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Religiocando

Insegno Religione Cattolica all'IC "Parini" di Catania. Da qualche mese è sul web il sito www.religiocando.it. Il sito contiene puzzle, cruciverba, disegni da colorare e tante altre attività per conoscere (giocando) la religione cattolica!
Nel sito e' presente anche una versione internazionale (inglese, tedesca e spagnola).
Complimenti per il sito!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cordiali saluti
Prof. Nunzio R.

7 Gennaio 2007


Le "ingiurie" brontesi

Mi piacerebbe che fosse ricordato il soprannome di mio nonno... Braszi «u sciarunaru»... Non so cosa significa, forse potete aiutarmi voi? Grazie e complimenti per il servizio che offrite a tutti i brontesi che vivono fuori Bronte.

Riccardo G.

Milano, January 03, 2007
 

Fra Le cosiddette ingiurie a Bronte da noi elencate questa non c'è. Molto probabilmente il soprannome di tuo nonno Biagio, detto «'u sciarunaru» deriva dal fatto che abitava allo Sciarone, un quartiere posto in mezzo alla sciara nella parte alta di Bronte (B. I.)
 


Camminare per le strade di Bronte

Mi fa molto piacere camminare per le strade di Bronte tramite questo sito. Bronte il mio paese natale che purtroppo come tanti paesi del sud non ha offerto a tutti i suoi nativi di godersi il caldo sole, e gli odori di legna e pastisecchi, pane caldo appena sfornato, parlare il proprio dialetto.
Comunque grazie.
PS. perchè non organizzate una ciatroom per chi è dentro e per chi è fuori?

Giuseppe O.

Svizzera, December 25, 2006


Complimenti

Il vostro sito é interessante, istruttivo, umano. Mi auguro che possa servire sopratutto ai Brontesi di Bronte, di svegliare la loro coscienza per il rispetto dell'ambiente. Sono 45 anni che abito in Francia, ma il paese dove si é nato resta sempre nel cuore.
Continuate nel vostro lavoro perché ne vale la pena per i nostri giovani.
Saluti
Salvatore Z.

Bezu la foret, Francia, November 11, 2006

 

Gentilissimi brontesi,

mi e' capitato di imbattermi nel vostro interessante website e così ho deciso di mandarvi in cambio il mio. Voglio sperare che possa anche interessarvi. Chissà!

Sono David Goldman, cantautore e produttore di musica americana e internazionale. Per caso ho conosciuto il vebsite di Bronteinsieme, mi e’ piaciuto tanto e ho deciso di far conoscere ai Brontesi il mio.

Qualche legame con Bronte ce l’ho anch’io e, anni addietro, ci sono anche venuto. Volevo cono­scere i luoghi donde veniva la famiglia di mia madre, suo padre cioè, emigrato in Usa ancora ragazzo, assieme ai suoi genitori che erano i miei bisnonni.
In quell’occasione ebbi il piacere di incontrare alcuni dei Camuto sia di Catania che di Bronte.

Cordialmente

David

Singer, Songwriter, Producer American & International Music - USA, Wed, 8 Nov 2006
David Goldman website for people to get in touch with him is: http://www.Davidgoldman.com

CD “Summer With Juliet,” WorldWave Records

http://www.youtube.com/user/davidg44   - Press Kit: http://www.SonicBids.com/DavidGoldman



Hello,

I am kindly asking for consideration in listing my website on Bronte Insieme. I love this site and am learning much about the beautiful town my grandfather came from. I have started my website to try to find my ancestors from Bronte, but because I do not speak the language, it has been a difficult task.
My grandfather was the only child to come to the US, so I am certain I have cousins living in Bronte. If my website is posted, maybe they will find me! I already have a link to your site.
My site is: http://www.TheGattoConnection.com. Thank you for your consideration. My best,

Patricia Gatto De Angelis

HC 1 Box 1859 - Tafton, PA 18464 - USA
August 26, 2006

[Ciao, vi sto gentilmente chiedendo di collegare, se possibile, il mio sito web con Bronte insieme. Io amo questo sito dal quale sto apprendendo molto circa la bella cittadina dalla quale vennero i miei nonni. Io ho cominciato il mio sito web per cercare di trovare i miei antenati di Bronte, ma siccome io non parlo l' italiano, è stato per me un lavoro piuttosto difficile. Mio nonno è stato il solo figlio della famiglia Gatto venuto negli Stati Uniti, perciò sono sicura di avere dei cugini che abitano a Bronte. Se il mio sito web fosse collegato al vostro, forse loro potrebbero trovarmi. Io ho già un collegamento al vostro sito.
Il mio e': http://www.TheGattoConnection.com
Grazie per la vostra considerazione, i miei migliori riguardi]



Agli amici Brontesi auguri per la SS. Annunziata

Non e che la parola di Melchisedech sia Vangelo. Agli amici vogliamo solo richiamare una gustosa pagina del Decamerone del Boccaccio.

