Le ultime sulle elezioni comunali Maggio 2002 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte Gli articoli del mese di Giugno | Aprile I risultati elettorali, Il programma elettorale di Leanza,
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Amministrative 2002, verso i ballottaggi In 12 dei 16 comuni la Casa delle libertà ha raccolto più voti al primo turno, ma la sfida resta aperta. Sarà decisiva la capacità di riaggregare le coalizioni dopo le lacerazioni della campagna elettorale. Si torna a votare il 9 giugno. Sicilia. E' scattato il gioco delle alleanze (...) Altro grande centro del Catanese, Bronte, che ha visto al primo turno una clamorosa spaccatura di Forza Italia. il candidato sostenuto dal vicepresidente della Regione, Giuseppe Castiglione, cioé l'ex deputato regionale Nunzio Calanna è giunto al 44,42%. Non ha vinto al primo turno, cioé, perché un altro big locale, Franco Catania, ha fatto corsa a sè, sostenendo un altro candidato: Carmelo Indriolo, che ha conquistato il 18,71% dei voti. Un patrimonio che ora fa gola a Calanna, per battere l'ex assessore regionale Turi Leanza, esponente dell'Ulivo, che ha preso al primo turno il 30,37%. (...) [E.L., GdS)] Il duello fra Calanna e Leanza Si dovranno aspettare altri quindici giorni, e un ulteriore scrutinio elettorale, per conoscere il nome del nuovo sindaco della città di Bronte e successore dell'uscente Mario Zappia. Stando ai dati informali, ma molto vicini alla realtà, (quando scriviamo, a tarda sera, non sono ancora stati diffusi tutti i numeri ufficiali da parte dell'Ufficio Comunale preposto) il primo turno elettorale delle elezioni amministrative per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, infatti, ha sancito il ballottaggio tra Nunzio Calanna (foto a destra), cinquantanoveanni, avvocato e candidato autorevole della Casa delle Libertà (sostenuto da Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC, CDE e la lista "Calanna per Bronte"), e Salvatore Leanza, cinquantacinqueanni; direttore d'impresa e candidato della coalizione di centro sinistra (sostenuto dai Democratici di Sinistra, dai Riformisti di centro, dai Socialisti riformisti, da "Bronte dei Valori" e dalla lista civica "Evoluzione e benessere"). A favore di Calanna (ex Deputato all'Assemblea regionale, dove ha ricoperto anche la carica di vice presidente della Commissione Regionale Antimafia) è andata quasi la metà delle preferenze dei brontesi (circa il 47 per cento dei suffragi con oltre cinquemila consensi), con Leanza (anche lui più volte Deputato all'Ars ed ex vicepresidente della Regione ai tempi della presidenza Nicolosi) che si è invece attestato intorno al trenta per cento (quando scriviamo il dato, non ufficiale, è stabile al 32 per cento) con più di tremila e cinquecento voti ottenuti. Numerosi, ben 12887 (su 17833), gli elettori che si sono recati alle urne durante la due giorni elettorale (il 72,26 per cento degli aventi diritto: dato in aumento rispetto alle elezioni di cinque anni fa dove la percentuale era stato del 71,59). Rimangono fuori dalla lotta per la poltrona più importante del Palazzo Comunale gli altri due concorrenti alla carica di primo cittadino, e cioè Maurizio Gorgone, (ex consigliere ed ex assessore comunale proprio nella penultima giunta Zappia, prima del cambio di maggioranza seguito dal primo cittadino uscente) professore di lingua francese e candidato della lista "Sinistra Brontese" (attestatosi intorno al 5 per cento), e il medico brontese Carmelo Indriolo (fermatosi al 16 per cento con circa duemila preferenze), candidato di tre liste civiche ("Bronte in Europa", "Sviluppo e libertà" e "Veri Forzisti"), ma chiaramente sorretto dal Deputato regionale di Forza Italia Franco Catania (una scelta in contrasto con il partito di Berlusconi che ha invece sorretto ufficialmente Calanna). Adesso, comunque, la palla passa di nuovo agli elettori che, fra due domeniche dovranno sancire l'esito finale delle votazioni e decidere che volto dare al nuovo sindaco di Bronte. Intanto fra le vie del paese, a tarda sera, conclusosi lo spoglio delle schede elettorali, si