Viaggio nel mondo della Consulenza Comunale
Lo Scopone Scientifico L’estate è certamente il periodo più indicato per organizzare delle bellissime giocate a carte sia sotto l’ombrellone che nella quiete pomeridiana della verde e lussureggiante campagna brontese, senza dimenticare i numerosi circoli ricreativi dislocati lungo il Corso principale e nelle viuzze della nostra amata Bronte. Gli sfidanti si cimentano in partite mozzafiato, mettendo così alla prova le proprie capacità razionali e ludiche in giochi di grande abilità quali “briscola”, “scopa”, “tre sette”, “scala quaranta”, anche se il più famoso e ambito resta essere sempre lo “scopone scientifico”… Ora, dopo questa giusta premessa, mi addentro verso quella che è la ragione del mio intervento, vale a dire le numerose “Consulenze Gratuite ” di cui il nostro caro Sindaco e Senatore Pino Firrarello si sta dotando per migliorare e potenziare la propria attività amministrativa. A questo punto, la domanda nasce spontanea, come diceva un famoso conduttore televisivo: è possibile che un Politico dalle capacità innumerevoli e indiscusse, quali presenta il nostro Primo Cittadino, abbia necessità di ricorrere alle suddette consulenze?! Forse perché vuole alleggerire, di un certo carico di lavoro, la propria Giunta e le varie Commissioni così tanto impegnati nell’affrontare e nel risolvere i vari problemi che affliggono la nostra cittadina? Oppure si vuole coinvolgere, più del dovuto, pensionati che dovrebbero essere veramente tali data l’età e le ridotte capacità, e giovani professionisti che, grazie al proprio lavoro, ottenuto con grandi sacrifici, in realtà non dovrebbero avere tempo e competenza per fare i consulenti…?! In verità, con tutta la mia buona volontà, non riesco a trovare una giusta ed efficace motivazione a tali scelte, anche perché, queste, se da un lato creano una certa confusione di ruoli all’interno degli uffici comunali, generando notevole malumore tra i cittadini e non solo, dall’altro non risultano essere molto produttive dal punto di vista dei risultati ottenuti (vedi il quinquennio precedente!). Però una soluzione sento di proporla, proprio per il bene che voglio al nostro caro Sindaco e alla nostra amata cittadina: sarebbe forse meglio investire di tali consulenze, formalmente, i venti consiglieri comunali, forti dell’incarico e dell’impegno di rappresentanza, ricevuto qualche mese fa, nei riguardi della cittadinanza, lasciando così che i pensionati impegnino il proprio tempo, soprattutto, nell’attività ricreativa e ludica, quale, ad esempio, il famoso “scopone scientifico”… e i giovani professionisti, invece, nel proprio lavoro… Godetevi le ferie!!! Giuseppe D. D. 27 Luglio 2010
Solstizio d'Estate…
La politica come ...un'arte Con l’avvento della stagione estiva si vanno placando, nella Nostra Amata Cittadina, gli echi e le polemiche primaverili legate alle vicende politiche ed elettorali che poi, alla fine, hanno visto come unico e vero protagonista il nostro caro Sindaco e Senatore Pino Firrarello, rieletto a furor di popolo. Sulla riconferma del Suo mandato non ho mai avuto alcun dubbio, considerata la “pochezza programmatica” degli altri candidati alla carica di primo cittadino, senza però intaccare in alcun modo le riconosciute e indiscusse doti umane degli stessi. Certamente le capacità, la competenza, l’esperienza, le idee, i programmi del nostro Sindaco, invidiate e invidiabili sia a livello regionale che nazionale, hanno giocato un ruolo fondamentale e “salvifico” nei riguardi della Nostra Amata Bronte… Tuttavia, nel corso della campagna elettorale e, ancor di più, dopo il 31 di Maggio, ho riscontrato “in molti” una strana euforia, che presenta, a sua volta, forme e modi diversi: c’è chi ostenta deliri d’onnipotenza; c’è chi pensa di darsi al trasformismo; c’è chi ama stare su una sottile linea rossa; c’è chi, più semplicemente, ha deciso di diventare “un