8 Ottobre 2004 Leanza li nomina prima della possibile sfiducia
Alfredo Lo Presti e Francesca Reale i due nuovi assessori Reale designata anche vicesindaco Il Sindaco dott. Salvatore Leanza ha nominato oggi assessori comunali i signori Alfredo Lo Presti e Francesca Reale, quest’ultima designata anche vice sindaco. I due assessori appartengono al partito della Margherita e vanno ad integrare la composizione della Giunta municipale che, come dichiarato dal sindaco, limiterà la sua attività all’ordinaria amministrazione nelle more che venga votata la mozione di sfiducia che comporterà anche l’autoscioglimento del Consiglio Comunale. «E’ auspicabile, ha dichiarato il Sindaco, che il Presidente del Consiglio Comunale assuma l’iniziativa di verificare con i Capigruppo Consiliari e con l’Amministrazione Comunale le deliberazioni da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale prima che venga votata la mozione di sfiducia. Sia il Consiglio Comunale la sede istituzionale nella quale operare il confronto politico-amministrativo sugli argomenti da discutere, primo tra tutti l’adozione del P.R.G. o la dichiarazione di incompatibilità che comporti l’intervento sostitutivo della Regione Siciliana». Gli assessori sono stati scelti liberamente dal Leanza come conferma il presidente della convenzione comunale Bronte de “La Margherita” dott. Vincenzo Russo: «Le ampie e soddisfacenti rassicurazioni, - ha affermato - date al nostro partito dal Sindaco, durante una proficua riunione del Centrosinistra brontese, di garantire la nostra fattiva partecipazione, ai compiti di attuazione e di indirizzo del programma amministrativo, presentato insieme a molti nostri esponenti, oggi aderenti al partito, e votato dagli elettori; la sua decisa e netta presa di posizione, nei confronti di un sistema oramai bipolare ed il suo convinto rispetto della legge elettorale maggioritaria che ha dato ai cittadini la possibilità di essere ancora più protagonisti nelle scelte amministrative del proprio Comune, proprio perché votano un programma e non più firmano agli eletti “un assegno in bianco”; il rigetto quindi da parte sua di una giunta, tecnica di “salute pubblica”e di un cambiamento del programma elettorale, senza ripresentarlo agli elettori tutto questo è sicuramente servito a migliorare il rapporto tra noi. Ed è per questo che gli accordiamo la massima libertà di scegliere, nella più nobile interpretazione dello spirito della legge di elezione diretta dei Sindaci, tra i nostri aderenti, le persone da Lui ritenute più adatte a partecipare alla squadra di mandato amministrativo al servizio dei Cittadini brontesi. Auspichiamo però, e restiamo vigili, il mantenimento delle sue promesse nei nostri confronti ed il suo impegno di verifica del programma elettorale con il rilancio della nostra coalizione di centrosinistra.»
9 Ottobre 2004
POLITICA & COMUNE. Centrosinistra Bronte, giunta completata Entrano Lo Presti e Reale Dopo due mesi e mezzo il sindaco Turi Leanza ricompone la giunta, con due assessori della Margherita. Si tratta dell'ex vice sindaco Francesca Reale, del gruppo dell'onorevole Franco Catania, e Alfredo Lo Presti, vicino al deputato regionale Giovanni Barbagallo. Partito con tre assessori, perde così un altro posto l'ex azzurro Catania, il quale fino al 19 luglio contava sia la Reale che Nino Costanzo, dimessisi perché Leanza aveva «adottato azioni politico amministrative di notevole rilievo, senza aver sentito gli alleati». Mentre Catania ne richiedeva la nomina, «rammaricato per la posizione critica» Leanza non demordeva; e intanto si parlava di un reingresso di Vincenzo Sanfilippo (altra anima della Margherita). Alla fine però: Costanzo e Sanfilippo restano fuori; Reale torna vice sindaco; e Lo Presti, forse, sarà l'assessore di più breve durata, visto che già lunedì tredici consiglieri del centrodestra presenterebbero la mozione di sfiducia al sindaco, dopo il comizio di domani sera in piazza Spedalieri. Nel darci notizia di aver riportato a sei gli assessori, Leanza ha precisato: «Faranno solo ordinaria amministrazione come tutta la giunta, in attesa che il consiglio mi sfiduci per andare ad elezioni anticipate». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