parlava già di alleanze e apparentamenti. Riuscirà la Casa delle Libertà a ricompattarsi con i fuoriusciti di Indriolo? E la sinistra di Gorgone andrà a dare una mano d'aiuto al candidato del centro sinistra Leanza? Oppure succederà proprio l'opposto'? Ad ogni modo rimangono due settimane per pensarci su. Intanto, mentre nulla si sa ancora sulla composizione del consiglio comunale (a tarda sera, in certe sezioni, non erano ancora stati neanche scrutinati i voti di lista) una curiosità riguarda proprio il primo cittadino uscente, Mario Zappia (non ricandidabile dopo due mandati consecutivi e nove anni di amministrazione); Zappia, infatti, capolista tra le fila dell'UDC per il consiglio comunale, non avrebbe rispettato il pronostico della vigilia: di fatto, al conteggio finale, avrebbe ottenuto all'incirca centocinquanta voti: certamente pochi rispetto alle previsioni che lo volevano gravitante intorno alle trecento preferenze. [Orazio Longo, Giornale di Sicilia]
Si va al ballottaggio tra Calanna e Leanza Il candidato della Casa delle libertà ha ottenuto il 44,5% dei voti Sarà determinante la posizione di Carmelo lndriolo (Fi) che ha avuto il 18,7% dei voti L'ottima affermazione, però, non gli ha evitato lo scontro diretto fra 15 giorni al ballottaggio con il dott. Salvatore Leanza, direttore d'azienda ed ex vice presidente della Regione siciliana sorretto da «Riformisti di centro per Bronte», «Evoluzione e benessere per Bronte», «Lista dei giovani Bronte dei valori», «Democratici di sinistra per Bronte» e «Socialisti riformisti per Bronte», che è giunto secondo con circa il 30,3 % delle preferenze.. davanti al dott. Carmelo Indriolo che, invece, contro le previsioni si è fermato a circa il 18, 7 %. Fanalino di coda del quartetto a contendere la carica di sindaco, il prof. Maurizio Gorgone che, comunque, con più o meno il 6,5 %, ha fatto capire che esiste una parte della sinistra brontese che ha condiviso le sue scelte. Per tutto il pomeriggio comunque le voci sulle percentuali raggiunte si sono rincorse per poi essere smentite. Ci sono stati momenti in cui in casa Calanna si è creduto che potesse farcela al primo turno, poi invece il suo consenso è sceso concedendo a Leanza la possibilità di misurarsi al ballottaggio. In città adesso alcuni sono convinti che le alleanze possano essere determinate, altri invece, sostengono che per la carica di sindaco nessuno ha la possibilità di spostare pacchetti di voti. In quest'ottica bisognerà vedere la reazione in casa «Indriolo», sostenuto dall'on. di Fi, Franco Catania. Non è impossibile, viste anche le dichiarazioni durante la campagna elettorale che Leanza cerchi l'apparentamento con il gruppo dell'on. Franco Catania. Bisognerà vedere adesso le reazioni dei vertici di Fi, che se così fosse, dovrebbero accettare che alcuni suoi tesserati remino contro un candidato azzurro al ballottaggio di un Comune che, da punto di vista politico, ha la sua valenza. Mentre ieri sera scrivevamo poco si sapeva ancora sulla composizione del Consiglio comunale, e questo sia perché si dovrà attendere il risultato del ballottaggio. Queste le percentuali delle liste: Forza Italia 25,1 %, «Calanna per Bronte» 13,8 %, Udc 11,9 %, «Sviluppo e libertà» 8,7 %, «Socialisti riformisti per Bronte» 6 %, Cde (Cristiani democratici europei) 5,2%, «Veri forzisti» 5,2%, «Riformisti di Centro per Bronte» 4,1 %, «Bronte in Europa»3,5%, «Sinistra brontese» 3,3 %, «Bronte dei valori» 3 %, Ds 2,8 %; Alleanza nazionale 2,7 %, «Evoluzione e benessere» 2%. Intanto i candidati al ballottaggio già da oggi affileranno le armi per contendersi la carica di sindaco. Come dire la campagna elettorale ricomincia. [R. P., La Sicilia] | |||||||||||||
