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Da Dicembre 2012 al 29 Gennaio 2013

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29 Gennaio 2013

Bronte ha bisogno dell'Alberghiero

La proposta di Firrarello di istituire a Bronte anche l’Istituto Alberghiero ha suscitato qualche protesta e polemiche nei comuni vicini

Bronte: Vertice fra sindaci e presidi

«La scuola deve offrire lavoro»

Individuare un corso di studi superiore che indirizzi gli studenti al mondo del lavoro e legare le scuole al territorio. Questo l’obbiettivo del vertice che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha organizzato nella sala della Giunta del Palazzo municipale. Al vertice, ospiti oltre che di Firrarello anche dell’assessore alle Politiche scolastiche, Enzo Bonina, hanno partecipato tantissimi dirigenti scolastici ed i sindaci di Randazzo, Ernesto Del Campo, di Maletto, Pippo De Luca, di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, di Cesarò Salvatore Calì e di Adrano, Giuseppe Ferrante.

«La mia proposta di istituire l’Alberghiero a Bronte - ha affermato Firrarello - ha suscitato polemiche. Ma ovviamente la mia era l’esigenza di assecondare la richiesta formativa di ben 150 studenti brontesi costretti a viaggiare. Se è vero che l’Alberghiero è già presente a Randazzo e Maniace, chiedo a voi come si possa arricchire l’offerta formativa del territorio con istituti scolastici che inseriscono gli studenti nel mondo del lavoro, senza creare sacche di disoccupazione». Discorso condiviso dal sindaco di Randazzo, Del Campo, che ha difeso il suo Alberghiero: «Dobbiamo puntare a valorizzare gli istituti che già abbiamo. Istituire un Alberghiero a Bronte non servirà». Durante il dibattito con i dirigenti scolastici è emersa una grande incongruenza: l’economia del territorio è prevalentemente agricola, ma gli istituti agrari non vanno di moda. (fonte La Sicilia)


30 Gennaio 2013

Firrarello: guardare all’economia del territorio e diversificare l’offerta scolastica

Confronto tra sindaci e dirigenti

Individuare un corso di studi superiori che indirizzi gli studenti al mondo del lavoro e legare le scuole al territorio. Questo l’obbiettivo del vertice che il sindaco Pino Firrarello, ha promosso chiamando al confronto primi cittadini del comprensorio e dirigenti scolastici degli istituti.(...) Discorso condiviso dal sindaco di Randazzo, Del Campo, che ha difeso il “suo” Alberghiero: «Dobbiamo puntare a valorizzare gli istituti che già abbiamo. Istituire un Alberghiero anche a Bronte non servirà: non siamo a Chicago che vanta 6000 alberghi e saturata la richiesta del mercato la domanda diminuirà».
Durante il dibattito con i dirigenti scolastici è emersa una grande incongruenza: l’economia del territorio è prevalentemente agricola, ma gli istituti agrari non vanno di moda: «Ed allora - ha concluso Firrarello - la politica deve fare uno sforzo per rende più appetibile questo corso di studi per migliorare il mondo agricolo e creare lavoro». (Fonte Gazzetta del Sud)



27 Gennaio 20133

Joniambiente nella bufera

L'allarme del presidente Rubbino: «È fondamentale riuscire a recuperare anche una parte delle somme per far fronte ai pagamenti» L'assessore all'Ecologia di Bronte, Petralia: «Noi siamo in regola: non accettiamo qualsiasi disservizio causato dai debiti di altri Comuni»

«L'Aimeri non ha pagato, la situazione è drammatica

Netturbini senza stipendi e discariche a rischio chiusura»

Non sono passati neanche due mesi da quando un incontro in Prefettura a Catania ha convinto i sindaci dei quattordici Comuni che sono serviti dalla Joniambiente a pagare parte delle proprie quote sociali per evitare lo sciopero degli operatori ecologici nei giorni delle festività natalizie, che il rischio che questi incrocino le braccia nei prossimi giorni torna in tutta la sua drammaticità. A lanciare l'allarme è il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, che ha inviato a tutti i sindaci un sms che non lascia dubbi ad interpretazioni.

«L'Aimeri ambiente - scrive Rubbino nel suo messaggio telefonico - non è riuscita a pagare lo stipendio di dicembre agli operatori ecologici. La Sicula trasporti e l'Oikos (ovvero le due discariche che accolgono i rifiuti provenienti da tutti e quattordici Comuni) minacciano la chiusura delle discariche. Se non riusciamo a recuperare le somme per far fronte anche a solo una parte dei pagamenti dovuti, nei prossimi giorni la situazione diventerà drammatica». Poi a noi Rubbino afferma: «Purtroppo la situazione e gli argomenti sono sempre gli stessi. Ho convocato un Consiglio di assemblea per giovedì. Fra gli argomenti all'ordine del giorno c'è quello della situazione finanziaria».

«Mi rendo conto - ribadisce - della situazione economica dei Comuni, ma questi devono capire che il pagamento delle rispettive quote per l'espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti deve rappresentare una priorità». «Da decreto regionale - continua il presidente - la vita delle Ato è stata prorogata fino a settembre. Noi rispetteremo con grandissimo impegno i dettami normativi, ma sarebbe stato meglio accorciare il più possibile la fase di transizione e trasferire al più presto tutte le competenze direttamente ai Comuni, gli unici – conclude il presidente della Joniambiente - in grado di assumersi con efficacia la responsabilità della raccolta dei rifiuti nei propri Comuni».

L'assessore all'Ecologia ed ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia, però insorge: «Bronte - afferma - è in regola con tutti i pagamenti. Per esserlo ha fatto dei sacrifici, ridotto alcuni servizi ed eliminato ogni spesa considerata superflua». «Non è possibile di conseguenza accettare qualsiasi forma di disservizio causato dai debiti degli altri Comuni. Non me ne vogliano i colleghi assessori ed i sindaci, ma giovedì chiederò il rispetto del principio che prevede che nei Comuni in regola con i pagamenti non si verifichino disservizi». «Chiederò inoltre - aggiunge Petralia - che quanto deliberato venga notificato alla Prefettura. Dispiace dirlo, ma tutte le mie preoccupazioni manifestate in precedenza si stanno manifestando. E' arrivato il momento di individuare soluzioni immediate e definitive, nell'attesa che la gestione del servizio ci venga restituita». [Fonte: La Sicilia]



23 Gennaio 2013

MERCATO COPERTO

I lavori del Mercato coperto di via Mosè erano stati avviati a Gennaio 2007. Per realizzarlo sono stati necessari ben 3 milioni e 308 mila euro finanziati dieci anni prima dall’assessorato regionale alla Cooperazione. L’area occupata, oggetto di reiterate polemiche e contestazioni, è di 2682 metri quadrati e prevedeva circa 60 punti vendita grandi dai 4 ai 6 metri quadrati, ognuno dotato di impianti e servizi indipendenti”.

241 mila euro per valorizzare il Mercato di via Mosè

“Potrebbe diventare la naturale vetrina dei nostri prodotti”

Bronte, Mercato copertoFondi europei per valorizzare ed utilizzare il mercato coperto di via Mosè. Li ha ottenuti il Comune che ha ricevuto dal Gal Etna un finanziamento di 241 mila euro per l’acquisizione di beni e servizi necessari a trasformare una parte della grande area area, in un efficiente mercato dei prodotti tipici locali. “Il mercato coperto – afferma il sindaco Firrarello – rappresenta una grande risorsa che dobbiamo utilizzare al meglio affinché si trasformi in un volano per l’economia con ricadute positive nel territorio. Certo se avessi deciso io quando è stato chiesto il finanziamento lo avrei progettato in un altro sito, ma sono convinto che con le giuste iniziative questo possa diventare la naturale vetrina dei nostri prodotti”.

E Firrarello cogliendo l’occasione dei bandi pubblicati dal Gal Etna, ha chiesto agli uffici comunali di partecipare. E così l’Area sviluppo economico, ha preparato il progetto, oggi premiato dal Gal. «Il progetto – afferma il responsabile dell’Area Nino Minio - intende sviluppare attività e servizi all’intero del mercato, attraverso 3 direttrici. La prima per creare una efficiente “governance” che possibilmente coinvolga anche i Comuni vicini, la seconda per creare assistenza ai fruitori e la necessaria promozione turistico enogastronomica, ed infine la terza per dotare la struttura delle attrezzature necessarie.» Ed in effetti, fra le altre cose, il progetto prevede l’acquisto di gazebo espositivi per gli operatori locali, l’installazione di un sistema di videosorveglianza ed il cablaggio dell’intera area. “Il nostro obiettivo – conclude il sindaco – è quello di intercettare quella nicchia di turismo enogastronomico che negli ultimi anni ha segnato un trend in ascesa. Bronte ha tutto per raggiungere questo obiettivo, vantando storia, cultura ed un patrimonio ambientale invidiabile, oltre naturalmente ad un ricco paniere dei prodotti tipici. Una cittadina per crescere ha bisogno di svilupparsi in diversi settori, – conclude – il turismo dei prodotti tipici è uno di questi”.



