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Notizie, eventi culturali e non

Da  Maggio a Ottobre 2011

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Lunedì 6 Ottobre 2011

Tre famosi pittori espongono nello storico "Casino dei Civili"

I quadri di Martini, Pascu e Lefter al Circolo di Cultura

Tre loro opere donate alla Pinacoteca N. Sciavarrello

In occasione della XXII Sagra del pistac­chio, come da conso­lidata tradizione , presso i locali del Circolo di Cultura “Enrico Cimbali” verrà ospitata una mostra col­lettiva di pittura. Quest'anno saranno di scena Vincenzo Martini, Cristina Lefter e Nelu Pascu (nella foto tre loro rispettive opere), tre artisti interna­zionali che dal 7 al 9 ottobre esporranno loro opere negli storici locali del Circolo, l'antico «Casino dei Civili» devastato e dato alle fiamme dai contadini brontesi durante i moti del 1860.

Negli stessi locali ed in contemporanea, nella serata di Sabato 8 Ottobre, si terrà un’esposizione di raffinata ed elegante bigiotteria artigianale realizzata “da Daniela”.

I quadri dei tre artisti in esposizione che, fra un arancino ed un gelato al pistacchio, meritano senz'altro una visita, verranno messi all’asta nei locali dello stesso Circolo sabato 8 alle ore 20,00.

Alla conclusione della riuscita manifestazione, con un gesto che ha voluto ricambiare l'accoglienza ricevuta ed il successo dell'evento artistico, i tre pittori hanno voluto ringraziare la Città di Bronte donando alla «Pinacoteca N. Sciavarrello» tre loro opere (nella foto sotto a destra Vincenzo Martini, Cristina Lefter e Nelu Pascu posano davanti ai loro tre quadri regalati alla Pinacoteca).

Martini, Lefter e PascuVincenzo Martini è nato a Foligno, ma vive e lavora Spello dal 1980. Laureato in Biologia, dopo il Liceo Classico si è avvicinato casualmente alla pittura. E’ una passione che esplode una volta che Martini comincia a frequentare i vari artisti di Spello e in poco tempo, quello che era solo un divertimento, diventa un'esigenza vitale e la sua attività principale.
Proprio a Spello si propone con la sua prima personale durante la manifestazione “Incontri per le strade”, per poi continuare a Spoleto in occasione del Festival dei Due Mondi. E' un susseguirsi di esposizioni in varie gallerie regionali e dal 1994 in tutta Italia: Bari, Palermo, Ancona, Vicenza, Padova, Bologna, Parma, Firenze. Sue opere figurano esposte in varie città e gallerie italiane; nel 2000 ha tenuto una importantissima mostra a Berlino e a Rio De Janeiro.

Nelu Pascu è nato a Cosmesti, in Romania, nel 1963. Appassionato d'arte e filosofia, ha iniziato a dipingere nel 1990 grazie agli stimoli e i consigli del maestro David Sava.
Dalla metà degli anni Novanta vive e lavora a Padova. Fra le mostre personali più importanti di particolare significato le quattro consecutive dal 2000 al 2004 presso l'Istituto Rumeno di Cultura di Venezia. Le sue opere si trovano in prestigiose raccolte pubbliche e private di tutto il mondo. Qualcuno lo ha paragonato a Ligabue.

Cristina Lefter è nata nel 1976 in Moldavia, dove ha vissuto con la sua famiglia fino a quindici anni. Dopo aver frequentato la scuola d'arte nella città di Telenesti, nel 1991 consegue il diploma e si trasferisce in Romania e ne acquisisce la nazionalità. Continua gli studi al liceo d'arte Octav Bancila e all'Università d'Arte Gorge Enescu a Iasi. Attualmente vive a Milano. Al suo attivo, fra il 2004 e il 2006, numerose rassegne in cui ha riscosso unanime successo da parte del pubblico e della critica.



6 Ottobre 2011
COL CONTRIBUTO DEL GAL ETNA E DELL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI

Abbellita Bronte con pannelli e parchi gioco

Tre obiettivi raggiunti con un unico progetto che ha permesso al Comune di rendere il centro abitato più artistico e soprattutto più vicino ai bambini. Si tratta del progetto finanziato dal Gal Etna che il sindaco Firrarello ha affidato ad una equipe del Comune coordinata da Teresa Sapia e composta da Nino Saitta, Concetta Falanga, Francesca Castiglione e da Patrizia Orefice.Pannello con lo stemma di Bronte

Il progetto ha permesso di porre in alcuni spazi urbani dell’abitato giganteschi pannelli decorativi, realizzati e donati dall’Accademia di Belle Arti di Catania, che ricordano l’identità brontese legata alla cultura rurale ed al pistacchio.

Ma non solo. In alcune aree della cittadina sono state realizzate pensiline, panchine e parchi gioco per i bambini. “Il ringraziamento – ha affermato Firrarello – certamente va al Gal Etna ed al presidente dell’Accademia della Belle Arti Enzo Indaco per i pannelli di pregevole fattura. Grazie anche all’equipe del Comune che essendo composta, ad accezione di Nino Saitta, da donne non poteva che avere successo”.

All’inaugurazione presenti anche gli assessori Biagio Petralia ed Enzo Bonina, l’esperto del sindaco Pippo Pecorino ed il dirigente dell’Ufficio tecnico Salvatore Caudullo: “Questo lavoro, – hanno affermato gli assessori – realizzato con fondi che non potevamo utilizzare diversamente, da lustro alla nostra identità culturale”. Così adesso chi visiterà Bronte all’ingresso sud troverà un enorme stemma della cittadina, per poi scorgere sui muri del Palazzo Virzi o nei pressi della Chiesa Madonna del Riparo i particolari pannelli. Fra le altre cose nella villa comunale, nei quartieri Borgonovo e Sciarotta ed via Pergolesi sono stati realizzati parchi gioco per la gioia dei più piccoli.



25 Settembre 2011

Tornano in libreria le «leggende siciliane» narrate da Giuseppe Cimbali

«Terra di fuoco»

Terra di fuoco, di Giuseppe Cimbali (II Piz. curata da Giorgio Pannunzio)Dopo oltre un secolo di oblio esce in seconda edizione

Recentemente abbiamo avuto la gradita sorpresa, aprendo una busta proveniente da Lecce, di trovarvi la ristampa di un libro scritto nel lontano 1887 da Giuseppe Cimbali edito, nello stesso anno, a Roma per i tipi di Euseo Molino. Trattasi di “Terra di fuoco, leggende siciliane”, la cui ristampa (o seconda edizione) è stata curata da Giorgio Pannunzio, professore, critico letterario e studioso della letteratura, che nell’intro­duzione dà anche un importante contributo sul Cimbali e sul periodo storico-temporale da lui vissuto.

Molto originale, ad esempio, il raffronto fatto dal curatore tra i racconti dello scrittore brontese con quelli di altri narratori, più conosciuti al grande pubblico dei lettori, sia italiani come pure stranieri. Un grazie di cuore, quindi, a Giorgio Pannunzio per aver riproposto e rinverdito alla memoria di noi contem­poranei lettori Giuseppe Cimbali, libero docente in filosofia del diritto presso l'Università "La Sapienza" di Roma, autore di libri a contenuto filosofico, giuridico-sociale (tradotti in lingua spagnola), scientifico e di romanzi di fine ottocento-novecento. Secondo di quattro fratelli, morì a Roma nel 1924 e, da decenni, è relegato in soffitta. (F. C.)

