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IL 13 AGOSTO IL CONCERTO IN PIAZZA CASTIGLIONE I Litfiba a Bronte
“Si tratta di un appuntamento in esclusiva per la nostra zona – dice l’assessore allo Spettacolo, avv. Antonino Petronaci – che arricchisce il calendario delle manifestazioni estive di Bronte. Il loro ultimo album è stato pubblicato appena 20 giorni fa, ed abbiamo deciso di portarli a Bronte per accontentare i giovani. Oltre a ciò la chitarra di Ghigo Renzulli ha certamente scritto la storia del rock made in Italy degli ultimi 15 anni, oltre ad aver composto le musiche dei migliori brani dei Litfiba”. Il sindaco Firrarello, ricorda che tutta l’estate di Bronte merita di essere ricordata, perché allestita per valorizzare le risorse locali: “Il palinsesto di Brontevviva – dice – vede esibirsi tutti gli artisti locali, con alcuni di questi che hanno anche superato provini alla Rai ed a Mediaset o hanno inciso dei cd. Mi riferisco a Federica Faranda, Fabio Romano, Andrea Aidala, Salvo Gemmellaro ed altri. I conti estremamente rigorosi del nostro povero bilancio insomma non ci hanno impedito di proporre uno spettacolo a sera, permettendo ai brontesi di godersi, passeggiando fino a tardi, l’isola pedonale sulla via Umberto ed i Caffè concerto. Il concerto dei Litfiba – conclude – accontenterà sicuramente i giovani ed attirerà fans anche fuori le mura della città”. GIOVEDI' 21 LUGLIO IN PIAZZA SPEDALIERI I CtLab a Bronte Federica Faranda e la sua band in concerto
Alla band bastano pochi anni per affermarsi: vince a febbraio 2000 il premio della critica alla rassegna "Suburban Live Set" organizzata dal Taxi Driver (CT) e si esibisce successivamente a Sonica 2000, a "Spazio Giovani" (Foggia, 2001) e allo Stadio Flaminio di Roma per la partita "Grazie di Cuore". Agli inizi del 2002, il secondo Cd "Ctlab - Age of Disillusion" recensito positivamente su diverse riviste specializzate (Rumore, Zero, Vivere Giovani...). Nel maggio 2002 il brano "Nothing to Change" viene adattato in italiano da Carlo Antonelli (Sugar Music) e inserito come tema principale della colonna sonora del Film "Mundo Civilizado" di Luca Guadagnino. Nel novembre 2002, Ctlab realizza con la cantante/modella Vittoria Brunetti alcune musiche per un dvd curato dal Buddha-Bar di Parigi. Nello stesso periodo inizia una stretta collaborazione con Discoversion@Zo di Catania. Si esibisce più volte in performance live e mini-live, in formazione ridotta, accanto, tra gli altri, a Xplosiva, The Dining Rooms, ElectroMonsters, Alessio Bertallot, Llorca e al dj resident Kikko Solaris. Collabora con le etichette One Eyed Fish (BO), Record Kicks (MI), e Kiver (ex 2Music, MI/TO). Numerose compilation ospitano brani firmati CTlab: "Chill-out Experience", curata da Vitaminic Italia, Guy Degrenne, Shambala, Reska Compilation, Iradidio Rec. Attualmente è in promozione il terzo album "The Split Man", presentato ai MercatiGenerali a gennaio 2005, con il dj statunitense Osunlade. Quest'anno la Band ha vinto le rassegne "Cantieri Sonori" (Cremona) e "Arezzo Wave" Sicilia, aggiudicandosi il posto sul palco di Arezzo in rappresentanza della Sicilia. Al concorso "Sotterranea 2005" Altre Tendenze si classifica primo e vince i premi per miglior Arrangiamento, miglior tastierista e miglior sassofonista. Partecipa inoltre alla rassegna "Primo maggio tutto l'anno" (Roma), e ai festivals "nonsolorock" (Avellino) e "Crock, Cremona Rock Festival". Oltre a Federica Faranda (voce) la Band è composta da Luigi Barone (chitarre), Mattia Messina (voce, sampler), Sergio Longhitano (piano rodhes), Sergio Montemagno (tromba), Yuri Argentino (sassofoni), Giuseppe Distefano (batteria) e Gianluca Ricceri (basso). “Intelligenza emotiva e Mediazione” Un libro da leggere tutto d’un fiato, da rileggere meditandolo, da consultare quando la vita ti pone difficoltà Incontro con Maria Martello ed il clavicembalo di Nicola Spedalieri
La serata è stata anche l’occasione per risentire il suono dello storico strumento a corde un tempo proprietà di Nicola Spedalieri: la clavicembalista Giovanna Scarlato, del Conservatorio di Milano, si è esibita, infatti, al clavicembalo del filosofo brontese sul tema musicale “Armoniose battaglie”. Inframezzate dalla lettura di brani tratti dal libro di Maria Martello sono state suonate composizioni di Storace, Byrd, Kuhnau e Dandrieau del XV e del XVI secolo. Il clavicembalo, del 1679, decorato con graziose pitture e da poco restaurato a spese di un ex collegiale, è conservato nel Collegio Capizzi fra le “reliquie spedaleriane”. Attribuibile a Petrus Todinus fu acquistato dal Nicola Spedalieri da un amatore nel 1773.