22 Gennaio 2013

Elezioni 2013

Esce di scena Firrarello, entra Castiglione

E’ stata confermata la previsione che voleva il nostro Giuseppe Castiglione candidato per il Pdl nella lista della Sicilia orientale per la Camera. E' stato inserito al terzo posto della lista preceduto dall’ex ministro Martino e dalla Prestigiacono ed ha buone possibilità di essere eletto. Niente da fare invece per il nostro sindaco. Pino Firrarello dopo oltre sedici anni lascia Palazzo Madama. Era entrato da deputato a Palazzo d’Orleans nel 1986 per poi andare a sedere fra gli scranni del Senato ininterrottamente dal 1996. All'orizzonte un altro candidato brontese si affaccia alla politica: è Biagio Sciavarrello titolare della storica edicola del Corso Umberto. Si presenta per il Senato, nella nostra circoscrizione, tra le fila (è il quarto della lista) di una forza politica di estrema destra, Forza Nuova, che però corre da sola senza nessun apparentamento.


22 Gennaio 2013

Esce di scena, non ricandidato al Senato, Pino Firrarello, e non risparmia colpi a nessuno. «Avevo già deciso di non ricandidarmi e avevo ragione: in lista c’è gente che non rappresenta nulla. Berlusconi? Ha dimostrato da premier troppe lacune. Io speravo in una sfida Renzi-Alfano».

«Il Cavaliere imbattibile in campagna elettorale ma premier lacunoso»

Intervista di Andrea Lodato a Pino Firrarello

Sen. Pino Firrarello, sindaco di Bronte«Il Cavaliere? Come premier ha già mostrato troppe lacune»

Bronte. Nel giorno in cui arriva la conferma ufficiale che non sarà ricandidato alle elezioni Politiche, il senatore Pino Firrarello, sindaco di Bronte, conferma il fatto che quando decide di parlare, beh non risparmia nessuno. Ma si deve partire dalla premessa sulla sua mancata ricandidatura per cogliere tutto il senso dei giudizi che vengono dopo. «Da tempo avevo deciso di non ricandidarmi, lo dico da almeno un anno e lo sapevano tutti. Avrei cambiato idea soltanto se si fosse votato con le preferenze, perché sarebbe stato interessante, a quel punto, confrontarsi su quel piano anche all’interno del mio partito. Invece siamo sempre a quel sistema elettorale e devo vedere ricandidato un personaggio come Antonio Martino, certamente preparato nel suo campo ma politicamente inconsistente o la signora Prestigiacomo, che non rappresenta nulla di nulla. A questo punto me ne vado». Insomma scelta maturata nel tempo, ma non senza strascichi polemici per chi, dice Firrarello, da anni si fa trainare. E ora?
«Ora assistiamo a gente che cambia casacca, che scappa qua e là pur di salvare un posto, senza un minimo di coerenza. Hanno ragione i cittadini a mostrarsi indignati. Ed è colpa anche di chi avrebbe potuto cambiare la storia di questo Paese, facilitando il rinnovamento ma non lo ha fatto».

Firrarello sponsor del ricambio generazione e di una sfida Alfano-Renzi. «Incarnano il nuovo, con dinamiche e tempi e linguaggi moderni, invece il centrosinistra ripropone Bersani che, certamente, ha un suo stile, ma non incarna certo il desiderio di rinnovamento, quella marcia in più che vorrebbe il Paese».

Il serio, rigoroso, forse un po’ grigio, secondo Firrarello, segretario del Pd da una parte, il Cavaliere dall’altro. Berlusconi?
«Imbattibile. In campagna elettorale, dico. Come presidente del Consiglio ha già dimostrato quanto vale e quante lacune, purtroppo, ha. Non credo proprio che potrebbe dare e fare di più adesso, quel che aveva da dare lo ha dato».
Quasi quasi tranchant anche con il Cavaliere, Firrarello non fa sconti. «Sono cose che penso e che dico da tempo - spiega ancora - certo non mi si potrà dire di tirarle fuori adesso».

Ma avrà influito sulla scelta finale anche il fatto che nell’alveo del Pdl è tornato a scorrere anche il torrente autonomista di Raffaele Lombardo? Dopo tanti scontri, anche feroci...
«Lombardo? Anche questo era scritto, guardate, non mi ha sorpreso per niente. E lui, del resto, ha una casacca per ogni occasione, per ogni circostanza e per ogni alleanza. Ma come può essere ancora, anche vagamente, credibile questa politica?».

Per Pino Firrarello il fenomeno più inquietante di queste ore è il bussare di molti alla porta di Rosario Crocetta.
«Non giudico ancora il lavoro del presidente della Regione, perché ha cominciato da poco, ma mi stupisce vedere tanti personaggi che ieri erano attaccati da Crocetta, accorrere oggi dal governatore, chiedere rifugio. E’ un segno dei tempi anche questo, un brutto segno».

Firrarello entra nella sua stanza di sindaco, si siede e annuncia: «Starò qui altri due anni e mezzo, per fare ancora cose positive per Bronte. E continuerò a fare politica, a livello provincia, con gli amici. Certo non mi ritiro? ».
Ma che fa, senatore, sta pensando di candidarsi alla Presidenza di Palazzo Minoriti? «Ma che fa lei, scherza. Manco per sogno. Ruoli istituzionali basta. Davvero basta». [fonte La Sicilia]


10 Gennaio 2013

Elezioni - Candidati e liste

I partiti catanesi alle grandi manovre per scegliere i nomi

Pdl e i grillini alle prese col nodo dei primi della lista

Mancano poco più di 10 giorni alla presentazione ufficiale delle liste e nei partiti c’è grande fermento. Resi noti i nomi dei candidati catanesi del Pd, usciti dalle primarie (al secondo posto nella Sicilia orientale ci sarà il deputato uscente Giuseppe Berretta), la prossima settimana saranno anche gli altri grossi schieramenti ad annunciare le liste. C’è attesa per capire come si presenterà alla competizione elettorale il Pdl che non ha più l’appeal degli anni scorsi, ma a Catania nelle ultime regionali ha raggiunto il 17%.
Al momento ci sarebbero continue consultazioni per capire, se Silvio Berlusconi si presenterà davvero capolista nella Sicilia orientale, chi saranno i candidati inseriti subito dopo di lui. Al secondo posto di lista potrebbero esserci o il deputato uscente Basilio Catanoso o il coordinatore regionale del partito, Giuseppe Castiglione, che ha lasciato la presidenza della Provincia proprio per candidarsi alle Politiche. (…) Visto che le possibilità di farsi eleggere sono risicate sarà utile capire come questi esponenti saranno piazzati in lista perché ad avere grandi chance saranno solo i «primi». Nel Pdl, a sorpresa, nella lista per il Senato dovrebbe trovare posto anche il sen. uscente Pino Firrarello, suocero di Castiglione, che in un primo tempo molti davano per non candidato. (…) L’uomo forte dell’Unione di centro a Catania, il capogruppo all’Ars Lino Leanza non sarà candidato. (…) [G. Bon., La Sicilia]



22 Gennaio 2013

Scatta l'operazione Carnevale sicuro

Come ogni anno il carnevale oltre ad essere allegro e festoso sarà sicuro e tranquillo. Il sindaco Firrarello ha firmato l’ordinanza che vieta, per tutto il periodo carnascialesco, la “vendita, l’uso e la detenzione di bombolette spray contenenti materiale schiumogeno e colorante, ad eccezione di strisce filanti colorate, nonché di altri articoli fastidiosi e molesti in uso nel periodo di carnevale, quali fialette puzzolenti polverine pruriginose, manganelli lunghi più di 40 centimetri, petardi, fiaccole d’ogni genere e spruzzi d’acqua”. L’ordinanza guarda anche alla sicurezza in generale limitando l’uso del casco solo se si è alla guida di motocicli e ciclomotori: “Il divieto - afferma Firrarello – è doveroso per salvaguardare la salute dei cittadini e soprattutto dei bambini. Pensate che il Ministero della Salute ha pubblicato un report sui rischi che si corrono quando si viene a contatto con alcune sostanze irritanti per gli occhi e per la pelle spruzzate da alcune bombolette spray. Il report ci ha anche segnalato come lo scorso anno, a seguito dell’intervento dei carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazione), sono stati ritirati e richiamati dal commercio alcuni gadget tradizionalmente usati a Carnevale come bombolette di stelle filanti, provenienti dalla Cina, perché considerati pericolosi. Tutto questo ci fa capire come sia necessario porre in essere tutte le condizioni affinché i prodotti potenzialmente dannosi per la salute non vengano utilizzati”. Poi Firrarello conclude: “Il carnevale è una bella festa che deve essere a misura dei bambini e delle loro famiglie”.
A vigilare affinché l’ordinanza venga rispettata sarà il Corpo di Polizia municipale insieme alle altre Forze dell’Ordine che operano nel territorio. Chi trasgredisce sarà punito con una sanzione amministrativa pari a 200 euro.



22 Gennaio 2013

Firrarello

“Bronte ha bisogno dell'Alberghiero”

Con l’Alberghiero diventerebbe una piccola capitale della formazione
“L’offerta formativa che offre Bronte è già abbastanza ampia, ma dobbiamo fare il possibile affinché ci sia anche l’Istituto Alberghiero”. Lo ha affermato il sindaco Firrarello durante un vertice tenuto nel Palazzo municipale con i dirigenti scolastici di Bronte. “Lo dobbiamo – ha aggiunto – fare per gli oltre 150 studenti di Bronte che ogni mattina viaggiano in pullman verso Randazzo e Biancavilla dove è possibile frequentare questo indirizzo di studi.

