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Notizie, Eventi Socio-Culturali e non

Da  GENNAIO a  MARZO 2007

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30 Marzo 2007
31 MARZO: GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA PREVENZIONE DELL’ICTUS CEREBRALE E DELL’INFARTO MIOCARDICO

Visite e accertamenti contro ictus e infarto

Il Rotary club «Aetna nord ovest» ha organizzato una giornata di sensibilizzazione alla prevenzione dell'ictus celebrale e dell'infarto miocardico in collaborazione con l'Asl3, il Distretto sanitario di Bronte, i medici di famiglia dei comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo e in collaborazione con i medici del reparto di Medicina dell'ospedale di Bronte, biologi, i laboratori analisi convenzionati dell'intero territorio, gli specialisti in cardiologia, neurologia, diabetologia, dietologia e chirurgia vascolare.
A patrocinare l'iniziativa sono stati l'Asl3 di Catania, l'Ordine del medici di Catania e dei comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. In pratica le persone fra i 40 e 60 anni in apparente buona salute, potranno effettuare gratis gli esami del sangue e, dalle 9 del mattino in poi di sabato, una visita medica presso i locali «ex Inam» a Bronte, presso lo studio del dott. Luigi Schilirò a Maletto e nei locali dell'ex ospedale a Randazzo.



25 Marzo 2007

L'Annunziata su Rete4

Alle ore 10 di oggi, dal Santuario dell'Annunziata è stata trasmessa in diretta televisiva nazionale su Rete Quattro, una celebrazione liturgica in onore della nostra Patrona, presieduta dall'Arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina. Ancora una volta milioni di telespettatori hanno avuto la possibilità di conoscere Bronte e l'armonia e la bellezza del nostro antico Santuario. L'ultima volta che la chiesa dell'Annunziata era andata in diretta nazionale risaliva al 10 Marzo 2002 quando la RAI aveva trasmesso la messa celebrata dall'allora arcivescovo di Catania mons. Bommarito.



24 Marzo 2007

Un risveglio con la neve

Maletto. Strade ghiacciate, disagi sulla circonvallazione

Il vero inverno non se lo aspettavano più neanche i malettesi che, abitando a più di 900 metri di quota, con la neve ogni anno sono «abbonati». E quando ieri l'altro il freddo ha solamente sfiorato il versante nord dell'Etna, tutti hanno immaginato che di neve e quindi di disagi per quest'anno non ce ne sarebbero stati. Marzo però, che per antonomasia è pazzerello e un clima che diventa sempre più strano, ha sorpreso tutti, e così ieri mattina Maletto si è svegliata con una coltre di neve in alcuni punti spessa anche 20 centimetri e una temperatura a zero gradi. Di conseguenza come sempre dopo una fitta nevicata per le auto dei pendolari, che di buon mattino si recano a Catania al lavoro, è stato difficile arrampicarsi per la ripida circonvallazione. Molte auto sono rimaste bloccate e soccorse dai carabinieri della stazione locale sita proprio a pochi passi dalla circonvallazione.

La neve è caduta copiosa per tutta la mattinata e così le ripide strade del paese si sono trasformate in lastre di ghiaccio, convincendo il sindaco De Luca a far scattare il piano antineve, che prevede di trasformare a doppio senso di circolazione la via Umberto che è meno ripida delle altre. (…) Fortunatamente verso le 11 la temperatura si è alzata e sulle strade la neve si è sciolta. Pochi, invece i disagi per gli automobilisti nel tratto malettese della strada statale 284. Gli spazzaneve dell'Anas di buon ora hanno liberato la strada dalla neve e così nessuno è rimasto in panne, ad eccezione proprio di uno spazzaneve rimasto vittima di un incidente. Durante una manovra la pesante pala spazzaneve ha urtato un muretto di pietra staccandosi e rimanendo sulla carreggiata. C'è voluto così l'intervento del personale dell'Anas per liberare parte della strada verso Randazzo e rimettere in funzione lo spazzaneve, mentre un'altro spazzaneve ha continuato il lavoro. In serata ha ripreso a nevicare anche se a intermittenza, per questo la polizia stradale di Randazzo continua a consigliare gli automobilisti di non avventurarsi senza le catene a bordo sulle strade del versante nord dell'Etna. (Fonte La Sicilia)



22 Marzo 2007

APPROVATO DALLA COMMISSIONE REGIONALE

Un primo «sì» per il distretto tessile

Dopo il protocollo d'intesa tra aziende per migliorare il settore, arriva il parere favorevole da parte del nucleo di valutazione dell’assessorato regionale al Commercio, Cooperazione e Pesca al distretto produttivo “Sicilia orientale” sulla filiera del tessile, proposto dal Comune.

Progettato da Salvatore Spartà, il distretto tessile è riuscito a mettere insieme 61 aziende tessili dei tre poli di Bronte, dei Nebrodi e dell’ennese, che danno lavoro a 1234 lavoratori. Prevede un piano finanziario di ben 13 milioni e 300 mila euro per realizzare una serie di infrastrutture ed iniziative atte ad abbattere i costi di produzione delle aziende e favorire la competitività su un mercato che guarda purtroppo sempre più all’est europeo.

Per questo a Bronte l’approvazione della commissione regionale suscita entusiasmo: “Questo è solo il primo passo – afferma Firrarello – a tutela di un comparto economico che a Bronte ha ormai una tradizione quarantennale e che soffre la concorrenza dei paesi dell’est. Oggi, infatti, sono necessarie infrastrutture a servizio delle aziende e soprattutto buone idee che grazie al Distretto possono essere realizzate”. “Il riconoscimento – aggiunge l’assessore Sanfilippo - significa finanziamenti, rilancio della filiera del tessile, che per noi è un patrimonio da difendere, e soprattutto fiducia per le aziende e per i tanti lavoratori”.

Superato lo scoglio del Nucleo di valutazione assessoriale adesso l’ultimo “si” spetta alla Giunta regionale per l’approvazione definitiva che permetterà alle imprese di rivendicare vantaggi nell’ottenere i finanziamenti che il ministero delle Attività Produttive o la Regione siciliana metteranno a disposizione in futuro a servizio della filiera produttiva.

23 Marzo 2007

Primo via libera al distretto tessile

L'assessorato regionale al Commercio approva l'iniziativa che prevede infrastrutture utili alle aziende (...)


23 Marzo 2007

Obiettivo: tutela del comparto

Distretto filiera tessile, via libera della Regione

Il nucleo di valutazione dell'assessorato regionale al Commercio, cooperazione e pesca "promuove" il distretto produttivo "Sicilia orientale" sulla filiera del tessile, proposto dal Comune. (...)



18 Marzo 2007

Sparavano con un fucile rubato per «allenarsi»

Denunciati due minorenni sorpresi dai carabinieri in campagna. Uno è figlio di una vittima di un agguato mafioso

Due minorenni di Bronte sono stati scoperti dai carabinieri in una campagna di contrada San Nicola a Bronte. I due erano intenti - così hanno dichiarato ai militari dell'Arma - ad allenarsi per affinare la mira con un fucile. Fino a qui tutto quasi nella normalità, poteva trattarsi, infatti, di una stupida bravata di due bulletti. Ad attirare l'attenzione degli investigatori però il fatto che uno dei due minorenni in passato è stato denunciato dai carabinieri per ricettazione ed è figlio di una vittima di un agguato mafioso. Come se non bastasse, il fucile utilizzato è di provenienza illecita. Pare infatti sia stato rubato tempo fa. Tutto è accaduto ieri mattina, quando le pattuglie dei carabinieri della Stazione di Bronte e del Nucleo operativo della Compagnia di Randazzo, a seguito di una complessa indagine si sono portati con urgenza verso la campagna, in contrada San Nicola, scoprendo i due ragazzi, entrambi di diciassette anni, che ancora imbracciavano il fucile.

Sul posto era stato allestito, presumibilmente dai due minorenni, un rudimentale ma funzionale poligono di tiro all'aperto con tanto di bersaglio da colpire. Inoltre i militari dell'Arma hanno accertato che per terra c'erano numerose cartucce esplose. I due ovviamente sono stati denunciati per porto illegale di arma da fuoco, ma naturalmente le indagini continuano per verificare se ci siano altre persone coinvolte nella faccenda. I carabinieri intendono scoprire se i due stessero semplicemente giocando o erano intenti ad allenarsi per utilizzare al meglio il fucile, pianificando qualche reato. Oltre a ciò è da stabilire la provenienza del fucile stesso e soprattutto come questi minorenni sono riusciti a procurarselo. (Fonte La Sicilia)



17 Marzo 2007

Bronte. Blitz dei carabinieri all’istituto Radice

Cani antidroga tra gli studenti

L'irruzione a sorpresa per scovare giovani in possesso di stupefacenti. Ma tutto era in regola

Ore 9,30, scatta il blitz dei carabinieri della stazione di Bronte all'interno dell'istituto superiore Benedetto Radice di Bronte. Ieri mattina, infatti, il comandante della Stazione, maresciallo Roberto Caccamo, insieme con i colleghi dell'unità cinofila di Nicolosi e due pastori tedeschi, addestrati per fiutare sostanze stupefacenti, hanno fatto irruzione all'interno dell'Istituto scolastico, chiedendo al preside ed al personale di servizio di chiudere a chiave tutti i servizi igienici ed impedire temporaneamente ai ragazzi di lasciare le aule. Poi i carabinieri insieme ai cani antidroga sono entrati nelle classi, sospendendo le lezioni e cogliendo di sorpresa studenti e docenti. Il comandante Caccamo ha avvertito i ragazzi che si trattava di un'operazione antidroga, ed ha invitato coloro che conservavano degli spinelli di consegnarli spontaneamente. Poi i cani sono entrati in azione, annusando banchi, giubbotti e zaini.

