Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da GENNAIO a MARZO 2007 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
| |||||||
Sparavano con un fucile rubato per «allenarsi» Denunciati due minorenni sorpresi dai carabinieri in campagna. Uno è figlio di una vittima di un agguato mafioso Due minorenni di Bronte sono stati scoperti dai carabinieri in una campagna di contrada San Nicola a Bronte. I due erano intenti - così hanno dichiarato ai militari dell'Arma - ad allenarsi per affinare la mira con un fucile. Fino a qui tutto quasi nella normalità, poteva trattarsi, infatti, di una stupida bravata di due bulletti. Ad attirare l'attenzione degli investigatori però il fatto che uno dei due minorenni in passato è stato denunciato dai carabinieri per ricettazione ed è figlio di una vittima di un agguato mafioso. Come se non bastasse, il fucile utilizzato è di provenienza illecita. Pare infatti sia stato rubato tempo fa. Tutto è accaduto ieri mattina, quando le pattuglie dei carabinieri della Stazione di Bronte e del Nucleo operativo della Compagnia di Randazzo, a seguito di una complessa indagine si sono portati con urgenza verso la campagna, in contrada San Nicola, scoprendo i due ragazzi, entrambi di diciassette anni, che ancora imbracciavano il fucile. Sul posto era stato allestito, presumibilmente dai due minorenni, un rudimentale ma funzionale poligono di tiro all'aperto con tanto di bersaglio da colpire. Inoltre i militari dell'Arma hanno accertato che per terra c'erano numerose cartucce esplose. I due ovviamente sono stati denunciati per porto illegale di arma da fuoco, ma naturalmente le indagini continuano per verificare se ci siano altre persone coinvolte nella faccenda. I carabinieri intendono scoprire se i due stessero semplicemente giocando o erano intenti ad allenarsi per utilizzare al meglio il fucile, pianificando qualche reato. Oltre a ciò è da stabilire la provenienza del fucile stesso e soprattutto come questi minorenni sono riusciti a procurarselo. (Fonte La Sicilia) Bronte. Blitz dei carabinieri all’istituto Radice Cani antidroga tra gli studenti L'irruzione a sorpresa per scovare giovani in possesso di stupefacenti. Ma tutto era in regola Ore 9,30, scatta il blitz dei carabinieri della stazione di Bronte all'interno dell'istituto superiore Benedetto Radice di Bronte. Ieri mattina, infatti, il comandante della Stazione, maresciallo Roberto Caccamo, insieme con i colleghi dell'unità cinofila di Nicolosi e due pastori tedeschi, addestrati per fiutare sostanze stupefacenti, hanno fatto irruzione all'interno dell'Istituto scolastico, chiedendo al preside ed al personale di servizio di chiudere a chiave tutti i servizi igienici ed impedire temporaneamente ai ragazzi di lasciare le aule. Poi i carabinieri insieme ai cani antidroga sono entrati nelle classi, sospendendo le lezioni e cogliendo di sorpresa studenti e docenti. Il comandante Caccamo ha avvertito i ragazzi che si trattava di un'operazione antidroga, ed ha invitato coloro che conservavano degli spinelli di consegnarli spontaneamente. Poi i cani sono entrati in azione, annusando banchi, giubbotti e zaini. Solitamente queste operazioni vengono effettuate in maniera diversa, con i cani antidroga appostati all'ingresso dell'edificio scolastico. Per i giovani in possesso di sostanze stupefacenti però era fin troppo facile liberarsi della droga prima di passare al controllo. Così i carabinieri di Bronte hanno preferito effettuare un blitz direttamente in classe. In poco tempo tutti i 600 studenti sono stati controllati, con i cani che hanno anche annusato a lungo in bagni, palestra e in luoghi dove i ragazzi sono soliti trascorrere la ricreazione. Alla fine nessuna traccia né di marijuana, né di qualche altro tipo di sostanza stupefacente. Così da possibile operazione repressiva, quella dei carabinieri di Bronte si è trasformata in una operazione preventiva, in un momento in cui il fenomeno dell'uso di droga nelle scuole in Italia ha scosso numerose coscienze. Operazioni simili i carabinieri di Bronte continueranno a farle a sorpresa in questo stesso ed in altri istituti, con l'obiettivo di scoraggiare chi pensa di portare in classe qualsiasi tipo di droga. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] Rilancio del distretto tessile Protocollo d'intesa tra aziende per migliorare il settore Un protocollo d'intesa per risolvere le tante emergenze che assillano gli imprenditori del settore tessile e i tanti operai che vi lavorano. A redigerlo i sindacati Cgil, Cisl, Uil e la Cna con il Comune di Bronte, impegnato ad attuare interventi per ottimizzare i servizi nella zona artigianale Santissimo Cristo e diminuire così i costi di impresa. Per questo il sindaco di Bronte, Firrarello, ha incontrato a palazzo di città, assieme all'assessore Sanfilippo, il responsabile provinciale Cna, Totò Bonura, Maurizio Marino e Pietro Marino della Cisl, Giuseppe D'Aquila e Gino Mavica della Cgil e Salvino Luca della Uil. Con loro gli imprenditori