Del resto – ha continuato - io condivido la loro scelta. L’Alberghiero è un indirizzo che da buone possibilità di inserirsi presto nel mondo del lavoro, grazie ad crescita dell’intero settore turistico alberghiero nel territorio. Di conseguenza un’Amministrazione cui sta a cuore il mondo della scuola ed il futuro dei propri studenti non può trascurare il messaggio che, scegliendo questo indirizzo di studi, questi ci hanno fatto arrivare”. Ed a Bronte le possibilità tecniche per ospitare un Istituto Alberghiero ci sono tutte. L’Itc “Benedetto Radice”, infatti, potrebbe mettere a disposizione un’attrezzata cucina, ottima per essere utilizzata come laboratorio.

Ed il dirigente dell’Itc, prof. Giovanni Mineri, è pronto a presentare la domanda. Con l’istituto Alberghiero, Bronte diventerebbe una piccola capitale della formazione. Gli studenti, infatti, già possono scegliere fra gli indirizzi Classico, Scientifico, Artistico, Itc tecnico commerciale per geometri e per Informatici, Ipsia, Ipsaa e Liceo della comunicazione. A questi indirizzi, inoltre si potrebbe anche aggiungere il Liceo scientifico ad indirizzo Sportivo che il dirigente dell’Istituto Capizzi, Grazia Emmanuele, ha annunciato di voler richiedere. “Gli studenti rappresentano il nostro futuro. – ha concluso Firrarello – Più ampia è l’offerta di studi che mettiamo a loro disposizione, maggiori saranno le possibilità che questi diventino protagonisti della società del domani”.



22 Gennaio 2013

Bronte sulle tv satellitari

“Viva l’Italia channel” e “Made in Italy” parlano di Bronte

Bronte, le sue bellezze, la sua economia e le sue tradizioni ieri sera alle 18,30 sono state descritte da “Piccola grande Italia”, la fortunata trasmissione televisiva che racconta il nostro Paese dai canali satellitari “Viva l’Italia channel” e “Made in Italy”, rispettivamente canale 879 e 875 della piattaforma Sky. La puntata che parla del pistacchio, dell’Etna, del Castello Nelson e delle tradizioni brontesi andrà in replica negli stessi canali satellitari domani 23 alle ore 13 e sabato 26 gennaio alle ore 21,30. “Il modo migliore - hanno affermato il sindaco e l’assessore alla Cultura – per promuovere le bellezze architettoniche ed ambientali di Bronte”.




20 Gennaio 2013

Rifiuti, onda lunga «forza 4»

Progetto unico. I Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Cesarò a braccetto

Prime prove per gestire autonomamente il servizio della raccolta dei rifiuti nel rispetto della circolare regionale. A tal proposito, si è svolta al Comune di Bronte un vertice fra i sindaci dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Cesarò intenzionati a sottoporre al più presto all’Agenzia regionale dei rifiuti un progetto indipendente che veda i quattro Comuni insieme nella raccolta dei rifiuti urbani. Per questo motivo, all’incontro hanno partecipato l’assessore all’Ecologia del Comune di Bronte, Biagio Petralia, il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, quello di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio e il primo cittadino di Cesarò, Salvatore Calì. Con loro Antonino Longo, vice presidente del Consiglio comunale di Cesarò ed Angelo Lupica, dirigente dell’Ufficio tecnico di Maniace e Maletto. «Bisogna verificare – ha affermato Petralia - le condizioni per gestire il servizio di igiene urbana insieme. Vanno individuate tutte le criticità, per evitare il ripetersi degli stessi problemi che in questo momento subiamo con l’Ato».
I Comuni di Maletto, Maniace e Cesarò sono già riuniti in “Unione” che eventualmente si unirebbe a Bronte, con il sindaco di Cesarò intenzionato a chiedere il passaggio del proprio Comune dalla Provincia di Messina a quella di Catania. All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Bronte, Pino Firrarello: «A mio avviso – ha affermato – si dovrebbe coinvolgere anche Randazzo. Dobbiamo essere celeri. Io da tempo ho incaricato i miei uffici di preparare una nostra gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti. Che si riuniscano gli Uffici tecnici per la redazione comune del progetto». [Fonte: La Sicilia]

 
 

15 Gennaio 2013

Sulla fogna di via MAratona

La prima notizia che troviamo nei nostri archivi sulla fogna in Via Maratona è dell'Agosto 2008 con l'annuncio del Comune sui lavori imminenti per la "fognatura di via Sardegna ed il rifacimento di via Maratona, dove mancano i servizi primari”. Passano solo pochi mesi e a settembre, su La Sicilia, spiccava il titolo "Fognatura in via Maratona, si parte" e l'articolo si dilungava sulle «buone notizie per i residenti di via Maratona, la strada di contrada Santissimo Cristo che ancora non è dotata di servizi primari come la fognatura». Allora intervennero l'allora vice sindaco Calanna che dichiarò che il progetto era già pronto, l'assessore Pecorino che oltre alla fognatura prometteva tutti i servizi necessari ed il sindaco che aggiungeva che «realizzare i lavori di urbanizzazione primaria è un dovere di ogni amministrazione comunale». Passavano nel completo silenzio due anni e ad Aprile 2010 il Comune finalmente segnalava che «alla gara (importo di 260 mila euro) per la sistemazione di un tratto di via Maratona, avevano partecipato addirittura 518 ditte». Un record! Sembrava fatta finalmente ma, un anno dopo, ad aprile 2011, nel Piano triennale delle opere pubbliche si continuava ancora a parlare> dei "lavori di sistemazione di via Maratona": erano inseriti al sesto posto dopo la costruzione di un eliporto. Sono trascorsi altri due anni, dell'eliporto nemmeno l'ombra ma anche dei lavori di via Maratona! Ed oggi se ne riparla, la fognatura di via Maratona torna nuovamente alla ribalta. Sarà la volta buona?


Il sindaco Firrarello garantisce l’urbanizzazione di una strada ancora senza rete fognante

«Via Maratona quest’anno avrà tutto»

«Il 2013 sarà l’anno di via Maratona». Lo assicura il sindaco Pino Firrarello che ha dato mandato all’Ufficio tecnico del Comune di garantire massima priorità alla risoluzione del problema di questa via dove risiedono diverse famiglie. Questa strada, è ancora in terra battuta, senza fognatura ed è raggiunta con difficoltà dai mezzi di soccorso. Pur essendo a due passi dal viale Kennedy, lo sbocco è ostruito dalla presenza un terreno privato che deve essere espropriato, mentre dall’altra parte il transito è veramente difficile perché si innesta con la stretta via Bottego le cui pendenze sono proibitive per i mezzi pesanti o di soccorso.

Di conseguenza i residenti si sentono isolati e per questo hanno deciso di riunirsi in un comitato: «Abbiamo costituito questo comitato per rivendicare i nostri diritti. - ci dice la presidente Maria Calì – Chiediamo che questa strada venga completata, vengano realizzate le opere di urbanizzazioni e venga liberato il transito verso viale Kennedy, attraverso l’esproprio del terreno privato». «Non abbiamo neanche la fognatura funzionate. – aggiunge Giuseppe Arcifa – La verità è che fino a oggi abbiamo ricevuto solo promesse e qui, non essendoci vie di sbocco, c’è soprattutto un problema di protezione civile». Ed il comitato è visto con favore dal consigliere comunale Graziano Calanna: «La costituzione di comitati cittadini – ci dice - rappresenta un fatto positivo, visto che si traduce in una forma di democrazia partecipata. Spero vivamente che si possano finalmente risolvere i seri problemi di una zona che, benché colma di residenti, pare essere stata dimenticata dal sindaco». Il sindaco dal canto suo però, annuncia che l’esproprio del terreno privato è prossimo e replica: «Non abbiamo mai dimenticato qualcuno. Se siamo arrivati quasi alla definizione dell’esproprio vuol dire che nei mesi scorsi abbiamo affrontato tutti i problemi. Lo scorso anno abbiamo rinviato l’esproprio per non sforare il patto di stabilità, ma il 2013 sarà l’anno dei residenti di via Maratona». [La Sicilia]



13 Gennaio 2013

Il congresso straordinario provinciale per l’unione tra Uilta e Uilcem

«Comparto tessile da salvare»

Il congresso straordinario provinciale per l’unificazione della Uilta con la Uilcem, celebrato ieri nella sala consiliare del Comune di Bronte, è stata l’occasione per la Uil di fare il punto della situazione sul comparto tessile a Bronte.
Il segretario provinciale di categoria di Catania e Siracusa, Salvino Luca ha lanciato un vero e proprio grido di allarme: «Negli anni 80 – ha affermato – a Bronte ben 32 aziende producevano continuamente capi per le grandi firme, garantendo lavoro e risorse. Oggi sono pochissime. Solo qualcuno riceve commesse in abbondanza, ma dei circa 1000 lavoratori solo in 150 oggi sono impiegati. Oltre a ciò per più di 500 lavoratrici sta per esaurirsi la cassa integrazione e presto rimarranno senza reddito». «E‘ necessario cambiare rotta, con le nostre aziende che devono compiere lo sforzo di diventare protagonisti della produzione. A nulla sono servite le varia iniziative poste in essere dalla Provincia o da altre istituzioni».

