Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da Luglio a Ottobre 2008 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti | |
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Parte colpo, ferito all’inguine 4 giovanissimi prendono il fucile di uno zio e vanno a caccia. Tre denunciati dai carabinieri Poteva finire molto peggio la bravata di 4 ragazzi per bene di Bronte che hanno deciso di rompere la monotonia organizzando una battuta di caccia in piena notte con il fucile dello zio di uno di loro. Purtroppo, forse a causa della loro inesperienza nel maneggiare l’arma, è partito un colpo che ha ferito all’inguine uno di loro non gravemente. Tutto è cominciato dopo la mezzanotte di ieri, quando la piccola "banda" di amici (tre maggiorenni rispettivamente di 23, 19 e 18 anni, e un minorenne di 17) ha deciso di andare in campagna, nei pressi della contrada Difesa, con l’intento di uccidere un coniglio e farlo immediatamente arrosto. Per questo sono arrivati nella casetta di campagna di proprietà dei genitori del giovane di 19 anni, servendosi di una vecchia doppietta calibro 16 a cani esterni, appartenente, invece, a uno zio del ragazzo di 18 anni. Dalla ricostruzione fornita dagli inquirenti sembrerebbe che i 4 ragazzi abbiano scherzato un po’, poi il ragazzo che aveva portato l’arma ha impugnato il fucile facendo partire inavvertitamente un colpo in direzione del ragazzo più grande.
Si restaura la Matrice Concessi un milione e centomila euro dal Dipartimento della Protezione civile La Chiesa delle Santissima Trinità che, a causa del terremoto, nell’ottobre 2002 subì delle lesioni sarà restaurata. Il sindaco Firrarello è riuscito ad ottenere dalla Regione siciliana un finanziamento di ben un milione e 100 mila euro necessari per realizzare i lavori previsti dall’Ufficio tecnico. A finanziare il restauro il Dipartimento regionale della Protezione civile che ha assecondato le richieste del senatore, il quale, appena avuta la notizia ufficiale, ha subito informato il parroco Vincenzo Saitta, certamente felice che finalmente la Chiesa sarà restaurata. “Non ci sono – dice il sindaco Firrarello – documenti che attestano con certezza che la chiesa della SS. Trinità, che noi chiamiamo Matrice, sia la più antica chiesa di Bronte. Certamente però è la più grande, quella più importante e significativa non solo dal punto di vista architettonico, ma anche storico. Purtroppo la chiesa nell’ottobre del 2002 subì dei danni a causa del terremoto, costringendoci a fronteggiare interventi straordinari. Ringrazio – conclude – l’ing. Salvatore Cocina dirigente regionale della Protezione civile per essersi reso conto dell’importanza che questa chiesa ricopre per i brontesi e per aver assecondato le nostre esigenze”. Quanto questa chiesa sia importante per i brontesi e faccia parte della storia della cittadina lo spiega il vice sindaco, on. Nunzio Calanna: “Un tempo – ci racconta – erano pochissime le chiese nella diocesi di Catania ad avere la speciale statuto di parrocchia. Nel XVIII la nostra Matrice aveva questo privilegio, ed era l’unica parrocchia a Bronte. Per noi quindi rappresenta una grande fonte di dati e di informazioni conservando l’archivio storico. L’obiettivo di questa amministrazione quindi era quello di fare il possibile per restaurarla, e grazie al senatore Firrarello ci siamo riusciti”. Sciame d’api «nidifica» nella cassetta delle Poste Uno sciame di api, durante il week and si è impadronito della cassetta della lettere d “Poste Spa” di piazza Cadorna, nei pressi della Forestale, decidendo di realizzarvi all'interno un bell'alveare. Gli insetti sono entrati da un piccolo foro sotto la cassetta e vi hanno trovato il loro habitat naturale. Così, quando il povero postino ieri mattina ha aperto la cassetta per prelevare la posta, le api gli si sono avventate contro pungendolo, ma senza conseguenze. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Maletto con uno speciale aspiratore che permette di catturare le api e liberarle in campagna. Intanto, alcuni testimoni hanno confermato che nessuna lettera è andata perduta. [G. G., La Sicilia] La Sp Energia derubata delle bici Avventura a lieto fine a Bergamo: i ciclisti di Bronte sono riusciti lo stesso a gareggiare Il più romantico dei furti? Appropriarsi di una bicicletta. Ma quando il mezzo a due ruote è un aggeggio sofisticatissimo e molto costoso che serve perle gare… E se invece di una bici, facendo rapidamente i conti, all'appello ne mancano ben venti in tre paesi? Succede nei dintorni di Bergamo in una mattinata convulsa prima di una gara juniores, la classica “Tre giorni orobica”. A protestare e, anche, imprecare in linguaggi nettamente diversi, venti corridori di Danimarca, Francia, Lituania, Belgio e… Sicilia. Cos'è successo nottetempo? “Ci stavamo preparando alla terza e ultima tappa di questa splendida manifestazione - racconta al telefono Rosario Di Paola, direttore tecnico della Sp Energia Siciliana di ciclismo - fino a tarda sera avevamo oliato i meccanismi delle bici, avevamo discusso della tattica da adottare il giorno dopo. Al mattino giunti nella hall dell'albergo di Trescore Balneario, distante 15 chilometri da Bergamo, ci siamo accorti che le bici non c'erano più. No, non le avevamo parcheggiate in cortile, ma ben piazzate in una stanza all'interno della struttura”. Campailla, Verderame, Formica e Cannistraro, i corridori danneggiati, hanno cominciato a scoraggiarsi, temendo di aver percorso tanta strada per nulla. Ma il grido d'allarme è arrivato anche da altri due centri limitrofi, in cui sono ospitate altre squadre. A Villa d'Almè e a Vertova, la banda di ladri aveva colpito con successo e con lo stesso, identico metodo. “Non è la prima volta che nel Bergamasco spariscono le bici da competizione. Pensi - racconta ancora Di Paola - che l’anno scorso, l'iridato Bettini, alla fine del giro di Lombardia, al traguardo di Bergamo, perse il suo preziosissimo cimelio da gara”. Insomma che fare? La Sp Energia Siciliana Bronte ha guardato in magazzino allargando le braccia: “Ci restavano due bici, l'unico ad essere graziato dai ladri è stato Gallo, che due settimane prima ci aveva regalato, in Calabria una splendida vittoria, la nostra ottava stagionale, a Serra San Bruno. Meno male che, ancora, nel ciclismo vero esiste la solidarietà. Alcune case produttrici, come Colnago e Somano, hanno donato le bici a noi e ai concorrenti derubati”. Insomma, il finale lieto s'è consumato su strada. La terza tappa della Settimana Orobica si è disputata regolarmente e, nella squadra di Bronte, addirittura Cipolla era andato in fuga con la bici nuova e a lui sconosciuta. Stesso discorso per Verdirame che, alla fine, si è piazzato al 14’ posto su ben 165 concorrenti arrivati da tutta l'Europa. Le bici rubate dalla banda di specialisti? Sparite, non si trovano, Alla prossima trasferta da queste parti, magari i corridori avranno il permesso dai gestori degli alberghi e potranno andare a dormire con le due ruote sotto il cuscino. Giusto per evitare, al risveglio, amarissime sorprese. [Giovanni Finocchiaro, La Sicilia]]
Bronte, rogo in campagna: distrutti 2 capannoni (*oc*) Distrutti da un incendio sviluppatosi per cause accidentali due capannoni di un imprenditore agricolo di Maniace, ubicati in contrada Carretta nel territorio di Bronte. I fatti si sono verificati ieri mattina all'alba poco dopo le 5, quando i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano hanno ricevuto l'allarme e si sono diretti verso la zona di campagna. Giunti sul posto, gli uomini del «115» hanno avuto modo di osservare che due capannoni adiacenti erano in fiamme. Intensa attività della Polizia municipale: 1.600 controlli, 60 motorini posti in stato di fermo amministrativo e 158 automobilisti contravvenzionati Trovata pistola in un'auto rubata La Polizia municipale coordinata dal comandante Salvatore Tirendi, ieri mattina intorno alle 8 e 30 ha trovato una Fiat Uno rubata tempo fa a Catania che celava sotto il sedile una pistola calibro 9. L’auto si trovava in una via nei pressi della Stazione centrale della Ferrovia Circumetnea, posteggiata alla buona come se fosse stata abbandonata di fretta in furia. A segnalare il veicolo è stato un cittadino insospettito dal fatto che l’auto aveva il paraurti anteriore