Il volume cimbaliano “Terra di fuoco”, recentemente riedito da Giorgio Pannun­zio si compone di sei “leggende siciliane” (le virgolette sono d'obbligo, in quanto la forma del testo le fa apparire come vere e proprie novelle), precedute da una sorta d'introduzione, che l'autore pubblicò per la prima volta per i tipi dell'editore Euseo Molino di Roma, nel 1887. Si va dalla versione sanguinosa e passionale di un idillio tra un pastore e una contadina (“Il Cristo alla Colonna”), al sofferto palpitare di donne traditrici o vilmente tradite dai loro mariti e dai loro amanti (“La piena di Donna Vittoria” e “Leggenda di Carnevale”), passando per due più schietti “folk tales” (“La madon­na dell'Annunziata”, che descrive gli eventi miracolosi culminati nell'arrivo a Bronte della statua della Vergine; e “La fontana delle Tre Sorelle”, dove viene narrata – con varianti rispetto alla fiaba originale – quale fosse la genesi di un culto triadico assai diffuso nelle zone etnee), per finire in un omaggio alla penna del D'Annunzio (“Trecce di donna”, in cui la fanno da padrone i tormenti erotici d'un frate che seduce una villanella adolescente). (G. P.)

Le seconda edizione di «Terra di fuoco» è uscita a settembre 2011 (pagg. 130, rilegatura con copertina morbida con rilegatura accurata, dimensioni 15.2 cm larghezza × 22.9 altezza, costo Euro 13,95) ed è acquistabile sul sito dell’editore presso cui è stato stampata (www.lulu.com), digitando – nel motore di ricerca interno al sito stesso – la parola “Terra di fuoco” e ordinandola facilmente. Tre brani tratti da Terra di fuoco sono riportati nel ns. sito: «La Madonna dell'Annunziata» (la leggenda dell'arrivo della statua a Bronte); «Il Cristo alla colonna» (la tradizionale processione del Venerdì Santo) e «La lava lavorava, lavorava, senza tregua» (la disastrosa eruzione che devastò il territorio brontese nel novembre 1843).

Giorgio Pannunzio è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d’Italia. Ha pubblicato numerosi saggi sulla prosa dannunziana e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento.
Nel campo delle letterature straniere, talune riflessioni “extravagantes” lo hanno condotto a studiare i paradigmi semantici di edgar Lee Master. Ha inoltre curato l'edizione delle “Massime” di Giuseppe Mezzanotte (1997), delle “Poesie” di Michele Bucceroni (2003) e dei “Saggi di guerra” di Federico De Roberto (2010). Vive a Lecce, dove insegna in un Liceo.  

Giorgio Pannunzio«Ho conosciuto la figura di Giuseppe Cimbali nel corso dei miei studi derobertiani, in un modo del tutto insospettabile. Il nostro Cimbali, infatti, risulta essere il probabile curatore di un’edizione altrimenti anonima della celeberrima “Città del Sole” di Tom­maso Campanella (Roma, Perino, 1892). Seguendo una mia ipotesi relativa alla presenza di elementi massonici in alcuni scritti bellici del De Roberto, mi sono imbattuto nel testo di cui Le parlavo, ipotizzando (stante la collaborazione che il Cimbali ebbe con l’editrice sopra citata e l’interesse per le tematiche della filosofia politica) una sua curatela dell’edizione medesima. Avevo sentito parlare della famiglia Cimbali anche in precedenza, quando lessi – per un altro saggio scritto qualche anno addietro – il testo curato da Carmelo Musumarra “Società e letteratura a Catania tra le due guerre”, ove viene citato il più famoso edoardo come animatore dell’attività politica e culturale etnea tra la fine della Grande Guerra e i primi anni Venti.
Quando mi sono accostato al sito dell’Associazione Bronte Insieme ed ho conte­stualmente notato che nessuno si era mai occupato, in epoca a noi contem­poranea, della produzione letteraria del più giovane tra i fratelli Cimbali, ho subito deciso di leggere le opere che potevano maggiormente interessare il mio campo di studi, “divorandole” (è proprio il caso di dirlo) con grande interesse.

Tra di esse, tuttavia, mi è parso che quella più suscettibile di riconsiderazione critica fosse proprio “Terra di fuoco”, sia per la magistrale bellezza delle descrizioni cimbaliane, sia perché essa – come ho scritto nell’introduzione – ben si inserisce nel clima bizantino e tardo-positivista che segnò il panorama culturale italiano negli ultimi venticinque anni del secolo diciannovesimo. È logico che, anche per ragioni inerenti al fatto che mi premeva pubblicare il testo con urgenza (non volevo farlo riposare nel cassetto per troppo tempo), è possibile che si siano verificati refusi ed errori di stampa (di cui sono io, beninteso, l’unico responsabile). Quanto alla mia breve nota filologica, dico subito che – conformandomi al ben noto criterio del “bon manuscript” – ho ritenuto di non dover intervenire sul testo originale in alcun modo, anche per restituire al lettore la tessitura linguistica e il sapore che il testo aveva quando apparve per la prima volta.» (Giorgio Pannunzio)

«Accingersi a riproporre un volume come Terra di fuoco è, per lo studioso, un pia­cere che va oltre il pur gratificante elemento della pubblicazione. Le leggende narrate da Giuseppe Cimbali trovano la loro originalità sia nel profondo “humus” siciliano in cui sono immerse, sia nell’utilizzo di stilemi di tipo combinatorio che collocano il no­stro autore all’interno di un retroterra letterario assai ben cono­sciuto, quello della Roma bizantina e decadente ove operavano il D’Annunzio e i suoi affezionati “sodales”. Ed è sembrato quindi logico, mettendo riparo ad una lacuna editoria quasi centenaria, dare di nuovo alle stampe quello che può essere considerato il testo più significativo del Cimbali narratore. Si è cercato di porre in evidenza quali siano i legami del volume cimbaliano con la cultura del tempo, ma si è voluta anche operare una prima distinzione critica sul Cimbali come scrittore di romanzi e novelle, attraverso un’analisi che appariva finora mancante o per lo meno assai lacunosa.» (G. P.)



2 Ottobre 2011

Certificazione linguistica al liceo «Spedalieri»

«Grazie allo studio della lingua cinese i ragazzi italiani potranno non solo conoscere la nostra cultura, ma avere opportunità di lavoro grazie alla new economy che viene dall’est». A sostenerlo è Linyi Zhang, consigliere per l’istruzione all’ambasciata cinese in Italia, che ha voluto fare visita a ragazzi del liceo della comunicazione «Nicola Spedalieri» di Bronte, che da 3 anni studiano la lingua cinese con merito, come dimostra la consegna, da parte dello stesso consigliere d’ambasciata, della certificazione Hsk (Hànyu Shuipìng Kaoshi), ovvero la certificazione di competenza linguistica del ministero cinese dell’Istruzione che in Italia viene rilasciata dall’istituto «Confucio» di Torino.

Ad accogliere il consigliere Zhang, venuta a Bronte con il suo segretario Hongjian Wang, è stato il direttore del liceo brontese, prof. Mario Fioretto, e la professoressa di cinese Shiran Quan: «La dottoressa Zhang - ha affermato Fioretto - è venuta in Sicilia in occasione della giornata europea delle lingue celebrata dall’Università Kore di Enna e ha voluto visitare la nostra scuola per consegnare personalmente ai ragazzi la certificazione Hsk, che per noi corrisponde un pò alla ‘Trinity’ o ‘Cambridge’ per la lingua inglese».

