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VIVERE MEGLIO A BRONTE, MALETTO E RANDAZZO Tre Comuni uniti in aiuto degli anziani Sostegni per i non autosufficienti I Comuni di Maletto, Bronte e Randazzo nuovamente insieme per realizzare il progetto «Vivere meglio». Dopo che gli assessori alla Solidarietà sociale, ed i rispettivi funzionari comunali si sono riuniti per iniziare il progetto «Ciclope», rivolto al mondo giovanile della tossicodipendenza, i tre Comuni, d'intesa con l'As13 di Catania, hanno redatto e chiesto alla Regione siciliana l'approvazione di questo progetto rivolto, invece, agli ultra sessantacinquenni non autosufficienti, con patologie cronico degenerative stabilizzate, titolari d'indennità di accompagnamento. «Il progetto «Vivere Meglio» - si legge nella relazione illustrativa - nasce dall'esigenza di potenziare il servizio di Assistenza domiciliare integrata, che a decorrere dal 2000 in esecuzione ai protocolli d'intesa stipulati tra i Comuni di Bronte, Randazzo e Maletto con l'Azienda U.S.L. n.3 di Catania viene effettuato al fine di aiutare gli ultra settantacinquenni con problemi. [...] E «Vivere meglio» con un possibile finanziamento di 31.451 Euro, intende potenziare questo servizio già funzionante, aumentando del 20 % l'utenza già servita, favorendo l'autonomia delle persone anziane non autosufficienti, aiutando le famiglie e riducendo, se possibile, i ricoveri e le degenze ospedaliere. Oltre a ciò «Vivere meglio» si prefigge la cura e l'igiene personale dei nonnini assistiti, l'aiuto nella preparazione o nella somministrazione del cibo per i nonnini non autosufficienti, oltre ad un sostegno morale ed un aiuto domestico. Non mancano le prestazioni sanitarie con personale specialistico. «Sono delle provvidenze che arrivano dalla Regione siciliana e che noi accogliamo con piacere - afferma il dott. Salvatore Leanza, sindaco di Bronte che del progetto è l'ente capofila - d'altra parte qualsiasi cosa che facciamo per gli anziani o per le fasce più deboli in generale non può che essere meritevole. Pensate che noi stiamo portando avanti anche il progetto «Informa famiglie» rivolto ai più giovani, in quanto ritengo che nel nostro mezzogiorno d'Italia vi siano delle situazioni tali che inducono a mantenere determinati servizi». «Come vedete noi ci teniamo particolarmente a garantire una vita serena ai nostri anziani, - ci dice Nunzio Parrinello, sindaco di Maletto - e soprattutto per quelli che non sono completamente autosufficienti. Devo sottolineare come gli Uffici comunali in appena una settimana siano riusciti a coordinarsi e redigere il piano per chiedere i finanziamenti. | |||
Bronte, chiude la sede cittadina della «Siciliana Gas» Il Comune contesta la Siciliana Gas Il sindaco di Bronte: «Non siamo d'accordo con la chiusura dell'ufficio» Secondo Sciortino però gli utenti non avrebbero da questa razionalizzazione alcuna diminuzione dei servizi, potendo usufruire di un numero verde ove rivolgersi per qualsiasi richiesta, e garantendo una velocità nell'eseguire le richieste o i lavori, garantiti da una carta dei servizi. «Prendo atto di quanto dichiarato, - ha replicato il sindaco - e capisco che si tratta di una politica di ristrutturazione aziendale, ma alla mia cittadina viene tolto l'Ufficio nonostante con Calascibetta, fosse stato il primo Comune a stipulare con la Siciliana Gas la convenzione per la distribuzione del gas metano. Oltre a ciò la Giunta comunale ha approvato, nel mese di settembre scorso, il progetto per l'estensione del gas nella zona artigianale». Presenti all'incontro anche l'assessore ai lavori pubblici, Salvatore Pizzuto ed il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Gullotta (...). La discussione si è poi spostata in Consiglio comunale che ha dato mandato all'Amministrazione di aprire la discussione con la Siciliana gas per evitare la soppressione del servizio. [Ga. Gu., La Sicilia]
