14 Giugno 2005
Referendum sulla Fecondazione Medicalmente Assistita A Maniace gli «ultras» del «non voto» Alle urne soltanto il 3,33% E' stato veramente difficile ieri individuare chi fra i residenti a Maniace ha preferito esprimere il proprio voto. La «porta dei Nebrodi», infatti, ha fatto registrare la più bassa affluenza alle urne con uno scarno 3,33 per cento a fronte di ben 2674 iscritti al voto. Eppure Maniace neanche qualche settimana aveva dimostrato fatto registrare una fra le più alte percentuali di affluenza alle urne rispetto a tutti gli altri Comuni. Ma in quel caso di votava per le amministrative, si doveva scegliere sindaci e consiglieri e quindi le motivazioni erano diverse. Tremila e quattrocentodue abitanti. Maniace è un Comune costituito da tante piccole contrade, esteso su una superficie di 35, 87 chilometri quadrati. Una sola farmacia, nessuna scuola superiore, un istituto scolastico che solo oggi dopo tante battaglie si allarga per far frequentare agli studenti ambienti confortevoli e progettati per lo scopo, una economia prettamente agricola e zootecnica, ed una frequentatissima Parrocchia, retta da padre Nunzio Galati che a Maniace è una vera e propria istituzione. Suoi sono alcuni libri sulla storia del paese, anche suo è stato il contribuito per la battaglia che nel 1981 ha visto la gente ottenere l'autonomia da Bronte. Sua è stata l'omelia finale dove ha fatto capire ai parrocchiani che astenersi era come manifestare un «segno di rispetto nei confronti della vita». «Non ho chiesto ai parrocchiani ed ai maniacesi di astenersi. - ci dice padre Galati - certo come parroco ho fatto riferimento ai veri valori cristiani. Secondo me al di la di quello che io ho detto la scelta della gente è stata autonoma e questo mi rende ancora più felice. Il principio della salvaguardia della vita ha trovato nella cultura semplice e contadina terreno fertile. Comunque, dopo omelia molte donne sono venite a ringraziarmi». Gli attivisti della parrocchia comunue negli ultimi giorni prima delle elezioni sono stati, appunto, particolarmente attivi. Hanno organizzato un volantinaggio ed un convegno al quale ha partecipato anche un medico per spiegare alla gente gli aspetti della fecondazione assistita. Il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio non è andato a votare: «Diciamo – ci dice - che ho ascoltato i consigli di chi è stato più incisivo a tentare di convincere la gente. A Maniace, comunque, più che gli appelli locali hanno determinato le parole del Vaticano, ed alla fine la gente non è andata a votare». Dispiaciuta per il record che giudica negativo una commerciante che invece a votare c'è andata: «Mi sono recata alle urne ieri a mezzogiorno - dice la signora Giovanna Sanfilippo - e mi hanno quasi accolta con stupore in quanto ero la prima a presentare il certificato elettorale. Bisogna sempre andare a votare. Il voto è l'unica arma che abbiamo per garantirci la democrazia Il record di Maniace? Forse una questione di una certa cultura che in questo paese è difficile da sradicare» [La Sicilia]
11 Giugno 2005
Calcio a 5: lo Sporting Maletto allievi ai «tricolori» Il calcio a cinque nazionale potrebbe parlare siciliano anche quest'anno. Lo Sporting Maletto, che milita nella categoria Allievi si è infatti qualificato, dopo un tour del force tutto isolano, per le finali nazionali di Rimini a fine giugno. Sbaragliati gli avversari in campo interprovinciale e regionale - il perentorio 7 a 1 con il quale hanno liquidato a Bagheria l'Atletico Marineo non lascia dubbi - lo Sporting Maletto prepara adesso la gara più importante della sua storia. Dietro tanti successi c'è un fatto singolare: gli Allievi dello Sporting Maletto sono una squadra con un cuore tutto... misterbianchese; gli atleti provengono tutti infatti dal grosso centro etneo. Eccoli: Mazzola - l'estremo che è stato certamente il giocatore più sorprendente - Privitera, Chinnici, Russo, Salluzzo, Russo P., Bruno, Galasso, Gavazza e Gugliuzzo. I ragazzi, guidati da Antonio Belfiore sono consapevoli della loro forza. Sanno da un lato di avere sconfitto (per la conquista del titolo Interregionale) gli aretusei della «Libero Grassi» - ovvero i vincitori del titolo nazionale 2004 - con un sonante 5-0 e al con tempo vogliono mantenere la massima cautela per la calda coda di fine giugno. «Per fortuna la fine della scuola - aggiunge raggiante mister Antonio Belfiore - coincide con la preparazione della partita che vale la stagione. Stiamo rifinendo gli schemi e preparando qualche mossa a sorpresa. Venderemo cara la pelle anche se ovviamente i campionati nazionali sono soprattutto un'occasione di crescita sportiva, personale e di confronto con realtà diverse e lontane». La dirigenza insieme alla tifoseria, felicemente divisa tra Misterbianco e Maletto, prepara la festa. [Giuseppe Condorelli, La Sicilia]
Maletto, 3 Giugno 2005
Maletto amplia il cimitero La Giunta municipale di Maletto presieduta dal sindaco Giuseppe De Luca, ha approvato il progetto di ampliamento del Cimitero. Il progetto prevede la realizzazione di circa 290 loculi nella zona nord dell’area cimiteriale, dieci aree per realizzare cappelle di famiglia e ventiquattro aree destinate ad ospitare le tradizionali tombe monumentali. Il costo del progetto è di 800.000 euro, spesa che il Comune affronterà accendendo un mutuo con la Cassa depositi e prestiti. “Il progetto prevede l’allargamento delle aree dal lato settentrionale del cimitero, - sostiene il sindaco Giuseppe De Luca - dove è prevista un’area per la realizzazione di tombe ed uno spazio abbastanza grande dove i progettisti hanno pensato di realizzare dei loculi. Con il rifacimento – continua – abbiamo pensato di prevedere nel progetto un secondo ingresso nel lato opposto della statale 120, in modo tale che la gente non debba forzatamente percorrere la strada statale per entrarvi. L’approvazione del progetto di ampliamento oggi, – conclude il sindaco – ma soprattutto il completamento dei lavori domani, rappresenta per la Giunta un altro successo, e per i cittadini un miglioramento dei servizi che tutti noi amministratori dobbiamo impegnarci a fornire sempre meglio”.