praticamente distrutto. Giunti sul posto i Vigili urbani hanno scoperto che la targa apposta sul retro dell’auto era di una Y10 cui la notte scorsa ignoti avevano appunto rubato le targhe e che i comandi di accensione erano stati manomessi per mettere in moto l’auto senza chiavi. Ma la scoperta più sconcertante stata quella della pistola nascosta sotto il sedile posteriore. Visto la gravita del ritrovamento la Polizia municipale ha avvertito i Carabinieri della Locale Stazione per le dovute indagini.Questo sono giorni particolarmente intensi per la Polizia municipale, impegnata in una importante operazione di controllo del territorio. Da circa un mese, infatti, sono stati posti numerosi posti di blocco a “caccia” soprattutto di veicoli rumorosi che turbano la quiete e la serenità dei residenti e dei turisti che in questo momento trascorrono l’estate a Bronte. In poche settimane sono stati controllati circa 600 ciclomotori ed almeno 1000 auto. Alla fine il bottino è stato grosso. “60 motorini, quasi tutti rumorosi, - ci conferma il comandante Salvatore Tirendi - sono stati posti in stato di fermo amministrativo e 158 automobilisti sono stati contravvenzionati per infrazioni varie”. E’ dire che siamo solo al primo mese di questa operazione che presto sarà rinforzata da una pattuglia di motociclisti. Bronte, scoperta pistola in un'auto abbandonata Una pistola calibro 9 è stata scoperta dai vigili urbani ieri mattina sulla circonvallazione di Bronte, nei pressi della Stazione ferroviaria. L'arma era all'interno di una Fiat “Uno”, rubata nei giorni scorsi a Catania e abbandonata. La vettura, che aveva le targhe di un altro mezzo trafugato nel capoluogo etneo, presentava su una fiancata i segni vistosi di un incidente. Sul posto, si sono recati per i primi rilievi gli agenti della Polizia municipale guidata dal comandante, il maggiore Salvatore Tirendi. Successivamente, sono stati informati i carabinieri che sono intervenuti con personale del Reparto di investigazioni scientifiche per verificare se auto e pistola siano state usate per commettere qualche reato. |
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PRIMO BILANCIO DEL PRESIDENTE GIUSEPPE CASTIGLIONE «Lavoriamo a pieno ritmo per dare ai cittadini le risposte adeguate alle loro esigenze»
«Sono trascorsi 60 giorni dal mio insediamento ufficiale alla Provincia, al quale ha fatto seguito la nomina della “squadra” di assessori e, più recentemente, dei vertici della struttura burocratica. Nonostante il periodo estivo stiamo lavorando a pieno ritmo per dare ai cittadini le risposte adeguate alle loro esigenze. Per quanto riguarda la pubblica istruzione e l'edilizia scolastica, ad esempio, gli uffici sono impegnati al massimo per consentire un avvio delle lezioni quanto più sereno possibile, pur essendoci delle carenze storiche che certo non potranno essere risolte in un mese. Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia regionale di Catania Festa finale del Grest Più di 200 bambini hanno reso festosa e gioiosa la manifestazione finale del Grest brontese organizzato da tutte le parrocchie della cittadina, con il patrocinio del Comune che ha partecipato attivamente alle manifestazioni, garantendo un contributo alle chiese. Per questo alla festa realizzata all’interno del Parco Urbano erano presenti la dottoressa Francesca Marullo del Comune, l’assessore alla Solidarietà sociale, Maria De Luca ed il vice sindaco on. Nunzio Calanna: “Riconoscendo il valore educativo del Grest – dice l’assessore De Luca – abbiamo ritenuto giusto contribuire affinché i nostri ragazzi avessero la possibilità di stare insieme, uscire all’aperto, socializzare in ambienti sani e partecipare ad attività ludiche che noi contrapponiamo con forza alle troppe ore che spesso i ragazzi trascorrono davanti alla tv o al computer”. “E’ un’idea del nostro sindaco Pino Firrarello – aggiunge l’on. Calanna – quella di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita del paese. L’esempio più importante è quello della giornata dei ragazzi per la Sagra del pistacchio, questa è la conferma dell’interesse rivolto verso i problemi giovanili”.
