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ADORO IL RISOTTO CON I PISTACCHI DI BRONTE sono una ragazza di Roma e adoro i pistacchi... dei miei amici sono venuti per un matrimonio in Sicilia e tra le varie portate c'era il risotto con i pistacchi e i gamberi... mi hanno detto che era ottimo... sul Vs. sito non ho trovato la ricetta. Potreste aiutarmi ad averla così anch'io potrò deliziare il mio palato? Grazie. 12 Luglio 2008 | |||||
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In riferimento al vostro articolo sulla figura di Padre Messineo vorrei farvi notare che lo scultore del busto si chiama Assen Peikov (Sofia 1908 - Roma 1973) ed era nato a Sofia, Bulgaria che quest'anno celebra il centenario della sua nascita con grandi manifestazioni e commemorazioni. Roma, 23 maggio 2008
Ciao, sono Paola Pannucci, sono nata alla Argentina, mio nonno Giuseppe Pannucci ebbe nato a Bronte nel 1903, figlio di Francesco Paolo. La famiglia è venuta alla Argentina circa il 1908. Volevo sapere, per piacere, se Giovanni Pannucci di Bronte, quello chi fece gli stucchi della Basilica della Madonna Catena, fu fratello del padre di mio nonno. Mio padre sempre mi raccontava che la nostra famiglia faceva gli stucchi delle chiese alla Sicilia ma non sapeva che erano cosi conosciuti. Fri, 11 Apr 2008
Salve a tutti, anch'io non posso fare a meno di chiedermi che motivo ci sia di tenere per tutto questo tempo in questo stato il nostro amato chian'a bbatìa! Non mi sembra, anche se non sono un muratore, un lavoro che richieda 18 mesi per essere completato... Non si potrebbe sollecitare la ditta appaltatrice ad assumere qualche operaio in più, per finire al più presto e dare al nostro centro storico, il suo cuore? Illu chi non quàgghja, u picuraru chi na rhimìna, a gatta chi s'à llicca, a fuscella spittuszata e a tàvur'è cunzata... per dire che la situazione di vivibilità del traffico fa venire i nervi come a Catania... è necessario questo manicomio per mettere ancora alla prova la pazienza dei Brontesi? Una volta bastava molto meno per fare una rivolta... ma questo appartiene, ormai, alla mitologia! Mantova , Saturday, May 17, 2008
Appello alle trentenni in carriera Era in uso nell’800 che la moglie prima di lasciare il letto chiedesse al marito: “ti servu o mi susu”. E’ evidente lo stato di sottomissione in cui una donna viveva. E come capita spesso dire: “non era buono allora ma non è buono neppure oggi”. Ma il “ti servu o mi susu” può servire da riflessione a tutte le trentenni in carriera, ma singol, che idealizzano i veri uomini appartenenti ad una razza in estinzione e giudicano quelli a portata di mano bamboccioni commettendo due errori: . il primo, non sanno neppure loro qual è il vero uomo perché prima lo dominano poi non lo stimano e poi cadono fra i muscoli del palestrato; . il secondo, rilasciano il permesso di caccia alle ragazze normali con un lavoro che le gratifica e qualche volta anche racchie che non applicano certo il “ti servu o mi susu” ma sono esperte nel conquistare un “figlio di mamma”. Fatevi buona solitudine care trentenni! Auguri e complimenti alle future mamme di famiglia! Laura C. 6 maggio 2008
Salve a tt, mi chiamo Marco e sono un mezzo brontese; però ho la fortuna d venire a luglio in un posto stupendo e fantastico anche se nn conosco nex, ahah; però Bronte mi manchi ohhhhh kisssssssss un saluto alle belle raga di Bronte. Tradate (VA), March 31, 2008
A tutti i brontesi, quelli che sono a Bronte e quelli che come me sono sparsi per il mondo, un grandissimo augurio di una Pasqua serena e felice. Mi raccomando mangiate «'a cullura» anche per noi. Torino, Saturday, March 15, 2008 | |||||
