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Luigi Castiglione, scrittore-editore

I personaggi di Bronte

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Ultimo grande esponente della cultura cattolica post-conciliare

Luigi Castiglione

Libero intellettuale, alieno da compromessi, sempre in lotta contro l’ingiustizia, l’idiozia e la stupidità

Luigi Castiglione, nato a Bronte nel settembre del 1933, amava dire (e ripetere) d'esser nato «sui monti donde l’Etna guarda ironica e sorridente, con l’unico occhio degli omerici ciclopi e furibondi, la valle del Simeto...».
Con un’ampia preparazione letteraria, filosofica e teologica (diploma anche dell'Institutum altioris litteraturae della Pontificia Università Lateranense) ha praticato per oltre mezzo secolo l’attività di giorna­lista (si era iscritto all'Albo dei giornalisti il 29 novembre 1960) e di versatile scrittore e poliglotta.

Come giornalista e critico letterario, suoi elzeviri, articoli e saggi sono apparsi in trentasei quotidiani (tra i quali «Il Popolo», «L’Osservatore romano», «Avvenire», «L'Eco di Bergamo», «O Diario de manhà», «Il Giornale di Brescia», «La Sicilia»...), settimanali («La Discussione», di cui è stato responsabile della sezione culturale e dei fascicoli monografici, «La Fiera letteraria», diretta da Diego Fabri, nella quale pubblicò sedici pensieri inediti di Pascal rinvenuti nella Biblioteca nazionale di Parigi, «L’Osservatore della domenica»...) e mensili («Humanitas», «Studium», «Città di vita»...).

Luigi Castiglione, un pò di tempo faCome scrittore ha pubblicato varie opere con Bompiani (Tutto il Concilio, bestsellers, 1965; riproposto in IV edizione dalla Logos, 2003), Borla (Pio XII e il nazismo, 1965; riproposto in II edizione nel 2003 dalla Logos), Herder (Teatro cristiano europero) e con la sua Logos (Prolegomeni agli infami, La ragione impura, Consolazioni agli imbecilli, Orazione corale per concelebrare un uomo triste, la «trilogia dell’effimero» "Clinton, le pene", "Diana, la favola", "Il piccolo dittatore", "Se fosse un sogno", "Pavana per una principessa defunta", "La follia di Lear", "Un Papa a ritroso (Il «ressourcement» di Benedetto XVI)" ...

Ha collaborato anche con la Rai come consulente teatrale.

Libri da lui curati sono stati pubblicati dalla Morcelliana (in particolare il Dizionario di filosofia, culmine e compendio dei cinque volumi del «Trat­tato di filosofia» di Régis Jolivet), amplian­done le voci, inserendovi dei termini/chiave le derivazioni dal greco, arricchendolo con il «Prospetto storico delle scuole di filosofia», dalla Vita e Pensiero, dalla Queriniana (Dizionario del cristianesimo, due volumi da lui completamente rielaborati ed arric­chiti d'un capitolo su «Cent'anni di storia contemporanea»), dalla Società Editrice Internazionale, dalle Edizioni Logos (Codice di diritto canonico, con testo originale a fronte, «beneplacito» della Conferenza episcopale italiana), da Borla, da Città Nuova, dalla Massimo, da Bietti...

Sua è l'edizione italiana del Codice di diritto canonico dell'Eunsa (testo bilingue, commenti di vari specialisti, direzione spagnola di Pedro Lombardía e Juan Ignacio Arrieta); tre volumi di 1392 pagi­ne, di cui ha corretto (autorizzato) nei commenti parecchie inesattezze e n'ha rifuso certe parti del libro settimo («I Processi») incomprensibili nella redazione originaria; «se n'è in seguito ben valso l'Arrieta in una edizione pubblicata «ad majorem opusdei gloriam» (suole dir lui)...

