriolo, presidente della “Pinacoteca Sciavarrello” che ieri mattina ha fatto visitare a Magdi Allam la mostra, dopo che Franco Cimbali allo scrittore aveva fatto autografare tutti i suoi libri conservati nella biblioteca del Real Collegio Capizzi. Prima del convegno, Magdi Allam è stato ospitato dalla presidente Antonella Caltabiano presso la sede del Telefono Rosa, di cui ha apprezzato la mission antiviolenza complimentandosi con le volontarie. | |||
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Arte ceramica nei lavori di Russo e Vignera Successo della mostra "ConCreta" In occasione della 30^ edizione dell’Expo del Pistacchio, la “Pinacoteca Nunzio Sciavarrello”, testimone di storia, cultura e tradizione brontese – presieduta da Carmelo Indriolo – ha accolto la mostra di arte ceramica “Concreta”. Gli artisti che hanno preso parte a quest’evento, esponendo le loro opere, sono Letizia Russo e Vincenzo Vignera. Letizia Russo, che sin dalla fanciullezza ha nutrito una passione sviscerata per l’arte, ha coronato il suo sogno dopo il pensionamento, dando libero sfogo alla sua vena artistica e affinando la tecnica del modellamento presso vari artisti e ceramisti. “Da piccina, quando ero a tavola, mi dilettavo a modellare la mollica del pane creando pupazzetti e forme – continua – non riuscivo a stare lontana dalla sensazione di creare con le mie mani qualcosa di unico”. Vincenzo Vignera, grazie alle sue esperienze lavorative che lo hanno perfezionato, ha acquisito una notevole abilità nell’uso del tornio e del pennello. Oltre a dedicarsi alla tradizione siciliana, associa anche quella umbra, riprendendo elementi e caratteri rinascimentali. I due collaborano e lavorano insieme con uno scambio di idee e di consigli, guardando con occhio critico e oggettivo l’uno il lavoro dell’altra e viceversa. È dalla terra che tutto ha origine. L’elemento atavico che abbraccia la vita e la nutre. L’argilla, infatti, risiede sulle sponde di fiumi o torrenti e gestirla non è semplice: essa è una materia viva, non statica e, se miscelata con l’acqua, assume una sensibile plasticità. Dagli ossidi del terreno dipende la colorazione dell’argilla che può essere, più comunemente, bianca o rossa. Cos’altro, se non la ceramica, per un inno alla sicilianità. Letizia Russo e Vincenzo Vignera hanno dato vita a innumerevoli lavori, omaggiando la terra natìa: cupole di Chiese siciliane, campanelle in maiolica bianca decorate a mano, vasi con agrumi meridionali e teste di moro in memoria delle antiche leggende della regione. Una lode alla creatività degli artisti e alle tradizioni e ai colori della Sicilia. [Erika Samperi, Corriere Etneo, 10 Ottobre 2019] Nelle due foto alcune opere di Letizia Russo esposte nella Pinacoteca Sciavarrello: a sinistra un gruppo di "Bambole" e (a destra) "Testa maschile antropomorfa" in argilla rossa. «Le bambole - scrive l'artista brontese - rappresentano un esplicito ricordo d'infanzia. Elegante e composta femminilità degli anni '30 o bucolico e accogliente fascino mediterraneo. Appaiono come tesori di un tempo trascorso, incantate e pronte al movimento appena percepibile dei loro abiti.» Concorso di Pittura organizzato dalla Fidapa Alla scoperta di Bronte attraverso percezioni ed emozioni "Alla scoperta di Bronte attraverso percezioni ed emozioni" è stato il tema della XIX estemporanea di pittura, organizzata, nell'ambito della XXX Sagra del Pçistacchio, dalla Fidapa di Bronte nella Pinacoteca comunale Nunzio Sciavarrello del Real Collegio Capizzi, che ha visto premiare quattro giovani artisti dell’Accademia di belle arti di Catania, del Liceo artistico di Bronte e liberi professionisti. [Leggi l'articolo del Giornale di Sicilia] DOMANDE ENTRO SABATO 7 SETTEMBRE Otto borse di studio per nuovi studenti universitari Sostegno agli studenti universitari brontesi dalla Cattedra Nicola Spedalieri Ricordiamo a quanti fossero interessati che la domanda di partecipazione al concorso per 8 borse di studio di sostegno agli studi universitari (di 1000 euro cadauna) bandito dalla "Cattedra Nicola Spedalieri - per la memoria storica in Bronte" scade sabato 7 settembre p.v.. Il concorso si pone l’obiettivo di fornire un sostegno che possa facilitare l’accesso all’Università agli studenti capaci e meritevoli ma privi di adeguati mezzi economici ed è rivolto agli studenti delle Scuole Superiori di Bronte, che si sono diplomati nell'anno scolastico 2018/2019. La domanda per la partecipazione va consegnata al Sig. Saitta presso il Circolo di Cultura da lunedì 2 fino a sabato 7 settembre c.a.. Tutte le informazioni (locandina, bando, modulo di domanda, griglia di valutazione, ecc,) sono disponibili sul sito della Cattedra Nicola Spedalieri. [Gli otto vincitori della Borsa di studio]
Cattedra Nicola Spedalieri 8 borse di studio agli studenti meritevoli La Cattedra Nicola Spedalieri di Bronte ha bandito un concorso per l’assegnazione di 8 borse di studio, da 1000 euro ciascuna, quale misura di sostegno per gli studi universitari da elargire ad altrettanti studenti meritevoli diplomatisi quest’anno negli istituti superiori di Bronte. Fondata nel 2013 su iniziativa del brontese Piero Martello (presidente del Tribunale del lavoro di Milano, direttore della rivista giuridica Lavoro Diritti Europa) insieme ad un folto gruppo di volontari, la Cattedra ha organizzato apprezzati concorsi a premi per la ricerca storica, su illustri personaggi di Bronte. Quest’anno, le donazioni dei privati sono state destinate al sostegno del diritto allo studio universitario. Gli studenti devono avere tre requisiti essenziali per fare domanda: voto di diploma non inferiore a 90/100, una media di voti non inferiore a 7 nell’ultimo triennio e un Isee non superiore a 42.000 euro. Il bando completo si trova su lsito della Cattedra Nicola Spedalieri. Grazie alla collaborazione del presidente del Circolo di cultura Enrico Cimbali di Bronte, Salvatore Tirendi, gli interessati potranno consegnare le istanze, in busta chiusa, al signor Antonino Saitta presso il sodalizio sito in corso Umberto, 200. Una commissione formata dai professori Alfredo Venia (presidente) e Rita Barbagiovanni, da Nino Liuzzo e Laura Castiglione (Associazione Bronte Insieme) e dai professori Giuseppina Luca e Melo Melardi valuterà i titoli e decreterà gli 8 vincitori, che saranno resi noti il 21 settembre prossimo e premiati nel corso di una cerimonia. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Consegnati i numerosi riconoscimenti Premio Themis alla nona edizione Una ventata di cultura e gioventù Tradizionale ventata di cultura e gioventù in occasione della premiazione della nona edizione del Premio Themis, il concorso letterario rivolto ai ragazzi delle scuole di tutt’Italia e non solo, organizzato dall'Associazione culturale “Orizzonti liberi”, presieduta da Barbara Prestianni. Tematica di quest'anno i “Legami”. Alla cerimonia svolta nell'aula magna dell'istituto superiore “Benedetto Radice” di Bronte, ospiti della dirigente Maria Pia Calanna, hanno partecipato il cantautore Vincenzo Spampinato, insignito per l'occasione anche del titolo di “Ambasciatore della cultura”, l'artista Sarah Angelico, direttrice della galleria d'arte moderna “Katàne”. Inoltre Antonio Condorelli, coordinatore del quotidiano on-line “Live Sicilia” Catania, e Donata Agnello Foresta, direttore del mensile “I love Sicilia”, che hanno incoronato la vincitrice del premio speciale intitolato a Francesco Foresta, vinto da Enrica Miraglia Cafulla, studentessa dell'istituto superiore “Capizzi” di Bronte con “A te”. (...) Questi i vincitori fra gli studenti delle scuole inferiori. Per la sezione opera grafica, ha vinto “Indissolubile”, di Arianna Campailla di Alì Terme. Per la sezione racconto “Grazie, lo devo a te”, di Desiree Mazza di Randazzo. Per la opera fotografica “Impronte nel mio cuore... mio padre e il mio cane” di Carlotta Cairone di Bronte. Ornella Giusto premio Fidapa 2019 Per il suo essere «donna e artista versatile, orgogliosamente siciliana» Conferito, sabato