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Da Marzo 2002 a Marzo 2003

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  22 Marzo 2003

Inaugurata a Bronte la nuova parrocchia

«La consacrazione della nuova Chiesa Parrocchiale di Borgonuovo, presenza di Cristo nel territorio, ideata e creata con grande intelletto d'amore, costituisce un momento di gioia e di grazia per tutta la comunità di Bronte». Così l'Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, ha sottolineato, nel corso della sua omelia, l'evento che la cittadinanza brontese ha vissuto sabato 15 marzo, alla presenza delle autorità civili e religiose del XV Vicariato, nel popoloso quartiere di Borgonuovo.Infatti, si aspettava ormai con ansia la consegna dei nuovi locali da destinare alla nuova Parrocchia, in quanto il garage provvisoriamente adibito si era presentato da parecchio tempo insufficiente sia ad accogliere i fedeli per le varie celebrazioni, che per le varie attività pastorali a favore dei circa tremila residenti nel quartiere.

Immensa è stata la soddisfazione dell'amministratore parrocchiale Don Antonio Ucciardo e dell'intera comunità che hanno visto così realizzarsi quello che alcuni anni fa era soltanto un auspicio e che finalmente oggi è una grande e ricca realtà pastorale, fatta di servizio e di testimonianza. Occorre però ricordare che la nuova Parrocchia nasce anche grazie all'impegno della Curia, la quale si è addossata per alcuni anni l'onere dell'affitto e una parte delle spese previste per la ristrutturazione e l'adeguamento dei locali; al lavoro svolto da Mons. Antonino Longhitano e dal defunto padre Alfonso Napoli che, nell'ottobre del 2000, aveva ricevuto dall'allora Arcive­scovo Mons. Luigi Bommarito, il mandato di progettare la costruzione di una nuova Chiesa nel quartiere di Borgonuovo, al fine di rendere più ordinato e agevole il lavoro pastorale, fornendo così ai fedeli una maggiore comodità di accedere alla propria parrocchia.

La nuova Chiesa ha beneficiato del trasferimento del titolo giuridico della soppressa Parrocchia di San Vito e ricade nel territorio della Parrocchia del Riparo. La celebrazione eucaristica è stata preceduta da un folto corteo, guidato dall'Arcivescovo, che si è snodato per le vie del quartiere. Mons. Salvatore Gristina ha voluto rendersi conto del territorio rientrante nella nuova Parrocchia e dell'intera comunità. In attesa di costruire il nuovo complesso parrocchiale, per il quale padre Alfonso Napoli aveva già individuato il terreno e curato il progetto, nel mese di ottobre prossimo, grazie ad un particolare decreto dell'Arcivescovo, la Parrocchia verrà dedicata a Madre Teresa di Calcutta. [Giuseppe Zingali]


18 Marzo 2003

Il vescovo benedice la chiesa a Borgonuovo

Non solo il quartiere Borgonovo, ma tutta Bronte ha festeggiato il vescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Cristina, venuto a benedire la nuova Chiesa. In verità, quella inaugurata è solo un'ampia sala che i fedeli, insieme con padre Nino Longhitano e don Antonio Ucciardo, hanno trasformato in Chiesa. Borgonovo, infatti, attende la costruzione della nuova Chiesa, il cui progetto è già stato realizzato.

“Questa parrocchia - ci dice padre Longhitano - è stata eretta da mons. Luigi Bommarito nel 2000. Il primo amministrato parrocchiale è stato padre Napoli, con i fedeli che all'inizio si riunivano in un garage”. Così una delle tante villette del quartiere Borgonovo si è trasformata in parrocchia per la gioia dei resid enti che in tanti hanno partecipato alla benedizione, insieme a clero brontese, al sindaco,dott. Salvatore Leanza, alla Giunta, al presidente del Consiglio comunale, Aldo Catania, al vicepresidente della Regione" Giuseppe Castiglione. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
 

La nuova parrocchia di contrada Borgonuovo sarà inti­tolata a Madre Teresa di Calcutta ma il progetto per la costru­zione della nuova chiesa stenta a decollare. Fino ad oggi non è stata identificata nemmeno l'area nella quale dovrà sorgere. In attesa di edificare il nuovo edificio sacro, l'Arcive­scovo di Catania mons. Salvatore Cristina, inaugu­rerà la nuova parrocchia in locali provvisori siti in via Paolo Borsellino. L'inaugurazione con la Santa Messa celebrata dallo stesso arcivescovo avverrà sabato alle ore 19.30.



 Aprile 2003

Bronte, evitata la «guerra dei santi»

Non ci sarà la parrocchia di «San Vito» bis: la nuova intitolata a Madre Teresa

Nel centro etneo recentemente interessato da una “disputa di santi”, non ci saranno più due "San Vito” (nella foto a sinistra la Chiesa con l'annesso convento).

E per giungere a questo risultato non si sono visti “…preti che scappavano colle sottane per aria, trombe e clarinetti sulla faccia, donne che strillavano, il sangue a rigagnoli, e le legnate che piovevano come pere fradicie…”, come novella il Verga in “Guerra di santi”, racconto ambientato nella Vizzini del secolo scorso, con a sfondo una devozione radical­mente posizionata sulla dicotomia “San rocco-San Pasquale”, oltre tutto protettori e titolari dei due rioni.

Un po’ alla maniera di Bronte, dove ogni piccola comunità è legata al proprio campanile e i quartieri ne prendono il nome. Per questo la nuova parrocchia di "San Vito a Borgonuovo" per i sanvitesi doc era visto come un vero affronto.
Ma in un certo senso la scelta era obbligata, visto che in realtà non si è fatto altro che trasferire il titolo parrocchiale di cui godeva l'attuale Chiesa di San Vito, a seguito della revoca a questa del livello parrocchiale.In pratica,una formalità per agevolare la nascita di questo riferimento cristiano per i 4000 fedeli delle contrade Sciara Sant' Antonio, SS. Cristo e appunto Borgonuovo.

Nulla di usurpante per gli abitanti del quartiere San Vito, come si apprende dalle delucidazioni del vicario della parrocchia di Borgonuovo padre Antonio Ucciardo. Anzi, ha spiegato garbatamente, i titoli parrocchiali spesso si trasferiscono per non perderne la memoria.
Il punto centrale poggiava su pilastri tradizionalistici, visto che San Vito a Bronte - chiesa o convento, parrocchia o santo - gode di una ben definita ubicazione, nella vecchia parte alta del paese dove la comunità dell’omonimo quartiere dal XVI secolo vive sotto l'egida imponente dell'antico edificio in cui si venera il santo, che si erge maestoso da quel piazzale teatro della scena di sangue del 1860, di cui il "liberatore" Nino Bixio si rese regista per sopprimere la sommossa dei contadini ribelli, condannando e fucilandone alcuni.Alla fine, com'era giusto che fosse, ha prevalso il buon senso e a Borgonuovo, quartiere di periferia che negli anni '80 veniva addirittura definito "Bronte 2", non ci sarà un San Vito secondo, bensì una prima assoluta intitolazione di parrocchia a Madre Teresa di Calcutta, a ottobre Beata. Che "miracolosamente" ha riappacificato gli animi degli abitanti dei due quartieri ovviando il "peggio", considerato che «. ..in tali occasioni si accapigliano i genitori coi figliuoli, e le mogli si separano dai mariti, se per disgrazia una del quartiere di San Pasquale ha sposato un di San Rocco», per concluderla col Verga. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
 

11 Gennaio 2003

A Bronte fa scalpore la decisione di intitolare una parrocchia della zona di Borgonuovo al santo a cui sono già dedicati un antico convento e una chiesa nell'omonimo quartiere

San Vito fa litigare due quartieri

Una scelta non condivisibile l'intitolazione a San Vito della nuova parrocchia sorta nel quartiere gonuovo.

A pensarla cosi sono gli abitanti del quartiere che è intitolato da sempre a San Vito, e che non gradiscono la confusione che questa nuova intitolazione potrebbe ingenerare e che rievoca la “guerra dei santi” raccontata in una novella da Giovanni Verga, ambientata ovviamente a Vizzini, scoppiata tra le parrocchie di “Santu Vitu” e “San Giovanni”.

Il nome del santo martire da secoli a Bronte è strettamente collegato, in modo inequivocabile, alla chiesa e al convento situati nella vecchia parte alta del paese. Nonché all'omonimo quartiere sviluppatosi nel corso dei secoli attorno ad essi. Per cui nel centro etneo un luogo di culto dedicato a San Vito, non solo esiste, ma è una realtà consolidata da ben cinque secoli. Appunto dalla fine del XVI secolo; periodo in cui vennero costruiti la chiesa e il convento ove si insediarono i minori osservanti di San Francesco.

Ma era stato detto che l'intitolazione della nuova parrocchia era il frutto del desiderio degli abitanti di Borgonuovo, i quali invece lasciano capire tutt'altro, visto che non comprendono cosa abbia portato a questa scelta. Per cui il suffragio degli abitanti del quartiere sembra che non ci sia mai stato. Comunque il risentimento dei sanvitesi sarebbe da capire oltre che per le tradizioni e le ragioni storiche legate alloro convento, anche per il comune senso di appartenenza che i brontesi provano in relazione al proprio campanile. Del resto la medesima reazione, probabilmente l'avrebbero avuta gli abitanti dei quartieri strettamente legati ad un campanile, come: "A Matrici" (Chiesa Madre); "A Nunziata" (Santuario dell'Annunziata); "A Catina" (Madonna della Catena); "O Succussu" (Chiesa di S. Maria de Soccorso); e così via dicendo. In merito a questa strana questione l'attuale rettore del convento San Vito, frà Salvatore Frasca, non si è espresso; da francescano obbediente. Ma la risposta se non esplicita è comunque esplicitata dall'irrequietezza e dal malumore dei sanvitesi doc. E pensare che a Bronte non esiste un luogo di culto intitolato al copatrono San Biagio. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


A Bronte, dopo una parrocchia prima tradizionalmente intitolata a San Nicola e poi diventata Sant'Agata, dopo la modifica del nome di alcune antiche tradizionali vie (Pozzo Salice, Zot­to­fondo,  Franzone, ...) inaspettatamente scomparse dalla toponomastica ufficiale, un'altra tradizionale denominazione (il quartiere di San Vito) sta per essere "annacquata".Ne dà una testimonianza Luigi Putrino in questo articolo del Giornale di Sicilia, corredato da due foto prese dal nostro sito (senza peraltro citare la fonte).

