De Luca alla fine ha portato i guadagni percepiti anno per anno che solo nel 2001 sono arrivati a 75 milioni delle vecchie lire per la consulenza e 21 per la difesa”. Il sindaco Leanza non ha partecipato alla seduta, impegnato nell’importante riunione che ha visto le dimissioni del Consiglio di amministrazione della società Ato rifiuti “Ionia Ambiente”, ma dichiara: «Sono rammaricato. Avrei preferito che questa discussione si fosse svolta in mia presenza. Io del resto non potevo certo mancare ad un’assemblea stabilita da tempo e da me richiesta. Non entro in merito sulla lunga e prolissa lettera di De Luca, ma certo la Corte dei Conti, che l’avv. sostiene di non temere, sta indagando sul fatto che quest’ultimo rivestiva contemporaneamente l’incarico di presidente della banca tesoreria del Comune ed esperto del sindaco oltre che professionista incaricato di molti incarichi professionali. Sui compensi dico soltanto che per gli ultimi due procedimenti all’avv. De Luca sono stati liquidati 40 mila euro, mentre io, istituendo l’Ufficio legale, ho ridotto di gran lunga le spese». L'avv. Pietro De Luca è stato l'ultimo presidente della Banca Popolare di Bronte, l'antica "Cassa Agraria di Mutuo", fondata nel 1912 e ceduta nel 1998, sotto la sua presidenza, alla Banca Popolare di Lodi.
4 Febbraio 2004
Bronte, «troppa tensione in Consiglio Il segretario comunale diserta l’aula Maiorana ha scritto al sindaco per denunciare «il mancato rispetto del mio ruolo da parte di alcuni». Un consigliere costretto a fare lo stenotipista durante la seduta Tensioni fra il consiglio comunale e il segretario generale di Bronte Francesco Maiorana, che dopo l'ultima riunione dell'assemblea civica ha inviato una lettera al sindaco, al direttore generale e al presidente del consiglio lamentando un contesto difficile da sopportare, e intanto si è "autosospeso" dalla partecipazione alle sedute: «Per l'ennesima volta - accusa il segretario - il Consiglio si è svolto in un clima teso [...]. Non è difficile immaginare come alcuni consiglieri, sempre gli stessi, - ha precisato Maiorana - hanno più volte dimostrato di non avere alcuna fiducia nell'istituzione, il ruolo, le funzioni e le responsabilità del sottoscritto in quanto segretario comunale, e si sono scagliati ancora una volta liberamente contro di me, reo a loro dire di non aver riportato fedelmente nei verbali i contenuti delle loro dichiarazioni». Il sindaco Turi Leanza non ha tardato a rispondere e con un'altra lettera ha invitato il presidente del consiglio Aldo Catania a fare in modo «che venga eliminato il clima teso e avvelenato che si registra nell'aula del consiglio». Ma Catania smentisce: «Non c'è nessun clima avvelenato. Il consiglio cerca sempre di dialogare e ragionare, in modo maturo e responsabile». Intanto il segretario si è autosospeso e non parteciperà alle sedute di consiglio e alle riunioni dei capigruppo fino a quando non verrà istituito il servizio di stenotipia che il presidente del consiglio aveva richiesto a novembre dello scorso anno. Venerdì sera il consiglio si è riunito chiamando a verbalizzare il consigliere comunale Nino Prestianni. L'attività del civico consesso ha ripreso regolarmente lunedì con l'audizione in consiglio dell'avvocato Pietro De Luca (consulente ai tempi dell'amministrazione Zappia) che ha chiarito la sua posizione in merito ad alcune osservazioni che erano state sollevate in sua assenza da alcuni amministratori e da un consigliere comunale. Ha seguito i lavori la dottoressa Teresa Sapia, vice segretaria. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
17 Gennaio 2004
La Relazione sul terzo trimestre della sindacatura Leanza "Un rapporto sereno e non conflittuale tra l'Amministrazione e il Consiglio Comunale" Ed è la terza relazione semestrale che Salvatore Leanza firma e distribuisce in questi giorni ai cittadini di Bronte. Questi ultimi sei mesi (periodo giugno - dicembre 2004), a detta di Leanza, "saranno ricordati a lungo dalla comunità brontese", per i solenni festeggiamenti per il 460° anno dell'arrivo a Bronte della statua della Madonna Annunziata, per la commemorazione del sessantesimo anniversario del violento bombardamento che nell'agosto 1943 si è abbattuto su Bronte e sopratutto per il "reperimento di un notevole quantitativo di