Solitamente queste operazioni vengono effettuate in maniera diversa, con i cani antidroga appostati all'ingresso dell'edificio scolastico. Per i giovani in possesso di sostanze stupefacenti però era fin troppo facile liberarsi della droga prima di passare al controllo. Così i carabinieri di Bronte hanno preferito effettuare un blitz direttamente in classe. In poco tempo tutti i 600 studenti sono stati controllati, con i cani che hanno anche annusato a lungo in bagni, palestra e in luoghi dove i ragazzi sono soliti trascorrere la ricreazione. Alla fine nessuna traccia né di marijuana, né di qualche altro tipo di sostanza stupefacente. Così da possibile operazione repressiva, quella dei carabinieri di Bronte si è trasformata in una operazione preventiva, in un momento in cui il fenomeno dell'uso di droga nelle scuole in Italia ha scosso numerose coscienze. Operazioni simili i carabinieri di Bronte continueranno a farle a sorpresa in questo stesso ed in altri istituti, con l'obiettivo di scoraggiare chi pensa di portare in classe qualsiasi tipo di droga. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



11 Marzo 2007

Rilancio del distretto tessile

Protocollo d'intesa tra aziende per migliorare il settore

Un protocollo d'intesa per risolvere le tante emergenze che assillano gli imprenditori del settore tessile e i tanti operai che vi lavorano. A redigerlo i sindacati Cgil, Cisl, Uil e la Cna con il Comune di Bronte, impegnato ad attuare interventi per ottimizzare i servizi nella zona artigianale Santissimo Cristo e diminuire così i costi di impresa. Per questo il sindaco di Bronte, Firrarello, ha incontrato a palazzo di città, assieme all'assessore Sanfilippo, il responsabile provinciale Cna, Totò Bonura, Maurizio Marino e Pietro Marino della Cisl, Giuseppe D'Aquila e Gino Mavica della Cgil e Salvino Luca della Uil. Con loro gli imprenditori Mario Catania in rappresentanza del Gruppo “Bronte jeans” e Silio Barbagallo anche nelle vesti di vicepresidente nazionale Federmoda: “Questo protocollo d'intesa - dice Bonura - tenta di risolvere alcuni problemi di un settore che ogni giorno si misura con l'invasione dei prodotti del sud est asiatico, con le difficoltà di accesso al credito e il maggiore costo dei trasporti. Elementi che fanno lievitare i costi per le imprese che questo protocollo tenterà, invece, di diminuire promuovendo iniziative comuni ed aumentando gli utili di impresa”.

Utili di impresa che per Cgil, Cisl e Uil vanno recuperati affinchè i lavoratori vedano rispettare i propri contratti soprattutto per quanto riguarda il salario, le ferie, i giorni di malattia e soprattutto godere degli ammortizzatori sciali, come la cig durante i fermi produttivi. Per Firrarello e l'assessore Sanfilippo il protocollo rappresenta un passo importante che caratterizzerà al meglio l'intero distretto tessile, con il Comune già pronto a fare la propria parte per migliorare la viabilità della zona artigianale, per dotarla del metano e promuovere l'utilizzo delle cellule fotovoltaiche necessarie per abbassare il costo dell'energia elettrica. (Fonte La Sicilia)



11 Marzo 2007

A scuola si parla di codice della strada

Gli scolari del II circolo didattico di Bronte insieme ai compagnetti dell'istituto Carlo Levi di Maniace hanno assistito a una lezione sul codice della strada tenuta dal comandante della Polizia municipale, magg. Tirendi. I ragazzi, con l'ausilio di audiovisivi, hanno potuto apprendere il comportamento che devono assumere pedoni, conducenti di biciclette e motocicli. “E' importante - dice il dirigente scolastico Angelo Smario - che i ragazzi apprendano dai tutori dell'ordine i fondamenti del codice della strada. Ringrazio il comandante Tirendi che in questo è stato maestro”. “La Polizia municipale - ha detto Tirendi - è un punto di riferimento dei cittadini, cui tutti e soprattutto i bambini possono rivolgersi con fiducia”. (Fonte La Sicilia)



5 Marzo 2007

Il neo-collaborante agrigentino Di Gati ha parlato di incontri «in alto loco» per i lavori del secondo lotto del «Garibaldi». Per sentirlo, riaperto il dibattimento

Catania, appalti per l'ospedale. Pentito «riaccende» il processo

Era stata fissata l'ultima udienza. Il pm ha già chiesto, tra le altre, condanne per i parlamentari Firrarello e Cusumano

Si riaccende il «caso Garibaldi», lo scandalo giudiziario sulla costruzione del secondo lotto dell'ospedale catanese e della residenza studentesca del "Tavoliere». Col processo oramai agli sgoccioli, i giudici avevano già fissato la data per l'ultima udienza e la camera di consiglio. Tutto si è bloccato per riaprire il dibattimento. Sarà ascoltato, in videoconferenza giovedì prossimo 8 marzo, uno dei nuovi collaboratore di giustizia della provincia di Agrigento (sono diventati sei in meno di un anno). Si tratta di Maurizio Di Gati ex capo provincia di Cosa nostra e fino al momento dell'arresto (novembre 2006) capo del mandamento di Racalmuto.  Il 18 ottobre scorso la Procura etnea aveva chiesto, tra l'altro, la condanna a cinque anni di reclusione per il senatore Pino Firrarello (Fi) per corruzione e turbativa d'asta, e a tre anni per Nuccio Cusumano (Udeur), attuale presidente della commissione Agricoltura del Senato, per turbativa d'asta. Per entrambi il pm ha chiesto l'assoluzione dal concorso esterno in associazione mafiosa.

I fatti si riferiscono al 1998, quando Cusumano era sottosegretario al Tesoro ma non era parlamentare e fu per questo arrestato. La Procura ha chiesto cinque anni e due mesi per l'imprenditore Giulio Romagnoli. Il pm Puleio, nei tre giorni di requisitoria, ha parlato di «tangenti» pagate a politici per l'acquisizione dell'appalto, «dell'attività per escludere l'azienda vincitrice, la Fratelli Costanzo, in favore della Costruzioni Romagnoli e di atti irregolari e illegali - ha sottolineato ancora il magistrato - che hanno causato anche gravi ricadute occupazionali: per il nuovo ospedale è stato speso il doppio del previsto».

Maurizio Di Gati, ex capo provincia di Cosa nostra della città dei templi è stato uomo fidato di Antonino Giuffrè. Ai magistrati della Dda di Palermo ha parlato dell'ospedale Garibaldi già pochi giorni dopo il suo arresto rispondendo a domande sull'ingranaggio mafia ed appalti. [...] [Alfonso Bugea, Giornale di Sicilia]

-Giugno 2009: Il gip archivia l’accusa di mafia  /  Ottobre 2012: Prescrizione per Firrarello



 4 Marzo 2007

PALI IN LEGNO E LANTERNE STILIZZATE NEI 400 METRI DI STRADA CHE CONDUCONO AL CASTELLO

Illuminata la Sp che da Bronte conduce al Castello di Nelson

Sono stati «accesi i riflettori» su una tappa obbligata del turismo etneo: la strada che da Bronte conduce al Castello di Nelson e prosegue poi verso Maniace. L'arteria, che rappresenta un percorso significativo anche per le sue caratteristiche ambientali, è adesso valorizzata da un’illuminazione che migliora anche le condizioni di transitabilità e sicurezza degli automobilisti e dei numerosi pullman turistici, che ogni giorno si recano in visita al Castello e all'Abbazia di Maniace. Il tratto di strada provinciale, lungo circa di 400 metri, è stato illuminato dalla ditta Canino con un impianto di gradevole impatto visivo. Il progetto di riqualificazione della strada ha previsto una palificazione in legno di castagno. Il corpi illuminanti sono costituiti da lanterne stilizzate, realizzate nelle fogge che ricordano l'antico artigianato in ferro battuto tipico della zona etnea. L'impianto, oltre a garantire la sicurezza stradale, permetterà di apprezzare anche nelle ore notturne i monumenti architettonici, con un sistema di illuminazione in armonia con l'ambiente e con le caratteristiche storiche del territorio interessato.