Luca nella sua relazione però non si è solo soffermato alla crisi di commesse che, anche a causa della delocalizzazione del lavoro, sta penalizzando il distretto brontese, ma ha sottolineato come ancora oggi si verifichino condizioni di sfruttamento e di sotto salario. Al congresso hanno partecipato numerose autorità. Presente il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta che ha augurato buon lavoro ai congressisti e l’imprenditore Silio Barbagallo. Con loro i componenti del comitato provinciale sindacale di Catania, Rosario Laurini segretario confederale, Franco Prezzavento, l’on. Gianfranco Vullo, una nutrita delegazione di rappresentanti della provincia di Siracusa, ed il segretario generale della Uil di Catania, Angelo Mattone. Alla fine la votazione dei delegati al congresso nazionale. Sono risultati eletti Salvino Luca per Catania e Vito Palumbo per Siracusa. [Fonte: La Sicilia]



10 Gennaio 2013

Si è dimesso l’assessore Nunzio Castiglione

«Mi dimetto per motivi personali»

NUNZIO CASTIGLIONENunzio Castiglione lascia la Giunta Firrarello e non è più assessore del Comune di Bronte. Ha presentato nelle mani del sindaco Pino Firrarello le sue irrevocabili dimissioni, derivanti esclusivamente da impegni di natura personale, chiudendo una esperienza amministrativa iniziata nel giugno del 2010. Nominato subito dopo le elezioni amministrative del maggio 2010, infatti, Castiglione si è occupato di Agricoltura, Artigianato, Commercio, Verde pubblico, Servizi cimiteriali ed Urbanistica.

“Lascio la carica di assessore – ha affermato – esclusivamente per motivi personali e di lavoro. Sono stati 2 anni e mezzo di intenso lavoro al servizio di Bronte e dei miei concittadini. Tantissimi i provvedimenti adottati, tutti, a mio avviso tesi a migliorare la mia città con l’obbiettivo di attuare il bene comune”.

Nunzio Castiglione, nelle ultime elezioni amministrative (2010), era stato eletto al Consiglio comunale con 226 voti nella lista Firrarello Sindaco. Nominato assessore da Firrarello il 19 giugno 2010 si era allora dimesso da consigliere comunale. E all’ormai ex assessore sono giunti i ringraziamenti per il lavoro svolto da parte del sindaco Firrarello.



10 Gennaio 2013

Marisa Mazzaglia presidente del Parco dell’Etna

Nominata da Crocetta. Assessore al Comune di Nicolosi, è la prima donna a guidare un simile Ente in Sicilia

«La nomina di Marisa Mazzaglia presidente del Parco dell’Etna, area naturale protetta della Regione Siciliana, istituita nel 1987, è un altro importante tassello verso il ripristino della legalità in Sicilia». A ribadirlo è Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale del Movimento Crocetta, che non ha dubbi sull’importanza che tale nomina avrà sull’intero territorio pedemontano. «Esprimo totale soddisfazione per la nomina della Mazzaglia a presidente del parco dell’Etna. Oltre ad avere competenza e professionalità, sono certo trasformerà il Parco in un volano per l’economia che coinvolgerà tutti i Comuni interessati. Auguro a Marisa Mazzaglia i più sentiti auguri di buon lavoro, certi del suo impegno».

Marisa Mazzaglia, assessore al Comune di Nicolosi con deleghe al Turismo, Spettacolo, Politiche per l’Etna, subentra quindi al commissario Giuseppe Calaciura, insediatosi nell’agosto 2012. La nomina, proposta dalla Giunta regionale alla prima donna presidente di un parco in Sicilia, è stata ratificata dal presidente Crocetta con gli opportuni adempimenti di legge. «Questa nomina - sottolinea con orgoglio Marisa Mazzaglia - arriva dopo anni di commissariamento, ristabilendo finalmente l’ordine naturale delle cariche amministrative all’interno del Parco. Ringrazio il presidente Crocetta per la fiducia accordatami e lavorerò subito affinché tra le priorità ci sia di nuovo il territorio e la necessaria collaborazione con tutte le comunità montane, che devono essere - conclude Mazzaglia – nuovamente protagoniste della vita del Parco, riappropriandosi di un ruolo primario nelle scelte dell’Ente». [Fonte: La Sicilia]



3 Gennaio 2013

Il cambiamento della città raccontato dai protagonisti

Pino Firrarello, 50 anni vissuti a Bronte

Alle ore 16 di sabato 5 gennaio, presso i locali di Villa Etrusca, il sindaco Firrarello incontra amici e simpatizzanti per rivivere con loro i “50 anni vissuti a Bronte” ed “il cambiamento della città raccontato dai protagonisti”. Questo sarà il tema dell’incontro nel quale, moderatore il giornalista Nicola Savoca, interverranno e daranno un loro contributo:

Ing. Salvatore Caudullo, L’evoluzione urbanistica a Bronte
Arch. Luigi Longhitano, I fatti del 1860 ed il primo strumento urbanistico di Bronte
Prof. Gino Schilirò, La vita sociale 50 anni fa a Bronte
On. Salvatore Leanza, La collaborazione politica DC-PSI

Sig. Nino Paparo, Com’è nata un’amicizia
Dott.ssa Maria Schilirò, La testimonianza femminile in politica
Don Luigi Camuto, La chiesa guida della crescita sociale
On. Franco Catania, L’industria tessile a Bronte
On. Giuseppe Castiglione, Dalle royalties alla sdemanializzazione.

La relazione del sindaco, sen. Giuseppe Firrarello, concluderà l’incontro.

Il senatore non è nuovo ad eventi di questo tipo. L'incontro di sabato, infatti, ricalca quello di dieci anni fa quando Firrarello, negli stessi locali, in un salone gremitissimo, ripercorse e festeggiò insieme a quasi 300 persone la sua attività politica nei suoi "primi" 40 anni trascorsi a Bronte.

6 Gennaio 2013

IERI SERA L’INCONTRO SUGLI ANNI VISSUTI A BRONTE DAL SINDACO PINO FIRRARELLO

«Cinquant’anni di storia raccontati dai protagonisti»

«Mettere a confronto la Bronte di 50 anni fa con quella di oggi vuol dire evidenziare una espansione urbanistica ed una crescita sociale forse unici». Lo ha chiaramente affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, durante l’incontro svoltosi ieri sera nella gremita sala conferenze di Villa Etrusca a Bronte, sul tema “Pino Firrarello, 50 anni vissuti a Bronte. Il cambiamento raccontato dai protagonisti”. Durante l’incontro, grazie ai ricordi e alle testimonianze di alcuni dei protagonisti del tempo, è stata ricostruita 50 anni di storia tutta brontese, una pagina di vita politica e sociale che ha caratterizzato positivamente la vita dell’intera cittadina, vedendo crescere l’intera comunità. Ottimamente moderati dal giornalista Nicola Savoca, a raccontare 50 anni di storia sono stati l’ing. Salvatore Caudullo che ha descritto “l’evoluzione urbanistica a Bronte”, l’arch. Luigi Longhitano che si è soffermato sui “fatti del 1860 e sul primo strumento urbanistico di Bronte”. Il prof. Gino Schilirò ha raccontato “la vita sociale 50 anni fa a Bronte”, Nuccio Gatto ha dato testimonianza della “collaborazione politica fra Dc e Psi”. Nino Paparo ha raccontato la sua amicizia con Firrarello e la dottoressa Maria Schiliró “la testimonianza femminile in politica”. Presente anche don Luigi Camuto perché “la Chiesa ha contribuito alla crescita sociale”.

Infine si è avuto il contributo dell’on. Giuseppe Castiglione che a Bronte ha fatto arrivare i fondi delle royalties e sdemanializzato i terreni gravati da uso civico.

«Quando arrivai a Bronte 50 anni fa – spiega Pino Firrarello – il perimetro urbano era particolarmente ristretto. Molti dei quartieri di oggi non esistevano. Eppure il numero degli abitanti era più o meno lo stesso di oggi. Dagli Anni Sessanta in poi i brontesi seppero crescere, riuscendo a migliorare le proprie condizioni di vita. Ovvio che gran parte del merito è tutto loro, ma ovviamente furono assecondati ed aiutati da una classe politica e dirigente che ha saputo assecondare le richieste e dettare i tempi ed i modi della crescita. Crescita – ha continuato il sindaco – che è stata possibile innanzi tutto grazie alla collaborazione fra Dc e Psi. Oggi Bronte è una delle cittadina che può paragonarsi alla più felici realtà italiane. Vanta un’offerta formativa fra le più complete ed una serie di servizi che altri non riescono ad avere. Frutto di un percorso iniziato – ha concluso Firrarello – che le future classi dirigenti devono continuare”. [Fonte La Sicilia]



2 Gennaio 2013

Al Teatro comunale il "Corpo bandistico S. Biagio"

Applausi per il Concerto di fine anno

Osservato un minuto di silenzio per padre Nino

Applausi a scena aperta per il Corpo bandistico San Biagio di Bronte che, in un Teatro comunale gremito di cittadini, si è esibito nell’ormai tradizionale concerto di fine anno. Egregiamente diretta dal maestro Melo Melardi, la banda ha eseguito brani di musica classica e moderna. Prima del concerto è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di mons. Antonino Longhitano.

Ad applaudire di componenti della banda ed il loro maestro, il sindaco Pino Firrarello con la Giunta e numerosi consiglieri comunali, l’ex presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, numerose autorità ed il pubblico che ha apprezzato l’esibizione dei giovanissimi della banda, che, diretti dal maestro Angelo Zirilli, hanno eseguito dei brani natalizi.



