21 Giugno 2011
Piano di rientro e qualità della sanità siciliana Alle ore 18,30 di sabato 25 giugno presso il "Circolo di Cultura Enrico Cimbali" il Rotary Club Aetna Nord ovest ha organizzato un incontro dibattito con il Dr. Umberto Liuzzo sul tema "Piano di rientro e qualità della sanità siciliana". Interverranno anche la d.ssa Anna di Franco ed il dr. S. Gullotta.
16 Giugno 2011
Quest'anno dedicata al 150° dell'Unità d'Italia Arte in fiore 2011 La Sezione brontese della Fidapa, presieduta da Maria Prestianni Firrarello, con il patrocinio del Comune organizza per sabato 18 e domenica 19 giugno la seconda edizione di “Arte in fiore 2011”, quest’anno dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Come per l'anno passato la manifestazione vedrà la realizzazione di bozzetti floreali che saranno realizzati con la tecnica dell’infiorata dagli artisti fiorai dell’Associazione CulturArte di Noto nelle piazze Spedalieri e Rosario. Nell’occasione, domenica 19 in Piazza Rosario si svolgerà anche un servizio di annullo postale filatelico con il bollo figurato di Poste Italiane che riproduce uno dei due bozzetti dell’infiorata “Un francobollo per l’unità d’Italia”. Ed è la seconda volta (l’altra è avvenuta il 10 dicembre 2010) che Poste Italiane ricorda a Bronte il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con un servizio di annullo postale filatelico commemorativo. La manifestazione verrà chiusa con una sfilata di moda. Il programma della manifestazione prevede Sabato 18 giugno: Ore 10 (Piazza Spedalieri): Taglio dei fiori e inizio della realizzazione dei bozzetti a cura degli artisti dell’“Associazione Culturarte” di Noto. - Ore 12 – 17 (Piazza Spedalieri e Piazza Rosario): Gli artisti dell’”Associazione Culturarte” di Noto lavoreranno ininterrottamente per ultimare i due bozzetti artistici dedicati all’Unità d'Italia: “Italia tricolore” (a Piazza Spedalieri) e “Un francobollo per l'Italia unita” (a Piazza Rosario). Domenica 19 giugno: Ore 14 – 20 (Piazza Rosario): Apposizione dell’annullo filatelico coniato dalle Poste italiane, su richiesta della Fidapa di Bronte, sul modello del bozzetto “Un francobollo per l'Italia unita”. | Ore 20 (Piazza Spedalieri): Sfilata di moda.
27 Maggio 2011 FERROVIA CIRCUMETNEA
La Bbc gira un documentario sull'area attorno all'Etna Da Linguaglossa a Bronte a bordo della littorina da poco rinnovata La Ferrovia Circumetnea, guidata dal Commissario governativo Gaetano Tafuri, «sbarca» in Inghilterra. La Bbc, la tv di Stato britannica, ha scelto infatti la Fce come partner per realizzare un documentario sull'area etnea. I giornalisti e i tecnici della più importante emittente del Regno Unito domenica prossima, 29 maggio, gireranno l'intera puntata della trasmissione «Sicily Unpacked», dedicata alle bellezze paesaggistiche dell'area attorno all'Etna, a bordo della littorina appena rinnovata dalla Fce, la «Ade 18-la Prima», il modernissimo treno dotato di tutti i comfort e di impianti tecnologici all'avanguardia, ristrutturata proprio dai tecnici dell'azienda etnea. I professionisti della Bbc hanno scelto come scenario per le proprie riprese il tratto di ferrovia compreso tra Linguaglossa e Bronte. Salita in littorina a Linguaglossa, la troupe inglese percorrerà il tragitto della Circum fino a Bronte e viceversa, scegliendo luoghi suggestivi per le proprie riprese che non potrebbero essere raggiunti in altro modo. «Siamo lieti e orgogliosi di ospitare la Bbc a bordo di uno dei nostri gioielli - commenta il commissario Tafuri -. La nostra fama è arrivata anche oltre la Manica e questo ci rende particolarmente felici. Speriamo che questa esperienza possa accrescere ulteriormente il numero di turisti che ogni anno viaggiano sui nostri treni. La Bbc è una delle tv più importanti d'Europa se non del mondo, vista da milioni di persone anche tramite le moderne apparecchiature satellitari. Quindi, le potenzialità di questo programma televisivo saranno veramente enormi. La nostra azienda, evidentemente, rappresenterà un ottimo biglietto da visita per la Sicilia e per tutto il Meridione d'Italia». [Fonte: La Sicilia] (Nella foto, la "Al 56", la Littorina della Circum che ha caratterizzato il trasporto viaggiatori per oltre 50 anni, transita nella Contrada Difesa, davanti alla Rocca Calanna). |
