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È passata all'unanimità in consiglio comunale la cosiddetta indennità di funzione che garantisce un fisso mensile al posto del «gettone» Consiglieri con lo «stipendio» a Bronte Pienone in aula per votare la delibera A votare la "paghetta" fissa di 1.200 euro c'erano tutti Con l’incommensurabile stupore dei pochi intimi che hanno avuto la fortuna di essere presenti a quell'inedita seduta consiliare celebrata un bel dì dello scorso marzo, un volta tanto il pubblico consesso ha dato piena dimostrazione che se la materia all'ordine del giorno è d'interesse generale, riesce a raccogliere la presenza di 20 consiglieri comunali su 20 e ottenere l'unanimità nella sua votazione, unendo così FI e Veri Forzisti (divisi fin dal dalle scorse amministrative) An e Socialisti, Udc e Dipietristi, Rutelliani e indipendenti di varia estrazione. Inutile fantasticare o tirare a sorte per scoprire l'argomento all'ordine del giorno, se anzitutto non lo si circoscrive alla piccola comunità di 20 individui del consiglio comunale stesso. Ebbene, l'interesse in questione da alcuni addirittura viene elevato al rango di divinità, da altri a sterco del diavolo, il laico consiglio comunale invece lo vede sotto forma di indennità di funzione, eufemismo che racchiude in sé una formula esponenziale dell'oramai defunto gettone di presenza. Questa nuova voce da far apparire nel bilancio comunale - in ossequio all'attuale legge che prevede una retribuzione pari ad un terzo di quella del sindaco - come una calamita ha attirato anche la disponibilità di qualche affermato assenteista, per votarsi la "paghetta" fissa di circa 1.200 euro al mese lorde al posto del superato gettone da 31 euro lorde a seduta, consiliare o di commissione. Ma chi al posto loro avrebbe fatto una scelta diversa scagli la prima pietra. La timida e travagliata decisione graverà sulla cassa comunale per un ammontare di oltre trecentomila euro all'anno, qualcosa come seicentomilioni di lire. Questa scelta, condivisibile per gli assidui frequentatori degli scranni consiliari tanto quanto inaccettabile per gli assenteisti di professione, di certo ha mutato la posizione amministrativa del consigliere comunale, ma tutti auspicano che non intacchi il ruolo di "volontario rappresentante del popolo", relegando un caposaldo della democrazia a semplice mestiere. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] SCONTRI AZZURRI Si sgretola il partito di Berlusconi nella città etnea. Una nuova pioggia di defezioni eccellenti all'orizzonte. E già si prepara una seconda lista. Catania sfiducia FI Il deputato regionale: "Non vado via ma non riconosco più i vertici catanesi del partito". Le riunioni per organizzare dissidenti e delusi. In questo modo Perché una seconda lista? Dove andrà Firrarello? Ma lei si è avvicinato all'Udc? Intanto, Catania potrebbe però vedersi costretto a non "apparentare" la lista a quella di Forza Italia, i cui vertici provinciali avrebbero escluso la possibilità di apparentamenti e liste civetta per questa tornata elettorale. "Abbiamo chiesto al partito la possibilità di affiancare una seconda lista, conferma Catania, che dichiara anche di non riconoscere nessun vertice provinciale in Fi: "Il coordinatore è scaduto da un pezzo, e quelli attuali non so chi siano. Ogni decisione sulle candidature sarà presa a Palermo, da Miccichè. Fare la seconda lista è anche interesse di Forza Italia, che altrimenti andrebbe incontro al sorpasso da parte dell'Udc". Lei ha detto più volte che Forza Italia vive un momento di crisi. Perché? Il messaggio appare chiaro e lo ha confermato, con la solita franchezza, il consigliere vicino a Catania, Ivan Maravigna. "Se davvero il partito non accetterà apparentamenti - ha dichiarato - ci costringerà a inserire i nostri candidati nelle liste dell'Udc, che è la componente di centrodestra più vicina a noi. E a quel punto il partito andrà incontro a una catastrofe elettorale certa e al sorpasso da parte dell'Udc, che è l'ultima cosa che i vertici vogliono". [di Marco Benanti, Centonove] | |||