Maniace, 2 Giugno 2005
Maniace: Si insedia il Consiglio Comunale Giuseppe Mancuso eletto presidente, Rizzo vice presidente E’ Giuseppe Mancuso (foto a sinistra) il neo presidente del Consiglio comunale di Maniace. 25 anni, impiegato, è alla prima esperienza come consigliere comunale e la sua elezione è stata possibile grazie alla doppia surroga del consigliere Luigi Gammazza Marino, che ha optato per la carica di assessore e di Sebastiano Triscari, che, per motivi personali, ha rinunciato alla carica. A sostenere Mancuso tutti i nove consiglieri della lista “Maniace – Uniti per Cambiare” che sorregge il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio, mentre i sei consiglieri dell’opposizione, eletti nella lista “Con Parasiliti Uniti per Maniace” hanno votato compatti per il consigliere Salvatore Muccilla Galati. Vice presidente è stato eletto il consigliere Tiziano Rizzo (a destra nella foto). Prima della votazione il presidente anziano Luigi Gammazza Marino, assistito dal segretario, dott. Giuseppe Romano, ha provveduto ad effettuare la surroga dei cinque consiglieri che hanno scelto di affiancare nell’attività amministrativa il sindaco, che ieri sera in Consiglio ha giurato e ricevuto dalle mani del presidente Mancuso la fascia tricolore. “Voglio ringraziare i miei colleghi per avermi affidato la guida del Consiglio comunale, – ha dichiarato il neo presidente Mancuso – ruolo particolarmente importante che con senso di responsabilità cercherò di ricoprire. Non sarò il presidente della maggioranza, ma dell’intero Consiglio, ascoltando le proposte valide per il bene di Maniace da qualsiasi parte esse provengano”. “Chiedo, – ha dichiarato il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio dopo aver indossato la fascia tricolore – nel rispetto dei ruoli distinti della maggioranze e dell’opposizione, la collaborazione dell’intero Consiglio comunale nell’affrontare e risolvere i problemi del nostro paese. L’onore della armi ai miei avversari politici. Adesso però è arrivato il momento di lavorare”. Con la prima seduta consiliare è arrivata la prima lieve scaramuccia con l’opposizione che ha chiesto spiegazioni sulle dimissioni di Triscari giustificate dal sindaco come grande senso di responsabilità visti i sopraggiunti impegni. “Dimissioni – ha concluso il primo cittadino - che hanno permesso ad un grosso partito che era rimasto fuori a contribuire alla crescita del paese”. 3 Giugno 2005
IERI LA CERIMONIA. GIUSEPPE MANCUSO E’ IL PRESIDENTE E TIZIANO RIZZO IL SUO VICE Maniace, insediato il nuovo Consiglio comunale Dopo la surroga dei cinque nominati assessori nella Giunta Parasiliti. La composizione degli schieramenti Si è insediato ieri pomeriggio, giorno della festa della Repubblica, il consiglio comunale maniacese. Presidente del civico consesso è il giovane Giuseppe Mancuso, suo vice Tiziano Rizzo, entrambi sono stati eletti da nove consiglieri su quindici. Il sindaco Salvatore Pinzone Vecchio, invece, ieri ha giurato. Qui si vota col maggioritario, dei quindici scranni, nove sono di maggioranza e sei d'opposizione (quest'ultimi della lista del candidato sindaco Franco Parasiliti, poiché arrivata prima di quella dell'uscente Emilio Conti). Pinzone ha comunicato di aver istituito la delega alla zootecnia "per specifico volere del vice sindaco", dopodiché è seguita la surroga dei cinque consiglieri nominati assessori e di un dimissionario; cosi, se della maggioranza si dovesse dimettere qualcuno, essendo esauriti i candidati, non si potrebbe supplirlo. A rassegnare le dimissioni, i primi cinque eletti ai quali il 24 maggio scorso Pinzone ha assegnato le deleghe assessoriali: Antonino Cantali (99 voti), Alessandro Pinzone Vecchio (95), Costantino Amato Musarra (71), Antonino Galati Pizzolante (60) e il vice sindaco Luigi Marino Gammazza (129 voti). A loro sono subentrati i restanti cinque, tra cui il neo presidente del consiglio (quindicesimo con 24 preferenze), a seguito delle dimissioni del penultimo, Sebastiano Triscari, che - come ha precisato il sindaco Pinzone al tentativo di polemiche innescato dal consigliere d'opposizione Rosario Galati Muccilla - "ha compiuto un atto politico, per cedere il passo al rappresentante di un importante partito della coalizione, rimasto fuori": a Mancuso (AN). L'opposizione si è detta pronta a collaborare con la Giunta, ma: "Se non agirete nella legalità scriveremo alla Procura", è stata l'ulteriore precisazione del consigliere Giuseppe Calanni Pileri (Uniti per Maniace). [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
Maletto, 31 Maggio 2005
Un marchio che sarà indice di qualità, provenienza e genuinità Nasce il progetto dell'Associazione dei Comuni "Le Terre dei sapori" Una brochure ed un protocollo d’intesa fra i produttori e commercianti per far decollare il turismo L’associazione dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e San Teodoro propone l’adesione ad un protocollo d’intesa fra i produttori ed i commercianti della zona a garanzia della qualità dei prodotti tipici venduti, finalmente pubblicizzati da una brochure, trovando il consenso del mondo imprenditoriale. Al Centro polifunzionale giovanile di Maletto il direttore dell’associazione, Giuseppe Romano, il sindaco di Maletto e presidente dell’Associazione, Giuseppe De Luca ed il presidente dell’assemblea dell’associazione, Mario Bonsignore, promotori dell’iniziativa, hanno informato i convenuti sull’iniziativa che coniuga il turismo culturale ed ambientale con i buoni prodotti tipici che questo territorio vanta. “L’enogastronomia – ha dichiarato il dott. Romano in apertura – rappresenta una grande attrazione turistica. Noi vantiamo prodotti tipici di grande qualità, ma paradossalmente non riusciamo a farli conoscere con efficacia. Vogliamo quindi attraverso una brochure trasmettere il giusto messaggio sulla qualità dei prodotti e dare i giusti consigli ai turisti su come visitare i monumenti e l’ambiente. Con il protocollo di intesa, invece, intendiamo siglare un patto fra produttori e commercianti a garanzia della qualità dei prodotti venduti”. “Bisogna creare – ha aggiunto De Luca – un marchio Terre dei sapori che sarà indice di qualità, provenienza e genuinità. I turisti dovranno conoscerlo, apprezzarlo ed arrivare fin da noi per cercarlo”. “Penso alla famiglia – ha concluso Bonsignore – che dovrà con facilità ammirare il territorio e poter gustare i nostri prodotti. Favoriamo l’accesso fra le nostre terre ed offriamo quanto di meglio possediamo per far finalmente crescere la pianta del turismo”. All’incontro hanno partecipato anche assessori e consiglieri comunali dei quattro Comuni associati. Nella foto a destra, il logo de "Le Terre dei Sapori" e, a sinistra, Romano, De Luca e Bonsignore
Maniace, 24 Maggio 2005
Pinzone assegna le deleghe agli assessori Ha assegnato le deleghe assessoriali il neo sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, che così adesso può realmente intraprendere l’attività amministrativa. Come nelle previsioni vice sindaco è stato nominato Luigi Marino Gammazza che si occuperà di Agricoltura, Artigianato, Commercio, Zootecnia e Viabilità. Antonino Cantali, invece, si occuperà di Solidarietà sociale, Sport, Turismo, Famiglia, Lavoro e Politiche giovanili. Di Lavori Pubblici, Acquedotto, Fognatura e Urbanistica si prenderà cura Costantino Amato Musarra, mentre ad Alessandro Pinzone Vecchio il compito di impegnarsi affinché ci sia l’auspicato Sviluppo Rurale ed Economico con un occhio particolare alla salvaguardia delle Attività Produttive. Ad Antonino Pizzolante Galati è stato riservato, e non poteva essere diversamente, l’Ambiente ed il Territorio, ma la Guardia forestale dovrà occuparsi anche di Pubblica Istruzione, Cultura, Polizia Municipale e Protezione Civile. “Se dobbiamo dirla tutta – afferma il sindaco – non sono stato io ad indicare le deleghe agli assessori. Ho permesso agli assessori, infatti, di scegliere serenamente l’assessorato che per passione, cultura, esperienza o professionalità pensavano di guidare al meglio. La nostra comunque – continua Pinzone – è una squadra che al di la del singolo intende lavorare insieme ed in maniera compatta per il raggiungimento dell’obiettivo comune, che è dare uno sviluppo a Maniace ed alla sua gente”. Assegnate le deleghe, la Giunta con il Sindaco intendono far visita alle istituzioni del paese. “Vogliamo ascoltare tutti, - conclude Pinzone Vecchio - i Carabinieri, la Forestale, la Parrocchia, dove possiamo raccogliere proposte per integrare il nostro programma”.