3 Marzo 2007

Bed & Breakfast, il bando per avviare l'attività

(*meta*) La Confesercenti rende noto che è stato pubblicato il nuovo bando per ottenere il contributo pubblico per avviare l'attività di Bed & breakfast. Tutte le informazioni su come accedere alle agevolazioni previste sono disponibili presso l'Ufficio Credito della Confesercenti di Catania (viale Vittorio Veneto 14) nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00. Il bando pubblico di selezione per ottenere il contributo, di cui l'art. 88 - Aiuti ai Bed & Breakfast della L. R. n. 32 del 2000, è scaricabi1e presso il sito della Regione Sicilia. (Fonte Giornale di Sicilia)



1 Marzo 2007

Inseguito dal sicario a colpi di fucile, Francesco Bozzone Montagno riesce a salvarsi rifugiandosi nel wc di un bar

Scampa per la terza volta ai killer

A Bronte, e non solo, si comincia a credere veramente che Francesco Bozzone Montagno, 47 anni di Bronte, abbia «sette vite come i gatti». Ma se ciò fosse vero, tre ormai se le è certamente... giocate. L'uomo, infatti, rischia di battere ogni record sul poco lusinghiero numero di volte che si è usciti indenni da un agguato di mafioso. Per ben tre volte, infatti, e tutte in maniera rocambolesca, dei sicari hanno tentato di ucciderlo, fallendo però il bersaglio. L'ultima volta ieri intorno alle 7.50, quando l'uomo, residente in via Kennedy, come ogni giorno, si è recato nel vicino chiosco bar all'incrocio con la strada che conduce alla zona artigianale per prendere un caffè. Non ha fatto il tempo a berlo però, perchè un Fiat Ducato bianco, rubato qualche giorno fa a Catania e guidato di due malviventi, si è fermato, uno dei due a volto coperto è sceso imbracciando un fucile e ha esploso un primo colpo, mandando in frantumi la vetrina.

Montagno ha capito di essere l'obiettivo ed ha tentato di scappare verso il bagno. Il killer è entrato nel bar ed ha sparato diversi colpi senza colpirlo. La vittima è entrato nel bagno e vi è rimasta ormai convinta di non avere più scampo. Il killer però, pensando di colpirlo, ha sparato sulla porta ed è scappato. La fortuna di Montagno ha voluto, infatti, che quella porta desse accesso solamente all'antibagno e che il bagno dove la vittima si era rifugiata non fosse di fronte la porta di accesso. Così dopo qualche minuto l’uomo è uscito dal servizio sicuramente spaventato, ma senza neanche un graffio. I carabinieri dopo circa mezz'ora hanno trovato il furgone, in fiamme, in contrada Santissimo Cristo.

Francesco Bozzone Montagno era stato arrestato nel 2004 nell'operazione «Tunnel». A suo carico i carabinieri imputarono associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, tentato omicidio ed estorsione. Il Tribunale lo condannò a 14 anni, ma in appello fu assolto per non aver commesso i fatti contestati. Il primo tentato omicidio l'uomo lo ha subito il 18 giugno del 2000, all'interno del bar "Il Tartufo", quando un giovane sconosciuto gli ha sparato al volto, con il proiettile che è entrato in bocca trapassando la guancia destra senza rompere neanche un dente. La seconda volta tentarono di ucciderlo il 15 novembre del 2001. In quell'occasione uscendo dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, nella centrale via Umberto, l'uomo era atteso da tre uomini che spararono per ben tre volte centrandolo solamente ad una gamba in maniera non grave, permettendogli la fuga. (Fonte La Sicilia)


1 Marzo 2007

Viale Kennedy. Francesco Montagno Bozzone è riuscito a ripararsi in un bar. Contro di lui sparati due colpi. Già 7 anni fa era stato vittima di un attentato

Agguato a fucilate a Bronte

Si salva per la seconda volta

Lo ha insospettito il passaggio di un furgone bianco. Il mezzo è stato dato a fuoco

Bronte. (*ica*) Sette anni fa il colpo di pistola che gli avevano esploso contro, gli passò il viso da guancia a guancia. È scampato nuovamente ad un agguato ieri mattina in pieno centro, Francesco Montagno Bozzone, il presunto reggente dell'omonima cosca. L'uomo, pluripregiudicato sarebbe sfuggito ai sicari nascondendosi dentro il bagno di un chiosco in viale Kennedy. Stava sorseggiando un caffè nello stesso chiosco in viale Kennedy come ogni mattina, ma ad attendere Francesco Montagno ieri poco dopo le 8 c'erano i sicari pronti a freddarlo a colpi di fucile.
Il pregiudicato per sua fortuna si sarebbe insospettito notando un furgone bianco fare più volte il giro dell'isolato rallentando ad ogni passaggio proprio nelle vicinanze del chiosco. Ed infatti il barista non avrebbe avuto il tempo di poggiare la tazza sul bancone del bar, che da quel furgone sarebbero state esplose almeno due fucilate in direzione del pregiudicato, che con un balzo felino si sarebbe nascosto dentro il piccolo bagno ricavato nel chiosco. Rimasto chiuso dentro per alcuni minuti, Montagno sarebbe uscito solo a pericolo scampato. I sicari infatti intuito l'esito fallimentare dell'agguato, si sarebbero dati alla fuga dirigendosi nelle campagne brontesi, dove hanno poi dato fuoco al furgone nel tentativo di cancellare ogni traccia. Scattato l'allarme, gli inquirenti dopo avere interrogato Francesco Montagno, che al momento resta per gli investigatori, l'obiettivo dei sicari, song scattate le ricerche del furgone bianco utilizzato dai sicari.
Il mezzo ritrovato completamente carbonizzato poche ore dopo è risultato poi rubato alcuni giorni addietro. Si indaga innanzitutto per capire se chi abbia agito lo abbia fatto solo per dare un avvertimento a Montagno, oppure se si sia trattato di “neofiti” vista l'arma utilizzata, un fucile e la distanza dalla quale i malviventi hanno aperto il fuoco contro il pregiudicato. L'altro agguato a cui l'uomo era scampato, scattò il 18 giugno del 2000, al bar «Tartufo» ma la vittima, dopo le cure in ospedale riuscì a salvarsi. (Fonte Giornale di Sicilia)



24 Febbraio 2007
IL «GRUPPO SCOUT AGESCI BRONTE 1°» COMPIE 20 ANNI

La giornata dello scout

Settimana Internazionale dello Scoutismo – Mille scout dell’Agesci festeggiano a Bronte i cento anni della fondazione

Settimana dello scautismo a BronteDomenica 25 Febbraio 2007 circa 1000 Scout dell’A.G.E.S.C.I (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) appartenenti alla Zona Etna Alto Simeto festeggeranno a Bronte la giornata conclusiva della “Settimana Internazionale dello Scoutismo”. La giornata, che quest’anno ha per tema “Un Mondo, una Promessa”, viene annualmente celebrata per ricordare il fondatore del Movimento Scout Lord Robert Baden-Powell, (1857); quest’anno però assume un’importanza particolare poiché in tutto il mondo, con diverse manifestazioni, si festeggerà anche il Centenario dello Scoutismo (1907-2007).

Lo scoutismo è una grande realtà mondiale pressoché unica in campo giovanile, che ha carattere interrazziale, interculturale, interreligioso e che in Italia è presente attraverso la Federazione Italiana dello Scoutismo (FIS) di cui l’Agesci fa parte. Queste manifestazioni vogliono rappresentare inoltre anche un’occasione di riflessione sui valori proposti dallo scoutismo ai giovani - solidarietà, pace, tutela dell’ambiente, vita di fede - e sul contributo offerto alla crescita del nostro Paese attraverso il servizio educativo.

Per Bronte sarà poi un momento celebrativo particolare poiché quest’anno ricorrono anche i 20 anni dalla nascita del «Gruppo Scout Agesci Bronte 1°» che attualmente trova impegnati circa 100 scout tra ragazzi e adulti (capi educatori). Nel corso della manifestazione il sindaco, sen. Pino firrarello, ha dichiarato che Bronte dedicherà una via al fondatore del movimento scout Robert Baden-Powell. Il programma della giornata è così articolato:
ore 8.30: arrivo dei gruppi a Bronte e spostamento  in Piazza;
ore 9.30: alzabandiera presso Piazza Spedalieri e saluto del Sindaco;
ore 10.00: inizio varie attività e giochi in diverse piazze del paese;
ore 14.30: Santa Messa;
ore 15.30: ammainabandiera.


27 Febbraio 2007

Firrarello agli Scout: «Intitoleremo una strada della città a Baden Powell»

«Una via di Bronte sarà intitolata a Baden Powell». E' la promessa che ha rivolto il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello a quasi 1500 Scout radunatisi a Bronte per festeggiare la giornata conclusiva della «Settimana internazionale dello scoutismo», che ogni anno viene celebrata per ricordare Lord Robert Baden Powell, fondatore del movimento Scout. Festa che quest'anno ha assunto una valenza maggiore, ricorrendo anche il centenario della nascita dello scoutismo. Così a Bronte si sono radunati gli scout dell'Agesci della zona dell'Etna e dell'alto Simeto e quelli della Federazione Scout Europea che nella parrocchia San Giuseppe hanno inaugurato una nuova sede. «Siamo contenti di avervi qui - ha detto agli scout il sindaco Firrarello accompagnato dall'assessore alle Politiche dell'infanzia Maria De Luca e dal consigliere Nunzio Saitta - Una via dedicata a Baden Powel è d'obbligo anche per diffondere la vostra cultura, il vostro stile di vita e la vostra idea, che mira ad abbattere le barriere razziali e religiose fra i popoli».



