| |||
|
Campo da golf: sarà il «Prusst» a redigere il piano di lottizzazione Sarà l'ufficio tecnico del Prusst Valdemone a redigere il piano di lottizzazione dell'area dove i Comuni di Maletto e Bronte intendono realizzare il campo da golf, con il sindaco della città del pistacchio, Firrarello, che chiederà presto al suo Consiglio comunale di votare l'adesione al Prusst. Questo l'esito di un vertice presieduto dal primo cittadino di Bronte assistito dal direttore generale dott. Michelangelo Lo Monaco, dal dirigente dell'Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo e dall'esperto Antonio Paparo, cui hanno partecipato il sindaco di Maletto, De Luca, con l'assessore Vincenzo Russo ed il dirigente dell’Utc Antonino Giuffrida, l'ing. Giuseppe Di Paola per il Parco dell'Etna, il dott. Lorenzo Murabito e l'ing. Pier Luigi Campione entrambi del Prusst: Soddisfatto De Luca: “Grazie ad Agati abbiamo pianificato il percorso da seguire affinché venga realizzata la vera progettazione della zona C pedemontana propedeutica alla realizzazione del campo da golf”. I tecnici inizieranno a lavorare subito dopo l'adesione del Comune di Bronte al Prusst. L'obiettivo è terminare il lavoro entro i prossimi 3 mesi. [La Sicilia]
Campo da golf dell'Etna Ora la ratifica dei Comuni Campo da golf dell'Etna. Per attivare il “primo intervento di realizzazione della struttura fra Bronte e Maletto” incontro fra il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, quello di Maletto, Pippo De Luca, il soprintendente del Parco dell'Etna, Giuseppe Di Paola, il responsabile del procedimento Lorenzo Mirabito e il suo collaboratore, Pier Luigi Campione. Politica dei miracoli: dopo il sogno utopico del terzo polo turistico, ecco il progetto green Il Vulcano, il golf e i selvaggi Strade impraticabili, ferrovie chiuse, servizi carenti: questi gli interventi attesi Bronte - Sull'ipotesi del campo da golf che dovrebbe sorgere in contrada Difesa, ospitiamo con piacere il contributo del prof. Alberto Giovanni Biuso, dell'Università di Catania. «Su un quotidiano regionale del 13 novembre scorso è stato pubblicato l'ennesimo articolo sulla questione del campo da golf da costruire fra Bronte e Maletto. Vi si dà conto di una riunione durante la quale i proprietari e gli allevatori della contrada Difesa hanno giustamente espresso i loro timori di fronte a un progetto velleitario, distruttivo degli equilibri ambientali e umani della zona e anche costosissimo. La realizzazione del campo richiederebbe infatti almeno 15 milioni di euro, una cifra già da sola altissima e che sarebbe destinata, come sempre, a crescere. L'articolo si conclude però col consueto trionfalismo: «Tanto basterebbe per attirare i golfisti di tutto il mondo attirati dalla possibilità di venire a giocare nel posto dove si può godere la più bella veduta dell'Etna». Proviamo a spiegare ancora una volta perché così non sarà. Il golf è un'attività sportiva fortemente elitaria e pertanto l'incremento del numero di visitatori della nostra zona sarebbe del tutto trascurabile. Anche perché gli appassionati di tale sport non si accontentano di un campo ma vogliono alberghi di lusso e tutta una serie di strutture adeguate. La stessa relazione di pre-fattibilità generale (redatta per conto delle amministrazioni comunali di Bronte e Maletto, a firma dell'ing. S. Caudullo, dei geometri A. Saitta e A. Giuffrida, con la consulenza degli architetti L. Longhitano e G. Paparo) riconosce che «il cliente golf è il migliore turista» perché «ha tempo libero» e «alti livello di reddito». A meno di distruggere l'intera contrada Difesa - trasformandola in un villaggio turistico per qualche riccone del nord - il campo rimarrebbe pertanto inutilizzato. Inoltre, continuano gli estensori del progetto, i più appassionati praticanti di questo sport, gli statunitensi, preferiscono «destinazioni vicine a casa o facilmente raggiungibili». Costruzione e soprattutto manutenzione quotidiana di un green - specialmente in estate - richiedono una quantità d'acqua enorme, che gli amministratori confidano di trarre da leggendari pozzi «Perdipesce», la cui disponibilità effettiva nessuno ha comunicato. E intanto i nostri paesi subiscono ancora (nel 2006!) i turni di erogazione dell'acqua quando in tutti i contesti civili l'acqua è disponibile nei rubinetti 24 ore su 24 senza la