«Ctlab»: rumori metropolitani e fiati per dire no alla guerra Nasce come Trustlab nel 1999 il gruppo emergente di giovani siciliani che nell'ultimo anno si è fatto conoscere sotto il nome di Ctlab, da Catania a Palermo, da San Benedetto del Tronto a Cremona. vincendo concorsi e selezioni, ricevendo lusinghieri apprezzamenti dalla critica. Nei giorni scorsi, al centro giovanile di Palazzo Pulvirenti di Pedara, sotto il patrocinio del comune, ha avuto luogo il concerto del gruppo composto da Luigi Barone, chitarre; Mattia Messina, voce ed elettronica; Federica Faranda, voce; Sergio Longhitano, pianorhodes e synth; Gianluca Ricceri, basso; Sergio Montemagno, tromba; Yuri Argentino, sassofono; Giuseppe Distefano, batteria. La serata, che si è svolta all'insegna di un genere, chill-out con richiami alla musica elettronica e il calore di sette strumenti acustici, precede una serie di prossimi appuntamenti, che li potrebbe portare anche sul palco del "Concerto del 1° maggio" in piazza San Giovanni a Roma. "Dance in a cloud", "A sad love" e "Love song" sono alcuni dei brani composti da Luigi Barone e Mattia Messina, e cantati dalla coinvolgente voce di Federica Faranda. I brani sono stati scelti dal repertorio della prima formazione, quella dei Trustlab: "Fruscio" e "Catania centrale" hanno ricreato un'atmosfera caratterizzata da "rumori" metropolitani che, poi, diventano suoni. Ancora "Tablab": un'esplosione solo strumentale di energia sempre in movimento e ritmo incalzante, con l'incisiva partecipazione di tastiera e basso, e un movimento tipicamente "Ska” dei fiati. I Ctlab hanno dato forma a quello che loro stessi definiscono "piccolo contributo contro la guerra": "The great starlight", la grande stella lucente, simboleggiante la democrazia, che arrivata dal cielo sul territorio del conflitto esplode come una bomba. I prossimi impegni? Il 1° maggio a Roma per il famoso "Concerto di piazza S. Giovanni", e il 7 maggio alla villa Bellini a Catania per un concerto, insieme a nomi del calibro di Mario Venuti e Carmen Consoli. [Alfio Nicolosi, La Sicilia] CONVEGNO DEI GEOMETRI AL CASTELLO NELSON La D.I.A. in Sicilia Il Collegio dei geometri della Provincia di Catania organizza per mercoledì 27 aprile al Castello Nelson un convegno dal tema "La denuncia di inizio attività (D.I.A.) in Sicilia". Organizzato dai geometri di Bronte con il patrocinio dei comuni di Bronte, Randazzo, Santa Domenica Vittoria, Maletto e Maniace prevede la partecipazione degli stessi sindaci e del presidente del Collegio dei geometri, Rosario Cocuccio. Moderatore Paolo Nicolosi (segretario del Collegio).
