Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da AGOSTO a OTTOBRE 2007 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
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Indumenti usati nelle chiese I contenitori per la raccolta collocati dentro le parrocchie La raccolta differenziata degli indumenti usati diventa per il Comune di Bronte il modo migliore per sancire ancora una volta la stretta collaborazione esistente tra le parrocchie, il mondo scolastico e le associazioni sportive. L'assessore ai servizi ecologici Maria De Luca ha, infatti, chiesto ai parroci delle chiese brontesi la possibilità di posizionare i contenitori degli indumenti usati - che vengono messi a disposizione dalla Joniambiente - proprio all'interno delle parrocchie. «La religiosissima Bronte - afferma l'assessore De Luca - vanta parrocchie e gruppi cattolici che sono particolarmente attivi e prosperi di iniziative di beneficenza. E gli indumenti usati, conferiti come raccolta differenziata, vengono selezionati per poi essere dati alle famiglie più bisognose del mondo». «Per questo - continua lo stesso De Luca - affinché questo servizio funzioni bene ritengo che sia necessario sensibilizzare chi da sempre svolge questo compito con puro spirito volontaristico e di servizio».
Un nuovo campetto di calcetto I bambini della parrocchia San Giuseppe di Bronte hanno un nuovo campetto dove praticare il calcetto. A realizzarlo è stata la parrocchia che ha ricevuto un congruo contributo da parte del Comune. Così il sindaco sen. Pino Firrarello ha tagliato il nastro inaugurale assieme a buona parte di assessori e consiglieri comunali. «Il Comune crede - ha affermato Firrarello - nel ruolo educativo che svolgono tutte le parrocchie di Bronte nei confronti di giovani. L'esempio è proprio quello della parrocchia San Giuseppe, con l'attivissimo padre Luigi Camuto, organizzatore di un così impressionante numero di iniziative da riuscire a coinvolgere tantissimi giovani impegnati nei Grest, nelle attività degli scout o in semplici iniziative parrocchiali. Ritengo che Bronte debba molto a padre Camuto.» (fonte La Sicilia)
7 Settembre 2007 Etna, tornata la quiete. In raffreddamento la colata (*ramu*) Dopo la notte di fuoco a cavallo tra martedì e mercoledì, in cima all'Etna sembra essere tornata la calma. Il cratere di Sud-Est, protagonista delle spettacolari fontane di lava di tre giorni fa, è adesso interessato da deboli fenomeni di degassazione. Esaurita l'alimentazione che l'aveva portata a percorrere in breve tempo il tratto di valle del Bove che si chiude ai piedi dei Monti Centenari, anche la colata venuta fuori dalla frattura alla base del cratere si è lentamente fermata ed è ormai in fase di raffreddamento, come appurato anche dal sorvolo effettuato dai vulcanologi dell'Ingv. «Ma per favore, non parliamo di normalità - avverte il vulcanologo Carmelo Ferlito - La normalità è un'unità di misura umana che mal si applica alla natura in genere, e meno ancora ai vulcani». Cosa potrà accadere adesso è difficile da dire. Giovanni Tringali, direttore scientifico dell'Istituto di ricerche mediche e ambientali Irma di Acireale, sostiene che c'è da attendersi un nuovo spettacolo come quello dei giorni scorsi a breve: «Quando a giugno avevamo detto che ci sarebbe stata un'eruzione a breve, non intendevamo certo questione di giorni o di ore – spiega - non sono queste le unità di misure da utilizzare in questi casi. Però i risultati degli studi fatti assieme a vulcanologi di fama internazionale come Tanguy ci hanno dato ragione». Per stabilire quali siano effettivamente le attuali condizioni dell'Etna manca, comunque, il riscontro dei dati termici all'interno del cratere, resi difficili dalle condizioni meteo proibitive in cima al vulcano attivo più alto d'Europa. [Ra. Mu., Giornale di Sicilia] Il mercatino del libro usato Il «caro-libri» ti stressa?! Non c'è problema. Corri da... Sinistra Giovanile ed acquista i libri che ti servono... risparmiando. Con questo motto la sezione brontese della Sinistra Giovanile organizza per il terzo anno consecutivo il mercatino del libro usato. A partire da mercoledì 5 settembre, dalle ore 16,00 alle ore 20,00 di tutti i giorni, è possibile portare i libri usati presso la sede di Piazza Roma della Sinistra Giovanile ed acquistare quelli che servono risparmiando ed evitando il rincaro delle case editrici. Un'ottima iniziativa visti i soliti aumenti annuali dei testi scolastici ed i tempi di magra dei bilanci