campione” nelle discipline sportive legate all’atletica leggera quali, ad esempio, il salto in lungo, il salto in alto o più semplicemente, sta cercando di battere il record della velocità nell’accaparrarsi chissà quale poltrona, anche nell’ottica delle prossime elezioni provinciali. Certamente non voglio dedicare il mio intervento solamente a questo “piano o livello” della politica che risulta essere di una mediocrità assoluta, bensì sento il dovere di rivolgere “un consiglio” augurale vero, sincero ed affettuoso ai venti Consiglieri Comunali e ai quattro Assessori che si apprestano ad occupare attivamente e dialetticamente gli scranni delle stanze municipali, dando inizio al loro mandato quinquennale (si spera!!!). Il mio Augurio è che non perdano mai di vista la consapevolezza del ruolo che andranno a ricoprire, guardando sempre e moralmente alla politica come ad un’Arte e non come ad un mestiere…, custodendo e affermando nell’azione politica tutti quei Valori Etici che stanno alla base della Responsabilità Amministrativa, vedi l’Onestà, la Serietà, il Rispetto, la Dignità, l’Oculatezza, la Coerenza, la Rappresentatività’, la Professionalità, la Competenza, il senso del Dovere, ma, più d’ogni altro, quel Bene comune che abbatte ogni differenza e schieramento, annullando qualunque logica del potere e dei numeri («Repetita iuvant»!!!). Sono fermamente convinto che la Nostra Bronte potrà essere più bella e accogliente, ricca (strutturalmente), ordinata e colta, soprattutto per quanto concerne tutti quei servizi di cui il Nostro Sindaco ci ha dotato nel passato e che sicuramente incrementerà nel presente e nel futuro, come promesso più volte, badando principalmente a migliorare e, se possibile, a cambiare quella “mentalità”, spesso così poco rispettosa degli altri e delle cose comuni, che in tante occasioni ci ha fatto indietreggiare dal punto di vista gestionale, economico, sociale e culturale… Buona estate a tutti!!! Giuseppe D. D. 25 giugno 2010
Signor Bixio,
Le notifico …lo sfratto dal mio paese! Questa è la frase che mi è venuta spontanea leggendo quanto dichiarato dal sindaco di Bronte! Finalmente si chiude un capitolo aperto 150 anni fa e ipocritamente festeggiato, anche in Sicilia, con grande enfasi! il grande bluff dell'unità d'Italia ha un piccolo grande neo... Bronte, e con questo gesto si getta un'ombra che sicuramente avrà la sua eco anche sulla stampa nazionale! Un piccolo gesto ma dal significato grandissimo, una rilettura diversa della storia propinataci sui libri e dai media, proni alle richieste padronali! Questo piccolo gesto dovrebbe cominciare a far rivedere nella giusta luce il tratto di storia che va dal 1860 ad oggi, e cose da rileggere ce ne sarebbero tantissime, a partire dalla tassa sul macinato, dalla leva obbligatoria (fortunatamente eliminata da qualche anno), dallo scippo del Banco di Sicilia […], dalla chiusura di Termini Imerese (al governatore che voleva cedere lo stabilimento alla Toyota anni fa fu “casualmente” notificato un avviso di garanzia come collaboratore esterno della mafia... coincidenza?), dalla distruzione delle più belle coste siciliane per colpa di una industrializzazione indiscriminata (a Priolo, Gela, Melilli, Augusta secondo l'Ocse c'è la più alta percentuale di mortalità per tumore ai polmoni a causa delle raffinerie e dell’inquinamento) e l'elenco potrebbe ancora continuare per molte pagine! Nulla a che vedere con le richieste strumentali e assurde della Lega Nord (far pagare a tutti i cittadini la multa per la quota latte degli allevatori del nord è stata una vera beffa!) le rivendicazioni della Sicilia e del sud intero hanno una valenza storica ben più spessa, solo che non hanno trovato il Bossi del Sud e se qualcuno ha mai provato ad alzare la testa... ecco pronto un avviso di garanzia per associazione esterna alla mafia... tutte coincidenze? […]. Apprezzo il gesto che il mio comune si appresta