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Da Ottobre a Dicembre 2012

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8 Dicembre 2012

Bronte, sequestrato pistacchio proveniente dall’estero

La Guardia di finanza di Bronte ed il Corpo forestale regionale ha eseguito una serie di controlli sulla produzione e commercializzazione del pistacchio e suoi derivati individuando in due stabilimenti prodotti al pistacchio proveniente dall'estero. In particolare, pesto, crema di pistacchio, croccantini al pistacchio e pistacchio sia tritato che in granella. I titolari dichiaravano di utilizzare il pistacchio verde di Bronte (nella foto a destra), che nel 2010 ha ottenuto l’iscrizione nel registro europeo delle Denominazioni di origine protetta (Dop), ma in realtà il prodotto usato proveniva in parte anche dall’estero. L'etichetta apposta sui prodotti recava delle scritte non veritiere sulla provenienza tali da trarre in inganno il consumatore finale, il quale era convinto di aver acquistato un prodotto ottenuto dalla lavorazione del pistacchio verde di Bronte.

L'attività ispettiva si è conclusa con il sequestrato di 3,5 tonnellate di prodotti pronti per la commercializzazione. I responsabili dei due stabilimenti di Bronte sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio e segni mendaci. L'operazione, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catania Fabrizio Aliotta, è mirata alla tutela degli onesti operatori del settore, contrastare l'illecita concorrenza sul mercato e alla tutela sia del rinomato pistacchio brontese che dei cittadini, ignari consumatori finali. In totale sono state controllate 10 ditte del settore relativo alla commercializzazione all’ingrosso del pistacchio e prodotti da esso derivati. (Fonte: La Repubblica)
 

8 Dicembre 2012

Pistacchio verde di Bronte dop, controlli, sequestri e denunce

(ANSA) - Catania, 8 dic

Dichiaravano di utilizzare per conserve e creme del pistacchio verde dop di Bronte, ma in realtà il prodotto usato proveniva in parte dall'estero. E' quanto emerso da indagini di guardia di finanza e corpo forestale regionale che, in due stabilimenti del paese del Catanese, hanno sequestrato 3,5 tonnellate di prodotti finiti. I titolari delle due società sono stati denunciati per frode in commercio e segni mendaci.

(AGI) - Catania, 8 dic. - 13:17 08 DIC 2012

Oltre 3 tonnellate e mezzo di pistacchi e di derivati sequestrati in provincia di Catania. E' il frutto dei controlli della Guardia di finanza, in collaborazione con il Nucleo operativo provinciale del Corpo Forestale di Catania, coordinati dalla procura etnea. Ai raggi x la produzione e la commercializzazione del pistacchio e dei suoi derivati nei vari stabilimenti di Bronte. Ispezionate dieci ditte all'ingrosso. Controllata la tracciabilità del pistacchio verde di Bronte Dop e di altre materie prime impiegate, verificando in diversi casi l'utilizzo non dichiarato di prodotti esteri. Decisiva la valutazione della certificazione fitosanitaria, del nulla osta all'importazione e delle fatture di acquisto. In due stabilimenti e' stata così accertata l'ingannevole etichettatura di prodotti, quali pesto e crema di pistacchio, croccantini al pistacchio, tritato e granella di pistacchio. Per la loro produzione veniva utilizzato prodotto estero contrariamente a quanto indicato. Analogo servizio è stato effettuato dai finanzieri di Riposto che hanno sequestrato presso un grossista di Giarre prodotti pronti per la commercializzazione. Denunciati per frode in commercio i responsabili degli due stabilimenti

9 Dicembre 2012

Sequestrate 3,5 tonnellate di prodotti con falso pistacchio di Bronte

Controllate dieci ditte. In due stabilimenti trovati pesti e conserve fatte con un frutto in realtà proveniente dall'estero: denunciati i titolari. (...)

11 Dicembre 2012

Pistacchio di Bronte dall'Iran, tanti dubbi

Dal web molte richieste di chiarezza

Domenica mattina abbiamo pubblicato, in Cronaca di Catania, la notizia del sequestro in due dei dieci stabilimenti di Bronte di 3,5 tonnellate di prodotti confezionati con pistacchi di provenienza estera. Le etichette per la Finanza erano ingannevoli: annunciavano il prodotto Igt o scritte non veritiere sull’origine del pistacchio utilizzato. Numerosi i commenti al sito del nostro giornale.

