, Giovedì 25 marzo 2004 SESTO GIORNO AL COMUNE IN ATTESA DEL PREFETTO Il sindaco Leanza non molla In attesa del Prefetto, che dovrebbe arrivare in visita nei prossimi giorni, a Bronte si respira clima di guerra istituzionale ormai dichiarata apertamente. Il sindaco Leanza, che l'altro ieri aveva diffuso una nota nella quale muoveva rilievi al già comandante della Polizia Municipale ed all'attuale comandante della stazione dell'Arma, oggi cerca, e in parte trova, consolazione nel mondo politico, restando blindato in comune. La sensazione è che Leanza abbia davvero paura a farsi vedere fuori dal comune e che tema per la propria incolumità: forse, ma è solo una supposizione, si è riservato una parte di verità che illustrerà solo a chi di dovere e che servirà a spiegare il perché di tanta preoccupazione. Ma tutto questo non avverrà, almeno per ora, a Bronte: perché dopo le dichiarazioni di questi giorni, lo scontro istituzionale è altissimo. Presupposti che potrebbero far muovere la commissione antimafia. Il sindaco comunque dal suo ponte di comando, in Municipio, rassicura tutti, continuando però a mandare segnali ed avvertimenti sibillini, con quel linguaggio al quale ci ha ormai abituato. «Esprimo soddisfazione per la presa di coscienza delle istituzioni e per la solidarietà umana che in modo caloroso mi viene espressa dalla cittadinanza - scrive Leanza in una breve nota inviata al Prefetto - ma penso che un allentamento della tensione popolare potrebbe ridare vitalità a chi, in maniera sottile ma dannosa per la comunità cittadina, ha leso l'immagine del sindaco e dell'amministrazione comunale». Intanto il primo cittadino ha ringraziato i sindaci di alcuni paesi vicini che gli hanno manifestato solidarietà, fra questi il collega di Maniace, le categorie produttive, il presidente del consiglio comunale, Aldo Catania, l'europarlamentare Claudio Fava e l'on. Enzo Bianco, presidente del Copaco, comitato parlamentare di controllo sui servizi di informazione e sicurezza. L'intervento di Bianco, confermerebbe che in questa vicenda che a tratti assume risvolti tipici di una spy storia, potrebbero esserci elementi da chiarire. Ma se da una parte il mondo politico e sindacale regionale e nazionale "conforta" il sindaco eremita, dall'altra bisogna registrare una iniziativa, tutta paesana, che ha polarizzato l'attenzione generale. Intanto il vice sindaco Francesca Reale, l'assessore alla Sanità Antonino Costanzo e due consiglieri comunali che sostengono l'attuale giunta, Tommaso Lupo, eletto nella lista "veri forzisti" (uomo di assoluta fiducia del deputato regionale Franco Catania, "mollato" da Forza Italia per problemi interni e per aver sostenuto proprio il candidato Leanza alle scorse elezioni contro il parere del partito), ed Ernesto Di Francesco, eletto nei "socialisti riformisti" e subentrato in consiglio al posto di Salvatore Pizzuto, cominciano a puntualizzare e non esitano a bollare l'iniziativa del sindaco come "personale". Insomma, solidarietà personale al sindaco, ma l'avvertimento è del tipo «facciamo presto a chiudere la storia prima che diventi ingestibile». Come se non fosse ormai esplosa.