Melchisedech giudeo e il Saladino

Saladino, Sultano di Babilonia, chiese un giorno a un giudeo di nome Melchisedech, uomo dotto e savio, quale delle tre Religioni ritenesse la vera il Giudaismo, il Cristianesimo o l'Islam? Per non compromettersi, Melchisedech raccontò di un preziosissimo anello che il proprietario, uomo grande e ricco, aveva deciso che fosse in perpetuo trasmesso ai suoi figli. Chi l'avrebbe avuto, sarebbe stato l'erede e, in quanto tale, sarebbe stato onorato e riverito come il figlio maggiore.
Così di padre in figlio il prezioso anello era arrivato a un discendente che aveva tre figliuoli, e siccome erano tutti e tre buoni e virtuosi, lui li amava egualmente. Avevano saputo anch'essi della tradizione dell'anello nella loro famiglia, e ognuno pregava il padre, ormai vecchio, che a lui lasciasse quell'anello.

Il brav'uomo intanto, non sapendo chi dei tre prediligere, aveva ordinato a un maestro orafo che gli riproducesse due anelli, assolutamente simili all'originale.
Gli riuscirono così somiglianti che nemmeno il padre era capace di distinguerli.

Mi piace...

mi piace sempre ricordare la mia terra essendo lontano, mi piace vedere le foto e ritor­na­no i ricordi più belli.
Grazie
Giuseppe

Sat, 26 Aug 2006

In segreto li aveva consegnati a ciascuno dei suoi tre figli, assicurandoli che quello era l'anello di famiglia. Alla sua morte tutti e tre i figli pretesero di esser riconosciuti quali eredi, producendo in prova il proprio anello. Dovettero tutti e tre convenire che gli anelli erano assolutamente uguali e che non era possibile distinguere quale fosse l'originale e il vero.
Così, secondo Melchisedech, capita ai Giudei, ai Cristiani, e ai Musulmani. Essi sono convinti che la loro Legge, la loro Religione sia l'unica vera. Ma quale sia quale la vera Religione, come dei tre anelli, non è chiaro.

(Dal Decamerone di Giovanni Boccaccio, 1313-1375)

N. J. Nunkam

New York, August 12, 2006


Buongiorno a tutti,

Sono uno dei circa 20,000 abitanti di Bronte. Negli ultimi mesi mi è capitato di visitare molto il vostro sito, visto che non potevo essere a conoscenza dei fatti che coinvolgono il nostro paese perchè sto vivendo negli USA. Devo ammettere che è un bel sito sempre aggiornato e pieno di articoli che mi appassionano ogni volta che li leggo perchè riguardanti la mia cara cittadina.

Inoltre mi è capitato di scrutare la versione in Inglese e con mio rammarico ho potuto constatare che non è tra le migliori e che gli articoli, contenenti le notizie sul nostro paese, sono solo in lingua italiana.

A quel punto mi è venuta un'idea che volevo condividere con voi della redazione, perchè non istituire una sezione contenente le notizie di Bronte in lingua Inglese? D'altronde Bronte è una tra le pochissime cittadine siciliane che sono state colonizzate da parte dei Britannici, maestoso esempio è dato dall'Abbazia del Duca Horatio Nelson. Inoltre la lingua Inglese attualmente è una tra le più necessarie e richieste nel mondo del lavoro e in un mercato World Wide come Internet l'inglese e' sempre usato.

Sperando una risposta da parte vostra, offro le mie capacità e la mia conoscenza dell'idioma inglese e vi auguro una Buona Giornata.

Con affetto
Andrea B.

June 08, 2006


Searching for Gatto Family from Bronte

Hello. My grandfather was Gaetano Gatto from Bronte. His parents were Nunzio Gatto and Nunzia Tierolosa.
He came to the US and settled in Carbondale, PA. He had a brother that traveled from Sicily to Louisiana, then on to Argentina, from what I understand. I am searching for family members.

