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Dopo oltre un mese dalla mozione di sfiducia E' arrivato il commissario Ed immediatamente si è messo al lavoro Si è insediato il commissario straordinario del Comune di Bronte, nominato dal presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, dopo la mozione di sfiducia votata dal Consiglio comunale all’ex sindaco dott. Salvatore Leanza. Il dott. Ernesto Bianca questa mattina è arrivato al Comune, ed immediatamente si è messo al lavoro, ricevendo il segretario comunale per essere ragguagliato sulle emergenze che gravano sul Comune di Bronte. Il dott. Bianca, cinquantasette anni, dirigente di grande esperienza, ha in passato guidato il primo settore della Prefettura di Catania e dal 1990 al 1993 è stato dirigente dell’alto commissariato per la lotta contro la delinquenza mafiosa nella Sicilia orientale. Con l’arrivo del commissario a Bronte si esaurisce definitivamente il compito della Giunta dell’ex sindaco dott. Salvatore Leanza, rimasta con il vice sindaco avv. Alfio Cuzzumbo e gli assessori Turi Pizzuto, Alfredo Lo Presti, Andrea Sgrò e Francesco Currao, a governare il paese per la normale amministrazione. TRIBUNALE DEL LAVORO Il reintegro nelle funzioni del comandante della Polizia municipale Primi problemi per il neo commissario Unanime positivo il giudizio sulla scelta del funzionario: «esperienza ed equilibrio» | |||
L'arrivo del commissario straordinario a Bronte, stavolta, è questione di giorni. E fin dal suo insediamento non gli mancherà di certo qualche grana, in primis: il reintegro di Salvatore Tirendi nelle funzioni di comandante dei vigili urbani; incarico dal quale l'ex sindaco Turi Leanza, secondo il Tribunale del lavoro, lo ha illegittimamente estromesso. Dopo la firma del decreto di nomina avvenuta nella tarda serata dì martedì scorso, da parte del presidente della Regione Totò Cuffaro, perché il vice prefetto di Catania, Ernesto Bianca, assuma la guida della capitale siciliana del pistacchio, sino alle nuove elezioni di primavera, manca solo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e la notifica. Raggiunto telefonicamente, ieri mattina, il dottor Bianca ci ha dichiarato: «Ho appreso la notizia dalla stampa, ma posso confermare che il decreto è stato firmato dal presidente della Regione. Adesso si attende la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Successivamente sarà comunicato al comune e lì mi sarà notificato». Della scelta di Bianca, soddisfatto si è detto anche l'onorevole Franco Catania (Margherita): «Personalmente non ho avuto il piacere di conoscerlo. Mi risulta, però, persona equilibrata e molto valida e capace professionalmente. Sicuramente saprà mantenere un clima sereno per prepararci alle elezioni». Con la presa dei poteri, Bianca si ritroverà ad affrontare l'annosa questione del comandante della polizia municipale, Salvatore Tirendi, il quale, nonostante un'ordinanza del tribunale l'avesse reintegrato, attende da due mesi di ritornare al suo posto. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
Il dott. Ernesto Bianca nominato commissario Ad un mese esatto dalla mozione di sfiducia dell'ex sindaco, dott. Salvatore Leanza, la Regione siciliana ha scelto il commissario straordinario per Comune di Bronte. Ieri sera, in tarda serata, il presidente della Regione siciliana, Toto Cuffaro, ha firmato la nomina. Si tratta del dott. Ernesto Bianca, dirigente della Prefettura di Catania. Cinquantasette anni, dirigente di grande esperienza, in passato ha guidato il primo settore della Prefettura di Catania e dal 1990 al 1993 è stato dirigente dell'Alto commissariato per la lotta contro la delinquenza mafiosa nella Sicilia orientale.Ha anche esperienza come commissario straordinario nei Comuni di Niscemi e Ragalna. |