E Il consigliere d’ambasciata è rimasto particolarmente colpito dalla scuola brontese: «Questa è la prima volta che faccio visita a questa scuola di Bronte - ha affermato - L’impressione è più che positiva. Qui si intrecciano le gloriose vestigia del passato di questo Collegio Capizzi, con l’espressione moderna di questo liceo. Ai tanti ragazzi che qui studiano cinese dico che hanno fatto la scelta giusta. Lo sviluppo economico nel mio paese è ormai sotto gli occhi del mondo e in città come Pechino o Shangai sono ormai tante le aziende italiane che possono dare loro lavoro». E i ragazzi in verità ci sperano, anche se al momento guardano all’aspetto culturale dello studio della lingua orientale: «La passione per le lingue - ha affermato Adriana Capace - mi ha portato anche a studiare la grande cultura cinese». «Spero che lo studio della lingua cinese mi dia lavoro - conferma Chiara Pettinato - Qui in Italia però, in Cina voglio andarci solo come turista». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



Venerdì 16 Settembre 2011

Nella scuola media «Luigi Castiglione»

Inaugurato il nuovo anno scolastico

Un’aula magna delle scuole medie “Luigi Castiglione” piena di alunni e genitori ha festeggiato l’arrivo del nuovo anno scolastico e contemporaneamente il nuovo dirigente, prof. Antonino Pappalardo.

Alla cerimonia, preparata con cura dalle professoresse Giuseppa Anastasi e Maria Tomasello della “funzione strumentale dell’area 4”, ha partecipato l’assessore alle politiche scolastiche del Comune, Enzo Bonina: “La prima novità di quest’anno scolastico è l’arrivo del prof. Pulvirenti – ha affermato l’assessore - che saluto ed al quale auguro un proficuo lavoro nella scuola media di Bronte che non è certo una scuole di periferia, anzi si è sempre distinta per iniziative e proposte grazie al lavoro dei docenti e di tutto il personale. Il Comune, come ogni anno per volere del sindaco Pino Firrarello, sarà particolarmente vicino”.

“Tanti gli auspici. – ha aggiunto il nuovo dirigente scolastico – L’obbiettivo è quello di raggiungere sempre migliori traguardi. Credo che ai ragazzi vada fatto ben capire che a scuola come nella società sia importante il rispetto delle regole”.

Durante la cerimonia Alessandra Anzalone della III/C ha salutato ed accolto i nuovi compagni della I media, mentre il coro della scuola si è esibito accompagnato al pianoforte dal prof. Lorenzo Grasso. Infine i professori di musica Daniela Giaimo, Edoardo Priscimone e Maurizio D’Urso si sono esibiti in brani di Morricone e Piovani.



19 Luglio 2011

E... state con noi

Il programma dell'estate brontese

Qualche film, il solito "Mommo show" ed una generica animazione (però) sotto le stelle per l'estate 2011. Questo è il cartellone degli eventi messo in campo dal Comune con la partecipazione della Provincia regionale di Catania per questi due mesi di calura estiva.
Forse un pò poco per ...restare con Loro ma si sa, con i tempi che corrono è meglio che niente!

VENERDI’ 15 LUGLIO - Ore 21,00 (Piazza N. Spedalieri): Rappresentazione “Cinema che passione” realizzato dalle classi 5a del II Circolo Didattico di Bronte.
SABATO 16 LUGLIO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle.
VENERDI’ 22 LUGLIO (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all'aperto (“Benvenuti al sud”).
SABATO 23 LUGLIO – (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle.
VENERDI’ 29 LUGLIO – Ore 21,00 (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all'aperto (“Cado dalle nubi”).
SABATO 30 LUGLIO – ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle.
DOMENICA 31 LUGLIO – Ore 21,00: (Piazza Rosario): Gruppo musicale “Formato Vasco – Cover di Vasco Rossi”.
VENERDI’ 5 AGOSTO – Ore 21,00  (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all'aperto (“Qualunquemente”)
SABATO 6 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle
DOMENICA 7 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Mommo show
VENERDI’ 12 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all'aperto (“Fast & Furios 5”).
SABATO 13 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle
VENERDI’ 19 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all’aperto (“The next three days”)
SABATO 20 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle
DOMENICA 21 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza N. Spedalieri): Mommo show
VENERDI’ 26 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Enrico Cimbali): Cinema all'aperto (“Troy”)
SABATO 27 AGOSTO – Ore 21,00 (Piazza Rosario): Animazione sotto le stelle




5 Luglio 2011

Cittadinanza onoraria, alla memoria, al regista Vancini

Alla cerimonia presenti Gloria Vancini, figlia del Regista, e l'attore Mariano Rigillo

CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA ALLA MEMORIA A FLORESTANO VANCINIIl Comune di Bronte ha conferito la cittadinanza onoraria “alla memoria” al regista ferrarese Florestano Vancini, (morto il 18 settembre 2008 all’età di 82 anni), che attraverso il film “Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”, ha restituito la verità sui “Fatti di Bronte” del 1860.
FLORESTANO VANCINIIn una sala consiliare gremita di cittadini ospiti ed autorità, il presidente dell’assemblea consiliare Salvatore Gullotta, insieme all’intero Consiglio comunale, al sindaco Pino Firrarello e all’assessore Enzo Bonina con tutta la Giunta, fra gli applausi e l’emozione generale, ha consegnato alla figlia del regista, Gloria Vancini, una targa che simboleggia il conferimento della cittadinanza.
«Sono onorata di essere qui a raccogliere la gratitudine che Bronte riserva a mio padre - ha affermato la figlia del regista - ricordo la sua gioia nel vedere i riconoscimenti e l’interesse che la sua opera incontrava in Sicilia. Intorno agli anni ’50, recandosi in Sicilia per girare alcuni documentari, finalmente scoprì che i fatti narrati nella Novella Libertà di Verga riguardavano la rivolta contadina di Bronte. Iniziò così una lunga e faticosa ricerca storica che lo condusse alla realizzazione del film».

Presente alla cerimonia anche l’attore Mariano Rigillo, che nel film ha interpretato Nino Bixio. Ed al regista ferrarese Bronte ha anche intitolato un via in contrada Sciarotta, limitrofa ad un’area commerciale. Poi la visione del film, con la relazione del prof. Enrico Iachello. Ed al sindaco Firrarello sono giunti i ringraziamenti da parte del Circolo del Partito democratico “Riformisti e Democratici di Bronte”, composto dal consigliere comunale Andrea Sgrò, da Antonello Caruso e da Antonio Currao che nel marzo scorso aveva proprio chiesto al primo cittadino di intitolare una via di Bronte al regista ferrarese. Florestano Vancini era venuto a Bronte nel dicembre del 2003, invitato dall’ex sindaco Salvatore Leanza. [Fonte: La Sicilia]

Nella foto da sinistra: il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, il sindaco Pino Firrarello, Gloria Vancini, figlia del regista, l’attore Mariano Rigillo e (foto sotto a destra) in piedi, davanti, l’assessore alla Cultura Enzo Bonina. Nelle foto a destra il regista ferrarese Florestano Vancini. ed un momento della cerimonia nell'Aula consiliare del Comune.


18 Giugno 2011

LUNEDI' 27 GIUGNO LA CERIMONIA

Bronte rende onore a Vancini

Cittadinanza onoraria alla memoria ed una via a suo nome

Il Comune di Bronte conferirà la cittadinanza onoraria alla memoria a Florestano Vancini, regista del film “Bronte: Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”, uscito nel 1972 dove il regista, con serietà e impegno e la precisione dello storico, espone i drammatici episodi avvenuti a Bronte nell'agosto del 1860. Oltre alla cittadinanza onoraria sarà pure intitolata al regista una via nella Contrada Sciarotta. Alle cerimonie saranno presenti Gloria Vancini, figlia del Regista, e l'attore Mariano Rigillo che nel film di Vancini interpretò la parte del Generale Nino Bixio.