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Ciao, complimenti per questo Massimo, che vorrei tanto conoscere. Forse a Bronte ci vorrebbero 20.000 Massimo T., per poter forse cambiare qualcosa; mi auguro comunque che sia un giovane, perché è nei giovani che noi, avanti con gli anni, poniamo tutta la fiducia, per un paese, il mio paese, più vivibile, in tutti i sensi. Nino Castroflorio Torino, February 28, 2008
Cari compaesani, non vi dannate tanto l’anima, tanto i politici non sono dove sono per fare l’interesse del popolo, e capisco che possono sembrare frasi fatte, ma stanno lì per i loro interessi. Tocca ad ognuno di noi far sì che il marciume politico venga debellato!?! Complimenti, siete veramente bravi!!! Vi seguo sempre. Salutoni a tutti. Torino, February 17, 2008
Padre Tommaso Pittalà, per noi sanvitesi “Padre Bronte”, è morto a San Vito dei Normanni (BR) nel convento dei frati minori e non ad Acireale come erroneamente è riportato nelle notizie che riguardano la città di Bronte. San Vito dei Normanni. Saturday, February 02, 2008 Padre Tommaso (al secolo Antonino Vincenzo Orazio Pittalà) è morto nel 1797 a San Vito (allora provincia di Lecce, oggi di Brindisi) ma noi mai abbiamo scritto che è morto ad Acireale. E' morto, invece, ad Acireale, padre Tommaso Schiros, anch'egli dei frati minori. (B.I.) |
Ho letto con orgoglio dei tanti personaggi brontesi che si sono distinti dentro e fuori di Bronte e, con rammarico, della prof.ssa Maria Martello, la pittrice Rosetta Zingale e Donna Maria Scafiti lasciate sole a riscattare il mondo femminile. Non si trova accenno alle donne che hanno accompagnato questi uomini: mogli, madri, sorelle, monache di casa, e perpetue che nella riservatezza e nell’obbedienza hanno contribuito al loro successo. Non per essere di parte ma sono fortemente convinta che senza la serenità della certezza di trovarle rincasando, magari ai fornelli spettinate e stanche, non avrebbero varcato l‘uscio di casa rimanendo seduti sulle scale a pensare. Sarà esauriente conoscere almeno il loro nome anche se sono consapevole che la loro storia e il loro pensiero, haimè, non sono stati degni di curiosità neppure al diretto interessato rendendo oggi impossibile la ricerca. Ma anni addietro parlando col Presidente dell’O.d.a, Padre Nino Calanna, che si annovera fra i nostri concittadini più importanti, della sorella che lo accudiva con venerazione ebbe a dirmi : “… se Angelina avesse dei difetti io non li conosco”. Potrebbe essere questa spigolatura a dare l’avvio alla ricerca o più semplicemente a rivolgere loro un grazie ovunque si trovino. Laura Castiglione E’ proprio vero. Anche noi abbiamo trovato pochissimi cenni di queste mogli o delle mamme che nel silenzio ma con grandi sacrifici hanno permesso ai propri mariti e figli di raggiungere il successo, diventare celebri e di essere ancora ricordati. Solo un caso: Marianna Leanza, moglie di Antonino Cimbali (sindaco di Bronte nel 1862) e madre dei più noti quattro fratelli Cimbali che tanto lustro hanno dato a Bronte. «Chi potrebbe spiegare una famiglia come questa, una sì rigogliosa fioritura d'ingegno e di virtù, senza il ministero d'una madre impareggiabile?» E’ infatti questo che, il 3 Novembre 1921, scriveva un giornale nella recensione del libro di Carmela Fiorentino dedicato appunto a Marianna Leanza: Il Centenario di una madre (Marianna Cimbali) 1820-1920, Roma Tipografia Cooperativa Sociale, 1921. (B.I.) Ciao 23 Gennaio 2008
io sono nata in Germania, ma i miei genitori sono brontesi. Hanno lasciato il loro paese nel 1963 per motivi famigliari. Sono tanti anni che non vengo an Bronte. Sono sposata con un tedesco e viviamo con i nostri 3 figli in Francia. Oggi ho saputo da mio zio, che vive a Marsiglia da più di 30 anni, di questo vostro sito molto interessante. Passo gia tutta la giornata a leggere! Dalla mia famiglia non so molto, ho riconosciuto alcuni nomi e adesso vorrei sapere se avete delle informazioni sul ramo dei Lupo con sopranome «crucifisso» (…), una famiglia di falegnami. Potete forse farmi sapere di più di questo ramo dei Lupo? Sarei veramente molto grata e felice, perchè anche non essendo nata a Bronte, ed essendo straniera, qui come là, la nostalgia delle radice si sente sempre nel cuore. Comunque grazie per questo meraviglioso regalo che è il vostro sito, tanti auguri e la benedizione di Dio per il futuro. Grazie e ciao. da Schoeneck (Francia)