18 Dicembre 2002

Una nuova parrocchia da oggi operativa nel quartiere Borgonuovo

Inizia oggi l'attività pastorale della nuova parrocchia istituita a Bronte nel quartiere Borgonuovo. A diffondere la notizia sono i sacerdoti Antonino Longhitano e Antonino Ucciardo, rispettivamente amministratore e vicario parrocchiale.
"Per incarico del nuovo Arcivescovo - scrivono - iniziamo a dare vita alla nuova comunità parrocchiale, giuridicamente eretta già qualche anno fa, utilizzando momentaneamente il locale sito in Via Selvaggi 7, in attesa di trasferirci, tra qualche mese, in un ambiente capace di ospitare la chiesa e le diverse attività catechistiche e pastorali". I limiti territoriali della parrocchia sono salendo la via Messina: a sinistra da Via Giacomo Brodolini, numeri pari; a destra, da viale J. Kennedy, numeri dispari da 1 a 145. Gli appuntamenti liturgici sono previsti con la Messa della domenica e giorni festivi alle ore 10:30 e alle 18. Mentre in queste sere alle 18 si celebra la novena di Natale. Maggior informazioni si possono avere anche al numero 095/691291 o nei locali della "Parrocchia San Vito a Borgonuovo" di via M. Selvaggi 7. [L.Pu., Giornale di Sicilia]


24 Aprile 2002
Incontro fra il sindaco. Dott. Mario Zappia, e mons. Alfio russo dell’Ufficio edilizia di culto della Curia di Catania

Una nuova chiesa nel quartiere Borgonuovo

”Sarà un luogo indispensabile di culto ma anche di aggregazione”

Il progetto della chiesa che sorgerà a BorgonuovoSorgerà una nuova Chiesa a Bronte, nel nuovo quartiere «Borgonuovo», ormai ampiamente popolato e visto un po' anche come un nuovo centro commerciale, essendosi ormai insediati nella zona numerosi negozi. La Chiesa sarà dedicata a San Vito e ne prenderà il nome, e verrà realizzata con i fondi destinati alla Chiesa con l'8 per 1000.

A volere questa nuova «Casa di Dio», innanzi tutto è la Curia di Catania, per esplicito interessamento dell'arcivescovo mons. Luigi Bommarito, e poi anche del sindaco, dott. Mario Zappia che, dopo aver realizzato a Borgonuovo un campo polivalente dove è possibile giocare a tennis e calcio insieme con altre strutture, vede bene la costruzione di una chiesa. Per questo, al municipio, il primo cittadino ha ricevuto mons. Alfio Russo, dell’Ufficio edilizia di culto della Curia di Catania, accompagnato da padre Alfonso Napoli, che un tempo era parroco della Chiesa brontese della Madonna del Riparo. «E' un impegno che la Diocesi vuole affrontare, ci dice mons. Russo. nel tentativo di favorire la vita cristiana in tutto il territorio di Bronte. Borgonuovo poi - continua - è sì un quartiere nuovo, ma già abbondantemente abitato, dove non bisogna attendere più tanto tempo per realizzarvi una Casa del Signore.

«Noi - aggiunge mons. Russo - intendiamo realizzare, la Chiesa con il contributo della Conferenza episcopale italiana, che trae linfa dalla quella parte del le dichiarazione dei redditi, versate dai cittadini alla Chiesa. Una porzione dell'8 per 1000, infatti, - conclude - viene destinata all'edilizia di culto». Del resto esistono già esperienze simili nella Diocesi di Catania, come a Catania nel quartiere di 0gnina, ed a Belsito, nel Comune di Misterbianco. «Ringrazio la Curia di Catania per aver scelto Bronte per realizzare una nuova Chiesa», afferma il sindaco, dott. Mario Zappia, che ha invitato a partecipare all'incontro l'ing. Salvatore Caudullo, capo dell'Ufficio tecnico, per risolvere tutti i problemi burocratici che si potrebbero incontrare nella cessione del terreno.

“Noi siamo pronti a rendere la burocrazia più semplice perché siamo contenti che a Borgonuovo sorga una nuova Chiesa. Cederemo quindi il terreno dove verrà eretta la nuova Chiesa, sicuri di garantire ai residenti di Borgonuovo non solo un nuovo luogo di culto, ma anche una struttura importate da punto di vista sociale. Borgonuovo così, - conclude il primo cittadino - diventerà un quartiere sicuramente importante per la nostra città. Lì abbiamo fatto costruire una nuova scuola, abbiamo progettato la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri, ed adesso contribuiremo alla costruzione di una Chiesa». All'incontro al Comune ha partecipato pure il progettista dalla nuova struttura ecclesiale, l'arch. Luigi Longhitano... (...) «L'elemento innovativo - conclude Longhitano - che si vuole aggiungere alla tradizione tipologica, è la prefabbricazione, sistema che permetterebbe, di offrire un prodotto economico, con brevi tempi di realizzazione». [Fonte La Sicilia]

Tre contrade unite  e quattromila abitanti

La nuova Chiesa di San Vito in contrada Borgonuovo, abbraccerà i fedeli di tre contrade brontesi, ovvero Sciara Sant'Antonio, Ss. Cristo ed appunto Borgonuovo. Il quartiere Sciara Sant'Antonio è costituito principalmente da edilizia di tipo popolare ed è già abbastanza abitato e gode della presenza del nuovo Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice. La zona Ss. Cristo, invece, ospita la zona artigianale e numerose abitazioni site nella zona a monte della ferrovia Circumetnea.
Borgonuovo, invece, è il quartiere più nuovo e forse più abitato, costruito fra la fine degli anni 80 e l'inizio del decennio successivo. Un tempo veniva chiamato «Bronte 2» ed oggi ospita la caserma della Guardia di Finanza in una delle tante villette plurifamiliari realizzate. Complessivamente i tre quartieri vantano una popolazione di circa 4000 abitanti che oggi fanno riferimento alle parrocchie di San Giuseppe e Madonna del Riparo. Chiuso l'iter e ultimati i lavori invece faranno parte della nuova Parrocchia di San Vito con i suoi 530,00 metri quadri di superficie, un'ampia canonica e sufficienti locali. L'intero complesso parrocchiale vanta anche un oratorio di 5000 metri quadri.



28 Maggio 2002

Conquistato altro spazio per parcheggi

Ora Bronte ha due altre piazze

Bronte adesso ha due nuove piazze. Una di queste (quella di via Cavallotti) si trova in pieno centro storico a due passi dalla centralissima chiesa del Rosario, mentre l'altra è sita sopra il parcheggio multipiano di viale Catania, praticamente è una sorta di terrazza.

La prima è gia stata inaugurata, qualche giorno fa, dal sindaco, dott. Mario Zappia, che ha tagliato il nastro inaugurale alla presenza di numerosi assessori, consiglieri comunali e dirigenti del Comune di Bronte. Questa piazzetta vanta del verde e tanto spazio per far posteggiare le auto. Un'oasi in pieno centro, insomma, troppo spesso soffocato dal traffico veicolare, con le auto che girano a vuoto alla ricerca di un posteggio. «Ringrazio - ha dichiarato il sindaco durante l'inaugurazione tutti quelli che hanno fornito la loro professionalità al servizio della collettività, contribuendo alla conclusione dei lavori della piazza. Ritengo che questa contribuisca a rendere la nostra cittadina più bella e più vivibile».

La seconda piazza, invece, verrà inaugurata questo pomeriggio alle 16,30. Si tratta di una vera e propria terrazza su Bronte, che permette di passeggiare in mezzo al verde, con i bambini che hanno la possibilità di divertirsi con i giochi posti quasi al centro, dove è stato realizzato anche un piccolo anfiteatro per realizzare spettacoli. Da sottolineare che questa «piazzetta Belvedere», come è già stata battezzata da qualcuno, è stata realizzata sopra il parcheggio multipiano che permetterà ai brontesi di risolvere buona parte dei problemi derivati dalla mancanza di posteggi. Sito all'ingresso sud del paese il parcheggio multipiano, infatti, evita a tanti automobilisti di impelagarsi nel bel mezzo del traffico del centro storico, per poi, con una piccola passeggiata fra i negozi della via Umberto, arrivare in pochi minuti nel cuore di Bronte.

«Tutti siamo testimoni - conclude Zappia - dell'aumento del numero delle auto circolanti nel centro storico. Auto che poi faticano a trovare una sosta. Ma la cosa che mi preme sottolineare è che, nel progettarlo, siamo riusciti non solo a rendere l'esterno apprezzabile dal punto di vista estetico, ma anche utile per chi vuole godersi un angolo tranquillo della città». Zappia, chiaramente, si riferisce alla piazzetta che oggi il Comune apre al pubblico, sicuro che diventerà presto un luogo di ritrovo per tutti. E tutti, a Bronte, avvertono da tempo la necessità di altri spazi per posteggiare in centro o vicino al centro; il problema parcheggi, infatti, esiste ed è grave. Negli ultimi anni sono stati realizzati altri due parcheggi, in piazza Petrarca e in via Cardinale De Luca. [Fonte La Sicilia]
 

31 maggio 2002

Due nuove piazzette inaugurate a Bronte

Sono state inaugurate nei giorni scorsi a Bronte due nuove piazzette.