necessità delle orribili vasche azzurrine che coprono i tetti e le terrazze delle nostre case. Il miraggio dell'occupazione costituisce l'aspetto più squallido di tutta la proposta. Infatti, la relazione che, ricordo, è stata redatta con l'intenzione di sostenere la costruzione del campo!, ammette che, alla luce dell'esperienza di altre zone, per l'economia brontese e degli altri paesi coinvolti i vantaggi veri arriverebbero intorno agli anni Trenta del XXI secolo... anche perché la gestione di un campo necessita di personale altamente qualificato, che da noi non si trova. Verrebbero impiegati quindi soggetti esterni con nessun vantaggio per l’occupazione locale. Se gli amministratori delle nostre zone hanno davvero a disposizione dei finanziamenti, credo che sarebbe assai preferibile - per non dire necessario - invece di costruire le buche da golf cercare di colmare le buche che hanno trasformato le strade interne della Difesa in un autentico colabrodo, rischioso sia per le automobili che per i pedoni e realizzare una tangenziale esterna - che il sen. Firrarello aveva promesso in campagna elettorale - la quale liberi da camion enormi, da autotreni e da autocisterne una circonvallazione che ormai è impercorribile e molto pericolosa. La presunta adesione degli ambientalisti a questo progetto è un altro equivoco. Come socio del Cai Club Alpino Italiano e del Wwf, ho avuto assicurazioni da parte di tali associazioni - e anche da Legambiente - che il consenso di alcuni membri è stato espresso a titolo esclusivamente personale e non a nome delle associazioni, le quali ritengono invece che l'attività turistica più consona alle caratteristiche del nostro splendido territorio sia il trekking attrezzato. Incrementare il trekking tramite sentieri predisposti, guide competenti, rifugi aperti e non sprangati, vigilanza e assistenza, darebbe lavoro sicuro pulito, costante in ogni stagione dell'anno. Come studioso di scienze umane, infine, devo osservare che il golf è un'attività che non ha niente a che fare con la storia e con le tradizioni della zona etnea. I pochi turisti agiati e snob che verrebbero perché attirati dal golf ci guarderebbero e ci tratterebbero come gente che nulla sa di questo sport e quindi con grande disprezzo Vorrei chiedere, infatti, a chi mi sta leggendo quali regole conosce del golf. Se la risposta è «nessuna o quasi», dovrà rassegnarsi a essere guardato - da questi ricconi - come un selvaggio. È questo che vogliamo?» Pool di tecnici per accelerare l'iter del campo da golf Firmare un protocollo d'intesa fra i Comuni di Maletto e Bronte, individuare al più presto e convocare i proprietari dei terreni interessati alla realizzazione del green, ed indicare la formula giuridica migliore che coinvolga i proprietari e allo stesso tempo permetta al privato di trovare vantaggioso la realizzazione del campo da golf. Sono i passi che il sindaco di Bronte, Firrarello e quello di Maletto, De Luca hanno indicato ai tecnici per accelerare l'iter del campo da golf nelle contrade Lago e Difesa. Per Firrarello la realizzazione del green è realmente una priorità, tant'è che ha riunito in Comune un pool di esperti e legali. All'incontro hanno partecipato, il vice sindaco Nunzio Calanna, l'arch. Luigi Longhitano, il direttore generale dei Comune, Michelangelo Lo Monaco, l'avv. Pietro De Luca, il dott. Antonino Paparo, Salvatore Spartà e Nunzio Spano. Con loro anche i dirigenti degli uffici tecnici dei due Comuni Giuffrida e Caudullo e la dott. Teresa Sapia. “Il protocollo d'intesa fra i due Comuni - ha dichiarato Firrarello - è indispensabile per iniziare un iter che impone la realizzazione di un campo da golf che dovrà interessare in egual misura i territori di Maletto e Bronte, I due Comuni avranno a disposizione un ingresso proprio, a dimostrazione che questo è realmente in comune. Poi è bene individuare il sistema per permettere ai privati di essere incoraggiati ad investire”. Per questo i tecnici dovranno verificare se è più utile istituire un consorzio di proprietari che cedendo il terreno partecipino agli utili di impresa o, una società. Agli esperti anche il compito di verificare se è utile pubblicare un bando di evidenza pubblica o un project financing. Il primo passo sarà convocare i proprietari del terreno per risolvere il problema della cessione o vendita del Terreno.