8 Ottobre 2004
«Integrerò la Giunta in attesa della sfiducia» Sono giorni importanti questi per la politica brontese. Il sindaco Salvatore Leanza ieri ha presieduto la Giunta: "'Ho chiesto agli assessori - afferma in una nota - di continuare anche se soltanto per ordinaria amministrazione. Provvederò ad integrare la Giunta nell'attesa che venga votata dai consiglieri della CdL la mozione di sfiducia, così da pervenire nella prossima primavera alle elezioni amministrative anticipate. Ringrazio i consiglieri della coalizione dell'Ulivo che hanno messo a disposizione il loro mandato elettivo per contribuire al raggiungimento del numero sufficiente per votare la mozione di sfiducia". Solidarietà a Leanza è stata espressa dall'on. Giovanni Villari che ha ricordato come il sindaco di Bronte sia "uno dei massimi esponenti dei Ds in provincia di Catania". La Casa delle Libertà intanto si prepara a presentare la mozione di sfiducia. "In queste ore ci sarà un vertice in casa Udc - dice l'europarlamentare Giuseppe Castiglione - noi siamo già pronti. A Leanza va il nostro plauso per essersi reso conto di non poter continuare con un Consiglio comunale che, nel rispetto del proprio ruolo, si opponeva alla sua attività amministrativa". Domenica Forza Italia effettuerà un comizio in piazza Spedalieri.
7 Ottobre 2004
In attesa della sfiducia Il sindaco: Niente più consulenti ed attività limitata solo alla gestione ordinaria Il Sindaco Salvatore Leanza ha presieduto la Giunta Municipale di oggi 7 ottobre ed ha preso atto della presentazione delle dimissioni da parte del Vice Sindaco avv. Cuzzumbo e degli assessori Currao, Pizzuto e Sgrò. “Ho chiesto agli assessori, ha dichiarato il Sindaco, di continuare il loro impegno amministrativo anche se la Giunta Municipale si limiterà soltanto all’ordinaria amministrazione. Provvederò anzi ad integrare la Giunta con la nomina degli altri due assessori mancanti nell’attesa che venga votata dai Consiglieri della Casa delle Libertà la mozione di sfiducia al Sindaco così da pervenire nella prossima primavera 2005 alle elezioni amministrative anticipate. Ringrazio i consiglieri della coalizione dell’Ulivo che hanno messo a disposizione il loro mandato elettivo per contribuire al raggiungimento del numero sufficiente per votare la mozione di sfiducia”. La Giunta Municipale ha poi deciso che l’Amministrazione Comunale dopo l’approvazione delle variazioni al bilancio comunale del corrente anno non si avvarrà più della consulenza degli esperti dal momento che l’attività dell’Ente sarà limitata alla gestione ordinaria, che sono diminuite le assegnazioni finanziarie da parte dello Stato e della Regione, e che è entrato in vigore da poco tempo il decreto ministeriale per il contenimento delle spese degli Enti Locali. La Giunta Municipale ha infine espresso l’auspicio che il Consiglio Comunale, prima della votazione dell’atto di sfiducia al Sindaco, discuta delle conseguenze sul bilancio comunale dell’entità del contenzioso legale e dell’ applicazione del Regolamento sulla utilizzazione delle Royaltes metanifere, ed esamini le deliberazioni riguardanti l’adozione del P.R.G., l’approvazione del Piano di Sviluppo del Territorio comunale, le varianti urbanistiche e tutti i piani di lottizzazione edilizia.