30 Dicembre 2012

ARS, SÌ ALLA PROROGA DEGLI ATO FINO A SETTEMBRE. LA REGIONE AVVIA ISPEZIONI NELLE DISCARICHE PRIVATE

In Sicilia la gestione della raccolta dei rifiuti torna ai Comuni

Con 51 voti a favore e 22 astenuti, l’Ars ha approvato il ddl governativo che stabilisce la proroga degli Ato Rifiuti a settembre 2013. In attesa che si provveda alla formulazione di un provvedimento legislativo organico che riveda l’impostazione della raccolta rifiuti.
Da qui a settembre, se i comuni lo vorranno, potranno passare alla gestione diretta dei rifiuti e uscire dagli Ato. All’approvazione di questo ddl si è pervenuti dopo l’accelerazione impressa dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: in buona sostanza, gli emendamenti presentati sono stati accantonati e rinviati al provvedimento legislativo di riforma organica del settore. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’assessore all’Energia Nicolò Marino e l’intero governo sono soddisfatti per l’approvazione del ddl. «I Comuni - dice il governatore - potranno in forma singola o associata provvedere alla gestione della raccolta dei rifiuti. Con questo provvedimento miriamo a un abbattimento dei costi e a un miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini». (...) (Giovanni Ciancimino, La Sicilia)



28 Dicembre 2012

BRONTE IN LUTTO

E’ morto mons. Nino Longhitano

Gioviale ed allegro fu un vero educatore di giovani

Mons. Antonino LonghitanoE' tornato alla casa del Padre mons. Nino Longhitano, 74 anni, vicario foraneo del 150° vicariato pastorale dell’Arcidiocesi che comprende le comunità ecclesiali di Bronte, Maletto e Maniace. La notizia della sua improvvisa scomparsa si è sparsa in un baleno ed ha creato sgomento in tutta la cittadinanza brontese e dei paesi vicini. Mons. Longhitano, infatti, era conosciutissimo per le sue attività pastorali e le molteplici iniziative.

Era il rettore del Santuario diocesano della Madonna Annunziata, la chiesa che più di ogni altra sta nel cuore dei fedeli brontesi; presidente della Fondazione Istituto “S. Vincenzo de Paoli - Padre Marcantonio” da lui guidata con passione ed amorevole dedizione; docente di Storia della Filosofia Antica nello Studio Teologico S. Paolo di Catania e componente del Cda del Real Collegio Capizzi.

Pochi mesi fa, in occasione dei solenni festeggiamenti della Madonna Annunziata aveva festeggiato il suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale e, ad Ottobre, aveva finalmente inaugurato il nuovo “Nucleo Alzheimer” intitolato a Sant’Antonio da Padova da lui fortemente voluto e nelle cui costruzione si era impegnato con tutte le sue forze. I funerali di mons. Nino Longhitano si terranno domani 29 dicembre alle ore 11.00, a Bronte presso la Chiesa Madre (SS. Trinità) in Piazza Matrice.  IN RICORDO DI PADRE NINO


29 Dicembre 2012

Si è spento Mons. Longhitano, rettore del santuario della Madonna Annunziata. «Piangiamo un grande sacerdote»

Il cuore buono di padre Nino non ce l’ha fatta

Mons. Antonino Longhitano era stato operato recentemente per problemi cardiaci, ma una complicazione ne ha provocato la morte

Non solo il clero, ma tutta la religiosissima Bronte piange la scomparsa di uno degli uomini più rappresentativi della storia dei nostri giorni. Dopo aver subito un difficile intervento chirurgico, questa notte, all’età di 75 anni, si è spento in una clinica, monsignor Antonino Longhitano, vicario foraneo del 15’ vicariato e rettore del Santuario della Madonna Annunziata. Padre Nino, come tutti amavano chiamarlo, rinviava da quasi 10 anni un intervento chirurgico al cuore che ormai non era più possibile rimandare. La città aveva gioito quando i medici avevano assicurato che l’intervento era riuscito perfettamente. Una successiva complicazione, però, ha fatto precipitare il quadro clinico fino a provocarne la morte. Tutti conoscevano ed apprezzavano padre Nino, e non solo per sua la capacità di non risparmiarsi mai, ma per essersi distinto nella fattiva opera a favore dei giovani e dei bisognosi. Era, infatti, rettore del Piccolo seminario arcivescovile, ed era anche direttore della Casa di riposo San Vincenzo De Paoli.

Nell’agosto scorso aveva festeggiato i suoi 50 anni al servizio di Dio, ricevendo da tutta Bronte testimonianza di affetto. Ha lasciato, eccome, la sua traccia nella società brontese, rilanciando le attività all’interno della casa di riposo e fondando, con tenacia e volontà, il modernissimo “Centro Alzheimer”, inaugurato appena qualche mese fa. Per tutti aveva sempre una parola di sostegno e di aiuto e tutti lo ricordano per la sua saggezza e benevolenza.

“Bronte – ha affermato il sindaco Pino Firrarello particolarmente affranto - ha perduto un grande sacerdote. Sono certo che in futuro sarà annoverato fra gli uomini illustri di questa città perché capace di svolgere una grande attività sociale. Aver valorizzato la Casa di riposo e fondato il centro Alzheimer ne solo gli esempi più evidenti. Sommando l’impegno religioso a quello scolastico penso bene di utilizzare il Collegio Capizzi per dare ai giovani una preparazione scolastica, adeguando l’opera del “Venerabile” ai tempi moderni. Piangiamo – ha concluso - un grande sacerdote ed un grande uomo”. Gli spettacoli natalizi di ieri sono stati sospesi. La camera ardente è stata allestita presso il Santuario dell’Annunziata. Il funerale sarà celebrato domani mattina alle 11, presso la chiesa della Matrice, dall’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina. (Fonte La Sicilia)


30 Dicembre 2012

L’ultimo affettuoso saluto a padre Nino

Matrice gremita per i funerali di padre Longhitano. «Infondeva a tutti amore e amicizia»
Una chiesa della Matrice di Bronte, gremita di fedeli, ha rivolto l’ultimo saluto a mons. Nino Lon­ghitano, vicario foraneo del 15° vicariato e rettore del Santuario della Madon­na Annun­ziata, che all’età di 75 anni non ha superato i postumi di un difficile intervento al cuore. Tutto il clero di Bronte ha parte­cipato alla funzione funebre, cele­brata dall’ar­civescovo metro­polita di Catania, mons. Sal­vatore Cristina che, durante l’omelia, non ha saputo trat­tenere le lacrime: «Ci riesce difficile accettare - ha affermato l’arcivescovo - che Padre Nino non è più con noi. Il Signore lo ha chiamato a se in maniera inaspettata. Padre Nino ha sempre svolto il compito che il Signore gli ha assegnato. E’ stato un grande sacerdote che prima di pensare a se stesso ha sempre rivolto il suo pensiero agli altri. Nella preghiera ha sempre rinverdito la sua fede, testi­moniata ogni giorno dal­l’amore e dall’ami­cizia che infondeva verso tutti. E’ sempre stato – ha concluso - al servizio della sua com­unità e tutti noi, me compreso, gli abbiamo voluto tanto bene».

Particolarmente emozionate an­che le parole del sindaco di Bronte, Pino Firrarello: «Non pensa­vamo di chiudere que­st’anno così difficile per tanti anche con il dolore della perdita di padre Nino. La sua opera, profon­damente impegnata tra il sacer­dozio e l’impegno sociale, si aggiunge a quella di tanti sacer­doti che hanno segnato la storia di Bronte». Numerose le testimonianze. Fra le tante quella del prof. Mario Fioretto: «Padre Nino è stato un grande educatore capace di trasmettere a tutti noi i valori della gratuità e della dispo­nibilità». [L. S.]



29 Dicembre 2012

«Bronte dedica questo palazzetto ad uno dei suoi figli più apprezzati»

Palasport intitolato al "Dott. Alberto Meli"

Firrarello: E’ stato un presidente sempre vicino ai giovani

Il ricordo di Alberto Meli è ancora presente nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Da questa sera rimarrà indelebile nella memoria di tutti gli sportivi e non che frequenteranno il Palazzetto dello sport di via Dalmazia a Bronte. Il sindaco, Pino Firrarello, infatti, ieri sera ha scoperto la targa commemorativa che intitola la struttura sportiva all’ex presidente della società di volley Aquila Bronte, scomparso prematuramente nel 2006 all’età di 41 anni.

Ed alla cerimonia hanno partecipato non solo tantissimi sportivi, ma anche tanti amici che ricordano la lealtà e l’onesta di un uomo protagonista nella vita e nello sport.

Presente la mamma Teresa Liuzzo, la sorella Patrizia e la moglie Veronica Golino con il figlio Manfredi. Con loro tutti gli sportivi dell’Aquila Bronte con il presidente Francesco Messineo e l’allenatore Franco Cartillone. Durante la cerimonia sono stati ricordati gli ex presidenti della società di volley Nunzio Faranda, Silio Barbagallo, Lorenzo Capace e Giuseppe Castiglione che, nelle vesti di presidente onorario, ha invogliato Alberto Meli ad assumere la guida della società sportiva brontese.