20 Maggio 2005
Oggi il sindaco ufficializza le deleghe Vice sindaco sarà Marino Gammazza Verranno assegnate oggi le deleghe agli assessori designati dal neo sindaco di Maniace Salvatore Pinzone Vecchio. «Bisognerà - ci dice il primo cittadino - verificare le attitudini di ognuno per individuare l'assessorato giusto per la persona giusta, ma abbiamo già le idee chiare». Il dato certo è che Luigi Gammazza Marino sarà vice sindaco in quanto primo degli eletti. Gli altri assessori sono Antonino Cantali, Antonino Pizzolante Calati, Costantino Amato Musarra e Alessandro Pinzone Vecchio. Nei prossimi giorni vedremo anche a chi sarà affidata la guida del Consiglio che si riunirà il 2 giugno. Intanto per il neo assessore Antonino Pizzolante Calati di professione guardia forestale in forze al distaccamento di Bronte l'elezione rappresenta una doppia vittoria: «Risiedo a Bronte anche se le radici della mia famiglia sono vicine a Maniace. La gente si è ricordata dei 10 anni di servizio a Maniace e ciò mi ha fatto piacere. I miei obiettivi? La Regia trazzera, che da Petrosino conduce nel Messinese, dovrà essere percorribile da tutti i turisti e non solo dalle jeep. Qui bisognerà costruire aree attrezzate; poi farò il possibile per ripulire i fiumi e regimentare le acque». [La Sicilia] 18 Maggio 2005
Vecchio Pinzone, il sindacalista spodesta Conti Maniace. (dara) Dopo uno scrutinio al foto- finish, Salvatore Pinzone Vecchio è il nuovo sindaco di Maniace. Sindacalista della Uil, 41 anni, Pinzone Vecchio è stato eletto dal 32,9 per cento degli abitanti, ottenendo 894 preferenze. Il grande sconfitto è stato il sindaco uscente Emilio Conti che, a sorpresa, nella competizione a tre per la poltrona più ambita di Maniace si è attestato al terzo posto con 673 preferenze ed il 24, 7 per cento dei voti. Franco Parracello Parasiliti, nonostante da più parti e in diverse occasioni fosse dato per vincente: si è fermato invece a 773 voti con il 28,4 per cento delle preferenze. I quasi tremila abitanti del piccolo comune (2 mila 474 sono andati a votare) hanno preferito dunque la ventata di cambiamento data da Salvatore Pinzone Vecchio esponente di una Casa delle Libertà allargata a qualche anima della Margherita e indipendenti, scesi in campo nella lista "Maniace-Uniti per cambiare". Voglia di fare per il neo-eletto sindaco che, tra le primissime azioni amministrative a cui vuole dare vita, conta l'incremento turistico, lo sviluppo turistico e l'implementazione della rete viaria di collegamento a Maniace. Ma ancora è presto. La prima vera azione di Pinzone Vecchio sarà la nomina degli assessori che lo supporteranno nell'azione amministrativa. Si parla di Antonino Cantali, di Luigi Marino Gammazza e dei candidati al consiglio comunale che si sono contraddistinti per numero di voti. Il consiglio comunale, com'è ovvio, riflette l'andamento dell'elezione del sindaco. Sei saranno i seggi riservati all'opposizione delle liste di Conti, gli altri nove andranno alla maggioranza. (Giornale di Sicilia) 17 Maggio 2005
Uno scrutinio sofferto A Maniace si cambia: eletto Salvatore Pinzone Vecchio Quarantuno anni, sindacalista Uil, è stato già sindaco dal ’94 al 96 e vicesindaco nella precedente amministrazione Salvatore Pinzone Vecchio è il nuovo sindaco di Maniace. E' stato eletto grazie a 894 preferenze (32,9 per cento) al termine di uno scrutinio particolarmente sofferto che, fino all'ultimo, ha lasciato in dubbio sull'esito finale della consultazione. Alle 21 e 30 comunque, con ancora due sezioni su tre da scrutinare, si era già intuito che il sindaco uscente, Emilio Conti, non sarebbe stato riconfermato (alla fine è risultato terzo con 673 preferenze, 24,7 per cento). A risultato parziale, infatti, Salvatore Pinzone Vecchio era in testa con 64 voti di scarto rispetto al secondo candidato che, a sorpresa, non era il sindaco uscente, bensì Franco Parracello Parasiliti (773 i voti ottenuti con una percentuale del 28,4), che ieri mattina si era mostrato particolarmente fiducioso e confortato dal fatto che i suoi comizi erano stati sempre affollati. Se è vero infatti che i risultati definitivi della sezione «numero due» vedevano il sindaco uscente in testa con 70 voti di scarto rispetto a Parasiliti, nelle sezioni «uno» e «tre» dove le operazioni di scrutinio si sono prolungate fino a tarda sera, i dati sono stati completamente ribaltati, spingendo avanti Pinzone Vecchio. Ricordiamo che nella piccola comunità di Maniace la composizione delle liste non ha visto la partecipazione di partiti tradizionali, bensì di liste civiche formate da persone di diversa ideologia politica unite dalla comune voglia di impegnarsi per il proprio paese. La lista del neo sindaco Pinzone Vecchio, però, era costituita principalmente dall'unione di due schieramenti: uno facente capo al candidato sindaco e l'altro a partiti del centrodestra. Per questo il risultato elettorale assume chiaramente anche una connotazione di carattere politico nel territorio, sommandosi alla netta vittoria di Pino Firrarello a Bronte. Salvatore Pinzone Vecchio ha 41 anni ed è un sindacalista della Uil. E' gia stato sindaco dal 1994 al 1996 e ha nominato assessori Antonino Cantali e Luigi Gammazza Marino. Collegata alla sua candidatura è la lista «Maniace-Uniti per cambiare» che in Consiglio comunale potrà ora contare su nove consiglieri, sei invece quelli della lista «Con Parasiliti Uniti per Maniace», neanche uno per la lista «Uniti per Maniace» che sosteneva l'ex sindaco Conti. In molti credevano nella riconferma di Emilio Conti, sostenuto dalla lista civica: «Un futuro per Maniace». Anzi, secondo alcuni sondaggi, sembrava essere favorito. Invece il risultato elettorale ha ribaltato ogni pronostico, premiando colui per cinque anni è stato al suo fianco come vicesindaco. Alla fine. attorno alle 23.30, i sostenitori di Pinzone Vecchio si sono radunati nella piazza principale di Maniace per festeggiare l'elezione del nuovo sindaco. [La Sicilia]
21 Aprile 2005
La elezioni a Maniace Tre i candidati a sindaco L'ex Ducea di Nelson, Maniace, è chiamata ad eleggere nuovo sindaco e nuovo consiglio comunale. A Maniace si vota col sistema maggioritario puro senza ballottaggio: basta infatti un voto in più per diventare sindaco; i consiglieri da eleggere sono quindici. Tre i candidati a sindaco. A fronteggiare il sindaco uscente Emilio Conti, saranno l'attuale vicesindaco di Conti, Salvatore Pinzone Vecchio e l'ex sindaco Franco Parasiliti Parracello. Emilio Conti, 49 anni, impiegato dell'Asl3 di Catania, ha già scelto due dei quattro assessori da nominare, riconfermando l'assessore alla Cultura Riccardo Bontempo e nominando l'attuale capogruppo al Consiglio comunale di Forza Italia, Enrico Bontempo. A sostenere la sua ricandidatura una lista civica: "Un futuro per Maniace". Salvatore Pinzone Vecchio invece ha 41 anni, ed è un sindacalista della Uil. E' già stato sindaco dal 1994 al 1996 e nominerà i due assessori nei prossimi giorni. Collegata alla sua candidatura ci sarà la lista "Maniace-Uniti per cambiare".Il terzo candidato Franco Parasiliti Parracello di 49 anni è stato sindaco prima di Emilio Conti. Di professione fa il commerciante e si presenta sorretto dalla lista "Con Parasiliti uniti per Maniace". Ha già scelto i due assessori, nominando la signora Sandra Bevacqua e Salvatore Muccilla Galati. 14 Aprile 2005