Protesta dei consiglieri comunali La "Siciliana gas" da lunedì 9 novembre chiude a Bronte i propri uffici, e nella città del pistacchio monta la protesta. Alcuni consiglieri comunali, infatti, hanno presentato al sindaco, dott. Salvatore Leanza, e al presidente del Consiglio comunale, Aldo Catania, una richiesta di convocazione urgente del Civico consesso, per dibattere la questione. «La chiusura della sede - si legge nella richiesta - comporterebbe enormi problemi alla collettività brontese, che conta circa 6000 utenti». Leanza quindi ha scritto all'on. Giuseppe Abbate, presidente della "Siciliana Gas distribuzione": «E’ superfluo ricordare - si legge nella nota - che il Comune di Bronte, insieme con quello di Calascibetta, è stato il primo a stipulare con la Siciliana Gas la convenzione per la distribuzione del gas metano e che la Giunta comunale ha approvato, nel mese di settembre scorso, il progetto per l'estensione del gas nella zona artigianale». Le proteste e la missiva del sindaco non sono state vane. Oggi alle 12 il sindaco riceverà nella sua stanza un funzionario della "Siciliana Gas" delegato dal presidente per analizzare la questione e risolvere, se possibile, il problema. [Gaetano Guidotto] Distribuito questa sera il n. 7 di "Candido" Gozzo endemico e vanadio La Sinistra chiede contributi al Comune per le famiglie costrette all'uso di acqua minerale Il movimento politico "Sinistra Brontese - Circolo Peppino Impastato" ha comunicato che questa sera alle 17:30 lungo il corso Umberto, davanti alle "Logge", verrà distribuito il relativo organo d'informazione "Candido". "Una realtà verso cui il Comune - dichiara Enzo Rossi, esponente di Sinistra Brontese - ad oggi non ha intrapreso iniziativa alcuna, neppure fornendo ai cittadini l'informazione opportuna. Comunque non è intenzione di Sinistra Brontese - ha continuato Rossi - creare allarmismi, visto che ad oggi non si hanno dati scientifici certi, sulla pericolosità di questo elemento presente nell’acqua su chi la consuma quotidianamente. Però alcuni studi accertano le proprietà insulino-simili del vanadio, e che su alcuni animali mima gli effetti dell'insulina riducendo il tasso glicemico da alto a normale. Inoltre - ha specificato Rossi - una ricerca condotta a Bronte nel 1993 dall'Usl 39 e dalla Cattedra di endocrinologia dell'Università di Catania ha accertato che su un campione di 2196 bambini e ragazzi in età scolare il 12 per cento soffre di gozzo endemico. Una percentuale che potrebbe non essere addebitata solo alla povertà di iodio del nostro territorio". Lo scopo di "Sinistra Brontese", oltre a quello di informare minuziosamente, riguarda pure l'aspetto economico e chiede che le famiglie brontesi abbiano un contributo economico per l'acquisto di acqua minerale. [L. Pu., Giornale di Sicilia] Doppi turni nei licei di Bronte - Buone notizie per gli studenti dei 2 licei Al Capizzi niente doppi turni Sarà recuperato il plesso di viale Kennedy I lavori costeranno 75 mila euro. Saranno anticipati dal Comune in attesa dei fondi della Provincia Buone notizie si per gli studenti del Classico e dello Scientifico «Ignazio Capizzi» di Bronte che sperano di riprendere al più presto il normale orario scolastico senza effettuare doppi turni. In una nota il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza comunica di aver disposto, il 18 ottobre, il provvedimento sindacale d'urgenza per l'affidamento dei lavori attj a rendere agibile l'edificio scolastico ubicato nel viale Kennedy e concesso per due anni, (con delibera della Giunta municipale il 3 ottobre scorso alla Provincia di Catania come sede dello Scientifico. L’affidamento dei lavori secondo Leanza dovrebbe avvenire nei prossimi giorni come consente la legge che permette al primo cittadino di ricorrere alla trattativa privata mediante una gara informale, alla quale devo no essere invitate almeno dieci ditte, per importi non superiori a 150.000 Euro. Per sistemare la scuola di via Kennedy di euro ce ne vogliono 75.000 che saranno anticipati dal Comune di Bronte, e che la Provincia regionale di Catania si sarebbe impegnata, a seguito di un accordo raggiunto tra il