acqua nella contrada Musa che ha contribuito in modo decisivo alla definitiva soluzione dell'annoso problema dell'approvvigionamento idrico-potabile dell'abitato". Nella relazione il sindaco fa un analitico escursus delle opere intraprese e realizzate nel corso del semestre, sulla situazione dell'Organizzazione Amministrativa, sui progetti in corso, sul nuovo Piano Regolatore Generale (con un impegno deciso e non più rinviabile che si proceda al più presto alla sua adozione) e sui vari servizi forniti alla cittadinanza. Un accenno anche agli "episodi oscuri" che hanno riguardato la sua persona ed al lungo susseguirsi di polemiche e di veleni ("diatribe verbose" li definisce Leanza) che hanno caratterizzato i rapporti tra l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale" il cui atteggiamento viene definito "poco responsabile". "Occorre invece - scrive Leanza - un'assunzione di responsabilità politica e civica del Consiglio Comunale che dovrebbe confrontarsi con l'Amministrazione Comunale evitando di votare risibili censure nei confronti della stessa, la prima relativa all'approvvigionamento idrico dell'abitato, avviato come si è detto a definitiva soluzione, la seconda riguardante la mancata approvazione del Conto Consuntivo del bilancio Comunale 2002, che poi è stato adottato dal Commissario Regionale con un aggravio di spese a carico dell'erario comunale, e la terza sull'assestamento del bilancio comunale comprendente anche il suo riequilibrio, per il quale è stato richiesto nuovamente l'intervento sostitutivo della Regione Siciliana con la possibilità certamente non infondata che il Consiglio Comunale possa addirittura essere sciolto". Un riavvicinamento però è possibile perchè - conclude Leanza - "è d'obbligo auspicare che si possa riprendere un rapporto sereno e non conflittuale tra l'Amministrazione Comunale e il Consiglio Comunale e che possano essere messe da parte le contrapposizioni emerse alla fine dell'anno 2003 in modo da impostare uno schema di bilancio comunale per l'anno 2004 ed una programmazione amministrativa che siano in linea e coerenti con le legittime aspettative della cittadinanza brontese".
Dicembre 2003
E' lotta aperta con scontri durissimi fra Sindaco e Consiglio comunale Il Consiglio boccia le variazioni di bilancio per l’anno 2003 (8 milioni di euro, fra i quali quasi 5 per l’accensione di mutui destinati alla costruzione della caserma dei Carabinieri e degli uffici del “Collocamento” e per la realizzazione di un mercato in contrada Sciarotta). Leanza, appellandosi agli artt. 193 e 141 del "Testo Unico Enti Locali", chiede alla Regione lo scioglimento anticipato dello stesso e, per motivi di sicurezza, ordina lo sgombero immediato dei locali di via Annunziata dove sono ubicati la sede centrale dell'Ufficio di collocamento (che serve anche i comuni di Maletto e Maniace) e la Caserma dei Carabinieri e chiude il mercato settimanale di Viale della Regione. Nella polemica interviene il vicepresidente della Regione Siciliana, Giuseppe Castiglione, che dice "questo governo cittadino è ormai arrivato al capolinea". La risposta di Leanza non si è fatta attendere: "l'on. Giuseppe Castiglione sembra essere disinformato o male informato sulle vicende amministrative brontesi per le quali ritengo che sia poco opportuno che da parte di chi riveste una rilevante carica istituzionale regionale vengano sollevati sterili e puerili polveroni". Intanto, mentre con una quarta lettera alla Regione insiste ancora per lo scioglimento anticipato del Consiglio, Leanza cerca ora di porre riparo alla chiusura dell'Ufficio di Collocamento e del mercato settimanale con soluzioni tampone e provvisorie. Visto il silenzio della Regione, poi, presenta un ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) contro l’Assessorato regionale della Famiglia, Politiche Sociali e Autonomie Locali. Insomma la lotta, fra Sindaco e Consiglio, continua senza sosta e senza esclusione di colpi, sotto gli sguardi increduli della popolazione, che, dopo averli votati, si chiede se non sia possibile una coesistenza pacifica, un riavvicinamento od una mediazione fra Consiglio (che va avanti a colpi ci censure: tre quelle affibbiate finora) e Sindaco (che vuol fare i bilanci a colpi di debiti: 8 milioni di euro quelli richiesti).