20 Maggio 2011
Lo chef Vissani protagonista di una puntata di «Linea verde» «Qui è l’apoteosi del pistacchio» Il gusto del pistacchio di Bronte lo conosceva già, ma lo chef Gianfranco Vissani, critico gastronomico e conduttore televisivo, nel girare una puntata di “Linea verde orizzonti” nella patria dell’«oro verde», non ha avuto dubbi: «Assaggiato qui il pistacchio è ancora più buono». A colpirlo particolarmente sono stati i pistacchieti che crescono fra le più dure ed antiche lave dell’Etna e il calore dei brontesi, che a suo giudizio sono così generosi da addirittura eccedere nelle dosi di pistacchio nelle pietanze. «Qui viviamo - afferma - l’apoteosi del pistacchio più buono al mondo. Sembra quasi irreale, ma invece è vero, con il suo gusto, la sua preziosità e la sua eleganza. A mio avviso in cucina dovrebbe essere utilizzato con parsimonia. Pochi chicchi, infatti, basterebbero per conferire ai piatti il giusto gusto. Pensate alla mortadella: i chicchi si possono contare sulle dita. Il gusto del pistacchio di Bronte - continua - è così bello che bisogna lasciarlo al retrogusto. E’ la prima volta - spiega - che vengo qui e vedo i pistacchieti e non vi nascondo di essere rimasto colpito, come sono rimasto ammirato dalle vostre aziende all’avanguardia nella lavorazione del pistacchio e guidate da giovani imprenditori che rappresentano il futuro». Vissani poi si è complimentato anche con i cuochi dei ristoranti dove ha pranzato, confidandoci che a Bronte il gusto del pistacchio è ancora più buono che altrove: «E’ vero, come molti altri prodotti della terra, nei luoghi di origine offrono tutta quella bontà che spesso il viaggio fa perdere». Infine Vissani ha premiato il connubio cioccolato e pistacchio: «Ho assaggiato dei croccantini di pistacchio ricoperti di cioccolato buonissimi. Non ci sono pari o eguali – conclude - è la natura che vi ha regalato questa prelibatezza che sono certo riuscirete ad esportare anche sulla Luna, perché nessuno, dico nessuno vorrà perdersi il gusto del pistacchio per eccellenza nel mondo». [Fonte: La Sicilia]
20 Maggio 2011
SABATO AL REAL COLLEGIO CAPIZZI Federalismo locale, quale futuro per il Mezzogiorno Alle 18.30 di Sabato 21 maggio, nell’Auditorium Calanna del Real Collegio Capizzi, il Rotary club Aetna N. O. organizza una conferenza/conversazione su «Il federalismo locale, quale futuro per il Mezzogiorno». Dopo il tradizionale Onore alle Bandiere e gli indirizzi di saluto del dott. Valerio Saitta, presidente del R. C. Aetna Nord Ovest sull’argomento interverranno il prof. Ida Nicotra, ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di Catania e membro della commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto Siciliano, il sen. Enzo Bianco, membro della Commissione Parlamentare per l'attuazione del Federalismo Fiscale e l’on. Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia Regionale Di Catania e dell’Unione Provincie Italiane. Nel 2001 la riforma del titolo V della Costituzione introdusse il principio della proporzionalità diretta, che prevede che le imposte vadano a beneficio dell'area in cui sono riscosse: se pago le tasse a Milano, Cagliari, Napoli, che almeno una parte di queste tasse vadano direttamente a Milano, Cagliari, Napoli - e non tutte al governo centrale. E' il principio del federalismo fiscale. Questo principio andava tuttavia concretizzato con una legge ordinaria, sennò restava campato per aria. Così prima di tutto è arrivata la legge delega, la 42 del 2009, che introduceva l'idea di premiare gli enti locali "virtuosi", quelli che non spendono più di quanto incassano, e si è fissata per il 21 maggio di quest'anno la data di attuazione vera e propria della riforma.