Mario Catania in rappresentanza del Gruppo “Bronte jeans” e Silio Barbagallo anche nelle vesti di vicepresidente nazionale Federmoda: “Questo protocollo d'intesa - dice Bonura - tenta di risolvere alcuni problemi di un settore che ogni giorno si misura con l'invasione dei prodotti del sud est asiatico, con le difficoltà di accesso al credito e il maggiore costo dei trasporti. Elementi che fanno lievitare i costi per le imprese che questo protocollo tenterà, invece, di diminuire promuovendo iniziative comuni ed aumentando gli utili di impresa”. Utili di impresa che per Cgil, Cisl e Uil vanno recuperati affinchè i lavoratori vedano rispettare i propri contratti soprattutto per quanto riguarda il salario, le ferie, i giorni di malattia e soprattutto godere degli ammortizzatori sciali, come la cig durante i fermi produttivi. Per Firrarello e l'assessore Sanfilippo il protocollo rappresenta un passo importante che caratterizzerà al meglio l'intero distretto tessile, con il Comune già pronto a fare la propria parte per migliorare la viabilità della zona artigianale, per dotarla del metano e promuovere l'utilizzo delle cellule fotovoltaiche necessarie per abbassare il costo dell'energia elettrica. (Fonte La Sicilia) A scuola si parla di codice della strada Gli scolari del II circolo didattico di Bronte insieme ai compagnetti dell'istituto Carlo Levi di Maniace hanno assistito a una lezione sul codice della strada tenuta dal comandante della Polizia municipale, magg. Tirendi. I ragazzi, con l'ausilio di audiovisivi, hanno potuto apprendere il comportamento che devono assumere pedoni, conducenti di biciclette e motocicli. “E' importante - dice il dirigente scolastico Angelo Smario - che i ragazzi apprendano dai tutori dell'ordine i fondamenti del codice della strada. Ringrazio il comandante Tirendi che in questo è stato maestro”. “La Polizia municipale - ha detto Tirendi - è un punto di riferimento dei cittadini, cui tutti e soprattutto i bambini possono rivolgersi con fiducia”. (Fonte La Sicilia) Il neo-collaborante agrigentino Di Gati ha parlato di incontri «in alto loco» per i lavori del secondo lotto del «Garibaldi». Per sentirlo, riaperto il dibattimento Catania, appalti per l'ospedale. Pentito «riaccende» il processo Era stata fissata l'ultima udienza. Il pm ha già chiesto, tra le altre, condanne per i parlamentari Firrarello e Cusumano Si riaccende il «caso Garibaldi», lo scandalo giudiziario sulla costruzione del secondo lotto dell'ospedale catanese e della residenza studentesca del "Tavoliere». Col processo oramai agli sgoccioli, i giudici avevano già fissato la data per l'ultima udienza e la camera di consiglio. Tutto si è bloccato per riaprire il dibattimento. Sarà ascoltato, in videoconferenza giovedì prossimo 8 marzo, uno dei nuovi collaboratore di giustizia della provincia di Agrigento (sono diventati sei in meno di un anno). Si tratta di Maurizio Di Gati ex capo provincia di Cosa nostra e fino al momento dell'arresto (novembre 2006) capo del mandamento di Racalmuto. Il 18 ottobre scorso la Procura etnea aveva chiesto, tra l'altro, la condanna a cinque anni di reclusione per il senatore Pino Firrarello (Fi) per corruzione e turbativa d'asta, e a tre anni per Nuccio Cusumano (Udeur), attuale presidente della commissione Agricoltura del Senato, per turbativa d'asta. Per entrambi il pm ha chiesto l'assoluzione dal concorso esterno in associazione mafiosa. I fatti si riferiscono al 1998, quando Cusumano era sottosegretario al Tesoro ma non era parlamentare e fu per questo arrestato. La Procura ha chiesto cinque anni e due mesi per l'imprenditore Giulio Romagnoli. Il pm Puleio, nei tre giorni di requisitoria, ha parlato di «tangenti» pagate a politici per l'acquisizione dell'appalto, «dell'attività per escludere l'azienda vincitrice, la Fratelli Costanzo, in favore della Costruzioni Romagnoli e di atti irregolari e illegali - ha sottolineato ancora il magistrato - che hanno causato anche gravi ricadute occupazionali: per il nuovo ospedale è stato speso il doppio del previsto». Maurizio Di Gati, ex capo provincia di Cosa nostra della città dei templi è stato uomo fidato di Antonino Giuffrè. Ai magistrati della Dda di Palermo ha parlato dell'ospedale Garibaldi già pochi giorni dopo il suo arresto rispondendo a domande sull'ingranaggio mafia ed appalti. [...] [Alfonso Bugea, Giornale di Sicilia] -Giugno 2009: Il gip archivia l’accusa di mafia / Ottobre 2012: Prescrizione per Firrarello PALI IN LEGNO E LANTERNE STILIZZATE NEI 400 METRI DI STRADA CHE CONDUCONO AL CASTELLO Illuminata la Sp che da Bronte conduce al Castello di Nelson Sono stati «accesi i riflettori» su una tappa obbligata del turismo etneo: la strada che da Bronte conduce al Castello di Nelson e prosegue poi verso Maniace. L'arteria, che rappresenta un percorso significativo anche per le sue caratteristiche ambientali, è adesso valorizzata da un’illuminazione che migliora anche le condizioni di transitabilità e sicurezza degli automobilisti e