Patricia Gatto

Pennsylvania, USA, April 22, 2006


Bronte, città del Pistacchio e della Cultura!

Avv. Domenico (Mimmo) AzziaL'Avv. Mimmo Azzia (foto a destra, ndr) ne ha a parlato con tanto entusiasmo Giovedì 30 Marzo sul programma Sportello Italia, Radio Inter­national. In Italia non si vede, ma è visto nel resto del mondo da decine e decine di migliaia di Italiani.

E' stata una pubblicità mai avuta da Bronte, la città del Pistacchio e della Cultura. Mimmo Azzia ha offerto le paste di mandorle e pistacchi del Bar Sport Saitta, che la cortese conduttrice ha mostrato di gradire. Le ha date a quanti nello studio. A noi Italiani nel Mondo ha solo fatto venire l'acquolina in bocca! A Mimmo Azzia il nostro grazie!
N. J. Nunkam

New York, March 31, 2006


Rimpatriata

Ciao a tutti,
è con piacere che mi sono imbattuto nel vs. sito. Mi ha fatto ricordare la mia gioventù vissuta a Bronte. E' da ca. 18 anni che la mia famiglia si è trasferita in Saronno vicino Milano e che di conseguenza non vedo Bronte da tutti questi anni. Chissà quante cose sono cambiate.

Ora sono un 39enne con 2 figli e spero che questo messaggio venga letto da qualcuno che si ricorda di me e che mi risponda. Per esempio io ho frequentato le scuole medie presso il Seminario di Bronte, (purtroppo non mi ricordo il nome ma è quello vicino il bar di Cosentino) negli anni 1981-82-83. Inoltre giocavo a calcio nell'allora società sportiva che si chiamava Pistacchiese (o qualcosa del genere). Se qualcuno si ricorda di me mi risponda non può farmi altro che piacere.

Dino P.

Saronno, March 29, 2006


 

Il Fico Nero di Bronte

Gentili Signori,
Sono a disturbarvi per un fatto minimo che potrebbe essere l’occasione per cancellare un brutto falso storico. Sono un appassionato botanico del Nord (si fa per dire, vedrete che tutto è relativo) e ho dialogo con botanici all’estero.
Bene, dialogando con un mio amico di Goteborg, Svezia, scopro che è appena riuscito, a carissimo prezzo, ad ottenere da un vivaista di Parigi, una varietà di fico chiamato Hardy Chicago. Ora hardy significa forte, resistente, si intende al freddo. Il fatto che una varietà di fico sia pur resistente al freddo sia sorta a Chicago mi insospet­tisce. Successivamente entrato nel Forum di Gardenweb (il maggiore di giardinaggio e botanica in USA), qui dialogando scopro che Hardy Chicago va per la maggiore fra i collezionisti di fichi (coltivati anche in serra) di tutti gli Stati Uniti, specialmente in quelli dei posti più freddi. Recentemente è sorta la discussione da dove mai arrivi l’Hardy Chigago, mentre è chiaro che i fichi delle grandi coltivazioni della California vengono dalla Turchia.

Ora arriva la notizia:
Leon Edmond (Gardenweb user) - Albuquerque New Mexico (USA) - Mi dice quanto segue (traduco)
Hanc Mathies afferma che un suo amico e cliente abituale dei Vivai Belleclare in Planview, New York, dice per certo che quel fico, che è chiamato anche Bensonhurt purple (Bensonhurt Violetto), è originario del monte Etna, in Sicilia, dove la varietà è conosciuta per crescere fino a quasi 3000ft (1000 m) sul livello del mare. Esso ebbe tale nome (Bensonhurt) in New York, ma alla fine trovò la sua via per Chicago. Là un marinaio di stanza alla base Navale dei Grandi Laghi di nome Alfred Born, propagò l’albero che gli era stato dato da un italiano che viveva nel lato Sud di Windy City, (soprannome della città di Chicago). L’albero fruttificò senza alcuna protezione nonostante gli inverni durissimi di Chicago.
Alla fine Fred emigrò, e finì in Florida portandosi dietro talee del suo albero fino là. Fu lui a cambiare il nome di “Bensonhurt” in “Hardy Chicago” (Chicago resistente al freddo), per evidenti motivi.
Alla fine talee di quel albero in Florida raggiunsero la rete di vendita al dettaglio e con quel nome da li furono moltiplicate, diffuse, ed esportate, anche in Europa.