MANIACE Pinzone Vecchio e Parasiliti, 2 sfidanti per il sindaco Conti Sono tre i candidati a sindaco per il Comune di Maniace. A fronteggiare il sindaco uscente Emilio Conti, infatti, saranno l'attuale vicesindaco di Conti, Salvatore Pinzone Vecchio e l'ex sindaco Franco Parasiliti. Emilio Conti, 49 anni, impiegato dell'Asl3 di Catania, ha già scelto due dei quattro assessori da nominare, riconfermando l'assessore alla Cultura Riccardo Bontempo e nominando l'attuale capogruppo al Consiglio comunale di Forza Italia, Enrico Bontempo. A sostenere la sua ricandidatura una lista civica: "Un futuro per Maniace". Salvatore Pinzone Vecchio invece ha 41 anni, ed è un sindacalista della Uil. E' già stato sindaco dal 1994 al 1996 e nominerà i due assessori nei prossimi giorni. Collegata alla sua candidatura ci sarà la lista "Maniace - Uniti per cambiare". Il terzo candidato Franco Parasiliti di 49 anni è stato sindaco prima di Emilio Conti. Di professione fa il commerciante e si presenta sorretto dalla lista "Con Parasiliti uniti per Maniace". Ha già scelto i due assessori, nominando la signora Sandra Bevacqua e Salvatore Muccilla Galati. Sarà una battaglia dura che avrà inizio in questa settimana. I tre candidati, infatti, assicurano che ormai le liste sono state completate e che nel week and verranno presentate. A Maniace si vota con il sistema maggioritario puro senza ballottaggio. Ovvero chi prende un voto in più diventa sindaco. [La Sicilia]
6 Maggio 2005
BRONTE, RANDAZZO E MALETTO Rifiuti, finanziato il completamento dei centri di raccolta I Comuni di Bronte, Maletto e Randazzo presentano alla società Ato "Joniambiente" la documentazione che il Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti aveva richiesto, ed il finanziamento per il completamento dei Centri Comunali di raccolta di Randazzo e di Bronte, rispettivamente di 410.680 euro e 651.000 euro, e dell'Isola ecologica di Maletto di 66.000, diventa realtà. «Credevamo in questi progetti - ci dice il vice presidente Antonello Caruso - serviranno a migliorare il servizio di raccolta, nell'ottica di differenziare sempre di più i nostri rifiuti a salvaguardia del territorio e dell'ambiente». Il finanziamento delle tre strutture ha anticipato di qualche giorno l'assemblea del Consiglio di amministrazione dell'Ato con i sindaci dei Comuni del territorio di competenza della società che ricordiamo da Bronte si spinge fino a Giarre - Riposto. «Ci siamo riuniti - ci dice il presidente della Joniambiente, dott. Mario Zappia - con i sindaci per approvare il consuntivo del 2004 ed i costi di gestione del 2005. Abbiamo anche discusso della qualità del servizio che la società per prima intende fornire ai cittadini dopo il passaggio delle consegne. Abbiamo ritenuto giusto tentare di trasferire alla gestione comprensoriale le migliori esperienze di ogni Comune. Per questo abbiamo deciso che il cda e i sindaci dovranno incontrarsi più frequentemente e lavorare in costante sinergia». Durante l'incontro si è anche iniziato a discutere sulla nuova tariffa che i cittadini dovranno pagare, cifra che dovrà obbedire non solo a principi tecnici, ma anche politici. «Per far sì che la tariffa non diventi esosa - ha dichiarato l'amministratore delegato della società Francesco Rubino - si deve fare in modo di aumentare la percentuale di raccolta differenziata che ci fa abbassare i costi del servizio, combattere l'evasione e l'elusione e, con l'aiuto delle Amministrazioni, mantenere bassi i costi di gestione». [La Sicilia]
Maletto, 3 Maggio 2005
QUEST'ANNO INCREMENTO DI PRODUZIONE DEL 50% Arriva il Disciplinare di produzione della fragola di Maletto Un altro passo avanti verso l'Igp e la Dop I produttori della dolce e rossa fragola hanno adesso un disciplinare di produzione per coltivare la vera fragola di Maletto, ovvero il risultato di una sperimentazione che ha visto negli anni individuare i genotipi d’elevato valore, fra tutti quelli che attualmente si coltivano, per trovare il tipo di fragola che meglio delle altre si produce sull’Etna. Lo ha consegnato nelle mani dei produttori del consorzio “Etna fragole” il prof. Giuseppe Martelli, docente di Genetica agraria presso l’Università della Basilicata che da anni studia il frutto, alla presenza del sindaco Giuseppe De Luca e dell’assessore allo sviluppo economico Enzo Sgrò. “Questo strumento serve per rendere comune fra i produttori l’approccio tecnologico ed agronomico nella conduzione dell’azienda. Certo per attuarlo adesso è necessario che i produttori ne accolgano i principi che mirano a rendere questa fragola unica e con determinate caratteristiche che si possono riprodurre solo a Maletto”. Durante l’incontro si è anche discusso della possibilità di incrementare la produzione fino ad ottenere anche tre raccolti l’anno, a fronte dell’unico che fra poche settimane vedrà a Maletto scoppiare la dolce febbre della rossa fragola, anche se per il prof. Martelli questo è il momento di produrre qualità più che quantità. “Accettiamo il disciplinare e ci impegnamo a rispettarlo – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Giovanni Tripoli – consci della crescita che grazie anche al prof. Martelli in questi anni la nostra fragola ha compiuto. Posso dire tranquillamente che rispetto allo scorso anno prevediamo un incremento di produzione pari al 50 per cento”. Un ottimo risultato che sta modificando anche il valore della piantina della fragola malettese che adesso i produttori non venderanno tanto facilmente. Il sindaco De Luca, infatti, ha denunciato l’enorme richiesta di piante di fragole che per il prof. Martelli è opportuno non vendere per evitare che altri produttori la coltivino in regioni dove il lavoro costa meno, diventando concorrenti. Insomma è un po come nel campo tessile: in oriente potranno pure piantare fragole, ma il buon prodotto sarà difficile copiarlo. L'accettazione del disciplinare, hanno sottolineato De Luca e Sgrò, rappresenta un altro passo in avanti per dare al frutto il marchio Igp (Identificazione geografica protetta) e Dop (Denominazione di Origine Protetta).