dei numerosi pullman turistici, che ogni giorno si recano in visita al Castello e all'Abbazia di Maniace. Il tratto di strada provinciale, lungo circa di 400 metri, è stato illuminato dalla ditta Canino con un impianto di gradevole impatto visivo. Il progetto di riqualificazione della strada ha previsto una palificazione in legno di castagno. Il corpi illuminanti sono costituiti da lanterne stilizzate, realizzate nelle fogge che ricordano l'antico artigianato in ferro battuto tipico della zona etnea. L'impianto, oltre a garantire la sicurezza stradale, permetterà di apprezzare anche nelle ore notturne i monumenti architettonici, con un sistema di illuminazione in armonia con l'ambiente e con le caratteristiche storiche del territorio interessato. Bed & Breakfast, il bando per avviare l'attività (*meta*) La Confesercenti rende noto che è stato pubblicato il nuovo bando per ottenere il contributo pubblico per avviare l'attività di Bed & breakfast. Tutte le informazioni su come accedere alle agevolazioni previste sono disponibili presso l'Ufficio Credito della Confesercenti di Catania (viale Vittorio Veneto 14) nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 9.30 alle 13.00. Il bando pubblico di selezione per ottenere il contributo, di cui l'art. 88 - Aiuti ai Bed & Breakfast della L. R. n. 32 del 2000, è scaricabi1e presso il sito della Regione Sicilia. (Fonte Giornale di Sicilia) Inseguito dal sicario a colpi di fucile, Francesco Bozzone Montagno riesce a salvarsi rifugiandosi nel wc di un bar Scampa per la terza volta ai killer A Bronte, e non solo, si comincia a credere veramente che Francesco Bozzone Montagno, 47 anni di Bronte, abbia «sette vite come i gatti». Ma se ciò fosse vero, tre ormai se le è certamente... giocate. L'uomo, infatti, rischia di battere ogni record sul poco lusinghiero numero di volte che si è usciti indenni da un agguato di mafioso. Per ben tre volte, infatti, e tutte in maniera rocambolesca, dei sicari hanno tentato di ucciderlo, fallendo però il bersaglio. L'ultima volta ieri intorno alle 7.50, quando l'uomo, residente in via Kennedy, come ogni giorno, si è recato nel vicino chiosco bar all'incrocio con la strada che conduce alla zona artigianale per prendere un caffè. Non ha fatto il tempo a berlo però, perchè un Fiat Ducato bianco, rubato qualche giorno fa a Catania e guidato di due malviventi, si è fermato, uno dei due a volto coperto è sceso imbracciando un fucile e ha esploso un primo colpo, mandando in frantumi la vetrina. Montagno ha capito di essere l'obiettivo ed ha tentato di scappare verso il bagno. Il killer è entrato nel bar ed ha sparato diversi colpi senza colpirlo. La vittima è entrato nel bagno e vi è rimasta ormai convinta di non avere più scampo. Il killer però, pensando di colpirlo, ha sparato sulla porta ed è scappato. La fortuna di Montagno ha voluto, infatti, che quella porta desse accesso solamente all'antibagno e che il bagno dove la vittima si era rifugiata non fosse di fronte la porta di accesso. Così dopo qualche minuto l’uomo è uscito dal servizio sicuramente spaventato, ma senza neanche un graffio. I carabinieri dopo circa mezz'ora hanno trovato il furgone, in fiamme, in contrada Santissimo Cristo. Francesco Bozzone Montagno era stato arrestato nel 2004 nell'operazione «Tunnel». A suo carico i carabinieri imputarono associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, tentato omicidio ed estorsione. Il Tribunale lo condannò a 14 anni, ma in appello fu assolto per non aver commesso i fatti contestati. Il primo tentato omicidio l'uomo lo ha subito il 18 giugno del 2000, all'interno del bar "Il Tartufo", quando un giovane sconosciuto gli ha sparato al volto, con il proiettile che è entrato in bocca trapassando la guancia destra senza rompere neanche un dente. La seconda volta tentarono di ucciderlo il 15 novembre del 2001. In quell'occasione uscendo dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, nella centrale via Umberto, l'uomo era atteso da tre uomini che spararono per ben tre volte centrandolo solamente ad una gamba in maniera non grave, permettendogli la fuga. (Fonte La Sicilia)
Viale Kennedy. Francesco Montagno Bozzone è riuscito a ripararsi in un bar. Contro di lui sparati due colpi. Già 7 anni fa era stato vittima di un attentato Agguato a fucilate a Bronte Si salva per la seconda volta Lo ha insospettito il passaggio di un furgone bianco. Il mezzo è stato dato a fuoco Bronte. (*ica*) Sette anni fa il colpo di pistola che gli avevano esploso contro, gli passò il viso da guancia a guancia. È scampato nuovamente ad un agguato ieri mattina in pieno centro, Francesco Montagno Bozzone, il presunto reggente dell'omonima cosca. L'uomo, pluripregiudicato sarebbe sfuggito ai sicari nascondendosi dentro il bagno di un chiosco in viale Kennedy. Stava sorseggiando un caffè nello stesso chiosco in viale Kennedy come ogni mattina, ma ad attendere Francesco Montagno ieri poco dopo le 8 c'erano i sicari pronti a freddarlo a colpi di fucile.