La prima si trova in via Cavallotti (in pieno centro storico vicino alla Chiesa del Rosario), l'altra (nella foto) è invece sopra il Parcheggio multipiano di Viale Catania all'ingresso sud del paese. Ad inaugurare le due strutture è stato il sindaco uscente di Bronte Mario Zappia: "Ringrazio - ha detto - tutti quelli che hanno fornito la loro professionalità al servizio della collettività, contribuendo alla conclusione dei lavori delle piazze. Ritengo che queste cose contribuiscano a rendere la nostra cittadina più bella e più vivibile". Singolare è risultata l'idea della piazzetta sul parcheggio che viene ad essere una vera e propria terrazza su Bronte con panchine, alberelli e lampioncini annessi. E qualcuno l'ha già battezzata "piazzetta belvedere".

"Piazzetta belvedere", permetterà ai brontesi di risolvere buona parte dei problemi derivati dalla mancanza di posteggi. Sito all'ingresso sud del paese il parcheggio multipiano, infatti, evita a tanti automobilisti di impelagarsi all'interno del traffico del centro storico, per poi, con una piccola passeggiata fra i negozi della via Umberto, arrivare in pochi minuti nel cuore di Bronte. [O.L., Giornale dei Sicilia]



12 Maggio 2002

E’ stato risolto con una spesa minima un annoso problema che interessava la zona nord dell’abitato

I reflui non inquinano più il Simeto

Le acque reflue del centro di Bronte non inquinano più il Simeto. Il Comune di Bronte, con poca spesa, è riuscito ha trovare la giusta soluzione per impedire che una parte dei reflui della zona nord dell'abitato finisse direttamente, e in maniera incontrollata, nel fiume inquinandone inevitabilmente l'alveo.

La storia parte da lontano, quando cioè negli Anni '50 il progetto della rete fognante ha visto la realizzazione di due impianti di scarico: uno situato in contrada Schiccitto e l'altro in contrada San Nicola. Grazie alla sensibilizzazione delle autorità competenti nei confronti del rispetto dell'ambiente e quindi anche della salvaguardia delle acque del fiume Simeto, a Bronte, dopo vicissitudini varie, qualche anno fa si realizzò il depuratore di contrada Sciarotta (riconosciuto dall'Ausl oggi come uno degli impianti meglio funzionanti della nostra Isola), cui fino a 15 giorni fa confluiva il maggior quantitativo di acque reflue prodotte dai cittadini, ma non tutte. Solo le acque convogliate nel vecchio impianto di Schiccitto, infatti, venivano depurate, quelle provenienti da San Nicola no.

I tecnici quindi hanno discusso le diverse ipotesi e le diverse soluzioni da adottare. Il problema era quello di riuscire a convogliare le acque reflue, forzandole in modo tale da immetterle nella conduttura i che poi conduce al depuratore di Sciarotta. In questa maniera si sarebbe impedito alle acque di scivolare dal vallone «Margiogrande». Per questo sono state considerate diverse ipotesi, dove erano previste anche realizzazioni di vasche di raccolta e impianti di sollevamento di tutti i reflui. Alla fine, però è stata accettata l'ipotesi sostenuta dal geometra dell'ufficio tecnico comunale, Anselmo Meli, secondo cui sarebbero bastati pochi milioni per risolvere l'annoso problema.

Quest'ultimo, infatti, collaborato dai colleghi Giuseppe Greco ed Antonino Bonina, studiando l'intero impianto di rete fognante, ha intuito che bastava realizzare una semplice condotta di circa 100 metri lineari, dall'esiguo costo di 45 milioni di lire, che collegasse via Torretta e San Nicola, per convogliare tutte le acque che fino a ieri sfuggivano alla depurazione. Che avesse ragione lo dimostra il fatto che i lavori sono già stati realizzati e l'impianto adesso funziona. «La prova principale - ci dice il geometra Meli - è data dal fatto che il vallone da cui sgorgavano le acque che in maniera incontrollata finivano al fiume adesso è asciutto. Tutti i reflui del centro di Bronte adesso sono convogliati verso il depuratore centrale sito in contrada Sciarotta, depuratore che adesso funziona a regime». Un altro passo in avanti per salvaguardare il Simeto è stato compiuto.  [Fonte La Sicilia]



12 Maggio 2002

Bronte e gli alpini amicizia a prima vista

E’ stata una grande festa. La banda musicale dell’Associazione nazionale alpini di Pinerolo, insieme con la sezione bolognese e romagnola “Angelo Manaresi” della stessa associazione, sono stati ospiti per due giorni a Bronte.
Ieri mattina, la banda e gli alpini hanno portato il saluto e gli onori al gonfalone del Comune di Bronte. Poi dopo una breve sfilata nelle vie del paese, in piazza Spedalieri, dove è posto il monumento ai Caduti, gli alpini hanno posto una corona di fiori. Quindi hanno ringraziato l’amministrazione comunale e i cittadini brontesi per l'accoglienza, prima che in un silenzio assoluto si leggesse la preghiera dell’alpino.

”Ringrazio il Comune - ha dichiarato il responsabile della banda di Pinerolo, Giuseppe Lo Russo - e l’ufficio di Protezione civile perché hanno reso molto piacevole la nostra permanenza a Bronte. Andiamo via con la consapevolezza che la Sicilia è una terra bellissima e ospitale dove la gente è molto aperta, ospitale e sincera”.
Bronte ha quindi risposto benissimo all’arrivo degli alpini. Qui, tra l’altro, è attiva una sottosezione del “Club alpino italiano”, il cui presidente, la dottoressa Elisa De Luca, ha prima scambiato i gagliardetti delle rispettive associazioni in segno i amicizia e poi ha premiato gli alunni della scuola elementare e media di Bronte che hanno partecipato ad un concorso di poesia e disegno dal titolo: “Noi e la montagna”, organizzato in occasione della manifestazione.
Ecco i nomi degli alunni risultati vincitori del concorso: Andrea Bonina, Nicole Schilirò, Davide Basile, Cristian Calà, Antonino Paparo, Simone Vaticani, Anna Lembo, Lia Saitta, Irene Galati e Antonio Sanfilippo.  [Fonte La Sicilia]
 

11 Novembre 2002

E' festa grande a Bronte

Gli alpini a Bronte

Accolti in Comune dal sindaco Zappia - Oggi la cerimonia al monumento ai caduti
Festa grande a Bronte per l’arrivo di numerosi Alpini di Pinerolo. Piuma sul cappello e sguardo fiero sono stati ieri mattina accolti nel Palazzo comunale dal sindaco, dott. Mario Zappia che, dopo aver augurato una serena e divertente permanenza a Bronte, ha offerto loro un bel bicchiere di vino siciliano. Vino che gli ospiti hanno gustato riconoscendone le notevoli qualità e bontà. Alla fine si è brindato a questa che ormai si può definire una sorta di gemellaggio fra gli alpini e la Sicilia. ”L'accoglienza è stata bellissima, afferma il presidente della sezione di Pinerolo dell'Ana (Associazione Nazionale Alpini), Francesco Russo, - Bronte non l'avevo mai vista. E' una bella cittadina. Dai brontesi abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza. Noi invece a loro vogliamo trasmettere il messaggio che per noi l’Italia è una sola”. Così ieri sera presso il Teatro comunale gli alpini hanno rivolto alla città un saluto ufficiale, mentre oggi alle 10,30, insieme con il primo cittadino deporranno una corona di alloro presso il monumento ai Caduti, prima di incontrare le scuole che hanno partecipato al concorso di poesia e disegno dal titolo: “Noi e la montagna”. Come ieri sera, inoltre, anche oggi la banda di Pinerolo sfilerà per le vie del paese. [Fonte La Sicilia]



5 Maggio 2002

Dopo le proteste dei cittadini e le continue sollecitazioni del sindaco Zappia parte il piano di ristrutturazione

Poste, finalmente servizi migliori

S'ammoderna il vecchio ufficio e si apre la seconda filiale. Miglioreranno presto i servizi offerti alla cittadina brontese da parte della «Poste Italiane Spa».
Dopo le reiterate richieste da parte del sindaco dott. Mario Zappia, che da quattro anni chiede con forza l'ammodernamento degli sportelli brontesi e la realizzazione di un secondo ufficio, e dopo la protesta dei cittadini, sfociata in un corteo, Poste Italiane, mantenendo la promessa effettuata durante un vertice fra li primo cittadino ed il dott. Angelo Gallo, direttore della filiale delle Poste «Catania 2», al quale hanno assistito numerosi brontesi, ammodernerà l'attuale ufficio sito in via Umberto, decidendo addirittura di investire realizzando il secondo sportello. Lo ha comunicato il funzionario di Poste Italiane Spa, Giuseppe Petrullo, direttamente al sindaco Zappia. Petrullo comunicando la bella notizia ha chiesto a Zappia di mettere a disposizione delle Poste i locali comunali di contrada Sciarotta, dove ubicare i locali postali nell'attesa che in via Umberto si completino i lavori. (....)
Già perché a Bronte non è soltanto previsto l'ammodernamento dell'ufficio postale, ma anche la realizzazione della seconda filiale. «Studieremo attentamente - continua, Zappia - la topografia della nostra città, per evidenziare il sito migliore dove ubicare il nuovo sportello». «Dobbiamo - conclude - considerare Bronte nel suo insieme, per rendere un servizio a tutta la città, senza discriminazioni». L'Ufficio di via Umberto invece sarà rimesso a nuovo, ottimizzando l'informatizzazione ed il collegamento con tutti gli uffici postali. Chiaramente cambierà la disposizione degli sportelli e saranno realizzate delle salette separate, per offrire la consulenza specialistica e riservata alla clientela, e delle attrezzature self-service.