Come traduttore si ricordano inoltre opere di Claudel (l'edizione bilingue delle Cinque grandi odi e l'edizione, con testo originale a fronte di Giovanna d'Arco al Rogo), di Blondel, Pascal, Maritain, Racine, Péguy, Milton, Bloy, Bernanos, Sofocle, Mauriac, Cernuda, Montaurier, Unamuno, Shake­speare, Descalzo, Mallarmé, García Lorca, Struve, Péguy, Green, Tirso de Molina, Valéry, Lestapis, Calderón de la Barca (spesso con testi originali a fronte)...

Nel 1977 ha fondato a Roma  le Edizioni Logos, nel 1995 a Barcellona (Spagna) le Edizioni Logos S. L. e nel 2001 in Francia la Sarl Edizioni Logos (sito web: Edilogos.com) con le quali ha (tra moltis­simi altri) pubblicato (o rilanciato) Maritain, Bernanos, Corsaro (un cui libro, Il Figlio del­l'uomo, è illustrato da Nunzio Sciavarrello), Wojtyla, Giuliotti, Scheler, Marcel, Kierkegaard, La Varende, Green, Mauriac e grandi opere come il ricordato Codice di diritto canonico dell'Uni­versità di Navar­ra, La Costituzione della Repubblica italiana (L'iter parlamentare articolo per articolo) di Giovanni Fagiolo con prefazione di Francesco D'Onofrio (tre volumi di compll. 2012 pagine), e le ben note Contestazioni (vol. I: Stato e democrazia; vol. II: Politica interna ed estera; vol. III: Diritto, morale, religione) di Guido Gonella con la prefazione di Gianni Letta...

Sua creazione son pure le riviste «L'Informatore librario», «Il Libro europeo» bimestrale di attività culturale e bibliografica, «La Fiera libraria» mensile di informazione bibliografica, «La Documen­tazione cattolica», «Ludwig/Tuttomusica», «Incidenza»...

Luigi Castiglione si definiva libero intellettuale ed alieno da compromessi, sempre in lotta contro l’ingiustizia, l’idiozia e la stupidità.
Tornava spesso e volentieri ai piedi dell'Etna, ma nell’ultimo periodo della sua vita preferiva vivere tra la Spagna ed suo Castello della foresta di Gött, presso Parigi. Non tornava più in Italia ed a Bronte da molti anni.

Ultimo grande esponente della cultura cattolica post-conciliare è morto il 25 marzo 2016 in Spagna, nell’ospedale di Palamos, dove era ricoverato da qualche giorno.

(nL)


Nelle foto sopa, Luigi Casti­glione in due momenti della sua vita, una sua cari­catura (fattagli nella Rambla di Barcelona) e "la cittadella della cultura": il Castello la Rochette in una col­lina della foresta di Göt, in Bourgogne (Francia), in cui abi­tualmente viveva.
Oggi le Edizioni Logos, fondate nel 1987 da Luigi Castiglione, insieme con la Sarl Edizioni Logos di Francia, fanno parte (ciascuna restando totalmente indipen­dente dall'altra) del Gruppo Editoriale Panlogos, la cui sede di coor­di­namento per l'Europa è appunto nello Château la Rochette (Bourgogne, France).

Castiglione era rimasto legato alla sua città natale e tor­nava spesso a Bronte anche se amava tra­scor­rere in Spagna i mesi più freddi del periodo inver­nale. Nelle foto a destra, lo vediamo in posa tra i ciotoli del Simeto, mentre guar­da il suo Bronte dalla Circonval­lazione ed in un periodo di  va­can­ze nelle cam­pagne brontesi.

Per i suoi cin­quan­ta anni di attività nel campo giornalistico e letterario l'Ordine dei giornalisti del Lazio a marzo 2011 ha conse­gnato a Luigi Castiglione una targa.