La giornata dello scout Settimana Internazionale dello Scoutismo – Mille scout dell’Agesci festeggiano a Bronte i cento anni della fondazione Domenica 25 Febbraio 2007 circa 1000 Scout dell’A.G.E.S.C.I (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) appartenenti alla Zona Etna Alto Simeto festeggeranno a Bronte la giornata conclusiva della “Settimana Internazionale dello Scoutismo”. La giornata, che quest’anno ha per tema “Un Mondo, una Promessa”, viene annualmente celebrata per ricordare il fondatore del Movimento Scout Lord Robert Baden-Powell, (1857); quest’anno però assume un’importanza particolare poiché in tutto il mondo, con diverse manifestazioni, si festeggerà anche il Centenario dello Scoutismo (1907-2007). Lo scoutismo è una grande realtà mondiale pressoché unica in campo giovanile, che ha carattere interrazziale, interculturale, interreligioso e che in Italia è presente attraverso la Federazione Italiana dello Scoutismo (FIS) di cui l’Agesci fa parte. Queste manifestazioni vogliono rappresentare inoltre anche un’occasione di riflessione sui valori proposti dallo scoutismo ai giovani - solidarietà, pace, tutela dell’ambiente, vita di fede - e sul contributo offerto alla crescita del nostro Paese attraverso il servizio educativo. Per Bronte sarà poi un momento celebrativo particolare poiché quest’anno ricorrono anche i 20 anni dalla nascita del «Gruppo Scout Agesci Bronte 1°» che attualmente trova impegnati circa 100 scout tra ragazzi e adulti (capi educatori). Nel corso della manifestazione il sindaco, sen. Pino firrarello, ha dichiarato che Bronte dedicherà una via al fondatore del movimento scout Robert Baden-Powell. Il programma della giornata è così articolato:
Firrarello agli Scout: «Intitoleremo una strada della città a Baden Powell» «Una via di Bronte sarà intitolata a Baden Powell». E' la promessa che ha rivolto il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello a quasi 1500 Scout radunatisi a Bronte per festeggiare la giornata conclusiva della «Settimana internazionale dello scoutismo», che ogni anno viene celebrata per ricordare Lord Robert Baden Powell, fondatore del movimento Scout. Festa che quest'anno ha assunto una valenza maggiore, ricorrendo anche il centenario della nascita dello scoutismo. Così a Bronte si sono radunati gli scout dell'Agesci della zona dell'Etna e dell'alto Simeto e quelli della Federazione Scout Europea che nella parrocchia San Giuseppe hanno inaugurato una nuova sede. «Siamo contenti di avervi qui - ha detto agli scout il sindaco Firrarello accompagnato dall'assessore alle Politiche dell'infanzia Maria De Luca e dal consigliere Nunzio Saitta - Una via dedicata a Baden Powel è d'obbligo anche per diffondere la vostra cultura, il vostro stile di vita e la vostra idea, che mira ad abbattere le barriere razziali e religiose fra i popoli». «Io, siciliano chiamato Nelson» Le carte nascoste dell’Ammiraglio Il Giornale di Sicilia del 20 Febbraio 2007 – Cronaca di Palermo – pubblica un’intera pagina dedicandola a Nelson ed al suo feudo, Bronte, generosamente regalatogli dal Borbone. Gli articoli, tutti a firma di Laura Anello, prendono spunto dal ritrovamento nell’archivio di stato del «testamento dell’uomo che perse la vita a Trafalgar ma sconfisse Napoleone». Nel proporvi di seguito le parti ritenute più interessanti ringraziamo anche la giornalista per aver definito il nostro «un bel sito – pieno di documenti e testimonianze preziose». All'amico Hardy destinò telescopi e strumenti nautici Un testamento che non dimentica nessuno Ecco i lasciti per la moglie e per l’amante A lady Hamilton la sua stella di diamanti, oltre che varie proprietà in Inghilterra. A sua moglie, la vice contessa Francesca Herbert, un lascito di mille lire all’anno vita natural durante, diversi possedimenti e ottomila euro in contanti. Sistema le cose per bene, l’ammiraglio Nelson, nel testamento scritto di suo pugno il 10 maggio 1803. La prosa è un piccolo capolavoro di ipocrisia perbenista, se l’amante viene definita «vedova dell’onorevole cavaliere Guglielmo Hamilton, insignito dell’onorevolissimo ordine del bagno» l’ambasciatore britannico a Napoli che per buona parte della sua vita tenne sulla testa le corna più famose d’Europa. E se i poveri della sua contea di nascita, Norfolk, ricevono cento lire, al fratello reverendo Guglielmo e al nipote Guglielmo Haslewood va la Ducea di Bronte, alla quale il testamento dedica parecchie pagine. Gli altri beneficiati sono le sorelle Caterina Matcham (una spada preziosa avuto in dono a Londra) e Susanna Bolton (il vaso d’argento regalatogli dalla Compagnia di Turchia). All’amico Alessandro Davison lo schioppo turco, scimitarra e cantina e «al vessato mio Capitano e degno amico Hardy tutti i miei telescopi e strumenti nautici e lire cento in denaro da pagarglisi dopo la mia morte». Morte avvenuta due anni dopo la