familiari ridotti quasi all'osso. In contrada Nave 3 roghi Inceneriti da piromani 5 ettari e parte del bosco di Roverella Più di 5 ettari di terreno sono andati in fumo in contrada Nave a Bronte, a causa di tre incendi dolosi che i piromani hanno appiccato intorno le 20, proprio all'imbrunire quando elicotteri e canadair non possono più alzarsi in volo. Un cambio di strategia, forse da tempo studiato appositamente per mettere ko l'intera organizzazione antincendio, dotata di vedette e intere squadre rimaste all'erta per l'intero pomeriggio e costrette ad intervenire con le fotoelettriche, quando credevano ormai di aver trascorso una giornata tranquilla. Vista l'impossibilità di far intervenire i mezzi aerei, il comandante del distaccamento forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, ha fatto convergere sul posto le squadre di Bronte e Randazzo e Maniace. Anche i vigili del fuoco volontari di Maletto sono intervenuti, ed intorno alle 23 l'incendio era stato circoscritto. «Gli incendiari - ha detto il commissario Crimi - hanno appiccato il fuoco in tre punti distanti l’uno dall'altro. Una tecnica ormai ripetuta per diluire la forza dell'azione di spegnimento. I danni li stiamo ancora contando - continua Crimi - ma circa 5 ettari di contrada Nave è andato in fumo e con essi una buona fetta di bosco di Roverella». Le fiamme hanno pure lambito alcune abitazioni rurali, che comunque non sembrano aver subito danni. Intanto, le indagini continuano per identificare i piromani. Le guardie forestali ieri hanno perlustrato il terreno, alla ricerca di qualsiasi elemento che possa far risalire alla loro identità. Intanto per adesso a pagare saranno, purtroppo, i pastori che utilizzano quei terreni per il pascolo. «Quella è una zona boscata - conclude il commissario Crimi - che adesso per legge è vietata al pascolo. I pastori che vi lasceranno pascolare le greggi dovranno essere verbalizzati per migliaia di euro». [Gaetano Guidotto, La Sicilia] | ||||
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Quell’auto andava a... cocaina Presi dai Cc due «corrieri» con mezzo chilo di droga (valore 70 mila euro) nascosta nel serbatoio I carabinieri della Compagnia di Randazzo con una brillante operazione hanno inferto un durissimo colpo al traffico di cocaina che si consuma a Bronte e alle cosche che ne regolano lo spaccio. I militari dell’Arma, infatti, sono riusciti a intercettare ben 500 grammi di purissima polvere bianca che due corrieri stavano tentando di portare in paese. Un carico particolarmente prezioso dal valore di circa 70.000 euro e che le cosche hanno affidato ai due giovani corrieri, ambedue arrestati. Si tratta di G. U. di 23 già pregiudicato e F. V. di 20 anni. Entrambi residenti a Bronte, i due percorrevano la statale 120 a bordo di una Bmw serie 5 sw di proprietà di un autonoleggio, quando sono stati fermati da un posto di blocco dei carabinieri. Si trattava di un normale controllo, ma i carabinieri si sono accorti subito che i due erano particolarmente nervosi. La città di Bronte, inoltre, da tempo è considerata dagli inquirenti una centrale di spaccio di cocaina, e così i militari hanno deciso di far ispezionare la vettura da un cane antidroga, che ha subito fiutato qualcosa nei pressi di uno dei due serbatoi di benzina dell’auto, cominciando a mordere il sedile posteriore. E’ stato così ispezionato il serbatoio, dove i carabinieri hanno trovato immerso nella benzina un vasetto di vetro di maionese che conteneva quattro panetti di cocaina purissima. Il vasetto era stato accuratamente sigillato e chiuso quasi ermeticamente con diverse fascette, due fogli di resistente plastica rossa, 8 strati di cellofan e della colla sigillante. Interrogati i due corrieri hanno preferito rifugiarsi nel totale silenzio, ma è chiaro che quella droga fosse destinata al mercato brontese, dove in passato i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato spacciatori provenienti pure dal messinese. Arrestati i due, i carabinieri hanno dato inizio ad un’imponente operazione di controllo del territorio brontese, trovando in campagna, all’interno di grossi tubi posti all’aperto, tre fucili, di cui uno a canne mozze, alcuni passamontagna, delle targhe di auto rubate e tante cartucce caricate a lupara. Uno dei fucili era pure carico e quindi pronto a sparare. Le indagini ovviamente continuano. Le armi saranno inviate al Ris per verificare se hanno sparato di recente e se mostrano importanti impronte digitali.