28 Aprile 2005
MALETTO Itinerari tematici presto fruibili Il Parco dell’Etna quest’anno aprirà tre percorsi naturalistici, tra cui quello delle fragole Gli itinerari tematici di Maletto presto saranno fruibili. Lo assicura il presidente del Parco dell'Etna, Cettino Bellia, intervistato sul perché i percorsi chiamati "della Fragola", "delle Masserie" e delle castagne", inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche nei primi mesi del 2004 per promuovere il territorio di Maletto, non sono ancora stati approvati e di conseguenza pubblicizzati e dotati dell'opportuna segnaletica. A segnalare il ritardo il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca: «Ringrazio il presidente Bellia per aver lo scorso anno voluto con forza realizzare qui i tre sentieri. Non è possibile però che la burocrazia del Parco ed in particolare il Comitato tecnico scientifico non abbiano ancora fornito il proprio parere sui dei percorsi di bassa quota e che necessitano soltanto di pubblicità e segnaletica. Non è possibile ottenere servizi solo protestando». «Anche se non c'è ancora il si del Comitato tecnico scientifico - ci conferma il presidente Bellia - all'interno della ristrutturazione della mappa di tutti i sentieri e degli itinerari del Parco, quest'anno renderemo fruibili anche questi». Una decisione d'imperio che soddisfa la gente di Maletto che punta allo sviluppo turistico. L'itinerario che al più presto dovrà essere dotato di opportuna segnaletica e quello delle Fragole che interessa la zona a nord dell'abitato, ovvero le contrade Borbotte, Feudo sottano e Fontana Murata, attraversando i più antichi fragoleti che a settimane saranno ricchi del dolce e rosso frutto. Ad ottobre, invece, è consigliabile l'itinerario delle "Castagne" che, dalla stessa porta d’ingresso del Sentiero natura arriva a contrada "Dagaralatte" a quota 1500 metri. Qui s'incontreranno castagni secolari e alberi endemici dell'Etna. Ultimo, ma non per importanza, l'itinerario delle "Masserie" che da contrada Fontana Murata, che d'inverno si specchia sulle gelide acque di un lago, mostra le tipologie edilizie rurali di un tempo, con fienili e stalle e belle abitazioni dei fattori di molti anni fa. I malettesi sperano che presto questi sentieri diventino meta giornaliera che turisti che magari, dopo averli percorsi e dopo aver approfittato dell'area attrezzata di Fontana Murata che si dovrebbe anch'essa realizzare, potrebbe fare shopping in paese, acquistando i buonissimi prodotti tipici. [La Sicilia]
8 Aprile 2005
MALETTO: LAMBITE ALCUNE ABITAZIONI Pietre e macigni vengono giù dalla Rocca «Ho sentito un boato e poi ho visto la frana» Un antico e grosso muro di contenimento posto quasi in cima della Rocca Castello, sicuramente indebolito dalle infiltrazioni causate dalle ingenti piogge, si è sbriciolato rovinando a valle e trascinando con sè pietre e macigni che sono arrivati a ridosso delle abitazioni. L'episodio si è verificato mercoledì pomeriggio, ma solo ieri mattina i residenti si sono accorti dell'accaduto. Mercoledì scorso, infatti, Maletto è stato invaso da una fitta nebbia accompagnata da una pioggia battente che ha limitato la visibilità: "Abbiamo sentito un boato - ci dicono due signore che abitano proprio sotto la Rocca - ma non abbiamo capito cosa fosse accaduto. Questa mattina abbiamo notato i grossi massi nel giardino". Naturalmente in paese è scattato l'allarme. Il sindaco, Giuseppe De Luca e l'assessore Arturo Avellina, insieme con i tecnici comunali, hanno effettuato un sopralluogo, decidendo di inviare una opportuna comunicazione al Dipartimento della Protezione civile ed al Genio Civile di Catania. La stabilità dell'imponente Rocca, un tempo salda roccaforte che riusciva a far comunicare con segnali luminosi il Castello di Bolo (sulle sponde del Simeto), con la città di Randazzo, da tempo è in discussione, al punto che la Regione Siciliana ha finanziato 443.330 mila euro per la realizzazione del terzo lotto dei lavori delle opere di consolidamento nel versante opposto al punto franato, in quanto ritenuto più fragile. [La Sicilia] 9 Aprile 2005 MALETTO: SOPRALUOGO DELLA PROTEZIONE CIVILE
«Rocca Castello, non ci sarebbero rischi ma…» «Non ci sarebbero rischi imminenti, ma in casi come questi ogni prudenza è d'obbligo». E' questo il responso dei tecnici del Dipartimento della Protezione civile e del Genio civile di Catania che ieri mattina sono arrivati a Maletto per verificare l'integrità statica della Rocca Castello, dopo il crollo di mercoledì pomeriggio, che ha fatto arrivare pietre anche grosse nei giardini a ridosso delle abitazioni. I tecnici hanno effettuato sondaggi nel terreno e fra le rocce, verificando che soltanto due pietre sarebbero realmente in bilico e che con il perdurare delle piogge potrebbero anche staccarsi. Nel caso in cui ciò avvenga però le abitazioni sottostanti non correrebbero eccessivi rischi trovandosi relativamente lontano. Dopo quest’analisi l'Amministrazione comunale e i residenti delle abitazioni a ridosso della Rocca hanno tirato un respiro di sollievo, anche se l'allarme rimane. Dopo aver ascoltato i tecnici, infatti, il sindaco Giuseppe De Luca ha firmato una ordinanza che vieta categoricamente il transito pedonale nell'area dominata dall'antica roccaforte: «Devo - ci dice De Luca - ringraziare la Protezione civile ed il Genio civile per l'intervento tempestivo. Noi comunque continueremo a vigilare». [La Sicilia]
3 Aprile 2005
IL «CASO» FORESTALI I SINDACI DELL’ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE CHIEDONO DI INCONTRARE L’ASSESSORE LEONTINI Bronte, Maletto e Maniace uniti «Confidiamo nell'assessore Leontini» Adesso sono i sindaci dell' Associazione dei Comuni di Bronte, Maletto e Maniace a chiedere all'assessore all'Agricoltura Innocenzo Leontini di non smantellare il sistema che da decenni, in questo territorio, ha assicurato un reddito certo a tanti disoccupati. Il presidente dell'Associazione intercomunale, Giuseppe De Luca, che poi è sindaco di Maletto, dopo aver ascoltato il coro seriamente preoccupato di decine di lavoratori forestali, in stato di agitazione, ha inviato una lettera all'assessore regionale, chiedendo un incontro per mercoledì o comunque al più presto possibile. Poi ha chiamato i colleghi Emilio Conti e Salvatore Agati, rispettivamente di Maniace e Randazzo e il commissario di Bronte, dott. Ernesto Bianca, che hanno fatto propria l'iniziativa. «Il problema è realmente serio - ci dice De Luca - in questo territorio la Forestale permette a tantissime famiglie di sopravvivere alla disoccupazione. Smantellare questo sistema economico così all'improvviso vorrebbe dire lasciare nella disperazione tantissima gente, con risvolti