14 Maggio 2011
Per non dimenticare Matteo La palestra del «Castiglione» dedicata allo studente ucciso La scuola media «Luigi Castiglione» di Bronte, ha dedicato la propria palestra al giovane studente Matteo Galati, ucciso la notte del primo agosto scorso da una coltellata sferrata da un sedicenne. All'emozionante cerimonia di intitolazione, ospiti del dirigente scolastico Giuseppe Crascì, hanno partecipato i genitori di Matteo, che durante la cerimonia a stento sono riusciti a trattenere le lacrime, il sindaco Pino Firrarello, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta e gli assessori Melo Salvia e Biagio Petralia. Con loro il parroco della chiesa Madonna del Riparo, Vincenzo Bonanno, il dirigente dell'Istituto superiore Capizzi, Grazia Emmanuele, il poeta Ugo Capezzali (giunto da L'Aquila per celebrare l'evento), i rappresentanti delle forze dell’ordine. Emozionante il momento della scopertura della lapide da parte dello studente Vincenzo Schilirò, come sono state particolarmente commoventi le letture dei messaggi che i compagni hanno voluto rivolgere all’indimenticato Matteo. (La Sicilia)
12 Maggio 2011
Promosso dal Consiglio delle donne Convegno su prevenzione tumori mammella e prostata Il cancro alla mammella ed il tumore della prostata sotto i riflettori del convegno "Prevenzione, pari opportunità", promosso dal Consiglio delle donne del Comune di Bronte, presieduto da Maria Pia Castiglione. Presenti all'incontro il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, l'assessore Enzo Bonina ed il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, che hanno ascoltato le relazioni della dottoressa Nerina Pagano, che fa parte dell'Unità multidisciplinare di senologia presso l'ospedale "Cannizzaro" di Catania e del dott. Nuccio Condorelli, specialista in Urologia presso l'azienda ospedaliera Policlinico. Presenti anche Francesca Reale, il sindaco di Maletto Pippo De Luca e l'assessore di Randazzo Antonino Zingale. I relatori hanno sottolineato come uno stile di vita sano ed una dieta priva di grassi limitino l'insorgenza di entrambi i tumori. [Fonte: La Sicilia] 11 Maggio 2011
Oggi e domani primo corso dell'Asp Il trasporto neonatale d'emergenza Il direttore generale dell' Asp, Giuseppe Calaciura, in una nota annuncia che oggi e domani si svolgerà la prima edizione del corso teorico-pratico sul trasporto neonatale d'emergenza nell'aula didattica del presidio ospedaliero «Castiglione-Prestianni» di Bronte. «L'iniziativa - spiega il responsabile scientifico Placido Pennisi, direttore dell'Unità operativa complessa di Pediatria dell'ospedale di Bronte - intende uniformare le procedure di stabilizzazione e trasporto neonatale e di preparare tutti gli operatori sanitari alla gestione del trasporto. Il corso è, infatti, rivolto a 30 partecipanti tra pediatri, anestesisti, personale infermieristico delle Unità operative di pediatria, servizio di anestesia e rianimazione e operatori addetti alle emergenze». Le lezioni saranno tenute da docenti esperti e le esercitazioni pratiche verranno svolte su manichino, termoculla e ventilatore: «II corso è coerente con l'obiettivo nazionale - continua Pennisi - tenuto conto che la mortalità perinatale siciliana è del 5,5% dei nati vivi, e in particolare nella provincia di Catania è del 6,5%; mentre quella italiana è del 3,3%. L'addestramento del personale interessato alla rianimazione in sala parto e la relativa stabilizzazione dei parametri clinici del neonato, assieme a un trasporto neonatale d'emergenza effettuato seguendo le linee guida nazionali, rappresenta il fondamento indispensabile per migliorare l'outcome del neonato, tutelando la salute del bambino e della donna». [Fonte: La Sicilia] |
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8 Maggio 2011