25 Agosto 2007 Due «bellissime» di Bronte e Randazzo alle finali regionali Il versante nord dell’Etna sarà ben rappresentato alle finali regionali per il concorso di Miss Italia. A partecipare alle selezioni che già da questa sera in vari Comuni del messinese sceglieranno finaliste che andranno a Salsomaggiore per contendere la corona di miss Italia 2007, ci sono, infatti, due belle ragazze di Bronte e Randazzo. Si tratta di Roberta Proietto Billorello di 20 anni di Randazzo e Roberta D’Acquino di 19 anni di Bronte. Blitz del presidente di Joniambiente: «Bilancio negativo» Bronte bocciata in pulizia urbana L’accusa di Zappia dinanzi ai cumuli di rifiuti: «Gli addetti sono pochi e alcuni andrebbero sostituiti» La fine delle vacanze coincide per la società Ato rifiuti Joniambiente con il momento delle verifiche. Il presidente Mario Zappia, infatti, ha programmato una serie di sopralluoghi nei centri abitati e nelle isole ecologiche di tutti i Comuni del territorio di pertinenza (da Bronte fino a Riposto) per verificare l’efficienza del servizio reso alla collettività. Così ieri mattina, insieme al vice presidente Antonello Caruso, Zappia, a sorpresa, ha effettuato un blitz presso l’isola ecologica di Bronte, verificando l’efficienza del servizio di pulizia all’interno della cittadina. «Il bilancio finale - ha affermato il presidente alla fine del sopralluogo – purtroppo non è positivo. Per le strade della cittadina credo che il servizio debba essere migliorato, mentre la piazzola di accesso dell’isola ecologica di contrada Santissimo Cristo è caratterizzata da un sempre più largo cumulo di rifiuti ingombranti. La gente, è vero, non dovrebbe depositarli lì, ma è vero anche che noi dovremmo in tempi celeri smaltirli». «Il problema - ha spiegato il presidente - è derivato dalla carenza di personale. Pochi gli addetti nei centri di raccolta, molti gli operatori di Bronte che dovrebbero essere sostituiti o intergrati. Per questo - conclude - chiederò subito un incontro con la Aimeri Ambiente, che per conto nostro svolge il servizio, affinché tutti i problemi vengano risolti». «Oltre a ciò, - aggiunge il vice presidente Antonello Caruso - nell’attesa che vengano realizzati i lavori di potenziamento del Centro comunale di raccolta di Bronte, è necessario individuare un sito provvisorio dove depositare i rifiuti ingombranti. Chiederò al Comune di poter utilizzare nuovamente l’area dell’ex segheria Pirrone». Alla fine del sopralluogo Zappia e il direttore della Aimeri, dott. Alfio Agrifoglio, si sono sentiti. «Con Zappia abbiamo concordato un incontro - afferma Agrifoglio - per pianificare in tempi rapidi una serie di interventi mirati che riguardano il Comune di Bronte, potenziando il personale e tutte le attività operative così da risolvere i disservizi che si sono verificati nel mese di agosto. E’ interesse dell’Aimeri e di Joniambiente - conclude - dare risposte adeguate». (fonte La Sicilia) I 50 anni di sacerdozio di padre Gliozzo Parroco della parrocchia Crocifisso della Buona Morte in Catania Padre Giuseppe “Pippo” Gliozzo compie 50 anni di sacerdozio. Per festeggiare la ricorrenza, gli amici e i parrocchiani celebreranno con lui la Messa delle ore 10 di domenica 26 nella Parrocchia Crocifisso Buona Morte in piazza Falcone. Ordinato sacerdote nel 1957, padre Gliozzo ha svolto il suo ministero sacerdotale a Bronte fino al 1970, come Assistente spirituale dell'Azione Cattolica e vice-rettore del locale Piccolo Seminario. Nel 1970 padre Gliozzo viene nominato vice-rettore del Seminario arcivescovile di Catania. E' stato per molti anni insegnante di religione nel liceo Spedalieri. Successivamente egli diventa parroco della parrocchia Crocifisso della Buona Morte in Catania, dove opera tuttora. In tutti questi anni padre Gliozzo è stato maestro e punto di riferimento per tantissimi giovani che hanno trovato in lui un educatore di grande umanità e spiritualità ricevendo un costante impulso alla formazione sia religiosa sia civile che resterà loro patrimonio indelebile per tutta la vita. - Pippo Gliozzo nei ricordi di alcuni dei tanti «giovani» che ha formato - Parte la raccolta differenziata di pile e farmaci