25 marzo 2004 LA MAGGIORANZA. PARTE RICHIAMO ALL'UNITA' E ora il gruppo di Catania chiede prudenza a Leanza «Dopo la personale iniziativa del sindaco, che nel bene o nel male ha intrapreso uno scontro dalle imprevedibili conseguenze, si passi alla fase di normalizzazione». Il gruppo politico che fa capo all'onorevole Franco Catania la pensa così e chiede pure tempestivi chiarimenti a Turi Leanza. Il vice sindaco Francesca Reale, insieme all'assessore Antonino Costano e ai consiglieri comunali Tommaso Lupo e Ernesto Di Francesco, ieri mattina hanno ribadito la propria solidarietà umana al sindaco Turi Leanza, ma «ritengono opportuno procedere rapidamente verso la normalizzazione dell'attuale emergenza politica istituzionale che è portatrice di danno morale e amministrativo alla comunità di Bronte». Nella lettera, a firma dei due assessori e dei consiglieri, inoltre è precisato: «Auspichiamo il ripristino di un clima di serenità, assolutamente irrinunciabile per la necessaria cooperazione tra le Istituzioni dello Stato. Riteniamo, nelle more di un tempestivo chiarimento, che la vicenda debba essere circoscritta ad una personale iniziativa del Sindaco Leanza che, nel bene o nel male, ha intrapreso uno scontro dalle imprevedibili conseguenze. Sentiamo doveroso - hanno concluso - assumere un atteggiamento di prudenza come atto di responsabilità politica e Istituzionale nei confronti della cittadinanza». [L. Pu.,
Giornale di Sicilia] |
25 Marzo 2004 Il sindaco ringrazia il prefetto
«L'aspetto, io resto in Comune» Scrive al prefetto di Catania, dottoressa Anna Maria Cancellieri, il sindaco di Bronte, dott. Salvatore Leanza, per ringraziarla delle attenzioni rivolte nei confronti del «Caso Bronte», che vede il sindaco da 6 giorni rimanere in Comune senza allontanarsi, ma nella missiva il primo cittadino conferma la sua protesta in attesa della visita a Bronte del prefetto. «Esprimo soddisfazione - scrive il sindaco in una nota - per la presa di coscienza delle istituzioni e per la solidarietà umana che in modo caloroso mi viene espressa dalla cittadinanza. Ritengo però che un allentamento della tensione popolare potrebbe ridare vitalità a chi, in maniera sottile ma dannosa per la comunità cittadina, ha leso l'immagine del sindaco e dell'amministrazione comunale». Leanza ha pure ringraziato per i messaggi ricevuti i colleghi sindaci di Maniace, Emilio Conti e di Randazzo, prof. Salvatore Agati, le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e le Rsu comunali, la Confederazione Italiana Agricoltori, il presidente del Consiglio Comunale Aldo Catania, l'europarlamentare Claudio Fava e l'ex ministro degli Interni on. Enzo Bianco attuale presidente del Copaco per l'impegno che quest'ultimo ha assunto a salvaguardia della legalità nel corso di una manifestazione politica tenutasi in Bronte il 21 maggio 2003. Ci è giunta anche la nota delle segreterie comunali di CGIL CISL e UIL. Mavica, Triscari e Luca, infatti, hanno espresso al primo cittadino la propria solidarietà. [La
Sicilia] |
Mercoledì, 24 Marzo 2004 LA VICENDA DEVE ESSERE «CIRCOSCRITTA AD UNA PERSONALE INIZIATIVA DEL SINDACO» Una parte della Giunta prende le distanze da Leanza: solo solidarietà umana «Opportuno procedere rapidamente verso la normalizzazione dell'attuale emergenza» Mentre continua la clamorosa protesta di Turi Leanza, il vice sindaco Francesca Reale, l'assessore alla Sanità Antonino Costanzo e due consiglieri comunali che sostengono l'attuale Giunta, Tommaso Lupo, eletto nella lista "Veri Forzisti", ed Ernesto Di Francesco, eletto nei "socialisti Riformisti" e subentrato in Consiglio al posto di Salvatore Pizzuto, cominciano a puntualizzare ed a "prendere le distanze", sconfessando in parte l'«eclatante azione dimostrativa» del sindaco. Scrivono, infatti, in una nota diffusa in tutti i circoli e nelle strade nel pomeriggio di ieri (23 marzo):