a fare perchè ha un valore che va al di la della pura rivisitazione storica, ma dovrebbe essere un gesto di intolleranza verso l'ipocrisia e lo stare proni davanti allo strapotere dei poteri forti, dovrebbe essere un segno di risveglio dal torpore che per decenni ci ha fatto sopportare ingiustizie, infamie e sodomizzazioni di tutti i tipi! (come poter dimenticare la volta in cui ben 300 miliardi su 365, destinati alle piccole e medie imprese di Catania furono dirottati alla Stm Microelectronics, che come si sa bene .... è una piccolissima... multinazionale!) e forse la nostra terra smetterà di essere la regione con più dipendenti regionali (4 volte più che in Lombardia e una produttività pari a un decimo!) con più sportelli bancari “stranieri”, un segno di risveglio che dovrebbe farci chiedere come è possibile spendere 1.6 miliardi di euro per la promozione turistica e avere un calo del 2.6% sulle presenze totali e ben del 12% su quelle straniere, ottimo investimento, non c'è che dire! Un piccolo gesto come segnale di risveglio da portare ad esempio alle generazioni future affinché si sentano orgogliosi di appartenere al glorioso popolo del sud e rivendicare il proprio diritto a vivere in modo decente ed avere il meritato rispetto! Nuccio Gatto 14 giugno 2010 11.47
Ribaltare la Realtà non è segno di Coerenza
Avendo consultato recentemente il sito di Bronte/Insieme, mi accorgo che è stato riportato nello stesso la pubblicazione di un articolo del Giornale di Sicilia del 5 giugno 2010 riguardo a considerazioni post-elettorali sulle locali e recenti elezioni dal candidato sindaco Leanza, e visto che lo stesso oltre che a tracciare un quadro generale sul prima, durante e dopo le elezioni, da me non condiviso per motivazioni che esprimerò ed approfondirò se necessario e a tempo debito, ha espresso, con caduta di stile, anche degli apprezzamenti sulla mia persona e sui miei comportamenti, ritengo necessario precisare quanto segue: Io ho condotto la mia campagna elettorale esponendo argomentazioni di natura politica e sociale spaziando dai problemi locali a quelli nazionali, evidenziandone anche il nesso, con un linguaggio semplice e accorato per rendere comprensibile il messaggio a tutti i concittadini col fine di smuoverli da quella pericolosa apatia che porta a non reagire più davanti a un linguaggio sempre più politichese e a conseguenti eventi che potranno diventare dannosi per il nostro futuro e per la nostra democrazia, senza con ciò offendere nessuno dei partecipanti all'agone elettorale trascorso. Ho evitato, in fase di definizione di candidature a Sindaco nel centrosinistra, qualsiasi contrapposizione con il candidato Leanza e ho rifiutato l'indizione delle cosiddette primarie, nello stesso ambito, in quanto avevo capito che lo stesso candidato Leanza, o chi per lui, cercava con questo stratagemma di acquistare maggiore visibilità a mie spese; ritengo che la visibilità verso i cittadini va conquistata giorno per giorno mettendosi a disposizione degli stessi e non con chiacchiere o furberie varie. Non accetto da parte del candidato Leanza la concessione della definizione di brava ragazza nel contesto della sua intervista, in quanto preferisco essere giudicata brava ragazza dai cittadini rispetto ai quali mi metto a disposizione quotidianamente. Non accetto l'affermazione, da parte dello stesso, di averlo io tradito politicamente per avere, giustamente, preso le distanze dalla sua realtà politica, divenuta, nella sua precedente esperienza di Sindaco di questo paese, insostenibile e conclusasi in un fallimento, come bene ricordano sicuramente i cittadini. Anzi, da un esame obiettivo è proprio lui che, a mio parere, ha incomprensibilmente tradito la fiducia della maggior parte degli amici che lo hanno sostenuto negli anni della sua lunga carriera politica e soprattutto, cosa ancor più grave, ha tradito la fiducia che i concittadini avevano