“E’ bello pensare – ha affermato Patrizia Meli – che la targa possa suscitare nei giovani che praticheranno sport in questo palazzetto gli stessi valori che hanno contraddistinto mio fratello”. “Per mio figlio Manfredi – ha aggiunto la moglie Veronica – vedere il nome del padre all’ingresso del Palazzetto sarà un modo per invogliarlo a seguirne le tracce”. Presenti insieme con il sindaco, la Giunta al completo e numerosi consiglieri comunali.

Introdotti da Salvo Gemellaro, particolarmente sentiti gli interventi dell’assessore Enzo Bonina e del presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta, del mister Cartillone e del presidente Messineo, con Firrarello che ha sottolineato la personalità di Alberto Meli: “E’ stato un presidente sempre vicino ai giovani. Sapeva che i valori dello sport li avrebbero fatti crescere”.


23 Dicembre 2012

Venerdì 28 dicembre la cerimonia di intitolazione

Il Palazzetto dello sport si chiamerà “Alberto Meli”

Alle ore 19 di Venerdì 28 dicembre 2012, con una cerimonia che si preannuncia sobria e misurata, il Palazzetto dello sport brontese di via Dalmazia sarà intitolato al dott. Alberto Meli. La cerimonia d’intitolazione avverrà a sei anni dalla sua prematura scomparsa. A seguire nel “Palazzetto Alberto Meli” sarà possibile assistere ad una triangolazione di pallavolo organizzata dalla U. S. Aquila Bronte in ricordo del suo presidente.

Appare coerente - recita il Decreto firmato dal sindaco Firrarello nel 2010 - l’intitolazione del Palazzetto, «luogo deputato allo svolgimento di manifestazioni sportive e, quindi, alla crescita e allo sviluppo psico-fisico dei giovani», al dott. Alberto Meli «che si è distinto per il suo impegno a favore dello sport e dei giovani».

Alberto Meli, nato il 5 aprile 1965, stimato ed apprezzato non solo a Bronte, per molti anni è stato presidente della società di volley “Aquila Bronte”, riuscendo a guidarla fino a raggiungere l’ambito traguardo della serie “B”. Massimo dirigente dal 1997, aveva portato nella storica società brontese di pallavolo molte innovazioni, in particolare sul piano manageriale.

Credeva, inoltre, alla crescita dei giocatori a livello locale con "vivai di giovanissimi" che potenziava ed aiutava in tutti i modi. Tantissimi i giocatori, gli staff tecnici, i dirigenti ed i tifosi che hanno condiviso con lui ambite e belle vittorie.

Scomparso prematuramente a 41 anni, nel mese di ottobre 2006, ha lasciato un ricordo vivo ed indelebile nell’ambiente dello sport brontese e non, anche perché oltre ai traguardi sportivi raggiunti sotto la sua presidenza si era fatto volere bene e stimare da tutti nelle sue poliedriche attività. Solo pochi mesi prima di morire, a luglio 2006, era riuscito con un accordo con un altra società di pallavolo etnea a far diventare l'Aquila Bronte la squadra di vertice dell'intera provincia, puntando alla promozione in B-1.

«In campo abbiamo un motivo in più per giocare – affermava qualche mese dopo la sua scomparsa il tecnico Cartillone, coach storico dell’Aquila «made in Bronte» - e ricordare la figura di Alberto».

Ancora nel 2009 quando i ragazzi dell’Aquila Volley si erano appena laureati campioni d’Italia Csi a Chianciano, il presidente della società, Francesco Messineo, dedicava la vittoria «all’indimenticato Alberto Meli che, prima della sua prematura scomparsa, è stato per anni presidente, cuore ed anima di questa squadra».

“Alberto – ha affermato il sindaco Firrarello – è stato presidente della nostra squadra di volley dal 1997 al 2006. In questi anni ha saputo guidare il gruppo con passione ed impegno, vincendo il campionato di B2 e partecipando con onore al difficile campionato nazionale di B1, ed alla semifinale di Coppa Italia per la serie B. Ma soprattutto oltre ad avere regalato alla cittadina brontese onori e vanto nell’ambito della pallavolo, è stato un grande amico per tutti noi”. Alla cerimonia parteciperà la famiglia di Alberto Meli e tutti i presidenti dell’Aquila Bronte che negli anni si sono succeduti.
  

La targa apposta all'esterno del palazzetto riporta la seguente dicitura:

«Comune di Bronte
Palazzetto dello Sport "Dott. Alberto Meli"
A riconoscimento dell'amorevole im­pegno profuso nel mondo dello sport ed a testi­mo­nianza dei valori di amicizia, lealtà ed onestà che ha saputo infon­dere in tutti gli ambiti della sua breve esistenza.
Bronte dedica questo palazzetto ad uno dei suoi figli più apprezzati.
Bronte lì, 28 dicembre 2012
»


29 dicembre 2012

Ieri sera la cerimonia

Il palazzetto dello sport dedicato ad Alberto Meli

La città ha scelto di rendere omaggio ad uno dei suoi figli scomparsi troppo prema­turamente intitolandogli il palazzetto dello sport di via Dalmazia. Da ieri la struttura porta il nome di Alberto Meli, scomparso nel 2006 all'età di 41 anni. Una scelta fortemente voluta dall'am­ministrazione e dal sindaco Pino Firra­rello in particolare. Alla cerimonia di ieri sera ha partecipato la famiglia di Alberto Meli e tutti i presidenti del­l'Aquila Bronte che negli anni si sono succeduti...(...) [Gazzetta del Sud]



28 Dicembre 2012

IL PRESIDENTE DEL SENATO IN VISITA UFFICIALE A BRONTE

Schifani a Bronte

Schifani parla al Consiglio comunale di Bronte“Bronte può considerarsi il Comune che più di tutti in Italia ha perso posti di lavoro. Il tessile fino a 2 anni fa garantiva circa 800 posti di lavoro senza considerare l’indotto. Oggi a lavorare sono più o meno in 300”.

E’ quanto ha detto il sindaco Firrarello al presidente del senato Renato Schifani, venuto in visita ufficiale al Comune etneo. “Bronte – ha aggiunto - era una cittadina fiorente. Grazie al tessile aveva anche acquisito mentalità imprenditoriale e del lavoro. Come sindaco quindi esprimo preoccupazione per quei lavoratori che hanno perso il lavoro e fino ad oggi hanno vissuto grazie dalle indennità di disoccupazione e che prima o poi finiranno. Cittadini – ha concluso – che nonostante le difficoltà sono stati costretti a pagare l’Imu, che certamente non ha aiutato”. Affermazioni forti alla presenza di numerose autorità.

Schifani è arrivato in compagnia dell’ex presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, trovando ad accoglierlo oltre al sindaco, sen. Firrarello, ed al presidente del Consiglio comunale Gullotta, il Prefetto di Catania Francesca Cannizzo, gli onorevoli Salvo Torrisi ed Enzo Gibiino, l’on. Marco Forzese, l’europarlamentare Giovanni La Via e numerosissimi sindaci giunti anche da Viagrande, Gravina ed Acireale assieme quelli del comprensorio. “Viviamo un periodo difficile come quello del dopo guerra – ha affermato il presidente del Consiglio comunale Gullotta – ma nutriamo speranza e fiducia per il futuro”.

Poi gli interventi dei capigruppo consiliari, Andrea Sgrò, Giuseppe Di Mulo, Nunzio Spanò, Salvatore Proietto e Nunzio Saitta. Ed il presidente Schifani non si è sottratto al dibattito: “Oggi mi sento a casa mia. – ha affermato – In questi anni abbiamo vissuto momenti difficili. Questa legislatura doveva essere costituente e non lo è stata. Speriamo lo sia la prossima perché abbiamo bisogno di riforme. Non modificare la legge elettorale, per esempio, è stato certamente un errore. Lascio però un Senato che ha affrontato temi importanti come la lotta alla criminalità organizzata ed ha sempre guardato con interesse all’Europa che, però, deve essere solidale e non guardare ai Paesi deboli con spirito competitivo. Auspico – ha continuato - che il 2013 possa vedere un esecutivo forte, che non tolga più risorse ai Comuni”.


28 Dicembre 2012

Il presidente del Senato: «Amareggiato per la mancata riforma della legge elettorale»

Schifani scioglie tutti i «nodi»: non ho motivo di candidarmi a premier

Visita ufficiale ieri a Bronte per il presidente del Senato, Renato Schifani. La seconda più alta carica dello Stato ha parlato a tutto tondo sulle prossime elezioni politiche.
(…) La seconda più alta carica dello Stato, a margine dell'incontro, non si è sottratto alle domande sulle elezioni politiche che si terranno alla fine di febbraio. «Auspico che il 2013 possa vedere un esecutivo forte, autonomo, omogeneo all'interno dei partiti che lo sostengono per una politica coesa, o di centrodestra o di centrosinistra - ha esordito - Una politica interna al governo, non litigiosa, che guardi alla soluzione dei problemi. Sarà un 2013 delicato e complesso - ha aggiunto - ma credo che gli italiani abbiano dato prova di grande responsabilità. Hanno sopportato sacrifici e li hanno accettati». (…)
E sulla discesa in campo dell'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ma soprattutto sulle «fughe in avanti» e le divisioni all'interno del centrodestra, Schifani è stato chiarissimo. «Non ho motivo di candidarmi a premier - ha puntualizzato -. Sono il presidente del Senato uscente. Torno in punta di piedi nel mio partito di provenienza, del quale faccio parte. Già il candidato premier del mio partito esiste e si chiama Silvio Berlusconi». Non ha nascosto il suo rammarico, inoltre, sulla mancata riforma del cosiddetto «porcellum». Alla fine ci siamo trovati con una legge elettorale che non è cambiata. La consideravo una sconfitta della politica. Ce l'ho messa tutta - ha puntualizzato Schifani - ma occorreva la volontà politica. Non sta al presidente del Senato dare responsabilità ma sta a lui affidare la propria amarezza per non essere stato partecipe di una seduta che potesse vedere approvate le nuove regole della democrazia». (Fonte: Giornale di Sicilia)