L’atto ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria al regista alle ore 16.00 di lunedì 27 giugno 2011 nell’aula consiliare “N. Spedalieri”. Subito dopo ci sarà la cerimonia di scopertura della targa di Via Florestano Vancini e successivamente, alle 18.00, nel Cine Teatro Comunale la proiezione del suo film “Bronte: Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”. Nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo Giuseppe Carlo Marino, docente di Storia contemporanea presso l'Università di Palermo, parlerà del Risorgimento. Al termine del film interverranno la figlia del regista Gloria Vancini e l'attore Mariano Rigillo.

Florestano Vancini, morto ottantaduenne nella sua città natale, Ferrara, nel settembre del 2008, venne per la prima volta a Bronte nel 1960 e vi è ritornato tantissime volte anche dopo l’uscita del film (1972) “sempre – come ebbe a dichiarare – con un po’ d’emozione”. Nell'agosto del 1993 intervenne anche ad un dibattito dedicato al suo film (vedi video a destra) e nell’occasione, unitamente a Nicola Badalucco (uno degli sceneggiatori) ed Ivo Garrani (l’avv. Nicolò Lombardo del film) fu anche premiato con il «Premio XXIV Casali 1993» per il Cinema. «Io – dichiarò allora - mi trascinerò credo tutta la vita Bronte. Io padano nato a Ferrara, così lontano da questa terra, scoprii Verga ed i Fatti di Bronte e fu una folgorazione». Vancini è ritornato a Bronte anche nel 2003 invitato dall’allora sindaco Leanza nel corso di una Giornata dedicata ai Fatti: «Non credo che i brontesi abbiano di che vergognarsi. – puntualizzò nel corso del suo intervento - La lesa umanità in Sicilia era il comportamento della classe dirigente, non quello dei contadini».

Il ferrarese Vancini è il quinto "nuovo brontese" di questi ultimi dieci anni. Sono stati, infatti, nominati cittadini onorari di Bronte l'avv. Antonello Dato (Gennaio 2003, per «l'amore da lui dimostrato nei confronti di un grande brontese: Luigi Castiglione»), l'imprenditore veneto Renzo Rosso (Dicembre 2004), il prof. Giuseppe Pizza, sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed ex allievo del Real Collegio Capizzi (Settembre 2008) ed, a Marzo 2009, Attilio Pisanò, ricercatore e professore universitario, studioso di Nicola Spedalieri.

In passato, nel 1987, aveva avuto la cittadinanza onoraria anche Antonio La Pergola ex Presidente della Corte Costituzionale, nipote dell'on. Luigi Castiglione. “E’ l’unico modo – hanno affermato il sindaco Pino Firrarello e l’assessore Enzo Bonina – per dire grazie ad un regista che nel 1971 ha restituito alla nostra gente ed alla storia di questa cittadina una verità oggi finalmente raccontata da scrittori e giornalisti”.

Vancini parla del suo film

(Bronte, Agosto 1993)



21 Giugno 2011

Piano di rientro e qualità della sanità siciliana

Alle ore 18,30 di sabato 25 giugno presso il "Circolo di Cultura Enrico Cimbali" il Rotary Club Aetna Nord ovest ha organizzato un incontro dibattito con il Dr. Umberto Liuzzo sul tema "Piano di rientro e qualità della sanità siciliana". Interverranno anche la d.ssa Anna di Franco ed il dr. S. Gullotta.



16 Giugno 2011

Quest'anno dedicata al 150° dell'Unità d'Italia

Arte in fiore 2011

La Sezione brontese della Fidapa, presieduta da Maria Prestianni Firrarello, con il patrocinio del Comune organizza per sabato 18 e domenica 19 giugno la seconda edizione di “Arte in fiore 2011”, quest’anno dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Come per l'anno passato la manifestazione vedrà la realizzazione di bozzetti floreali che saranno realizzati con la tecnica dell’infiorata dagli artisti fiorai dell’Associazione CulturArte di Noto nelle piazze Spedalieri e Rosario.

Nell’occasione, domenica 19 in Piazza Rosario si svolgerà anche un servizio di annullo postale filatelico con il bollo figurato di Poste Italiane che riproduce uno dei due bozzetti dell’infiorata “Un francobollo per l’unità d’Italia”. Ed è la seconda volta (l’altra è avvenuta il 10 dicembre 2010) che Poste Italiane ricorda a Bronte il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con un servizio di annullo postale filatelico commemorativo. La manifestazione verrà chiusa con una sfilata di moda.

Il programma della manifestazione prevede

Sabato 18 giugno: Ore 10 (Piazza Spedalieri): Taglio dei fiori e inizio della realizzazione dei bozzetti a cura degli artisti dell’“Associazione Culturarte” di Noto. - Ore 12 – 17 (Piazza Spedalieri e Piazza Rosario): Gli artisti dell’”Associazione Culturarte” di Noto lavoreranno ininterrottamente per ultimare i due bozzetti artistici dedicati all’Unità d'Italia: “Italia tricolore” (a Piazza Spedalieri) e “Un francobollo per l'Italia unita” (a Piazza Rosario).
Domenica 19 giugno: Ore 14 – 20 (Piazza Rosario): Apposizione dell’annullo filatelico coniato dalle Poste italiane, su richiesta della Fidapa di Bronte, sul modello del bozzetto “Un francobollo per l'Italia unita”. | Ore 20 (Piazza Spedalieri): Sfilata di moda.



27 Maggio 2011
FERROVIA CIRCUMETNEA

La Bbc gira un documentario sull'area attorno all'Etna

Da Linguaglossa a Bronte a bordo della littorina da poco rinnovata

La Littorina alla Rocca Calanna di contrada DifesaLa Ferrovia Circumetnea, guidata dal Commissario governativo Gaetano Tafuri, «sbarca» in Inghilterra. La Bbc, la tv di Stato britannica, ha scelto infatti la Fce come partner per realizzare un documentario sull'area etnea. I giornalisti e i tecnici della più importante emittente del Regno Unito domenica prossima, 29 maggio, gireranno l'intera puntata della trasmissione «Sicily Unpacked», dedicata alle bellezze paesaggistiche dell'area attorno all'Etna, a bordo della littorina appena rinnovata dalla Fce, la «Ade 18-la Prima», il modernissimo treno dotato di tutti i comfort e di impianti tecnologici all'avanguardia, ristrutturata proprio dai tecnici dell'azienda etnea.

I professionisti della Bbc hanno scelto come scenario per le proprie riprese il tratto di ferrovia compreso tra Linguaglossa e Bronte. Salita in littorina a Linguaglossa, la troupe inglese percorrerà il tragitto della Circum fino a Bronte e viceversa, scegliendo luoghi suggestivi per le proprie riprese che non potrebbero essere raggiunti in altro modo.

«Siamo lieti e orgogliosi di ospitare la Bbc a bordo di uno dei nostri gioielli - commenta il commissario Tafuri -. La nostra fama è arrivata anche oltre la Manica e questo ci rende particolarmente felici. Speriamo che questa esperienza possa accrescere ulteriormente il numero di turisti che ogni anno viaggiano sui nostri treni. La Bbc è una delle tv più importanti d'Europa se non del mondo, vista da milioni di persone anche tramite le moderne apparecchiature satellitari. Quindi, le potenzialità di questo programma televisivo saranno veramente enormi. La nostra azienda, evidentemente, rappresenterà un ottimo biglietto da visita per la Sicilia e per tutto il Meridione d'Italia». [Fonte: La Sicilia] (Nella foto, la "Al 56", la Littorina della Circum che ha carat­terizzato il tra­sporto viag­giatori per oltre 50 anni, transita nella Contrada Difesa, davanti alla Rocca Calanna).