posto in lui, con un quasi plebiscitario consenso elettorale, rifiutandosi di continuare a gestire il nostro Comune quando l'attività amministrativa si era ridotta, a causa di una ferrea e maggioritaria opposizione in Consiglio Comunale sulle grandi opere, ad una mera conduzione della quotidianità, facendosi fare la mozione di sfiducia. Un sindaco completo deve, nella giusta proporzione, sia programmare e realizzare le grandi opere necessarie per lo sviluppo dell'economia del paese, sia approntare e condurre tutta una serie di servizi e attività mirate al soddisfacimento delle necessità quotidiane dei cittadini, e sicuramente Leanza da questo punto di vista si è rivelato incompleto, visto il giudizio espresso dagli elettori nei suoi confronti. Ritengo legittimo che un candidato faccia delle obiettive analisi post-elettorali a commento dei risultati, ma quando questi sono deludenti sarebbe più giusto fare una onesta autocritica piuttosto che nascondere il proprio fallimento dietro pietose bugie tendenti a scaricare su altri le proprie esclusive responsabilità ed il mio presente intervento è stato fatto solo per onore di chiarezza. Ho l'impressione, tra l'altro, che Leanza non ha ancora capito che gli avversari politici stanno su un altro fronte e che continuare a fare guerra a chi si dovrebbe considerare dal suo stesso lato non fa altro che completare il disastro politico locale da lui iniziato regalando un paese a chi se lo poteva solo sognare e che ora potrebbe farla da padrone, sempre in senso politico, non si sa ancora per quanti anni, a meno che, con qualche trovata machiavellica e sottobanco, gli avversari storici non siano diventati collaboratori in barba a qualsiasi coerenza, come oggi di moda, per il supremo fine del “Bene del paese”, in quest'ultimo caso i brontesi non dovranno aspettare molto per constatare chi sta dalla parte della coerenza e della verità e di chi veramente potrebbe essere stata la responsabilità (o il “merito”) di un mancato ballottaggio che avrebbe potuto aprire nuove frontiere politiche. Un'ultima considerazione, a proposito di coerenza, va fatta sulle scelte di collaborazione (passata e, si presume, anche futura) fatta dall'ex Sindaco Leanza con Antonello Caruso, visto i tanti disegni allegorici e fortemente critici di Caruso, quando si dilettava a scrivere o a fare vignette su un giornalino di satira locale anni 90, nei confronti dell'allora non ancora Sindaco Leanza, in un periodo tempestoso che ha decretato la fine della prima Repubblica. Da tale considerazione scaturisce un ragionamento elementare di errore di valutazione da una o dall'altra parte, con la conseguenza che gli stessi risultano entrambi “brave persone” o “Biricchini” a secondo da quale prospettiva li guarda il cittadino. Ringrazio i cittadini per l'attenzione che destineranno a questo articolo e per le intelligenti riflessioni che sullo stesso faranno, nonché per il sostegno dato alla mia candidatura. Con affetto Enza Meli 09 giugno 2010 21.13
La democrazia dell'ex assessore
Iniziamo bene Nel leggere le dichiarazioni di Vincenzo Sanfilippo, non posso che avere un senso di sconforto e disagio: come fa, lui, a fare certe affermazioni nei riguardi di un candidato Sindaco che ha giocato da arbitro, quando il caro Sanfilippo ha vestito i panni di Assessore sia nella giunta dell' On.le Leanza che nella giunta guidata dal Senatore Firrarello? Caro Sanfilippo, mi auguro che da qui a breve sia Lei che gli altri 19 Consiglieri designati e “voluti”" dall’elettorato brontese, pensiate solo al bene di Bronte e certe affermazioni non penso che possano riguardare Noi comuni cittadini brontesi. Finiamola con le critiche; mettiamo da parte gli interessi personali e adesso: bisogna lavorare tutti insieme per dare una risposta a tutti gli elettori che vi hanno dato fiducia e il potere nelle vostre mani. Giuseppe Scalisi 09 giugno 2010 23.30
La Democrazia è questa!