I suoi libri

Alcuni dei numerosi libri di Luigi Castiglione

Attento studioso della vita della Chiesa, Castiglione ha dedicato molti libri ai Papi:
il primo  - Pio XII e il nazi­smo. Dalla nascita del mostro al genocidio ebraico. I documenti che disvelano il comportamento di Pacelli (Borla editore Torino, 1965), è stato ristam­pato nel 2003 per le edizioni Logos; a seguire Il Papa che non muore - Sulla tomba di Karol Wojtyla (a cura di L. Castiglione, ed. Logos, Pagg. 240, € 18); l'ultimo - "Un papa a ritroso" (Edizioni Logos, 2006) - è dedi­cato al «ressour­cement» di Bene­detto XVI: il teologo, l'in­qui­sitore, il Papa.

Scriveva nel 1965 Igino Giordano nella prefazione al primo libro: «Sul rapporto del papato col nazismo, che è poi primamente il rapporto di Pio XII con Hitler, c’in­trattiene il giovane autore Castiglione, con questo li­bro, ben fondato su documenti, esaminati con una critica acuta, obiettiva e convincente.»
«… A differenza d’altri, trascinati da preconcetti e pas­sioni di parte,  Castiglione ha esaminato la mas­sima parte dei testi ritenuti oggi più sicuri, illuminan­doli con testimonianze varie, sì da ricomporre nella sua iden­tità l’opera di un papa…»

A Giovanni Paolo II, Castiglione ha dedicato il libro "Centesimus annus"; a Benedetto XVI "Preludio di un pontificato - Le ragioni di Benedetto XVI";  mentre "La Chiesa di papa Francesco" parla di Bergoglio che - scrive Castiglione - «al centro della sua missione di vicario di Cristo pone il rapporto tra uomo e uomo e tra uomo e Dio, rifiutando qualsiasi oggettivazione possibile di tali rapporti, in una logica che concepisce l’esistenza come servizio all’altro e non come problema, aprendo l’uomo al mondo in una dimensione dell’essere che si può scorgere e cogliere nei due fondamentali momenti della fedeltà e dell’amore, che fondano la soggettività rivolta verso l’altro e verso Dio.» (eBook Logos, pp. 206, € 16).

Altri tre libri di Castiglione, questa volta dedica­ti a temi d'attualità (fanno parte della "Trilogia dell'ef­fimero"):

 - Diana, la favola, in nome di sua maestà : ... non una biografia, ma soltanto brandelli di carne d’una vita che, volendo viversi in tutte le implicanze, non lo fu che nell’immagine falsata e latente, fugace, nell’apparenza ingannevole, nel rincorrere l’effimero, l’inconsistenza, la futilità, la debilità dell'essere, ove il nulla profonde ha le radici... La triste, breve favola in cui una principessa si muove e muore, nel dramma d'una vita, tra fiori e rose, tra i fiori e le rose, e tra le spine...;

 - Clinton, le pene, Clonare Starr: forse una favola in cui, come l’autore scrive, «l'ironia, il sarcasmo, il dileggio, il sog­ghigno, il cachinno, lo sberleffo, lo scherno, la deri­sio­ne, l’ir­risione, la parodia, la risata non son che l’altra faccia della tristezza» in un mondo in cui «si vive tra vigliac­chi e lestofanti, tra venduti e depravati, perversi e per­vertiti, infetti ed appestati...» e

 - Il piccolo dittatore, Berlusconi, atto primo: «... in quel­lo che doveva essere il periodo di transi­zione al bi­po­larismo alternativo, si son mol­ti­plicati i partiti tra­sver­sali, i partiti stru­mentali, i partiti estra­parlamentari (dei magistrati, dei giornalisti, degli azzeccagar­bu­gli, degli intellet­tualoidi, degli imbecilli, degli infami...).

Son in verità caduti falci, martelli, rose, garofani, ro, ma son nati ulivi e margherite e persino asinelli, e spine, rovi, tanti... Sicché l’ache­ron­teo tragittatore e dantesco, nella fossa i felini se l’è in­fine ritrovati d’ogni parte convenuti... Come per­ciò non credere nei vichiani «corsi e ricorsi storici»?