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Il viceprefetto è uno dei più stretti collaboratori della Cancellieri Peluso. Il decreto di nomina sarebbe già stato redatto e si troverebbe alla firma del presidente Cuffaro Bronte, un mese fa la sfiducia a Leanza Ernesto Bianca indicato commissario Il braccio destro del prefetto di Catania, dottoressa Anna Maria Cancellieri, potrebbe essere il commissario che sostituirà il sindaco di Bronte fino a nuove elezioni. Sarebbe Ernesto Bianca, il vice prefetto a cui il Presidente della Regione, Totò Cuffaro, starebbe affidando il delicato incarico. Dal 23 ottobre (giorno in cui il consiglio comunale sfiduciò il sindaco Turi Leanza, è trascorso un mese esatto), in paese si attende il commissario regionale. Da allora, le indiscrezioni sui favoriti hanno riguardato sempre personaggi di rilievo amministrativo o vicini a questo o a quel politico. Tra questi, in un primo momento, sembrava fatta l'assegnazione dell'incarico al dottor Rosolino Greco, dirigente dell'assessorato regionale agli Enti locali, che però era stato inviato a Pedara e bisognava sciogliere il nodo legato alla possibilità del mantenimento dei due incarichi; poi è toccato all'ex sindaco di Adrano (allora nella Democrazia cristiana), Diego Di Gloria, in quota Forza Italia. Nessuno dei due, però, ha avuto il mandato dal Governatore. Di recente, nonostante di nomi non se ne facessero, vi erano due teorie dominanti, una che diceva: "Il decreto di nomina Totò Cuffaro l'ha "firmato", manca solo il nome”; la seconda, inversa: "Il nome c'è, manca solo la firma di Cuffaro". Così, forse a sua insaputa, il presidente della Regione si è ritrovato al "centro" di due opposti "schieramenti": il primo pro e il secondo contro. Tuttavia, sembrerebbe più verosimile quanto sostenuto da quello "contro", poiché il nome ci sarebbe ed è pure prestigioso: il dottore Ernesto Bianca, vice prefetto di Catania e da fonti autorevoli considerato "persona molto qualificata". BOTTA E RISPOSTA Angela Vecchio replica alla Sapia Bronte, ancora polemiche sull'amministrazione Leanza L'ex direttore generale del Comune di Bronte Angela Vecchio, che era stata sindaco di Randazzo, difende la legittimità degli atti prodotti da lei e dall'ex sindaco Turi Leanza con la sua Giunta. Nei giorni scorsi la vice segretaria dell'ente, Maria Teresa Sapia, li aveva definiti viziati e illegittimi «fino a sconfinare nel reato». Sapia, citando tre decreti sindacali, sei delibere di giunta e due determine del direttore generale, nelle sue quattordici pagine di «Referto di Gestione», riferiva di «direttive perniciose e contraddittorie per illegittime sostituzioni di dirigenti». Da Leanza lo scritto di Sapia era stato definito «saccente e inquisitorio». Angela Vecchio, invece, ribatte: «La meraviglia è stata notevole e nasce dai modi con cui la Sapia ha denunciato atti a suo parere illegittimi, che infangano la professionalità di chi li ha prodotti e l'onorabilità di chi ha dato le direttive senza rispettare le elementari e civili regole di correttezza che impongono, quanto meno, il contraddittorio». Infine, il commissario straordinario del Comune Ernesto Bianca dichiara: «Non conosco questa vicenda, non esprimo giudizi». [Luigi Putrino Giornale di Sicilia]