Ricorsi e non, il 52% dei votanti, ha scelto il Sen. Firrarello e non posso fare altrimenti che i miei auguri di Buon Lavoro!! Resta il fatto che Bronte è diviso in due; resta il fatto che è stata una Buona campagna elettorale vissuta dai due maggiori contendenti nel rispetto e nei toni molto pacati. Complimenti!! Resta il fatto che qualche candidato sindaco non ha perso l'antico vizio ed invece di giocare correttamente la partita da calciatore, ha preferito, alla fine, fare da arbitro. Arbitro di terza categoria, di quelli che patteggia per la squadra di casa; di quelli che possibilmente, avendo qualche interesse comune "antico", preferisce accontentarsi del male minore, o meglio, del migliore affare. Resta il fatto che solo due liste non hanno avuto il seggio e che "il corvo" e/o "la cucca" (interna ed esterna) non sono stati accontentati; resta il fatto che per colpa di qualche "scienziato" abbiamo perso 2 seggi. Comunque adesso quello che abbiamo detto e scritto, per favore, facciamolo! La nostra gente, quella che ha più bisogno, lo chiede. La nostra piccola ed importante parte la sapremo fare. Proporremo le cose da fare, negli interessi della nostra città e non facendo sconti a nessuno. E se qualcuno vuole i voti nostri se li dovrà sudare. Auguri e Buon lavoro a tutti Noi. Vincenzo Sanfilippo - Lista civica Famiglia Lavoro Solidarietà 04 giugno 2010 13.15
Complimenti Senatore
Non posso far altro che complimentarmi con il Senatore Giuseppe Firrarello nell'aver vinto le elezioni Comunali. La gente ha deciso e quindi bisogna andare avanti nella speranza che, egregio Senatore, stavolta si faccia affiancare da persone che meritano tale prestigio di rappresentare Lei e il Paese. Molto è stato fatto nella precedente legislatura; molto poteva essere fatto, ma ciò deve essere un ulteriore impegno per la Sua legislatura che verrà. Caro Senatore: in passato su molto ho avuto da criticare, specie nei confronti di qualche Suo rappresentante; mi auguro che possa formare una squadra che abbia, come primo fine, il bene di Bronte. Buon lavoro Signor Sindaco. Con cordialità, Giuseppe Scalisi 02 giugno 2010 17.59 Una palinodia
Pinopoli Mi pento e chiedo scusa. I risultati delle elezioni comunali del 2010 a Bronte non lasciano alcun dubbio. Mi sono sbagliato. Il sindaco uscente -Senatore Pino Firrarello- è stato confermato nella sua carica dal 52,91 % dei votanti. Non solo: il 30,58 % dei suffragi è andato alla lista sostenuta da Raffaele Lombardo e composta da recentissimi avversari politici del Senatore ma suoi sodali di lungo corso. Rimasugli e frattaglie sono andati -giustamente- alla candidata del PD e a un ex sindaco socialista. Io non ho saputo vedere, mentre il sindaco sa guardare lontano e conosce meglio di ogni altro -sicuramente meglio di me che sono brontese- i desideri, le aspirazioni, le speranze, le volontà, il sentimento dei suoi cittadini. Lui che neppure è di Bronte a Bronte ha voluto donare la sua antica esperienza amministrativa, i suoi solidi rapporti con il governo centrale di Berlusconi, il suo tempo, le sue strette di mano, la sua saggezza. Sono davvero dispiaciuto di averlo in questi anni attaccato -anche se spero in modi sempre civili- e mi dissocio completamente da quanti anche in queste ore parlano di voti non limpidi e di illusioni clientelari sparse attraverso le candidature di tanti giovani ai quali sarebbero stati promessi pane e posti. No, il suo successo è troppo cristallino e giunge dopo cinque anni di oculata, prudente, fattiva amministrazione. Persino la nuova piazza Spedalieri adesso -caduto il velo di Maya- mi appare nella sua bellezza di luogo moderno, spazioso, dinamico, con le sue onde vaganti e i suoi archi trionfali. Vorrei ottenere la comprensione e il perdono del nostro Primo Cittadino. E per impetrare con migliore speranza il suo generoso sorriso, formulo l’umile proposta di mutare il nome del mio paese natale dal ricordo di un ciclope con un occhio solo a quello di un uomo che ci vede benissimo e al quale auguro ulteriori successi. Non più Bronte ma Pinopoli. Alberto Giovanni Biuso Martedì 1 giugno 2010 |
La Ss Bronte - Adrano