anche di ordine pubblico». I sindaci sperano di essere ricevuti al più presto per chiedere a Leontini di impinguare quei capitoli di spesa che assicurerebbero ai lavoratori agricolo forestali le stesse giornate lavorative dello scorso anno. L'impresa però è ardua e comunque, pur riuscendo quest'anno a salvare gli stipendi, i lavoratori sanno che, a meno che di particolari novità, il problema l'anno prossimo si riproporrà nelle stesse proporzioni. L'assessore ha già comunicato alle organizzazioni sindacali che non vi sono fondi a disposizione per garantire le stesse giornate lavorative del 2004: non c'è liquidità per 66mila giornate solo a Catania. «Siamo disperati - hanno gridato i lavoratori al sindaco di Maletto - Questo territorio offre poco lavoro. Molti nostri parenti che non sono riusciti a far parte della cerchia dei lavoratori forestali sono stati costretti ad emigrare. Fra noi c'è gente che non ha più l'età per cambiare lavoro, ma anche i giovani hanno difficoltà a trovarne uno. Bisogna quindi trovare una soluzione». Intanto le segreterie provinciali di Cgil, Csl e Uil domani mattina si riuniranno a Catania per studiare una strategia di intervento. [La Sicilia]
Maletto, 23 Marzo 2005 SARA' SFRUTTATA ANCHE COME AREA ESPOSITIVA
Consegnati i lavori per l'area di Protezione civile di Fontana Murata A servizio dell’intero comprensorio sarà in grado di ospitare una tendopoli per 500 persone Iniziano i lavori per realizzare l’area di Protezione civile di Maletto. Il sindaco, Giuseppe De Luca, insieme con l’assessore alla Protezione civile, Arturo Avellina, ieri mattina hanno consegnato i lavori alla ditta, che in breve tempo dovrà riconsegnare uno spazio che gli amministratori locali non intendono utilizzare solo per dare un riparo alla gente in caso di calamità, ma ritengono di dover sfruttare come area espositiva di prodotti tipici. L’area in cui sarà realizzato l’intervento, infatti, è situata in prossimità del centro abitato, in contrada “Fontana Murata” ricadente nella zona D del Parco dell’Etna, ed ha una superficie di 13 mila metri quadrati che potranno essere utilizzati, oltre che durante le emergenze anche per scopi di ricezione turistica o per organizzare fiere o spettacoli. “Finalmente quando da noi programmato si sta realizzando. – dice il sindaco Giuseppe De Luca – Un’area come questa, in effetti, mancava nel nostro territorio. E nel rispetto dell’organizzazione che ogni Comune deve avere in materia di Protezione civile, adesso siamo certi di essere riusciti a colmare una lacuna. Abbiamo pensato però – continua il sindaco - di utilizzare questo spazio come sede per organizzare fiere soprattutto nel periodo di raccolta delle nostre fragole. L’ubicazione dell’area, infatti, sita in prossimità della statale 284, oltre ad essere ideale in casi di Protezione civile, bene si presta a favorire la fruizione da parte dei turisti che si recano a Maletto in auto per godere della migliore veduta dell’Etna. Chiaramente – conclude il primo cittadino - noi ci auguriamo di utilizzarla esclusivamente per quest’ultimo scopo ovvero solo per momenti espositivi dei nostri prodotti tipici”. Il progetto principale, comunque, nasce come area in grado di accogliere persone che a seguito di calamità non hanno più una casa. Il progetto, infatti, oltre a prevedere una superficie in grado di ospitare una tendopoli per 500 persone, prevede anche la realizzazione di un centro servizi ed un’area destinata ad accogliere la mensa ed una grande tenda per le funzioni sociali. Non mancherà la corrente elettrica e la rete fognaria entrambe chiaramente indispensabili. “Quest’area – aggiungono il sindaco e l’assessore Avellina - sarà a servizio dell’intero comprensorio ritenendo fortemente che solamente unificando i servizi i Comuni potranno sottrarsi dalla crisi economica derivata dalla riduzione dei trasferimenti”. Il progetto prevede una spesa di 516.456 euro, approvata dal Dipartimento regionale di Protezione civile (Servizio Sicilia orientale).
23 Marzo 2005
BRONTE, MALETTO E RANDAZZO Centri di raccolta per i rifiuti e isole ecologiche in 3 Comuni I Comuni di Bronte, Maletto e Randazzo avranno centri comunali di raccolta e isole ecologiche per i rifiuti solidi urbani. Il Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, infatti, previa presentazione della documentazione mancante, attraverso la società Ato rifiuti «Joniambiente» ha inserito nei piani di finanziamento, il completamento dei Centri Comunali di raccolta di Randazzo e di Bronte, rispettivamente per un importo di 410,680 euro e 651.000 euro, oltre al completamento dell'Isola ecologica di Maletto per un importo di 66.000. Particolarmente soddisfatto il vice presidente della società Ato, Antonello Caruso, che la scorsa estate ha inviato i progetti alla Regione. Oltre a ciò, alla presenza del presidente della «Joniambiente» dott. Mario Zappia sono stati firmati i contratti di passaggio di consegne per la raccolta dei rifiuti con i Comuni di Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia e Sant'Alfio. «Stiamo piano piano - spiegano il presidente Zappia e l'amministratore delegato Francesco Rubino - completando tutti gli atti per assumerci l'onere della raccolta dei rifiuti nell'intero territorio. Per adesso abbiamo firmato il contratto con i Comuni in regola con i versamenti. Il Cda ha anche - concludono - costituito l'Ufficio con il personale inviato dai Comuni che si sta occupando della redazione del bando per la raccolta generale dei rifiuti». [La Sicilia] 10 Aprile 2005
MALETTO: RACCOLTA RIFIUTI Firmato il passaggio all’Ato Il Comune di Maletto ha trasferito ufficialmente alla società Ato Joniambiente, presieduta dal dott. Mario Zappia, la gestione e l'esercizio della pulizia delle aree urbane e della raccolta dei rifiuti della piccola cittadina etnea. Il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, infatti, ha firmato il contratto di servizio alla presenza del vice presidente della società, Antonello Caruso, dell'amministratore delegato Francesco Rubino e del componente del Cda, Mario Cardillo. Dal contratto si evidenzia come la Joniambiente, concluse le attività di costituzione degli uffici ed effettuata la gara per l'affidamento del servizio, si occuperà della pulizia delle aree pubbliche, della raccolta dei rifiuti, del recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi urbani ed alloro smaltimento. Spetterà alla Joniambiente, inoltre, l'applicazione e la riscossione della tariffa che i cittadini dovranno pagare. «Questa firma - ci dicono il vice presidente Caruso e l'amministratore delegato Rubino - era fondamentale per completare l'iter necessario al passaggio di consegne. Maletto del resto punta ad aumentare la percentuale della raccolta differenziata e ha programmato il completamento di alcune strutture che l'Ato terrà fortemente in considerazione».[La Sicilia] |