La replica della vicesegretaria. «Non capisco l’interesse per un atto interno» Veleni al Comune: verità e pettegolezzi Riferendosi all'articolo di ieri: "Bronte, veleni al Comune l'ex Sindaco nel mirino", la vice segretaria del Comune, Teresa Sapia, replica: "Il titolo è pretestuoso, frutto di un'interpretazione arbitraria e malevola da parte di chi non vuole fornire un'informazione esatta ma dare una visione distorta enfatizzando maliziosamente alcuni aspetti, il documento di cui riferisce l'articolo è un atto interno del Comune e non capisco l'interesse alla notizia se non quello di sfruculiare rasentando il pettegolezzo. Nel documento di Sapia non è scritto e non poteva esservi scritto "li avrebbero prodotti l'ex Sindaco Turi Leanza, la sua Giunta e l'ex Direttore Generale del Comune Angela Vecchio" per sostenere ciò invece chi ha scritto l'articolo non ha evidentemente dimestichezza con il diritto amministrativo che separa nettamente il potere politico da quello gestionale con i conseguenti concetti di attribuzioni di competenze e responsabilità ai diversi organi, la parte politica risponde all'elettorato, la parte gestionale a chi la valuta, per entrambe, se non lavorano bene la sanzione è la perdita del proprio incarico. L'articolo personifica grossolanamente gli atti di una Pubblica Amministrazione con le persone godendo nell'inventare battaglie personali e nell’esasperare situazioni già difficili; propone una sintesi che non è una sintesi ma l'ennesimo tentativo di esaltare scontri personali". Fin qui le argomentazioni dell'interessata, tuttavia, ricorre precisare che la notizia, in buona fede ed essenzialità in ogni parte, si fonda sulla lettera diffusa dall'ex sindaco Leanza e sulla richiamata nota della Sapia; entrambi, più che "pettegolezzi", trattano presunte illegalità, la Sapia parla pure di reati. Con "prodotto" s'indica chi ha concluso gli atti pubblici, citati da Sapia; non si riporta che lo abbia scritto lei. Gli atti non sono personificati e nessuno tenta di esaltare scontri personali, che forse "altrove" potrebbero essere rilevati". [Luigi Putrino Giornale di Sicilia] Delibere. Accuse della vicesegretaria Bronte, veleni al Comune L'ex sindaco nel mirino "Direttive perniciose e contraddittorie per illegittime sostituzioni di dirigenti, con il corollario di atti viziati fino a sconfinare neI reato", li avrebbero prodotti l'ex sindaco Turi Leanza, la sua Giunta e l'ex direttore generale del comune, Angela Vecchio. Lo sostiene, in un "Referto di Gestione" di 14 pagine,la vice segretaria del comune, Maria Teresa Sapia, che passa al setaccio tre decreti sindacali, sei delibere di giunta e due determine del direttore, di quest'anno. E ne chiede, anche al segretario generale, revoca e parere sulla liquidazione di indennità non dovute. Per Leanza il testo della Sapia è "saccente ed inquisitorio" e ricambia accusandola di aver gestito il contenzioso "in modo disinvolto", prima del suo arrivo. La Sapia, in sintesi, fra l'altro ritiene: la rideterminazione della dotazione organica "immotivata e carente di presupposti di legge"; il cambio di un funzionario di vigilanza ad amministrativo, da parte del direttore generale, basato su presupposti erronei: "Profili non equivalenti; dimostrazione dell'acquisita professionalità tramite un corso a cui non poteva partecipare". Sullo stesso funzionario, dello staff del sindaco, Sapia non si spiega come, passato al profilo amministrativo il 18 giugno, dopo due settimane abbia acquisito i titoli per la nomina a dirigente, da parte di Leanza. L'ex sindaco non entra nel merito dei presunti illeciti sollevati da Sapia e si limita a dire: "Se gli atti adottati sono caratterizzati da una malsana gestione del potere" o peggio "viziati da ogni possibile forma di errore fino a sconfinare nel reato" è giusto che vengano revocati e verificati dall'Autorità giudiziaria". Stamane, al comune, potrebbe insediarsi il commissario, il vice prefetto Emesto Bianca. [Luigi Putrino Giornale di Sicilia] | |||