sindaco Leanza e l'assessore provinciale all'Edilizia scolastica Oliva,a rimborsare.astica Oliva,a rimborsare. «Il Comune di Bronte - scrive il sindaco Leanza - ha operato in modo tempestivo da quando il problema gli è stato sottoposto, ovvero all'inizio del nuovo anno scolastico, prima con delibera della Giunta municipale del 3 ottobre e poi con il provvedimento sindacale del 18 ottobre. Tutto per venire incontro alla popolazione scolastica brontese e dei Comuni vicini per la eliminazione dei doppi turni, sostituendosi alla Provincia di Catania che ha competenza ad intervenire in materia di istruzione scolastica negli Istituti superiori». Il dirigente scolastico del Capizzi, prof. Giuseppe D'Urso risponde: «A fine anno scolastico non c'era emergenza da prospettare perché la Provincia ha affittato un immobile a seguito dall'incremento annuale delle classi. L'attuale problema, invece, è scaturito a settembre quando alcune aule del Capizzi sono state dichiarate inagibili». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
Stanziati 75 mila euro per l'Istituto di via Kennedy Liceo scientifico, arrivano i fondi Il sindaco ha disposto d’urgenza una trattativa privata per rendere agibile l’edificio. Invitate 15 imprese L'impegno profuso dal Presidente della IV commissione consiliare Gino Prestianni e i componenti Maria De Luca, Antonino Prestianni e Salvatore Proietto ha prodotto i risultati sperati. «L' Amministrazione provinciale, ha comunicato Prestianni, come promesso dall'Assessore all'Edilizia scolastica dottor Enzo Oliva si è attivata subito per dotare il Liceo Scientifico di Bronte di locali propri. E per accelerare i tempi, dopo il sopralluogo effettuato mercoledì scorso a Bronte nell'istituto di via Kennedy da parte dell'ingegnere Sinatra, venerdì mattina la Giunta provinciale ha deliberato la somma necessaria richiesta dal comune, per realizzare i lavori utili all'apertura del nuovo istituto da assegnare allo scientifico. La notizia trova conferma anche da parte dell'Assessore Oliva che ha dichiarato: «La Giunta provinciale ha deliberato venerdì mattina la disponibilità a prendere in comodato i locali messi a disposizione dal comune per destinarli al Liceo Scientifico. E per essere più celeri - ha continuato - ha impegnato la spesa di 75.000 euro dando facoltà al comune di realizzare, fin da subito, i lavori di cui necessita la struttura. Di ciò è stato informato il Preside dell'istituto che ha condiviso l'operato della Giunta provinciale ritenendo questo percorso il più celere. Il sindaco, anch' Egli informato - ha concluso l'Assessore Oliva - si è impegnato ad attivarsi immediatamente». E così è. Infatti il sindaco di Bronte, dottor Salvatore Lenza, ha disposto con provvedimento sindacale d'urgenza del 18 ottobre, in pari data della delibera della Giunta provinciale, l'affidamento dei lavori per rendere agibile l'edificio scolastico di viale Kennedy. L'affidamento dei lavori avverrà la prossima settimana tramite trattativa privata per la quale sono state già invitate 15 ditte. In merito il sindaco Lenza ha voluto precisare: «Adesso bisogna attendere la realizzazione di alcune opere come la recinzione della scuola, gli allacciamenti dei pubblici servizi, la pavimentazione esterna e la fornitura dei corpi illuminanti». E' il caso di dire che anche da consiglieri comunali, quando si vuole si può divenire artefici di iniziative importanti. E lo hanno dimostrato quelli della IV commissione capeggiata dal consigliere Gino Prestianni, che da martedì scorso sono diventati "l'incubo" dell'Assessore Oliva, lasciando la Provincia solo dopo la risoluzione del caso. [Luigi Putrino. Giornale di Sicilia]