 
23 Febbraio 2007

«Io, siciliano chiamato Nelson»

Le carte nascoste dell’Ammiraglio

Il Giornale di Sicilia del 20 Febbraio 2007 – Cronaca di Palermo – pubblica un’intera pagina dedicandola a Nelson ed al suo feudo, Bronte, generosamente regalatogli dal Borbone. Gli articoli, tutti a firma di Laura Anello, prendono spunto dal ritrovamento nell’archivio di stato del «testamento dell’uomo che perse la vita a Trafalgar ma sconfisse Napoleone». Nel proporvi di seguito le parti ritenute più interessanti ringraziamo anche la giornalista per aver definito il nostro «un bel sito – pieno di documenti e testimonianze preziose».

All'amico Hardy destinò telescopi e strumenti nautici

Un testamento che non dimentica nessuno

Ecco i lasciti per la moglie e per l’amante

A lady Hamilton la sua stella di diamanti, oltre che varie proprietà in Inghilterra. A sua moglie, la vice contessa Francesca Herbert, un lascito di mille lire all’anno vita natural durante, diversi possedimenti e ottomila euro in contanti. Sistema le cose per bene, l’ammiraglio Nelson, nel testamento scritto di suo pugno il 10 maggio 1803. La prosa è un piccolo capolavoro di ipocrisia perbenista, se l’amante viene definita «vedova dell’onorevole cavaliere Guglielmo Hamilton, insignito dell’onorevolissimo ordine del bagno» l’ambasciatore britannico a Napoli che per buona parte della sua vita tenne sulla testa le corna più famose d’Europa. E se i poveri della sua contea di nascita, Norfolk, ricevono cento lire, al fratello reverendo Guglielmo e al nipote Guglielmo Haslewood va la Ducea di Bronte, alla quale il testamento dedica parecchie pagine. Gli altri beneficiati sono le sorelle Caterina Matcham (una spada preziosa avuto in dono a Londra) e Susanna Bolton (il vaso d’argento regalatogli dalla Compagnia di Turchia).

All’amico Alessandro Davison lo schioppo turco, scimitarra e cantina e «al vessato mio Capitano e degno amico Hardy tutti i miei telescopi e strumenti nautici e lire cento in denaro da pagarglisi dopo la mia morte». Morte avvenuta due anni dopo la redazione del testamento, il 21 ottobre del 1805, al termine della battaglia vittoriosa di Trafalgar. Un soldato nemico si apposta sul vascello francese Redoubtable e prende la mira sulla divisa più scintillante della flotta inglese, piena di mostrine e di ori. Centra la spalla di Nelson e lo uccide, proprio mentre l’ammiraglio si appresta al trionfo.

Oggi diventa attrattiva turistica con la chiesa di Santa Maria di Maniace e gli appartamenti-museo

Una guerra anglo-brontese attorno alla Ducea

Si è presa la rivincita la città Bronte. Costruendo la sua identità storica e culturale attorno alla Ducea, l’immenso feudo che nel 1799 fu regalato a Nelson con uomini e terreni. Basta dare un’occhiata al bel sito www.brontinsieme.it – pieno di documenti e testimonianze preziose, tra cui quella di Mario Carastro, testimone degli ultimi eredi inglesi – per rendersi conto di quanto la comunità abbia lavorato sulla sua storica sventura e l’abbia trasformata in risorsa. Il feudo si rivelò un bel problema per gli eredi dell’ammiraglio, impegnati per secoli in una battaglia giudiziaria con il popolo che rivendicò il diritto di utilizzare la sterminata proprietà per gli usi civici (pascolo, taglio della legna, raccolta delle ghiande) e combattè per abolire nel 1812, con l’abolizione della feudalità, i privilegi concessi al Duca. Una vera guerra anglo-brontese, sfociata in minacce, attentati, divieti, fughe e ritorni dei britannici.

Il primo erede di Horatio, il fratello William Nelson, non mise mai piedi nella proprietà e la lasciò alla figlia, Charlotte Mary Nelson sposata Hood, che ebbe appena il tempo di annusare l’aria e ne scappò, convinta di essere finita tra i selvaggi. Nel 1873 il timone passò quindi agli Hood, che si stabilirono nella Ducea.
L’ultimo erede, Alexander, nel 1981 vendette tutti gli edifici storici al Comune per un miliardo e 750 milioni di vecchie lire. Nel 1956, comunque, i terreni erano stati già espropriati e assegnati ai contadini, atto che mise fine a quello che Carlo Levi, nel 1950, aveva definito «esempio del più assurdo anacronismo storico, della persistenza di un perduto mondo feudale». Oggi la Ducea di Nelson con la chiesa di Santa Maria di Maniace, gli appartamenti signorili dei Nelson (trasformati in Museo), l’antica abbazia benedettina e il Parco sono diventati importante attrattiva turistica. [L. An., Giornale di Sicilia]



   

23 Febbraio 2007

Il Venerdì di Repubblica (rubrica “Weekend”) del 23 febbraio 2007 pubblica un “Viaggio a Bronte, dove Nelson inventò i pistacchi” corredato da molte foto ed informazioni sulla nostra cittadina. Anche se nulla di nuovo o inedito è riportato nell’articolo di Rossana Campisi (le solite conosciute informazioni ma anche qualche fantasiosa “invenzione” quale il titolo con l’ammiraglio Nelson che “inventò i pistacchi” o i “prati di pistacchi e di limoni” che circondano Bronte) trattasi di un’ottima, gratuita, pubblicità che pone ancora una volta la nostra cittadina, il pistacchio e la Ducea sotto i riflettori dei media nazionali e che soprattutto invita chi legge ad organizzare un suo “viaggio a Bronte”.
Alcune foto che accompagnano il servizio, fra cui quella centrale della veduta aerea della Ducea (di G. Basile), sono state fornite dalla nostra Associazione.

Viaggio a Bronte dove Nelson inventò i pistacchi

Il Venerdì di RepubblicaAi piedi dell'Etna, piccola e carica di storia, si scopre Bronte. Cittadina di ventimila abitanti, attorno prati di pistacchi e limoni, sentieri di pietra lavica. Il Bronteshire, così battezzato da inglesi illustri, dà il meglio di sé, come molti angoli della Sicilia, nel periodo primaverile. Per il clima tiepido, ma anche perché si può assistere alle celebrazioni della Settimana santa, che sono fra le più antiche e suggestive dell'isola. Ma Bronte lega il suo nome anche e soprattutto ad altre due «attrattive». I pistacchi, la principale risorsa economica (nella zona se ne raccolgono trentamila quintali l'anno, per un giro d'affari di 15 milioni di euro) e i luoghi storici di Horatio Nelson.

Il celebre ammiraglio della marina inglese, storico avversario di Napoleone e dei francesi, alla fine del Settecento aiuta l'alleato Ferdinando di Borbone re di Napoli e di Sicilia a reprimere la rivoluzione repubblicana partenopea del 1799. Come ricompensa, riceve in dono terreni (quasi tutta Bronte), una grande abbazia benedettina (a tredici chilometri dalla città, un complesso poi denominato Ducea Nelson, nella frazione di Maniace) e il titolo di duca. Nelson non mise mai piede nella sua ducea (6574 ettari) ma ne ebbe sempre molta cura. Affidò il giardino ad Andrea Gaefer (artefice di quello della Reggia di Caserta), e per Bronte vennero progettati prati, edificato un labirinto e furono fatte arrivare rose, platani, eucaliptus e una maestosa magnolia, che tuttora fa bella mostra di sé.

Lontano per tutta la vita dalla piccola Bronte, vi si legò per sempre quando, in calce al suo testamento (recentemente rinvenuto in traduzione italiana nella Biblioteca regionale di Palermo), si firmò «Nelson of Bronte». Bronte diventa allora un nome che evoca la gloria dell'eroe di Trafalgar, un nome facile da pronunciare per gli inglesi al punto che l'irlandese Patrick Brunty, grande ammiratore di Nelson, cambia il suo cognome in Bronte (ponendo una dieresi sulla «e») lasciandolo in eredità alle sue due figlie scrittrici, Emily e Charlotte. E anche Bronte legò il suo destino a Nelson, Si racconta infatti che, privi di terre coltivabili - erano quasi tutte di proprietà della ducea -, i contadini brontesi si videro costretti a trasformare molte colate laviche in aree coltivate a pistacchio: il frutto che, ora, è appunto protagonista dell'economia locale. Ancora più incisivi, furono poi gli eredi dell'ammiraglio. Non avendone lui di diretti (la figlia Orazia non fu considerata, perché illegittima), la ducea passò al fratello William e al nipote Guglielmo Haslewood.