scorso a Bronte, il premio «Donna Fidapa 2019» all’attrice catanese Ornella Giusto, per il suo essere «donna e artista versatile, orgogliosamente siciliana». Nora Caserta (già presidente Fidapa di Bronte e del Distretto Sicilia) per l’impegno profuso nei 25 anni di carriera fidapina, ha avuto la nomina di socia onoraria. Fra i presenti l’onorevole Castiglione, il senatore Firrarello, i presidenti dei sodalizi Salvatore Tirendi (Circolo di Cultura) Giacinto Schilirò (Rotary) e Margherita Romeo (Donne insieme). Molto sentito il momento dei ringraziamenti da parte delle protagoniste (nella foto da sx): Maria Ciancitto (vice presidente Distretto Sicilia), Francesca Longhitano (collegio nazionale garanti), Nora Caserta, Cettina Oliveri (vice presidente nazionale), Vincenza Carroccio (presidente Fidapa Bronte) e Ornella Giusto. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia) Santuario Maria SS. Annunziata Il restauro dell’Annunciazione Previsti interventi di pulizia e ripristino per il gruppo marmoreo del Gagini e l’arco del 1500 La Festa dell’Annunziata, è stata quest’anno l’occasione per presentare ai brontesi il progetto di restauro del gruppo marmoreo dell’Annunciazione del Gagini e dell’arco rinascimentale che lo contiene. Nel corso di un convegno tenuto sabato 23 marzo nella navata della Chiesa dell'Annunziata, davanti alle due opere d’arte e a un pubblico numeroso e attento, il progetto è stato illustrato con gli interventi di mons. Adolfo Longhitano che ha parlato su “Il gruppo marmoreo dell'Annunziata di Bronte”, dell’arch. Gigi Longhitano (“Genesi di un’identità brontese”) e della restauratrice Maria Scalisi (“Il prossimo restauro”). Il gruppo marmoreo (le due statue della Madonna e dell’Angelo e l’inginocchiatoio) fu acquistato dal popolo brontese il 21 gennaio 1540 con un atto pubblico stipulato fra il brontese Nicola Spedalieri e lo scultore palermitano Antonino Gagini che, fra l’altro, s’impegnò anche «di decorare con oro le due immagini». Costò 48 onze (circa 100 mila euro di oggi) e fu consegnato pochi anni dopo, nel 1543, portato per mare da Palermo fino alla marina di San Marco e, da qui, a Bronte, attraverso i boschi dei Nebrodi, su un carro trainato da buoi. Il bellissimo arco rinascimentale di travertino che oggi caratterizza l'altare maggiore è della stessa epoca e fino a qualche decennio fa era montato nella Cappella del Cristo alla Colonna. Fu smontato e rimontato nell'altare maggiore tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90. Richiama molto nello stile e nei fregi il portale d’ingresso della chiesa anch'esso in travertino. E' tutto costruito con pregevoli bassorilievi, ornati e figure, indorati e variamente colorati, col classico frontone sormontato da tre guglie lavorate a fiorami. Da saggi di pulitura recentemente effettuati dalla restauratrice Maria Scalisi si è notato subito che le statue e lo stesso arco sono ricchi di disegni e di decorazioni in oro zecchino ma anche ricoperti da un notevole strato di sporco di natura organica, polveri grasse e nero fumo. Le statue presentano ossidazioni nella coloritura dei drappeggi con le minuziose e raffinatissime decorazioni in oro zecchino del risvolto delle vesti e dei capelli della vergine e dell’angelo ormai quasi scomparse anche per la maldestra pulizia del passato. «Le mani della Vergine – afferma la Scalisi - sono totalmente dipinte con le dita però tenute da nastro adesivo». Fra l’altro, nello smontare e rimontare l’arco nell'altare maggiore a far da cornice al gruppo statuario dell'Annunciazione non è stata eseguita nessuna listatura o stuccatura di riempimento. «Anch’esso in alcuni punti è decorato in oro zecchino ma un notevole strato di sporco ricopre tutta la superficie. Sarebbe necessario eseguire la pulitura, le stuccature di profondità, nonché le listature finali, per dare maggiore compattezza e leggibilità». Il lavoro di restauro si rende quindi urgente e necessario: consentirà di ammirare l’arco del 1549 nel suo primitivo