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Due giorni, una notte per i sindaci E a Bronte spicca la sfida azzurra tra i “dioscuri” della politica locale Un primo risultato queste elezioni amministrative brontesi l’hanno già registrato. E’ la consacrazione di un'ormai insanabile rivalità tra i «dioscuri» della politica locale, che sono il senatore Pino Firrarello col genero, il vicepresidente della Regione Giuseppe Castiglione e il deputato regionale Franco Catania. Tutti assieme, disperatamente, all'interno di Forza Italia che proprio a Bronte registra la sfida tra un candidato-sindaco «benedetto» da Firrarello e depositario del simbolo ufficiale del partito - l'ex parlamentare socialista all'Ars, Nunzio Calanna - e un altro aspirante primo cittadino, sostenuto da Catania, che la «bandiera» non ce l'ha ma, in compenso, s'è visto approdare in terra dei pistacchi persino Marcello Dell'Utri, fondatore del «partito della bandiera». Si tratta di Carmelo Indriolo, non a caso sostenuto pure da una lista che, provocatoriamente è stata battezzata «Veri Forzisti». I «separati in Casa», ovvero nella Casa delle libertà, sono ad ogni modo parecchi nella tornata, elettorale di oggi e domani. Certo, Bronte è un episodio al limite di ogni fantasia politica: un candidato sindaco è sostenuto dai Forzisti, una altro dai «Veri Forzisti». Qui, i rancori covano sordi e i protagonisti appaiono come vere e proprie vestali della più ortodossa tradizione veterodemocristiana, do tutti s’abbracciavano in pubblico e si scornavano in privato. Altro, invece, le beghe sono scoppiate e hanno fatto il botto ma almeno hanno contrapposto esponenti di partiti diversi, seppur alleati. (…) [Gerardo Marrone, Giornale di Sicilia] | |||||||||||||
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E’ stato anche discreto calciatore nel torneo di Promozione Lo “strappo” a sinistra di Gorgone Una campagna elettorale vivace e la pubblicazione di un giornale con vignette «pepate» "Un punto fondamentale del nostro programma elettorale riguarda la riduzione del venti per cento delle indennità di cariche di sindaco e assessori". Questo tiene a precisare Maurizio Gorgone, quarantunenne insegnante di lingua francese all'Istituto Tecnico Commerciale "Radice" di Bronte e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative comunali con la lista "Sinistra Brontese". "Si tratta ovviamente di uno dei tanti punti che abbiamo preso in considerazione nella nostra politica di governo che si basa soprattutto sulla legalità e sulla solidarietà: due principi inscindibili che non potevano non fare parte del nostro programma elettorale". Sposato (con Gabriella), appassionato di sport (nel passato fu giocatore di calcio della squadra del Bronte in Promozione), ma anche di letteratura (uno dei suoi due figli si chiama Jonathan proprio in ricordo del libro di Richard Bach il "Gabbiano Jonathan Livingston", l'altra Desireè), Maurizio Gorgone è stato eletto per la prima volta nel '93 al consiglio comunale brontese. Rieletto nel '97 fu assessore della Giunta Zappia (con deleghe alla Cultura, Ecologia e Servizi Cimiteriali) dal novembre 2000 all'ottobre 2001 quando poi ne uscì, con tutti i Ds, a causa del cambio di rotta della sindacatura. "Ognuno va dove lo porta il cuore" - spiega Gorgone - e Zappia (sindaco uscente passato tra le fila del CCD ndr) ha fatto le sue scelte. Con lui avevamo lavorato molto ma è chiaro che non si poteva avallare una situazione del genere". Perché avete deciso di scendere in campo in prima persona e di non appoggiare invece la candidatura Leanza che è sostenuta proprio dai Ds e dalla Primavera Siciliana? Lei ha parlato dei punti principali del suo programma di governo: ma come intendete risolvere il problema lavoro? Come se la immagina Bronte? Nel disegno a destra: una caricatura dell' on. Salvatore Leanza disegnata da Ciccio De Luca (tratta da Candido, N. 1 del 12 Maggio 2002). Leanza nel punto Assistenza e solidarietà sociale del suo Programma elettorale, ha prospettato la «realizzazione di un centro di riabilitazione fisioterapica privilegiando le tecniche di idroterapia ed ippoterapia». «La vignetta - scrive Cicciodeluca - è ispirata a un passo del programma elettorale di Turi Leanza che fra gli altri servizi socio-assistenziali che il suddetto prevede di realizzare, fa emergere, inquietante, questo centro di ippoterapia che io ho così ho interpretato. Nella speranza che i nostri politici diano sempre ed in grande quantità questo genere di spunti, sentitamente ringrazio».