Particolare attenzione sarà riservata al problema della sicurezza. La quasi totale eliminazione del contante dai banconi, attraverso dispensatori di denaro a tempo per ogni operatore di sportello, il monitoraggio continuo della sala per il pubblico attraverso centri di controllo remoti e telecamere, e le blindature esterne ne faranno un Ufficio sicuro a prova di rapina. Cosa che fa onore alle Poste è il fatto gli uffici saranno accessibili anche ai non vedenti, grazie a cartelloni scritti in braille ed un percorso in rilievo. Il tutto in tre mesi, ovvero il lasso di tempo richiesto dalle Poste per utilizzare gli uffici comunali di contrada Sciarotta.  [Fonte La Sicilia]

 

2 Maggio 2002

Elezioni amministrative del 26 Maggio

Quattro i candidati alla carica di Sindaco

Sono quattro i pretendenti alla poltrona di primo cittadino nelle prossime elezioni amministrative del 26 Maggio: Nunzio Calanna, ex deputato regionale socialista sponsorizzato dalla Casa delle libertà che ha nella componente Firrarello-Castiglione i massimi esponenti, l'ex assessore comunale Maurizio Gorgone, espressione di un gruppo di dirigenti locali dei Ds insieme ad alcuni militanti dell'Ulivo e di Rifondazione Comunista, Carmelo Indriolo, medico ospedaliero già presidente del Consiglio comunale appoggiato dall'altro onorevole di FI Franco Catania e Salvatore Leanza, anch'esso ex deputato regionale socialista, espressione del centrosinistra e del sindacato brontese.

Sono invece quasi trecento i candidati per i 20 posti di consigliere comunale, sparpagliati nelle quattordici liste presentate alle ore 12 di ieri: cinque con i partiti della Casa delle Libertà collegati all'avv. Calanna, cinque che appoggiano Salvatore Leanza, tre di espres­sione dell'on. Franco Catania a favore del dott. Indriolo ed una, Sinistra Brontese, collegata al candidato prof. Maurizio Gorgone. L'Ufficio elettorale del Comune ha lavorato intensamente per tutta la giornata per la convalida delle liste e delle candidature; fino a tarda sera non è stato in grado di dare l'elenco ufficiale dei 400 candidati.

La guerra politica tra i due leader brontesi di Forza Italia, l'on. Franco Catania ed il senatore Pino Firrarello, sembra essersi spostata a favore di quest'ultimo che sponsorizza l'avv. Calanna, quale candidato della Casa delle libertà anche con una lista portante il simbolo del partito berlusconiano.

I commenti della stampa



1 Maggio 2002

Una conferenza dei servizi ha messo in moto l’iter per la realizzazione di un’importante opera pubblica

Un posteggio praticamente gratis

Azienda costruirà depositi privati e un’area di pubblico utilizzo

I cittadini di Bronte potranno avere al più presto un nuovo posteggio pubblico, sito in contrada Ss Cristo, e precisamente fra via Acquario e via Selvaggi. La particolarità della notizia però non sta solo nella futura realizzazione della nuova opera pubblica, ma nel fatto che per realizzarla il Comune di Bronte non caccerà dalle proprie tasche neanche un euro. A provvedere alla sua completa realizzazione sarà un privato, anzi per essere precisi un'azienda di trasporti che, essendo proprietaria del terreno (che però nel vecchio Piano regolatore generale era stato destinato a parcheggio), ha avuto la buona idea di cederne la superficie al Comune, se quest'ultimo gli permetteva di sfruttare il dislivello di circa 5 metri che esiste fra le due strade urbane realizzandovi un capannone per l'esercizio delle attività di stoccaggio, carico e scarico delle merci con ingresso dalla via Acquario che è quella sita sulla stessa quota dello spiazzo. Al posteggio pubblico, invece, realizzato sulla robusta copertura del capannone, si potrà accedere da via Selvaggi. Un'idea niente male, anche perché unica nel suo genere, tant'è che i tecnici chiamati ad approvare la struttura attraverso una conferenza di servizi indetta dal sindaco, dott. Mario Zappia, hanno chiaramente fatto intendere di trovarsi di fronte ad un'approvazione unica nel suo genere. Dai dati a disposizione del Comune, infatti, in Sicilia mai si è avuta notizia di un privato che ha ceduto gratuitamente un'area propria, con uno stratagemma simile, che è utile ad entrambi i soggetti, ovvero il pubblico ed il privato. (....)

Tutti gli enti convocati alla conferenza di servizi hanno comunque fornito il parere favorevole per la realizzazione dell'opera, che avrà anche una valenza formale. Su richiesta della Soprintendenza, infatti, si realizzeranno anche delle siepi che abbelliranno il tutto. «Credetemi - ha dichiarato l'imprenditore ai tecnici che gli chiedevano il perché di questa cessione della superficie - non sto regalando nulla. Abbiamo trovato soltanto una soluzione tecnica che mi permette di poter realizzare i miei affari nel rispetto dell'assetto urbanistico che il mio Comune si è dato. Il Comune ci guadagna un servizio gratuitamente, ed io incremento le attività della mia azienda». Sarà naturalmente il prossimo Consiglio comunale eletto ad approvare l'iniziativa, certo è che Bronte, dopo essere stato fra i Comuni più prolifici nell' organizzare conferenze di servizio per la realizzazione di alberghi, diventa, a meno di essere smentiti, il primo Comune a realizzare un posteggio pubblico praticamente gratis. (....)

Il posteggio che si realizzerà sopra il capannone avrà una superficie di oltre 1200 metri quadrati e sarà in grado di ospitare oltre 40 auto. Sarà ubicato all'interno di un'area dove attualmente, in verità, non è difficile trovare posteggio, ma essendo questa vicinissima alla zona artigianale che, ricordiamo, mira a migliorare sempre di più i servizi resi agli artigiani, nella previsione di ampliare i propri confini, assegnando i lotti non ancora utilizzati, è sicuramente utile. [Fonte La Sicilia]



28 Aprile 2002

NOMINATA DALLA REGIONE

Bronte città d'arte «vocata» al turismo

Riconosciuto il patrimonio storico

L'assessorato regionale al Commercio ha nominato la cittadina brontese «Città d'arte a prevalente economia turistica», concedendole le deroghe alle normative vigenti in materia di commercio che la stessa nomina prevede. In pratica diventeranno del tutto elastici gli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, che potranno rimanere aperti anche durante i giorni festivi. Oltre a ciò Bronte potrà far valere questo riconoscimento in sede di richiesta di finanziamenti, vantando fra le proprie «mura» veri e propri monumenti artistici ricchi di storia e di una vasta tradizione.

«E' una grande conquista - afferma - il sindaco Mario Zappia, che è spesso intervenuto affinché Bronte ottenesse questo riconoscimento dalla Regione siciliana - che conferma la nostra valenza Real Collegio Capizzituristica e culturale, e ci permette di potere organizzare in maniera diversa e più moderna l'offerta dei servizi. Adesso cominceremo a organizzare tavole di discussione e incontri con le associazioni e con commercianti, per mettere a fuoco alcune idee da realizzare in futuro. Bronte - continua il sindaco - è ubicata fra due parchi, vanta chiese pregevoli, e il riconoscimento pone le basi per un risveglio economico legato al turismo».

Del resto la cittadina etnea famosa per il pistacchio, si sta preparando alla grande ad offrire servizi per il turismo. Sono tanti, infatti, gli imprenditori che attraverso i Patti territoriali o altri strumenti di finanziamento hanno realizzato progetti di alberghi, i cui iter sono quasi per la maggior parte conclusi grazie alla conferenza dei servizi cui l'amministrazione comunale ha spesso fatto ricorso.

Lo sviluppo del turismo verde legato ai parchi naturalistici dell'Etna o dei Nebrodi e quello culturale ed architettonico che non può ignorare il Real Collegio Capizzi, a Bronte, non è più una chimera, anche perché i brontesi stanno ponendo buone basi.

«Noi abbiamo il Castello Nelson, - aggiunge Zappia - il Collegio Capizzi, il santuario dell'Annunziata, e una serie di Chiese che hanno tutte quante una valenza particolare e una storia da raccontare. La Chiesa Madre, la Chiesa del Sacro Cuore, quella della Catena, il convento e la Chiesa dei padri Cappuccini, insieme con la chiesa di San Vito e il convento dei minori osservanti sono per noi tesori che vogliamo far conoscere ai turisti che, magari, giungono a Bronte per assaggiare il pistacchio durante la Sagra». [Fonte La Sicilia]



27 Aprile 2002
I centri del versante Nord dell'Etna hanno raggiunto nell'ultimo anno risultati lusinghieri nello stoccaggio dei rifiuti

Raccolta differenziata, i Comuni rispondono

Randazzo, Bronte e Castiglione vicinissimi agli standard normativi

Mai il versante nord dell'Etna è stato così attento a non invadere l'ambiente di spazzatura. Leggendo le statistiche sulla raccolta differenziata, i Comuni dell'hinterland etneo hanno raggiunto tutti dati estremamente lusinghieri. Quasi tutti, infatti, stanno per raggiungere i risultati indicati dal modificato decreto Ronchi, con i sindaci impegnati in prima persona a far capire ai cittadini la necessità di isolare la carta dall'alluminio, dal vetro ecc. Questi i numeri: Randazzo «differenzia» il 16,47 % della spazzatura che raccoglie, per la soddisfa­zione del sindaco, dott. Ernesto Del Campo, cui stanno particolarmente a cuore i risultati della raccolta. Bronte il 15%, un dato sbalorditivo se consideriamo che il servizio è partito da appena un anno. Castiglione di Sicilia il 15,9. Maniace il 12%, Maletto il 9%.

