FESTA DELL'ANNUNZIATA - IL VENERDI' SANTO - I SEPOLCRI - I PIATTI TIPICI - DOLCI TIPICI - IL PANE - LE RICETTE AL PISTACCHIO
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Leggende e altro |
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(27 Luglio - 31 Agosto) 7 Agosto 2003, la festa dell'Annunziata - Si ripete ogni 4 anni fra una folla di fedeli l'arrivo della statua opera della scuola del Gagini Bronte affida il futuro alla sua Patrona E' passato fra una folla di fedeli il carro trionfale della Madonna Annunziata La tradizionale festa di agosto che si ripete ogni 4 anni, nel 460° anniversario dell'arrivo della statua della Madonna a Bronte, ha rinnovato la fede e la devozione dei brontesi nei confronti della Patrona. Così sotto l'«arco trionfale» costruito in via Umberto dai scenografi Riccardo Mangano e Gaetano Tropea, padre Nino Longhitano, e il sindaco della città, dott. Salvatore Leanza, hanno rivolto la loro preghiera alla Patrona fra tantissimi fedeli che hanno accompagnato in processione il lento ed emozionate passaggio del carro fino al Santuario dell'Annunziata, senza mai smettere di pregare e tessere lodi. La devozione dei brontesi
verso Maria Ss Annunziata affonda le proprie radici nella storia. Si
racconta, infatti, che senza l'intervento della Madonna, Bronte nel 1763,
nel 1832 e nel 1843 sarebbe stato sepolto dalla lava che ha minacciato da
vicino l'abitato. Sono due le leggende che narrano l'arrivo della
statua. La prima, tramandata da Benedetto Radice in «Chiese, Conventi,
Edifici pubblici di Bronte», racconta che la statua fu scambiata da alcuni
pastori brontesi con alcuni pirati greci che in cambio della statua vollero
l'albagio (caratteristico drappo di Bronte): per trasportare il carro si
servirono di due grossi buoi, con gli alberi dei boschi che si spostavano al
passaggio del carro. L'altra leggenda più suggestiva narra che la nave che trasportava la statua solcando le onde dello Ionio naufragò, ma mentre tutti andarono dispersi, la pesante cassa che proteggeva la statua cominciò a galleggiare fino ad essere raccolta da alcuni pirati saraceni che la scambiarono con i prodotti fatti con il latte del gregge di alcuni pastori brontesi che si trovavano nella Piana di Catania per svernare. Questi condussero la bella statua a Bronte servendosi di due grossi buoi aggressivi ed indomabili che un furbo possidente della Piana di Catania aveva consegnato loro come ottimi buoi da soma. I buoi però alla vista della Madonna furono miracolosamente aggiogati, trainando con forza e volontà fra i boschi etnei il carro fino allo spiazzale dell'Annunziata dove non vollero più avanzare di un sol passo, cominciando a girare su se stessi e facendo capire che era lì che la Madonna voleva che fosse eretto il suo tempio. Simili negli aspetti le due leggende altro non fanno che evidenziare l'attaccamento e la fede dei brontesi verso la Madonna Annunziata e la religiosità di un popolo che partecipa in massa a qualsiasi festa religiosa, affollando le chiese e le parrocchie. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
Annunziata, il bovaro è scornato La statua trainata da un trattore Con il simbolico ingresso trionfale nella città di cui è patrona e con la riconsegna da parte del sindaco della chiave d'oro della città, domenica sera la Vergine Annunziata è stata nuovamente incoronata "Regina di Bronte" alla presenza di migliaia di fedeli, delle autorità religiose, militari e di quelle civili, tra cui il vice presidente della Regione, Giuseppe Castiglione. Il carro con la statua, solitamente tirato dai buoi, a causa di una scornata al bovaro (ferito lievemente) ha dovuto continuare al traino di un trattore. Il sindaco Turi Leanza nel discorso solenne ha ricordato la devozione per l'Annunziata, sentita particolarmente dai brontesi che si affidano alla patrona specie nei momenti tragici. Ricordando i moti del diciannovesimo secolo e i contesti bellici del '900. Fra questi, in particolare, le persone sfollate
durante la seconda guerra mondiale, che nei primi d'agosto del 43 si
trovavano alla "Colla" dai Saitta. Essendo l'abitazione troppo esposta,
avvistati dai bombardieri, si rifugiarono nel sottostante traforo della
ferrovia, purtroppo già minato dai tedeschi e pronti a farlo saltare.
Tantissima gente ha partecipato
alla processione della patrona di Bronte, Maria Ss. Annunziata, che ha
ripetuto il trionfale ingresso nella città proprio come accadde 460 anni fa,
quando trainata da due grossi buoi la statua fu condotta all'interno della
città. Questo non ha fermato la festa ed il senso religioso dei brontesi che hanno affollato la via Umberto. (...). [La Sicilia, 5 Agosto 2003]
nel 460° anniversario dell'arrivo a Bronte della statua della Patrona Maria SS. Annunziata (1543 -2003) |
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