Bronte non poteva mai produrre l’enorme quantità di pistacchio che troviamo in commercio. Ma nessuno si è mai curato di ciò. (Eugenio Palermo)
Occorre sapere dove sono andate a finire le tonnellate, o altre quantità precedenti a queste poichè è bene conoscere le marche di prodotti dolciari che ne hanno usufruito. (Alba)
Questa è solamente una goccia d’acqua nel lago. Facciamo bene i controlli a garanzia dei cittadini onesti. (Giuseppe)
Una delle poche cose buone della nostra amata Sicilia e qualcuno senza scrupoli ne fa del marcio. Siamo alle solite, vogliamo sempre di più ...(Gio)
Non è assolutamente vero che nel cambio ci guadagniamo, i pistacchi iraniani sono molto meno saporiti di quelli di Bronte (Fab)
Se questo pistacchio è di provenienza iraniana allora è di qualità eccellente ed i consumatori ci hanno guadagnato. (Mario Misseri)
 

Ecco le cose da sapere sul frutto siculo

Pistacchio verde di Bronte Dop (in guscio )Non è la prima volta che la Guardia di finanza si occupa di indagare nell’ambito della specifica produzione del pistacchio di Bronte, contro le frodi commerciali, alimentari e fiscali che riguardano questo prodotto. Ad onor del vero, prima della verifica scattata sabato scorso, in ordine di tempo la Guardia di finanza ha attenzionato gli stand della sagra, che ogni hanno si svolge a Bronte, meta di migliaia di turisti, ma anche di operatori commerciali che ai accreditato per concludere affari.

L’anno scorso una verifica delle Fiamme gialle ha consentito di accertare l’arrivo dall’Iran di partite di pistacchio, verosimilmente da mescolare con quello brontese, ma una cosa ancora tutta da verificare, così come è tutta da verificare quella che è stata portata a termine la scorsa settimana, atteso che devono essere accuratamente spulciati le certificazioni fitosanitarie, i nulla osta all’im­portazione, le fatture di acquisto e tanti altri documenti.

Il pistacchio di Bronte rappresenta, secondo i dati ufficiali, l’1% della produzione mondiale del prodotto, quasi tutto esportato in Europa e in Giappone, in quanto gli vengono riconosciute qualità organolettiche decisamente superiori al prodotto commercializzato dall’Iran o dagli Usa. La qualità superiore gli deriva dal fatto che la pianta produce il suo frutto nelle sciare dell’Etna, ad una temperatura che in altri paesi non esiste, con una tecnica di portainnesto, artigianale che si trasmette da padre in figlio.

A differenza dei prodotti di provenienza americana o asiatica, in massima parte con semi di colore giallo, produce frutti di alto pregio. Una produzione in ogni caso limitata, in quanto questa avviene ogni due anni (un anno è riservato al riposo della pianta), per cui sono spiegati i controlli ciclici che vengono effettuati.

Leggi pure: Come riconoscere il pistacchio di Bronte senza passare per fessi

9 Dicembre 2012

Sequestrate tre tonnellate di prodotto

Pistacchio straniero venduto per brontese

Due stabilimenti di Bronte e uno di Riposto avevano creato etichette ingannevoli
Siamo alle solite. Il verde pistacchio di Bronte, così buono ed unico al mondo da meritare il marchio Dop dall’Unione europea, torna ad essere oggetto di speculazioni da parte di alcuni commercianti e trasformatori che spacciano per prezioso Oro verde brontese il pistacchio straniero. I finanzieri della Guardia di Finanza di Bronte, in collaborazione con il Nucleo operativo provinciale del Corpo forestale di Catania, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Fabrizio Aliotta, hanno infatti sequestrato tre tonnellate e mezzo di prodotti al pistacchio pronti per la commercializzazione.

In particolare in 10 ditte che vendono pistacchio all’ingrosso le Fiamme gialle hanno verificato la tracciabilità del pistacchio utilizzato, con l’intento di scoprire eventualmente se, sopratutto fra i prodotti derivati, veniva spacciato pistacchio straniero come Oro verde di Bronte Dop. I finanzieri hanno controllato praticamente tutto, dalla certificazione fitosanitaria al nulla osta all’importazione, fino alle fatture di acquisto. Alla fine è emerso che, in 2 stabilimenti su 10, in alcuni vasetti di pesto e crema di pistacchio e nelle confezioni di croccantini, tritato e granella le etichette erano ingannevoli. (...)