E’ possibile che questo fico nero, o violetto, piccolo, basso, probabilmente a cespuglio, che vive fino quasi a 1000 metri sull’Etna sopra Bronte non abbia neanche un nome in italiano, o meglio ancora in siciliano di Bronte? Non ci possono certo essere molti tipi di fichi lassù.
A me basterebbe che so “Ficuzza”, o “Neriddu” per poterlo spiattellare in Usa, in Francia, e perché no in Svezia; negli Usa in particolare ho ormai detto in lungo ed in largo che questa cosa è intollerabile, che mi sto dando da fare per avere il nome vero, Joseph Hood da Austin in Texas è in attesa, come pure Bo Blomqvist in Svezia, e Daniel Schneider in Francia.
A parte tutto sono personalmente curioso perché anche dalle mie parti in Liguria esiste un piccolo fico nero selvatico che vive sui monti, ma io non lo dico a nessuno, non vorrei che gli americani me lo brevettino, e poi ce lo vendano in esclusiva con un altro nome.
Una vostra risposta mi sarà comunque molto gradita. Sono disponibile per tutti i chiarimenti ritenuti opportuni. Saluti,
Sergio Carlini

March 08, 2006


Gentile Sergio,

purtroppo possiamo esserti di poco aiuto: non siamo molto esperti di fichi (ci piace solo margiarli ed a Bronte se ne coltivano di varietà diversissime anche se non tutte "indigene") e non abbiamo in zona amici botanici.
Abbiamo saputo però da altri amici - anch'essi purtroppo non esperti - che è vero che ai piedi dell'Etna (ai 900-1000 metri per intenderci) esistono della piante di fico nero (in brontese "il fico" è denominato - senza alcun specifico altro riferimento - "a fica").
Il nome che le caratterizza ci è stato dato in diverse versioni: "fica nivura" (fico nero) o "bifira" od anche "fica a miringiana" (fico a forma di melanzana, data la forma allungata).
Queste piante di fico erano coltivate dai pastori perchè servivano e servono - però sempre più raramente, anche in considerazione delle norme igieniche che oggi regolano la materia - per far cagliare il latte e fare la ricotta ed i formaggi ("u tumazzu"). Avevano quindi uno scopo ed un utilizzo ben specifico.
Ci dispiace di non poter esserti di migliore aiuto.
Ci auguriamo che qualche nostro amico navigatore possa darti una risposta più puntuale. (Ass. B. I.)

Fico nero di Bronte
A quanti cortesemente hanno cercato di dare una risposta al Sig. Sergio a proposito del fico nero di Bronte, mi aggiungo anch'io, anche se so di esser l'ultimo a poter interloquire.
Manco da Bronte da molti anni ma ricordo che alla Sciarotta, oltre ai dolcissimi fichi bianchi, c'erano anche i non meno squisiti fichi neri. Se non ricordo male li chiamavamo BIFARE, o  qualcosa di simile. Bifare di Bronte. E qui a Bensonhurst piante di fichi ce ne sono tantissime dappertutto.
A tutti Happy Easter!
NJ Nunkam

New York, April 14, 2006



Grande operato da parte della Protezione Civile

Salve, innanzitutto, Vi trasmetto le mie più vive congratulazioni per l'efficacia del Vs sito. Vi mando questa e-mail al fine che, ove possibile, possiate scriver la mia dolce esperienza avvenuta lungo le strade cittadine che, invase da una nevicata, sembravamo sulle piste delle olimpiadi di Torino.
Cari amici paesani: la mia rabbia è che sono rimasto intrappolato per 3 ore lungo la via A. Aldisio senza che passasse un egregio esponente di Protezione civile. E poi, magari tra qualche giorno, qualcuno si permette a dire nei paesi limitrofi che la macchina anti-neve nel nostro paese si è mossa bene.
Infine, faccio presente che le mie non vogliono essere critiche, ma è anche vero che ogni tanto la trasparenza faccia bene e che "qualcuno" si dia una mossa. Buon lavoro

Massimo S.

Bronte, March 07, 2006


Un Consiglio... o Proposta....

Sono uno dei tanti Brontesi che è dovuto emigrare in cerca di lavoro ma mi tengo sempre aggiornato sui fatti del mio paese usando il vs sito. Intanto vi faccio i miei complimenti perchè è fatto veramente bene sia nella grafica che nei contenuti, però vorrei proporvi... perchè non inserite una chat o un forum??