6 Ottobre 2004
I cinque consiglieri di Leanza depositano la «sfiducia tecnica» Dopo il comizio del sindaco leanza che ha annunciato che i 5 consiglieri che lo sorreggono sono pronti a votare la mozione di sfiducia per chiudere una parentesi amministrativa a causa del Consiglio che bloccherebbe le attività della Giunta, i consiglieri Calà Campana, Salvatore Catania, Di Francesco, Furnitto e Lupo hanno depositato un documento dove confermano quanto già annunciato da Leanza. Se quella presentata è una mozione di sfiducia che possiamo definire tecnica, quella politica non è stata ancora presentata dalla Cdl. «Lo faremo al momento giusto vedrete. -replica il capogruppo dell'Udc, Alfredo Pinzone - Permettetemi di dire che Turi Leanza, chiedendo la mozione di sfiducia, si sottrae alle sue responsabilità. Non è vero che il Consiglio gli è stato sempre ostile, ha valutato correttamente secondo coscienza e la democrazia impone Il rispetto delle diverse opinioni. Mi chiedo: cosa doveva fare questo Consiglio, approvare forse silente tutte le sue iniziative? Questo paese sta morendo economicamente, invece si litiga sul sito della nuova caserma». Poi Pinzone sfida il sindaco in un confronto pubblico in piazza: «Se accetterà, - afferma Pinzone - gli presenterò il mio conto, ovvero la mia firma per la mozione». «Il sindaco non si sottrae alle sue responsabilità - replica il capogruppo dell'Ulivo. Salvatore Catania - ma reagisce giustamente ai continui proclami del centrodestra che da tempo sostiene di voler votare la sfiducia senza mai presentarla. Tutto ciò nuoce all’attività amministrativa in quanto, per esempio, diversi soggetti economici privati che potevano finanziare progetti, in questa fase, si sono astenuti. Adesso o la Cdl presenta la mozione, oppure lasci amministrare il sindaco».[FONTE LA SICILIA)
4 Ottobre 2004
CDL-ULIVO - «Meglio la sfiducia che l'intesa» Comizio di Leanza Dico no a intese trasversali Un'ora e un quarto di comizio, ieri sera, in piazza Spedalieri da parte del sindaco ulivista Turi Leanza per dire pubblicamente che il consiglio comunale a maggioranza di centrodestra danneggia il paese, che la proposta di Alleanza nazionale di fare una «giunta tecnica» nell'epoca del bipolarismo è inaccettabile, come lo è il fatto che la sfiducia proposta da Forza Italia non approda in sede istituzionale. Senza sfiorare però il manifesto affisso, col medesimo intento, dall'Udc. E come del resto abbia ragione Nuova Sicilia nel definire l'attuale scontro una «Barzelletta della Sicilia». Leanza, nel lungo intervento, ha ricordato la risoluzione del problema idrico, che i consulenti li ha nominati nell'interesse del comune e che se danni ci sono, arrivano da certe scelte del consiglio come per esempio il regolamento delle royalties metanifere che dall'anno prossimo, sempre secondo Leanza, bloccherà il bilancio. E poi, una «reperita iuvant» sui fatti oscuri del 3 ottobre 2003, quando un'auto lo avrebbe pedinato, sull'intrigante vicenda con l'ex comandante della Polizia municipale e sui procedimenti penali per i quali secondo Leanza sarebbero spariti documenti. Un richiamo lo ha fatto anche al vice presidente del Consiglio, per averlo offeso durante un'assemblea. Duro verso gli azzurri di Firrarello e Castiglione, molto «affettuoso» invece con l'Udc di Raffaele Lombardo. Dopo il no di Leanza agli «inciuci tecnici» (stile prima Repubblica), ora i brontesi aspettano la mossa della Casa delle Libertà. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] 4 Ottobre 2004
Il sindaco Leanza: «Tornare alle urne» «lo non mi sono candidato a sindaco solo per occupare la poltrona, ma per lavorare sul programma. Invece ho trovato un Consiglio comunale che ha bloccato l'attività amministrativa. Che si torni quindi alle urne. per dare al sindaco la sua maggioranza o alla maggioranza il sindaco». Questa in sintesi la dichiarazione del sindaco di Bronte, Salvatore Leanza nel comizio tenuto ieri sera in piazza Spedalieri: «Domani - ha continuato - i cinque consiglieri che mi sostengono depositeranno le proprie firme per proporre la mozione di sfiducia tecnica. Solo così si può risolvere questa crisi. Io due anni fa alla città avevo promesso di mitigare la crisi idrica estiva che oggi ho risolto, ed impegno per l'occupazione ed i servizi». Nel comizio il sindaco ha rifiutato l'invito di An di costituire una Giunta tecnica: «Che diventi tecnico il Consiglio comunale - ha risposto - e discuta quanto di buono gli abbiamo proposto». (La Sicilia) 1 Ottobre 2004 I consiglieri del Centrosinistra schierati con Leanza