redazione del testamento, il 21 ottobre del 1805, al termine della battaglia vittoriosa di Trafalgar. Un soldato nemico si apposta sul vascello francese Redoubtable e prende la mira sulla divisa più scintillante della flotta inglese, piena di mostrine e di ori. Centra la spalla di Nelson e lo uccide, proprio mentre l’ammiraglio si appresta al trionfo. Una guerra anglo-brontese attorno alla Ducea Si è presa la rivincita la città Bronte. Costruendo la sua identità storica e culturale attorno alla Ducea, l’immenso feudo che nel 1799 fu regalato a Nelson con uomini e terreni. Basta dare un’occhiata al bel sito www.brontinsieme.it – pieno di documenti e testimonianze preziose, tra cui quella di Mario Carastro, testimone degli ultimi eredi inglesi – per rendersi conto di quanto la comunità abbia lavorato sulla sua storica sventura e l’abbia trasformata in risorsa. Il feudo si rivelò un bel problema per gli eredi dell’ammiraglio, impegnati per secoli in una battaglia giudiziaria con il popolo che rivendicò il diritto di utilizzare la sterminata proprietà per gli usi civici (pascolo, taglio della legna, raccolta delle ghiande) e combattè per abolire nel 1812, con l’abolizione della feudalità, i privilegi concessi al Duca. Una vera guerra anglo-brontese, sfociata in minacce, attentati, divieti, fughe e ritorni dei britannici. Il primo erede di Horatio, il fratello William Nelson, non mise mai piedi nella proprietà e la lasciò alla figlia, Charlotte Mary Nelson sposata Hood, che ebbe appena il tempo di annusare l’aria e ne scappò, convinta di essere finita tra i selvaggi. Nel 1873 il timone passò quindi agli Hood, che si stabilirono nella Ducea. | |||||||
| |||||||
Precipita nel vano ascensore: si salva Poteva finire in tragedia l'incidente capitato a una diciannovenne che era con amici al parcheggio comunale Tragedia sfiorata a Bronte. Intorno alle 23,30, infatti, una comitiva di giovani chiacchierava scherzando sulla piazzetta al terzo piano del parcheggio comunale di viale Catania, quando una giovane di 19 anni, residente a Bronte, ha appoggiato la schiena contro le porte scorrevoli dell'ascensore credendo di trovare un sostegno solido. Purtroppo non è stato così. Le due estremità delle porte a “tendina” erano sganciate nella parte inferiore e, quando la ragazza si è appoggiata, le due estremità della porta hanno ceduto; e la ragazza è precipitata a testa in giù, cadendo sopra la cabina dell'ascensore fermo al primo piano. Un volo di circa 4 metri. Gli amici si sono resi conto della gravità dell'accaduto e hanno lanciato l'allarme. Sul posto sono arrivati i Cc e gli uomini del 118. Ma è stato necessario l'intervento dei wf di Maletto e Adrano per tirare fuori la ragazza dall'ascensore. I vigili Leocata, Saitta, D'Agata, Restivo e D'Asi coordinati da Carmelo Castelli si sono calati all'interno del vano ascensore, hanno legato la ragazza alla barella, e appena i colleghi hanno forzato la porta del secondo piano sono usciti. In ospedale i medici hanno riscontrato diversi traumi quasi in tutto il corpo, ma fortunatamente nessuna frattura o emorragia interna. Per questo la prognosi al momento è di 15 giorni, ma si attende l'esito della Tac. Il Comune di Bronte dispiaciuto per quanto accaduto fa sapere che l'ascensore non era operativo e che, fin dal giorno precedente all'incidente, i controlli avevano accertato che le porte erano perfettamente ancorate ai ganci inferiori. Per questo dal Comune non si esclude qualche atto vandalico nel pomeriggio che possa essere stato causa dell'incidente. A far visita alla ragazza in ospedale è andato il vice sindaco Calanna per portare gi auguri di pronta guarigione del sindaco Firrarello. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri. (Fonte La Sicilia) Il Carnevale brontese slitta in quaresima A causa della pioggia, la sfilata dei gruppi mascherati che doveva svolgersi martedì 20 è stata rinviata al pomeriggio di Domenica 25 Febbraio. La decisione ha suscitato non poche perplessità. «Non c'è più religione!» ha bofonchiato qualche anziano. A Bronte è, infatti, la prima volta che si festeggia il Carnevale in pieno periodo quaresimale.
Maniace, la pioggia non ferma le «maschere» La pioggia non ha fermato il Carnevale di Maniace. I carri ed i gruppi hanno sfilato per le strade del paese giardino dei Nebrodi portando festa nelle contrade. Alla fine grande animazione in una piazza dell'Autonomia gremita non solo dai maniacesi, ma anche da gente venuta dai paesi vicini, con lo spettacolo delle “Brasil show”, offerto dalla Provincia. Quattro ballerine brasiliane, infatti, hanno fatto ballare e divertire tutti a ritmo di samba prima della premiazione dei carri che ha visto “Bianca neve e i sette nani” battere gli “Indiani” e la premiazione dei gruppi mascherati che ha visto “Gli indiani” riscattarsi e vincere su “Gli Alpini” e sul gruppo “Biancaneve e i sette nani”.