Brontesi poeti e scrittori Premio Themis, i vincitori Sabato 7 maggio 2011 ha avuto luogo nell'Auditorium del Real Collegio Capizzi la cerimonia di premiazione della Ia edizione del Premio “Themis – Il mio specchio tra le righe” di poesia e racconto breve inediti, organizzato dal Comune di Bronte, con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania e della Provincia regionale. Questa prima edizione del Premio riguardava due sezioni, poesia e racconto breve inediti, ed era riservata, in modo totalmente gratuito, agli studenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori di Bronte ed a cittadini brontesi, dagli 11 anni in su, che non facevano parte delle precedenti categorie. Alla terna vincitrice per ogni categoria sono stati assegnati dei trofei mentre ai primi classificati anche un premio in denaro di € 250,00 ciascuno. La “giuria di qualità” era composta da Prof. Enrico Iachello (preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, presidente della giuria), Dott. Mauro Bonanno (amministratore unico della casa editrice “Bonanno editore”), Prof. Rosario Castelli (docente di "Letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Prof. Sergio Cristaldi (docente di "Filologia e critica dantesca" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Prof. Antonio Di Grado (docente di "Geografia e storia della letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, vicepreside della stessa), Prof.ssa Gisella Padovani (docente di "Comunicazione letteraria e circuiti editoriali, Letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Luigi Putrino (giornalista del "Giornale di Sicilia"), Dott.ssa Elvira Seminara (giornalista de "La Sicilia", scrittrice), Prof. Salvatore Toscano (docente di Lettere, preside d'Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore). Di seguito i vincitori delle due sezioni del premio. SEZIONE POESIA Categoria Cittadini brontesi 1° Posto: Rosa Spitaleri, “Colonia” (Ricognizione autobiografica e osservazione fenomenologica si fondono nel componimento, pregevole per la limpidezza espressiva e la fluidità narrativa del verso, e per l’originalità del tessuto lessicale). La giuria ha ritenuto di non assegnare il secondo e terzo posto. Categoria Scuole medie inferiori 1°: Vincenzo Schilirò (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Speranza” (Ricca di immagini delineate con tocchi leggeri ed efficaci, capaci di trasmettere emozioni autentiche, la poesia veicola un messaggio di speranza e di fiducioso ottimismo. È da apprezzare la fresca immediatezza del linguaggio, garbato, limpido, modulato secondo un ordine ritmico elegante e armonioso) 2°: Alessandra Anzalone (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “La vita” (Il componimento è molto gradevole per la fresca, genuina semplicità del registro espressivo, ben controllato, e per la vivacità dell’ordito iconografico, caratterizzato da accostamenti cromatici di notevole efficacia). 3° ex aequo: Chiara Spata (Scuola Media Statale “L. Castiglione”, nella foto a destra), “La farfalla” (La poesia è animata da uno slancio solidaristico e da un vitalismo espressi attraverso un vivace, originale repertorio di metafore e un ricco corredo iconografico). 3° ex aequo: Alice Paola Burrello (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Io vedo, io credo, io spero, io voglio” (L’assetto formale del componimento, basato su procedimenti iterativi funzionali ai tragitti tematici, pone in rilievo il motivo della speranza di poter vivere, in futuro, in un contesto sociale regolato dai valori etici oggi smarriti). Segnalazione di merito: Fabiana Sciacca (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Invito alla pace” (La poesia, connotata da una sincera disposizione filantropica, contiene spunti di alta moralità affidati a un registro stilistico accattivante per la fresca naturalezza dei suoi toni). Segnalazione di merito: Samuele Gulino (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Io credo…” (Nella poesia, in cui le riflessioni sui valori dell’esistenza sono percorse da intense vibrazioni morali, si apprezza anche la sobria limpidezza del linguaggio, adeguato a esprimere con schiettezza istanze di natura etica, sociale, religiosa). Categoria Scuole medie superiori 1°: Ilde Capizzi, (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Il Diverso” (Il componimento si distingue per la finezza della sua struttura formale, basata su movimenti ritmici e nessi rimici realizzati con notevole perizia, e per il vigore del messaggio veicolato, pertinente a problemi etici, sociali, politici di bruciante attualità). 