splendore e di rivedere le statue nella bellezza con la quale sono uscite nel 1543 dalla bottega di Antonino Gagini, consegnandole allo sguardo e alla devozione anche delle future generazioni di brontesi. I lavori saranno eseguiti dalla restauratrice Maria Scalisi, con il nulla osta della Curia Arcivescovile e della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania. Stante che non si è riusciti ad ottenere il benchè minimo contributo pubblico il rettore del Santuario P. Nunzio Capizzi conta di realizzarli con le offerte dei fedeli. «Il restauro - afferma in un manifesto il rettore – merita di essere sostenuto da tutti noi, come espressione di devozione alla Madonna e come segno di responsabilità verso le generazioni di brontesi che ci hanno preceduto e che ci seguiranno». Si può dare il proprio contributo a mezzo bonifico sul c/c intestato al Santuario (Banco BPM, Iban IT83MO503483890000000003740) indicando la causale «offerta per restauro dell’arco e della statua dell’Annunziata»» oppure consegnando la propria offerta direttamente al rettore del Santuario che rilascerà una ricevuta. Il costo del restauro dovrebbe aggirarsi sui 53 mila euro; ad oggi sono stati raccolti appena un terzo della somma. 19 Giugno 2020: Restauro del gruppo marmoreo dell’Annunziata, Sopralluogo della Sovrintendente Panvini e della Curia 15 Agosto 2020: Dopo il restauro, risplende l’Annunziata di Bronte Le liriche di Melardi nella Pinacoteca Sciavarrello Musica e poesia in Pinacoteca Poesia e musica, alle 17,00 di oggi, domenica 24 marzo, in mezzo ai quadri della Pinacoteca Nunzio Sciavarrello: vi è stata presentata la seconda edizione di “Schegge”, il libro di poesie che ha raccolto maggiori consensi del nostro concittadino Giuseppe Melardi, lette alcune sue liriche ed eseguiti brani musicali. Sono intervenuti Carmelo Indriolo, presidente della Pinacoteca; lo scrittore Emanuele Spitaleri, anche con funzioni di moderatore; Rosa Saitta, assistente sociale; la pittrice, poetessa ed autrice del dipinto di copertina del libro Eleonora Barbaro e Giuseppe Pennisi amministratore della Carthago Edizioni che ha pubblicato il libro. Gli interventi sono stati piacevolmente inframmezzati dalla esecuzione di brani musicali da parte di Melo ed Elena Melardi e dalla lettura di alcune liriche tratte da “Schegge” da parte di Elena Melardi e dello stesso autore Giuseppe Melardi. Era prevista ed annunciata la presenza anche del vice sindaco Gaetano Messina e dell’assessore alla Cultura Chetti Liuzzo ma, evidentemente per altri impegni, non si sono fatti vedere. “Schegge”, ha visto la luce nel novembre 2014 e subito ha raccolto numerosi premi, menzioni e riconoscimenti. «E' - si legge nella motivazione di uno dei tanti premi - un viaggio attraverso la vita, la religione e l'io nascosto di ogni uomo che sulle ali della poesia accompagna il lettore, tenendolo per mano e svelando così in modo a volte crudo e a volte oscuro quanto riserva la vita». Numeroso il pubblico presente. Storia, Politica, Cultura Il Gattopardo al Circolo di Cultura «Il Gattopardo. Storia, politica e cultura» è il tema del convegno che si è svolto domenica 24 Febbraio a Bronte, al "Circolo di Cultura Enrico Cimbali" in interclub con Lions Adrano-Bronte-Biancavilla, Rotary Aetna Nord-ovest, Fidapa, Associazione Bronte Insieme, Donne insieme e Telefono Rosa. Per le associazioni, a dare il benvenuto ai numerosi partecipanti sono stati rispettivamente Salvatore Tirendi, Vincenzo Longo, Giacinto Schilirò, Vincenza Carroccio, Franco Cimbali, Maria Paparo e Maria Pia Grassia. All’introduzione e rassegna stampa del giornalista Luigi Putrino, che ha moderato l’evento, sono seguite letture del libro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa da parte di Rossella Spanò (foto a destra con Lina Scalisi) e le relazioni dei docenti dell’università di Catania Emilio Galvagno e Lina Scalisi e del senatore Pino Firrarello. Per la professoressa Scalisi, «al di là dei suoi meriti letterari, Il Gattopardo incontrò