Sopralluogo della Provincia all'istituto elementare che potrebbe diventare la nuova sede. Ma la struttura non è ancora agibile: mancano acqua e luce Liceo scientifico senza locali ”Necessari i lavori in viale Kennedy” L'assessore provinciale all’Edilizia scolastica Enzo Oliva ha mantenuto l’impegno assunto martedì scorso nell’incontro con Gino Prestianni, presidente della IV Commissione consiliare del comune di Bronte, e i suoi componenti Maria De Luca, e Salvatore Proietto. Mercoledì mattina infatti un ingegnere della Provincia si è recato a Bronte per effettuare un sopralluogo per risolvere la situazione degli studenti del liceo scientifico che al momento vengono ospitati nei locali del liceo classico nel collegio Capizzi. Dalla verifica che è stata effettuata nell'istituto scolastico elementare di viale Kennedy, che il Comune ha messo a disposizione della Provincia per due anni, rinnovabili alla scadenza, per dotare di una sede il liceo scientifico, si è accertato che oltre alla mancanza dei servizi essenziali come l'acqua e la luce che renderebbero già poco fruibili i locali, c’è da completare l’area esterna che al momento si presenta incompleta. Bisogna ultimare, infatti, anche la viabilità dell’area interna davanti allo stesso istituto. Interventi necessari, dunque, per l'utilizzo della , struttura. Adesso si è in attesa della relazione tecnica dettagliata dell'ingegnere della Provincia e dei provvedimenti che si dovranno adottare per eseguire i lavori. E gli interessati spingono per una collaborazione fra le varie istituzioni affinché nel più breve tempo possibile possano sedere fra i banchi dignitosamente e vedersi garantire con più «accorgimenti» il sacro santo diritto allo studio. Gli studenti interessati sono circa 300 e la precaria situazione non riguarda soltanto i doppi turni che al momento vengono svolti al Capizzi, ma anche il disagio dei genitori degli studenti stessi che spesso si ritrovano a fare i pendolari per consentire ai propri figli di recarsi a scuola. Bisogna ricordare appunto che i giovani iscritti nell'istituto superiore provengono da diversi comuni del comprensorio pedemontano tra cui Maniace, Maletto e San Teodoro e Cesarò della provincia di Messina [Lpu., Giornale di Sicilia]
Bronte: ancora disagi per gli studenti del Capizzi. Continueranno ancora per alcuni giorni i disagi degli studenti del Classico e dello Scientifico del Capizzi di Bronte. Ieri mattina la scuola di via Kennedy, messa a disposizione dal Comune, per supplire alla carenza di aule, non è stata consegnata, e l’«Ufficio comunicazione» del Comune, ha ribadito come il sindaco, dott. Salvatore Leanza, invece, avesse avuto assicurazioni in tal senso. Comunque i doppi turni continueranno, anche se da più fronti si muove qualcosa. Intanto ieri mattina a Bronte si è recato un tecnico della Provincia regionale di Catania (che ricordiamo è l'Ente gestore degli istituti delle scuole superiori), il quale si è prima recato al Capizzi e poi, insieme con la quarta Commissione consiliare, in via Kennedy per scoprire che bisogna intervenire nelle vie di accesso, nelle recinzioni e nei corpi luminosi ma soprattutto bisogna fornire l'immobile di luce e acqua. (Gaetano Guidotto, La Sicilia)
Doppi turni al liceo «Capizzi» Il Comune mette a disposizione 10 aule, ma sono inagibili Doppi turni al liceo «Capizzi» di Bronte e i genitori degli studenti pendolari protestano. Il vice sindaco di Maletto, nonché assessore alla Pubblica istruzione, Pippo De Luca, scrive al sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, e per conoscenza all'assessore provinciale competente, ai sindaci di Maniace, San Teodoro e Cesarò e al dirigente scolastico del «Capizzi», chiedendo quella conferenza di servizi richiesta da tempo per discutere di un problema parecchio sentito non solo dagli studenti, ma anche dai genitori. Il motivo della necessità di istituire i doppi turni lo spiega il dirigente scolastico dell'istituto, prof. Giuseppe D'Urso: «Il problema riguarda il Classico e lo Scientifico. Il Classico è allocato nei locali del Capizzi, che ha a disposizione di 10 aule e 4 laboratori. Esiste poi una sezione dello Scientifico che cresce di 3 classi l'anno e per questo ad aprile avevamo chiesto alla Provincia altre 4 classi che abbiamo recuperato. Adesso, però, si è verificato un inconveniente strutturale in un'ala del Capizzi dove un muro divisorio mostra una