20 Maggio 2011

Lo chef Vissani protagonista di una puntata di «Linea verde»

«Qui è l’apoteosi del pistacchio»

Il gusto del pistacchio di Bronte lo conosceva già, ma lo chef Gianfranco Vissani, critico gastronomico e conduttore televisivo, nel girare una puntata di “Linea verde orizzonti” nella patria dell’«oro verde», non ha avuto dubbi: «Assaggiato qui il pistacchio è ancora più buono». A colpirlo particolarmente sono stati i pistacchieti che crescono fra le più dure ed antiche lave dell’Etna e il calore dei brontesi, che a suo giudizio sono così generosi da addirittura eccedere nelle dosi di pistacchio nelle pietanze.

«Qui viviamo - afferma - l’apoteosi del pistacchio più buono al mondo. Sembra quasi irreale, ma invece è vero, con il suo gusto, la sua preziosità e la sua eleganza. A mio avviso in cucina dovrebbe essere utilizzato con parsimonia. Pochi chicchi, infatti, basterebbero per conferire ai piatti il giusto gusto. Pensate alla mortadella: i chicchi si possono contare sulle dita. Il gusto del pistacchio di Bronte - continua - è così bello che bisogna lasciarlo al retrogusto. E’ la prima volta - spiega - che vengo qui e vedo i pistacchieti e non vi nascondo di essere rimasto colpito, come sono rimasto ammirato dalle vostre aziende all’avanguardia nella lavorazione del pistacchio e guidate da giovani imprenditori che rappresentano il futuro».

Vissani poi si è complimentato anche con i cuochi dei ristoranti dove ha pranzato, confidandoci che a Bronte il gusto del pistacchio è ancora più buono che altrove: «E’ vero, come molti altri prodotti della terra, nei luoghi di origine offrono tutta quella bontà che spesso il viaggio fa perdere». Infine Vissani ha premiato il connubio cioccolato e pistacchio: «Ho assaggiato dei croccantini di pistacchio ricoperti di cioccolato buonissimi. Non ci sono pari o eguali – conclude - è la natura che vi ha regalato questa prelibatezza che sono certo riuscirete ad esportare anche sulla Luna, perché nessuno, dico nessuno vorrà perdersi il gusto del pistacchio per eccellenza nel mondo». [Fonte: La Sicilia]



20 Maggio 2011

SABATO AL REAL COLLEGIO CAPIZZI

Federalismo locale, quale futuro per il Mezzogiorno

Alle 18.30 di Sabato 21 maggio, nell’Auditorium Calanna del Real Collegio Capizzi, il Rotary club Aetna N. O. organizza una conferenza/conversazione su «Il federalismo locale, quale futuro per il Mezzogiorno». Dopo il tradizionale Onore alle Bandiere e gli indirizzi di saluto del dott. Valerio Saitta, presidente del R. C. Aetna Nord Ovest sull’argomento interverranno il prof. Ida Nicotra, ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università di Catania e membro della commissione paritetica per l'attuazione dello Statuto Siciliano, il sen. Enzo Bianco, membro della Commissione Parlamentare per l'attuazione del Federalismo Fiscale e l’on. Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia Regionale Di Catania e dell’Unione Provincie Italiane.
Nel 2001 la riforma del titolo V della Costituzione introdusse il principio della proporzionalità diretta, che prevede che le imposte vadano a beneficio dell'area in cui sono riscosse: se pago le tasse a Milano, Cagliari, Napoli, che almeno una parte di queste tasse vadano direttamente a Milano, Cagliari, Napoli - e non tutte al governo centrale. E' il principio del federalismo fiscale. Questo principio andava tuttavia concretizzato con una legge ordinaria, sennò restava campato per aria. Così prima di tutto è arrivata la legge delega, la 42 del 2009, che introduceva l'idea di premiare gli enti locali "virtuosi", quelli che non spendono più di quanto incassano, e si è fissata per il 21 maggio di quest'anno la data di attuazione vera e propria della riforma.



14 Maggio 2011

Per non dimenticare Matteo

La palestra del «Castiglione» dedicata allo studente ucciso

La scuola media «Luigi Castiglione» di Bronte, ha dedicato la propria palestra al giovane studente Matteo Galati, ucciso la notte del primo agosto scorso da una coltellata sferrata da un sedicenne. All'emozionante cerimonia di intitolazione, ospiti del dirigente scolastico Giuseppe Crascì, hanno partecipato i genitori di Matteo, che durante la cerimonia a stento sono riusciti a trattenere le lacrime, il sindaco Pino Firrarello, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta e gli assessori Melo Salvia e Biagio Petralia. Con loro il parroco della chiesa Madonna del Riparo, Vincenzo Bonanno, il dirigente dell'Istituto superiore Capizzi, Grazia Emmanuele, il poeta Ugo Capezzali (giunto da L'Aquila per celebrare l'evento), i rappresentanti delle forze dell’ordine. Emozionante il momento della scopertura della lapide da parte dello studente Vincenzo Schilirò, come sono state particolarmente commoventi le letture dei messaggi che i compagni hanno voluto rivolgere all’indimenticato Matteo. (La Sicilia)



12 Maggio 2011

Promosso dal Consiglio delle donne

Convegno su prevenzione tumori mammella e prostata

Il cancro alla mammella ed il tumore della prostata sotto i riflettori del convegno "Prevenzione, pari opportunità", promosso dal Consiglio delle donne del Comune di Bronte, presieduto da Maria Pia Castiglione. Presenti all'incontro il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, l'assessore Enzo Bonina ed il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, che hanno ascoltato le relazioni della dottoressa Nerina Pagano, che fa parte dell'Unità multidisciplinare di senologia presso l'ospedale "Cannizzaro" di Catania e del dott. Nuccio Condorelli, specialista in Urologia presso l'azienda ospedaliera Policlinico. Presenti anche Francesca Reale, il sindaco di Maletto Pippo De Luca e l'assessore di Randazzo Antonino Zingale. I relatori hanno sottolineato come uno stile di vita sano ed una dieta priva di grassi limitino l'insorgenza di entrambi i tumori. [Fonte: La Sicilia]


11 Maggio 2011

Oggi e domani primo corso dell'Asp

Il trasporto neonatale d'emergenza

Il direttore generale dell' Asp, Giuseppe Calaciura, in una nota annuncia che oggi e domani si svolgerà la prima edizione del corso teorico-pratico sul trasporto neonatale d'emergenza nell'aula didattica del presidio ospedaliero «Castiglione-Prestianni» di Bronte. «L'iniziativa - spiega il responsabile scientifico Placido Pennisi, direttore dell'Unità operativa complessa di Pediatria dell'ospedale di Bronte - intende uniformare le procedure di stabilizzazione e trasporto neonatale e di preparare tutti gli operatori sanitari alla gestione del trasporto. Il corso è, infatti, rivolto a 30 partecipanti tra pediatri, anestesisti, personale infermieristico delle Unità operative di pediatria, servizio di anestesia e rianimazione e operatori addetti alle emergenze».