Sarebbe molto interessante comunicare in diretta con tutto il mondo... Sarebbe secondo me anche un ottimo metodo per permetterci di scambiare chiacchiere e opinioni con tutti quelli che come me hanno dovuto abbandonare la culla della propria infanzia e adolescenza.

Ciao a tutti e in bocca al lupo!

Nicolò M.

Milano, 31 Jan 2006

 

Calendario di Bronte

Complimenti per il vostro sito. Vor­rei sapere quando ci mandate il ca­len­dario di Bronte per quest'an­no per gli stranieri all'estero?
Tanti saluti da Stolberg
Nunzia

29 Jan 2006, Stolberg (Germania)

Mi farebbe piacere se pubblicaste nel sito di Bronte insieme la presente, come tributo ad un uomo che è stato un’istituzione nella sua società. Giorno 7 gennaio è venuto a mancare, mio padre. Orgoglioso di averlo avuto come padre lo presento a chi non lo conosceva per regalargli un pò di immortalità.
Franco Meli

Bronte, 23 Gennaio 2006
 

Meli Nunziato inteso BambinoMeli Nunziato inteso Bambino

All'età di 95 anni, sempre lucido e molto eclettico, desideroso di vivere come mai ho potuto notare in gente di quella età. Da sempre vivo, in tutto quello che faceva, stimato da tutti quelli che conosceva, amato dai figli e tutti i nipoti. Credo che debbo a Lui il mio carattere di inventore, infatti mi ha lasciato diverse invenzioni realizzate da lui e non so se fargli un piccolo museo di cose che utilizzava e che richiamano principi di meccanica, idraulica, ecc...

Dobbiamo a Lui l’invenzione di come oggi smalliamo i pistacchi. L’idea è nata tramite la ruota di scorta del camioncino, assemblata come uno spiedo, ruotava strisciando su una rete da letto dove venivano spinti i pistacchi da smallare.

Curava se stesso e gli altri con metodi che oggi si rifanno all'erboristeria, infatti conosceva le erbe e il loro uso. Molti lo ricordano per la sua dote di ortopedico. Io personalmente l’ho visto all’opera, aggiustando una spalla ad un bimbo di circa 6 mesi, aggiustare il collo di un uomo di circa 40 anni e altri casi di lussazioni. Ma tutti lo ricordano come grande lavoratore, sempre sul suo camion di cui andava fiero. Grande consigliere e conoscitore della vita, dava gratuitamente, a chi lo chiedeva una parola di conforto o una parola di saggezza.

I nipoti lo hanno salutato così

Ieri è morto nonno Nunziato, è strano però come il suo viaggio fuori dalla vita terrena, non abbia lasciato sconforto tra noi nipoti. Nonno Nunziato ha amato i frutti della sua terra con tutto il suo calore, ha cercato l’amore sino all’ultimo, vivendone il dolore e il bene, con intensità.
Ha vissuto il suo presente fino in fondo, ha costantemente immaginato progetti pieni di bellezza, coi colori forti che lo hanno accompagnato sin dall’infanzia. La sua morte è il modo che ci è concesso, per tenere la sua vita pulsante nel nostro cuore. Per non dimenticare nel quotidiano, questo rispetto sacro per il tempo che ci è stato donato, con quella Sua instancabile passione e tenerezza insieme, con verità. Senza dimenticare di quel sapore di miele e di pepe rosso che Nunziato sembrava assaporare ogni giorno.
Ciao nonno, esserti nipote è stata una vera pacchia.


 

Una mia poesia...

Ciao a tutti, sono un Brontese nel mondo... Vivo a Milano da tanti anni ma, non ho mai dimenticato il mio paese ed ogni occasione è buona per ritornarci.

Allego una poesia in dialetto siciliano ed una ispirata alla mia cittadina. Nella speranza che vi piaccia vi saluto tutti.
Angelo Gardani

(Poeta)
Milano, December 09, 2005


Angelo Gardani, 48 anni, nato a Bronte nel 57, ha vissuto i primi 23 anni a Bronte in via Antonio Muratori dove attualmente abitano i suoi genitori. Come mestiere fa il muratore e restauratore di opere murarie ma ha sempre avuto la passione per l'arte (poesia e pittura).

Vive a Milano dall'83 con moglie e figli, il più grande dei quali frequenta il conservatorio di Milano dove studia direzione d'orchestra e composizione.