un grande successo, nell’Italia del miracolo economico, in parte dovuto ad una lettura in chiave antropologica del Mezzogiorno in cui era ambientato. Un Mezzogiorno considerato prigioniero delle colpe del passato, ma ricco di potenzialità che solo il futuro avrebbe liberato». Il senatore Pino Firrarello ha evidenziato come «il plebiscito del 1860, che portò all’Unità d’Italia con un voto farsa, possa rappresentare anche una metafora sul referendum del 1946, che sancì il passaggio dalla monarchia alla repubblica, lasciando forti dubbi sulla genuinità del voto». Alcuni aspetti culturali, infine, li ha analizzati il professore Emilio Galvagno, ricordando fra l’altro «il leitmotiv della morte che pervade la narrazione, in particolare il senso di disfacimento del principe Salina, della sua casata e di un’aristocrazia incartapecorita, come il povero cane Bendicò di fine racconto». Fra i presenti in sala, l’onorevole Giuseppe Castiglione, il vice sindaco Gaetano Messina, gli assessori Giuseppe Di Mulo e Ernesto Di Francesco, il presidente del Consiglio comunale Antonino Galati, il direttore del «Museo Casa Verga» di Catania, Giovanni Laudani, e il presidente della locale «Pinacoteca Sciavarrello», Carmelo Indriolo. Il supporto tecnico è stato curato dalla Smile service, i servizi televisivi li ha realizzati Tele radio Ciclope. Da diversamente abili a diversamente felici Un viaggio nell’Autismo con Federico De Rosa Sabato prossimo 23 febbraio Bronte avrà il piacere di accogliere Federico De Rosa ed il papà Oreste. Federico è un ragazzo romano di 25 anni, autistico non verbale; significa che non riesce ad esprimersi parlando, ma, ciononostante, scrive meravigliosamente. Da piccolo la sua famiglia ha ricevuto una diagnosi infausta: il suo autismo era della forma più grave ed i medici avevano pronosticato che Federico avrebbe al massimo potuto concludere la seconda elementare. Grazie all’amore della famiglia ed al sostegno dei terapisti, invece, è riuscito a fare molto di più: si è diplomato al liceo scientifico, ha scritto due libri, è un giornalista ed un conferenziere internazionale. Scrivendo al computer, senza l’uso della voce, sabato questo ragazzo ci aprirà la porta della sua ricca interiorità, dimostrandoci che si può e si deve andare oltre le apparenze. La sig.ra Elisabetta Sgrelli, mamma di un bambino autistico, la Dott.ssa Marzia Sapuppo e l’Associazione XX Novembre 1989, in collaborazione con il Collegio Capizzi e la Parrocchia di S. Giuseppe, hanno organizzato due incontri con Federico ed Oreste: Anniversario della nascita Bronte ricorda il poliedrico artista Sciavarrello Bronte ha ricordato il prof. Nunzio Sciavarrello, indimenticato pittore, scenografo, incisore, fondatore dell'Accademia di Belle Arti, in occasione dei 100 anni dalla nascita. Il dott. Carmelo Indriolo, presidente della Pinacoteca, insieme con il Comune, ha organizzato un importante e partecipato convegno dal titolo “Nunzio Sciavarrello: L’uomo e l’artista”. Presente la Giunta municipale, il presidente del Consiglio comunale Nino Galati e numerosi consiglieri. A relazionare, dopo l’introduzione del dott. Indriolo ed i saluti del vice sindaco Gaetano Messina, la prof.ssa Giuseppina Radice. Presenti i figli del prof. Sciavarrello: Patrizia, Clelia ed Andrea. «Questa è una giornata di festa – ha affermato Indriolo – il modo migliore per ricordare il profilo umano e artistico del fondatore di questa pinacoteca». «Nostro padre – ha aggiunto Clelia Sciavarrello – durante la vita ha coltivato tanti sogni che si sono realizzati e continuano a realizzarsi. Questa Pinacoteca era un suo sogno e ci è riuscito». «È sbagliato – ha affermato la prof.ssa Radice – scindere le figure dell’artista e dell’uomo. Sciavarrello ha investito tutte le sue energie per quello cui credeva. Affrontava i problemi con energie e li risolveva». Presenti numerosi ospiti. Fra questi Enzo Indaco, Egidio Incorpora, Ninetta Minio, l'avv. Enrico Ciraldo ed il dott. Piero Martello, magistrato brontese