18 Maggio 2002 Importante faccia a faccia Il Real Collegio Capizzi ha ospitato il primo confronto ufficiale, organizzato dal Gazzettino, tra i candidati a sindaco di Bronte. Gorgone, Indriolo e Leanza, assente "giustificato" Calanna, hanno proposto ai cittadini i propri programmi, le valutazioni, gli impegni e gli sviluppi che intendono attribuire al territorio. Tra passato, presente e futuro, l’incontro ha costituito un momento di forte partecipazione democratica. Quattro candidati, quattro programmi. Una cittadina chiamata a scegliere, a decidere del proprio futuro. Parole e proposte che viaggiano tra ciò che è stato fatto e ciò che si dovrà fare. Bronte ha cominciato a conoscere, dalla viva voce dei protagonisti, quale potrebbe essere la strada politica ed amministrativa che, dal prossimo 26 maggio, potrebbe imboccare. Partendo proprio dall'elezione del suo nuovo sindaco. Il salone del Real Collegio Capizzi, gloriosa istituzione brontese, ha accolto, su invito ed organizzazione del "Gazzettino", Carmelo Indriolo, Maurizio Gorgone e Salvatore Leanza. Assente soltanto Nunzio Calanna che, con un fax inviato alla redazione del settimanale, giustificava la propria mancata partecipazione per «precedenti concomitanti impegni, peraltro notori in quanto pubblicizzati con manifesto affisso già da tempo». (...) Nel ruolo di moderatore Giuseppe Portale, giornalista e vice direttore del "Gazzettino". (...) Cominciano le domande, le riflessioni, gli spunti di confronto. Tocca a Maurizio Gorgone (foto a destra), candidato per la sinistra, dare il via all'atteso incontro che, di fatto, apre la campagna elettorale nella sua componente di confronti diretti tra i candidati. Il giudizio sull'amministrazione Zappia, primo argomento proposto, si lega alla «decisione presa dal sindaco di passare da uno schieramento di centro-sinistra ad un altro, di orientamento opposto, che pesa fortemente su ogni possibile giudizio».(...) Per Salvatore Leanza, punto di riferimento per uno schieramento civico di centro-sinistra, «l'istituzione del city manager, diventando perno della riorganizzazione della macchina amministrativa, farà guadagnare efficienza all'andamento degli uffici comunali, dove ognuno potrà svolgere i propri compiti secondo le mansioni e non sottostando a ricatti o frenati nella propria professionalità». Ma i toni continuano a mantenersi sereni, pur in presenza di argomenti che sollecitano il dibattito. «L'attività del sindaco viene amplificata dal corrispondente de La Sicilia che, guarda caso, è anche consulente dello stesso sindaco» (Leanza). «il Prg si è disperso tra un commissario ad acta ed un altro, senza arrivare ad una concretezza reale» (Indriolo). «È stato fatto un parcheggio all'inizio del paese, dove nessuno può usufruirne, mentre il progetto di quello sotto piazza Roma è rimasto lettera morta» (Leanza). «Eliminare le costruzioni fatiscenti e creare decoro nel centro storico» (Indriolo). «Perduti 17 miliardi nel '92, provenienti dalla Regione e, in seguito, altri 15 circa per il mercato coperto per ambulanti e al dettaglio» (Leanza). «Per il mercato i fondi si persero in seguito ad una delibera del Cru (Comitato Regionale di Urbanistica) che giudicava non idonea la zona individuata» (Gorgone). «Guardare a fondi comunitari e privati per rilanciare il turismo» (Indriolo). «Dall'amministrazione Zappia è stata fatta soltanto ordinaria amministrazione» (Leanza). «Perché i rappresentanti regionali che Bronte può vantare non fanno arrivare un commissario in grado di adottare il Prg?» (Gorgone). «Particolare attenzione, verso le famiglie che presentano situazioni di gravi patologie, facendo sulla solidarietà sociale il tema fondamentale della vita di una comunità» (Indriolo). Ognuno risponde alle sollecitazioni del moderatore. I tre candidati ascoltano, prendono nota. Le risposte sono chiare. Viaggiano tra passato, presente e futuro. Tutti e tre hanno avuto precedenti esperienze amministrative a vario livello. Gorgone è stato (per dieci mesi, come più volte