2°: Chiara Di Fazio (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Volo, credo, vivo” (Con un’agile dinamica lirica, questi versi lievi e ariosi rivelano le speranze, gli affetti, le attese di un adolescente capace di cogliere la fragrante dimensione dell’istante e, nello stesso tempo, di esprimere una tensione metaforica che trascende l’ambito del quotidiano). 3°: Gabriele Sanfilippo (IISS “A. M.Mazzei - IPSAA”), “Nient’altro che Amore” (È da apprezzare l’intensità dell’espressione lirica, filtrata da un linguaggio fresco, leggero, aggraziato. Il componimento inneggia alla vita e alla bellezza della natura, ma attesta anche l’esigenza di riflettere su aspetti problematici della realtà e dell’esistenza umana). SEZIONE - RACCONTO BREVE Categoria Cittadini brontesi 1°: Elisa Bonaventura, “L’ombra del mare” (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come temi essenziali il senso della giustizia e la fiducia negli altri; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso). La giuria ha ritenuto di non assegnare il secondo e terzo posto. Categoria Scuole medie inferiori 1°: Anna Pecorino (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere” (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi; riesce a far convivere con maturità gli spostamenti spazio-temporali all’interno del racconto; sa costruire percorsi critici con linguaggio articolato, ampio e preciso). 2°: Adriana Antonella Cannata (Scuola Media Paritaria “N. Spedalieri”), “L’unione fa la forza” (Il concorrente è in grado di affrontare la tematica con rigore di analisi e di sintesi evidenziando le difficoltà dell’integrazione ed individuando nell’ambiente scolastico lo spazio ideale per raggiungere l’integrazione fra soggetti di cultura ed etnie diverse). 3° ex aequo: Valentina Ferrara (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Un piccolo angelo caduto dal cielo” (Il concorrente coglie in modo abbastanza agile la tematica evidenziando i temi della solidarietà e dell’amicizia come elementi basilari ed essenziali in cui credere, fino, anche, all’estremo sacrificio).3° ex aequo: Sofia Serravalle (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “In una città come tutte le altre…” (Il concorrente affronta in maniera sintetica ma con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato l’ambientazione contemporanea e il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e giudicati). Categoria Scuole medie superiori 1°: Selena Zagari (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Un bambino, lui ci salverà” (Il concorrente affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e le capacità di costruire il percorso con linguaggio articolato, ampio e preciso). 2° ex aequo: Martina Lupo, (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Sono io lo sconosciuto” (Il concorrente affronta il percorso tematico evidenziando come l’incontro tra filosofia e psicoanalisi sembra porsi sul piano di un comune apporto teorico alla definizione dell’identità personale. La giuria ha apprezzato l’originale capacità di analizzare la tematica). 2° ex aequo: Ivana Orefice (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Scientifico”), “Sono una ragazza normale” (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come tema essenziale la fiducia in sé stesso; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso). 3°: Federica Foti (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Scientifico”), “Rincontrarsi con la vita” (Il concorrente coglie in modo abbastanza agile la tematica con elementi basilari ed essenziali individuando come tema essenziale la fiducia in sé stesso; affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati). Il Diverso