e presidente del Tribunale del lavoro di Milano. [Fonte La Sicilia, Giornale di Sicilia] GIORNATA DEDICATA ALL’ETNA Un Vulcano di parole “Un Vulcano di parole” è il tema dell’evento culturale che avrà luogo alle ore 9.30 di sabato 27 p.v. nella Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello”. L’iniziativa è finalizzata a promuovere la conoscenza del territorio etneo e del nostro vulcano in particolare per stimolare il senso dell’appartenenza e rafforzare nei giovani l'identità culturale. Questo nostro territorio ha enorme interesse morfologico e soprattutto naturalistico, antropologico, sociale e produttivo; l'Etna è patrimonio dell'umanità insieme al sito delle Dolomiti e alle Isole Eolie; per ciò occorre riscoprire e valorizzare le enormi potenzialità di tale straordinaria risorsa. Destinatari preferenziali dell’evento sono i giovani, gli studenti del quarto e quinto anno dell'istituto Superiore Capizzi nelle sue tre articolazioni. Il programma è di alto profilo anche per il prestigioso parterre che può leggersi nel manifesto, ed anche bene articolato nei due momenti, Le colate raccontate, a metà tra la narrativa e la relazione scientifica con i vulcanologi dell'Ingv, e Etna patrimonio dell'umanità, sul quale ci sarà un confronto interattivo tra studenti e specialisti. Nella prima parte “Le colate raccontate: 1669, l’eruzione storica più importante” (vulcanologia storica dell’Etna e narrativa surreale insieme, tra esattezza scientifica e finzione letteraria) interverranno: Gaetano Perricone, giornalista, Sergio Mangiameli, scrittore, Stefano Branca, Ingv Catania. I racconti saranno letti da Aldo Leontini. La seconda “Etna patrimonio dell’Umanità” (manuale raccontato di vulcanologia e itinerari, Giuseppe Maimone Editore) sarà un incontro con gli autori; Salvo Caffo, vulcanologo Parco dell’Etna; Sergio Mangiameli, scrittore; Monica Maimone, responsabile progetto editoriale.E’ prevista la partecipazione degli studenti dell’Istituto Superiore “Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte. Tutto sarà accompagnato da alcuni brani eseguiti dal “Coro polifonico Ven. Ignazio Capizzi” di Bronte. La cittadinanza è invitata ad intervenire. L’ingresso è libero.
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"Prendi un libro lascia un libro" Parte Girolibro, biblioteca a cielo aperto «Dobbiamo essere cittadini attivi e responsabili» Hanno costruito, legno dopo legno, con fondi del Bilancio Partecipativo 2017, minuscole biblioteche a cielo aperto, piccole bacheche urbane, inaugurate lo scorso 18 luglio a Bronte, presentandole ai concittadini. L’idea è partita da Maria Gatto, 31 anni, che ha subito coinvolto nel progetto di Girolibro il fratello 26enne Simone e il fidanzato 31enne Elio Longhitano, tutti e tre originari di Bronte. «Le abbiamo collocate in giro per la città e speriamo che i brontesi non solo le utilizzino ma ne diventino custodi». Il progetto, molto semplice, permette a chiunque, gratuitamente e senza tesserarsi di «L'idea - si legge nelle postazioni - prende spunto dall'iniziativa "Little Free Library", nata negli Stati Uniti nel 2009, grazie ad una trovata di Tood Bol che s'inventa una biblioteca che tutti possono contribuire ad arricchire con propri libri, così da rigenerare sempre la quantità di titoli presenti». Il servizio è gratuito. (vedi anche MeridioNews) Ieri un'affollata cerimonia nell'ex chiesa di S. Michele Minore Sciavarrello (ri)vive nella "sua" Pinacoteca intestata al suo nome la pinacoteca da lui donata alla Provincia E’ trascorso un secolo dalla nascita di Nunzio Sciavarrello (1918-2013), artista nativo di Bronte, di rinomanza internazionale attento a tutte le arti: la pittura e le arti figurative, in primo luogo, ma raffinato cultore di tutte le muse, competente bibliofilo e in definitiva modello di quella sensibilità rinascimentale di cui l’Italia - e la Sicilia con essa - è stata faro nel mondo. Ieri è stata intestata al suo nome la pinacoteca da lui donata alla Provincia e la raccolta