La chiesa
Maria SS. Annunziata è la protettrice con San Biagio di Bronte ed il Santuario a Lei dedicato è il vanto della nostra cittadina. Continua ad essere, come lo è stato dal 1535, anno della riunione in Bronte degli abitanti dei 24 Casali, il luogo della comune "identità", dove ritrovare conforto e speranza.
Il Santuario è uno dei più antichi monumenti religiosi della Città. Sorge al margine ovest del paese, nella parte inferiore del antico centro storico, un tempo delimitato dalla Via Santi oggi dal tracciato della circonvallazione che dalla stazione ferroviaria della Circum passando alle spalle di San Vito scende verso la contrada Sciarotta.
L'esterno della chiesa, con facciata piana a capanna e annessa torre campanaria nella parte destra, è costruito con muratura portante in conci di pietra lavica e malta di calce; ha una grande cupola emisferica a sesto acuto con lanterna e il tetto a capanna con capriate in legno e manto di tegole di terracotta. Unisce in un’unica mirabile immagine la solida espressività del complesso e la forza innovativa degli elementi architettonici d’ispirazione rinascimentale. Lo spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, ha una navata rettangolare e un profondo presbiterio quadrangolare. Addossato alla parte sinistra del prospetto della chiesa ed ad essa annesso, con accesso autonomo dalla piazza, si trova il delizioso Oratorio di Gesù e Maria sede dell'omonima antica Confraternita. La costruzione
L'inizio della costruzione della chiesa risale sicuramente a molto prima della riunione dei Casali (voluta da Carlo V nel 1535): la campana grande, infatti, riporta la data del 1535 (riporta la dicitura "Antoninus Sagla me fecit, MCCCCCXXXV"), e la chiesa già appare nei registri matrimoniali del 1505. Qualche studioso però nutre seri dubbi su queste date affermando che «nel 1505 non esisteva di certo la Chiesa della Madonna Annunziata», che «la chiesa fu costruita dopo l’arrivo della Sacra Immagine a Bronte, cioé dopo il 1543» e che la data "1505" (quando fu celebrato, per la prima volta un matrimonio in quella chiesa) è da leggersi in "1595". Non è possibile neanche stabilire quale fosse la struttura originaria della chiesa; solo la parte esterna della cappella di Cristo alla colonna fa pensare che essa facesse parte dell’edificio primitivo. Nel periodo di trasferimento e di unificazione dei Casali ordinato da Carlo V (1535 - 1548), la chiesa, secondo quanto scrive lo storico brontese B. Radice ("Memorie storiche di Bronte"), fu rifatta e ingrandita e, dopo l’arrivo della statua dell’Annunziata verso il 1543, la nascente nuova città fu messa sotto la protezione della Madonna Annunziata, dando agli abitanti dei vecchi casali una comune nuova identità. Mons. Ludovicus de Torres, il vescovo di Monreale che visitò Bronte dal 29 settembre al 3 ottobre del 1574, scrisse di aver trovato "altare decenter ornatum" e lodò "illum (il vicario della chiesa, D. Antonius Ciraulus) et confrates (la confraternita della Madonna Annunziata) et monuit ad perfectionem novae fabricae". Quasi cinquant'anni dopo, nel 1625, fu costruito, il campanile (la porta originaria era dove si trova adesso l’altare della Natività, entrando a destra). La facciata del Santuario fu completata nel 1631, e pochi anni dopo (nel 1651) fu compiuta la travatura della tettoia, come si legge sulla trave vicina al coro. Il coro e la cupola aggiunti nel 1811. |