Le lezioni saranno tenute da docenti esperti e le esercitazioni pratiche verranno svolte su manichino, termoculla e ventilatore: «II corso è coerente con l'obiettivo nazionale - continua Pennisi - tenuto conto che la mortalità perinatale siciliana è del 5,5% dei nati vivi, e in particolare nella provincia di Catania è del 6,5%; mentre quella italiana è del 3,3%. L'addestramento del personale interessato alla rianimazione in sala parto e la relativa stabilizzazione dei parametri clinici del neonato, assieme a un trasporto neonatale d'emergenza effettuato seguendo le linee guida nazionali, rappresenta il fondamento indispensabile per migliorare l'outcome del neonato, tutelando la salute del bambino e della donna». [Fonte: La Sicilia]



8 Maggio 2011

Brontesi poeti e scrittori

Premio Themis, i vincitori

Sabato 7 maggio 2011 ha avuto luogo nell'Auditorium del Real Collegio Capizzi la cerimonia di premiazione della Ia edizione del Premio “Themis – Il mio specchio tra le righe  di poesia e racconto breve inediti, organizzato dal Comune di Bronte, con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania e della Provincia regionale. Questa prima edizione del Premio riguardava due sezioni, poesia e racconto breve inediti, ed era riservata, in modo totalmente gratuito, agli studenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori di Bronte ed a cittadini brontesi, dagli 11 anni in su, che non facevano parte delle precedenti categorie. Alla terna vincitrice per ogni categoria sono stati assegnati dei trofei mentre ai primi classificati anche un premio in denaro di € 250,00 ciascuno.

La “giuria di qualità” era composta da Prof. Enrico Iachello (preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, presidente della giuria), Dott. Mauro Bonanno (amministratore unico della casa editrice “Bonanno editore”), Prof. Rosario Castelli (docente di "Letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Prof. Sergio Cristaldi (docente di "Filologia e critica dantesca" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Prof. Antonio Di Grado (docente di "Geografia e storia della letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, vicepreside della stessa), Prof.ssa Gisella Padovani (docente di "Comunicazione letteraria e circuiti editoriali, Letteratura italiana" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia), Luigi Putrino (giornalista del "Giornale di Sicilia"), Dott.ssa Elvira Seminara (giornalista de "La Sicilia", scrittrice), Prof. Salvatore Toscano (docente di Lettere, preside d'Istituti d’Istruzione Secondaria Superiore).

Di seguito i vincitori delle due sezioni del premio.

SEZIONE POESIA

Categoria Cittadini brontesi
1° Posto: Rosa Spitaleri,Colonia (Ricognizione autobiografica e osservazione fenomenologica si fondono nel componimento, pregevole per la limpidezza espressiva e la fluidità narrativa del verso, e per l’originalità del tessuto lessicale).
La giuria ha ritenuto di non assegnare il secondo e terzo posto.

Categoria Scuole medie inferiori
Chiara Spata, 3° ex aequo con la sua poesia “La farfalla”1°: Vincenzo Schilirò (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), Speranza (Ricca di immagini delineate con tocchi leggeri ed efficaci, capaci di trasmettere emozioni autentiche, la poesia veicola un messaggio di speranza e di fiducioso ottimismo. È da apprezzare la fresca immediatezza del linguaggio, garbato, limpido, modulato secondo un ordine ritmico elegante e armonioso)

2°: Alessandra Anzalone (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “La vita” (Il componimento è molto gradevole per la fresca, genuina semplicità del registro espressivo, ben controllato, e per la vivacità dell’ordito iconografico, caratterizzato da accostamenti cromatici di notevole efficacia).

3° ex aequo: Chiara Spata (Scuola Media Statale “L. Castiglione”, nella foto a destra), “La farfalla” (La poesia è animata da uno slancio solidaristico e da un vitalismo espressi attraverso un vivace, originale repertorio di metafore e un ricco corredo iconografico).

3° ex aequo: Alice Paola Burrello (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Io vedo, io credo, io spero, io voglio” (L’assetto formale del componimento, basato su procedimenti iterativi funzionali ai tragitti tematici, pone in rilievo il motivo della speranza di poter vivere, in futuro, in un contesto sociale regolato dai valori etici oggi smarriti).

Segnalazione di merito: Fabiana Sciacca (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Invito alla pace” (La poesia, connotata da una sincera disposizione filantropica, contiene spunti di alta moralità affidati a un registro stilistico accattivante per la fresca naturalezza dei suoi toni).

Segnalazione di merito: Samuele Gulino (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Io credo…” (Nella poesia, in cui le riflessioni sui valori dell’esistenza sono percorse da intense vibrazioni morali, si apprezza anche la sobria limpidezza del linguaggio, adeguato a esprimere con schiettezza istanze di natura etica, sociale, religiosa).

Categoria Scuole medie superiori
1°: Ilde Capizzi, (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), Il Diverso (Il componimento si distingue per la finezza della sua struttura formale, basata su movimenti ritmici e nessi rimici realizzati con notevole perizia, e per il vigore del messaggio veicolato, pertinente a problemi etici, sociali, politici di bruciante attualità).

2°: Chiara Di Fazio (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Volo, credo, vivo” (Con un’agile dinamica lirica, questi versi lievi e ariosi rivelano le speranze, gli affetti, le attese di un adolescente capace di cogliere la fragrante dimensione dell’istante e, nello stesso tempo, di esprimere una tensione metaforica che trascende l’ambito del quotidiano).

3°: Gabriele Sanfilippo (IISS “A. M.Mazzei - IPSAA”), “Nient’altro che Amore” (È da apprezzare l’intensità dell’espressione lirica, filtrata da un linguaggio fresco, leggero, aggraziato. Il componimento inneggia alla vita e alla bellezza della natura, ma attesta anche l’esigenza di riflettere su aspetti problematici della realtà e dell’esistenza umana).

SEZIONE - RACCONTO BREVE

Categoria Cittadini brontesi
1°: Elisa Bonaventura, L’ombra del mare (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come temi essenziali il senso della giustizia e la fiducia negli altri; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso).
La giuria ha ritenuto di non assegnare il secondo e terzo posto.

Categoria Scuole medie inferiori
1°: Anna Pecorino (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi; riesce a far convivere con maturità gli spostamenti spazio-temporali all’interno del racconto; sa costruire percorsi critici con linguaggio articolato, ampio e preciso).

2°: Adriana Antonella Cannata (Scuola Media Paritaria “N. Spedalieri”), “L’unione fa la forza” (Il concorrente è in grado di affrontare la tematica con rigore di analisi e di sintesi evidenziando le difficoltà dell’integrazione ed individuando nell’ambiente scolastico lo spazio ideale per raggiungere l’integrazione fra soggetti di cultura ed etnie diverse).

3° ex aequo: Valentina Ferrara (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “Un piccolo angelo caduto dal cielo” (Il concorrente coglie in modo abbastanza agile la tematica evidenziando i temi della solidarietà e dell’amicizia come elementi basilari ed essenziali in cui credere, fino, anche, all’estremo sacrificio).3° ex aequo: Sofia Serravalle (Scuola Media Statale “L. Castiglione”), “In una città come tutte le altre…” (Il concorrente affronta in maniera sintetica ma con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato l’ambientazione contemporanea e il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e giudicati).

Categoria Scuole medie superiori
1°: Selena Zagari (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), Un bambino, lui ci salverà (Il concorrente affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e le capacità di costruire il percorso con linguaggio articolato, ampio e preciso).

2° ex aequo: Martina Lupo, (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Classico”), “Sono io lo sconosciuto” (Il concorrente affronta il percorso tematico evidenziando come l’incontro tra filosofia e psicoanalisi sembra porsi sul piano di un comune apporto teorico alla definizione dell’identità personale. La giuria ha apprezzato l’originale capacità di analizzare la tematica).

2° ex aequo: Ivana Orefice (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Scientifico”), “Sono una ragazza normale” (Il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come tema essenziale la fiducia in sé stesso; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso).

3°: Federica Foti (IISS “Ven. I. Capizzi – Liceo Scientifico”), “Rincontrarsi con la vita” (Il concorrente coglie in modo abbastanza agile la tematica con elementi basilari ed essenziali individuando come tema essenziale la fiducia in sé stesso; affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati).