ha sottolineato) assessore nell'amministrazione Zappia. Leanza è stato vice sindaco e vice presidente della Regione. Indriolo ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio Comunale. Traendo spunto dalle proprie esperienze, ognuno propone progetti, idee, basi per lo sviluppo futuro della cittadina tutta. E nonostante l'incedere degli argomenti, il clima del dibattito resta ancorato ad una correttezza di toni e linguaggio davvero sorprendente. Bronte e il suo territorio vengono proiettati in una dimensione futura che ogni candidato a sindaco, partendo dalla propria elezione, disegna con schemi e colori a volte convergenti e altre volte divergenti. Entra in scena Salvatore Leanza (foto a sinistra), che parla di «uscire dalla sonnolenza amministrativa», per poi indirizzare le proprie valutazioni verso «la gestione delle risorse idriche affidata, dalla Legge Galli, ad un progetto integrale, cui il consorzio è logica conseguenza (Bronte aveva espresso parere contrario al consorzio come forma di gestione delle risorse idriche». Carmelo Indriolo spinge le proprie valutazioni sul terreno della sanità, parlando di «ospedale di Bronte da riorganizzare per meglio rispondere alle esigenze di un vasto territorio di riferimento, in attesa di costruirne uno nuovo fuori dal centro storico». Pronte valutazioni sulla questione sanità provengono dal candidato Leanza che sottolinea come si debba «evitare una guerra tra Comuni vicini (chiaro il riferimento a Randazzo) e puntare ad una programmazione ed integrazione che coinvolga tutti i centri limitrofi». Anche per Gorgone si deve parlare di «esigenze specifiche del territorio cui dare risposte concrete, ognuno assumendosi le responsabilità legate al ruolo che ricopre a vari livelli». Le parole si spengono lentamente, dopo oltre due ore di confronto. L'invito ad intervenire, rivolto al pubblico presente, trova due interlocutori. Il signor Zappalà, presidente del circolo "Società e cultura", scandisce con voce ferma un principio: «Bisogna affrontare la responsabilità del confronto con i cittadini». Il signor Minissale chiede ai candidati un impegno concreto a favore dei giovani e dello sport. Parole che aprono spunti per ulteriori confronti. Riflessioni nascono e si innalzano nello spazio di pochi minuti. Gruppi di persone commentano e valutano cosa hanno detto i tre candidati. Il futuro della cittadina si è aperto da poco e almeno, stando ai commenti offerti dai presenti al confronto, nessuno si tira insieme quando si tratta di prendere impegni e spendere le proprie capacità. La strada è stata tracciata. Un solo augurio: che vinca Bronte. [Corrado Petralia] | ||||||||||
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E’ già campagna elettorale A Bronte è scontro tra giganti: da una parte la "Casa delle Libertà", capitanata dal senatore Firrarello e dall'altra il deputato regionale Franco Catania con le sue liste civiche Epperò, mentre i due rappresentanti azzurri si sfidano a singolar tenzone, l'on. Turi Leanza fa di tutto per giungere al ballottaggio. Il dopo può davvero riservare una vera e proprio sorpresa La campagna elettorale di Bronte è entrata, finalmente nel vivo e, dopo tante dispute interne, le coalizioni e i relativi candidati, alla conquista della carica più alta della città, sono pronti a confrontarsi sui programmi elettorali e sulle strategie per il rilancio della città. I muri del paese si rivestono, dopo non appena un anno dalla celebrazione delle ultime tornate elettorali nazionali e regionali, di manifesti riportanti slogans inneggianti quel candidato sindaco "per Bronte" o quello che "il cittadino si sente suo". Nei Circoli e nei bar si parla delle prime uscite in pubblico dei candidati che in questi giorni hanno svolto le prime manifestazioni di presentazione e, come antica tradizione vuole, la moderna e simbolica sala conferenze del Real Collegio Capizzi da tutti i candidati è stata scelta come sede del battesimo della propria campagna elettorale, anche se qualcuno non può vantare