“Alla Guardia di Finanza ed alle forze dell’ordine che hanno effettuato l’operazione il mio plauso. - ha affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello - il mio interesse, in qualità di sindaco di Bronte, è quello di salvaguardare il buon nome del pistacchio di Bronte, che è uno dei frutti più buoni e pregiati al mondo, e le migliaia di produttori che per tutto l’anno coltivano i pistacchieti con sacrifici. Di conseguenza la mia solidarietà è rivolta a costoro ed alla stragrande maggioranza di commercianti e trasformatori che lavorano il pistacchio con trasparente onestà. Gli interessi di costoro sono prioritari». [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

- Una "puntura" del 2007-



4 Dicembre 2012

Focus sull’Alzheimer nella nuova sede del Nucleo S. Antonio

Interessantissimo “focus” sull’Alzheimer tenuto dal dott. Giuseppe Zappalà, neurologo dell’ospedale Garibaldi di Catania, su esplicita richiesta di mons. Antonino Longhitano, presidente della Fondazione Istituto “S. Vincenzo de Paoli - Padre Marcantonio”.

Nella sala riunioni del Nucleo Alzheimer “S. Antonio”, recentemente inaugurato  il dott. Zappalà ha illustrato tutti gli aspetti della malattia, dai primi sintomi alla vera scoperta, alla presenza dei medici di famiglia di Bronte, Maletto e Maniace, di pediatri, psicologi e psichiatri dell’Aps 3, di medici del lavoro e di numerosi infermieri. Presente anche il dott. Enzo Bonina nella duplice veste di medico di assessore del Comune di Bronte.

Il dibattito ha toccato sia i problemi cui vanno incontro i familiari dei pazienti che hanno bisogno dell’aiuto di personale specializzato, sia delle cure farmacologiche da somministrare ai pazienti.

Partecipato il dibattito con mons. Longhitano che ha sottolineato l’importanza della struttura realizzata a Bronte, in grado di garantire sollievo alle famiglie e ai malati affetti da questa grave patologia: «Abbiamo realizzato una bella struttura - ha affermato mons. Longhitano - adesso dobbiamo fare il massimo per farla funzionare e rendere un ottimo servizio alla gente». [Fonte: La Sicilia]

(Nella foto a destra un momento della benedizione dei locali del Nucleo Alzheimer “Sant'Antonio” da parte dell'arcivescovo mons. Gristina)



4 Dicembre 2012

GIUDICE DI PACE

Dopo la quasi certa chiusura del Tribunale si cerca di mantener e a Bronte almeno gli Uffici del Giudice di Pace

Incontro dei Comuni per salvare la sede di Bronte

120 mila euro annui la spesa prevista. Nuovo incontro previsto per lunedì 10
I Comuni di Bronte, Maletto, Cesarò e San Teodoro disposti a salvare la sede del Giudice di Pace di Bronte. Nella sala della Giunta del Palazzo municipale si è svolta, infatti, una riunione operativa alla presenza, ospiti dell’assessore Nunzio Castiglione, del sindaco di Maletto De Luca e degli assessori Carameli di San Teodoro e Caputo di Cesarò. Con loro gli avvocati Antonino Uccellatore, presidente dell’Associazione forense di Bronte, e Federico Cairone. Ad esporre l’argomento l’avvocato del Comune di Bronte, Antonella Cordaro: “Per mantenere la sede del Giudice di Pace – ha affermato – i Comuni dovranno assumersi l’onore di assicurare la sede, provvedendo anche mettere a disposizione il personale necessario che poi il Ministero formerà”.

Tutti i presenti hanno mostrato la volontà politica a mantenere a Bronte la sede del Giudice di pace, considerato un servizio utile per l’intero territorio, ma ovviamente in periodi di crisi è necessario guardare alle spese. E le spese da un’analisi sommaria non dovrebbero superare i 120 mila euro annui che i 4 Comuni presenti all’incontro, più Maniace, dovrebbero dividersi proporzionalmente al numero di abitanti. Di conseguenza i sindaci verificheranno con i propri uffici di ragioneria la sostenibilità dell’importo richiesto e poi si rincontreranno lunedì 10 alle 16 per sancire quanto stabilito.



4 Dicembre 2012

Prima di Natale i lavori di adeguamento degli impianti

La Pinacoteca sarà resa più sicura

Firmato il contratto con la ditta che si è aggiudicata l’appalto dei lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi della Pinacoteca N. Sciavarrello. I lavori, che dovrebbero cominciare prima di Natale, si realizzeranno grazie a un finanziamento di 500mila euro che il sindaco Firrarello è riuscito ad ottenere dal Senato. E’ così, visto che si è arrivati alla fine dell’iter burocratico, il primo cittadino ha effettuato un sopralluogo in Pinacoteca, alla presenza dell’ingegnere Salvatore Caudullo, capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Bronte, del Rup dei lavori il geometra del Comune Nino Saitta, dei progettisti l’architetto Nino Giuttari e l’ingegnere Salvatore Signorello e della presidente della Pinacoteca la dottoressa Laura Marullo.