«A seguito degli incresciosi fatti di questi ultimi giorni che hanno investito l'attenzione dell'opinione pubblica e dei mass media sul conflitto istituzionale tra importanti apparati dello Stato a Bronte, nel prendere atto delle articolate dichiarazioni del Sindaco Leanza e del grave disagio personale da Lui manifestato in relazione alla complessa vicenda sociale e amministrativa denunciata, nonché della eclatante azione dimostrativa portata avanti con straordinaria perseveranza, gli scriventi Assessori Francesca Reale e Antonino Costanzo, i Consiglieri Comunali Tommaso Lupo ed Ernesto Di Francesco, nel ribadire la solidarietà umana al Sindaco Leanza, anche a nome della componente politica a cui fanno riferimento, ritengono opportuno procedere rapidamente verso la normalizzazione dell'attuale emergenza politica istituzionale che è portatrice di danno morale e amministrativo alla comunità di Bronte; auspicano il ripristino di un clima di serenità assolutamente irrinunciabile per la necessaria cooperazione tra le Istituzioni dello Stato; ritengono, nelle more di un tempestivo chiarimento, che la vicenda debba essere circoscritta ad una personale iniziativa del Sindaco Leanza che nel bene o nel male ha intrapreso uno scontro dalle imprevedibili conseguenze; sentono doveroso assumere un atteggiamento di prudenza come atto di responsabilità politica e Istituzionale nei confronti della cittadinanza e confermano la volontà di operare, come del resto è stato fin dall'inizio, per il sostegno dell'azione amministrativa del Sindaco sulla base del programma condiviso e seriamente finalizzato alla crescita sociale ed economica della Società Civile di Bronte». |
24 marzo 2004 NELLE DENUNCE DEL SINDACO ANCHE IL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI E IL MARESCIALLO Leanza alza il tiro Un “puparo” dietro le intimidazioni? Visita del prefetto Annunciato duplice colpo nel "caso Bronte": il prefetto di Catania, infatti, Anna Maria Cancellieri Peluso ha preannunciato una visita ma non ritiene necessario convocare una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, come chiede da tempo il primo cittadino, Turi Leanza, da sabato scorso asserragliato nel suo ufficio per protestare contro la mancata convocazione dell'organismo. Alla base di tutto, secondo Leanza, minacce dalla criminalità, intercettazioni, microspie e apparati deviati. Insomma, gli elementi giusti per un romanzo di Ken Follett tutto provincialissimo con uno scenario abbastanza circoscritto. «La situazione - ha detto il prefetto di Catania Anna Maria Cancellieri Peluso - è sotto controllo. Non c'è motivo di convocare una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica». Insomma, secondo il rappresentante dello Stato a Catania, le questioni sollevate dal primo cittadino di Bronte (una lettera riservata sarebbe stata trafugata dagli uffici comunali, minacce, intimidazioni e tentativi di inserimento di non meglio specificati soggetti locali, e non, nel dinamico tessuto economico brontese), sono al vaglio della magistratura. Una decisione, quella del Prefetto, presa nel corso della riunione a Palazzo Minoriti dove a colloquio non si è presentato il sindaco, ma l'assessore alla trasparenza e legalità, Alfio Cozzumbo. Quest'ultimo, secondo indiscrezioni avrebbe consegnato un dossier sul "caso Bronte". «Ringrazio il Prefetto - scrive Leanza in un comunicato - per aver accolto l'invito a visitare in funzione istituzionale Bronte», e ancora: «continuerò a rimanere nella sede municipale fino a quando il prefetto non verrà». Il sindaco Leanza, che ha ricevuto numerosi attestati di stima, continua la normale attività amministrativa incontrando numerosi cittadini che gli esprimono solidarietà ed auspica che al più presto l'autorità giudiziaria faccia piena luce sui fatti denunziati, non soltanto nei giorni scorsi, (ma anche il7 ottobre, il 18 e il 27 ottobre e l'11 Dicembre 2003). Non consentirò che continui