Difendiamo il verde per una migliore qualità della vita «Come mai Legambiente e altre associazioni ecologiste non hanno fatto sentire la loro voce in difesa della natura?» (...) I lavori di ristrutturazione del tratto di strada Bronte-Adrano sono gia iniziati nella prima decade del mese di maggio 2010 e tante famiglie in possesso di appezzamenti di terreno in corrispondenza di quel tratto si sono già viste letteralmente espropriare la proprietà per uno scopo “di utilità sociale”. | Considerato che sono stati stanziati 40 milioni di euro per tale impresa, che forse non sarà nemmeno portata a compimento, come è già avvenuto in passato per altre, quale vantaggio ne trarranno i cittadini vittime di tale esproprio? Forse si tratta di una manovra politica escogitata solo a beneficio di pochi e non nell'interesse di tutti come invece dovrebbe avvenire in una democrazia. Infatti il sindaco ha pensato bene di incominciare subito i lavori per guadagnare terreno e averla vinta sugli avversari, grazie al suo attivismo politico che non ammette repliche. Però egli stesso ha sostenuto che i fondi stanziati non basteranno per completare l'opera (...). Allora che senso ha tutto questo, dal momento che la tanto sognata superstrada non sarà completata? Intanto si creerà un danno all'ambiente, privandolo di tante bellezze naturali con l'abbattimento di alberi secolari e bellissimi e la scomparsa di vedute panoramiche in pietra lavica. Oltretutto Bronte, che ha come risorsa principale l'oro verde, cioè il pistacchio, a causa di ciò perderà diversi alberi di pistacchieto, con notevoli danni in campo economico e finanziario. Molta gente che ha la fortuna di avere la casa in campagna per godere un pò di aria pura e la tranquillità del posto, si troverà all'improvviso come nel bel mezzo del traffico cittadino. In tal modo anche respirare solo un pò d'aria fresca sarà praticamente impossibile per non parlare poi del danno apportato anche alle bellezze paesaggistiche del territorio. Alcune zone sono state risparmiate dalla furia devastatrice del progresso urbano in quanto facenti parte del "Parco dell'Etna", perchè sarebbe stata turbata la "quiete dell'uccellino"! Lo stesso non si può dire per le aree toccate dalla follia e dal degrado che ormai ha invaso gran parte del territorio brontese (...). Detto questo, viene da chiedersi come mai Legambiente e altre associazioni ecologiste non facciano sentire la loro voce in difesa della natura e di quanti si adoperano per una migliore qualità della vita. | | Il verde è una risorsa da difendere, perchè preziosa e benefica, in quanto fonte della vita stessa. In questo momento tante persone piangono, perchè la perdita del loro orticello equivale alla privazione di una parte vitale del proprio io, e alzarsi al mattino per vedere davanti a casa propria ruspe e motoseghe, non è certo uno spettacolo edificante. Siamo forse tornati nel Medioevo, quando schiere di barbari invadevano i territori occupati distruggendo tutto, come Attila, flagello di Dio, che al suo passaggio non lasciava crescere nemmeno un filo d'erba? In conclusione, vorremmo dare un suggerimento al nostro "caro sindaco": “chi ha in mano le redini del potere, dovrebbe pensare al bene della collettività e non al profitto personale, come purtroppo accade al giorno d'oggi. Ecco perchè stiamo facendo sentire la nostra voce e siamo sicuri che solo chi opera con rettitudine e saggezza, sarà stimato e apprezzato da tutti”. G. G. e ...gli indignati brontesi 26 maggio 2010 13.02 La lettera del signor G. C.
Ho letto con grande interesse e stupore la lettera del signor G. C. (l'anonimato non depone certo a favore della bontà delle proprie idee) ed ho tratto le conclusioni che all'autore abbiano espropriato un pezzo di terreno, personalmente ho subito l'esproprio di ben 15.000 mq di terreno, bonificato da oltre 40 anni di lavori di mio padre, per costruirvi la nuova ragioneria e delle case popolari rimaste incomplete per oltre 20 anni, e per avere un indennizzo ridicolo (non milionario come quello del “povero” dr. Rizzo) ho dovuto sostenere 20 anni di cause e addirittura far nominare un liquidatore nei confronti dell'Istituto case popolari, quindi so bene cosa significa avere un bene espropriato, al di la del fatto economico, perché in quel terreno avevo passato molti momenti lieti della mia vita e soprattutto era legato il ricordo di mio padre, ma detto ciò, mi è sembrato giusto rinunciare al mio “particolare” per un bene collettivo (una scuola e delle case popolari mi sembrano un bene superiore al fatto che avrei potuto ricavare molti più soldi dal mio terreno edificandolo.....o no? forse sono rimasto un antico utopista?) orbene, mi chiedo e chiedo al signor g. c. e agli indignati