scaduti Inizia nell’intero territorio che va da Bronte fino a Riposto il servizio di raccolta differenziata delle pile esauste e dei farmaci scaduti. Dopo aver istallato i contenitori degli indumenti usati, la società Ato rifiuti Joniambiente, presieduta dal dott. Mario Zappia, infatti, ha concordato con i sindaci dei 14 Comuni di porre anche quelli per pile e farmaci che sono catalogati con rifiuti pericolosi. «I contenitori – ci dice il vice presidente della Joniambiente, Antonello Caruso – verranno sistemati in luoghi strategici. Molti contenitori di batterie usate, infatti, verranno posti nei pressi dei negozi che le vendono, mentre alcuni farmacisti ci hanno già autorizzato a sistemare un contenitore proprio all’interno della farmacia. Da sottolineare – conclude – come i contenitori permettono solo alla ditta delegata al recupero di prelevare i rifiuti pericolosi. Nessuno quindi potrà pensare di appropriarsi dei farmaci depositati.» I contenitori saranno ripuliti periodicamente dalla società Aimeri Ambiente diretta dal dott. Alfio Agrifoglio, con il presidente Zappia che è pronto a scommettere sull’efficacia di questo nuovo servizio. «A Bronte – conferma Zappia – i contenitori sono già stati istallati, permettendoci di raccogliere qualcosa come 500 chilogrammi di batterie. Oltre a ciò lo sforzo che stiamo compiendo mira ad un duplice obiettivo: infondere sempre di più fra gli utenti il principio che è necessario differenziare i rifiuti e contemporaneamente conferire in discarica sempre meno.» Già, perché uno dei costi principali che i Comuni prima anche le società le Ato oggi sono costrette a sostenere e quello del conferimento in discarica che può essere abbattuto solo conferendo di meno. I contenitori sono già stati posti in tutti i Comuni 14 Comuni, ad eccezione di Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Milo e Piedimonte Etneo. Grande festa finale per tutti i Grest Si sono conclusi con una grande festa in piazza Spedalieri i vari Grest organizzati a Bronte che hanno visto coinvolgere le parrocchie di San Vito, San Giuseppe, Madonna del Riparo, San Silvestro, Sant’Agata, oltre alle Figlie di Maria Ausiliatrice e le Ancelle missionarie Cristo Re. Ed il Comune non è rimasto a guardare contribuendo alla realizzazione di vari Grest: «Proprio così - conferma l’assessore alle politiche scolastiche prof. Mario Fioretto - il Comune riconosce le qualità didattiche del Grest. Sono, infatti, la scuola, la famiglia e la Parrocchia le tre agenzie educative che contribuiscono alla crescita del giovane, ed a Bronte abbiamo la fortuna di avere parrocchie e scuole particolarmente presenti e quindi di aiuto alla famiglie». [La Sicilia] Divelto e rubato il beverino di via Benedetto Radice Chi l’ha visto? Per qualche secolo aveva servito egregiamente allo scopo per il quale un oscuro scalpellino lo aveva fatto (“dar da bere agli assetati”, uomini e bestie) ed ora si riposava in un angolo di via B. Radice, guardato con ammirazione da chiunque passasse. Anche don Benedetto (il nostro beneamato storico, Benedetto Radice) dal suo balcone ogni giorno posava lo sguardo su di lui e ne ammirava la bellezza semplice e funzionale e le pure fattezze artigianali. Ora il beverino posto all'angolo della cisterna è improvvisamente scomparso: divelto e rubato una notte di qualche mese fa, se ne sono perse le tracce. Ma, quel che più conta, nell’indifferenza generale, nessuno lo cerca; nemmeno i Carabinieri che hanno dimora proprio dirimpetto e che sicuramente molte volte lo hanno ammirato dalle loro finestre. E’ rimasta (vedi a destra), triste e malandata, con un’ampia ferita sul fronte, l’imboccatura della cisterna che però, senza il suo beverino, ha perso del tutto la sua bellezza, la vitalità e la funzione dissetatrice. Ora, inevitabilmente, è destinata all'oblio ed alla distruzione. Ma non fateci caso. E’, purtroppo, il destino dei tanti manufatti in pietra lavica o in ferro battuto che adornano le stradine e le case del nostro centro storico e delle nostre campagne: scomparire senza lasciare traccia e finire chissà dove. Ma, comunque, se qualcuno dovesse incontrare e riconoscere il «nostro» beverino ce lo segnali.