Per un secolo e mezzo, i sette duchi che si alternarono - residenti o meno nel castello - furono sempre alle prese con lotte legali per mantenere il possesso della ducea. Tra i pretendenti: ora l'amministrazione di Bronte, ora lo Stato unitario, ora il governo fascista. Il verdetto definitivo (nel 1922) è favorevole agli inglesi: solo nel 1981 la pagina anglosassone della storia di Bronte si conclude con la vendita della proprietà da parte dell'ultimo erede, il duca Alexander Nelson Hood, visconte di Bridport, al Comune di Bronte: un miliardo e 750 milioni delle vecchie lire (poco meno di un milione di euro).

Oggi la Ducea Nelson (a 13 chilometri da Bronte) è meta di inglesi, studiosi e turisti di tutto il mondo. Gli appartamenti signorili dei Nelson sono sede del Museo Nelson (ogni giorno, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30; tel. 095- 690018): camini, antichi orologi, pareti rivestite di broccato, mobili preziosi, quadri che raffigurano i Nelson, lettere autografe dei reali d'Inghilterra, piani per le battaglie navali, la bottiglia e i bicchieri che l'ammiraglio portava sempre con sé, custoditi in una speciale teca per proteggerli durante battaglie e tempeste.

E poi l'antica abbazia benedettina del 1173; la chiesa normanno-gotica di Santa Maria di Maniace; i laboratori, i magazzini, le stalle, il granaio: tutti trasformati in un centro culturale polivalente di studi, congressi e mostre d'arte; un parco di quattro ettari che ospita un museo all'aperto di sculture in pietra lavica; il lussureggiante giardino inglese con piante esotiche e labirinto; la croce in pietra lavica eretta in memoria di Horatio Nelson in un cortile. Tutto ora appartiene ai brontesi, tranne un piccolo cimitero inglese che affianca il castello: costruito nel 1898 per i Nelson, ospita otto tombe. Tra queste quella di un «estraneo», il poeta romantico William Sharp, invitato dal duca Alexander, che morì a Bronte. È l'unica proprietà degli eredi dei Nelson, oggi in concessione al comune di Maniace. Un altro luogo simbolo dell’«inglesità» di questo spicchio di Sicilia. [Rossana Campis, La Repubblica]



22 Febbraio 2007

Precipita nel vano ascensore: si salva

Poteva finire in tragedia l'incidente capitato a una diciannovenne che era con amici al parcheggio comunaleIl parcheggio multipiano di viale Catania

Tragedia sfiorata a Bronte. Intorno alle 23,30, infatti, una comitiva di giovani chiacchierava scherzando sulla piazzetta al terzo piano del parcheggio comunale di viale Catania, quando una giovane di 19 anni, residente a Bronte, ha appoggiato la schiena contro le porte scorrevoli dell'ascensore credendo di trovare un sostegno solido. Purtroppo non è stato così. Le due estremità delle porte a “tendina” erano sganciate nella parte inferiore e, quando la ragazza si è appoggiata, le due estremità della porta hanno ceduto; e la ragazza è precipitata a testa in giù, cadendo sopra la cabina dell'ascensore fermo al primo piano. Un volo di circa 4 metri. Gli amici si sono resi conto della gravità dell'accaduto e hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono arrivati i Cc e gli uomini del 118. Ma è stato necessario l'intervento dei wf di Maletto e Adrano per tirare fuori la ragazza dall'ascensore. I vigili Leocata, Saitta, D'Agata, Restivo e D'Asi coordinati da Carmelo Castelli si sono calati all'interno del vano ascensore, hanno legato la ragazza alla barella, e appena i colleghi hanno forzato la porta del secondo piano sono usciti. In ospedale i medici hanno riscontrato diversi traumi quasi in tutto il corpo, ma fortunatamente nessuna frattura o emorragia interna. Per questo la prognosi al momento è di 15 giorni, ma si attende l'esito della Tac.

Il Comune di Bronte dispiaciuto per quanto accaduto fa sapere che l'ascensore non era operativo e che, fin dal giorno precedente all'incidente, i controlli avevano accertato che le porte erano perfettamente ancorate ai ganci inferiori. Per questo dal Comune non si esclude qualche atto vandalico nel pomeriggio che possa essere stato causa dell'incidente. A far visita alla ragazza in ospedale è andato il vice sindaco Calanna per portare gi auguri di pronta guarigione del sindaco Firrarello. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri. (Fonte La Sicilia)



20 Febbraio 2007

Il Carnevale brontese slitta in quaresima

A causa della pioggia, la sfilata dei gruppi mascherati che doveva svolgersi martedì 20 è stata rinviata al pomeriggio di Domenica 25 Febbraio. La decisione ha suscitato non poche perplessità. «Non c'è più religione!» ha bofonchiato qualche anziano. A Bronte è, infatti, la prima volta che si festeggia il Carnevale in pieno periodo quaresimale.


22 Febbraio 2007

Maniace, la pioggia non ferma le «maschere»

La pioggia non ha fermato il Carnevale di Maniace. I carri ed i gruppi hanno sfilato per le strade del paese giardino dei Nebrodi portando festa nelle contrade. Alla fine grande animazione in una piazza dell'Autonomia gremita non solo dai maniacesi, ma anche da gente venuta dai paesi vicini, con lo spettacolo delle “Brasil show”, offerto dalla Provincia. Quattro ballerine brasiliane, infatti, hanno fatto ballare e divertire tutti a ritmo di samba prima della premiazione dei carri che ha visto “Bianca neve e i sette nani” battere gli “Indiani” e la premiazione dei gruppi mascherati che ha visto “Gli indiani” riscattarsi e vincere su “Gli Alpini” e sul gruppo “Biancaneve e i sette nani”.
Festa rinviata invece a Bronte. La pioggia, infatti, avrebbe rovinato i bei costumi della 500 maschere cuciti da abili sarti. Per questo l'assessore Salvia ha deciso di rinviare la sfilata e la premiazione a domenica prossima. (Fonte La Sicilia)


10 Febbraio 2007
VERSO IL CARNEVALE

Programma ricco, pronte a sfilare oltre 500 maschere

Saranno in più di 500 a sfilare in maschera a Bronte per un carnevale che si candida ad essere il migliore del versante nord dell'Etna, con una appendice particolare a luglio, quando gli stessi costumi sfileranno per il primo carnevale estivo della Città del pistacchio. «I gruppi sfileranno domenica 18 e martedì 20 - ci dicono il sindaco, sen. Pino Firrarello e l'assessore Melo Salvia, che in pratica sta curando l'intera organizzazione - riempiendo di colori il corso Umberto ed anche a luglio per aprire le manifestazioni dell'Estate brontese. Una occasione per arricchire l’estate dei colori dei costumi che le nostre sarte stanno preparando con grande maestria ed abilità». I festeggiamenti del carnevale di Bronte inizieranno giovedì 15 alle 9,30 con il ballo dei bambini al Palazzetto dello sport ed alla Palestra tenda che replicheranno lunedì 18 alle 15. Sabato 17 alle ore 16, invece, balleranno i nonnini presso il Circolo degli anziani. Saranno 7, più uno fuori concorso, i gruppi mascherati che domenica 18 e martedì 20, dalle 15 fino a notte fonda, sfileranno per conquistare il premio di 2000 euro per il primo, 1500 per il secondo e 1000 per il terzo messi a disposizione dal Comune.
«Rispetto all'anno scorso - hanno continuato Firrarello e Salvia - siamo riusciti a coinvolgere circa 150 persone in più. Noi abbiamo incrementato i contributi per realizzare i costumi. I bambini avranno più spazio per scatenarsi e gli anziani oltre ad organizzare un pomeriggio all'insegna del ballo partecipano alle sfilate con un gruppo mascherato tutto loro. Sarà - concludono - il carnevale più ricco del versante nord dell'Etna e soprattutto capace di coinvolgere tutti, dai bambini ai nonnini».

"Programma ricco" titola il giornale La Sicilia. Ci sembra un tantino esagerato ma fate voi un’analisi delle manifestazioni. Stringi stringi, c’è solo da sperare che anche quest’anno ci si possa divertire tranquillamente nel Corso senza i soliti scherzi stupidi ed incivili. Partecipano alle sfilate di domenica e di martedì i seguenti gruppi mascherati: “+ o – Anno zero”, “Il viaggio di Dante”, “I Toreros”, La Sicilia: province e dintorni”, “Tirati su’ col parmigiano”, “Sos Panda” e “Figli del Nilo”. Fuori concorso il gruppo dal titolo “Il ritorno della tribù dei pellerossa”. Sul Carnevale di una volta leggete i ricordi di Nicola Lupo. (B. I.)