Maletto, 19 Marzo 2005 FARANNO BELLA MOSTRA DI SE NEL LAZIO Le fragole di Maletto a Nemi Si è creato un ponte fra Maletto e la cittadina di Nemi in provincia di Roma, entrambe legate dall’antica coltivazione delle rosse e dolci fragole. E’ stato, infatti, sottoscritto un accordo tra i due paesi che permetterà di far conoscere le gustose fragole malettesi nel Lazio e quelle romane in Sicilia durante le due “Sagre”, che i due Comuni organizzano e che poi sono le più antiche e blasonate d’Italia. Oltre a ciò, tra i due Centri vulcanici, ci saranno scambi di iniziative culturali e folcloristiche: “La sinergia tra due culture sorelle, - ha affermato l’assessore di Maletto Arturo Avellina - inserite in un unico progetto di sviluppo, non potrà che portare valore aggiunto ad un’iniziativa espositiva, tanto attesa dalle popolazioni locali”. L’accordo è stato raggiunto durante la due giorni di lavoro ad Abano Terme per la “Conferenza programmatica” dell’associazione nazionale “Città del Vulcano”. Alla manifestazione hanno partecipato i sindaci e gli amministratori di numerose città siciliane aderenti all’associazione e che hanno definito un cartellone degli eventi nelle zone vulcaniche allo scopo dì favorire un’ampia conoscenza delle tradizioni e dei luoghi. Si è discusso anche sulla necessità di organizzare un convegno internazionale sui rischi sismici e lavici nelle zone vulcaniche. 11 Maggio 2005
INCONTRI La fragola fa «sposare» Maletto e Nemi Visita ufficiale del sindaco di Nemi, in provincia di Roma, avv. Alessandro Biaggi, a Maletto per sancire l'accordo di collaborazione ad organizzare iniziative a favore della commercializzazione della fragola, che caratterizza l'economia agricola di entrambe le comunità. Accompagnato dall'assessore alla Cultura e Turismo, Cinzia Cocchi, il sindaco è stato ricevuto dal collega di Maletto, Giuseppe De Luca e dall'assessore Arturo Avellina. «La fragola - ha affermato il sindaco di Nemi - che per i due paesi rappresenta un denominatore comune può permetterci di integrare le due economie, mantenendo le reciproche tradizioni. Ritengo che per commercializzare i prodotti derivati dalla trasformazione delle fragole sia possibile instaurare una corrente di commercio reciproca che favorisca gli imprenditori». E come primo passo i produttori di fragole di Maletto saranno invitati ad esporre la fragola di Maletto e quanto di buono con il rosso e dolce frutto si riesce a fare alla Sagra nemese per poi chiaramente ricambiare la cortesia. Particolarmente soddisfatti gli amministratori malettesi: «La sinergia tra due culture - hanno affermato De Luca e Avellina - ci porterà un valore aggiunto che ci permetterà di far conoscere la rossa e dolce fragola malettese anche a fuori dalla Sicilia. [La Sicilia] |
Maniace, 16 Marzo 2005
ORAZIO PELLEGRINO IN VISITA UFFICIALE A MANIACE “La Provincia non dimenticherà questo territorio” Il territorio del versante nord dell’Etna entrerà a pieno titolo nei progetti di sviluppo economico posti in essere dalla Provincia regionale di Catania. Ad assicurarlo è l’assessore alle Grandi opere, Etna e Trasporti di Palazzo Minoriti, Orazio Pellegrino, giunto a Maniace, per effettuare un sopralluogo. “Il progetto di sviluppo che sta preparando un gruppo di tecnici – ha affermato Pellegrino - sarà presentato proprio in questo territorio, ed intendiamo insieme con i sindaci, le associazioni, le Pro Loco i deputati ed i consiglieri provinciali della zona, di concerto con il presidente Raffaele Lombardo, percorrere tutte le possibili strade affinché i progetti, che in questo territorio lo studio prevedrà, vengano finanziati”. Soddisfatto il sindaco Emilio Conti che ha chiesto l’intervento della Provincia anche per discutere dei 9 chilometri della strada comunale Sant’Andrea con Petrosino la cui gestione sarebbe più giusto che passasse alla Provincia: “Maniace – afferma Conti – vanta boschi bellissimi e soprattutto e cosi vicino al Castello Nelson da poterne godere dalla valorizzazione”. Sul passaggio di competenze della strada comunale l’assessore ha ribadito il suo impegno: “Mi farò portavoce – ha sostenuto - nei confronti del mio collega Calantucci, dell’architetto Zapparrata e del Presidente per verificare come la Provincia può intervenire”.
Maletto, 13 Marzo 2005 L’ASSESSORE PROVINCIALE A MALETTO PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA VIABILITA’ INVERNALE
Marco Falcone a Maletto “Recuperiamo i ritardi che ci sono nei confronti di Maletto e di questo territorio”. Con queste parole l’assessore provinciale Marco Falcone ha concluso l’incontro tenutosi a Maletto. Era stato lo stesso assessore ha decidersi di recarsi a Maletto dopo le proteste degli amministratori locali nei riguardi dell’Ente di Palazzo Minoriti accusato di liberare dalla neve e dal ghiaccio i percorsi turistici piuttosto che le strade provinciali del versante nord ovest dell’Etna utilizzate invece da chi si reca a lavorare. “Forse è vero – ha sostenuto in apertura Falcone – che questo territorio rispetto ai versanti di Nicolosi e Linguaglossa è stato trascurato, ma la mia presenza qui è indice della volontà di migliorare ove possibile i servizi”. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri provinciali Giuseppe Gullotto e Giovanni Germanà, oltre all’assessore di Randazzo, Renato Maccarrone. Il prologo dell’assessore provinciale è piaciuto al sindaco Giuseppe De Luca, intervenuto all’incontro con gli assessori Enzo Sgrò e Arturo Avellina ed alcuni consiglieri comunali: “Non tutti hanno avuto la sensibilità che oggi lei assessore dimostra. – ha dichiarato De Luca – Qui ci sono delle strade provinciali che con la neve ed il ghiaccio diventano per tutto l’inverno impraticabili soprattutto il mattino”. Per il consigliere Germanà la Provincia deve recuperare un’attenzione verso questo territorio che negli anni è diminuita, forse anche a causa del fatto che in Giunta non c’è un assessore del versante nord dell’Etna. Gullotto, invece, ha assicurato che il problema della viabilità in questo versante sarà oggetto di dibattito nella quarta commissione che presiede. Alla fine Falcone ha concluso dicendo che “Il Consiglio provinciale potrà chiedere, durante la prossima seduta, l’inserimento di opportune somme per l’acquisto di nuovi mezzi spazzaneve e spargisale da destinare a questo territorio”. Con questo proposito la conferenza si è chiusa, sperando che il prossimo inverno, anche nel versante nord ovest dell’Etna, ci siano quei servizi che nel 2005 dovrebbero ormai far parte della normalità delle cose.