Palazzo Fiorini, centro di informazioni turistiche Prende sempre più corpo il progetto del Comune e dell’Ente Parco dei Nebrodi di realizzare nello storico Palazzo Fiorini (ultimamente di proprietà Virzì), sito nella centralissima Piazza Rosario della Città del Pistacchio, un polo di informazioni turistiche della cittadina e dei parchi dell’Etna e dei Nebrodi. Il Parco dei Nebrodi, che nei mesi scorsi ha acquistato il Palazzo, ha pubblicato, infatti, il bando di gara per l’appalto dei lavori relativi alla ristrutturazione dell’immobile per un importo di quasi 380 mila euro. Il progetto prevede l’istituzione di un Centro Documentazione e Studi sulle Aree Protette, unico in Sicilia, dove sarà possibile consultare tutte le pubblicazioni riguardanti ambiente, parchi e riserve. Si potranno realizzare convegni per affrontare tematiche ambientali e di sviluppo delle aree protette e dei territori. Un’idea che il sindaco, sen. Pino Firrarello ha sostenuto fin dal suo insediamento: “La collocazione del Palazzo Virzì, - dice – sito al centro della nostra cittadina, è ideale per ospitare diverse iniziative e per svolgere il ruolo di coordinamento delle informazioni e delle iniziative di carattere turistico. Per questo al suo interno realizzeremo l’ufficio turistico del Comune e del parco dei Nebrodi. Volendo – continua Firrarello – anche il parco dell’Etna potrà avere un suo spazio. Ringrazio il Parco dei Nebrodi – conclude – per aver avuto la sensibilità di riconoscere il ruolo preminente di Bronte che mette a disposizione del Parco una vasta superficie”. Trentacinque famiglie ancora senza linea Telecom Ormai non sanno più cosa fare, a chi rivolgersi e da chi pretendere giustizia. Sono circa 35 famiglie di Bronte, tutte residenti nell'area di via Cavalieri di Vittorio Veneto, una delle zone residenziali più belle della laboriosa cittadina, che dal 3 luglio ha i telefoni di rete fissa completamente muti. Niente linea, e quindi niente telefonate e niente collegamento internet. In verità il problema si era verificato già anche qualche settimana prima, ma poi era stato in qualche modo risolto. Invece adesso si è ripresentato in tutta la sua drammaticità. | ||
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IL RIFACIMENTO DI PIAZZA NICOLA SPEDALIERI Una fontana nella nuova piazza Spedalieri Progettata per “sparire” quando non serve più La nuova piazza Spedalieri avrà la sua bella ed imponente fontana d’acqua, come si conviene ad una piazza importante. A deciderlo è stato il sindaco Firrarello che ha chiesto al progettista Nino Saitta ed al consulente artistico e paesaggistico arch. Giovanni Longhitano, di approfittare dei lavori di restyling del “ritrovo più importante di Bronte” per abbellire ancor di più il piazzale con una grande fontana artistica, che però non ingombrasse spazio o ne limitasse la fruizione. Così i progettisti hanno ideato 6 imponenti getti d’acqua di fronte al Sacrato dei Caduti che partono direttamente dal suolo, con attorno un apposito impianto di raccolta delle acque. Tutto totalmente calpestabile. “Le direttrici che abbiamo indicato nel progetto, – afferma il sindaco – che mira a far crescere il paese in tutti i sensi, prevedono anche l’abbellimento del paese ai fini turistici. Noi abbiamo molto da offrire al turismo con il nostro territorio, il patrimonio ambientale ed i prodotti tipici. A tutto ciò però vogliamo affiancare una cittadina più bella e più ospitale possibile. Piazza Spedalieri – continua – è uno dei luoghi più importanti di Bronte. Per questo abbiamo chiesto con forza ed ottenuto il finanziamento da parte