18 Febbraio 2007
BRONTE E ADRANO

Lavori Acoset, niente acqua per 2 giorni in alcuni quartieri

Con una nota, l'Acoset comunica che per l'intera giornata di lunedì e martedì prossimi sarà sospesa l'erogazione idrica in alcuni quartieri di Bronte e Adrano. La sospensione si è resa necessaria per consentire l'esecuzione di lavori urgenti sulla condotta “Maniace” che collega i due Comuni alla sorgente di Maniace nell'omonimo centro etneo. Il servizio di erogazione sarà sospeso esattamente dalle 7 di lunedì alle 20 di martedì e sarà ripristinato appena ultimati i lavori. L'azienda idrica sottolinea che l'erogazione per poter tornare alla normalità ha bisogno dei tempi tecnici necessari, pertanto non è escluso che, in alcune zone, l'acqua potrà ritornare nelle abitazioni anche nella tarda serata di mercoledì. Per quanto riguarda le utenze del Comune di Bronte, l'erogazione sarà sospesa nella zona delle cooperative edilizie, in contrada Sciarotta, e comunque in tutte quelle utenze che sono allacciate alla condotta “Maniace”. Nel Comune di Adrano l'erogazione sarà sospesa per le utenze delle contrade Fumata, Solicchiata e Solicchiata alta. Tutte le utenze allacciate con la condotta proveniente dalle gallerie Ciapparazzo invece saranno regolarmente rifornite. [Salvo Sidoti, La Sicilia]



18.2.2007

De Luca: la Provincia non ha rispettato i patti. L’assessore Falcone: lì è solo posteggiato.

Maletto protesta per lo spazzaneve a Randazzo

Maletto. (*mimi*) A seguito della consegna da parte della Provincia regionale dello spazzaneve al Comune di Randazzo, il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, ha avuto da ridire con la scelta. «La Provincia - dice - non ha rispettato i patti. Prima che il mezzo venisse consegnato eravamo tutti d'accordo sulla necessità di effettuare un incontro con i sindaci per stabilire se questo dovesse essere consegnato al Comune di Randazzo o ai Vigili del fuoco di Maletto. La Provincia, invece, di imperio e con fare arrogante, ha consegnato a Randazzo lo spargisale quando è a Maletto che già alle 4 del mattino c'è necessità di liberare le strade dalla neve e dal ghiaccio. Le ipotesi sono due o la Provincia ha voluto punire Maletto per anni di battaglie per ottenere il servizio o il problema è politico».
L'assessore alle Politiche del territorio Marco Falcone precisa: «Non c'è nessuna dimenticanza, discriminazione, punizione o problema politico. Lo spazzaneve è stato consegnato al “Com 26”, di cui fanno parte i comuni di Bronte, Maletto, Randazzo, Maniace. A giorni sarà indetta una riunione per stabilire dove questo spazzaneve deve essere posteggiato, considerando le priorità di ogni comune». [Michele Milazzo, Giornale di Sicilia]


16 Febbraio 2007
SERVIRA’ RANDAZZO, BRONTE, MALETTO E MANIACE

La Provincia conferma la consegna di uno spazzaneve

Sarà consegnato - secondo una nota della Provincia - tra una decina di giorni, al Centro operativo misto 26, in vista della prossima stagione invernale, il nuovo automezzo spazzaneve e spargisale a bassa quota acquistato dall'ente. Il mezzo sarà a disposizione dei Comuni di Randazzo, Bronte, Maletto e Maniace, che ricadono nella competenza del C.o.m. 26. Ad annunciarlo, è stato l'assessore alla Protezione civile e alle Politiche del territorio, Marco Falcone. All'incontro sono intervenuti anche il vicesindaco del Comune di Randazzo con delega alla Protezione civile, Grazia Emmanuele, il rappresentante del C.o.m. 26, Salvatore Lombardo, il consulente di Protezione civile, Giacomo Parisi.

Nel corso della conferenza di servizi, inoltre, l'assessore Falcone ha annunciato il finanziamento da parte della Provincia e l'imminente avvio di un corso di formazione e addestramento nel territorio di Randazzo, rivolto ai volontari delle associazioni di Protezione civile.
«Ad appena un giorno di distanza dall'annuncio dei primi dati ufficiali del progetto denominato Etna sicura - ha dichiarato l'assessore Falcone - pensiamo già al prossimo anno. Sebbene questa stagione continui ad essere abbastanza anomala dal punto di vista climatico, la presenza di uomini e mezzi della Provincia sulla montagna è costante, in piena collaborazione con i volontari di Protezione civile e con la Polizia. Stradale». Con una cilindrata 1.900 e un motore diesel, il nuovo automezzo dispone di un cassone, di una lama spalaneve e di un mezzo rotante spargisale. «È considerato - si legge in una nota - un mezzo ottimo e all'avanguardia per garantire la serena viabilità sia sulle strade provinciali sia su quelle comunali anche più anguste e interne, dove altri automezzi più grandi non riescono ad accedere. Con pneumatici tassellati, inoltre, può penetrare in zone. Impervie». Il Comune di Randazzo, così come gli altri centri montani, attendono di vederlo in azione per saggiarne concretamente le potenzialità.



14 Febbraio 2007

Niente più «barriere» per gli studenti della Media

L'assessorato regionale alla Pubblica Istruzione ha finanziato 120 mila euro per abbattere le barriere architettoniche nel plesso scolastico di piazza Vincenzo Castiglione, che ospita la scuola media. A presentare il progetto il Comune di Bronte, intenzionato ad eliminare nella cittadina ogni barriera che ancora impedisce ai diversamente abili di accedere nei luoghi pubblici. «Mettiamo a norma un altro istituto scolastico - ci dice il sindaco, sen. Pino Firrarello - che poi è il luogo dove crescono i nostri ragazzi che rappresentano il futuro del paese. La realizzazione di questi lavori inoltre - continua - rappresentano un ulteriore passo verso il miglioramento della vita da parte di chi, rispetto a noi, è stato solo più sfortunato. Per questo la nostra attenzione ed il nostro impegno verso l'abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di nuovi servizi a favore dei diversamente abili non può diminuire».
Dal progetto presentato dal Comune si evince che bisognerà realizzare due ascensori capienti abbastanza da ospitare una carrozzina nel rispetto della normativa, ma soprattutto verranno adeguati tutti i servizi igienici. I gradini che caratterizzano qualche percorso, per finire, verranno sostituiti dalle scivole, per un istituto scolastico che così diventerà perfettamente raggiungibile in ogni suo angolo da tutti. «Intendiamo puntare molto - aggiunge l'assessore Mario Fioretto - sui servizi scolastici che, a mio avviso, dobbiamo continuare a migliorare in funzione delle esigenze degli alunni. E per migliorare la qualità della vita di tutti ed anche di coloro che sono stati più sfortunati dobbiamo diminuire ogni disagio». (Fonte La Sicilia)



8 Febbraio 2007

Abbandonati al Parco delle Ginestre ventiquattro maialini

Pascolavano tranquillamente nei terreni demaniali di Piano delle Ginestre, all'interno del Parco dell'Etna, lasciati da qualche allevatore incurante delle normative che regolano il pascolo e l'allevamento in generale. Così la Guardia forestale di Bronte, coordinata da maresciallo Vincenzo Crimi, ha sequestrato 24 maialini privi di contrassegno di identificazione e li ha consegnati in custodia giudiziaria ai ragazzi della «Comunità incontro» di don Gelmini di Randazzo. Nell'ambito dell'operazione di controllo del territorio gli uomini di Crimi hanno denunziato due pastori di Bronte e Maletto per il reato di pascolo abusivo su terreni pubblici. I due, infatti, hanno lasciato pascolare 120 ovini il primo e 180 il secondo sempre in aree demaniali senza essere autorizzati. All'operazione hanno partecipato anche unità a cavallo del Corpo Forestale. (Fonte La Sicilia)



7 Febbraio 2007

Caso-scuole a Bronte, il sindaco «Dimensionamento necessario»

Il dimensionamento scolastico previsto dal Comune di Bronte verrà attuato. Lo ha deciso il sindaco di Bronte Pino Firrarello dopo un vertice convocato a seguito della protesta dei genitori del Plesso Marconi che non vogliono passare dal II al primo circolo. All'incontro Firrarello, assieme all'assessore Mario Fioretto, ha invitato la IV commissione consiliare presieduta da Nino Costanzo. Con loro i dirigenti scolastici dott. Daniela Zappalà ed Angelo Smario, con le insegnanti ed ai rappresentanti dei genitori che hanno ampiamente dibattuto. Per genitori ed insegnanti del I Circolo le affermazioni dei colleghi del II in questi giorni hanno rasentato la calunnia nei confronti di una scuola che invece sarebbe moderna e piena di attività. Hanno poi ribadito che le insegnanti non perderebbero punteggio nel passaggio e che le paure palesate sarebbero frutto di pregiudizi che un educatore non dovrebbe avere solo perché costretto a cambiamenti. Per quelli del II Circolo, invece, il dimensionamento metterebbe a rischio la continuità didattica non solo del Marconi ma anche nell'intero II Circolo, sarebbe poi inutile in quanto il I Circolo non rischierebbe oggi la soppressione.