Cassonetti pieni di solidarietà Parte il servizio di raccolta differenziata per gli indumenti usati anche nei Comuni che vanno da Bronte a Riposto. A promuovere il nuovo servizio l'intero Cda della Società Ato rifiuti joniambiente presieduta dal dott. Mario Zappia, che ha inviato ai Comuni la lettera per chiedere ai sindaci di individuare i siti dove porre il grosso contenitore. Fra tutti il più solerte è stato Maniace, che ha già posto nei luoghi strategici i contenitori utilizzati per raccogliere gli indumenti usati. A ruota hanno seguito il buon esempio i Comuni di Fiumefreddo, Mascali, Linguaglossa e Riposto che a giorni attiveranno il servizio, mentre Bronte, Randazzo e Sant'Alfio hanno accettato di porre i contenitori all'interno dei centri urbani e stanno individuando i siti. «Presto tutti i residenti dei 14 Comuni dell'Ato potranno fare la raccolta differenziata anche dei vestiti usati», afferma il vice presidente di Joniambiente Antonello Caruso. «Il bello di questa iniziativa è che non costerà nulla alla Joniambiente, che anzi, non conferendo in discarica i vestiti, risparmierà pure. A gestire il servizio - continua - sarà una cooperativa sociale specializzata nel settore, attraverso l'utilizzo di personale che per vari motivi hanno necessità di essere reinseriti nel mondo del lavoro». «Nei cassonetti - aggiunge il presidente dell'associazione Mario Zappia - potranno essere posti non solo indumenti vari come camice, magliette o maglioni, ma anche borse, cinture e pelletterie varie. Differenziare gli indumenti e utile anche per essere solidali con le popolazioni più povere. I vestiti e il pellame raccolti in modo differenziato, infatti, verranno separati per categorie merceologiche. E gli indumenti migliori potranno essere riutilizzati da chi ne abbia bisogno. (Fonte La Sicilia) NOTTE ALL'ADDIACCIO IN UNA ZONA IMPERVIA DEI NEBRODI Intervengono per soccorrere una scout, si feriscono tre operatori del 118 Per raggiungere una boy scout di 20 anni che si era ferita in una zona impervia dei Nebrodi, in territorio di Maniace, due soccorritori del 118 di Catania, un medico e un'infermiera professionale, andando a piedi portandosi dietro la barella e tutto il necessario per il soccorso, lungo il greto di un vallone, paradossalmente si sono a loro volta infortunati, ritrovandosi costretti a trascorrere la notte all'addiaccio. È accaduto mercoledì sera, quando Anita Rizzo appartenente al gruppo scout “Palermo 19”, nei pressi del torrente Saracena (a qualche centinaio di metri dal lago Tre Arie), è caduta battendo violentemente il ginocchio sinistro. Temendo una frattura, il capo degli scout Gerlando Giaccone di 35 anni, anch'egli di Palermo, assieme ad un altro scout, è sceso fino a Maniace raggiungendo alle 19,45 la stazione dei Carabinieri per lanciare l'allarme. Essendo il posto difficile da raggiungere, i carabinieri hanno avvertito la Guardia forestale di Maniace e il 118. Così la guardia forestale Giuseppe Basile e i carabinieri Egidio Del Grosso e Antonio Campitelli hanno raggiunto il luogo dell'incidente dove attendevano la ragazza ed i suoi amici scout e dove era possibile arrivare solo a piedi attraversando rovi, dirupi ed un fitto bosco. Pertanto le forze dell'ordine hanno aspettato l'ambulanza lungo la strada sterrata dove il dott. Tindaro Impellizzeri, la soccorritrice Simona Mirenda e l'autista Savio Imbrogiano sono stati costretti ad imbracciare la barella ed avventurarsi a piedi fra i boschi, cadendo più volte e procurandosi diverse contusioni. Nonostante ciò i soccorritori, con spirito di sacrificio e vera abnegazione, hanno continuato il difficile percorso, raggiungendo quasi all'imbrunire la ragazza ferita Il dott. Impellizzeri, anch'egli contuso al braccio destro a causa di una caduta, si è reso subito conto che la gamba della scout non era fratturata, ma per la ragazza era ugualmente impossibile camminare. E dato che il buio impediva agli elicotteri di alzarsi in volo, la comitiva ha deciso di trascorrere la notte fra le rocce del greto del torrente in attesa del giorno, quando finalmente un elicottero dei Vigili del fuoco, non trovando un posto per atterrare, ha tirato su con il verricello tutti i contusi e li ha trasportati in ospedale a Bronte. Qui il dott. Roccasalva ha medicato e poi dimesso tutti i feriti che hanno riportato lievi ferite, con prognosi che vanno dai 5 ai 10 giorni. Alle guardie forestali di Maniace, coordinate dal commissario Alfredo Lo Presti, invece è stato dato il compito di riportare il resto della comitiva (11 scout) in paese, dove è stata rifocillata ed accompagnata sui bus in partenza per Palermo. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] | ||||
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