(...) «Devo innanzitutto congratularmi con la mia città - afferma Zappia - Da quando opera la nuova ditta, infatti, che ricordo ha iniziato ad offrirci la propria professionalità da gennaio 2001 in forma sperimentale su tre quartieri e da aprile in tutta la cittadina, abbiamo conferito nella discarica di stoccaggio dei rifiuti differenziati oltre il 15% di spazzatura rispetto all’intero quantitativo di rifiuti che solitamente la nostra cittadina produce. Il dato è ancora più soddisfacente se consideriamo che abbiamo conferito nella tradizionale discarica catanese, dove ogni chilogrammo di spazzatura conferita ci costa parecchi quattrini, centinaia di migliaia di chilogrammi di rifiuti in meno rispetto allo scorso anno, con un risparmio di danaro notevole». Per Zappia questo risultato è solo l'inizio (...) Impegnarci ora, per non star male dopo. E un po' lo slogan che caratterizza qualsiasi campagna a favore della raccolta differenziata. Dai dati in possesso dei Comuni il territorio ormai non è più in condizione di «ingoiare» immondizia. Prova ne è il fatto che le amministrazioni intendono investire su impianti di compostaggio e centri di stoccaggio. (...) [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



21 Aprile 2002

Bronte: «Vado a comprarmi dei pantaloni», e sparisce

Da mercoledì scorso un uomo di 34 anni, G. N. Spitaleri, manca da casa. I suoi familiari non ne hanno notizie e c'è ovviamente molta preoccupazione sulla sua sorte. Spitaleri non si era mai allontanato da casa per più di un giorno. In passato ha avuto qualche problema psichico e anche per questo i familiari sperano di ritrovarlo al più presto, prima che possa allontanarsi maggiormente dalla zona di Bronte. Giuseppe Nunzio Spitaleri abita a Bronte con la madre, Giuseppa Marcantonio, e la sorella, Chiara. Al momento della scomparsa indossava una maglietta bianca a maniche corte, pantaloni di jeans e un giubbotto beige. Spitaleri è alto 1,75 ed ha capelli castani.

Mercoledì mattina, alle 5, è uscito di casa dicendo: «Vado a Catania, alla fiera, per comprare dei pantaloni, tornerò stasera». Doveva partire per Catania con il treno. In effetti una vicina di casa l'aveva visto acquistare un biglietto ma non è stata in grado di confermare se realmente fosse partito. Il giorno seguente, giovedì 18 scorso, tra le 14,30 e le 15, Giuseppe Nunzio Spitaleri, è stato visto alla stazione di Adrano. Chi l’ha scorto ha notato che sembrava provato e stanco. Il ragazzo del bar della stazione di Adrano l’ha poi visto salire sul treno per Catania, ma da quel momento si sono perse del tutto le tracce dell'uomo.

Le ricerche da parte dei familiari e soprattutto delle forze dell'ordine sono adesso in pieno svolgimento, ma purtroppo sinora si sono perse le tracce e non c'è stato alcun riscontro all'impegno con cui Spitaleri viene ricercato. I familiari hanno diffuso la sua fotografia agli organi di informazione nella speranza che chi l'abbia visto possa fornire elementi utili per il suo ritrovamento. [Fonte La Sicilia]


23 Aprile 2002

Giovane scomparso, ricerche vane da cinque giorni

Da mercoledì 18 manca da casa il giovane G. N. Spita­leri, giovane di 34 anni residente a Bronte. I suoi familiari sono molto preoccupati perchè, hanno spe­cificato più volte, il ragazzo non si era mai allontanato da casa per più di un giorno. Invece Spitaleri, mercoledì 17 è uscito da casa dicendo che sarebbe andato a Catania per cercare, tra le bancarelle delle fiera tradi­zionale, un paio di pantaloni. … [L.S.]



13 Aprile 2002

Lo sport contro le devianze

Mille giovani di corsa per dire no alla droga

L’iniziativa è organizzata dalla Consulta contro le tossicodipendenze e l’alcolismo

Sono ben 1.200 i ragazzi che oggi a Bronte corrono per combattere la droga.
Sono i ragazzi delle scuole superiori e delle scuole medie di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. Si misureranno simpaticamente per sancire il trionfo dello sport sulle devianze giovanili, e con il loro percorrere le vie di Bronte di mostrare a tutti la bellezza della vita, che va vissuta in maniere serena e soprattutto, come dicono: limpida, lontano da tutte le droghe, fossero esse leggere o pesanti. L'iniziativa, che fa parte integrante del progetto «Giovani del terzo millennio» è frutto dell' organizzazione della Consulta contro la tossico­dipenza e l'alcolismo comprensiorale coordinata dal consigliere comunale, Antonio Caraci e formata dal Sert (Servizio territoriale recupero tossicodipendenti), dal Gruppo di Appoggio Jonathan, dal Gruppo giovanile San Giuseppe «Amici di Alessandro», dalle forze dell'ordine, dalle parrocchie.

(....) Il raduno è previsto nèlla zona artigianale di Bronte, alle ore 9.00 del mattino, con i ragazzi che saranno suddivisi in diverse categorie. Percorreranno circa, tre chilometri e mezzo all'interno della contrada Ss. Cristo. Questa è una delle tante manifestazioni organizzate dalla «Consulta». In precedenza i giovani dell'area che va da Bronte a Randazzo hanno avuto la possibilità di riunirsi per ballare e stare insieme nel nome della vita sana, e prossimamente alcuni di loro si impegneranno in una manifestazione teatrale. Hanno partecipato alla manifestazione Sport e Oltre tenutasi a Bronte alla presenza di autorità sportive a livello nazionale e mondiale. Tutto per sancire un unico concetto: «Della droga come dell'alcol possiamo fare sicuramente a meno». [Fonte La Sicilia]


14 Aprile 2002

Trofeo podistico “Città di Bronte”

Allegra sudata per 1.500 giovani atleti

Più di millecinquecento giovani studenti hanno preso parte al primo trofeo podistico città di Bronte organizzato dalla locale amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione sportiva Energym "Sp Energia siciliana - Autolip". Trofeo che si è svolto sabato scorso nella zona artigianale del Comune pedemontano. Nel circuito, lungo un chilometro, si sono dati battaglia tutti gli alunni delle scuole medie e superiori di Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace. A vincere, nelIa categoria 5a superiore maschile, è stato Giuseppe Russo del liceo classico di Bronte così come Sara Longo, dello stesso liceo, si è imposta nella categoria femminile.

Francesco Cipolla si è imposto nella categoria maschile "seconda media" (perle ragazze si è imposta Veronica Marcantonio), mentre per le terze il primo posto è andato a Marco Vitale di Maletto (per le ragazze si è imposta Agnese D'Amico). Domanti Domenico, dell'Ipsaa di Randazzo ha vinto nella categoria "quarto superiore", mentre Giuseppe Salvia si è imposto nelle terze (per le donne si sono imposte Milena Montagno, nelle quarte, e Margherita Gambino nelle terze). Ex aequo per Marco Meli e Salvatore Basile nella categoria "seconda superiore" che ha visto Giusy Scaccianoce predominare nel reparto femminile. L'iniziativa faceva parte del "Progetto giovani del terzo millennio" con l'intervento della Consulta contro la tossicodipendenza del Comune di Bronte. Complessivamente un'allegra sudata e una manifestazione ben riuscita. [Orazio Longo, Giornale di Sicilia]



10 Aprile 2002

Patti territoriali: incontro a Bronte

l.s.) Gli studenti degli ultimi due anni del Liceo ginnasio e dell’Ipsia dell'istituto superiore Capizzi di Bronte, hanno assistito ad una conferenza tenuta dal sindaco di Bronte, dott. Mario Zappia, sui Patti territoriali e sui piani di sviluppo economico che l'Unione europea sta promovendo. La conferenza, inserita nel Pof (Piano dell'offerta formativa) dell’Istituto, è stata introdotta dal dirigente scolastico, prof. Giuseppe D'Urso: «E' opportuno - ha dichiarato - che voi ragazzi conosciate gli strumenti attraversi i quali l'Ue intende promuovere il nostro territorio, prendendo confidenza con termini e strumenti come il Pof, che per il sessennio che va dal 2000 al 2006 viene chiamato agenda 2000».