l'ospitale presenza che il "padrone di casa" ha riservato ad alcuni candidati rispetto ad altri. E intanto, è iniziata la corsa alla ricerca del voto da parte dei potenziali consiglieri i quali, a Bronte, in ben 275 circa affollano le 14 liste che concorrono al!a competizione per piazzare i loro migliori uomini nel più alto consesso cittadino. Tra questi, si registra la prestigiosa presenza del "past sindaco" della città il quale, non potendosi ricandidare a sindaco in quanto esauriti due consecutivi mandati di "primo cittadino", ha deciso alla fine di dare continuità alla propria azione amministrativa, cominciata ben nove anni addietro, affidandosi all'avv. Nunzio Calanna, magari riservando per sé un autorevole poltrona di presidente del Consiglio Comunale. Ma proprio la lista che fa riferimento al dott. Mario Zappia è quella che in questi giorni di inizio campagna elettorale ha dato segnali di cedimento all'interno della robusta “Casa delle Libertà”. E infatti, la lista dell'Udc brontese, che raggruppa al suo interno molti consiglieri comunali uscenti ed attuali assessori comunali della Giunta Zappia, sembra essere scossa da alcune polemiche scoppiate sul nodo della designazione del componente nella squadra amministrativa dell'avv. Calanna. Sembrerebbe che forti polemiche siano scoppiate tra il gruppo storico, facente riferimento al sindaco, che vede, come capobandiera l'attuale vicesindaco Salvia nei confronti dello stesso Zappia, per la decisione di questi di non aver volere indicare in prima battuta un esponente in rappresentanza della neo lista centista dell'Udc. Inoltre molti candidati della lista non avrebbero ben digerito la decisione di Zappia, più volte da questi palesata, di non presentarsi da soli alle elezioni con un proprio candidato alla carica di sindaco, ritenendo tatticamente sbagliato un apparentamento al primo turno in una situazione, come quella de!le elezioni amministrative di Bronte, che rinvierà probabilmente tutte le decisioni al 9 giugno, considerata la dispersione di voti prodotta dall'alto numero di pretendenti alla carica di sindaco. Altre tensioni avrebbero messo in discussione fino alla vigilia la composizione della coalizione del centrodestra, allorquando, in fase di definizione delle designazioni degli assessori, il sindaco Zappia avrebbe posto il veto alla nomina di Gigi Saitta, suo storico antagonista, minacciando il ritiro della sua lista. Altri invece, come il consigliere comunale uscente di Alleanza Nazionale, Petronaci, a seguito della decisione di Zappia di apparentarsi alla “Casa delle Libertà”, si sono ben guardati dallo stare nella stessa coalizione con l'ex sindaco, decidendo di approdare e appoggiare lo schieramento che sostiene il dott. Carmelo Indriolo. Su un altro fronte, ma rimanendo sempre nello schieramento politico del centrodestra,si contano ancora i feriti della lunga disputa elettorale tra il senatore Firrarello e il deputato regionale Franco Catania, il quale, benché spogliato della delega del partito di cui è fondatore a Bronte, presentando una lista civica in appoggio al candidato a sindaco dott. lndriolo, che reca il nome "Veri Forzisti", sembra intenzionato a volersi misurare elettoralmente con la "lista forzista cugina" e dimostrare al senatore, con il responso dell'urna, chi meriti il marchio doc di Forza Italia. E a far valere tale autenticità pare ci penserà anche la prossima venuta a Bronte di Marcello Dett'Utri su invito dell'on. Franco Catania. Sull'altro fronte si registra il caso della Margherita, ex partito in cui militava il sindaco Zappia, che a Bronte non è presente con una propria lista. Alcune indiscrezioni rivelano che la causa dell'assenza nello scenario elettorale della Margherita sia da addebitare ad una certa latitanza politica dell'ex ministro Bianco, nonostante l'impegno e il movimento speso dagli esponenti dei Democratici locali e provinciali. Rimane, infine, inspiegabile il ritiro all'ultimo minuto della delega dei Liberalsocialisti al sindacalista Sanfilippo e il