An propone una Giunta tecnica E’ in costante evoluzione la situazione politica a Bronte. I consiglieri comunali del centrosinistra Tommaso Lupo, Ernesto Di Francesco, Nicolò Calà Campana, Nicola Furnitto e Salvatore Catania hanno firmato un documento dove dichiarano di accogliere l’invito del Sindaco e di essere “disponibili a rimettere il loro mandato al volere degli elettori, al fine di evitare il perpetrarsi dell’ immobilismo e della sterilità che certamente non giova alla Comunità brontese”. “Attendiamo - si legge nel documento - quindi con ansia l’annunciata mozione di sfiducia che i Consiglieri del Centro-Destra hanno sempre ipotizzato in questi due anni e mezzo di amministrazione e fino ad oggi mai, presentata. Noi consiglieri dell’Ulivo - concludono - siamo pronti a votare tale sfiducia anche se con motivazioni opposte a quelle dei Consiglieri del Centro Destra”. Questa sera intanto il presidente di Alleanza nazionale Nino Leanza, insieme con il consigliere comunale Antonino Petronaci e tutto il coordinamento di An ha lanciato una nuova proposta: “Premesso - scrive An in un documento - che Alleanza Nazionale, preso atto della grave crisi politica, amministrativa ed economica, ha proposto la mozione di sfiducia che ha sottoscritto senza porre alcuna condizione, ma che ancora a causa di difficoltà di coordinamento all’interno della Casa delle Libertà, non si é perfezionata. Visto - continuano - che il sindaco Leanza ha “azzerato” la propria Giunta, dichiarando di voler fare soltanto ordinaria amministrazione, Alleanza Nazionale, pur mantenendo le proprie posizioni, invita il Sindaco a partecipare ad un incontro con i cittadini, con i consiglieri comunali e con le forze politiche e sociali del Paese per giorno 10 ottobre 2004 ore 10.00 presso il Cine Teatro Comunale, al fine di procedere alla stesura di un nuovo ed articolato programma da attuare con una Giunta Tecnica “di salute pubblica” nell’interesse generale della cittadinanza”.
2 Ottobre 2004
Provocatoria iniziativa di Turi Leanza per mandare a casa il consiglio Il sindaco si “autosfiducia” «La mia forza sta nella debolezza degli altri». Se c'è una massima che calza a pennello per alcune "uscite" ad effetto del primo cittadino di Bronte, è proprio questa. Con una manovra assolutamente spregiudicata, per cercare di far uscire allo scoperto il centrodestra che dice di avere pronta una mozione ormai da mesi ma che si ostina a tenerla nel chiuso di un cassetto, Turi Leanza ha invitato i propri assessori a rassegnare il mandato, spronando i consiglieri che lo sostengono a votare la mozione di sfiducia, seppur con motivazioni differenti da quelle addotte dai colleghi della Casa delle libertà. Presto detto le forze politiche che sorreggono l’amministrazione sono d'accordo col sindaco a chiudere presto questa esperienza politica e far ritornare il paese alle urne. A seguito della richiesta gli assessori hanno già rimesso nelle mani del primo cittadino il mandato mentre i consiglieri comunali, attraverso un articolato documento, si sono dichiarati favorevoli a firmare la mozione di sfiducia, anche se chiaramente con motivazioni differenti da quelle del centrodestra. Turi Leanza, inoltre, ha dato appuntamento alla città domani sera alle ore 19, per un comizio in piazza Spedalieri. «Fino a quando non si discuterà la mozione di sfiducia, che da tempo il centrodestra sostiene di dover presentare - afferma il primo cittadino - l'attività di governo si limiterà alla normale amministrazione». Insomma, secondo Leanza, amministrare con serenità ed efficienza a Bronte ormai sarebbe impossibile a causa delle continue frizioni verificatesi col consiglio comunale composto in