Nella foto il diploma di "inventiva letteraria" ricevuto da Angelo Gardani nel 2002 dalla Associazione culturale R.A.L.F.I.


RICORDI

Ancora non mi quietu ddi pinzari
Ca chista vita nfunnu ava ppassari
E ccu la menti mi veni i riturnari
A quann’era piccciriddu a lu ghiucari
Ccu li pitrulli ccu la carrezza ilignu
A zzuppareddu eppuri a lu tri tri
E quannu iù cci penzu mi rallegru u cori
Pinzannu alla nnuccenza di chill’uri
Vissuti ccu semplicita
Ccu tantu amuri
Comu vulia turnari picciriddu
Ppi putiri rifari chistu e chiddu
Comu vulia turnari iù carusu
A girari u paisi sutta a susu
Ccu tanti amici ca mancu cchiu canusciu
Dispersi ppi lu munnu a travangghiari
Ppi fari na famigghia
Ppi campari
E ppi putiri aviri chiddu
Ca u paisi non nni potti dari
(S.I.A.E. n. 8636941)

A BRONTE

Posato, riverso a ponente
ai piedi dell'Etna.
Costruito là sopra il basalto,
Sul fianco di un monte
C'è il mio paese,
Si chiama Bronte.
E bello vederlo al mattino
Col sole sull'Etna che fa capolino
E poi col passar dei minuti
Si riempe di vita!
Si riempe di voci!
Mi sembra una colata di miele
Quando fuoriesce un po dal bicchiere.
(S.I.A.E. n. 856235)



Vedi Poesie ed Altro dedicati a Bronte


Il mio avo

salve a tutti, ho finalmente trovato un sito molto bello che mi ha permesso di vedere le strade di cui tanto mio nonno mi ha parlato. Francesco Aidala e la Contessina Spedalieri erano i suoi nonni e per anni Ivano (mio nonno) mi ha raccontato del fatto che aveva una via intitolata al nome di suo nonno, le storie dei Grisley, dell'emigrazione in America dei suoi parenti.

Trovare finalmente un sito che può aiutarmi a dare un filo logico a questi ricordi e maggiori informazioni mi ha reso molto felice. So che molti Aidala partirono da Bronte per andare in America e sto cercando di rintracciarli per sapere se ho dei cugini e degli zii (ovviamente anche nella stessa Bronte) che mi piacerebbe conoscere. So che mio nonno ha una cugina a Bronte che si chiama Marion Aidala ma con cui non ha contatti da moltissimi anni che forse potrebbe aiutarmi nella ricerca che sto effettuando.

Vi ringrazio per aver creato questo sito.

Roberta Aidala

Viterbo, November 09, 2005


Me chiamo Alfio Leanza, brasiliano

Mio nonno è nato in provincia di Catania (Bronte) nel 25/03/1898. Si chiamava Giuseppe Leanza, figlio di Salvatore Leanza (nato il 07/01/1939) e Venera Tomaselli Leanza. Chiedo cortesemente se potreste informarmi e aiutarmi a trovare il certificato di nascita del mio nonno o bisnonno?
Vi ringrazio antecipatamente
Alfio Leanza

Sâo Paulo - Brazil, October 10, 2005


Lasciate chiusi i boschi di Maletto-Bronte

Sul sito alle pagine "news" leggo di alcune iniziative di poli turistici invernali, sui versanti zafferana-bronte-maletto. Sono molto contento che certe iniziative non vengano prese in considerazione. L'apertura dei boschi al pubblico sarà l´inizio e la fine immediata di quei stupendi luoghi incontaminati. Il pubblico certo non avrà il rispetto dovuto alla natura (in Sicilia non c´é evoluzione), lo si vede nelle spiagge al mare ogni estate, la pulizia adottata dai bagnanti.

Figuriamoci !!!!! I nostri boschi aperti.

Ho sempre amato "monte Maletto". Da fanciullo (ca. 30 anni fà) ogni estate insieme amici facevamo escursioni al monte e mi ricordo che si partiva la mattina presto da c.da Difesa e si proseguiva per c.da Musa. Dopo la prima sosta di riforciliazione per c.da Raviglione-Tabulazzo, il traguardo "Monte Maletto"; lì era anche il rifugio. Una grande faticata, lo zaino alle spalle, cosi come gli stivali militari!! Un percorso di circa 3 ore a piedi ma, eravamo contenti gustandoci la bellezza dei luoghi e l´aria fine e pulita, con quei odori forti di origano, erbe varie aromatiche e i fiori.
Lasciate incontaminati quei luoghi, lasciate chiusi quei boschi perchè l´uomo sporca e molto gravemente!!! Spero molto che molti amici brontesi siano della mia stessa idea. Ciao brontesi.