la sottile delegittimazione della mia azione personale, amministrativa e politica. Sono quantomeno strane - aggiunge Leanza - alcune coincidenze temporali, come quella dell'affissione sui muri cittadini di un manifesto denigratorio dell'attività dell'amministrazione comunale apparso nel corso dello svolgimento della sagra del pistacchio di fine settembre 2003; così come la mancata presa d'atto da parte dei consiglieri comunali della Casa delle Libertà del rendiconto di gestione del bilancio 2002, approvato con successivo provvedimento del commissario ad acta del 27 novembre 2003, cui è seguita la bocciatura da parte della maggioranza del consiglio comunale, nella seduta del 30 novembre 2003, degli adempimenti di riequilibrio e di assestamento del bilancio comunale 2003». Poi, il secondo colpo di scena che svela, finalmente, tutta la vicenda. Il sindaco ha disposto infatti che siano avviate le procedure amministrative per l'immediata sospensione dal servizio del dipendente Salvatore Tirendi, comandante della Polizia Municipale, procedure propedeutiche alla procedura di licenziamento. L'affondo toccherebbe un punto nevralgico della vita istituzionale e cioè l'Arma dei Carabinieri. Turi Leanza - si apprende sempre dal comunicato stampa a sua firma - ha infatti dato mandato per il recupero dell'importo di un contributo erogato a favore della Etna Al. Com. s.r.l., con sede legale a Bronte ed avente finalità di lucro, i cui soci sono congiunti di un maresciallo, comandante della locale Stazione carabinieri. Lo scontro istituzionale è ora ai massimi livelli e sembra essere scoppiata una guerra di tutti contro tutti: sullo sfondo, per alcuni osservatori, l'opera sotterranea di qualche "puparo" che, agitando spettri e lanciando accuse degne della migliore stagione del corvo tenta la rivincita [Marcello Proietto,
Gazzetta del Sud] |
24 marzo 2004 Il sindaco barricato RESTERA' CHIUSO IN MUNICIPIO FINO ALLA VISITA DI ANNAMARIA CANCELLIERI Leanza aspetta il prefetto e silura Tirendi Il sindaco Turi Leanza fa sul serio. Resterà barricato nella sua stanza in Municipio fino a quando non riceverà la visita del prefetto Annamaria Cancellieri. E ha avviato le procedure per la sospensione dal servizio di Salvatore Tirendi «a causa del suo malfatto». Sarebbero il comandante dei vigili urbani e il comandante della stazione dei carabinieri Giovanni Guarnera, a suo giudizio, ad aver fatto sparire dei documenti riservati e compromettenti. Atti nei quali, sostiene Leanza, si farebbe riferimento alla «Etna Al. Com s.r.l.» (ditta di produzione e commercializzazione di prodotti di pistacchio), di proprietà di due fratelli del maresciallo Guarnaccia. Da qui, sarebbero iniziati una serie di atti di delegittimazione, che adesso il primo cittadino ha deciso di denunciare: «Non consentirò - scrive Leanza in una nota - che continui la sottile delegittimazione della mia azione personale, amministrativa e politica» ( ….) [Vi. R.,
Giornale di Sicilia] |
24 Marzo 2004 IL «CASO BRONTE», IL SINDACO CONTINUA L’OCCUPAZIONE Leanza: «Resterò fin quando non verrà il prefetto» Il caso Bronte è sotto il controllo del Prefetto di Catania e della Magistratura. Sono le assicurazioni che l'assessore comunale Alfio Cuzzumbo ha ricevuto dal Prefetto di Catania e che in una nota lo stesso Leanza riporta, ringraziando la dottoressa Anna Maria Cancellieri Peluso per l'interessamento. La protesta però continua. Il sindaco, infatti, dichiara di rimanere all'interno del Comune fino a quando il prefetto non si recherà a Bronte. Sguardo stanco ma estremamente determinato continua a lavorare e a portare avanti il programma politico amministrativo. Accanto a lui la Giunta, i consiglieri comunali che gli sono vicino e tanta gente che lo sostiene. «Ringrazio il Prefetto di Catania - scrive il sindaco - per aver accolto l'invito a visitare in funzione istituzionale la Città di Bronte e per avere dato