15,30 - Registrazione dei partecipanti A Bronte l'arte di Maria Mantegna Nel cuore della Sicilia etnea che fu medioevale non potevano non trovare giusta collocazione le opere che l’artista genovese Maria Mantegna ha esposto per iniziativa della Fidapa di Bronte. L'associazione, presieduta dalla prof. Anna Longhitano, ha inteso così intonare i fascinosi temi dei miti, delle cacce e delle battaglie medioevali all'origine storica della zona etnea, scegliendo l'auditorium del Collegio Capizzi ad ampio e suggestivo teatro dell'iniziativa. «Perché organizzare una mostra di pittura? - introduce la presidente Longhitano - Perché di cultura ci occupiamo e il tema nazionale di quest’anno ci spinge a fornire al territorio in cui operiamo una possibilità di crescita». Questa possibilità si vede, adesso, nell'arte di Maria Mantenga, e viene ribadita nei brevi interventi della presidente del distretto Lucia Chisari e del sen. Pino Firrarello, che ha tagliato il nastro. Poi, delle opere della Mantegna, che ha esposto con successo anche a New York, la giornalista Laura Silvia Battaglia ha messo in luce «i temi dell'erranza e della fuga, dove il primo appare in tutte le sue declinazioni: ricerca. viaggio, inganno». I cavalieri erranti di Maria Mantegna, dunque, non sono solo rievocazioni storiche: «Sono creature simboliche - sottolinea Battaglia - alla ricerca di un Graal, di una felicità possibile; posseduta, infine, solo dopo un progressivo cadere e rialzarsi». Ecco che anche la struttura a trittico o polittico evoca le tappe di viaggio e i modelli pittorici variano da Filippo Lippi, con le sue donne vezzose, calate dalla Mantegna in uno spazio-tempo dell'attesa con tecnica simil-affresco, al Paolo Uccello della celebre "Battaglia di San Romano", di cui alcuni particolari vengono isolati con l'ausilio del collage, permettendo l'uso del figurativo in funzione simbolica e non più descrittiva. «Una pittura, insomma, che proietta il mito nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo», chiosa la Battaglia. A darne conferma sonora, poi, ci pensa il Duo A. Q. Madbach: formato da Andrea Quattrocchi alle tastiere e da Piero Pia alle chitarre, trasforma brani bachiani e non in pirotecniche, moderne riscritture sonore. [La Sicilia]
L'ultimo libro sul pensiero di Nicola Spedalieri "De' diritti dell'uomo" in chiave moderna
Poche furono le "voci" che si levarono in sua difesa quando egli era ancora in vita e subito dopo la sua repentina morte; eccezion fatta da un suo conterraneo, Giuseppe Cimbali, quasi un secolo dopo. Nessuna difesa, in suo favore, soprattutto da parte ecclesiastica forse perchè lo ritennero "rivoluzionario" o perchè colpevole in quanto "siciliano" di nascita. Attilio Pisanò dopo attenta lettura dell'opera del Nostro, ormai da tempo relegato in soffitta, ce lo ripropone in chiave di lettura moderna. Partendo dalle idee nate dalla rivoluzione francese di fine settecento, secolo dei lumi, raffronta il pensiero spedaleriano con le varie interpretazioni di filosofi-storici italiani e stranieri, cattolici e laici,contemporanei e non e persino con quanto affermato, oltre due mila anni fa, da Aristotele nella sua "Politica". Si può, senza ombra di dubbio, affermare che la sopra riportata "opera" colma un vuoto temporale e contribuisce a riproporre quanto detto dallo Spedalieri (nel 1791) a dimostrazione dell'attualità del suo pensiero. L’intento è quello di rispolverare la questione spedaleriana, da troppo tempo caduta nell’oblio. Attilio Pisanò, Una teoria comunitaria dei diritti umani I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri Giuffrè Editore, Milano 2004, Pag. XVI-506 - Collana Università degli Studi di Lecce, Studi di Diritto pubblico e di Filosofia del Diritto e della Politica L'opera, occasionata dalla "riscoperta" ermeneutica de I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri (Assisi, 1791), propone un'interpretazione della prassi e del pensiero filosofico-giuridico tardosettecentesco e in particolare modo dell'ideologia rivoluzionaria francese. In questo contesto si evidenzia la continuità che segna il percorso lineare della storia giusfilosofica in un periodo in cui l'impeto rivoluzionario è sembrato far intraprendere all'umanità un nuovo cammino. La chiave ermeneutica proposta permette di evidenziare una concezione relazionale e comunitaria dell'antropologia umana, che ben realizza, politicamente, un sistema liberale e costituzionale di organizzazione sociale. I diritti dell'uomo del sacerdote-filosofo siciliano assumono, di conseguenza, un valore del tutto particolare: possono, infatti, semantizzare la contiguità fra pensiero cattolico tardosettecentesco e assiologia rivoluzionaria. | |
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