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Politica & Comune. Il sindaco sfiduciato detta le condizioni per farsi da parte Bronte verso le elezioni Leanza: «Candido Catania e Indriolo» Il leader della Margherita: «devo pensarci». Il professionista: «Ho troppi impegni» Turi Leanza è pronto a ritirare la sua candidatura a sindaco e correre solo per il consiglio - come ci ha detto sabato sera - se a scendere in campo vuole essere l'onorevole Franco Catania (Margherita) o il dottore Carmelo Indriolo, già candidato nel 2002 dal gruppo dello stesso Catania. Sul fronte opposto, dai partiti tutto tace, ma non mancherebbero gli auto-candidati. Tra questi spicca Aldo Catania, il presidente del consiglio comunale uscente (eletto con circa 800 voti nella lista di Forza Italia). Un'altra indiscrezione riguarda il dottore Enzo Bonina, consigliere uscente (indipendente da maggio 2003, eletto nella lista dei Veri Forzisti, collegata a Indriolo), che conterebbe su un isolato consenso di qualcuno dell'Udc. «Valuterò questa sua proposta - dice il leader locale della Margherita - verificando la compatibilità col tempo a mia disposizione. E comunque oltre a noi tre (Catania, Leanza e Indriolo), ritengo che ci siano altre persone capaci di fare il sindaco. Tuttavia - ha continuato Catania - credo che sia opportuno che ognuno degli schieramenti, sia di centro sinistra che di centrodestra. esprima più candidature in modo da consentire all'elettore di scegliere tra diverse proposte e non sentirsi "costretto" a votare candidati scelti nelle stanze di alcune segreterie politiche». [Luigi Putrino Giornale di Sicilia] Cuzzumbo nominato coordinatore Le forze del centrosinistra che sostengono la candidatura dell'ex sindaco, dott. Salvatore Leanza, hanno nominato l'attuale vicesindaco, avv. Alfio Cuzzumbo, coordinatore della coalizione. Cuzzumbo avrà il compito di esplorare le possibilità di riprendere il dialogo con la Margherita ed allargare a Rifondazione comunista. "Sono soddisfatto per l'incarico conferito - afferma Cuzzumbo - che mi permetterà di impegnarmi per un centrosinistra unito alle prossime elezioni". Durante lo stesso incontro Ds, Italia dei Valori, Udeur, Verdi e Socialisti riformisti per Bronte, hanno riproposto la candidatura di Leanza, annunciando che lo stesso capeggerà una lista politica dell'Ulivo-Pse al Consiglio comunale. (Fonte La Sicilia)
ULIVO. Auspicato chiarimento provinciale Bronte, Villari su Leanza: «L'Ulivo deve appoggiarlo» «Turi Leanza ha dimostrato di essere un buon amministratore». Ne é convinto il deputato regionale dei Ds Gianni Villari, che contesta la Margherita brontese restia a ricandidare a sindaco sfiduciato, divenuto, a quanto sembra, poco gradito all'onorevole Franco Catania (Margherita). «Leanza ha dimostralo di essere un amministratore capace e in grado di ben rappresentare la coalizione a Bronte - afferma Villari - e non si capisce perché la Margherita, attraverso Franco Catania, abbia preso una posizione diversa dal resto del centrosinistra. Voglio ricordare come Ds, Italia dei Valori, Socialisti riformisti, Verdi e Udeur siano concordi nel sostenere Leanza, uomo in grado di aggregare più forze dell'Ulivo, quale candidato sindaco. Sarebbe opportuno un chiarimento a livello provinciale per comprendere il progetto della Margherita». | |||
«Un comitato del centrosinistra sino alle elezioni» I partiti del centrosinistra che sorreggono la candidatura a sindaco del dott. Salvatore Leanza, sulla vicenda della scelta del coordinatore che traghetti i partiti uniti fino alle elezioni, propongono un comitato: "Non un coordinatore - afferma il segretario del Ds, Andrea Sgrò - ma un comitato composto da 2 rappresentanti per partito, 1 per lista civica, gli assessori che hanno condiviso il progetto Leanza, ed i consiglieri comunali". [Fonte La Sicilia]