16 Dicembre 2003
IL CASO BRONTE Il sindaco a Castiglione «Affermazioni infondate e pretestuose» Mi corre l'obbligo intervenire con riferimento alle dichiarazioni rese dal Vice Presidente della Regione on. Giuseppe Castiglione che sembra essere disinformato o male informato sulle vicende amministrative brontesi per le quali ritengo che sia poco opportuno che da parte di chi riveste una rilevante carica istituzionale regionale vengano sollevati sterili e puerili polveroni. La Giunta Municipale è infatti impegnata a portare avanti con coerenza e senso di responsabilità il programma amministrativo approvato dagli elettori brontesi e che è stato approfondito con altre corpose relazioni semestrali illustrate dal Sindaco in Consiglio Comunale. L'intervento dell'on. Castiglione tende piuttosto a giustificare il comportamento, questo sì arrogante, dei consiglieri comunali della Casa della Libertà i quali non fanno altro che opporsi con risibili censure alle proposte presentate dalla Giunta Municipale senza che vengano operati seri confronti o formulate soluzioni alternative alle questioni che interessano la comunità cittadina. E' del tutto infondato e pretestuoso affermare che il Comune di Bronte rischi il dissesto finanziario o che si prospetti un aumento dei tributi locali, mentre è notorio che è stato avviato a definitiva soluzione l'annoso problema dell'approvvigionamento idrico dell'abitato, e che è che è prossima l’approvazione del Piano Regolatore Generale con il contestuale recupero ambientale del centro storico e delle aree degradate delle periferie e dei quartieri con intensa presenza abitativa di tipo economico e popolare. E' stata intrapresa una serie politica di programmazione amministrativa, compresa quella che ha ridotto in modo sostanziale il notevole contenzioso legale-amministrativo ereditato dalla precedente Amministrazione Comunale, sono state incoraggiate le attività produttive, è in corso la valorizzazione del patrimonio artistico in modo da puntare con decisione ad una efficace promozione del turismo culturale e naturalistico, si sta potenziando il settore dei servizi socio-assistenziale e scolastici, verificando anche il possibile ampliamento del presidio ospedaliero. Il Comune di Bronte è stato uno tra i pochi Comuni siciliani che ha pubblicato alcuni bandi di opere pubbliche in regime di project financing per consentire che oltre alle risorse finanziarie pubbliche si possano aggiungere anche gli investimenti privati. E' in corso l'adeguamento in sicurezza di tutti gli edifici pubblici e scolastici, mentre è da tempo dichiarato inagibile l'immobile che ospita l'Ufficio del Collocamento e la Caserma dei Carabinieri, per la quale non essendo più possibile, a seguito dell'emanazione di una circolare ministeriale, utilizzare un finanziamento privato a carico del Ministero dell'Interno per costruire la nuova sede, si rende necessario procedere con urgenza a dotare il Comune di Bronte di una struttura funzionale in modo da assicurare alla cittadinanza la sicurezza e l'ordine pubblico, la prevenzione ed il controllo delle sempre più crescenti attività illegali ed illecite presenti sul territorio. I quattordici consiglieri comunali della Casa delle Libertà, piuttosto che contestare ed opporsi sempre a tutte le proposte che provengono dall'Amministrazione Comunale fino al punto da non accorgersi che non votando l'assestamento del bilancio comunale comprendente anche il suo riequilibrio rischiano l’autoscioglimento del Consiglio Comunale, hanno la facoltà di presentare la mozione di sfiducia al Sindaco se ritengono che non rappresenta più i legittimi interessi della comunità brontese. Dott. Salvatore Leanza sindaco di Bronte
14 Dicembre 2003
Castiglione al sindaco «Amministrazione incapace e atteggiamento arrogante» «Gli ultimi atteggiamenti del sindaco dimostrano la sua arroganza politica nei confronti della città di Bronte». Il vicepresidente della Regione Siciliana, Giuseppe Castiglione, scende in campo dopo la decisione del primo cittadino, Salvatore Leanza, di chiedere la chiusura della caserma dei Carabinieri, dell'Ufficio di collocamento e del mercato, perché ospitati in alcuni immobili comunali non agibili. Leanza ha chiamato in causa il Consiglio comunale, reo - a suo dire - di avere bloccato, con la bocciatura dell'assestamento di bilancio, la possibilità di adeguare i locali. «Più che chiedere un abnorme provvedimento come quello della chiusura della caserma dei carabinieri - riprende Castiglione - il sindaco Leanza farebbe bene piuttosto a chiarire qual è il vero motivo per il quale il Consiglio comunale ha bocciato le variazioni di bilancio. La