«Con Agenda 2000 - ha dichiarato Zappia - si vuole aiutare i territori e le popolazioni con problemi di arretratezza. Si vogliono colmate le lacune, evitando di fare gli stessi errori del passato. Nel 1950 con la Cassa del Mezzogiorno, un'idea ricca di buone intenzioni, non è stata sfruttata, perché elargendo finanziamenti a fondo perduto non costringeva chi investiva a creare sviluppo vero. Nel 1992 - ha continuato - con l'investimento misto privato e pubblico e nel 1996 con la concertazione negoziata ed il conseguente inserimento dell'Ente locale nella programmazione, si è potuto progettare meglio lo sviluppo del nostro territorio. Il Patto territoriale ha rappresentato la svolta, promovendo uno sviluppo che a Bronte ha portato ottimi frutti». [Fonte La Sicilia]


Fidapa: educare alla parità

l.s.) Si è parlato di parità dei diritti all'Istituto superiore, Benedetto Radice di Bronte, grazie alla «Fondazione Fidapa» (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), che ha organizzato un incontrò con i giovani «Educazione alla parità». Il dibattito, moderato dal preside dell'istituto, prof. Antonino Longo, è stato introdotto dal consigliere nazionale Fidapa, Silvana Galassi, alla presenza del presidente della sezione brontese della Fondazione, Mariella Galvagno Corallo ed a Eny Alberici Platania che insieme con Silvana Galassi sta coordinando questi incontri in tutta la Provincia. Relatrice la prof. lda Nicotra, associato di diritto costituzionale dell'Università di Catania: «Bisogna incentrare il dibattito sulla cultura alla parità; - ha dichiarato - l'ordinamento aiuta ma la cultura è importante in politica, dove gli uomini sono in maggioranza. La Francia per esempio, elargendo un contributo, ha diretto i partiti a candidare lo stesso numero di uomini e donne».

Le conclusioni sono state affidate all'on. Giuseppe Castiglione, vice presidente della Regione: «La parità tra uomini e donne - ha dichiarato - è uno dei principi di base della democrazia, ed il Trattato di Roma ha stabilito la parità di retribuzione per un lavoro di pari valore fra donne e uomini, ed una serie di direttive è stata adottata a decorrere dal 1975 per precisare e sviluppare questo principio. La promozione della parità fra gli uomini e le donne rientra nella strategia europea».



2 Aprile 2002

I controlli della Guardia di Finanza nella zona tra Linguaglossa, Bronte, Maniace e Castiglione

Recuperati 4 milioni di euro

Lotta all’evasione fiscale, lusinghiero il bilancio del 2001

Le Fiamme Gialle della Brigata di Bronte, coordinati dal maresciallo Carmelo Cicero, traggono il bilancio del lavoro svolto nel 2001 per quanto riguarda soprattutto il controllo della genuinità delle carni messe in vendita e la tutela dei diritti dei lavoratori nelle aziende. (...) Nel 2001 la Finanza ha conseguito risultati più che apprezzabili, sia nella prevenzione e repressione delle violazioni di carattere Tributario, sia nell'area extra-tributaria. Nell'attività di contrasti all'evasione fiscale, per esempio, sono state eseguite 90 verifiche e controlli fiscali, scoprendo 8 evasori totali (sconosciuti al fisco).

Sono stati recuperati a tassazione importi imponibili, ai fini delle Imposte sui redditi, per oltre 10 mln e 845 mila Euro e violazioni all'Iva per oltre 1 milione e 500 mila Euro. Anche il controllo sulla legge antimafia e/o antiriciclaggio ha permesso di recuperare oltre 4 milioni di Euro, senza considerare che oltre 155 mila Euro sono stati recuperati per l'Irap.

Per finire 9 persone sono state denunciate per reati di carattere finanziario, delle quali 8 per emissione o utilizzo di documenti fittizi, mentre sono stati effettuati 600 controlli nel settore della regolare emissione della ricevuta e dello scontrino fiscale, elevando oltre 150 verbali. Notevole il lavoro anche nell'area non tributaria dove la Finanza brontese ha denunciato, nel 2001, 21 persone per reati vari come traffico di stupefacenti, detenzione abusiva di armi o munizioni, pirateria informatica e tutela dell'ambiente.

Sono state inoltre sequestrate 2.137 musicassette, 1.960 cd audio e play station illegalmente riprodotti, nonché n. 25 programmi software, n. 65 capi di abbigliamento con il marchio contraffatto.Molto tempo è stato dedicato alla tutela della salute pubblica, controllando le aziende zootecniche che ha portato al sequestro di 402 bovini ed ovini perché affetti di brucellosi ed alla denuncia di 2 responsabili. Infine, sono stati controllati 2000 veicoli, elevando oltre 600 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada e sequestrando 25 automezzi privi della necessaria copertura assicurativa. [L.S.]



31 Marzo 2002

Nel Venerdì Santo di Bronte processione e canti in latino

TRADIZIONI: La Madonna Addolorata nel Venerdì SantoDelle rappresentazioni sacre per la preparazione alla Pasqua quella del  Venerdì Santo è stata la più sentita. La tradizionale funzione religiosa, della commemorazione liturgica della morte di Cristo, ha avuto inizio alle 16 nella Chiesa della Madonna del Riparo, la cui comunità guidata dal giovane sacerdote Francesco Rubino, ha aperto la processione con i devoti del "Cristo in Croce". Passata per i frati cappuccini, che si sono uniti con il "Cristo morto", ha proseguito fino alla Chiesa Madre. Da qui, insieme al simulacro di "Maria SS. Addolorata", il corteo ha raggiunto il Santuario dell'Annunziata per accogliere la vara con "Cristo flagellato alla colonna".

Attraversato il corso principale la processione è confluita all'interno della Chiesa Madre per il suggestivo momento dell'incontro fra i quattro simulacri. Proseguendo in piazza Gagini, davanti al Santuario dell'Annunziata, l'arciprete padre Vincenzo Saitta, dopo una breve omelia, ha concluso con una preghiera e la benedizione.

Nella fase del rientro, la "Croce"e il sarcofago con il "Cristo morto" e la moltitudine di partecipanti si sono fermati davanti al piccolo seminario, dove il locale coro polifonico "Ignazio Capizzi", diretto dal professor Pippo Caruso, ha cantato preghiere in lingua latina. Inoltre, grazie alla rappresentazione del gruppo della parrocchia San Giuseppe nelle vesti degli apostoli e dei giudei, lungo il percorso è stato possibile rivivere anche il toccante percorso del Calvario.

Per l'occasione, ogni anno più partecipata, l'amministrazione comunale ha interessato il governatore Armando Paparo per organizzare dei punti di primo soccorso, con i volontari della "Confraternita Misericordia". Mentre, al fine di garantire l'incolumità dei partecipanti, erano presenti i militari dell'Arma e i volontari del servizio di protezione civile dell'associazione nazionale carabinieri. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]


2 Febbraio 2002

Quest’anno i boy scout al posto dei volontari

Processione senza soccorsi

Un portatore di vara è finito in ospedale. Il ritardo poteva dei sanitari poteva essere fatale. Dovevano trovarsi accanto alle vare e lungo tutto il corteo per prestare immediatamente assistenza a chiunque fosse stato colto da malore. Ma, purtroppo non è andata così. A pagarne le conseguenze un "portatore di vara", in preda ad uno stato dI soffocamento, che si è visto soccorrere con un ritardo che poteva risultargli fatale. Ma la mancata tempestività non è imputabile ai volontari della Misericordia, i quali riuniti tutti davanti al corteo, appena allertati sono andati a soccorrere il giovane che si trovava a qualche centinaio di metri: da attraversare fra la folla. Attivata la procedura di 1° soccorso il ragazzo è stato immediatamente trasferito al pronto soccorso del vicino ospedale, dove gli è stata diagnosticata una "Crisi lipotimica con perdita di coscienza", dalla quale è rimasto fortunatamente illeso.In merito all'accaduto però nessuno riesce ancora a spiegarsi, quale logica abbia portato i responsabili della protezione ciVile comunale a raggruppare tutti i soccorritori in un'unica posizione. Errore che si è ripetuto durante la delicata fase dell' incontro fra i simulacri all' interno della Chiesa Madre, dove il rischio che, qualcuno si facesse male era più elevato.

Qui, ai margini dei due colonnati, a differenza dell' anno scorso non vi erano gli oltre 50 soccorritori preparati a fronteggiare situazioni di pericolo, ma dodici piccoli boy-scout che, a parte la loro simpatica presenza non sarebbero stati in grado di garantire altro. Questo nella sostanza quanto rilevato dal Governatore della "Confraternita Misericordia", Armando Paparo, il quale nonostante abbia eseguito gli "ordini" si sente responsabile di quanto accaduto.(lp)



29 Marzo 2002

Pasqua sicura a Bronte: multe a due allevatori, il resto è in regola

Controlli serrati da parte della Guardia di Finanzia di Bronte nelle macellerie e nelle aziende zootecniche, per scongiurare il rischio di macellazioni clandestine. Con l'avvicinarsi delle festività pasquali gli uomini del maresciallo Carmelo Cicero, comandante della brigata brontese, all'interno dell' «Operazione Pasqua sicura», hanno sequestrato un buon numero di bovini ed ovini, sanzionando con multe da 3.100 a 15.500 Euro due allevatori. Il primo perché faceva pascolare a Bronte, 4 bovini senza aver comunicato che erano stati trasportati da Enna a Bronte, contravvenendo ad una precisa normativa, ed un secondo allevatore perché possedeva un bovino cui non era stata posta la normale etichettatura, ed aveva trasformato il proprio casolare di campagna in un mattatoio. Le Fiamme Gialle, infatti, perquisendo il podere hanno trovato 4 agnelli già macellati clandestinamente senza che i veterinari avessero verificato la genuinità della carne. Gli armenti di entrambi gli allevatori chiaramente sono stati sequestrati e sottoposti a controlli dell’Ausl.
(...) Un avvertimento forte anche per gli altri allevatori. (....) Tutto in regola, invece, sui banconi delle macellerie controllate. Le carni che per Pasqua i brontesi compreranno hanno superato l'esame, avendo tutti i timbri, i certificati di provenienza, l'autorizzazione di macellazione sottoscritta da un veterinario e la relativa fattura. [La Sicilia]



24 Marzo 2002

Apt e Comune hanno varato un programma di promozione turistica

La ducea entra nel “circuito”

”Valorizzare i manieri del versante ovest dell’Etna”

Il Castello di Nelson potrebbe costituire una straordinaria attrattiva turistica del versante ovest dell'Etna. Un impegno, in tal senso, è stato preso dal direttore dell'Apt, dott. Cavallaro, al termine di una visita nel territorio brontese. Il castello di Nelson sarà propagandato tramite Internet e sarà inserito nel novero del «circuito dei castelli». La Ducea di Nelson sarà conosciuta in tutto il mondo grazie alla promozione turistica curata dall' Azienda Provinciale per il turismo di Catania, la quale inserirà l'antico maniero all'interno del circuito dei castelli del versante Occidentale dell'Etna.