sospetta frattura. I sopralluoghi dei tecnici della Provincia ci hanno consigliato di non fare lezione in quelle classi, anche se molto probabilmente il problema non è poi così grave. Sono venute a mancare quindi cinque aule». Il dirigente ha lanciato l'appello, trovando risposta nel Comune di Bronte, che ha messo a disposizione, per due anni, 10 aule di una scuola elementare sita in via Kennedy, scuola che però ha bisogno di lavori di restauro il cui costo si aggira intorno ai 75 mila euro. Intanto, i consiglieri comunali Gino Prestianni, Maria De Luca e Salvatore Proietto si sono recati dall'assessore provinciale Oliva per avere spiegazioni: «Avendo perplessità - scrivono i consiglieri in una nota - sull'efficacia della soluzione, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con l'assessore provinciale all'Edilizia scolastica, Enzo Oliva, rendendoci conto che il Comune aveva solo approvato la delibera di concessione della scuola senza attivare le procedure di urgenza. Oliva ci ha promesso che giorno 16 (oggi, ndr) alle 9,30 un tecnico provinciale verificherà i lavori da eseguire nel plesso di via Kennedy». L'Ufficio comunicazioni del sindaco Leanza, pero, sottolinea che il primo cittadino ha svolto la procedura suggerita dalla Provincia e che oggi stesso i problemi saranno risolti e, quindi, la scuola sarà consegnata. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
Il liceo scientifico in viale Kennedy Oggi sopralluogo della Provincia Il presidente della IV commissione consiliare Gino Prestianni ha comunicato che ieri mattina insieme agli altri componenti Maria De Luca, Antonino Prestianni e Salvatore Proietto si è svolto un incontro presso la Provincia con l’Assessore all'edilizia scolastica dottor Enzo Oliva, per trattare il caso relativo ai locali scolastici di viale Kennedy, da assegnare al Liceo Scientifico. Una situazione che riveste una notevole importanza visto che gli studenti interessati sono circa 300. La IV commissione aveva già esaminato la delibera con la quale il sindaco ha concesso i suddetti locali alla Provincia per destinarli agli studenti dello scientifico che ancora oggi sono ospitati al Collegio Capizzi dall'istituto del Liceo Classico, con delle conseguenze che provocano notevoli disagi dovuti anche alla suddivisione delle lezioni in turni pomeridiani. L'Assessore Oliva ha incaricato subito un tecnico della ProVincia di effettuare un sopralluogo e verificare i lavori da eseguire cosi da deliberarne l'esecuzione e assegnare finalmente una sede dignitosa all'istituto superiore. Il sopralluogo è previsto per stamattina; il tecnico si recherà insieme ai componenti della commissione nell'istituto di viale J. Kennedy. [L.Pu., Giornale di Sicilia] |
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Lavori nelle zone a rischio frana La Giunta approva interventi pure a Sciarotta La Giunta municipale di Bronte, presieduta dal sindaco, Salvatore Leanza, ha approvato due importanti progetti che riguardano, la realizzazione di opere nel quartiere Sciarotta, ed il monitoraggio delle aree di frana per prevenirne i rischi in quattro zone del paese. Il primo progetto riguarda le opere di urbanizzazione previste nel piano di recupero urbanistico del quartiere Sciarotta, importante sito posto a valle dell'abitato e che è stato presentato alla regione siciliana a seguito del bando emanato dall’Assessore regionale al Territorio ed Ambiente. Questo progetto, che ammonta complessivamente a circa trenta miliardi di vecchie lire (15 milioni di euro), prevede un primo stralcio di cinquemila euro e comprende una serie di opere stradali, parcheggi, fognature, verde attrezzato, parco pubblico con annessi impianti sportivi, asilo nido e centro quartiere al servizio della popolazione residente. Il piano di recupero della zona Sciarotta è molto atteso dagli abitanti del quartiere, sorto negli anni Ottanta in parte in modo spontaneo e disordinato ma poi riordinato attraverso le diverse leggi di sanatoria edilizia ed in parte costruito con le localizzazioni di