brontesi (1, 2, 100, 1000?) una strada è meno importante per il benessere collettivo rispetto a qualche pianta di pistacchio? l'albero si può ripiantare altrove, anzi sarebbe il caso di ripensare a come rinnovare ed innovare la coltura del pistacchio, ma questo lo lascio dire agli esperti del ramo, come i partecipanti del convegno internazionale svoltosi al castello Nelson, dove ho potuto ammirare delle colture di pistacchio moderne e funzionale esistenti, badate bene, non in California, ma in Afghanistan, Iraq e altri paesi considerati, a torto, arretrati; ho visto delle foto di pistacchieti impiantati in modo razionale e produttivo e mi risulta che qualche saggio imprenditore agricolo brontese abbia messo a dimora migliaia di piante con dei sistemi innovativi. Tornando al discorso dell'esproprio, mi permetto di far notare che la Ss 284 per il nostro paese è sempre stata un handicap notevole nei confronti del commercio e della comunicazione e lo sanno benissimo le migliaia di brontesi che quotidianamente la percorrono. I dati scritti dal signor G. C. non sono esatti, non 40 milioni di euro ma appena 4.5 sono stati finanziati per il primo lotto e il secondo è in fase di finanziamento per una cifra simile o quasi e con mio immenso piacere ho sentito già parlare del progetto di un'autostrada che colleghi Adrano a Catania (dove transitano giornalmente oltre 40.000 auto, più della Catania-Palermo), una via di comunicazione migliore con la città e gli altri comuni viciniori non potrà che portare notevoli benefici economici alla nostra collettività, non saremo più considerati un paesello sperduto sull'Etna, ma l'immediata periferia della città, dove ancora si può investire in attività (la nostra zona artigianale è universalmente riconosciuta come la migliore di tutta la Sicilia e si stanno realizzando altri 18 capannoni, ha pensato il signor G. C. a questo? o pensa che le merci prodotte debbano essere trasportati a dorso di mulo?) e la qualità della vita è senz'altro superiore ai paesi della cintura etnea, ormai saturi ed invivibili. Al di la del fattore economico che probabilmente interessa poco al signor G. C., sarei curioso di sapere se gli è mai capitato di trovarsi dietro ad un tir sulla Ss. 284 e cosa pensava mentre aspirava i fumi dei gas di scarico... alla pianta di pistacchio? oppure smoccolava a più non posso contro la classe politica e burocratica che da 40 anni ci prometteva una nuova strada? e ora che finalmente si sta realizzando... ci lamentiamo? Posso capire, ma non condividere, il disappunto di chi viene colpito nell'interesse particolare, ma da cittadino brontese, imprenditore e commerciante non posso che auspicare un ulteriore sviluppo delle vie di comunicazione perché esse porteranno lavoro anche a coloro che dovranno rinunciare a qualche pianta di pistacchio che, oltre a produrre, bisogna anche vendere! suggerisco al signor G. C. e agli indignati brontesi di mettere a dimora altrove le piante tolte e di mettere un cartello sulla costruenda strada con su scritto: Vendesi pistacchio di Bronte, dal produttore al consumatore Penso che in poco tempo le sue lamentele cesseranno per lasciare il posto ad un sorriso soddisfatto e ad un portafoglio gonfio! scommettiamo? Cordialmente Nuccio Gatto 29 maggio 2010 15.28
Il lungo Cammino degli Slogan e dei Meriti
Cari amici brontesi, da quindici giorni in Paese si vive un'atmosfera idilliaca: tra spot, foto, comizi e quant'altro, si notano facce "clonate" di persone che di punto in bianco sono diventate buone dall'animo affabile e angelico. Persone che hanno a cuore il bene di Bronte, che si adoperano per risolvere i problemi di giovani ed anziani. Certamente, gli slogan dovrebbero servire per accattivarsi la simpatia di Noi detentori del certificato elettorale, una tessera che a volte ingombra i nostri cassetti, ma che a fine mese diventerà un qualcosa di realmente prezioso. A tal fine, Vi invito a visionare il blog da me creato al fine di poter condividere con Voi le idee e le impressioni del Nostro Paese. E allora cari amici facciamo si che non venga offesa la Nostra intelligenza e con la serenità e gioia esprimiamo il nostra leale e spontanea preferenza e Vi invito a visionare il mio blog. Con cordialità, Massimo T. 21 maggio 2010 12.49 Elezioni 2010