assicurazione all'assessore comunale alla Trasparenza e Legalità, avv. Alfio Cuzzumbo che la situazione è sottocontrollo e non c'è alcun motivo di convocare una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e che le questioni da me sollevate sono al vaglio della Magistratura. Io - conclude - continuerò a rimanere nella sede municipale fino a quando il Prefetto non verrà a Bronte». Leanza, dunque continua nella sua singolare protesta all'interno del Municipio dove ha ricevuto numerosi attestati di stima e solidarietà da numerosi cittadini, cui si sono aggiunti le Rsu comunali che hanno pure le trattative contrattuali e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. «Auspico - afferma Lenza - che al più presto l'Autorità giudiziaria faccia luce sui fatti denunziati, non solo nei giorni scorsi». Lenza poi avverte: «Non consentirò che continui la sottile delegittimazione della mia azione personale, amministrativa e politica». Insomma, nonostante l'intervento del Prefetto a Bronte l'atmosfera rimane esplosiva. Leanza è giunto oggi, infatti, al 5° giorno consecutivo di protesta e non intende assolutamente mollare fino a quando la dottoressa Cancellieri non verrà a Bronte di persona. [La
Sicilia] |
Il Comunicato stampa diramato dal Palazzo Municipale:
Martedì, 23 Marzo 2004 COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO LEANZA "Ringrazio il Prefetto di Catania S.E. Dott.ssa Anna Maria Cancellieri Peluso per aver accolto l'invito a visitare in funzione istituzionale la Città di Bronte e per avere dato assicurazioni all'Assessore comunale alla trasparenza e legalità Avv. Alfio Cuzzumbo che «la situazione è sottocontrollo e non c'è motivo di convocare una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e che le questioni da me sollevate sono al vaglio della magistratura», io continuerò a rimanere nella sede municipale fino a quando il Prefetto non verrà a Bronte". Il Sindaco Leanza, che ha ricevuto numerosi attestati di stima, continua la normale attività amministrativa incontrando numerosi cittadini che gli esprimono solidarietà ed auspica che al più presto l'Autorità Giudiziaria faccia piena luce sui fatti denunziati non soltanto nei giorni scorsi ma anche nelle precedenti denunzie presentate all'Autorità Giudiziaria il 07 Ottobre, il 18 ottobre 2003, il 27 ottobre 2003 e l'11 Dicembre 2003. "Non consentirò che continui la sottile delegittimazione della mia azione personale, amministrativa e politica. Sono quantomeno strane alcune coincidenze temporali, come quella dell'affissione sui muri cittadini di un manifesto denigratorio dell'attività dell'Amministrazione Comunale apparso nel corso dello svolgimento della Sagra del Pistacchio di fine settembre 2003; così come la mancata presa d'atto da parte dei Consiglieri Comunali della Casa delle Libertà del Rendiconto di gestione del bilancio 2002, approvato con successivo provvedimento del Commissario ad acta del 27 novembre 2003, cui è seguita la bocciatura da parte della maggioranza del Consiglio Comunale, nella seduta del 30 novembre 2003, degli adempimenti di riequilibrio e di assestamento del bilancio comunale 2003". Il Sindaco ha intanto disposto che siano avviate le procedure amministrative per la immediata sospensione dal servizio del dipendente Salvatore Tirendi propedeutiche alla procedura di licenziamento, nonché al recupero dell'importo di un contributo erogato a favore della Etna Al. Com. s.r.l., con sede legale in Bronte ed avente finalità di lucro, i cui soci sono congiunti del Comandante della locale Stazione Carabinieri. I competenti uffici comunali avevano espresso parere favorevole con la stessa disinvoltura amministrativa con la quale si era operato nella gestione del contenzioso legale amministrativo prima della istituzione dell'Ufficio Legale Comunale. Bronte, lì 23/03/2004 - Il Sindaco, Dott. Salvatore Leanza |