Gorgone alla Margherita: «No, grazie» «Preferisco contribuire a costruire un progetto che porti ad un valido governo di centrosinistra della Città, che guidare un coordinamento che avrebbe valore solo se realmente tutti i partiti mi scegliessero. Ringrazio comunque la Margherita per la scelta di cui sono venuto a conoscenza durante la riunione». E' la risposta del prof. Maurizio Gorgone, indicato dall'on, Franco Catania come coordinatore dei partiti del centrosinistra in prospettiva delle elezioni. Intanto Leanza ha diffuso in città un volantino mostrando soddisfazione per l'istituzione dell'Udeur e per il felice esito giudiziario della vicenda che ha coinvolto l'on Giuseppe Castiglione, con l'on. Giovanni Villari che in una nota afferma: «Il sindaco uscente on. Salvatore Leanza ha sicuramente dimostrato di essere un amministratore capace ed in grado di ben rappresentare la coalizione di centrosinistra nella città di Bronte. Non si capisce perché la Margherita, attraverso l'on. Franco Catania, abbia preso una posizione diversa . Sarebbe opportuno un chiarimento a livello provinciale». Totocandidato sindaco: è già salita la febbre Si apre il confronto all'interno del centrosinistra brontese. Nel salone Cappuccini una buona parte di leader locali si sono riuniti per scegliere il coordinatore che traghetti i partiti fino alla formazione delle liste ed il candidato sindaco. All'incontro ha preso parte anche l'on. Franco Catania che ha proposto il prof. Maurizio Gorgone come coordinatore: «La proposta della Margherita - dice l'on Catania - è frutto innanzi tutto della stima e l'equilibrio che riconosciamo al prof. Gorgone, ma rappresenta anche una vera e propria apertura nei confronti dei Ds affinché si proceda uniti fino alla campagna elettorale». «Auspichiamo - hanno ribadito l'assessore Alfredo Lo Presti e il consigliere comunale Ernesto Di Francesco - che si possa avere una candidatura unitaria, capace di portare avanti un progetto largamente condiviso». [Fonte La Sicilia]
L'ex sindaco appoggiato da una parte dell'Ulivo - Tutti i numeri del candidato del centrosinistra Udc e Margherita voltano le spalle a Leanza Una frange minoritaria del centrosinistra rivuole Turi Leanza candidato sindaco; per la Margherita, non va bene: «Non sa amministrare senza consiglio». E' emerso venerdì sera alla riunione della coalizione. Intanto Leanza correrà per il consiglio a capo di una lista. «Mi auguro unitaria di tutto il centrosinistra - dice Leanza - ma al momento ho il plauso di Ds, Italia dei Valori, Socialisti riformisti, Verdi e Udeur». Esclusa quindi l'azionista di maggioranza: la Margherita. Dai risultati delle provinciali del 2003, il fronte pro Leanza, con tre candidati brontesi, contò circa 1300 voti. La Margherita, con un candidato locale, giunse a 1200; a cui, però, bisogna sommare i 1600 del candidato di Franco Catania, che correva all'interno dell'Udc. L'Udeur è appena nata, aderirebbe anche il noto militante di destra Franco Currao, assessore nella giunta Leanza. Un profilo sul candidato ideale lo traccia l'onorevole Catania: «Bisogna cercare di aggregare il centrosinistra, e unire liste civiche, attorno a un soggetto vincente, capace di amministrare il paese, tenendo conto che potrebbe doverlo fare senza maggioranza in consiglio (così come avviene in tanti comuni della Sicilia). E non come è successo con Leanza, visto che la diversificazione del voto potrebbe ripetersi». Leanza si ricandida ed è sostenuto anche dai Verdi Bronte ha già il primo candidato sindaco. Si tratta dell'ex primo cittadino, Salvatore Leanza, il quale, sollecitato dai suoi assessori e dagli ex consiglieri comunali che sostenevano la sua amministrazione, ha deciso di ricandidarsi «Ritengo - afferma - di accettare la proposta nel rispetto di chi ha apprezzato la trascorsa azione amministrativa».