In Tutto il Concilio, un bestsel­ler giunto alla IV edizio­ne, Luigi Casti­glione offre il panorama degli interi lavori del Concilio Vaticano II, dalla fase prepara­toria alla chiusura,  se­guendo l’ordine delle materie trattate, l’iter di ogni decreto e costitu­zione, in maniera unita­ria, e raggruppando intorno a ciascu­no dei temi gli interventi dei padri. N’è perciò risultata la più limpida e definitiva guida su un avvenimento che determinerà probabilmente ancora i secoli futuri almeno quanto il Concilio di Trento ha determinato l’età moderna.
Luigi Castiglione ha in preparazione uno scritto ecclesiale, definito “il primo, ed unico, diziona­rio di diritto eccle­siale” (previsti due volumi di circa 1200 pagine).

  

Gli ultimi libri

Tra i più recenti lavori di Luigi Castiglione segnaliamo

Un cuore grande così (digressioni verghiane: Un vestito per Lilli, Don Gesualdo vincerà, Le donne, canto e l'amore, Religiosità di Verga, con, in appendice, Storie della corrispondenza più contro­versa della storia.
Lo scrittore che narra se stesso in pagine che sorprenderanno

L'onorevole Mammona (Appunti antologici di fenome­nologia politica)

Salvarsi dal nulla (La perdizione esistenziale in Georges Ber­na­nos), di cui scrive: ‘Un invito a leggere (o rileg­ge­re), a meditare (o rimeditare), a transustanziare Bernanos in noi, ecco quel che vogliono essere i pensieri in libertà di queste pagine nelle quali cerco di coglierne la 'fedeltà sen­za conformismi', convinto come lui che 'non si può realmente servire (nel senso tradizionale di questa stu­pen­da paro­la) se non si mantiene un'assoluta indipen­denza di giudizio di fronte a ciò che si vuol servire'... pen­sieri in libertà, dei quali i puntini di sospensione dicono che, — preci­pitino dall’alto ο ascendano dal basso in un’altalena sospesa nel cielo — non hanno principio e non hanno fine, sia perché il principio, per essere principio, esige una fine, sia perché affonda le radici in terre appunto non dette, ο non volute dire; e la fine non è mai fine, perché nulla può finire, aver fine, avere una fine, se non ciò ο colui che, sponte sua, non spro­fondi le radici nell’azzurro infinito dei cieli ο non s’annulli nelle torbide acque e simboliche del 'minu­scolo stagno solitario' di Vauroux, dove Mouchette, la giumenta di papà Ménétrier in cima al pendìo, si lasciò scivolare 'finché non sentì, lungo le gambe e al fianco, il dolce morso dell’acqua fredda e, infine, la vita sfuggirle, mentre alle nari le saliva odor di tomba'…»;

Satania, mistero profano in tre tempi ed un antefatto, che vuol essere ‘non un romanzo di struttura tradizionale, né un mistero del siglo de oro, gli autos sacramentales, nulla avendo di sacro, né un mistery fiction o mystery novel, del genere del romanzo gotico o del fantasy, e nemmeno un pulp dello scorso secolo privo essendo di giallo, tranne lo zolfo con cui è lastricata la piazza dell’inferno, con l’ambizione tuttavia ben visibile di fondere tutt’insieme tutte le forme di espressione drammatica, dal monologo al coro, dal comico al tragico, dal patetico al poetico, alla farsa...

Negli ultimi mesi della sua vita, intrigato come da sempre è stato con i papi, Luigi Castiglione stava lavorando ad un libro che  doveva avere come titolo L'importanza di essere Francesco...

Sul sito Open Library dell'Università della Califonia, è presente con 26 titoli.


Uomini illustri di Bronte     

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