Alla fine Firrarello ha deciso: «Il dimensionamento è necessario - ci dice - per non rischiare di perdere il I Circolo che oggi ha 684 alunni a fronte dei 999 del II. L'anno prossimo si prevede che il divario si allarghi ancora essendosi iscritti solo 62 alunni al I e 162 al II. E questo perché il II Circolo può contare su 3 plessi ben distribuiti nel territorio, il centro storico (sede dello Spedalieri e sede del I Circolo) si svuota sempre più, i genitori scelgono scuole dov'è più semplice posteggiare. Assegnando al I Circolo i 230 alunni del Marconi e al II i 66 del Puccini, i due Circoli avrebbero 838 e 835 ed eviterebbero ogni possibile soppressione». (Fonte La Sicilia)



3 Febbraio 2007

BRONTE, POLEMICHE SUL NUOVO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

I genitori: «Non trasferite i nostri figli»

«Siamo pronti ad accogliere una proposta che assecondi le vostre esigenze, ma che metta anche al riparo il I Circolo didattico da qualsiasi rischio di soppressione». E' quello che ha detto il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, alle mamme dei bambini del plesso Marconi che non condividono il programma di dimensionamento scolastico che vede il loro plesso scolastico passare dal II al I Circolo. Il sindaco ha ricevuto al cineteatro comunale le mamme pronte a chiedere con forza il rispetto delle proprie scelte: «Noi -affermano - abbiamo scelto i programmi del II Circolo e chiediamo che la nostra volontà venga rispettata». «Bisogna guardare il problema non del singolo alunno, ma delle scuole brontesi. - ha ribadito l'assessore alla Politiche scolastiche, prof. Mario Fioretto - La tendenza provinciale e regionale è di sopprimere tutti i circoli con meno di 700 alunni e se non poniamo un valido dimensionamento scolastico c'è il rischio di perdere il II Circolo».

Una possibile soluzione il rappresentante dei genitori Salvatore Seminara l'ha già proposta: «Poniamo un tetto alle iscrizioni al II Circolo, ma dall'anno prossimo. Dagli incontri avuti col sindaco non riteniamo possibile raggiungere un accordo che prospetti una soluzione affinché i nostri figli non perdano la continuità didattica». Ora i rappresentanti dei consigli di classe e di istituto si incontreranno martedì con i dirigenti scolastici dei due Circoli e con l'assessore Fioretto per redigere una proposta che permetta al Marconi di passare al II circolo e ai bambini di non perdere le proprie insegnanti. (Fonte La Sicilia)



1 Febbraio  2007
I GENITORI E GLI INSEGNATI DEL MARCONI PROTESTANO MA FIRRARELLO LI RASSICURA

In sciopero 250 scolari

I genitori si sono riportati a casa i figli perché non accettano il trasferimento dal 2° al 1° Circolo: «Si interrompe la continuità didattica».

Non vogliono assolutamente che i propri figli lascino il 2° Circolo didattico di Bronte e per questo ieri mattina, circa 250 fra mamme e papà, tutti arrabbiati, hanno manifestato all'ingresso del plesso Marconi della scuola elementare tare riportando a casa i propri bambini che così, al fianco dei loro genitori, hanno fatto il primo sciopero della loro vita. A Bronte, infatti, sono due i circoli didattici, il primo con sede nella centrale scuola Spedalieri e il secondo a Sciarotta. Fra i due circoli non c'è al momento equilibrio fra gli iscritti: circa 650 il primo, quasi mille il secondo. Così, nell'ottica di un più equo dimensionamento scolastico e dei servizi che il Comune mette a disposizione della scuola, il sindaco ha proposto il passaggio dell'intero plesso Marconi, che vanta circa 250 bambini, dal 2° al 1° Circolo.

Appena la proposta è diventata pubblica al plesso Marconi è scoppiata la protesta e ieri i bambini hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato: «I nostri figli - afferma il rappresentante dei genitori Salvatore Seminara - rischiano di non fare più lezioni con le stesse insegnanti, vedendo interrompere in pratica la continuità didattica. Oltre a ciò non comprendiamo il motivo di un provvedimento che, in pratica impedisce a noi genitori di scegliere la scuola e l'insegnante per i nostri figli. Noi abbiamo scelto con cognizione il secondo circolo e non per caso, che la nostra scelta venga rispettata». Con i genitori si schierano anche le insegnanti: «Il provvedimento penalizza anche noi. - afferma la responsabile del plesso, Piera Gigliotti - Ogni insegnante accumula un punteggio che ha valore nel proprio e non in altri circoli. Io insegno da 24 anni in questa scuola e cambiando mi troverei allo stesso livello di una nuova assunta, condividendo tutti i rischi, compreso anche la perdita del posto».

«L'esigenza di un più proficuo dimensionamento scolastico è reale. - risponde il sen. Firrarello - Circa 35 anni fa abbiamo ottenuto l'istituzione del secondo circolo che ha inglobato le scuole di periferia Mazzini e Marconi, mentre il centrale Spedalieri è rimasta la scuola centrale. Negli anni però sono sorte due nuove scuole in periferia con il risultato che nel secondo circolo frequentano circa 1000 bambini e il primo circolo si spopola, proporzionalmente allo svuotamento del centro storico a favore delle periferie. In verità al Csa mi dicono che le preoccupazioni dei genitori e delle insegnanti non sono fondate. Le insegnanti, infatti, redigendo una semplice domanda scritta, potrebbero chiedere di lavorare al nuovo Circolo, continuando a fare lezione agli stessi alunni e senza perdere diritti. Se però qualcuno dovesse dimostrarmi il contrario sono pronto a revocare il provvedimento. Questa amministrazione non provocherà mai la perdita di un sol posto di lavoro». (Fonte La Sicilia)



27 Gennaio 2007

Richiesti due capannoni rispettivamente di 5000 e 3000 metri

Anche la "Mondo Lavoro" vuole investire a Bronte

In progetto una fabbrica di indumenti di lavoro ed una lavanderia

Forse le rosse e mitiche tute della Ferrari potrebbero essere realizzate in Sicilia se la “Mondo lavoro Srl”, con sede a Bastia Umbra in provincia di Perugia, siglerà il contratto con la scuderia di Maranello ed investirà a Bronte. Entrambe le ipotesi non sono impossibili, poiché dopo la “Eco Chic”, società leader nel settore del calzaturificio, anche, la società umbra ha deciso di realizzare nella zona artigianale di contrada Ss. Cristo, ben due capannoni dove produrre e lavare gli specifici capi di abbigliamento prodotti attraverso il lavoro circa 200 operai. Ieri mattina a Bronte, infatti, il sindaco ha ricevuto il dott. Lino Condello, amministratore delegato della società: “Ci occupiamo di abbigliamento da lavoro e dispositivi individuali per nel rispetto della legge 626. – ha dichiarato Condello - Intendiamo investire in Sicilia perché qui esistono le risorse umane e perchè vogliamo realizzare un prodotto di qualità con il marchio Made in Italy.

Noi, infatti, - aggiunge - parte della nostra produzione attualmente la lavoriamo in Albania, attraverso un ramo di azienda che intendiamo dimettere e trasferire completamente a Bronte”. Il dott. Condello, solo per un problema tecnico non ha portato con se il piano industriale che presenterà a breve, ma sa già di avere necessità di due capannoni rispettivamente di 5000 e 3000 metri quadrati per realizzare l’azienda vera e propria e una lavanderia. «La nuova normativa – continua – prevede che sia l’azienda a lavare gli indumenti di lavoro degli operai e di conseguenza noi dobbiamo realizzare sia la fabbrica sia la lavanderia, assumendo complessivamente dai 150 ai 200 operai».

A Firrarello ovviamente la proposta è piaciuta perché la zona artigianale si arricchirebbe di un’industria che smuoverà certamente un indotto e darebbe lavoro. Un aspetto ha voluto però chiarire: «Noi faremo il possibile – ha dichiarato – per rendere la burocrazia più snella possibile, facilitando l’insediamento a Bronte di industrie in grado di aumentare il livello produttivo ed occupazionale del paese.  E' vero anche però che una lavanderia a Bronte esiste già e sarebbe sbagliato creare inutili concorrenze». Condello però ha rassicurato tutti, affermando che la lavanderia sarà solo al servizio della propria azienda. All’incontro, fra gli altri, ha l’on. Ilario Floresta che poi è quello che ha convinto la “Mondo lavoro” ad investire in Sicilia.

«Proprio così. – afferma – l’ho fatto con la “Eco Chic” un settimana fa ed oggi ho presentato al sindaco questa nuova azienda. Un modo per promuovere l’economia in un territorio che ha bisogno di lavoro, ma che può contare su una zona artigianale importante che il sindaco Firrarello ha riempito di servizi. E così – conclude - che si attira l’imprenditoria del nord che porta da noi economia e lavoro vero».