Programma ricco, pronte a sfilare oltre 500 maschere Saranno in più di 500 a sfilare in maschera a Bronte per un carnevale che si candida ad essere il migliore del versante nord dell'Etna, con una appendice particolare a luglio, quando gli stessi costumi sfileranno per il primo carnevale estivo della Città del pistacchio. «I gruppi sfileranno domenica 18 e martedì 20 - ci dicono il sindaco, sen. Pino Firrarello e l'assessore Melo Salvia, che in pratica sta curando l'intera organizzazione - riempiendo di colori il corso Umberto ed anche a luglio per aprire le manifestazioni dell'Estate brontese. Una occasione per arricchire l’estate dei colori dei costumi che le nostre sarte stanno preparando con grande maestria ed abilità». I festeggiamenti del carnevale di Bronte inizieranno giovedì 15 alle 9,30 con il ballo dei bambini al Palazzetto dello sport ed alla Palestra tenda che replicheranno lunedì 18 alle 15. Sabato 17 alle ore 16, invece, balleranno i nonnini presso il Circolo degli anziani. Saranno 7, più uno fuori concorso, i gruppi mascherati che domenica 18 e martedì 20, dalle 15 fino a notte fonda, sfileranno per conquistare il premio di 2000 euro per il primo, 1500 per il secondo e 1000 per il terzo messi a disposizione dal Comune. "Programma ricco" titola il giornale La Sicilia. Ci sembra un tantino esagerato ma fate voi un’analisi delle manifestazioni. Stringi stringi, c’è solo da sperare che anche quest’anno ci si possa divertire tranquillamente nel Corso senza i soliti scherzi stupidi ed incivili. Partecipano alle sfilate di domenica e di martedì i seguenti gruppi mascherati: “+ o – Anno zero”, “Il viaggio di Dante”, “I Toreros”, La Sicilia: province e dintorni”, “Tirati su’ col parmigiano”, “Sos Panda” e “Figli del Nilo”. Fuori concorso il gruppo dal titolo “Il ritorno della tribù dei pellerossa”. Sul Carnevale di una volta leggete i ricordi di Nicola Lupo. (B. I.) | |||||||
|
Niente più «barriere» per gli studenti della Media L'assessorato regionale alla Pubblica Istruzione ha finanziato 120 mila euro per abbattere le barriere architettoniche nel plesso scolastico di piazza Vincenzo Castiglione, che ospita la scuola media. A presentare il progetto il Comune di Bronte, intenzionato ad eliminare nella cittadina ogni barriera che ancora impedisce ai diversamente abili di accedere nei luoghi pubblici. «Mettiamo a norma un altro istituto scolastico - ci dice il sindaco, sen. Pino Firrarello - che poi è il luogo dove crescono i nostri ragazzi che rappresentano il futuro del paese. La realizzazione di questi lavori inoltre - continua - rappresentano un ulteriore passo verso il miglioramento della vita da parte di chi, rispetto a noi, è stato solo più sfortunato. Per questo la nostra attenzione ed il nostro impegno verso l'abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di nuovi servizi a favore dei diversamente abili non può diminuire». Abbandonati al Parco delle Ginestre ventiquattro maialini Pascolavano tranquillamente nei terreni demaniali di Piano delle Ginestre, all'interno del Parco dell'Etna, lasciati da qualche allevatore incurante delle normative che regolano il pascolo e l'allevamento in generale. Così la Guardia forestale di Bronte, coordinata da maresciallo Vincenzo Crimi, ha sequestrato 24 maialini privi di contrassegno di identificazione e li ha consegnati in custodia giudiziaria ai ragazzi della «Comunità incontro» di don Gelmini di Randazzo. Nell'ambito dell'operazione di controllo del territorio gli uomini di Crimi hanno denunziato due pastori di Bronte e Maletto per il reato di pascolo abusivo su terreni pubblici. I due, infatti, hanno lasciato pascolare 120 ovini il primo e 180 il secondo sempre in aree demaniali senza essere autorizzati. All'operazione hanno partecipato anche unità a cavallo del Corpo Forestale. (Fonte La Sicilia) Caso-scuole a Bronte, il sindaco «Dimensionamento necessario» Il dimensionamento scolastico previsto dal Comune di Bronte verrà attuato. Lo ha deciso il sindaco di Bronte Pino Firrarello dopo un vertice convocato a seguito della protesta dei genitori del Plesso Marconi che non vogliono passare dal II al primo circolo. All'incontro Firrarello, assieme all'assessore Mario Fioretto, ha invitato la IV commissione consiliare presieduta da Nino Costanzo. Con loro i dirigenti scolastici dott. Daniela Zappalà ed Angelo Smario, con le insegnanti ed ai rappresentanti dei genitori che hanno ampiamente dibattuto. Per genitori ed insegnanti del I Circolo le affermazioni dei colleghi del II in questi giorni hanno rasentato la calunnia nei confronti di una scuola che invece sarebbe moderna e piena di attività. Hanno poi ribadito che le insegnanti non perderebbero punteggio nel passaggio e che le paure palesate sarebbero frutto di pregiudizi che un educatore non dovrebbe avere solo perché costretto a cambiamenti. Per quelli del II Circolo, invece, il dimensionamento