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23 marzo 2004 ANCORA BARRICATO IN COMUNE IL SINDACO PUNTA IL DITO SUL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI E CHIEDE LA RIMOZIONE DEL MARESCIALLO GUARNERA: «HANNO FATTO SPARIRE DOCUMENTI …» Bronte, Leanza racconta le sue verità «Ecco chi mi vuole delegittimare»
È un fiume in piena il sindaco di Bronte. Dal suo ufficio del Municipio dove si è barricato da venerdì sera in attesa che si tenga nel centro etneo un vertice di pubblica sicurezza alla presenza del Prefetto, Turi Leanza accusa il comandante dei vigili urbani, Salvatore Tirendi, di aver attratto i documenti segreti riguardanti le sue denuncie alla magistratura a seguito degli "oscuri episodi" verificatisi nella notte tra il 3 e il 4 ottobre quando al ritorno a Catania fu suo malgrado 'scortato' da una vettura con targa risultata contraffatta. E proprio ieri il sindaco ha firmato un'ordinanza con la quale richiede
l'avvio delle procedure per l'immediata sospensione dal servizio del dipendente Salvatore Tirendi, propedeutiche alla procedura di licenziamento. Ma non finisce qui. Il sindaco ha anche dichiarato che chiederà la rimozione dall'incarico di comandante della locale stazione dei Carabinieri del maresciallo Giovanni Guarnera per incompatibilità ambientale. Secondo Leanza, Tirendi e Guarnera sarebbero dunque rispettivamente “la talpa” e “l’autorevole regista” protagonisti della sparizione dei documenti riservati. Documenti nei quali. come ha dichiarato Leanza, si farebbe riferimento a una ditta di produzione e commercializzazione di prodotti al pistacchio di proprietà di due fratelli del maresciallo Guarnaccia che avrebbero operato non pagando i fornitori e non emettendo fatture commerciali. Da qui, sempre secondo il sindaco, una serie di atti di delegittimazione personale ad opera dello stesso maresciallo. «L'incompatibilità ambientale - dichiara il sindaco - esiste con confronti chi nello svolgere delicate funzioni è obbligato a non condizionare, sia pure dal punto di vista psicologico, i rappresentanti istituzionali e le categorie economiche in relazione alle attività private svolte dai propri congiunti». «Non ho alcuna dichiarazione da rilasciare - ha affermato il maresciallo Guarnera raggiunto telefonicamente per una replica - mi sento tranquillo, toccherà alla magistratura fare luce su tutto». Irraggiungibile telefonicamente l'ex comandante dei vigili urbani, Tirendi. Intanto ieri mattina a Palazzo Minoriti l'assessore alla trasparenza e legalità, Alfio Cuzzumbo, ha incontrato il prefetto Maria Cancellieri alla quale ha consegnato un dossier sul 'caso Bronte'. «Il prefetto - fa sapere Leanza - si è impegnato a venire a Bronte per incontrarmi entro tre giorni. Io uscirò dal mio ufficio solo dopo di lei». [Enzo Rossi,
Giornale di Sicilia] 23 Marzo 2004
Le denunce del sindaco Leanza al vaglio dei magistrati Il prefetto in visita a Bronte senza riunione del Comitato Il prefetto Anna Maria Cancellieri Peluso ha preannunciato una sua visita a Bronte ma non ritiene necessario convocare una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, come chiede il sindaco del paese, Turi Leanza, da sabato scorso chiuso nel suo ufficio per protestare contro la mancata convocazione del comitato sostenendo di aver ricevuto minacce dalla criminalità. «La situazione - ha detto il prefetto - è sotto controllo. Non c'è motivo di convocare una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica». Il prefetto ha rilevato che le questioni sollevate dal primo cittadino li Bronte (una lettera riservata sarebbe stata trafugata dagli uffici comunali), sono al vaglio della magistratura. La data della visita a Bronte, per incontrare istituzioni e società civile, non è stata ancora fissata. La decisione è stata adottata dal prefetto ieri mattina durante un incontro con l’assessore alla Trasparenza e legalità del Comune di Bronte, Cozzumbo, mandato da Leanza in sua rappresentanza.