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Approvato lo schema del nuovo statuto comunale La Giunta municipale di Bronte, guidata dal sindaco Salvatore Leanza, ha approvato lo schema del nuovo statuto comunale che, dopo la pubblicazione all'albo pretorio, sarà sottoposto all'esame del Consiglio. Le modifiche apportate tengono conto della nuova normativa in materia e le innovazioni più significative sono l'istituzione della Carta dei diritti del cittadino e del contribuente e la elezione diretta da parte dei cittadini del difensore civico. (g.g.) La modifica dello Statuto proposta dalla Giunta si è trascinata per mesi e non essendo stata ratificata dal Consiglio non è andata a buon fine. Sarà il Commissario straordinario Ernesto Bianca, il 22 Gennaio 2005, ad approvare lo schema di un nuovo statuto comunale. | |||
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COL CONSUNTIVO 2001 SI CHIUDE L'ERA ZAPPIA Passa il bilancio dell'ex sindaco Due sedute di Consiglio dense di mozioni e proposte - Creata la “commissione sanità” Due sedute consiliari di particolare importanza quelle che si sono tenute nel capoluogo etneo la scorsa settimana. Con la convocazione ordinaria del 13 per il bilancio, si può ritenere conclusa l'era Zappia (nella foto a sinistra), che con l'approvazione a larghissima maggioranza del consuntivo 2001 ha avuto atto da parte del consiglio comunale della regolarità del rendiconto finanziario. E lo stesso ex sindaco se n'è rallegrato in aula. Comunque tre astenuti ci sono stati, precisamente i socialisti Furnitto e Di Francesco e Calà Campana di "Primavera Siciliana"; tutti sostenitori dell'attuale amministrazione. Passando all'assemblea di giovedì sera, dopo la trattazione di interrogazioni sul traffico veicolare e sul verde pubblico, sono state affrontate le mozioni proposte del capogruppo della lista "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore, che sono passate unanimemente. Riguardavano l'inserimento di rappresentanti dei consigli comunali nel "Consiglio Regionale delle Autononie" e nella "Commissione bicamerale per le questioni regionali". È stata quindi trattata la mozione riguardante la riscossione dell'imposta sulla pubblicità, che il consigliere Elio D'Aquino ha presentato su input dei commercianti aderenti alla Confcommercio, di cui è presidente. Alcuni associati avevano fatto rimostranze in merito all'attuale gestione da parte di una società privata, che li avrebbe penalizzati nella riscossione del tributo sulle insegne. Anche questo suggerimento è stato appoggiato da una larghissima maggioranza (16 consiglieri su 20) e impegna l'amministrazione comunale a gestire tramite i propri uffici il servizio di accertamento e riscossione dell'imposta sulla pubblicità e di concedere, eventualmente, solo la conduzione del servizio per l'incasso dell'imposta sulle affissioni. A concludere l'impegnativa serata, a tarda ora, c'è stata l'iniziativa del giovane "dipietrista" Salvatore Catania, inerente ai disservizi che recentemente hanno interessato il locale presidio ospedaliero: l'atto è stato votato all'unanimità, insieme alla proposta di costituire la "Commissione sanità", un gruppo di lavoro permanente che si va ad aggiungere ai 4 già esistenti. A far parte i del nuovo organo saranno Enzo Bonina, Mario Zappia, Damiano Ferrara, Salvatore Catania ed Elio D'Aquino. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Bronte, due sedute di Consiglio comunale In aula approda il rendiconto per il 2001 Periodo frenetico per il consiglio comunale di Bronte, che torna a riunirsi, su convocazione del Presidente Aldo Catania oggi alle 18:00 in seduta ordinaria e domani alle 18:30 in seduta straordinaria. Nella prima riunione all'ordine del giorno si rileva un solo punto, precisamente l'esame e l'approvazione del rendiconto della. gestione dell'esercizio finanziario 2001. Domani sera invece i rappresentanti del popolo sono chiamati a confrontarsi su un ordine del giorno più complesso e articolato. Figurano infatti un'interrogazione relativa al