metterebbe a rischio la continuità didattica non solo del Marconi ma anche nell'intero II Circolo, sarebbe poi inutile in quanto il I Circolo non rischierebbe oggi la soppressione. Alla fine Firrarello ha deciso: «Il dimensionamento è necessario - ci dice - per non rischiare di perdere il I Circolo che oggi ha 684 alunni a fronte dei 999 del II. L'anno prossimo si prevede che il divario si allarghi ancora essendosi iscritti solo 62 alunni al I e 162 al II. E questo perché il II Circolo può contare su 3 plessi ben distribuiti nel territorio, il centro storico (sede dello Spedalieri e sede del I Circolo) si svuota sempre più, i genitori scelgono scuole dov'è più semplice posteggiare. Assegnando al I Circolo i 230 alunni del Marconi e al II i 66 del Puccini, i due Circoli avrebbero 838 e 835 ed eviterebbero ogni possibile soppressione». (Fonte La Sicilia) BRONTE, POLEMICHE SUL NUOVO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO I genitori: «Non trasferite i nostri figli» «Siamo pronti ad accogliere una proposta che assecondi le vostre esigenze, ma che metta anche al riparo il I Circolo didattico da qualsiasi rischio di soppressione». E' quello che ha detto il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, alle mamme dei bambini del plesso Marconi che non condividono il programma di dimensionamento scolastico che vede il loro plesso scolastico passare dal II al I Circolo. Il sindaco ha ricevuto al cineteatro comunale le mamme pronte a chiedere con forza il rispetto delle proprie scelte: «Noi -affermano - abbiamo scelto i programmi del II Circolo e chiediamo che la nostra volontà venga rispettata». «Bisogna guardare il problema non del singolo alunno, ma delle scuole brontesi. - ha ribadito l'assessore alla Politiche scolastiche, prof. Mario Fioretto - La tendenza provinciale e regionale è di sopprimere tutti i circoli con meno di 700 alunni e se non poniamo un valido dimensionamento scolastico c'è il rischio di perdere il II Circolo». Una possibile soluzione il rappresentante dei genitori Salvatore Seminara l'ha già proposta: «Poniamo un tetto alle iscrizioni al II Circolo, ma dall'anno prossimo. Dagli incontri avuti col sindaco non riteniamo possibile raggiungere un accordo che prospetti una soluzione affinché i nostri figli non perdano la continuità didattica». Ora i rappresentanti dei consigli di classe e di istituto si incontreranno martedì con i dirigenti scolastici dei due Circoli e con l'assessore Fioretto per redigere una proposta che permetta al Marconi di passare al II circolo e ai bambini di non perdere le proprie insegnanti. (Fonte La Sicilia)
In sciopero 250 scolari I genitori si sono riportati a casa i figli perché non accettano il trasferimento dal 2° al 1° Circolo: «Si interrompe la continuità didattica». Non vogliono assolutamente che i propri figli lascino il 2° Circolo didattico di Bronte e per questo ieri mattina, circa 250 fra mamme e papà, tutti arrabbiati, hanno manifestato all'ingresso del plesso Marconi della scuola elementare tare riportando a casa i propri bambini che così, al fianco dei loro genitori, hanno fatto il primo sciopero della loro vita. A Bronte, infatti, sono due i circoli didattici, il primo con sede nella centrale scuola Spedalieri e il secondo a Sciarotta. Fra i due circoli non c'è al momento equilibrio fra gli iscritti: circa 650 il primo, quasi mille il secondo. Così, nell'ottica di un più equo dimensionamento scolastico e dei servizi che il Comune mette a disposizione della scuola, il sindaco ha proposto il passaggio dell'intero plesso Marconi, che vanta circa 250 bambini, dal 2° al 1° Circolo. Appena la proposta è diventata pubblica al plesso Marconi è scoppiata la protesta e ieri i bambini hanno proclamato lo sciopero a tempo indeterminato: «I nostri figli - afferma il rappresentante dei genitori Salvatore Seminara - rischiano di non fare più lezioni con le stesse insegnanti, vedendo interrompere in pratica la continuità didattica. Oltre a ciò non comprendiamo il motivo di un provvedimento che, in pratica impedisce a noi genitori di scegliere la scuola e l'insegnante per i nostri figli. Noi abbiamo scelto con cognizione il secondo circolo e non per caso, che la nostra scelta venga rispettata». Con i genitori si schierano anche le insegnanti: «Il provvedimento penalizza anche noi. - afferma la responsabile del plesso, Piera Gigliotti - Ogni insegnante accumula un punteggio che ha valore nel proprio e non in altri circoli. Io insegno da 24 anni in questa scuola e cambiando mi troverei allo stesso livello di una nuova assunta, condividendo tutti i rischi, compreso anche la perdita del posto». «L'esigenza di un più proficuo dimensionamento scolastico è reale. - risponde il sen. Firrarello - Circa 35 anni fa abbiamo ottenuto l'istituzione del secondo circolo che ha inglobato le scuole di periferia Mazzini e Marconi, mentre il centrale Spedalieri