Il Diverso

(componimento in quartine di endecasillabi in rima AABB)

di ILDE CAPIZZI

(1° classificato, sezione Poesia, categoria Scuole medie superiori, con la motivazione: “Il Diverso”, il componimento si distingue per la finezza della sua struttura formale, basata su movimenti ritmici e nessi rimici realizzati con notevole perizia, e per il vigore del messaggio veicolato, pertinente a problemi etici, sociali, politici di bruciante attualità).

Sono Diverso e Uguale ha paura:
mi seppellisce tra gelide mura,
teme che vibri alta la mia voce,
m’estirpa ostile, agghiacciato, feroce.

Sono quel rosso che brilla nel nero,
sono il panno variopinto, leggero,
mi levo nel silenzio come un canto,
sono il sole e contro il mondo mi schianto.

Vorrei involarmi sul cielo del mondo,
andare dal monte al mare profondo,
libero, come un afflato di vento,
esistere, scintillante, un momento.

Vorrei che tu mi tendessi la mano,
che il mio pensiero non fosse vano;
eppure l’Uguale m’incatena,
mi rinchiude per un’eterna pena.


L’ombra del mare

di ELISA BONAVENTURA

(1° classificato, sezione Racconto breve, categoria Cittadini brontesi, con la seguente motivazione: “L’ombra del mare”, il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi individuando come temi essenziali il senso della giustizia e la fiducia negli altri; sa costruire percorsi critici, usa un linguaggio articolato, ampio e preciso).

“(...) Le parole, le idee non hanno mai identico significato per tutti gli uomini che le utilizzano. Quella antica parola, giustizia… E’ suscettibile di molteplici interpretazioni, nessuna delle quali può essere definita, in senso assoluto, esatta. E’ un concetto talmente complesso che, paradossalmente, può essere definito contemporaneamente assoluto e relativo. Assoluto perché l’aspirazione alla giustizia è stata sentita indifferentemente da tutti gli uomini di tutte le epoche, relativo perché ogni uomo l’ha inteso in modo del tutto diverso dall’altro.
Ti ripeto, tutto è subordinato al valore che diamo noi alla parola giustizia. In bocca di alcuni è semplicemente una parola, una mera espressione di linguaggio, vuota, totalmente priva di contenuto; ma nella mente di altri, è come se fosse il valore che regge il mondo, l’unico che gli uomini dovrebbero onorare.”
Come dargli torto? Mio papà aveva sempre parlato di giustizia. Ma a quale giustizia faceva riferimento? A quale valore voleva educarmi? Aveva svuotato la parola di tutto il suo nobile significato.
Giustizia… Che cosa poteva essere mai la giustizia? La mera volontà di riconoscere e rispettare la legge? O un valore più alto, superiore, che né la ragione, né la legge possono mai aspirare a raggiungere? E a quale valore più nobile avrebbe mai potuto aspirare la mia anima, da sempre assetata sì di amore, ma anche della volontà di non rendere la propria esistenza vuota, di non vivere invano?
Ecco, quella era la mia occasione. L’occasione di dimostrare a me stessa, e al mondo intero, che vi erano degli ideali in cui credere, dei valori che superano ogni epoca e ogni legame umano. Anche il legame con mio padre. (...)


Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere

di ANNA PECORINO
(1° classificato sezione racconto breve, categoria Scuole medie inferiori, con la seguente motivazione: “Agata, storia di un’adolescente che scopre di poter credere”, il concorrente affronta la tematica con rigore di analisi e di sintesi; riesce a far convivere con maturità gli spostamenti spazio-temporali all’interno del racconto; sa costruire percorsi critici con linguaggio articolato, ampio e preciso).

(...) «Devo sapere se posso credere»
I suoi interrogativi non erano infondati e le sue affermazioni avevano uno scopo: conoscere se stessa dalla prospettiva finora meno conosciuta e mai esplorata, quella “del credere”.
Ebbene, tutto ruotava attorno a tre “quesiti principali”:
«Qual è il mio scopo nella vita? In cosa credo IO? Credo a qualcosa?»
Si rispose:
«IO CRedO. Credo in cose e non credo in altre. Credo di poter credere, credo in me stessa, credo negli altri e credo che tutti possano e debbano credere. Credo nel futuro e credo che tutti abbiano il diritto di crederci, ma non credo che tutti abbiano ciò che desiderano. Credo che per avere uno scopo nella vita, bisogna credere che uno scopo nella vita ci sia. Credo nell’amore e credo di poteri credere davvero, anche se probabilmente in futuro le cose non andranno come vorrò.
Credo nel mio paese e credo che sia da codardi scappare dicendo che va tutto a rotoli… e credo che scappare sia la cosa peggiore, perché credo che se tutti credessero il mondo sarebbe migliore.
Credo che sognare e sperare che i sogni possano diventare realtà sia una cosa bellissima, perché credo che la speranza sia davvero l’ultima a morire. Credo che non sempre debba esserci la ragione ad esaminare tutto, perché certe volte farsi guidare dai sentimenti e pensare che le cose belle ed i sogni esistano, anche se non sempre sono realizzabili, sia migliore che vivere un’esistenza in cui si sa già cosa deve accadere e l’unica cosa in cui si possa credere sia il non credere.
IO CRedo». (...)

 I VINCITORI DEL 2012
 

Colonia

di ROSA SPITALERI
(1° classificato, sezione Poesia, cate­goria Cittadini bron­tesi, con la motivazione: “Colonia”, rico­gnizione autobio­grafica e osservazione feno­me­nologica si fondo­no nel componimento, prege­vole per la limpi­dezza espressiva e la fluidità narrativa del verso, e per l’originalità del tessuto lessicale).

Città dove son cresciuta
e le ambizioni non si realizzano
città metropolitana dove essere donna
viene confuso con femminismo
città deserta dove sono sola col mio
e ricordo il paese dove sono nata.

I ricordi di bimba si confondono
con i racconti di mamma e papà
nelle fredde sere d’inverno
vicino a una stufetta al Brikett*
il bicchiere di vino rosso fra le mani di papà
la tazza di cioccolata calda per me e mio fratello
- un tentativo per sciogliere quel gelo -

e racconta dei campi di grano biondo
- Come i capelli della mia amica Dora -
degli ulivi forti e belli e neri
- Come gli occhi di Salvatore -
dei fichi d’India succosi protette da spine pungenti
- Come quella lingua tedesca che non capisce -
dei panitti a Natale

----
* mattonella di carbone
** dolce tipico di Natale
  

- Non come il Christstollen** -
del sole caldo, della casa alle pendici dell’Etna
della gente allegra che canta l’inno alla primavera
- hiuri d’arànci, hiuri d’amuri -.

Il treno mi porta nel profondo Sud
a cercare quel sogno di bimba
trovo la casetta alle pendici dell’Etna
e non vedo campi di grano biondo
né ulivi forti belli e neri e né fichi d’India succosi
panitti e né gente allegra che canta
ma grida: E’ arrivata la tedesca! E’ arrivata la tedesca!

E non capisco chiedo smarrita dove sono?
con gesti dicono: Isola
profonda solitudine perché non dicono. Casa!

E ritorno a casa nella città
dove son cresciuta e le aspirazioni
ad essere qualcuno si realizzano nell’essere: IO!!

 Speranza

di VINCENZO SCHILIRO'
(1° classificato, sezione Poesia, categoria Scuole medie in­feriori, con la motivazione: “Speranza”, ricca di im­magini delineate con tocchi leggeri ed efficaci, capaci di trasmettere emozioni autentiche, la poesia veicola un mes­saggio di speranza e di fiducioso ottimismo. È da apprezzare la fresca immediatezza del linguaggio, garbato, limpido, modulato secondo un ordine ritmico elegante e armonioso)

Un lampo di luce
Appare nel buio,
a risvegliare ciò
che l’assopito
aspettava da sempre.