(Fonte: Gazzetta del Sud) 2007: Leanza condannato a 4 mesi per diffamazione | Lunedì 22 marzo 2004
Il sindaco Leanza resta barricato «Non vado dal prefetto»
Oggi in Prefettura andrà l’assessore alla Legalità Cuzzumbo per consegnare un dossier sul centro etneo Non torna indietro il sindaco di Bronte Salvatore Leanza, anzi rilancia. Insieme alla sua Giunta è intenzionato a rimanere in ufficio in Comune fino a quando in paese non si terrà un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Per questo motivo, oggi alle 12, dal prefetto di Catania, che lo aveva convocato già prima dell'inizio della protesta, ci andrà l'assessore comunale alla Legalità, Alfio Cuzzumbo, che consegnerà un dossier sul "caso Bronte". Intanto sabato, in tarda serata il sindaco Leanza ha consegnato una nuova denuncia ai carabinieri facendo i nomi delle persone che avrebbero sottratto dagli uffici comunali un documento riservato contenente dichiarazioni che lo stesso aveva rilasciato alla magistratura. In una nota firmata dal vicesindaco Francesca Reale, Leanza, infatti, prima ringrazia l'Arma dei Carabinieri per l'azione svolta nello scorso mese di febbraio contro la malavita della zona, poi comunica di aver denunziato all'Autorità giudiziaria i presunti responsabili della scomparsa del plico contenente «atti riservati del sindaco» relativi all'oscuro episodio accadutogli nella notte tra il 3 e 4 ottobre 2003, e che erano stati consegnati in funzione fiduciaria ed istituzionale all'ex comandante della polizia municipale, trasferito ad altro ufficio per incompatibilità ambientale nei confronti degli appartenenti al Corpo. Il sindaco comunque fa capire che c'è dell'altro: «L'incompatibilità ambientale - continua - esiste a Bronte anche nei confronti di chi nello svolgere delicate funzioni è obbligato ad operare in modo da non condizionare, sia pure dal punto di vista psicologico, i rappresentanti Istituzionali e le categorie economiche in relazione alle attività private svolte dai propri congiunti». Insomma in questo momento Bronte sembra una polveriera pronta a scoppiare. Intanto dalla sua stanza Leanza ha raccolto la solidarietà del presidente dell'Associazione dei Comuni di Bronte, Maletto e Maniace, nonché del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, degli on. Gianni Villari, Salvo Raiti, Franco Catania, dei cinque consiglieri comunali e delle rappresentanze politiche che lo sostengono. [Fonte
La Sicilia]
22 Marzo 2004
CONTINUA LA CLAMOROSA PROTESTA DEL SINDACO LEANZA Resta barricato in Comune Ora è pure “avvisato” per truffa e falso ideologico Con il sindaco della cittadina, Turi Leanza, già vicepresidente della Regione Siciliana negli anni '80, ci sono in pianta stabile almeno quattro persone: a turno, infatti, due vigili urbani e due assessori affiancano il primo cittadino che da oltre 72 ore si è barricato a Palazzo di Città. Si è chiuso a chiave nella sua stanza, in Municipio e ha annunciato che non uscirà fino a quando non sarà convocato un vertice per l'ordine e la sicurezza pubblica su Bronte. Un vertice che chiede ormai da quasi un anno e che non è mai arrivato. Il prefetto di Catania, Annamaria Cancellieri Peluso, incontrerà stamani nella sede di Palazzo Minoriti l'assessore alla trasparenza, Alfio Cuzzumbo che consegnerà un "dossier" sul caso Bronte: lui, Leanza non si muove fino a quando non si svolgerà il vertice. Il sindaco si sente delegittimato, poco creduto e, forse, un po' snobbato da chi avrebbe il dovere istituzionale al- meno di starlo a sentire. Con la paura, sempre dietro l'angolo, che timori e dubbi possano sfociare nella certezza: quella di un primo cittadino nel mirino di oscure manovre. «Non mi muovo - ci dice il primo cittadino - fino a quando tutto non sarà chiarito». Ieri intanto, la svolta, con la notizia diffusa dai media regionali di un avviso di garanzia che lo stesso Leanza avrebbe ricevuto tre giorni addietro per i reati di truffa e falso ideologico. Alla base del provvedimento una vicenda legata al trasferimento dell'ex comandante dei vigili urbani, per presunta incompatibilità ambientale. Ma non è la sola novità che emerge nelle ultime ore. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva disposto che fosse staccato un collegamento internet «che qualcuno - dice - utilizzava dal comune per entrare nei siti pornografici». L'unica traccia del caso è contenuta in una lettera riservata, scritta martedì scorso, nella quale Leanza parla di Bronte come di un paese sul quale incombe appunto una piovra. Frasi sibilline e mezzi discorsi che certo non aiutano a rasserenare il clima velenosissimo che si è creato; anche a seguito di un furto strano avvenuto negli uffici del comando polizia municipale: a prendere il volo, proprio un plico contenente una denuncia secretata dall'Autorità giudiziaria nella quale Leanza spiegava alcune oscure vicende amministrative. Le accuse ora sono ben precise: Leanza indica alcune (a suo dire) "talpe" facendo nomi e cognomi in una denuncia presentata ieri mattina. Denunce, controdenunce ed una situazione esplosiva, con una guerra istituzionale che, certamente, non fa bene al paese. «Nella città incombe una piovra tanto sottile quanto dannosa per la comunità». Questo un passaggio eloquente di una lettera inviata dallo stesso sindaco al Capo dello Stato, alla Commissione nazionale Antimafia ed alle forze dell'ordine. «Non è tanto il tentativo di delegittimazione personale e politica che mi preoccupa - dichiara Leanza - quanto la sottovalutazione di fatti ed episodi denunziati in numerose occasioni alle competenti Autorità, alle quali da oltre un anno sollecito affinché a Bronte si tenga una riunione sulla sicurezza civica». Ieri Leanza non ha lasciato gli uffici e ha trascorso la domenica in Comune, raggiunto da numerose attestazioni di solidarietà e deciso a non mollare e andare fino in fondo nella ricerca di verità nascoste che possano diradare la cortina di nebbia creatasi. In effetti la vita amministrava della giunta di Bronte già nell'ottobre scorso è stata particolarmente scossa. Il Sindaco, infatti, è rimasto (pare su consiglio dell’allora prefetto Di Pace) nella sua abitazione di Catania per diversi giorni temendo per l'incolumità sua e della sua famiglia. [Marcello Proietto,
Gazzetta del Sud]
Il Comunicato stampa diramato oggi dal Palazzo
Municipale:
Domenica, 21 Marzo 2004
COMUNICATO STAMPA Il Sindaco Leanza ha concordato con il Prefetto di Catania Dott.ssa Cancellieri che all'incontro di domani lunedì 22 marzo alle ore 12,00 andrà l'assessore comunale alla Legalità e Trasparenza Avv. Alfio Cuzzumbo, il quale illustrerà le motivazioni, tutt'ora valide e ribadite in numerose occasioni pubbliche, comprese le tre relazioni semestrali presentate dal Sindaco in Consiglio Comunale, sulla necessità che si svolga a Bronte un vertice sull’ordine pubblico richiesto dall'Amministrazione Comunale sin dal 15 aprile 2003. Il Sindaco, che ha ringraziato l'Arma dei Carabinieri per l'azione svolta nello scorso mese di febbraio contro la criminalità organizzata della zona, ha denunziato ieri all'Autorità giudiziaria i presunti responsabili della scomparsa del plico contenente "atti riservati del Sindaco" relativi all'oscuro episodio accadutogli nella notte tra il 3 e 4 ottobre 2003, e che erano stati consegnati in funzione fiduciaria ed istituzionale all'ex Comandante della Polizia Municipale trasferito ad altro ufficio per incompatibilità ambientale nei confronti degli appartenenti al Corpo. Il Sindaco Leanza, al quale è stata espressa solidarietà dagli on. Gianni Villari, Salvo Raiti, Franco Catania, dai cinque consiglieri comunali e dalle rappresentanze politiche che lo sostengono, ha dichiarato che "la incompatibilità ambientale esiste a Bronte anche nei confronti di chi nello svolgere delicate funzioni è obbligato ad operare in modo da non condizionare, sia pure dal punto di vista psicologico, i rappresentanti istituzionali e le categorie economiche in relazione alle attività private svolte dai propri congiunti". (Il vice sindaco, Francesca Reale) |
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