verità è che il Consiglio, con grande responsabilità, ha salvato Bronte da un tracollo finanziario. Le opere proposte erano prive di copertura ed avrebbero obbligato il Comune a contrarre mutui per circa 8 milioni di euro, 16 miliardi delle vecchie lire. Inoltre, per poter procedere al pagamento delle rate dei prestiti contratti, il sindaco aveva inserito nel bilancio delle entrare fittizie. Come i 150.000 euro che prevedeva di incassare con l'Ici (cifra considerata eccessiva anche dallo stesso dirigente del servizio durante la seduta di Consiglio) o i 200 mila euro quali proventi delle royalties ipotetiche che lo stesso Comune dovrebbe incassare per nuovi pozzi. Ma se ancora deve essere firmata la concessione e comunque i nuovi pozzi non entreranno certamente in funzione da subito, come si fa a prevedere che già dal prossimo anno si potrà contare su quelle entrate? Questo - continua ancora il vice presidente della Regione Siciliana - significa guidare un ente verso il tracollo finanziario, verso quel dissesto che comporterebbe maggiori tasse per i cittadini, oltre a mettere a rischio anche il pagamento degli stessi stipendi del personale». Castiglione punta il dito anche sulle priorità indicate da Leanza nel piano triennale delle opere pubbliche. «La caserma dei carabinieri, per esempio - sottolinea - nel programma, che il sindaco ha sottoposto all'approvazione del Consiglio e che lo stesso ha approvato, si trova nelle ultime posizioni e la sua realizzazione è prevista con "finanziamento privato". Quindi, fino a quest'estate, l'amministrazione riteneva opportuno, che dovevano essere realizzate altre importanti opere come l'adeguamento sismico delle scuole elementari e medie, del palazzo comunale e di via Annunziata, dei serbatoi idrici. Adesso sono cambiate le priorità? La messa in sicurezza dei nostri bambini viene dopo? Questi improvvisi cambiamenti di idea, che fra le altre cose sembrano dettati più dall'impulsività che non da una seria programmazione, oltre che dalla voglia di realizzare a tutti i costi quello che passa per la mente, anche a costo di cagionare il dissesto, danno la prova provata che a Bronte "governa" un'amministrazione arrogante, incapace dal punto di vista della programmazione e della gestione, incosciente se arriva al punto di rischiare il dissesto. Proprio per questo motivo voglio esprimere il mio plauso ai consiglieri comunali che, con grande senso di responsabilità, hanno detto no alla proposta scellerata dal sindaco, salvando il paese dal tracollo finanziario». «Sul piano più squisitamente politico - conclude Castiglione - la Casa delle Libertà ha dimostrato finora sempre grande sensibilità sulle questioni che riguardavano gli interessi generali della città. Oggi, alla luce della scarsa considerazione del sindaco nei confronti degli organi democraticamente eletti e della dialettica politica, assumiamo la convinzione che questo governo cittadino è ormai arrivato al capolinea. Il sindaco non assuma un atteggiamento da vittima o peggio da agnello sacrificale perché, con la sua inefficienza, ha segnato la fine di una stagione politica che lo ha visto eletto sindaco di Bronte, ma che oggi non rappresenta gli interessi più alti e nobili della città». (Fonte La Sicilia)
22 Dicembre 2003
Nel Cine-teatro comunale nei giorni di affollamento Soluzioni per la riapertura dell'Ufficio di Collocamento e del mercato Leanza reitera la richiesta di nomina del Commissario ad acta Nei giorni scorsi il Sindaco Leanza ha incontrato in separate riunioni le rappresentanze sindacali locali CGIL, CISL, UIL e i responsabili dell'Ufficio Provinciale del Lavoro dott. Piazza e geom. Scuderi per verificare la possibilità di superare, in via eccezionale e per il periodo strettamente necessario alla realizzazione della nuova sede dell'Ufficio del Collocamento, le condizioni di inagibilità dell'immobile di Via Annunziata. Per consentire la ripresa dell'attività in modo da evitare la interruzione di pubblico servizio e le inevitabili problematiche di ordine pubblico, ed in considerazione del trasferimento altrove della biblioteca comunale, si è convenuto di utilizzare il Cine-teatro comunale quale sede per la organizzazione dei lavori nei giorni dedicati all'avviamento del personale da destinare all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste o presso l'Azienda Foreste Demaniali. Le condizioni di sicurezza dei locali di via Annunziata potrebbero essere garantite con la diminuzione a n° 25 unità del personale impegnato negli uffici e con la limitazione dell'accesso ai piani superiori del pubblico. Nello stesso tempo verrebbero attuati una serie di