di libri fuori commercio che con i documenti connessi costituiscono per diversi aspetti un unicum nel panorama italiano. Il tutto è allocato in quella che fu la chiesa di S. Michele Minore (in piazza Manganelli), che, restaurata opportunamente, offre ai visitatori un impianto rigorosamente settecentesco vivacizzato dai molteplici colori di ritratti delle personalità culturali italiane, di autoritratti, di pubblicazioni artistiche introvabili di ogni specie e sempre di altissimo valore storico. E’ la creazione di un grande e poliedrico artista. Ci sono creazioni di Guttuso, un ritratto di Rubinstein, una intera galleria di ritratti di personalità della letteratura e delle arti, compreso il premio Nobel Quasimodo ripreso in atteggiamento severo, con lo sguardo profondo, come si conveniva al continuatore dei classici attici in terra sicula. I giovani potranno facilmente rendersi conto del lascito delle passate generazioni, gli anziani potranno ricordare le figure che hanno caratterizzato la nostra cultura nel mondo. Ieri sera a festeggiare la nuova istituzione culturale accanto ai figli dell’illustre Maestro (Patrizia, Clelia e Andrea) sono accorsi quanti sono stati illuminati dalla sua personalità (tra l’altro fu il fondatore della Accademia di Belle Arti, del Liceo Artistico, dell’Istituto Statale d’Arte e del Teatro Stabile). Il prof. Antonino Blandini, sodale dell’artista e con lui attento a tutte le manifestazione dell’arte, ha tracciato un profilo sentimentale dell’uomo (sempre generoso anche nei periodi più bui della guerra, sempre pronto a indicare le mete civili da raggiungere). Sobriamente ha sottolineato il rilievo delle istituzioni alla cui creazione contribuì, e soprattutto ha indicato il loro fine più nobile: elevare gli interessi della popolazione, diffondere la cultura e con essa l’autentica vita democratica; i figli dell’artista hanno ricordato l’umanità del padre che considerava Catania come la sua Itaca; Enzo Bianco, dopo avere scoperto la targa con l’intestazione della Pinacoteca e biblioteca, ha sottolineato come il Maestro continua a vivere, e insegnare, nella sua istituzione. Nello stesso senso si sono mossi gli interventi di Ettore De Salvo, per la città metropolitana e di Carmelo Indriolo, presidente della pinacoteca di Bronte, anch’essa creata dal generoso artista. Toccante l’omaggio tributato dagli artisti Salvatore Vella al flauto e Giuseppina Vergine all'arpa, che sulle note del grande Rossini ottocentesco hanno fatto gustare la bellezza musicale con maestria espressiva. Una festa di tutte le arti: che faranno bene alle future generazioni se, sull’esempio di Nunzio Sciavarello, mireranno al bello. La chiesetta di S. Michele è dominata da un’antica lapide raffigurante una bilancia nella quale i valori spirituali devono avere la meglio su quelli materiali ed effimeri. (Fonte: La Sicilia) Nell’anniversario della nascita Ricordato Mons. Nunzio Schilirò Musicista, studioso apprezzato negli ambienti musicali internazionali Mons. Nunzio Schilirò, illustre cittadino brontese, è stato ricordato nell’anniversario della sua nascita, sabato 7 Aprile 2018, nei locali dell’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Benedetto Radice”. L’evento ha visto protagonisti i giovani allievi delle quarte e quinte classi della scuola, ai quali è stata affidata la memoria del celebre musicista studioso e sacerdote, concittadino poco conosciuto nel suo paese d’origine e apprezzatissimo, invece, in tutti gli ambienti musicali siciliani, italiani e non solo. E’ intervenuto il prof. Paolo Mario Cipolla, allievo di Mons. Schilirò, ex organista del Duomo di Catania, fine studioso e compositore di musica sacra anch’egli, noto, come il suo maestro, negli ambienti musicali etnei, oltre che stimato docente universitario di lingua e letteratura greca all’Università catanese. Alla presenza del Dirigente scolastico, del Sindaco e di altri ospiti che avevano conosciuto Mons. Schilirò, il prof. Cipolla ha alternato alla presentazione del