conseguente sostegno al candidato Salvatore Leanza, dopo che il partit il quale a livello provinciale fa riferimento all'on. Andò, in un altro Comune nel Catanese chiamato a rinnovare il prossimo 26 maggio i propri organi istituzionali, abbia raggiunto intese elettorali con altre liste del centrosinistra. Ma, ironia della sorte, sono stati proprio i fratelli Rosselli, storici partigiani e simboli della lotta socialista alla dittatura fascista, che a Bronte dà il nome ad un locale circolo, ad annunciare e determinare la definitiva scomparsa di una lista a denominazione socialista a favore di un'altra, “Primavera Siciliana - Riformisti di centro", che, a seguito della assenza della lista Margherita, rappresenta il punto di riferimento dell'elettorato centro riformista dell'Ulivo. [G.D.G.] (Nella foto a destra in alto, i tre candidati Indriolo, Leanza e Calanna interpretati da Candido, N. 1 del 12 Maggio 2002)
Colpi di scena, sino all’ultimo Nell’appassionante corsa alle candidature a sindaco di Bronte Come avevamo più volte sottolineato, le divisioni all'interno della "Casa delle Libertà" brontese, problema tutto interno alla famiglia di Forza Italia, hanno tenuto con il fiato sospeso sino alle ore 12.00 del primo maggio - termine ultimo per la presentazione delle liste - i cittadini. Proprio così: non è bastato attendere sino all'ultimo per compattare il Polo brontese, che si presenta all'elettorato con due candidati: l'ex deputato regionale avv. Nunzio Calanna - sostenuto dalle liste di Forza Italia, Alleanza nazionale, Unione dei Democratici, le liste Calanna per Bronte e Cdu -, candidatura fortemente voluta dalla corrente Firrarello-Castiglione; il dott. Carmelo lndriolo, già in passato apprezzato presidente del civico consesso della città, sostenuto da tre liste civiche, due delle quali fanno capo al deputato forzista on. Franco Catania e l'altra che fa riferimento al consigliere comunale Petronaci, in forte dissenso con Alleanza Nazionale, partito di cui prima faceva parte. Il dott. lndriolo, come da noi segnalato, era stato da tempo indicato quale candidato unico della "Casa delle Libertà" ed in tal senso si era reso disponibile. Sembrerebbe pertanto che l'on. Catania non abbia fatto altro che dar seguito alla indicazione unitaria a suo tempo definita a livello provinciale da tutti i partner del centrodestra. Gli assessori indicati dall'avv. Calanna sono tre: il segretario locale del Cdu, Nuccio Biuso, il coordinatore locale di Alleanza Nazionale, Giuseppe Di Mulo, e il medico Salvatore Gullotta. I componenti della Giunta indicati invece dal dott. Indriolo sono invece i consiglieri comunali uscenti Lupo e Petronaci, il medico Enzo Bonina e Nino Costanzo, di professione paramedico. Sull'altro versante il colpo di scena delle ultime ore è stato costituito dal ritiro della delega a presentare il simbolo al rappresentante locale dei Liberalsocialisti - partito che a livello provinciale ha come leader l'on. Salvo Andò e che a Bronte sostiene lo schieramento di centrodestra -, il quale da diverse settimane aveva raggiunto una intesa politico-elettorale sulla candidatura dell'on. Salvatore Leanza, quest'ultimo, a sua volta, sostenuto da uno schieramento espressione della società civile e anche dal centrosinistra. Infatti, a poche ore della presentazione delle liste, i Liberalsocialisti brontesi hanno deciso in massa di mantenere l'accordo programmatico-elettorale sottoscritto a suo tempo con il candidato sindaco Turi Leanza e, confluendo nella lista civica "Primavera Siciliana per Bronte-Lavoro e Società", si sono resi protagonisti di un clamoroso strappo con gli organi provinciali del partito. Gli altri partiti dello schieramento che sostiene l'on. Salvatore Leanza sono: i "Socialisti Riformisti per Bronte, la lista civica "Evoluzione e Benessere per Bronte", la "Lista dei Giovani - Bronte dei Valori" e la lista "Sinistra Democratica per Bronte". A sua volta, i primi tre componenti della Giunta di Leanza indicati sono: l'avv. Alfio Paparo, indipendente