accorgimenti tesi a migliorare attraverso piccoli interventi di manutenzione ordinaria le condizioni generali dell'edificio e dei locali utilizzati agli archivi e ad assicurare la pubblica e privata incolumità. Il Sindaco ha incontrato anche una folta delegazione di operatori del mercato settimanale i quali insieme al Sig. Antonello Saitta in rappresentanza dell'Ascom Confcommercio hanno manifestato la esigenza che, ancora per un periodo di tempo limitato e strettamente necessario ad acquisire la disponibilità di una nuova area, venga mantenuta l'attuale allocazione nella zona di San Giuseppe in modo da non arrecare notevoli danni economici alle loro attività commerciali e disagi all'intera cittadinanza. Quanto alla mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale del riequilibrio del bilancio 2003 il Sindaco rileva che "l'integrazione del finanziamento regionale a valere sul fondo per le autonomie non ha fatto venire meno la necessità che la Regione Siciliana provveda in via sostitutiva a nominare un Commissario ad acta per assicurare il mantenimento del pareggio del bilancio comunale garantendo la copertura finanziaria dei maggiori oneri derivanti da spese obbligatorie evitando la possibile paralisi dell'Ente". "Occorre - afferma Leanza - un'assunzione di responsabilità politica e civica del Consiglio Comunale che dovrebbe confrontarsi e non opporsi a tutte le iniziative proposte dall'Amministrazione Comunale operando risibili censure nei confronti della stessa, la prima relativa all'approvvigionamento idrico dell'abitato, avviato ormai a definitiva soluzione, la seconda riguardante la mancata approvazione del conto consuntivo comunale 2002, che poi è stato adottato dal Commissario regionale, e la terza sull'assestamento del bilancio comprendente anche il suo riequilibrio, per il quale è stato richiesto nuovamente l'intervento sostitutivo della Regione Siciliana". Il Sindaco, nel porgere gli auguri per le prossime festività alle famiglie brontesi, conclude con un messaggio di conciliazione dicendo che "è auspicabile che nell'interesse della comunità cittadina prevalga alla ripresa dell'attività amministrativa il senso di responsabilità da parte di tutte le rappresentanze politiche".
19 Dicembre 2003
I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, chiedono un incontro con il Prefetto per non far spostare l’Ufficio di Collocamento da Bronte Un vertice fra Leanza ed i sindacati accende la speranza che l’Ufficio Collocamento rimanga a Bronte Il sindaco, dott. Salvatore Leanza, ha ricevuto le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil per chiarire loro le motivazioni che lo hanno spinto a dichiarare inagibile l’immobile che ospita l’Ufficio Scica, la Caserma dei Carabinieri e la Biblioteca comunale in fase di trasferimento. Alla riunione sono intervenuti Gino Mavica della Cgil, Cataldo Sottosanti della Cisl, Enza Meli e Salvino Luca della Uil. “Il periodo delle chiamate alla Forestale, - afferma Mavica - quando centinaia di lavoratori si recano all’Ufficio di Collocamento, è ancora lontano. Il nostro compito però è quello di lavorare affinché si proceda al più presto alla risoluzione del problema”. “Quanto accaduto ci preoccupa - continua Luca - non possiamo accettare che la sede centrale dell’Ufficio Scica non sia a Bronte”. Sollecitato dai sindacalisti Leanza ha effettuato un excursus dei fatti che lo hanno costretto a dichiarare l’immobile inagibile: “Quello della inagibilità di alcuni locali comunali - ha affermato - è uno dei primi problemi che ho affrontato, ma non siamo riusciti a trovare dei locali che avessero le caratteristiche richieste. Così abbiamo pensato all’acquisizione di un nuovo immobile, ma il Consiglio comunale ha detto no. E, - replica - di fronte all’impossibilità di trovare una soluzione ed alla responsabilità che coinvolge il sindaco personalmente in caso di incidenti ed ancor peggio calamità, ho dovuto dichiarare inagibile i locali”. Poi Leanza suggerisce ai sindacati una possibile soluzione: “La biblioteca - afferma - dell’ultimo piano è in fase di trasferimento e quindi l’immobile sarà alleggerito. Se le chiamate dei lavoratori verranno effettuate in locali ampi e sicuri messi a disposizione dal Comune, e di fronte all’assenso del Prefetto, l’Ufficio potrà essere riaperto nell’attesa di realizzare l’immobile nuovo”. L’idea è piaciuta ai sindacati che hanno già chiesto un incontro al Prefetto, dott. Alberto di Pace, per riaprire con degli accorgimenti nelle stessa sede un ufficio che a marzo, data prevista per le chiamate dei disoccupati, sarà per Bronte indispensabile, nell’attesa che si realizzi la nuova sede. |