maggioranza (14 su venti) da esponenti del centrodestra. Non solo destra però, in quanto Leanza da tempo ha ingaggiato una battaglia ufficialmente chiusa, col deputato regionale della Margherita Franco Catania, transumato nel centrosinistra dopo essere stato fondatore e padrino di Forza Italia a Bronte e in diversi centri del catanese. Prova ne è il fatto che dopo aver aperto e chiuso una crisi interna, il gruppo Catania ha continuato a battagliare in seno alla giunta e, ad oggi, questo stato di cose ha prodotto la mancata nomina di alcuni assessori. «E' impensabile richiedere e non ottenere dalla Regione Siciliana un commissario per l'approvazione del Piano regolatore generale, quando la città da troppo tempo aspetta questo strumento per programmare lo sviluppo. Di fronte all'inerzia imposta, a questo punto mio malgrado, dal consiglio comunale, io dico basta. Che si ritorni alle elezioni e che la città scelga. Se la normativa regionale con le mie dimissioni facesse decadere anche il Consiglio comunale le firmerei subito, ma ritenendo che i brontesi debbano scegliere in autonomia per dare al sindaco la maggioranza consiliare ed alla maggioranza il suo sindaco, che il consiglio mi sfiduci. I cittadini - ha concluso Leanza - sanno che in questi due anni, ho lavorato per il bene del paese. Basti pensare alla risoluzione dei problemi idrici in estate». Di diverso avviso, ovviamente, i consiglieri di centrodestra. «Il Consiglio comunale - ha replicato per tutti il presidente del consiglio comunale, Aldo Catania - in questi due anni ha lavorato con onestà e coscienza. Rigetto le accuse di un'opposizione a oltranza. Quest'assemblea consiliare, infatti, ha ponderato sempre le sue scelte in autonomia e grande senso di responsabilità. I cittadini ne sono testimoni». Nessuna dichiarazione ufficiale, infine, sulla data di presentazione della mozione di sfiducia che, secondo alcuni sarebbe già stata filmata da diversi giorni da nove consiglieri del centrodestra, ma che ancora non è stata depositata. Questione, dicono i bene informati, di giorni, se non di ore. [Marcello Proietto, Gazzetta del Sud]
2 Ottobre 2004
La sfiducia al sindaco Leanza La Cdl guadagna ancora tempo In dirittura d'arrivo la mozione di sfiducia al sindaco ulivista Turi Leanza: si attendono le «rifiniture» dell'Udc. Critico il presidente di Nuova Sicilia, Pietro Longhitano: «I brontesi sono stanchi di questa squallida messinscena fra sindaco e consiglio». Intanto, otto consiglieri azzurri, più quello di An, hanno già firmato il documento; oggi potrebbe aggiungersi l'Udc. Per An, il consigliere Antonio Petronaci dice: «Così come i consiglieri di Fi, ho firmato la mozione domenica 19 settembre. Non mi spiego come mai non sia stata depositata». E Maria Pia Castiglione, coordinatrice azzurra, rassicura: "Stiamo solo aspettando le ultime definizioni della proposta dell'Udc, è giusto che ogni partito dia un contributo». [lpu, Giornale di Sicilia]
1 Ottobre 2004
COMUNE - Il sindaco Leanza su tutte le furie: non riesco a trovare nelle istituzioni interlocutori Gli assessori hanno presentato le dimissioni Ieri pomeriggio i restanti quattro assessori della Giunta si sono dimessi, come richiesto loro dal sindaco ulivista Turi Leanza, mercoledì sera. L'atto ha valore politico, ed è un sollecito ai quattordici consiglieri di centrodestra a votare l'annunciata sfiducia. Da oggi, sindaco e giunta dimissionaria, faranno solo l'ordinario. Ricordando la risoluzione della crisi idrica, Leanza sui contestati consulenti ha detto: «Sono necessari per portare avanti le prospettive di sviluppo del comune». E le prospettive dovrebbero essere non indifferenti, considerato che, con altri incarichi, nel 2003 la spesa è di circa un milione di euro. Leanza nell'addebitare negligenze al consiglio (maggioranza di centrodestra) ha aggiunto: «Il danno che stanno arrecando al paese è irreversibile. L'anno prossimo non si potrà fare nemmeno il bilancio». E poi ancora: «Mi hanno tolto l'autorevolezza di poter discutere e interloquire. Non ho la credibilità per rappresentare la città di Bronte». E poi ha punzecchiato le istituzioni, stavolta ne escono indenni solo la Chiesa e le forze armate. Il sindaco ha chiesto, inoltre, ai cinque consiglieri che lo sostengono di sottoscrivere la mozione di sfiducia e poi votarla, con motivi diversi dalla Cdl, e questi hanno accettato. Oltre al «colorito» sfogo verso i consiglieri di Fi, Udc e An, Leanza in diverse occasioni li ha definiti «voci bianche», con termini diversi e non per attitudini canore. Il presidente del Consiglio Aldo Catania gli replica: «Il consiglio lavora con coscienza e senso di responsabilità». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