numerose cooperative edilizie e di alloggi popolari. Il secondo progetto, approvato dal sindaco Leanza e della sua Giunta, è volto all'inclusione nel programma di utilizzo delle risorse naturali relative al POR Sicilia 2000/2006 e riferite alle misure sulla «protezione ed il consolidamento di versanti, centri abitati ed infrastrutture». Proprio questo progetto è finalizzato, nella prima fase, agli interventi di monitoraggio delle aree di frana al fine di verificare l'evoluzione dei fenomeni e prevenire le situazioni di rischio e comprende la redazione degli studi geologici relativi a quattro aree particolarmente franose: contrada «Erbe Bianche», contrada «Fontanella», contrada «Pozzo Salice», contrada «Margiogrande». «Si tratta - ha dichiarato, a tal proposito, il sindaco di Bronte, Salvatore Leanza - di interventi estremamente necessari ed urgenti perché rivolti non soltanto a prevenire eventuali eventi dovuti al disastro idrogeologico». Leanza ha anche affermato: «Sono lavori necessari anche per consentire, come nel caso della contrada «Fontanelle», di ripristinare una vasca di accumulo dell'acqua da destinare alla distribuzione potabile nei quartieri posti a valle dell'abitato del paese». [Gaetano Guidotto]
Ultimo giorno della «Festa del Tricolore» Sfilata di auto d'epoca e comizio di Musumeci Da venerdì scorso a Bronte si celebra la "Festa del Tricolore" organizzata dal locale circolo di Alleanza nazionale. Prima dell'inizio della manifestazione, il sindaco Turi Leanza ha ricevuto ufficialmente al Palazzo comunale l'assessore regionale al Lavoro, Raffaele Stancanelli. Dopo il breve colloquio, Stancanelli è passato nella sala del consiglio dove ad attenderlo c'era il pubblico consesso convocato in via straordinaria, dal presidente Aldo Catania. Alle 19,30 nei locali del cine-teatro comunale si è tenuta una conferenza sul tema "Occupazione e lavoro" che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del senatore Pino Firrarello, dell'onorevole Basilio Catanoso, del consigliere provinciale di An, Mario Cardillo. La "Festa del Tricolore" è stata inaugurata alle 20,30 con un comizio in piazza Spedalieri, che ospita anche gli stands allestiti per l'occasione. Oggi, ultimo giorno della festa, in mattinata lungo il corso principale si potrà assistere alla sfilata di auto d'epoca. Alle 18 tutti organizzatori e simpatizzanti sfileranno sempre lungo il corso Umberto con in testa al corteo il Tricolore. A chiudere, alle 20,30 col presidente della Provincia, Nello Musumeci. [L. Pu.] | |||||||
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Un migliaio di anziani al primo raduno provinciale organizzato dalla Cia A Bronte la «festa-protesta» dei pensionati Una festa che fa rima con protesta quella del migliaio di pensionati della Confederazione italiana agricoltori che, proveniente da tutta la provincia, si è ritrovato per tutta la giornata di ieri nei locali e nel parco della Ducea di Nelson, luogo storico - come ha ricordato lo stesso sindaco della Città del pistacchio, Turi Leanza - delle lotte contadine degli anni cinquanta. La prima festa provinciale dei pensionati, col patrocinio del comune di Bronte, è stata fortemente voluta da Ruggiero Pardo, presidente provinciale dell'Associazione nazionale dei pensionati della Cia (che in provincia conta circa novemila iscritti e racchiude la più ampia fetta degli aderenti alla Confederazione) e organizzata nei dettagli da Pina Pagano, funzionario della Cia brontese, e dal presidente locale, Nicola Furnitto. Un'organizzazione che non ha escluso momenti ludici e ricreativi per gli agricoltori in pensione, che dopo il break del pranzo a base di prodotti locali hanno danzato fino a sera con le mazzurche di una banda di liscio e con le tarantelle di un gruppo folkloristico. Ma l'evento centrale della giornata è stato proprio il dibattito, cui hanno preso parte oltre al sindaco e ai dirigenti provinciali e regionali della Cia anche il presidente nazionale Cia, Massimo Pacetti, e il presidente nazionale Anp-Cia, Sandro De