(componimento in quartine di endecasillabi in rima AABB) di ILDE CAPIZZI | (1° classificato, sezione Poesia, categoria Scuole medie superiori, con la motivazione: “Il Diverso”, il componimento si distingue per la finezza della sua struttura formale, basata su movimenti ritmici e nessi rimici realizzati con notevole perizia, e per il vigore del messaggio veicolato, pertinente a problemi etici, sociali, politici di bruciante attualità). Sono Diverso e Uguale ha paura: mi seppellisce tra gelide mura, teme che vibri alta la mia voce, m’estirpa ostile, agghiacciato, feroce. Sono quel rosso che brilla nel nero, sono il panno variopinto, leggero, mi levo nel silenzio come un canto, sono il sole e contro il mondo mi schianto. Vorrei involarmi sul cielo del mondo, andare dal monte al mare profondo, libero, come un afflato di vento, esistere, scintillante, un momento. Vorrei che tu mi tendessi la mano, che il mio pensiero non fosse vano; eppure l’Uguale m’incatena, mi rinchiude per un’eterna pena. L’ombra del mare
di ELISA BONAVENTURA (1° classificato, sezione Racconto breve, categoria Cittadini brontesi, con la seguente motivazione: “L’ombra del mare”, il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come temi essenziali il senso della giustizia e la fiducia negli altri; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso). “(...) Le parole, le idee non hanno mai identico significato per tutti gli uomini che le utilizzano. Quella antica parola, giustizia… E’ suscettibile di molteplici interpretazioni, nessuna delle quali può essere definita, in senso assoluto, esatta. E’ un concetto talmente complesso che, paradossalmente, può essere definito contemporaneamente assoluto e relativo. Assoluto perché l’aspirazione alla giustizia è stata sentita indifferentemente da tutti gli uomini di tutte le epoche, relativo perché ogni uomo l’ha inteso in modo del tutto diverso dall’altro. Ti ripeto, tutto è subordinato al valore che diamo noi alla parola giustizia. In bocca di alcuni è semplicemente una parola, una mera espressione di linguaggio, vuota, totalmente priva di contenuto; ma nella mente di altri, è come se fosse il valore che regge il mondo, l’unico che gli uomini dovrebbero onorare.” Come dargli torto? Mio papà aveva sempre parlato di giustizia. Ma a quale giustizia faceva riferimento? A quale valore voleva educarmi? Aveva svuotato la parola di tutto il suo nobile significato. Giustizia… Che cosa poteva essere mai la giustizia? La mera volontà di riconoscere e rispettare la legge? O un valore più alto, superiore, che né la ragione, né la legge possono mai aspirare a raggiungere? E a quale valore più nobile avrebbe mai potuto aspirare la mia anima, da sempre assetata sì di amore, ma anche della volontà di non rendere la propria esistenza vuota, di non vivere invano? Ecco, quella era la mia occasione. L’occasione di dimostrare a me stessa, e al mondo intero, che vi erano degli ideali in cui credere, dei valori che superano ogni epoca e ogni legame umano. Anche il legame con mio padre. (...) Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere
di ANNA PECORINO (1° classificato sezione racconto breve, categoria Scuole medie inferiori, con la seguente motivazione: “Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere”, il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi; riesce a far convivere con maturità gli spostamenti spazio-temporali all’interno del racconto; sa costruire percorsi critici con linguaggio articolato, ampio e preciso). (...) «Devo sapere se posso credere» I suoi interrogativi non erano infondati e le sue affermazioni avevano uno scopo: conoscere se stessa dalla prospettiva finora meno conosciuta e mai esplorata, quella “del credere”. Ebbene, tutto