Salvatore Patanè

München, September 04, 2005


Brontesi leggete qua!!!

Ciao a tutti!
Mi chiamo Daniela Longhitano e ho 25 anni. Mio padre é di Bronte e mia madre é tedesca. Sono nata in Germania e l'anno scorso mi sono sposata con un tedesco di origine polacca e viviamo a Colonia. Studio lingue (francese e spagnolo) all'università! A novembre andrò a Barcellona (Spagna) per 4 mesi per perfezionare la lingua!

Mi piacerebbe avere contatti con tutti brontesi che vivono all'estero, specialmente a Colonia e Barcellona ma anche con quelli che vivono a Bronte. Posso rispondere in italiano, tedesco, inglese, francese e spagnolo! Spero di ricevere un sacco di e-mail, mi farebbe tanto piacere!!!

Mando tanti saluti a mio zio Felice Liuzzo e famiglia, specialmente a mia cugina Laura, a mio zio Alfio Catania e famiglia e alla mia cara nonnina Grazia Loria! Allora spero a presto!

Ciao,
Daniela

Colonia, August 09, 2005


Vivo in Germania, ma....

Sono un ragazzo che vive in Ger­ma­nia, ma ho vissuto tutta la mia infanzia a Bronte con i miei zii e i miei cugini. Non ho mai dimenticato Bronte, lo porto nel mio cuore tutti i giorni e finchè la morte non ci separi. Un bacione a Tommaso Lupo e tutta la sua famiglia

Salvatore Longhitano

Wetter (Germania), July 21, 2005



Sono brontese (45 anni) e sono Orgogliosa di esserlo!

anche se vivo a Roma.
Sono una Suora Francescana dei Poveri e mi occupo di Giustizia, Pace ed Ecologia. Lavoro per Franciscans International, una ONG accreditata presso l'ONU per la difesa dei Diritti Umani, degli ultimi della terra e della terra degli ultimi.
L'11 luglio 2005 ho creato un ufficio della stessa ONG a Roma legato alla FAO (ne esiste uno a Ginevra e un altro a NY). Sono docente di Antropologia teologica presso alcune università pontificie dove insegno alcuni corsi di Antropologia (Il dono, Giustizia, Pace ed Ecologia, Identità e Culture).
Sono web master (autodidatta). I siti che ho creato riguardano il mio lavoro (Giustizia, Pace ed Ecologia: www.sfpitalia.it; La Pastorale Universitaria a Roma Tre: host.uniroma3.it/associazioni/cappella/), ma anche quelli di alcuni amici (Prof Guido Traversa: Host.uniroma3.it/docenti/traversa/; e un altro è in fase di elaborazione, quello di mia sorella, avvocato a Milano).

Il mio email è: tizianalonghitano@fastwebnet.it e chi vuole potrà trovarmi anche su Skype digitando tizianalonghitano.

Avrei un suggerimento: perché nelle Estati Brontesi (si chiamano così?) non mettiamo insieme le competenze degli espatriati e facciamo un meating?

Tiziana Longhitano

Roma, 12 Jul 2005

"A Maggio 2010 Tiziana Longhitano è stata premiata per il suo costante impegno nel sociale con il Premio XXIV Casali con la seguente motivazione: «Suor Tiziana Longhitano, Francescana dei Poveri, Docente di Antropologia Teologica e di Escatologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma, per la sua opera di formazione a beneficio dei giovani religiosi per la costruzione di un mondo di pace, giustizia e incontro fra i popoli e le loro rispettive culture».



Bronte, in Navarra - Spagna

Soltanto volevo dire que in una piccola reggione di Navarra - Spa­gna - ci sono molti che portano il cogno­me "Bronte".
Mia nonna si chiamava Leandra Bron­te.
Pedro Sanz

Burgui (Spagna), June 18, 2005
 

 

Indirizzi siti web. Industrie lav. pistacchio.

Cari compaesani molti amici sia italiani che stranieri, mi chiedono se è possibile comprare il pistacchio direttamente dalle nostre industrie di lavorazione. Pertanto vi prego di farmi pervenire informazioni al E-mail mio da me indicatovi.
Grazie.