del Ministero delle Finanze per il suo totale rifacimento per riportarla ai fasti di un tempo. Ed una fontana – conclude - che non occupa spazio perché progettata per “sparire” quando non serve più, non solo renderà la piazza più bella, ma pure più funzionale”. La realizzazione della fontana non farà slittare i tempi di consegna della nuova piazza previsti per la fine dell’anno. Rubano 300 chili di pere 3 adraniti arrestati dai Cc I ladri ieri notte sono giunti in contrada Ricchiggia, in territorio di Bronte, facendo razzia di succose pere in diverse proprietà. I malviventi però non hanno fatto i conti con i carabinieri di Bronte che in questi giorni stanno effettuando battute anticrimine all’interno di una più vasta operazione coordinata dalla Compagnia di Randazzo e dal Comando provinciale di Catania. I militari dell’Arma, infatti, stanno perlustrando le aree rurali con l’intento di prevenire i furti nelle campagne. Così intorno alle 6 di ieri militari in borghese hanno notato tre ladri che, con fare frettoloso, raccoglievano pere dagli alberi. Si trattava di Antonino La Mela di 33 anni, Giovanni Longo di 34 e Nicolò D’Agate di 36. Tutti di Adrano, i tre erano già conosciuti dai Cc, che in passato li avevano denunciati per altri reati. Durante la notte, dagli alberi di diverse tenute, avevano già raccolto qualcosa come 300 kg di pere e le avevano conservate nelle cassette. I tre all’inizio si sono giustificati sostenendo di essere autorizzati, ma i proprietari hanno smentito e così sono finiti tutti in carcere. (Fonte: La Sicilia) «GARIBALDI BIS» Chiesta l'archiviazione per Firrarello La Procura ha chiesto l'archiviazione delle indagini a carico del senatore di Fi Pino Firrarello, accusato di aver intrattenuto «rapporti di favore» con esponenti di rilievo del clan Santapaola. L'ultima parola spetterà al gip Antonio Caruso nell'udienza fissata per il 2 dicembre. La richiesta di archiviazione riguarda l'inchiesta “Garibaldi bis”, così chiamata perchè scaturita dagli atti confluiti nello storico processo sulla “tangentopoli” catanese che si è concluso in primo grado ad aprile dell'anno scorso con undici condanne e nove assoluzioni. Recupero e integrazione Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace: rifinanziato il progetto «Ciclope» «Il Comune di Bronte - prosegue il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello - crede nella possibilità del recupero dei soggetti che sono caduti nella trappola della droga o dell'alcol. E i Servizi sociali di ogni Ente locale hanno il preciso dovere di intraprendere ogni iniziativa possibile, affinché possano definitivamente trovare un via di uscita». Per questo l'assessore De Luca, per coordinare gli interventi, ha convocato un vertice, cui hanno partecipato il sindaco di Maletto, Pippo De Luca e l'assessore Salvatore Gulino, l'assessore ai Sevizi sociali di Maniace, Nino Cantali e il dirigente dell'apposito Ufficio di Randazzo, Salvatore Salmeri. Con loro il direttore del distretto sanitario di Bronte, Carmelo Di Stefano, il prof. Vincenzo Caruso e i dirigenti e le assistenti sociali degli uffici dei 4 Comuni. Nel dettaglio il progetto prevede che, in 3 anni, 36 soggetti seguiti dal Sert di Bronte, seguano un preciso percorso formativo di 80 ore, dove si impegneranno nel mondo del lavoro e prenderanno lezioni da personale specializzato. Per gli adolescenti, invece, le ore sono 40, di cui 20 all'interno di ditte che hanno accettato di inserirli nel mondo del lavoro. (Fonte: La Sicilia) News dei mesi precedenti | seguenti
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