traffico veicolare urbano e una sul verde pubblico. E mozioni riguardano l'inserimento di rappresentanti dei Consigli Comunali nel "Consiglio Regionale delle Autonomie" e nella costituenda "Commissione Bicamerale per le questioni regionali". Altra mozione importante quella presentata dal consigliere d'opposizione di FI Elio D'Aquino (FI, foto a sinistra) relativa alla riscossione della imposta sulla pubblicità. Atto, questo, già trattato dalla competente commissione che lo ha approvato all'unanimità. Ma potrebbero esserci altri argomenti. Esposto da Salvatore Catania dell’”Italia dei Valori" (foto a destra), consigliere che sostiene l'amministrazione Leanza, arriva quello inerente ai disservizi del Distretto Sanitario di Bronte, che approderebbero così in consiglio, dopo le numerose denunce di Ugl e Cigl di alcuni problemi del locale presidio ospedaliero. Il secondo si riferisce invece all'istituzione del difensore civico. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] CONSIGLIO COMUNALE Gli «equilibri» sono stati definitivamente ratificati. Rimane invece in sospeso l'annosa questione legata ai parcheggi cittadini Bronte, regolare il bilancio in atto «Aggiustati» i passaggi operativi Un minuto di silenzio per le vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia. Con questo gesto lunedì sera il Presidente del Consiglio Aldo Catania ha avviato la seduta straordinaria del pubblico consesso. All'ordine del giorno l'approvazione del mantenimento degli equilibri di bilancio e il dibattito sul parcheggio di viale Catania. Ad illustrare i particolari del bilancio ha provveduto la puntuale dottoressa Eleonora Caraci, Dirigente del 1° settore. Nulla da obiettare in merito all'aspetto tecnico, ma passata la parola ai consiglieri si è appresa una omissione formale che investe l'atto. Infatti fra la documentazione non risultava il parere della III commissione Ragioneria e Finanze. Il segretario comunale ha precisato che la commissione è stata saltata vista l'urgenza dell'approvazione, il cui termine ultimo è fissato per legge al 30 settembre. Ma nel suo intervento il Presidente della III commissione Giuseppe Galati (FI) ha precisato: «Ritengo giusto che la commissione si riunisca affinché si rispettino i ruoli dei vari organi». Mentre più pungente è stato il consigliere Melo Salvia (Udc): «La richiesta d'approvazione da parte del sindaco ci è pervenuta il 25 ottobre. Inoltre ricordo che il 27 settembre c'era una riunione per discutere il punto, ma il Sindaco l'ha disdetta. Anche se si tratta di una presa d'atto, è necessario che prima dell'approvazione si esamini il tutto». Sul periodo intercorso dalla scadenza invece nessuna spiegazione è arrivata neppure dall'assessore Alfio Paparo, il quale addirittura pensava che degli equilibri di bilancio il consiglio avesse già preso atto. Alla fine, nonostante la proposta di discussione in aula avanzata dal consigliere Ernesto Di Francesco dei "Socialisti Riformisti per Bronte", vista la presenza sia degli organi tecnici che amministrativi e politici, il consiglio è stato sospeso per dare spazio alla commissione. L'atto è stato così trattato subito, portato in consiglio, e approvato all'unanimità. Si può affermare quindi che l'assetto finanziario del Comune è regolare. Passati all'argomento parcheggio, il consigliere Mario Bonsignore di "Calanna per Bronte" ha letteralmente bocciato la proposta dell'Amministrazione di trasformarlo ad uffici comunali, facendo rilevare che spendendo la stessa somma, oltre cinquecento mila euro, si potrebbe costruire una struttura da adibire ad uffici nel sito del vecchio carcere lasciando intatti i 90 parcheggi di viale Catania. Ma a colpire è stato l'arzigogolo del consigliere Alfio Pinzone (Udc) la cui memoria di ferro ha vivo il ricordo di quegli anni '90 sotto il cartello "Dc-Psi", quando attuali consiglieri e amministratori votarono l'attuale piano dei parcheggi, ed oggi vorrebbero eliminare quei 90 posti auto. Il tema comunque è ancora da dibattere e si profila interessante più che mai. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Bronte, polemiche in consiglio La censura che il sindaco Turi Leanza si è visto affibbiare dalla «Casa delle Libertà» durante il consiglio di lunedì scorso, in merito ai 70.000 euro di incarichi deliberati a favore di professionisti non brontesi, potrebbe essere l'origine della «Crisi istituzionale» in atto fra amministratori e consiglio. Ieri infatti rappresentanti dei due organi si sarebbero dovuti riunire per discutere di variazioni di bilancio e cambio di destinazione d'uso del parcheggio di viale Catania. Ma il sindaco con una lettera inviata al presidente del Consiglio, al suo vice, ai capogruppo e ai presiden ti delle commissioni, mercoledì scorso ha disdetto la riunione. Il sindaco ha motivato la scelta scrivendo: “A seguito di quanto si è verificato nella seduta del consiglio comunale del 28 ottobre, che reputo dannoso e lesivo per la dignità istituzionale dello stesso civico consesso nel quale dovrebbero essere affrontati in modo approfondito e non superficiale i problemi cittadini, ritengo che sia superfluo procedere all'incontro di cui al precedente invito perché non esistono allo stato attuale le condizioni minime per un dialogo costruttivo, oltre che corretto e rispettoso delle rispettive competenze, tra l'amministrazione comunale e in consiglio comunale mantengono alcuni consiglieri che non sembrano essere portatori degli interessi della comunità brontese e mirano piuttosto a discreditare il lavoro e l'impegno del sindaco e della giunta municipale a fronte di un fatturato politico e amministrativo quasi nullo prodotto dal consiglio comunale dal suo insediamento». Sul contenuto della lettera, per la Cdl fa da portavoce pacatamente Mario Bonsignore: «Nonostante il disappunto per queste affermazioni, confermo che la Cdl in Consiglio continuerà ad esercitare serenamente le funzioni di controllo e di indirizzo politico nell'interesse della cittadinanza». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Centrodestra compatto Mozione di biasimo a Leanza per le consulenze esterne La Casa delle libertà non "digerisce" i circa 70.000 euro deliberati a favore di esperti, tutti forestieri, e con un consiglio comunale convocato in via urgente, dal Presidente Aldo Catania, con la compattezza di tutti i consiglieri eletti nel centrodestra il sindaco Turi Leanza lunedì sera ha incassato la sua prima "censura". L'espositore dell'ordine del giorno Mario Monsignore, capo-gruppo di "Calanna per Bronte", ha dichiarato: «Abbiamo fatto rilevare all'Amministrazione Comunale che gli incarichi di consulenza esterna assegnati tutti a professionisti "non brontesi", penalizzano quelli del nostro Comune e la crescita professionale dei dipendenti comunali demotivandoli. Oltre a generare una spesa sicuramente eccessiva, onerosa e insostenibile per il nostro bilancio comunale. Da queste considerazioni - ha precisato Bonsignore - scaturisce il documento approvato dal Consiglio che disapprova l'operato dell'Amministrazione Comunale e la impegna a porre rimedio revocando parte degli incarichi assegnati». Ma il sindaco nella sua dichiarazione è stato molto dettagliato e accusa: « Sono tutte prese di posizione pretestuose e strumentali. Due esperti - dichiara Leanza - sono di competenza del sindaco e a Bronte non ci sono professionalità che avrebbero potuto occuparsi delle "politiche comunitarie" e di "Bilancio comunale". Per quanto riguarda il chimico e il geologo, non compaiono nell'organico del comune e sono stati contattati tramite avviso pubblico al quale hanno partecipato anche professionisti brontesi. Per essere più precisi: il geologo Cavallaro è un esperto di acque e gli è stata affidata la gestione del passaggio del servizio idrico dal comune all'ATO, specialmente per i rapporti con l'Acoset. Il chimico dottor Spadaro invece, anch'Egli è stato reclutato attraverso avviso pubblico, al quale ha partecipato un chimico brontese privo dei titoli previsti». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] | ||||||||||||||||||||||
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