ruotava attorno a tre “quesiti principali”: «Qual è il mio scopo nella vita? In cosa credo IO? Credo a qualcosa?» Si rispose: «IO CRedO. Credo in cose e non credo in altre. Credo di poter credere, credo in me stessa, credo negli altri e credo che tutti possano e debbano credere. Credo nel futuro e credo che tutti abbiano il diritto di crederci, ma non credo che tutti abbiano ciò che desiderano. Credo che per avere uno scopo nella vita, bisogna credere che uno scopo nella vita ci sia. Credo nell’amore e credo di poteri credere davvero, anche se probabilmente in futuro le cose non andranno come vorrò. Credo nel mio paese e credo che sia da codardi scappare dicendo che va tutto a rotoli… e credo che scappare sia la cosa peggiore, perché credo che se tutti credessero il mondo sarebbe migliore. Credo che sognare e sperare che i sogni possano diventare realtà sia una cosa bellissima, perché credo che la speranza sia davvero l’ultima a morire. Credo che non sempre debba esserci la ragione ad esaminare tutto, perché certe volte farsi guidare dai sentimenti e pensare che le cose belle ed i sogni esistano, anche se non sempre sono realizzabili, sia migliore che vivere un’esistenza in cui si sa già cosa deve accadere e l’unica cosa in cui si possa credere sia il non credere. IO CRedo». (...) | I VINCITORI DEL 2012 Colonia di ROSA SPITALERI (1° classificato, sezione Poesia, categoria Cittadini brontesi, con la motivazione: “Colonia”, ricognizione autobiografica e osservazione fenomenologica si fondono nel componimento, pregevole per la limpidezza espressiva e la fluidità narrativa del verso, e per l’originalità del tessuto lessicale). | Città dove son cresciuta e le ambizioni non si realizzano città metropolitana dove essere donna viene confuso con femminismo città deserta dove sono sola col mio e ricordo il paese dove sono nata. I ricordi di bimba si confondono con i racconti di mamma e papà nelle fredde sere d’inverno vicino a una stufetta al Brikett* il bicchiere di vino rosso fra le mani di papà la tazza di cioccolata calda per me e mio fratello - un tentativo per sciogliere quel gelo - e racconta dei campi di grano biondo - Come i capelli della mia amica Dora - degli ulivi forti e belli e neri - Come gli occhi di Salvatore - dei fichi d’India succosi protette da spine pungenti - Come quella lingua tedesca che non capisce - dei panitti a Natale ---- * mattonella di carbone ** dolce tipico di Natale | - Non come il Christstollen** - del sole caldo, della casa alle pendici dell’Etna della gente allegra che canta l’inno alla primavera - hiuri d’arànci, hiuri d’amuri -. Il treno mi porta nel profondo Sud a cercare quel sogno di bimba trovo la casetta alle pendici dell’Etna e non vedo campi di grano biondo né ulivi forti belli e neri e né fichi d’India succosi né panitti e né gente allegra che canta ma grida: E’ arrivata la tedesca! E’ arrivata la tedesca! E non capisco chiedo smarrita dove sono? con gesti dicono: Isola profonda solitudine perché non dicono. Casa! E ritorno a casa nella città dove son cresciuta e le aspirazioni ad essere qualcuno si realizzano nell’essere: IO!! | Speranza di VINCENZO SCHILIRO' (1° classificato, sezione Poesia, categoria Scuole medie inferiori, con la motivazione: “Speranza”, ricca di immagini delineate con tocchi leggeri ed efficaci, capaci di trasmettere emozioni autentiche, la poesia veicola un messaggio di speranza e di fiducioso ottimismo. È da apprezzare la fresca immediatezza del linguaggio, garbato, limpido, modulato secondo un ordine ritmico elegante e armonioso) | Un lampo di luce Appare nel buio, a risvegliare ciò che l’assopito aspettava da sempre. E gli occhi stanchi non credono a se stessi; si chiudono, s’aprono, guardano ancora stupiti: è la Speranza, quella luce che avvolge tutto, ancora un po’, per poi pian piano scomparire. Speranza, Speranza in cui crede ogni uomo, Speranza nel trovare l’amore, l’anima gemella nascosta tra la gente. | Speranza di pace, senza più guerre e razzismo. Speranza di rispetto tra la gente, tra uomini e donne tra anziani e bambini, tra bianchi e neri, tra ricchi e poveri. Speranza, Speranza che accompagni ogni giorno della mia vita. |