[La Sicilia] Bronte e Maletto I sindaci Firrarello e De Luca incontrano i proprietari dei terreni dove dovrebbe sorgere il «green» «Il campo da golf porterà solo vantaggi» «Se riusciamo a realizzare il campo da golf i primi a ottenere vantaggi sarete proprio voi». Così il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ai proprietari terrieri di contrada Difesa e Lago, dove il Comune di Bronte e quello di Maletto intendono realizzare un «green». All'interno dell'auditorium del Real Collegio Capizzi di Bronte quasi riempito del tutto, oltre a Firrarello, anche il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, e l'arch. Luigi Longhitano, che hanno illustrato il progetto di pre fattibilità che coinvolgerebbe buona parte della zona «C» pedemontana del Parco dell'Etna, senza andare in deroga ad alcuna regola di salvaguardia ambientale. Alcuni proprietari, però, non hanno condiviso il progetto. Non avendo in mano ancora l'elaborato definitivo e con la paura che il proprio terreno gli venga espropriato, hanno contestato l'idea. Preoccupazione hanno mostrato, in particolare, gli allevatori della zona; qualcuno ha messo in evidenza che praticare il golf è costoso per la maggior parte dei brontesi e che non ci sarebbe l'acqua per irrigare il campo. Ma soprattutto la domanda più ricorrente è stata se dalla cessione dei terreni i proprietari ne ricaveranno un guadagno. Ci sono stati anche interventi favorevoli come quello del consigliere comunale di Maletto dell'opposizione, Antonino Cairone. Terminati gli interventi, però, Firrarello ha afferrato il microfono e, sceso dal palco, è andato fra la gente: «Le bellezze ambientali possono far diventare questa terra fra le più ricche - ha detto il sindaco - Dobbiamo però trovare il modo per portare da noi le economie legate al turismo. Il campo da golf è uno dei tanti strumenti che abbiamo intenzione di mettere in atto e vogliamo realizzarlo nel modo più democratico possibile, coinvolgendo cioè i proprietari dei terreni». Il sindaco, poi, ha ricordato che la progettazione è stata affidata al Prusst e che presto gli uffici comunali saranno in condizione di fornire tutte le informazioni utili a quanti saranno interessati al progetto. Lo studio di pre fattibilità, redatto dall'arch. Luigi Longhitano, prevede nel dettaglio la realizzazione di un campo con 18 buche per un percorso di 4000 metri. Tanto basterebbe per attirare i golfisti di tutto il mondo attirati dalla possibilità di venire a giocare nel posto dove si può godere la più bella veduta dell'Etna. [Fonte La Sicilia]
23 Settembre 2006 Campo da golf, nuova «spinta» di Firrarello Dopo il «sì» degli ambientalisti, coinvolti anche i proprietari dei terreni dove sorgerà il green Dopo aver convinto gli ambientalisti sull'utilità del campo da golf in contrada Difesa e Lago anche dal punto di vista della salvaguardia ambientale, adesso il sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello e quello di Maletto, Giuseppe De Luca, hanno iniziato la fase di coinvolgimento dei proprietari dei terreni siti all'interno del perimetro del «green». Per questo ieri Firrarello ha riunito nel Palazzo comunale alcuni proprietari. “Il problema - ha dichiarato Firrarello in apertura - adesso è l'acquisizione delle aree coinvolgendo i proprietari in un sistema virtuoso che li veda concorrere allo sviluppo del territorio, insieme con i possibili investitori". Un possibile sistema lo ha individuato l'architetto Luigi Longhitano nel rispetto del principio di "Democrazia urbana" che è tanto piaciuto agli ambientalisti. Per Longhitano i proprietari potrebbero trasformarsi in azionisti insieme agli investitori partecipando attivamente allo sviluppo e coinvolgendo i giovani del territorio che, credendo nell'iniziativa, possano mettere a disposizione le proprie professionalità. Positivo il giudizio dei residenti: "L'idea è certamente vincente - ha dichiarato il dott. Mario Zappia (presidente dell'Ato Joniambiente, NdBI) - e coniuga perfettamente sviluppo e salvaguardia ambientale. Merito al Comune di aver convinto gli ambientalisti sulla validità di un progetto che sono certo contribuirà a svegliare l'economia del territorio". Alla fine i proprietari dei terreni delle contrade interessate alla realizzazione del green hanno aderito a costituire un comitato. [Fonte La Sicilia] | ||||||||||
|
|