Un Programma Ideale per il Candidato Sindaco In pieno agone elettorale ci prepariamo a sentire di tutto e di più, come di consueto, salvo poi …verifica post elezioni. Mi permetto di sottoporre ai lettori del sito ed eventualmente ai candidati sindaci un modesto Manifesto elettorale e se di loro gradimento, eventualmente, impegnarsi a sottoscriverlo pubblicamente ed inserirlo nel loro programmi. Per ovvi motivi sarò molto conciso ma sempre disposto ad approfondire eventuali punti, qualora richiesto: 1) impegno a difesa dell’ospedale di Bronte; 2) creazione di una task force di esperti (preferibilmente a titolo gratuito) per affrontare l'emergenza lavoro; 3) utilizzo del liceo Capizzi e del Castello Nelson ai fini di un loro utilizzo come sede di università; 4) creazione di una linea urbana che da Piano dei Grilli porti i turisti nella zona alta del nostro versante dell'Etna; 5) negli eventuali dibattiti pubblici (che mi auspico ci siano) utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, evitando accuratamente il politichese! 6) impegno a potenziare ulteriormente la sagra del pistacchio; 7) individuazione e successiva eliminazione di tutte le voci in bilancio inerenti spese non necessarie (da notare la finezza linguistica, non ho usato la parola sprechi!); 8) impegnarsi affinché il nostro comune abbia sempre l'acqua pubblica e non ci si faccia tentare dalla privatizzazione "pelosa". 9) Utilizzare tutte le forme legittime che consentano di far lavorare principalmente le aziende locali o che abbiano sede legale nel nostro comune. 10) Consentire il libero accesso ai documenti amministrativi e all'informazione sulle attività amministrative a tutti i cittadini. Mi sembrano dei punti qualificanti e non impossibili da attuare. Resto in fiduciosa attesa Nuccio Gatto 03 maggio 2010 16.14 «Nella mia qualità di candidato sindaco alle elezioni amministrative del 30 e 31 Maggio concordo con le proposte avanzate dal signor Nuccio Gatto e mi rendo disponibile ad un confronto con gli altri candidati sindaci sugli argomenti suggeriti nella lettera del 03/05/2010.
Dott. Salvatore Leanza» 11 maggio 2010 15.59 «L’importante è votare con la giusta valutazione delle persone»
In Paese, si vive la solita realtà che ci ha sempre contraddistinto in prossimità delle elezioni comunali. Esistono sempre le solite situazioni: - caccia ai papabili candidati (rigorosamente almeno 2 per famiglia) - promesse e continui rinnovi di speranze a noi poveri comuni essere mortali. Come far cadere questo tabù? In me, è sempre viva una frase detta nella fiction televisiva “Il capo dei capi”, quando la capo mafia, in un colloquio con la giudice di turno, riferisce alla stessa dicendo cosa è venuta a fare in Sicilia e afferma: “Dottoressa, la Sicilia può cambiare solo se lo vogliono i siciliani”. Prendendo spunto da questa profonda affermazione, invito tutti gli elettori sin dalle prossime votazioni, a tirar fuori l’orgoglio che c’è in ognuno di Noi: - da parte dei potenziali consiglieri (219) che ognuno abbia il coraggio di lasciare strada a chi realmente compete per una voglia di rinnovamento della Nostra amata Bronte; - il voto non dovrà essere visto come una dimostrazione di aver “portato” 5 – 7 – 10 – 15 preferenze al proprio candidato Sindaco, perché se da una parte ci si accattiva la simpatia del proprio candidato Sindaco, dall’altra parte si perde la faccia nei confronti del proprio elettorato e non è giusto “speculare” sul diritto di voto che ognuno di noi ha; - da parte del popolo brontese che sia capace di esprimere la preferenza a prescindere dalla parentela e/o dalla conoscenza di uno o dell’altro candidato. Dobbiamo tutti capire il perché dell’ingente forza numerica degli aspiranti potenziali consiglieri. Amici brontesi: vogliamo veramente voltar pagina sin dalle elezioni comunali? E allora, al momento di esprimere il Nostro consenso attraverso la Nostra importante preferenza, pensiamo solo al bene di Bronte e mettiamo da parte le amicizie (occulte) di chi ci chiede il voto al solo fine personale; mandiamo al Consiglio chi vuole veramente essere il fautore di giusti “consigli” alla macchina Comunale (ecco il significato della parola consigliere). Non importa chi votare: può essere espressione di destra, di sinistra, di centro… L’importante è votare con la giusta valutazione delle persone e distinguere tra i “veri e vogliosi” candidati e i “falsi e mercenari in cerca di una sistemazione”. Con estrema fiducia nel buon senso degli elettori, Massimo T. 09 maggio 2010 18.05 |
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