Toffol, che si è sviluppato attorno ai temi dell'assistenza ai pensionati e degli impegni - non rispettati secondo i relatori - del Governo sull'aumento delle pensioni minime. Relatori e platea hanno evidenziato che i criteri per l'aumento delle pensioni minime a un milione delle vecchie lire, già richiesto dall'Anp con la raccolta di un milione di firme, hanno svantaggiato gli agricoltori in pensione che possedendo dei terreni agricoli, molti anche un piccolo appezzamento, non hanno potuto godere dell'aumento proprio perché superano il limite del reddito e si devono accontentare delle vecchie 760.000 lire. Una situazione contro cui l'Anp e l'intera Cia vogliono aprire una grande campagna di mobilitazione, in concomitanza della discussione in Parlamento della Finanziaria, con manifestazioni e dibattiti in tutto il territorio nazionale. Secondo l'Anp è necessario elevare il limite del reddito familiare nella misura doppia rispetto all'attuale, unificare i diversi requisiti di reddito distinguendo tra prestazioni previdenziali e assistenziali, estendere ai pensionati del lavoro autonomo l'assegno per il nucleo familiare alle stesse condizioni previste per i lavoratori dipendenti, escludere il reddito della casa di abitazione da qualsiasi prestazione e infine valorizzare l'anzianità lavorativa degli autonomi calcolando le pensioni con il sistema del lavoratore dipendente. [Enzo Rossi, Giornale di Sicilia] | |||||||
La «gloriosa» banca di Bronte diventa «Popolare di Lodi» Era stata fondata nel 1912 Bronte, morte di una Banca. No, non è il seguito del "Cronaca di un massacro" di Florestano Vancini, ma una notizia di cronaca economica. Venerdì una delle ultime insegne di una banca siciliana in provincia si è spenta. Da domani la Banca Popolare di Bronte, fondata nel 1912 da un gruppo di possidenti brontesi col nome di "Cassa Agraria di Mutuo", diventerà Banca Popolare di Lodi a seguito della cessione al gruppo "Bipielle" del residuo pacchetto azionario detenuto dai soci brontesi. Una scelta dell'ultimo consiglio di amministrazione che già nel 1998 aveva deliberato la trasformazione della forma giuridica della "BpB" da cooperativa a società per azioni al fine di agevolare l'assorbimento da parte del gruppo lombardo. La banca brontese, che conta undici agenzie sparse nella provincia e cinquantanove dipendenti, ha chiuso l'ultimo esercizio con un utile netto di un milione e duecentomila euro, l'ultimo record positivo, considerata la congiuntura economica negativa, dei suoi 90 anni di storia. Una piccola banca che, aiutata dall'alta propensione al risparmio dei brontesi, annovera nell'ultimo bilancio una raccolta complessiva di 217 milioni di euro, 63 milioni di prestiti e circa 24 milioni di patrimonio e fondi propri. Numeri che stridono con la decisione di vendere. A pagare le più immeditate conseguenze dell'assorbimento saranno i dipendenti brontesi, molti dei quali hanno già iniziato dallo scorso anno la "diaspora" nel capoluogo etneo, dove dal febbraio 2001 è collocata la direzione generale. Dipendenti per cui è stata predisposta dall'Ufficio risorse umane della "Lodi", dopo un accordo sindacale, la possibilità di trasferimento nell'area della Sicilia orientale. I club di Acireale, Bronte, Caltagirone, Giarre, Paternò e Randazzo riuniti alla Ducea di Nelson Il Rotary a difesa della natura Chiesta alla Regione l'istituzione di un'authority per le aree protette L'obiettivo principale è la difesa della natura; la richiesta invece è che la Regione istituisca un'authority che sovrintenda e coordini le attività delle aree protette. Durante la prima manifestazione ufficiale del «Rotary Natura da salvare», il progetto che coinvolge i club Rotary di Acireale, Bronte, Caltagirone, Giarre, Paternò e Randazzo, il presidente dott. Umberto Liuzzo Chelini ha riunito presso la Ducea Nelson di Bronte, numerose autorità rotariane, rappresentanti di Enti naturalistici, il sindaco padrone di casa, dott. Salvatore Leanza e l'assessore provinciale alle Aree protette, Salvatore Cristaldi, per