Auguri al comune di Bronte

Desidero fare gli auguri ad i nuovi eletti del consiglio. Auguri anche al sindaco.

Sicuramente trattandosi di donne e uomini di alta esperienza politica e di esperienze tipo (ambiente-tecknica-ecc....) e del signor sindaco che nel pas­sato ha avvertito gli aliti europei e che sicuramente ha conoscenze della lingua inglese, "BRONTE da subito riceverà unaltra faccia".
La faccia che migliaia di noi cittadini si aspetta.
Non mi riferisco alla faccia pulita ma, al rinnovo di quel sistema di cose che il cittadino si aspetta! E SUBITO!!!!!!
Per finire auguro ai concittadini e a me stesso e ai miei figli; "UN BRONTE con prosperoso avvenire.
Saluti a tutti i paesani....
ciao
Salvatore Patanè

München, June  2005

Info fiera campioni vini, specialità culinarie

Cari compaesani rivolgo il mio saluto a tutti.
Ho il piacere di informarvi che avrà luogo qua a Monaco di Baviera una fiera del vino e di specialità culinarie di oltre 20 nazioni. Nel vecchio stadio OLJMPIA MÜNCHEN. Nelle tribune verranno piantate oltre 20.000 piante di viti. "Un grandissimo vigneto". Sul campo di gioco verranno posti i padiglioni dei diversi produttori.

L´organizzazione prevede un afflusso di oltre 30.000 visitatori e si svolgerà dal 2 al 5 giugno 2005. Molti tedeschi credono che il pistacchio sia prodotto solo in Turchia-Grecia-California.

Ho pensato dunque che sia una possibilità che i nostri produttori rendano conoscenza della nostra meravi­gliosa qualità del PISTACCHIO. A chi può essere interes­sante vi invio il sito: www.weinwelt.de. Certo per quest´anno è già tardi per chi è interessato ma si può contattare per il prossimo anno.

Se vorreste altre informazioni in proposito, per altre manifestazioni, ve li spedirò con piacere.

Saluti a tutti e tanta saruti e furtuna.



Luigi Destro

Scorrendo sul sito la pagina dei Brontesi in Australia ho visto che il primo brontese a mettere piede in quel grande continente è stato, nel lontano 1926, Luigi Destro e subito mi è venuto in mente che egli era nostro dirimpettaio a Via Cavour, 24. Egli era un bel giovane sposo di una altrettanto bella signora e abitava in Via Giusti angolo Via Cavour, ed io ragazzino vedevo spesso che mia madre parlava volentieri, dalla finestra della nostra cucina, con quella bella signora, che credo avesse già un bambino o una bambina.

Il signor Luigi era calzolaio e aveva la bottega in Corso Umberto, di fronte alla bottega di mio nonno, in un locale che doveva essere di proprietà della famiglia Pecorino, del Dott. Biagio, che si faceva chiamare Blasco, e che poi divenne Senatore del Movimento Sociale. Accanto a quella bottega, su terreno sopraelevato, c’era l’ unico albero che c’era nel centro del paese, ed era un eucaliptus, ma tutti dicevamo “l’albero“ proprio perché era unico.
Quella bottega era un pò pretenziosa rispetto alle altre del suo genere (ce n’erano altre due a destra e a sinistra di quella di mio nonno, e una era dei fratelli Schilirò detti “maccella“) in quanto aveva una vetrinetta di esposizione in cui esponeva non solo le scarpe fatte a mano, ma anche scarpe industriali, (novità per Bronte!); ma i compratori erano pochi perché i liquidi erano pochissimi, e, generalmente, si andava avanti con i sopratacchi, le risuolature o altre riparazioni indispensabili, e anche queste, di solito, si facevano a credito.

Quella bella e nuova calzoleria presto chiuse e si diffuse la voce che Luigi Destro, il calzolaio bello, elegante e amante sfortunato delle novità, se n’era andato in Australia; e molti, non sapendo dove fosse quel “paese“, dicevano in America!

Naturalmente per quelli che conoscevano la famiglia e ne erano amici, fu un grande dispiacere, e fra questi ci fu anche mia madre che ne pianse, perché, come si diceva una volta da noi, “partire è un po’ morire!”

Mi piacerebbe che questo mio breve ricordo fosse letto da qualche discendente di Luigi Destro in Australia che desse notizie di quella famiglia ai brontesi che la ricordano.

Nicola Lupo

Bari, 16 aprile 2005
 

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