E gli occhi stanchi
non credono a se stessi;
si chiudono, s’aprono,
guardano ancora stupiti:
è la Speranza, quella luce
che avvolge tutto, ancora
un po’, per poi pian piano scomparire.

Speranza, Speranza in
cui crede ogni uomo,
Speranza nel trovare
l’amore, l’anima gemella
nascosta tra la gente.

Speranza di pace, senza
più guerre e razzismo.
Speranza di rispetto tra
la gente, tra uomini e donne
tra anziani e bambini,
tra bianchi e neri,
tra ricchi e poveri.

Speranza, Speranza
che accompagni ogni
giorno della mia vita.


Un bambino, lui ci salverà

di SELENA ZAGARI
(1° classificato sezione Racconto breve, cat. Scuole medie superiori, con la seguente motivazione: “Un bambino, lui ci salverà”, Il concorrente affronta con esposizione appropriata il percorso tematico. La giuria ha apprezzato il linguaggio spontaneo con cui i fatti vengono raccontati e le capacità di costruire il percorso con linguaggio articolato, ampio e preciso).

- Dannazione, io non le so inventare le storie!
Tommaso era molto abile nello stendere su carta riflessioni proprie, il suo spirito critico era notevole, ma i racconti proprio no, non sapeva da dove iniziare.
- Cosa dici, tesoro? - La madre stava lavando le stoviglie, immersa tra mille pensieri.
- Niente, mamma. Dicevo che vado a letto. Buonanotte! - accostò distrattamente le labbra alla guancia della madre e scappò via.
Corse su per le scale, aprì con un leggero calcio la porta della sua stanza e subito i suoi occhi si posarono su un corpicino magro che non era il suo e pur era disteso su quel letto.
- O Giù, quante volte ti ho detto che non ti voglio trovare sul mio letto, eh? Quante volte te l’ho detto? - Era nervoso, Tommaso, non avrebbe altrimenti reagito a quel modo: di solito piombava di sorpresa addosso a suo fratello e lo sfiniva di solletico, fino a che non era costretto ad andarsene da solo, soddisfatto.
Questa volta, però, il piccolo Giulio, che non aveva raggiunto per capriccio la stanza del suo fratello grande, ma per “seri motivi”, non volle saperne di lasciare quel letto.
- Tommy, ti prego, fammi restare. E’ la prima e l’ultima volta, te lo giuro, te lo giuro! - Premeva il petto contro il piumone e con le braccia si stringeva al letto, aveva la testa piegata di lato: una guancia poggiata e l’altra, al pari degli occhi, rivolta al fratello. Si rialzò col busto appoggiandosi sui gomiti e gli angoli della bocca si sollevarono nell’abbozzare un sorriso che, a guardarlo, d’allegria mostrava appena l’intenzione.
-Ok, Giù. Solo per ‘sta volta però.- Aveva solo voglia di dormire, Tommaso, e lo avrebbe fatto dovunque: anzi, la stanza del fratellino la preferiva di gran lunga; era stata sua prima che, due anni fa, la mamma non adibisse per lui un’altra camera: più grande, da adulto. Nella vecchia, invece, da allora dormiva Giulio, che all’epoca aveva quattro anni appena e poca voglia di rinunciare al lettone dei genitori, tant’è che due notti su tre era lì che si recava ancora, tra le braccia di mamma. (...)
- Troppo piccolo! Io non sono troppo piccolo! Nessuno è troppo piccolo! Pure la maestra dice che certe cose non le possiamo capire… Ma siete voi che non potete capire! Ti dico di rimanere a letto con me e tu non lo fai perché credi che te lo chiedo solo perché sono piccolo. Alla mamma dico che se non gli vuole telefonare alla sua amica non lo deve fare per forza e lei mi dice che sono piccolo. A papà… e basta! Me ne vado da questo paese! Mi avete stancato! Capito?
Urlava, Giulio, e alla fine scoppiò a piangere.
Tommaso a sentirlo rimase folgorato. Come aveva potuto non accorgersi dell’immensa ricchezza che custodiva in sé quell’esserino di appena sei anni?
Come aveva potuto dimenticare che lui stesso, da piccolo, aveva criticato con tanta insistenza e con altrettanta veemenza il mondo degli adulti, e poi, infine, finirci dentro così spudoratamente?
Spesso gli capitava di sentirsi oppresso dalle mille cose che si “devono” fare; spesso, pur credendosi fuori dagli schemi, aveva obbedito tacitamente alle consuetudini, aveva agito per abitudine o conformismo. Non si era sognato mai di chiedersi “se davvero è giusto, perché? Se è sbagliato, per quale ragione?”
Suo fratello glielo stava insegnando. Con le sue mille domande, con la sua insistenza, con la sua poca dimestichezza con la vita. (...)



1 Maggio 2011

A MAGGIO E GIUGNO OGNI GIOVEDI’ ALLE ORE 19,00 INCONTRI PER PROMUOVERE AMBIENTE E TERRITORIO

“Naturalmente… a Bronte”

Serate tematiche sull’ambiente, tra parchi e natura

Il Centro Documentazione e Studi sulle Aree Naturali Protette del Parco dei Nebrodi in collaborazione con il Comune organizza a Palazzo Virzì (Piazza Rosario) una serie di incontri tematici sull’ambiente, la natura, ed i parchi dal titolo "Naturalmente... a Bronte". Filo conduttore delle serate sarà la conoscenza e la fruizione delle aree protette, rivolta particolarmente alla consapevolezza di appartenere ad un territorio tra Etna, Nebrodi, Alcantara e Simeto di innato pregio naturalistico ed escursionistico. Gli incontri saranno animati da esperti nel settore provenienti da realtà professionali ed associative di grande competenza ed esperienza. La partecipazione è libera e le serate si svolgeranno da maggio a giugno nelle date di seguito indicate, e di norma il giovedì sera, con inizio alle ore 19,00. Moderatore degli incontri: Attilio Caldarera
“Una serie di incontri particolarmente interessanti – ha commentato il sindaco Firrarello – frutto dell’amore che Attilio Caldarera nutre per la natura, l’ambiente ed il nostro territorio. Un ringraziamento particolare va certamente al Parco dei Nebrodi, impegnato insieme con noi, nella promozione delle bellezze ambientali di questo territorio dalla bellezza abbacinante”.

Questo il programma dettagliato degli incontri tematici

Giovedì 5 maggio: Lo sport in Montagna – l’esperienza della UISP Lega Montagna a cura di Santino Cannavò
Giovedì 12 maggio: Obiettivo natura. La fotografia naturalistica in preziosi scatti a cura di Gino Fabio
Giovedì 19 maggio: La Sicilia e la Diversità paesaggistica – Il racconto di un camminatore esperto a cura di Fabrizio Meli

Giovedì 26 maggio: Flora e Fauna del territorio Etneo – L’attenta raccolta degli elementi naturalistici a cura di Vincenzo Crimi
Giovedì 9 giugno: Il cielo sopra di noi - Astronomia porta dell’infinito a cura del Gruppo Astrofili Catanesi
Giovedì 16 giugno: Iblei Storie e Luoghi di un Parco – Proiezione del documentario sul Parco degli Iblei a cura di Renzo Lo Presti
Giovedì 23 giugno: Il Sentiero Italia – La mappa del Sentiero Italia raccontata dal CAI a cura di Mario Vaccarella, Gianbattista Condorelli e Giuseppe Oliveri.

Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ente Parco dei Nebrodi (Piazza Duomo - 98076 Sant'Agata Militello, tel 0941 702524 - fax 0941 723088).

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