è rimasta la scuola centrale. Negli anni però sono sorte due nuove scuole in periferia con il risultato che nel secondo circolo frequentano circa 1000 bambini e il primo circolo si spopola, proporzionalmente allo svuotamento del centro storico a favore delle periferie. In verità al Csa mi dicono che le preoccupazioni dei genitori e delle insegnanti non sono fondate. Le insegnanti, infatti, redigendo una semplice domanda scritta, potrebbero chiedere di lavorare al nuovo Circolo, continuando a fare lezione agli stessi alunni e senza perdere diritti. Se però qualcuno dovesse dimostrarmi il contrario sono pronto a revocare il provvedimento. Questa amministrazione non provocherà mai la perdita di un sol posto di lavoro». (Fonte La Sicilia) | |||||
| |||||
DOMENICA 4 FEBBRAIO: SULLA NEVE CON IL CAI DI BRONTE Secondo raduno escursionistico La Sezione del Club Alpino Italiano di Bronte organizza anche per quest’anno il Raduno escursionistico sulla neve dell'Etna Nord-ovest. E’ il secondo della serie e si terrà domenica 4 febbraio 2007 con il seguente programma: A fine giornata seguirà il tradizionale pranzo offerto dall’organizzazione. Il primo raduno (domenica 19 febbraio dell’anno scorso) vide la partecipazione di oltre 250 fra sciatori ed escursionisti con una massiccia presenza di altre sezioni Cai siciliane. I tradizionali ceci, altri tipici prodotti locali ed il suono delle fisarmoniche di due soci del Cai chiusero la giornata. Per aderire, contattare entro domenica 28 gennaio 2007 uno dei seguenti numeri di telefono: 328 8249620 (Lorenzo) oppure 334 6478579 (Angelo). Videopoker, sequestrate 4 macchine abusive «Aiutateci, i nostri figli in quella sala giochi perdono un mucchio di soldi». Era questo il tono di numerose telefonate di alcuni genitori che, in forma rigorosamente anonima, hanno avvertito i carabinieri della Stazione di Bronte che in quella sala giochi di via Umberto qualcosa non funzionava a dovere. Così i militari dell'Arma hanno organizzato un servizio di controllo dei locali pubblici in tutto il paese, concentrandosi ovviamente e maggiormente nell'unica sala giochi della via più importante della cittadina. Appena entrati all'interno i carabinieri hanno notato che erano tantissimi i ragazzi impegnati nei vari giochi. La sala era ben fornita, ed i militari hanno cominciato a controllare tutti i videogames, fino ad accorgersi che alcuni ragazzi stavano giocando con dei video poker che non avevano l'autorizzazione da parte del ministero competente. Il poker, infatti, è vietato in quanto gioco d'azzardo, ma per permettere l'utilizzo di giochi a scommessa, come per esempio le slot machine, la legge prevede che queste, tutte collegate in rete, restituiscano a caso ai giocatori e in forma di premi e non di soldi dall'80% al 95% delle somme incassate. I videopoker senza autorizzazione alla fine sono risultati ben quattro, mentre uno era autorizzato ma non collegato alla rete. Così i quattro videopoker abusivi sono stati sequestrati e quello non in rete segnalato ai Monopoli di Stato. Il gestore si è visto consegnare una bella contravvenzione di 8000 euro, 2000 euro per ogni gioco senza autorizzazione. Ma non è tutto. I Carabinieri hanno segnalato la sala giochi ed il suo gestore all'Ufficio regionale del Monopolio di Stato ed alle Autorità giudiziarie chiedendone la chiusura. Per i carabinieri in passato, infatti, sarebbero stati in tanti i ragazzi a cadere nella trappola di un gioco che spesso sembra creare dipendenza. La voglia di riscattarsi dalla perdita della sera precedente, spesso, infatti, pare che abbia portato alcuni ragazzi a perdere ancora, fino a giocarsi anche gli stipendi. L'intervento dei carabinieri così ha detto fine a questa situazione, con tanto di sospiro di sollievo da parte di qualche genitore. (Fonte La Sicilia) Educazione ambientale nel primo Circolo È stata una bella lezione di educazione ambientale quella che ha tenuto la società Ato rifiuti “Joniambiente” ai bambini del primo Circolo didattico di Bronte. Organizzata dall'assessore all'Ecologia del Comune, Maria De Luca, la lezione ha visto il responsabile della raccolta differenziata della società Ato, Nino Germanà, spiegare ai ragazzi l'importanza di differenziare i rifiuti, del beneficio che ne deriva e di quanto la Sicilia sia in ritardo rispetto ai Comuni del nord Italia. All'incontro, introdotto dalla dirigente scolastica dott. Daniela Zappalà, hanno partecipato anche l'assessore alle Politiche scolastiche, Mario Fioretto, il vicepresidente della “Joniambiente”, Antonello Caruso e il dott. Alfio Agrifoglio, direttore “Aimeri Ambiente” che effettua il servizio di raccolta. «È importante - ha affermato l'assessore De luca - che apprendiate l'importanza di effettuare la raccolta differenziata e comunicarlo a casa». «La scuola e la “Joniambiente” - ha aggiunto Fioretto - vanno ringraziate». (Fonte La Sicilia) | |||||
|