28 Gennaio 2007

Polo artigianale. Dieci milioni di investimento, duecento occupati, la società sta definendo il contratto per produrre le tute del team Ferrari

Fabbrica di abbigliamento lascia l’Albania per Bronte

Società umbra, produttrice di capi d'abbigliamento da lavoro e dispositivi individuali di sicurezza, chiude un suo ramo produttivo in Albania e sceglie Bronte (CT) per insediare l'azienda. Il programma d'investimento potrebbe raggiungere i dieci milioni di euro e le assunzioni le duecento unità già a dicembre. L'azienda è la “Mondo lavoro s.r.l.”, con sede a Bastia Umbra (PG), ed ha in corso di definizione, tra l'altro, un contratto di fornitura delle tute del team Ferrari. Se sarà siglato il contratto, a Bronte dal 2007 il rosso-fuoco etneo darà vita a quello delle tute dei meccanici della scuderia di Maranello. La "Mondo lavoro" ha deciso di trasferirsi dall'Albania per produrre “Made in Italy” ed a tal fine l'amministrato re delegato della società, dottor Lino Condello, ieri è stato ricevuto al Palazzo municipale di Bronte dal sindaco, senatore Pino Firrarello (Fi), insieme al deputato nazionale Ilario Floresta (Fi), ai quali, alla presenza del direttore generale del Comune, dottor Michelangelo Lo Monaco, e dell'esperto del Sindaco, dottor Alfio Paparo, ha illustrato l'iniziativa economica.

Dopo avere ricevuto delucidazioni sull'area artigianale brontese da parte del capo ufficio tecnico del Comune, ingegnere Salvatore Caudullo, e dell'architetto Luigi Longhitano, Condello è stato accompagnato sul sito che ospita già diversi insediamenti produttivi (prevalentemente dei settori tessile ed artigianali vari). Inoltre, questo sito la settimana scorsa ha raccolto parere positivo da due società marchigiane, la “Eco Chic s.r.l.” e la “Baisel& Co Italia”, pronte ad investire nove milioni e mezzo di euro, per costruire un calzaturificio da quattro mila metri quadrati ed assumere centodiciotto operai.

Per il dottor Condello la zona artigianale di contrada Santissimo Cristo si è presentata idonea a soddisfare le esigenze della società, che necessita di due lotti per costruire due capannoni, uno da cinquemila metri quadrati e uno da tremila. Il primo servirà a produrre l'abbigliamento e l'altro a costruire una lavanderia al servizio dell'azienda stessa. “Intendiamo investire in Sicilia - ha spiegato il dottor Condello - perché vogliamo realizzare un prodotto di qualità, con il marchio Made in Italy, attraverso un ramo dell'azienda che dismetteremo in Albania e trasferiremo completamente a Bronte. In settimana manderemo al Comune la richiesta ufficiale dei lotti della zona artigianale e presenteremo il piano industriale”.

A convincere “Mondo lavoro” ad investire nella capitale del pistacchio è stato il deputato nazionale di Forza Italia Ilario Floresta che ha dichiarato: “La settimana scorsa al Sindaco ho presentata la “Eco Chic”, oggi questa nuova azienda. Per me è un modo per promuovere l'economia in un territorio che ha bisogno di lavoro, ma che può contare su una zona artigianale importante che il sindaco di Bronte Firrarello ha riempito di servizi. È così che si attira l'imprenditoria vera del nord”.

Il sindaco Firrarello ha concluso dicendo: “Noi faremo il possibile per rendere la burocrazia più snella possibile, facilitando l'insediamento a Bronte di industrie in grado di aumentare il livello produttivo ed occupazionale del paese”. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]

31 Gennaio 2007

Imprenditoria. Pronta a realizzare due capannoni l'azienda umbra "Mondo lavoro"

Produce le tute della Ferrari e vuole investire a Bronte

L'incontro tra Firrarello e l'amministratore delegato della società
Dopo la “Eco Chic”, società leader nel settore calza­turiero, anche la "Mondo lavoro" con sede a Bastia Umbra (in provincia di Perugia) po­trebbe realizzare nella zona arti­gianale nel territorio comunale due capannoni nella zona artigianale di Ss Cristo per produrre le miti­che tute della Ferrari. E questo dopo la firma del contratto tra la società umbra e la scuderia di Maranello. L'operazione potrà dare lavoro a quasi duecento operai. (...) [Michele Milazzo]



24 Gennaio 2007

 DOMENICA 4 FEBBRAIO: SULLA NEVE CON IL CAI DI BRONTE

Secondo raduno escursionistico

La Sezione del Club Alpino Italiano di Bronte organizza anche per quest’anno il Raduno escursionistico sulla neve dell'Etna Nord-ovest. E’ il secondo della serie e si terrà domenica 4 febbraio 2007 con il seguente programma:
ore 8,30 appuntamento presso la villa comunale di Bronte;
ore 9,00 trasferimento a Bosco Nave e partenza per le escursioni sui tre itinerari previsti:
1) Percorso a piedi di 3,5 km con partenza dall’area attrezzata “La Nave” (1.100 m), ed arrivo al rifugio di Monte La Nave (1.438 m). Il dislivello è di 400 metri;
2) Percorso sci di fondo, 12 km, con partenza dalla Casermetta “La Nave” (1.438 m), per raggiungere l’altezza massima di Monte Maletto (1.780 m) e chiudere a Monte La Nave;
3) Percorso con racchette, 10 km., con partenza da Monte La Nave (1.438 m) per proseguire lungo la pista tagliabosco in direzione “Dagala dell’orso” (1.900 m);

A fine giornata seguirà il tradizionale pranzo offerto dall’organizzazione.

Il primo raduno (domenica 19 febbraio dell’anno scorso) vide la partecipazione di oltre 250 fra sciatori ed escursionisti con una massiccia presenza di altre sezioni Cai siciliane. I tradizionali ceci, altri tipici prodotti locali ed il suono delle fisarmoniche di due soci del Cai chiusero la giornata. Per aderire, contattare entro domenica 28 gennaio 2007 uno dei seguenti numeri di telefono: 328 8249620 (Lorenzo) oppure 334 6478579 (Angelo).



27 Gennaio 2007

Videopoker, sequestrate 4 macchine abusive

«Aiutateci, i nostri figli in quella sala giochi perdono un mucchio di soldi». Era questo il tono di numerose telefonate di alcuni genitori che, in forma rigorosamente anonima, hanno avvertito i carabinieri della Stazione di Bronte che in quella sala giochi di via Umberto qualcosa non funzionava a dovere. Così i militari dell'Arma hanno organizzato un servizio di controllo dei locali pubblici in tutto il paese, concentrandosi ovviamente e maggiormente nell'unica sala giochi della via più importante della cittadina.

Appena entrati all'interno i carabinieri hanno notato che erano tantissimi i ragazzi impegnati nei vari giochi. La sala era ben fornita, ed i militari hanno cominciato a controllare tutti i videogames, fino ad accorgersi che alcuni ragazzi stavano giocando con dei video poker che non avevano l'autorizzazione da parte del ministero competente. Il poker, infatti, è vietato in quanto gioco d'azzardo, ma per permettere l'utilizzo di giochi a scommessa, come per esempio le slot machine, la legge prevede che queste, tutte collegate in rete, restituiscano a caso ai giocatori e in forma di premi e non di soldi dall'80% al 95% delle somme incassate.

I videopoker senza autorizzazione alla fine sono risultati ben quattro, mentre uno era autorizzato ma non collegato alla rete. Così i quattro videopoker abusivi sono stati sequestrati e quello non in rete segnalato ai Monopoli di Stato. Il gestore si è visto consegnare una bella contravvenzione di 8000 euro, 2000 euro per ogni gioco senza autorizzazione. Ma non è tutto. I Carabinieri hanno segnalato la sala giochi ed il suo gestore all'Ufficio regionale del Monopolio di Stato ed alle Autorità giudiziarie chiedendone la chiusura. Per i carabinieri in passato, infatti, sarebbero stati in tanti i ragazzi a cadere nella trappola di un gioco che spesso sembra creare dipendenza. La voglia di riscattarsi dalla perdita della sera precedente, spesso, infatti, pare che abbia portato alcuni ragazzi a perdere ancora, fino a giocarsi anche gli stipendi. L'intervento dei carabinieri così ha detto fine a questa situazione, con tanto di sospiro di sollievo da parte di qualche genitore. (Fonte La Sicilia)



26 Gennaio 2007

Educazione ambientale nel primo Circolo

È stata una bella lezione di educazione ambientale quella che ha tenuto la società Ato rifiuti “Joniambiente” ai bambini del primo Circolo didattico di Bronte.  Organizzata dall'assessore all'Ecologia del Comune, Maria De Luca, la lezione ha visto il responsabile della raccolta differenziata della società Ato, Nino Germanà, spiegare ai ragazzi l'importanza di differenziare i rifiuti, del beneficio che ne deriva e di quanto la Sicilia sia in ritardo rispetto ai Comuni del nord Italia. All'incontro, introdotto dalla dirigente scolastica dott. Daniela Zappalà, hanno partecipato anche l'assessore alle Politiche scolastiche, Mario Fioretto, il vicepresidente della “Joniambiente”, Antonello Caruso e il dott. Alfio Agrifoglio, direttore “Aimeri Ambiente” che effettua il servizio di raccolta. «È importante - ha affermato l'assessore De luca - che apprendiate l'importanza di effettuare la raccolta differenziata e comunicarlo a casa». «La scuola e la “Joniambiente” - ha aggiunto Fioretto - vanno ringraziate». (Fonte La Sicilia)

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