30 settembre 2004
Gli assessori hanno rimesso nelle mani di Leanza il proprio mandato Improvvisa accelerazione della crisi comunale Comizio del sindaco domenica alle 19 Le forze politiche che sorreggono l’Amministrazione Leanza sono d’accordo con il Sindaco a chiudere presto questa esperienza politica e far ritornare il paese alle urne. Ieri mattina, a seguito della richiesta effettuata dallo stesso Leanza, gli assessori hanno rimesso nelle mani del primo cittadino il proprio mandato, mentre i consiglieri comunali, con un unico documento, si sono dichiarati favorevoli a firmare la mozione di sfiducia, anche se chiaramente con motivazioni differenti da quella che da tempo i colleghi del centrodestra sostengono di voler presentare. Leanza, inoltre, ha dato appuntamento alla città domenica sera alle ore 19, per un comizio in piazza Spedalieri. “Fino a quando non si discuterà la mozione di sfiducia che da tempo il centrodestra sostiene di dover presentare - afferma Leanza - l’attività di governo si limiterà alla normale amministrazione”. “Il Consiglio comunale - ha replicato il presidente del Consiglio comunale, Aldo Catania - in questi due anni ha lavorato con onestà e coscienza, guardando sempre gli interessi dei cittadini. Rigetto, di conseguenza, le accuse di un’opposizione ad oltranza. Quest’assemblea consiliare, infatti, ha ponderato sempre le sue scelte in autonomia e grande senso di responsabilità. I cittadini ne sono testimoni”. Nessuna dichiarazione ufficiale infine sulla data di presentazione della mozione di sfiducia che, a dar credito alle indiscrezioni, sarebbe già stata firmata da diversi giorni da 9 consiglieri del centrodestra, ma che ancora non è stata depositata.
30 settembre 2004 BRONTE: IL SINDACO LEANZA VUOLE TORNARE ALLE URNE
«Chiederò agli assessori di rimettere il mandato» Il sindaco di Bronte dott. Salvatore leanza ieri sera ha riunito le forze politiche del centrosinistra chiedendo ai propri assessori di rimettere il mandato ricevuto ed ai consiglieri comunali che lo sorreggono di sottoscrivere la mozione di sfiducia. Secondo il primo cittadino, infatti, amministrare con serenità ed efficienza a Bronte ormai sarebbe impossibile a causa delle continue frizioni verificatesi con il Consiglio comunale per la maggior parte composto da esponenti dei partiti del centrodestra. «E' impossibile - ha dichiarato Leanza - lavorare ogni giorno prendendo contatti con aziende che a Bronte vorrebbero investire e portare lavoro, ricevendo i cittadini che rivendicano diritti e proponendo progetti di sviluppo riconosciuti validi, per poi vedere vanificato il lavoro dal Consiglio comunale che neanche discute le proposte. E' impensabile richiedere e non ottenere dalla Regione Siciliana un commissario per l'approvazione del Piano regolatore generale, quando la città da troppo tempo aspetta questo strumento per programmare lo sviluppo. «Di fronte all'inerzia - continua Leanza - imposta, a questo punto mio malgrado, dal Consiglio comunale, io dico basta. Che si ritorni alle elezioni e che la città scelga. Se la normativa regionale - prosegue - con le mie dimissioni facesse decadere anche il Consiglio comunale le firmerei subito, ma ritenendo che i brontesi debbano scegliere in autonomia per dare al sindaco la maggioranza consiliare ed alla maggioranza il suo sindaco, che il Consiglio mi sfiduci. «I cittadini - ha concluso Leanza - sanno che in questi due anni ho lavorato per il bene del paese. Basti pensare alla risoluzione dei problemi idrici in estate». [Fonte La Sicilia] |