| Un bambino, lui ci salverà
di SELENA ZAGARI (1° classificato sezione Racconto breve, cat. Scuole medie superiori, con la seguente motivazione: “Un bambino, lui ci salverà”, Il concorrente affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e le capacità di costruire il percorso con linguaggio articolato, ampio e preciso). - Dannazione, io non le so inventare le storie! Tommaso era molto abile nello stendere su carta riflessioni proprie, il suo spirito critico era notevole, ma i racconti proprio no, non sapeva da dove iniziare. - Cosa dici, tesoro? - La madre stava lavando le stoviglie, immersa tra mille pensieri. - Niente, mamma. Dicevo che vado a letto. Buonanotte! - accostò distrattamente le labbra alla guancia della madre e scappò via. Corse su per le scale, aprì con un leggero calcio la porta della sua stanza e subito i suoi occhi si posarono su un corpicino magro che non era il suo e pur era disteso su quel letto. - O Giù, quante volte ti ho detto che non ti voglio trovare sul mio letto, eh? Quante volte te l’ho detto? - Era nervoso, Tommaso, non avrebbe altrimenti reagito a quel modo: di solito piombava di sorpresa addosso a suo fratello e lo sfiniva di solletico, fino a che non era costretto ad andarsene da solo, soddisfatto. Questa volta, però, il piccolo Giulio, che non aveva raggiunto per capriccio la stanza del suo fratello grande, ma per “seri motivi”, non volle saperne di lasciare quel letto. - Tommy, ti prego, fammi restare. E’ la prima e l’ultima volta, te lo giuro, te lo giuro! - Premeva il petto contro il piumone e con le braccia si stringeva al letto, aveva la testa piegata di lato: una guancia poggiata e l’altra, al pari degli occhi, rivolta al fratello. Si rialzò col busto appoggiandosi sui gomiti e gli angoli della bocca si sollevarono nell’abbozzare un sorriso che, a guardarlo, d’allegria mostrava appena l’intenzione. -Ok, Giù. Solo per ‘sta volta però.- Aveva solo voglia di dormire, Tommaso, e lo avrebbe fatto dovunque: anzi, la stanza del fratellino la preferiva di gran lunga; era stata sua prima che, due anni fa, la mamma non adibisse per lui un’altra camera: più grande, da adulto. Nella vecchia, invece, da allora dormiva Giulio, che all’epoca aveva quattro anni appena e poca voglia di rinunciare al lettone dei genitori, tant’è che due notti su tre era lì che si recava ancora, tra le braccia di mamma. (...) - Troppo piccolo! Io non sono troppo piccolo! Nessuno è troppo piccolo! Pure la maestra dice che certe cose non le possiamo capire… Ma siete voi che non potete capire! Ti dico di rimanere a letto con me e tu non lo fai perché credi che te lo chiedo solo perché sono piccolo. Alla mamma dico che se non gli vuole telefonare alla sua amica non lo deve fare per forza e lei mi dice che sono piccolo. A papà… e basta! Me ne vado da questo paese! Mi avete stancato! Capito? Urlava, Giulio, e alla fine scoppiò a piangere. Tommaso a sentirlo rimase folgorato. Come aveva potuto non accorgersi dell’immensa ricchezza che custodiva in sé quell’esserino di appena sei anni? Come aveva potuto dimenticare che lui stesso, da piccolo, aveva criticato con tanta insistenza e con altrettanta veemenza il mondo degli adulti, e poi, infine, finirci dentro così spudoratamente? Spesso gli capitava di sentirsi oppresso dalle mille cose che si “devono” fare; spesso, pur credendosi fuori dagli schemi, aveva obbedito tacitamente alle consuetudini, aveva agito per abitudine o conformismo. Non si era sognato mai di chiedersi “se davvero è giusto, perché? Se è sbagliato, per quale ragione?” Suo fratello glielo stava insegnando. Con le sue mille domande, con la sua insistenza, con la sua poca dimestichezza con la vita. (...) |
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