28 Dicembre 2012

La visita del presidente del Senato, Renato Schifani nella città del pistacchio

«Il nuovo governo non dovrà più togliere risorse ai Comuni»

Il sindaco Firrarello: «Col crollo del tessile Bronte può purtroppo considerarsi il Comune che più di tutti in Italia ha perso posti di lavoro. In due anni, senza considerare l'indotto, siamo scesi da 800 a300»
(...) «Oggi mi sento a casa mia - ha affermato Schifani -. In questi anni abbiamo vissuto momenti difficili. (...) Infine ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare la scesa in politica di Monti ha risposto: «Non sta a me fare valutazioni. Monti come qualunque cittadino, se vuole, ha il diritto di candidarsi. Quando si candiderà, se lo farà, come democrazia vuole si aprirà il dibattito». [fonte La Sicilia]


23 Dicembre 2012

Oggi la visita in Municipio del presidente del Senato, Schifani

Visita ufficiale questa mattina al Comune del presidente del Senato, Renato Schifani. Ad accoglierlo il sindaco, sen. Pino Firrarello e il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta. L’arrivo del presidente è previsto alle ore 12. Da programma si intratterrà in Comune con il primo cittadino e la sua Giunta per poi essere ricevuto nella sala «Nicola Spedalieri» dall’assemblea consiliare appositamente convocata. «Bronte è orgogliosa - hanno affermato il sindaco e il presidente Gullotta - di accogliere la seconda carica dello Stato. La visita del presidente Schifani evidenzia l’attenzione che lo Stato continua a riservare alla nostra terra».



22 Dicembre 2012

Acquisiti nell'ufficio del segretario generale del Comune gli atti relativi alle convocazioni e alle sedute delle commissioni consiliari

Bronte, indagine sui consiglieri

«Troppe riunioni». L'indagine mira a verificare se il gettone di presenza giustifica o meno il lavoro svolto

Subito dopo Natale è prevedibile che alla Procura distrettuale le Fiamme gialle inoltrino un primo rapporto sull'attività di verifica documentale svolta.

L'attività svolta in commissione dai consiglieri del Comune di Bronte all' esame degli investigatori della Compagnia della Guardia di finanza di Riposto, che ieri si sono recati nell'ufficio del segretario generale per chiedere copie delle notifiche delle convocazioni delle sedute e della documentazione del lavoro prodotto.

È il secondo blitz che le Fiamme gialle di Bronte effettuato al Comune in poco meno di un mese (ventitrè giorni per l'esattezza). Quello del mese scorso però ha riguardato una verifica antiassenteismo che ha smascherato 2 su duecento dipendenti, che non sono stati trovati sul posto di lavoro senza giustificato motivo; mentre questa volta nell'occhio del ciclone è finita l'attività svolta dai consiglieri.

Per il momento si tratta di una indagine allo stato embrionale, nel senso che i militari del Nucleo mobile ripostese stanno verificando se esista o meno una cabina di regia, capace di pilotare le sedute delle commissioni, in quanto queste sono collegate alla corresponsione dei gettoni di presenza che ciascun eletto percepisce. Sino a poco tempo fa il gettone di presenza era corrisposto nella misura massima di un terzo dell'indennità percepita da ciascuno degli assessori, adesso pare che la norma sia più elastica e in tempi di revisione di spesa, gli investigatori delle Fiamme gialle intendono verificare se al gettone di presenza percepito corrisponda o meno una effettiva attività svolta.

Per il momento il faldone di documenti sequestrati resta a disposizione dei militari del comando Tenenza della Guardia di finanza di Bronte. Nei prossimi giorni le Fiamme gialle spulceranno le carte dopodiché informeranno la Procura distrettuale sul lavoro iniziale svolto. (Orazio Caruso, Giornale di Sicilia)



21 Dicembre 2012

Per il prossimo anno il Comune vuole variare la quota di partecipazione privata in base al reddito delle famiglie

Mensa scolastica, si pagherà in base al reddito

Refezione scolastica per tutti e soprattutto per le classi meno abbienti. E’ l’obiettivo che la Giunta municipale si prefigge per l’anno scolastico 2013 - 2014. Per questo ha iniziato lo studio di un nuovo regolamento del servizio che, senza aggravare di ulteriori spese le casse del Comune, consenta ad un numero maggiore di scolari si sedersi al tavolo della mensa e di usufruire del tempo prolungato. Così gli assessori Biagio Petralia ed Enzo Bonina hanno incontrato i dirigenti scolastici, per comunicare l’iniziativa che necessita della sinergia fra scuola e Comune, che, in verità, a Bronte non è mai mancata.

“La proposta – affermano in un comunicato i 2 assessori - è quella di variare la quota di partecipazione privata in base al reddito delle famiglie. Oggi – continuano – il Comune garantisce per tutti una partecipazione del 40% del costo di ogni pasto, che varia dai 4,09 ai 5,11 euro. Il resto lo pagano le famiglie. Di conseguenza per chi ha più figli o in questo momento lavora poco, questa spesa può diventare insostenibile”. “Il nostro obiettivo – spiega Petralia - è quello di individuare una soluzione che, basandosi su criteri di giustizia ed equilibrio sociale, stabilisca l’ammontare della quota di partecipazione di ogni famiglia in base al reddito, consentendo così a tutti di usufruirne”. Per il Comune allargare il numero degli scolari al tavolo della mensa ha anche un valore socio sanitario: “E’ risaputo – aggiunge Bonina – che per la formazione degli scolari sono importantissimi i momenti socializzazione fuori dalle aule. E la mensa scolastica, oltre a rappresentare un momento di unione e condivisione, aiuterà i ragazzi a mangiare bene grazie ad una dieta che prevede varietà di cibi ed il giusto equilibrio calorico”.



23 Dicembre 2012

Bronte: Sindaco trova i fondi per gli studenti pendolari

L’abbonamento all’autobus per regalo

Trovano gli abbonamenti per gli autobus sotto l’albero di Natale gli studenti pendolari di Bronte. Il sindaco, Pino Firrarello, ha reperito i fondi necessari per pagare loro il quotidiano viaggio verso gli istituti superiori che non ci sono a Bronte. Una spesa di circa 52 mila euro utile a circa 120 gli studenti per raggiungere principalmente gli Istituti alberghieri di Randazzo, Maniace e Biancavilla ed alcuni istituti professionali di Adrano. «Fino a 3 giorni fa – ha detto Firrarello agli stessi studenti invitati in Comune - non potevamo permetterci questa cifra per non rischiare di sforare il patto di stabilità. Ci sono tanti Comuni in Sicilia che rischiano il dissesto, ma Bronte non è fra questi perché ha saputo attuare una saggia politica del risparmio». «Adesso – continua - abbiamo ricevuto dalla Stato un finanziamento chiesto addirittura a settembre 2011. Appena avuto i soldi ho pensato a voi”.
All’incontro con i ragazzi hanno partecipato con il sindaco il vice sindaco Melo Salvia, l’assessore alle politiche scolastiche Enzo Bonina, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta ed i consiglieri Angelica Prestianni e Nunzio Saitta, con Firrarello che, ricordando la protesta degli studenti, ha ribadito: “Dovete capire che viviamo un momento difficile e non tutte le scelte sono possibili. Lo scorso anno questi costi li sosteneva la Regione. Oggi non più, ed il Comune ha già subito diversi tagli nei finanziamenti”. Infine Firrarello ha sottolineato che punterà ad allargare la già consistente offerta formativa a Bronte per evitare che cosi tanti studenti siano costretti a viaggiare. [La Sicilia]



16 Dicembre 2012

Il Comune blocca il pagamento a Joniambiente

«Prima le certezze e poi pagheremo»

L'assessore Petralia: «Verseremo la quota di novembre quando saremo sicuri che a Natale la città sia pulita»
I Comuni cronicamente morosi nei confronti della Joniambiente non hanno versato il dovuto come promesso durante le 2 assemblee dei sindaci, effettuate nella sede di Giarre dell'Ato e in Prefettura. Il Comune di Bronte, che è in regola con i pagamenti, blocca il pagamento della rata di novembre. Minaccia di versarlo solo quando otterrà garanzie che sotto le feste natalizie non si verificheranno disservizi nella raccolta e nello spazzamento. «La società Ato Joniambiente - dice l'assessore all'Ecologia ed Ambiente del Comune, Biagio Petralia - ci ha opportunamente inviato una comunicazione sulla situazione debitoria nei confronti della Aimeri, che evidenzia come a 10 giorni di distanza dal vertice in Prefettura, dai Comuni cronicamente morosi non abbia ricevuto i fondi richiesti. Fondi che servivano all'Aimeri per pagare gli stipendi e le tredicesime degli operatori ecologici. Eppure i sindaci dei Comuni morosi avevano preso formale impegno di ridurre il proprio debito per consentire all'Ato di raccogliere almeno i 2 milioni e mezzo. Vi ricordo che la ditta vanta un credito di oltre 6 milioni di euro».