Lo ha deciso il direttore dell' Apt di Catania, dott. Angelo Cavallaro, venuto a Bronte per visitare la Ducea e ricevuto dal sindaco dott. Mario Zappia, cui chiaramente sta particolarmente a cuore l'inserimento della Ducea all'interno dei flussi turistici che portano economia. All’incontro erano presenti anche il vicesindaco Carmelo Salvia, la vicesegretaria del Comune, dott. Teresa Sapia ed alcuni funzionari dell'ente locale, pronti a fornire tutte le indicazioni. Così il direttore Cavallaro ha visitato la parte già restaurata del castello, la chiesa di Santa Maria di Maniace annessa al castello, i granai ed è il meraviglioso giardino: «Sono particolarmente colpito dalla chiesa - ha dichiarato alla fine il dott. Cavallaro - Noi non possiamo certo promettere miglioramenti strutturali, ma promuovere il turismo si. Per questo, programmeremo un'ottima promozione alla Ducea anche attraverso il nostro sito internet. Non sarebbe sbagliato poi - ha concluso - inserire la Ducea di Nelson di Bronte all'interno del circuito dei Castelli del versante ovest dell'Etna, facendo arrivare a Bronte tanti turisti». (...) E ad essere interessati al decollo turistico di una struttura come la Ducea di Nelson sono anche i paesi limitrofi che potrebbero attrezzarsi per creare l'economia dell'ospitalità del turista che ancora manca.

La Ducea poi ha tutte le carte in regola per attirare i turisti. Gli storici infatti raccontano che il generale bizantino Giorgio Maniace, vincitore di una battaglia contro i Saraceni nel 1040, per devozione lasciò nel luogo dello scontro, nei pressi del castello, un'icona della Madonna che i fedeli conservarono in una chiesetta costruita per l'occasione e alla quale diedero il nome di S. Maria, inglobata nel convento che nel 1173 la regina Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I, fece edificare in loco affidandolo ai padri benedettini. Dopo anni di incuria nel XIX secolo l'abbazia fu ricostruita e trasformata in dimora residenziale dall'ammiraglio inglese Horatio Nelson, che l’aveva ricevuta in dono, nel 1799, dal re di Napoli Ferdinando. [La Sicilia]
 

31 Marzo 2002

Bronte - Il maniero medievale inserito in un circuito turistico

Ducea di Nelson, gioiello rivalutato

E'conosciuta in tutto il mondo grazie alla promozione curata dall'Azienda provinciale per il Turismo che ha deciso di inserire l'antica Ducea del Nelson (maniero risalente all'epo­ca medievale) all'interno del circuito dei castelli del versante occidentale dell'Etna. La decisione è stata presa dal direttore dell'Apt, Angelo Cavallaro, venuto a Bronte per visitare il bellissimo maniero.
Cavallaro, che nella visita è stato accompagnato dal sindaco di Bronte Mario Zappia, ha visitato la parte già restaurata del castello, la chiesa di Santa Maria di Maniace annes­sa al castello, i granai e il bellissimo giardino inglese. «Sarebbe bello - ha detto Zappia - far diventare questo castello una tappa tradizionale del turismo siciliano».
La Ducea ha tutte le carte in regola per attirare i turisti. La storia racconta infatti che il generale bizantino Giorgio Maniace, vincitore di una battaglia contro i Saraceni nel 1040, per devozione lasciò nel luogo dello scontro, nei pressi del castello, un'icona della Madonna che e i fedeli conservarono in una chiesetta costruita per l'occasione e alla quale diedero il nome di Santa Maria, inglobata nel convento fatto edificare dalla regina Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I, nel 1173 e affidato poi ai padri benedettini. Nel diciannovesimo secolo l'abbazia fu ricostruita e trasformata in dimora residenziale dall'ammiraglio inglese Horatio Nelson, che l'aveva ricevuta in dono, nel 1799, dal re di Napoli Ferdinando. 
Ed è quella che ancora è possibile ammirare in tutto il suo fascino. [O.L., Giornale di Sicilia]



24 Marzo 2002

Premio e una borsa di studio ai 9 studenti diplomati con 100

”Arricchite la vostra terra”

L'Amministrazione comunale di Bronte, guidata dal sindaco dott. Mario Zappia, ha voluto riconoscere e premiare la bravura di studenti che, nello scorso anno scolastico, hanno conseguito il diploma di scuola superiore o la maturità con il massimo dei voti, consegnando loro una pergamena ricordo ed una borsa di studio di 170 Euro. Alla cerimonia di consegna degli attestati hanno partecipato oltre al primo cittadino l'assessore alla Pubblica Istruzione, Daniela Costanzo ed il vicesindaco Carmelo Salvia. Presenti alla manifestazione il dirigente scolastico dell'istituto superiore Capizzi di Bronte, prof. Giuseppe D'Urso e la professoressa Letizia De Natale, in rappresentanza dell'Istituto commerciale Benedetto Radice.

«E' una tradizione che ripetiamo ormai ogni anno ha dichiarato il sindaco Zappia perché vogliamo in questo modo incoraggiare i nostri studenti che riteniamo una promessa per il domani. Auguriamoci che la professionalità che conquisterete con la laurea abbiate la possibilità di investirla in questa terra arricchendola della vostra cultura e del vostro sapere».

Piene di significato anche parole dell'assessore Costanzo, del prof. D'Urso, che ha evidenziato come questi momenti siano importanti per la crescita degli studenti, e della professoressa De Natale che ha rivolto parole di elogio nei confronti di tutti i genitori. E molti di loro erano presenti, venuti al posto dei propri figli in quanto questi erano già impegnati in colloqui o esami universitari. Questi i ragazzi che sono stati premiati, avendo avuto come votazione finale agli esami di maturità 100 su 100: Anita Moschetto,Ottavio Garofalo, Antonio Salvia, Martina Scalisi, Alfio Mancani, Maria Rita Papotto, Eleonora Prestianni, Giusi Pruiti e Antonella Spitaleri. [La Sicilia]



22 Marzo 2002

Una candela per Safiya

La cerimonia delle Candele per le socie Fidapa rappresenta il momento più alto, più significativo del loro anno sociale perché, attraverso l'accensione di tante candele quante sono le Federazioni e i Club associati nel mondo, le socie intendono celebrare l'unione ideale di tutte le donne al di là di ogni confine, di tutte le razze, di ogni religione. Cosicché ogni sezione, per questa occasione, invita rappresentanti delle istituzioni e personalità civili, militari, religiose e fidapine per accendere una candela per ogni Stato della Intemational Federation Business Professional Woman.

Quest'anno all'appuntamento della Fidapa di Bronte hanno preso parte le più alte autorità locali, provinciali e regionali tra cui la presidente Fidapa del Distretto Sicilia, prof.ssa Anna Placa, il presidente della Regione siciliana on. Salvatore Cuffaro, il presidente della Provincia di Catania on. Nello Musumeci, il prefetto e il questore di Catania, il rettore dell'università di Catania, il senatore Giuseppe Firrarello, il colonnello dei carabinieri di Catania, Vito Damiano, gli assessori regionali Marina Noè e Giuseppe Castiglione, il sindaco di Bronte dott. Mario Zappia. La presidente Maria Galvagno Corallo, insieme al direttivo della sezione, a conclusione della riuscitissima cerimonia ha voluto dedicare una candela a Safiya Tungar-Tudu, la donna accusata di adulterio e condannata alla lapidazione da un tribunale del Sokoto, per sensibilizzare le autorità presenti e spingerle a intervenire presso l'ambasciata della Nigeria in favore di Safiya che è madre di una bimba di pochi mesi. [La Sicilia]



19 Marzo 2002

“NUOVE AULE INADEGUATE”

Al “Capizzi” protestano i genitori

Un buon numero di genitori degli allievi che frequentano il «Liceo ginnasio» dell'istituto superiore «Capizzi» di Bronte protesta per l'inadeguatezza dei locali reperiti dalla Provincia regionale di Catania per sopperire alla carenza di aule, a seguito dell'istituzione dello Scientifico. Secondo i genitori, l'immobile utilizzato, trattandosi di una civile abitazione, non sarebbe idoneo a ospitare delle classi. Mancherebbero, infatti, gli standard di sicurezza e gli spazi sarebbero insufficienti. Oltre a ciò all'uscita, gli studenti, dopo aver percorso una scala stretta e ripida, si troverebbero catapultati su una stretta e irta stradina, percorsa pericolosamente dalle automobili.

Tanto basta per i genitori per sollevare il problema: «Non vediamo il motivo per cui - ci dicono in gruppo - delle classi debbano affollare stanze di appartamenti quando abbiamo a disposizione il Collegio Capizzi che da secoli è la sede naturale dell'insegnamento brontese. Esiste - continuano - anche l'aspetto tradizionale che chi non è di Bronte non può capire.