profilo umano, caratteriale e professionale del suo grande Maestro anche l’ascolto di brani di musica polifonica, gregoriana, classica e sacra, affascinando gli allievi con la particolarità dei brani scelti. Le immagini più belle hanno riguardato il ricordo della Messa che il Monsignore animò alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, quando dimostrò ancora le sue doti straordinarie dirigendo in contemporanea i dodici cori provenienti da tutta la Sicilia. L’istituto “B. Radice” ha voluto, con questo evento, celebrare la memoria di un uomo e un musicista di elevata statura culturale scomparso a Catania, il 16 gennaio 2017, di cui la città di Bronte ha motivo di essere orgogliosa e il dovere di celebrare e ricordare ancora, con altri eventi futuri. La Dirigente Maria Pia Calanna ha espresso soddisfazione per aver promosso l’iniziativa nel proprio Istituto e si è augurata che da questo possano scaturire altri eventi dedicati all’illustre concittadino. (Carmela Nobile) | ||||||||
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“I migliori locali dove acquistare formaggio in Sicilia” Premio alla carriera a Sebastiano Galati «Esempio per le future generazioni» Sebastiano Galati, salumiere brontese, noto gestore di una "putia" in via Card. De Luca 6, è stato premiato con un particolare riconoscimento “alla carriera”, per la sua professionalità e la decennale attività "dedicata umilmente ai formaggi storici di qualità". Il prestigioso riconoscimento è arrivato nel corso di un convegno organizzato a Floresta alcuni giorni fa durante la manifestazione “Nebrodi Cheese Festival”, un evento finalizzato a qualificare e valorizzare le produzioni di nicchia dei formaggi siciliani ottenute con sistemi tradizionali, in aree marginali con agricoltura sostenibile. Il convegno, dal titolo “i prodotti caseari tradizionali: realtà e prospettive nell'era della globalizzazione”, organizzato dall'Università di Catania, ha visto anche la presentazione al pubblico dei risultati di una ricerca durata due anni, denominata “Putie”. Nell’indagine, sviluppata su 518 punti vendita (negozi di gastronomia ed anche supermercati) distribuiti in 157 comuni della Sicilia (40% del totale), sono stati valutati prezzi, offerta e professionalità. E dopo aver esposto i risultati della ricerca, l'organizzazione ha voluto anche premiare e far conoscere alcuni punti vendita siciliani per la particolare attenzione prestata nella selezione dei formaggi da vendere, per l’offerta di prodotti di qualità, di quelli tipici della tradizione e di quelli con riconoscimenti Dop ed Igp. I premi sono stati assegnati dall'università di Catania e sono stati valutati, oltre l'aspetto e la pulizia dei punti vendita, anche gli aspetti tecnici dei prodotti, la convenienza e la professionalità dei titolari e dei dipendenti magari nel rispondere alle domande dei clienti. Sulla valutazione dei negozi, hanno inciso molto la scrittura delle etichette, l'esposizione nel bancone, ma i giurati non hanno tralasciato di “dare un'occhiata” anche all'atmosfera del locale. E così, tra i premiati, sono stati selezionati alcuni esercizi siciliani (sette fra salumerie, negozi di gastronomia ed enograstronomia) che vanno da Palermo a Mazarino, da Trapani a Paternò, Siracusa e Comiso. Un particolare premio alla carriera è stato assegnato al nostro Sebastiano Galati con la seguente motivazione: “Sguardo onesto sincero, riservato di poche parole. Una vita dedicata umilmente ai formaggi storici di qualità. Silenzioso, ma sensibile alle esigenze del consumatore. Ne percepisce i bisogni con professionalità esaudendoli con discrezione. Esempio per le future generazioni”. A premiare i “maestri del formaggio” Giuseppe Licitra dell'Università di Catania che ha coordinato la ricerca. Al convegno erano presenti anche l’on. Giuseppe Castiglione, sottosegretario Mipaaf, Giovanni La Via, eurodeputato ed il prof. Vincenzo Chiofalo dell’Università di Messina. |
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