di area moderata; il sindacalista Vincenzo Sanfilippo e l'ex consigliere provinciale Antonello Caruso. Infine, quarto candidato a primo cittadino è l’ex assessore comunale della Giunta Zappia, Maurizio Gorgone, sostenuto dalla lista civica "Sinistra Brontese", in cui sono confluiti esponenti di Rifondazione Comunista e dei Ds. Gli assessori proposti da Gorgone sono: Antonino Bonina, anch'egli ex assessore della Giunta uscente, il consigliere comunale uscente Di Natale e il prof. Salanitri. Una vicenda politica, quella delle ultime ore, con le spaccature verificatesi all'interno di entrambi gli schieramenti, centrodestra e centrosinistra, che fa presagire clamorosi colpi di scena in caso di eventuale ballottaggio. Per molte ragioni, scontato. Una battaglia tra giganti? Sicurissimamente, anche se a giganti "minori" bisogna fare riferimento. Non di certo del calibro di quello che diede il proprio nome alla "capitale del pistacchio”. [G.D.G.] Nel paese dei pistacchi. Non reggono le intese nei due schieramenti. Soprattutto il parlamentare non ha digerito la candidatura dell'avvocato. La disfida di Bronte Catania lancia Indriolo Sono quattordici i candidati che concorreranno per la carica di primo cittadino e quasi 300, distribuiti in 14 liste, quelli per il consiglio comunale. Dopo una lunga serie di incontri e trattative la Cdl scenderà in campo unita con Calanna, il quale non può contare sull'appoggio del deputato regionale Franco Catania che ha lanciato l'ex presidente del consiglio Indriolo, appoggiato dalle liste civiche "veri forzisti", "Bronte in Europa" e "Sviluppo e libertà", abbandonando l'ipotesi Petronaci. La squadra di assessori che affiancherà Indriolo in questa prima tornata elettorale è composta da Enzo Bonina, Nino Costanzo e da Tommaso Lupo, quest'ultimo consigliere comunale uscente. La Cdl invece, formata da Fi, An, Udc, e dalle due liste civiche "Calanna per Bronte" e "Cristiani democratici europei", ha fatto quadrato attorno all'avvocato Nunzio Calanna proponendolo alla città con una squadra di assessori formata dal dottor Salvatore Gullotta di Fi, dal geometra Giuseppe Di Mulo di An e da Nunzio Biuso per la lista "Cristiani democratici europei".
Indriolo si presenta a sorpresa nella capitale del pistacchio Che la presentazione delle liste elettorali per la candidatura a sindaco nel Comune di Bronte rischiava di riservare qualche sorpresa era nell'aria, ed alla fine così è stato. Gli accordi raggiunti fra l'Udc ed An a favore del candidato voluto dal senatore Pino Firrarello, avv. Nunzio Calanna, alla vigilia aveva reso possibile la candidatura a sindaco dell'avv. Antonio Petronaci, in disaccordo con An, ed appoggiato dallo schieramento di Forza Italia che fa capo all'on. Franco Catania. Alle 3,30 di mercoledì scorso, però, il gruppo ha deciso di candidare a sindaco, il dott. Carmelo Indriolo, aiuto presso il reparto di Pediatria dell'ospedale di Bronte. L'avv. Petronaci, invece è stato nominato assessore, insieme col prof. Tommaso Lupo, il dott. Enzo Bonina e Antonio Ninitto Costanzo. A sorreggere la nuova colazione tre liste: Bronte in Europa, Veri forzisti e Sviluppo e libertà. Per il resto, quasi tutto nelle previsioni della vigilia, con la Casa delle Libertà, completa in tutti i simboli, a sostenere l'avv. Calanna che ha scelto come assessori Nuccio Biuso, il dott. Salvatore Gullotta e Antonio Di Mulo. Cinque sono le liste collegate a Calanna: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Calanna per Bronte e Cristiano democratici europei. In particolare, il capolista dell'Udc è l'attuale sindaco uscente dott. Mario Zappia che, insieme con alcuni suoi assessori, si candida per il Consiglio comunale. Una sola lista invece sostiene il candidato della sinistra di Bronte, prof. Maurizio Gorgone che ha scelto come assessori Antonio Bonina, Francesco Salanitri e la prof.ssa Letizia De Natale. La lista si chiama «Sinistra brontese - sindaco Maurizio Gorgone». | ||||||||||
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