ho letto in questi ultimi giorni alcune pagine della Genealogia dei Barbaria, che il Prof. Nunzio Longhitano ha magistralmente preparato. I Barbaria, con Paolo Barbaria e Isabella Di Giovenio e con tutti gli altri, si sono spesso avvicinati alla famiglia Camuto, stabilendo con essi legami famigliari molto stretti. Non tanti anni addietro un nostro caro cugino, Dino Camuto-Meli sposò Emma Barbaria-Carastro. La loro figlia Valeria Camuto-Barbaria sposò Reno Barbaria di Emmanuele e di una gentildonna che, pur essendo lei stessa calabrese, da noi loro buoni amici era detta Donna Angelina “a Bruntisza”. Le tre figlie di Valeria Camuto Barbaria e di Reno Barbaria, figlio della ”Bruntisza”, diedero inizio ai Barbaria-Camuto. Apprendiamo ad apprezzare le Genealogie ognuno della nostra famiglia. New York, 12 Settembre 2009
Finalmente dopo tanti anni noto con grande soddisfazione che i sindaci di Bronte e Maletto si stanno adoperando per rimuovere quell'ingiustificato e deleterio divieto che impedisce di fatto di poter godere appieno del nostro vulcano, l'iniziativa di far visitare il nostro parco tramite bus navetta pubblici la trovo al momento l'unica soluzione possibile per poter “vendere” il nostro territorio, mi si perdoni l'espressione commerciale, ma operando da circa 20 anni nel settore e avendo fatto conoscere ad oltre 3000 turisti olandesi, austriaci, svizzeri e tedeschi tali bellezze, mi doleva che i cittadini non adusi a scarpinate kilometriche non potessero farlo. Bronte, Tuesday, October 09, 2007
Complimenti per le ricette al pistacchio. Dalle torte fino al miele, bistecche ecc... Meravigliosa pagina. Ancora complimenti. Hagen (Germania), September 28, 2007 | |||||
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mi manchi Bronte e tutti gli amici, in particolare la mia famiglia! | |||||
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e sto facendo una ricerca approfondita sulla mia famiglia. Mio nonno mi ha raccontato di Bronte e del fatto che suo nonno (Francesco Aidala) e sua nonna (la marchesina Spedalieri, nipote del famoso Nicola) hanno vissuto lì e che Francesco e suo fratello Giovanni (credo questo sia il suo nome) si sono trasferiti lì dalla Spagna. So che mio nonno ha una cugina, Marion, che dovrebbe vivere ancora a Bronte e che ormai credo sia molto anziana. Mi piacerebbe sapere se ho dei cugini alla lontana lì, se ho dei parenti che non ho mai conosciuto. Vi sembrerà strana la mia richiesta ma mi piacerebbe, se possibile, avere contatti con altri Aidala che risiedono lì, anche solo per riuscire a saper qualcosa di più sulle radici della mia famiglia. Per qualsiasi chiarimento o informazione questa è la mia e-mail e il mio telefono cellulare è 3290625109. Grazie e buona giornata, 17 Apr 2007
Ciao mi chiamo Vincenzo, ma tutti mi chiamano Enzo, sono nato a Bronte, esattamente in via Napoli, poi i miei si sono trasferiti in Toscana, dove io ho vissuto fino al 2004. Adesso mi sono trasferito in Australia, ma Bronte lo conservo sempre nel mio cuore,anche se è dal 1991 che vi manco. Ho moltissimi parenti che vivono a Bronte, tutti dalla parte (dei Spitaleri). E' due anni che ho scoperto il vostro sito, non potete immaginare che enorme piacere mi abbia fatto. E' BELLISSIMO!!!!!!! Melbourne (Australia) | ||||||||
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