dare inizio ai lavori del progetto che per la «prima» hanno avuto l'adesione dei rappresentanti del Bosco di Santo Pietro, dell'Oasi del Simeto, di quella di Fiumefreddo, della Timpa di Acireale, dei Parchi dei Nebrodi e dell'Etna, di quello fluviale dell'Alcantara e di quello marino di Acicastello. «Il problema dell'ambiente non è nuovo, - ha dichiarato il prof. Carlo Marullo di Colaianni, governatore del distretto Rotary 2110 - Qui a Bronte il Rotary vuole sottolineare come, nonostante una legislazione regionale, le aree comprese in vari parchi non hanno una soddisfacente valorizzazione. Il Rotary vuole riportare interesse al problema e proporre di creare un'authority per tutelare l'ambiente nella stessa maniera in cui esiste quella per l'energia». A dare il benvenuto agli intervenuti il sindaco Leanza ed il presidente del club Aetna nord ovest, dott. Mario Schilirò: «Approfittando del mio ruolo - ha dichiarato - ho voluto proporre il recupero del ponte normanno di Serravalle, costruito nel 1121 per volere del conte Ruggero di Calabria e Sicilia». «Abbiamo - ha affermato il presidente Liuzzo Chellini - una serie di obiettivi. Fra questi vogliamo evitare che scompaiano una: specie di flora e una fauna in pericolo di estinzione. Molto probabilmente la scelta cadrà sulla martora e sul croco giallo». «C'è necessità di creare la cultura dei Parchi - ha affermato il presidente del Parco dell'Etna, ing. Cettino Bellia -e iniziative simili ci aiutano a creare rapporti e sinergie sul territorio». «L'iniziativa è lodevole - ha continuato l'assessore provinciale Salvatore Cristaldi - e per tutelare l'ambiente bisogna far crescere nella gente la sensibilità, diffondendo una cultura di rispetto e fruizione dei Parchi. Il connubio natura e divertimento va incoraggiato». Al prof. Salvatore Cocuzza Silvestri è stato affidato il compito di coordinare gli esperti: «Non hanno bisogno del mio aiuto - ha dichiarato - faranno un lavoro. Del resto il Rotary ha da sempre profuso grande impegno verso la tutela dell'ambiente». Le conclusioni sono state affidate all'avv. Ferdinando Testoni Blasco, presidente onorario del «Rotary Natura da Salvare»: «L'interesse per l'ambiente è generale, ed il Rotare è giusto che organizzi le proprie forze per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Proposte e progetti arricchiranno il centenario Rotary del 2005». [Caetano Guidotto, La Sicilia] Un parco urbano in centro La Giunta municipale di Bronte, presieduta dal sindaco Salvatore Leanza, ha approvato un progetto di riqualificazione ambientale di un'ampia area posta nella zona nord del centro abitato, immediatamente adiacente alla centralissima piazza avv. Castiglione, già piazza Roma. L'area in questione si estende per circa 18 mila metri quadri e secondo il progetto verrà utilizzata per la nascita di un parco urbano, con la possibilità di potere realizzare una grande piazza da utilizzare come parcheggio di auto. Il finanziamento, per la realizzazione di questa opera, viene assicurato dai fondi assegnati al Comune da parte di un decreto regionale che eroga risorse economico-finanziarie a favore dei Comuni siciliani sedi di impianti di raffinazione, estrazione e stoccaggio di prodotti petroliferi. Detti finanziamenti regionali, a favore dei Comuni metaniferi, sono volti ad attenuare, strutturalmente gli eventuali danni ambientali e quindi socio-economici che gli impianti che si occupano di attività petrolifere provocano nei territori interessati. Con il progetto di riqualificazione ambientale, approvato dalla Giunta, dell'importo complessivo di 5 miliardi di vecchie lire si recupera un'area molto degradata la cui riconversione funzionale consente la fruizione dell'unica zona destinata a verde nel centro cittadino. In questa zona c'è la possibilità pure di realizzare un ampio parcheggio al servizio delle attività amministrative e commerciali, oltre che utile per la fruizione culturale e turistica del centro storico brontese. | |||||||
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