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DOCUMENTO DI 4 ASSESSORI E 4 CONSIGLIERI «Pronti a candidare ancora Leanza» Si è creato un fronte a favore delle ricandidatura a sindaco di Bronte del dott. Salvatore Leanza. Gli assessori Currao, Lo Presti, Pizzuto e Sgrò, insieme con i consiglieri comunali Calà, Salvatore Catania, Di Francesco e Furnitto hanno soscritto un documento affermando di «valutare positivamente il percorso amministrativo della Giunta e che la ricandidatura di Leanza è la risposta che i cittadini attendono». Hanno chiesto all'ex sindaco di guidare anche una lista unitaria di centro-sinistra e invitato i partiti a condividere tale scelta. Intanto Leanza così commenta il ritardo sulla nomina del commissario: «E' grave - afferma - che la Regione non abbia ancora provveduto alla nomina. C'è da approvare, infatti, il rendiconto dell'anno 2003 e le variazioni al bilancio del corrente anno. Mi auguro che non si debba attendere fino a dicembre in modo da consentire così il superamento della durata della Consiliatura iniziata il 13/06/2002». Dibattito politico all'interno della Margherita Nessun veto nei confronti di Leanza Si accende il dibattito all’interno de La Margherita di Bronte. L’attuale assessore del Comune di Bronte Alfredo Lo Presti, interviene sulla presa di posizione del presidente della convenzione comunale dott. Enzo Rizzo, convinto che il centrosinistra brontese, per le prossime comunali, debba ricercare un candidato più aggregante dell’ex sindaco dott. Salvatore Leanza: “Faccio parte de La Margherita da sempre - afferma Lo Presti - e non credo che sia giusto porre veti prima ancora che l’assemblea del partito ne pigli atto. E’ giusto che nel centrosinistra si apra il dibattito, ma non è giusto porre veti, fermo restando che la Margherita, ha il diritto di presentare, al momento opportuno, un suo candidato”. “Le valutazioni di Rizzo - replica il leader a Bronte de La Margherita, on. Franco Catania - sono frutto dell’analisi del passato, che ci fa capire come Leanza non sia stato aggregante nei confronti di tutte le forze del centrosinistra. Noi, comunque, non siamo contro una sua ricandidatura, riteniamo soltanto che bisogna aprire il dibattito per verificare le condizioni nuove che Leanza intende porre per garantire tutta la coalizione. A dimostrazione che non ci sono posizioni preconcette - conclude - se Leanza dovesse proporre validi argomenti che ci convincono, potemmo anche decidere di sostenere una sua possibile candidatura”. Il segretario generale si è messo in contatto telefonico con l'assessorato regionale agli Enti locali. Gli è stato detto che il decreto di nomina è alla firma del governatore Tarda la nomina del commissario Bronte, attività paralizzata al Comune Sono trascorsi più di quindici giorni dalla sfiducia all'allora sindaco ulivista Turi Leanza, da parte del consiglio comunale a maggioranza centrodestra, e al comune di Bronte non arriva ancora il commissario che, su proposta dell'assessore agii Enti locali, deve essere nominato dal Presidente della Regione. Per il vice sindaco Alfio Cuzzumbo, però, sarebbe questione di giorni. Il commissario sarebbe stato individuato, adesso si aspetta la firma del decreto da parte di Salvatore Cuffaro. Era la mattina del 23 ottobre quando l'«Era Leanza», durata due anni e quattro mesi (giugno 2002), vedeva deliberato il suo epilogo, da 15 consiglieri su venti (14 Cdl più un indipendente). E di voti favorevoli ne sarebbero bastati tredici, per chiudere l'anomala sindacatura sorta dal bizzarro accordo "rosso-azzurro", fra Leanza e l'allora forzista Franco Catania, che fu inverosimilmente consacrato al ballottaggio dagli elettori. Ad aprile, però, è divenuta di centrosinistra, col passaggio di Catania alla Margherita. E da quel momento, anche se non in modo dichiarato, Leanza e Catania diventano concorrenti per la leadership nel centrosinistra brontese. |
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