14 Marzo 2005 VERTICE CON FALCONE Le difficoltà durante i mesi invernali e la carenza di mezzi e servizi
Maletto, la Provincia dimentica questo versante Scioltasi la neve, ieri in Municipio c'è stato un vertice domenicale per affrontare il problema: strade ghiacciate. L'assessore provinciale alla Protezione Civile Marco Falcone (An) ha incontrato il sindaco Pippo De Luca (Fi), la Giunta e i consiglieri provinciali Giovanni Germanà (Ds) e Pippo Gullotto (An). "Vorremmo capire - ha detto Falcone - quali sono i problemi, per intervenire specie in situazioni d'emergenza come quest'anno". "In questo versante, - ha spiegato De Luca - sulla viabilità ci sentiamo estranei alla Provincia, che dimostra interesse maggiore, e non capisco perché, per le strade di Nicolosi e Linguaglossa. Quando c'è neve e ghiaccio siamo isolati, si deve poter intervenire subito”. Falcone ha chiarito che gli altri versanti hanno vocazione turistica e maggiori utenti ma al vice sindaco Enzo Sgrò, è importato poco. "Capisco che sono turistici - ha detto Sgrò -, ma qui le gelate ci sono lo stesso. Serve una postazione fissa per Bronte, Maletto, Maniace e a Randazzo". Falcone ha riferito che la Provincia è stata presente con 18 unità, quest'anno insufficienti per le forti nevicate. "Si potrebbe proporre in consiglio provinciale - ha detto - l'acquisto di spazzaneve idonei a questo territorio assegnandoli ai Vigili del Fuoco Volontari di Maletto". Da parte sua, il diessino Germanà, ha fatto rilevare come "la tarda attenzione per questa zona non si può imputare neanche a conflitti politici, visto che da anni amministrate voi". L'assessore di Maletto Arturo Avellina, ha fatto un po' di cronaca. "Abbiamo visto ambulanze bloccate e autobus con decine di persone a bordo fermi nella circonvallazione. Ci siamo inventati il trattore spargisale, ma servono mezzi per garantire pure l'intervento sanitario". Gullotto ha reso noto che la questione è in Commissione viabilità. L'incontro si è concluso con De Luca che ha chiesto "una riunione operativa con i consiglieri provinciali della zona, i quattro Comuni, gli assessori al ramo e il presidente della Provincia". [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] 6 Marzo 2005
ETNA NORD E PROVINCIA: DISPARITA' DI TRATTAMENTO CON IL VERSANTE MERIDIONALE MALETTO: PROTESTA IL SINDACO «La Provincia sull’Etna Nord non libera neanche le strade» Scoppia la polemica nel versante nord dell'Etna che denuncia una sorta di abbandono soprattutto da parte della Provincia. A guidare la protesta il sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca, il quale, dopo aver appreso che i tecnici della Provincia di Catania hanno redatto il progetto esecutivo della strada a scorrimento veloce Misterbianco-Nicolosi e del progetto di ricostruzione del rifugio per gli spazzaneve nel versante sud dell'Etna, ci dice: «Preferiremmo ricevere da Palazzo Minoriti lo stesso trattamento. Da noi la Provincia non riesce neanche a liberare dalla neve e dal ghiaccio le strade di propria competenza, come la parte superiore della circonvallazione. Non capisco poi perché nel versante sud si progettano nuove strade godendo di deroghe ai divieti ed alle limitazioni, e quando noi chiediamo di realizzare qualcosa dobbiamo scontrarci con la salvaguardia ambientale che, intendiamoci, noi abbiamo sempre saputo salvaguardare. Ma i due versanti - conclude - sono uguali o no?» A fianco del sindaco si schiera anche il consigliere provinciale di An Giuseppe Gullotto che in qualità di presidente della commissione viabilità afferma: «Mi accorgo anche io di una disparità di trattamento fra noi e il versante meridionale. Per questo, già annuncio che inviterò la quarta commissione a riflettere sull'argomento, ponendo in essere qualsiasi iniziativa atta a porre fine ad una disparità di trattamento che non deve esserci». «Il sindaco di Maletto - prosegue - ha ragione, e protestando mette in evidenza argomenti che è bene si comincino a discutere seriamente». In effetti è vero. Sulle strade provinciali del versante nord ovest dell'Etna (a eccezione di Piano Provenzana) durante le frequenti nevicare nessuno sostiene di aver visto spazzaneve della Provincia, per non parlare poi delle condizioni della Sp 89 Randazzo-Castiglione dove le buche non si contano più e dove la vegetazione ai bordi della strada ormai restringe la carreggiata. «Ogni qual volta che abbiamo potuto intervenire a favore di questo territorio - ci dice l'assessore provinciale alla Protezione civile, Marco Falcone - lo abbiamo fatto. A Maletto poi, visto le ripetute nevicate, abbiamo spesso consegnato del sale che i nostri grossi mezzi non possono distribuire nelle piccole e strette stradine urbane. Abbiamo particolarmente inoltre tenuto in considerazione l'organizzazione della Protezione civile e comunque rientra nei piani della Provincia il futuro miglioramento di tutta la rete viaria provinciale di questo versante. Certo, forse dovremmo rivedere qualcosa, per questo nei prossimi giorni mi recherò sui luoghi ed organizzerò degli incontri con i sindaci». [La Sicilia]
Maletto, 2 Marzo 2005
MOZIONE DI QUATTRO DEPUTATI REGIONALI Maletto, chiede lo stato di calamità naturale Danni e disagi agli agricoltori e allevatori per l'eccezionale ondata di freddo Il grande freddo che si è abbattuto sul territorio di Maletto, mettendo a dura prova la sopravvivenza delle aziende zootecniche, sarà oggetto di discussione presso l’Assemblea regionale siciliana. Gli onorevoli Salvo Fleres, Giuseppe Catania, Nicola Baldari e Giancarlo Confalone hanno presentato una mozione chiedendo alla Regione di riconoscere lo stato di calamità maturale. “E’ il minimo che si possa fare – afferma Fleres - per salvare l’economia agricola e zootecnica di un territorio che di per se è già svantaggiato”. “Nel versante a Nord dell’Etna, ed in particolare nelle zone ricadenti in territorio di Maletto, - si legge nella mozione – l’eccezionale ondata di freddo ha comportato danni e disagi agli agricoltori e agli allevatori: è stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco volontari di Maletto per raggiungere alcune aziende zootecniche, rimaste isolate a causa delle pessime condizioni meteorologiche, e senza acqua”. Secondo i dati forniti dall’Ufficio Agricoltura del Comune sono stati 5 gli armenti deceduti per il freddo, mentre numerose le aziende si sono trovate in gran difficoltà per la mancanza di foraggio nei pascoli dell’Etna da troppo tempo ricoperta di neve. “A tal ragione - si continua a leggere nella mozione – visto che anche i produttori di fragole hanno subito danni, impegniamo il presidente della Regione e l’Assessore alle Autonomie locali a porre in essere provvedimenti urgenti in supporto delle aziende zootecniche di Maletto e ad intervenire presso il Governo nazionale al fine di ottenere la concessione dello stato di calamità in ordine ai danni subiti”. “Ringrazio i deputati regionali che hanno risposto ai nostri continui appelli. – ha aggiunto il sindaco Giuseppe De Luca – Da tempo non assistevamo ad un inverno così rigido e penalizzante per la zootecnia e le nostre fragole. E’ giusto dibattere il problema, affinché gli enti sovra comunali, visto la risicatezza dei bilanci dei piccoli Comuni, pongano in essere quelle iniziative che mettano al riparo gli imprenditori agricoli e zootecnici dalle possibili emergenze”. |