«Senza nulla togliere ai ragazzi che frequentano lo Scientifico - aggiungono - noi genitori pretendiamo che i ragazzi del Classico continuino a frequentare le lezioni negli ambienti del Collegio. Lo Scientifico è giusto che abbia dei locali nuovi degni di un istituto moderno come è giusto che il Liceo non veda interrompere un'antica tradizione, grazie alla quale gli allievi respirano quell'atmosfera di cultura che trasuda in ogni stanza del Real Collegio Capizzi». Il dirigente scolastico Giuseppe D'Urso, in premessa, afferma: «Io sono il dirigente dell'istituto superiore Capizzi, che annovera il Liceo, lo Scientifico e l'lpsia (Istituto professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato), che ha i problemi maggiori, anche se nessuno li denuncia. Il fatto che questo istituto possa contare sulle aule del palazzo privato affittato dalla Provincia la ritengo una fortuna. D'altronde, non abbiamo avuto altre proposte. Anzi avremo presto bisogno di nuove aule e io, nell'economia scolastica, ritengo che reperirle vicino alla sede centrale che è il Collegio Capizzi sia positivo per i ragazzi, che così avrebbero senza difficoltà la possibilità di utilizzare i laboratori». Per il dirigente,inoltre, i problemi veri l'utenza scolastica non li ha oggi, ma li avvertirà fra sei mesi, ovvero il prossimo anno scolastico, quando si dovrà trovare una sede per le tre classi dei ragazzi iscritti al primo anno dello Scientifico: «Se non si trovano locali nuovi - conclude D'Urso - c'è il rischio di perdere le nuove sezioni». [La Sicilia]



Bronte 18 Marzo 2002

La legge di Freeway” a Bronte

Gran successo del primo slalom tra Roccadello e Saragoddio

Il vincitore «Freeway»? Il secondo assoluto Salvatore Lo Re? O forse Salvatore Caristi, concorrente di gruppo A che ha centrato, con il quinto posto generale, l'ingresso nella «top five» di giornata? No. Il pilota più felice del «1° autoslalom di Bronte» è Carmelo Salvia, vicesindaco del Comune etneo con la passione per le corse automobilistiche, appena 71esimo in classifica assoluta con la sua A12 Abarth ma ugualmente soddisfatto nel giorno dell'ingresso del centro pedemontano nel mondo delle competizioni motoristiche, compiuto con una manifestazione di alto livello, prima prova della stagione 2002 e del minicampionato «Tris dell'Etna» (tre appuntamenti).

Organizzata dal Team Palikè di Palermo, presieduto da Nicola Cirrito, e dall'assessorato allo Sport della Provincia Regionale di Catania, la gara svoltasi ieri tra contrada Roccadello e contrada Saragoddio ha riscosso i consensi degli addetti ai lavori e catalizzato l'attenzione di migliaia di appassionati, assiepati sulle tribune naturali del tracciato, tra lava e pistacchi. Quasi quattro chilometri (3,850, per la precisione) molto tecnici, guidatissimi, «perfetti per una gara di Coppa Csai», ha sostenuto il presidente della Camporotondo Corse Maurizio Casabona, 52 anni ieri, ma anche «ideali per una cronoscalata», ha aggiunto il direttore di gara Francesco Colosi, da più di quarant'anni uomo di corse. E' proprio quest'ultimo l'obiettivo dell'amministrazione di Bronte, reso noto al termine della gara da Salvia; per adesso ci si gode il successo di questa positiva «prima», iniziata sotto gli occhi del vicepresidente della Regione, Giuseppe Castiglione, dell'assessore provinciale allo Sport, Stefano Fisichella, e del presidente del Consiglio Provinciale, Santo Pulvirenti, i quali hanno dato lo «start» non prima di aver sottolineato il programma di valorizzazione dei centri etnei anche per mezzo delle diverse discipline sportive.

La vittoria, come ampiamente previsto alla vigilia e come già anticipato, è andata a «Freeway» (Osella Pa 9/90): assente anche l'altro pilota Sport prototipi Ciro Barbaccia, iscritto alla gara ma non presentatosi alle verifiche, il puntese ha praticamente centrato il successo già prima del via, facendo poi registrare nelle due manche tempi nettamente più bassi dei colleghi. Alle sue spalle hanno concluso l'adranita Salvatore Lo Re (gruppo P, classe P2, Fiat 126 motorizzata Honda), della catanese Kamiko Corse, e il ragusano Giuseppe Di Stefano (gruppo S, classe S6), alla guida di una delle sempre competitive Fiat X1/9. In gruppo A (classeA2) si è imposto il messinese Caristi, di cui abbiamo già detto, in gruppo N (classe N3) il ragusano Salvatore Licitra, al suo ritorno alle gare dopo un annodi inattività; la vittoria di scuderia è andata alla Kamiko Corse. In chiusura, un doveroso omaggio al pilota Giovanni Carramusa, scomparso la notte precedente.la gara: ieri i colleghi hanno voluto ricordarlo facendo tacere i motori per 5' prima del via. [Giuseppe Messina, La Sicilia]


17 Marzo 2002

1° Autoslalom Città di Bronte

Tutto pronto per il "neonato" slalom di Bronte

Oggi il via alle 9, sono 158 gli iscritti, “Freeway” è il grande favorito

La stagione agonistica isolana a quattro ruote riparte da... quota 760 sul livello del mare. Ad ospitare la prima prova del 2002, appuntamento d'esordio anche in campo nazionale, sarà infatti Bronte, teatro quest'oggi del 1° slalom automobilistico del centro etneo, organizzato dal Team Palikè, presieduto da Nicola Cirrito, e dall'assessorato allo Sport della Provincia Regionale di Catania, con il supporto logistico del Comune etneo e il patrocinio dell' Aci, della Csai e dell'Azienda Provinciale Turismo. La città del pistacchio festeggia così le proprie nozze con il mondo delle competizioni motoristiche, figlie «del programma della Provincia Regionale di Catania volto alla valorizzazione delle località etnee - spiega Annamaria Cirrito, moglie di Nicola - anche per mezzo dello sport. Le strade del luogo hanno consentito l'allestimento di un bel tracciato, molto tecnico, che regalerà a Bronte un inedito tipo di pubblico».

La gara odierna si disputerà lungo la Sp 94, con partenza in contrada Roccadello, nei pressi dell'hotel «La Cascina», e arrivo in contrada Saraggodio. Il percorso misura 3,850 chilometri ed è caratterizzato nella parte centrale da un "misto" alquanto impegnativo, avente uno sviluppo di circa 1400 metri, tra 1,470 e 2,820 chilometri progressivi. Tredici le postazioni di birilli collocate lungo il tracciato, nove delle quali con entrata a sinistra, due le mancbe in programma, precedute dalla ricognizione; la partenza della prima vettura è prevista per le 9. Prima del via, tra le 7,15 e le 8,30, a poche decine di metri dalla partenza, si effettueranno le ultime verifiche tecniche, dopo quelle svoltesi ieri pomeriggio al Circolo di Cultura «E. Cimbali» di Bronte.

La competizione costituisce inoltre la prova d'apertura del «Tris dell'Etna», campionato di specialità su tre prove comprendente anche il «II slalom di Adrano» e il «III slalom di Biancavilla», anch'esso organizzato dal Team palermitano. Tutti i piloti che prenderanno parte alle tre gare, con obbligo di partecipazione ad almeno due di esse, concorreranno all'aggiudicazione di un montepremi di 2500 Euro, messo in palio dai tre Comuni sul cui territorio si svolgeranno le succitate competizioni. Ai primi tre classificati andranno, nell'ordine, 900, 600 e 500 euro, al quarto e al quinto 300 e 200.

Il regolamento stabilisce l'assegnazione di 10 punti al primo classificato di ciascuna categoria, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto, 1 al sesto. I piloti iscritti alla gara di oggi sono 158, ma l'esatto numero dei verificati si conoscerà soltanto poco prima dello «start». Il più accreditato per il successo assoluto è il solito «Freeway», in gara nella SP/1 con una Osella Pa 9/90 Bmw, ma il pilota della Portocervo Corse dovrà guardarsi dall'altro concorrente della SP/1, Ciro Barbaccia, anch'egli al via con una Osella Pa/9. Molto attesi anche il messinese Salvatore Caristi (Gruppo A, classe A2), su Peugeot 205, e l'adranita Salvatore Lo Re (Gruppo P, classe P2), su Fiat 126, entrambi della catanese Kamico Corse di Giuseppe Cannone; occhi puntati, inoltre, sui ragusani Salvatore Licitra (gruppo N, classe N3, Renault Clio Williams), della scuderia Aspromonte, e Giuseppe Di Stefano (Gruppo S, classe S6, Fiat X1/9), e sulla nutritissima e ambiziosa pattuglia della Camporotondo Corse. (Giuseppe Messina)



Santuario dell'annunziataL'armonia e la bellezza del nostro Santuario in TV

Il Santuario dell'Annunziata in diretta sulle reti RAI

Domenica 10 Marzo, la RAI ha trasmesso, in diretta via satellite dal Santuario di Maria SS. Annunziata, la messa celebrata da mons. Bommarito, arcivescovo metropolita di Catania.
E' stata una occasione eccezionale che ha, fra l'altro, consentito di far conoscere in modo prestigioso la Città di Bronte e di presentare agli occhi di milioni di fedeli l'armonia e la bellezza del nostro antico Santuario.
Alla celebrazione eucaristica hanno anche partecipato, oltre al Sindaco ed a tutti i parlamentari brontesi, i presidenti della Regione Siciliana, on. Cuffaro, e della Provincia Regionale di Catania, on. Musumeci.


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