Ma perché Bronte ha deciso di non pagare novembre?
«Temiamo che gli operatori ecologici quando capiranno che non riceveranno nè stipendio, nè tredicesima, come già accaduto, entreranno in stato di agitazione. E' questo non è giusto per una cittadina che ha effettuato tagli ai servizi e sacrifici pur di rimanere in regola.
Per questo abbiamo deciso di trattenere le nostre somme, affinché vengano impiegate per pagare gli stipendi degli operatori ecologici di Bronte, evitando ogni rischio di disservizio per le feste.» «Come è vero - conclude l'assessore - che le discariche non possono impedire ai Comuni in regola con i pagamenti di scaricare i rifiuti anche se vantano crediti esorbitanti, ritengo giusto che la ditta continui a svolgere il servizio nei Comuni che pagano». «La decisione ormai è presa - conclude Petralia - pagheremo solo di fronte a garanzie certe». E domani Petralia comunicherà ufficialmente la sua decisione all'assemblea dei sindaci. [La Sicilia]



16 Dicembre 2012

La questione rifiuti

«IL COMUNE HA PAGATO, SCONGIURATI DISSERVIZI»

l. s.) Nonostante il duro no del Comune di Bronte (in regola con i pagamenti) durante l’assemblea dei sindaci nella sede della Joniambiente, l’assessore Biagio Petralia ha versato alla società Ato la rata di novembre. Duecentomila euro che contribuiranno a pagare le tredicesime agli operatori ecologici e scongiurare ogni rischio di disservizio durante le feste natalizie. «Avevamo detto no per protestare contrò chi non paga - ha affermato l’assessore - Oggi lo abbiamo fatto per senso di responsabilità è per scongiurare possibili disservizi a Natale. Del resto oggi anche i Comuni di Maletto e Fiumefreddo (in regola anche loro) hanno effettuato le rispettive anticipazioni. E’ vero anche però che non si può continuare cosi, - ha continuato l’ assessore – con i comuni che spendono i propri soldi diversamente e poi, non pagando L’Ato, compromettono il servizio in tutti i 14 comuni: Per questo chiederò un’assemblea affinché chi paga non rischi disservizi».



13 Dicembre 2012

BRONTE «RITROVA» I FONDI

Dopo una lunga battaglia legale, il progetto presentato nel 2005 dal Comune ha ottenuto finalmente il via libera

La Regione «sblocca» i 2 milioni e 800mila euro per completare il restauro del Castello Nelson

I soldi serviranno a rifare il tetto, a ristrutturare la parte dell'edificio che oggi ospita gli uffici e per la nuova illuminazione

Continuano a piovere finanziamenti pubblici al Comune di Bronte. Il Dipartimento delle infrastrutture della Regione siciliana ha avviato le procedure per concedere 2 milioni e 800mila euro destinati al completamento dei lavori di restauro del Castello Nelson. Ne dà notizia il sindaco, Pino Firrarello, al termine di una “battaglia” legale e burocratica che, pur di far ottenere i finanziamenti, lo ha visto ricorrere al Consiglio di Giustizia amministrativa.

La storia di questo finanziamento, infatti, risale a ben 7 anni fa: quando l'allora sindaco di Bronte, Salvatore Leanza, a seguito della pubblicazione di un bando della Regione siciliana che, attraverso i fondi europei, mirava a riqualificare le aree urbane finanziando progetti fino al 90% del loro importo, chiese a due progettisti, l'architetto Antonino Giuttari e l'ingegnere Salvatore Signorello, di redigere il progetto di ristrutturazione dell'antico maniero. Contemporaneamente chiese all'Ufficio tecnico, coordinato dall'ingegnere Salvatore Caudullo, di partecipare al bando attraverso il Pit Etna.

I progettisti completarono il lavoro nei tempi, redigendo un elaborato tecnico che prevedeva lavori per un valore di 3 milioni e 114mila euro, il responsabile unico del procedimento del Comune, geometra Nino Saitta, lo approvò e tutto fu inviato alla Regione. Quando nel 2006, però, fu stilata la graduatoria di tutti i progetti presentati, il Comune di Bronte si accorse che il suo aveva riportato un punteggio inferiore al minimo necessario per la ammissibilità a finanziamento. Bronte non accettò il giudizio e l'allora neo sindaco Firrarello presentò ricorso, ritenendo invece il progetto degno di essere finanziato. L'azione fu premiata, perché, sulla scorta del parere del Cga, l'allora presidente della Regione nominò una commissione per rivedere il progetto. Nell'aprile del 2011, la commissione assegnò all'elaborato 5 punti in più, permettendogli di superare la soglia minima per essere finanziato. Una prima battaglia era stata vinta, ma bisognava che la Regione reperisse le somme, che nel frattempo erano state utilizzate, e in più il Comune doveva ottenere tutte le autorizzazioni necessarie.

«Non ottenere quel finanziamento ­ spiega Firrarello - che opportunamente il mio predecessore Leanza chiese, avrebbe saputo di grave ingiustizia per la nostra comunità. Adesso la maggior parte del lavoro è stata completata e la Regione proprio ieri l'altro ha finalmente chiesto al Comune di trasformare il progetto definitivo in esecutivo. Noi ovviamente non perderemo tempo.» Tanti i lavori che con questi soldi dovranno essere svolti. Prima di ogni cosa si restaurerà il tetto, le cui capriate cominciano a traballare, ma soprattutto verrà restaurata la parte dell'edificio che oggi ospita gli uffici e verrà ripavimentato il cortile all'ingresso dominato dalla croce celtica. Ci saranno anche risorse per dotare l'edificio di una buona illuminazione. [Fonte: La Sicilia]

SEDE DI INCONTRI CULTURALI E LOCATION DI MATRIMONI
II Castello Nelson oggi è teatro di manifestazioni culturali, di seminari e dibattiti, meta di numerosi visitatori e viene scelto da numerose coppie di sposi per celebrare le nozze nella chiesa dedicata alla Madonna di Maniace, costruita nel 1173 per volere della Regina Margherita sposa di Guglielmo I il Malo. I visitatori hanno anche la possibilità di visitare gli appartamenti del Duca e il parco, impreziosito dalle sculture in pietra lavica, realizzate nel 1990 in occasione del simposio internazionale di scultura avente per tema «La libertà».



9 Dicembre 2012

E’ la Tarsu meno cara di tutti

«Potremmo risparmiare ancora»

Il Comune di Bronte effettua uno studio sul costo della Tarsu nei Comuni limitrofi, superiori a 10 mila abitanti o simili e scopre che i brontesi pagano la tariffa più bassa dell’intero territorio. Secondo i calcoli del responsabile dell’Ufficio tributi, Pietro Caraci, il costo al metro quadro della Tarsu per le civili abitazioni in caso di unico occupante a Bronte è 1,51 euro. A Mascali, invece è 2,12 euro; a Randazzo 1,65; a Riposto 1,55; ad Adrano 2,35; a Biancavilla, invece, 2,05; a Belpasso 1,70 e a Paternò 2,09. «Un risultato possibile - afferma l’assessore al Bilancio Biagio Petralia - prima di ogni cosa grazie alle Royalties cui Bronte beneficia e a una legge fatta approvare dall’on. Giuseppe Castiglione, quando era assessore regionale all’Industria. Ma anche grazie ad una gestione oculata delle spese comunali ed a una politica tesa a far pagare le tasse a tutti, affinché tutti paghino di meno».
Per il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, però questo è un record che può ancora essere migliorato: «Siamo convinti - spiega - che se fosse il Comune direttamente a gestire il servizio di raccolta dei rifiuti, i brontesi potrebbero ulteriormente risparmiare e noi potremmo rendere lo stesso servizio anche più efficiente». Per questo il sindaco di Bronte si augura che presto il presidente Crocetta passi dalle parole ai fatti e provveda a restituire la gestione della raccolta dei rifiuti agli Enti locali. [La Sicilia]



9 Dicembre 2012

Crisi e lavoro: la Cgil rilancia l’allarme sul tessile

Il 2013 rischia di diventare ancora più difficile per le lavoratrici tessili di Bronte. Lo denuncia la Cgil della zona Etna nord ovest che nei locali della pinacoteca de Real Collegio Capizzi, ha organizzato un incontro, cui hanno partecipato il responsabile zonale Gino Mavica, il componente della segretaria provinciale della categoria, Angelo Lopes, ed il segretario provinciale della Filcteni-Cgil Beppe Daquila. Durante l’incontro Mavica ha chiaramente fatto capire che «in assenza di ripresa produttiva, tutte le 200 lavoratrici del gruppo “Bronte Jeans”, ed oltre la metà circa della ex “Tagli e confezioni”, saranno prive di qualsiasi sostegno al reddito, con ripercussioni per la boccheggiante economia locale».

Nonostante ciò qualche speranza si continua a coltivare: «Durante l’incontro - ha continuato Mavica - svolto all’Ufficio provinciale del Lavoro con la direzione del gruppo Bronte Jeans, alla presenza della dirigente Marinella Licciardello, oltre al pagamento di tutte le spettanze pregresse, è emersa la possibilità di riprendere la commessa del marchio Jacob». La Cgil si augura che ciò accada, ma considera la piccola boccata di ossigeno che ne deriverà una goccia nell’oceano rispetto all’attuale crisi lavorativa. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]


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