«Il progetto - ci dice il rup, Nino Saitta – prevede l’adeguamento degli impianti in generale, compreso quello di riscaldamento. Verrà eliminata l’umidità che purtroppo proviene dal terreno sottostante attraverso l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua. Ma la parte più importante dei lavori - continua - riguarda la realizzazione di un impianto di prevenzione incendi che attraverso la rilevazione dei fumi si azionerà automaticamente».

Con lo stesso finanziamento verrà anche realizzata una nuova e più funzionale cabina elettrica, verranno rifatti alcuni muri e parte della pavimentazione, oltre al completamento della fognatura. Soddisfatto il senatore Firrarello: «Per noi - ha affermato - la pinacoteca Sciavarrello è una scommessa culturale e turistica. La consideriamo un veicolo in grado di indirizzare i giovani verso l’arte e lo strumento più idoneo per attirare il turismo culturale. Per questo - conclude - ritengo che il finanziamento del Senato non poteva avere destinazione migliore».



2 Dicembre 2012

Saranno esentati dalla tassa sui rifiuti tutti i fabbricati privi di energia elettrica

Niente luce? Niente Tarsu

Niente Tarsu a Bronte per tutti i fabbricati privi di energia elettrica, siano essi siti in campagna o nel centro urbano, ma soprattutto bollette più leggere per chi utilizza il fabbricato solo sporadicamente, non ha il servizio in zona o è residente all'estero. Lo ha deciso il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, dopo essersi a lungo consultato con il suo esperto, Mario Coco e con il responsabile dell'Ufficio Tributi, Pietro Caraci.

«In Consiglio comunale - spiega il sindaco - quando è stato ampiamente trattato il problema della Tarsu per i fabbricati rurali, ho assunto l'impegno di percorrere ogni strada possibile per venire incontro ai miei concittadini. In tanti, personalmente, mi hanno esposto diverse perplessità nei confronti di questa tassa. Se è vero, infatti, che la legge impone di pagare, è vero anche che costringe i contribuenti a remunerare un servizio che in molti casi non esiste per fabbricati che sono privi dei servizi essenziali e sono poco utilizzati. Di conseguenza - continua - ho deciso di esaminare il problema nei dettagli, decidendo di rivedere non solo quanto deciso per i fabbricati rurali, ma anche per gli immobili del centro urbano».

Nel dettaglio, la nuova direttiva del Comune per i fabbricati di campagna prevede che, se questa è utilizzata sporadicamente, l'utente può ottenere una riduzione del 30% e se nella zona del fabbricato non viene espletato il servizio di raccolta dei rifiuti, la riduzione arriva al 70%. Per le case nel centro, invece, i possessori di abitazioni chiuse e i residenti all'estero avranno una riduzione del 30%, mentre le case sprovviste di utenza elettrica, non dovranno pagare nulla. «Spero - conclude Firrarello - che il presidente Crocetta al più presto mantenga la promessa di restituire la raccolta dei rifiuti ai Comuni. Sono certo che gestendo autonomamente il servizio, noi risparmieremo qualcosa come 800 mila euro, che ovviamente ripartiremo ai cittadini, facendogli pagare di meno”.
La presa di posizione di Firrarello, momentaneamente, pone fine alle proteste dei giorni scorsi, con l'associazione dei consumatori Adoc, guidata da Enza Meli che, disapprovando l'invio di 2800 avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2006/ 2007 per i fabbricati rurali, ha raccolto 911 firme per chiedere l'annullamento degli avvisi di accertamento. Enza Meli, come concordato durante il Consiglio comunale sulla Tarsu, ha incontrato il sindaco Firrarello giudicando le modifiche «nel segno della giustizia sociale». [Fonte: La Sicilia]



2 Dicembre 2012

Alla Forestale per 10 anni i boschi di Grappidà e Foresta vecchia

«Impiegate i forestali nei nostri boschi»

L'appello del sindaco per la valorizzazione di Grappidà e Foresta Vecchia. «Garantiscono occupazione»
«Dare al più presto seguito alle convenzioni per l'utilizzo da parte dell'Azienda foreste demaniali dei boschi di Grappidà e Foresta Vecchia del Comune di Bronte, al fine di aumentare i livelli occupazionali». È stata la richiesta formulata al capo dell'Azienda forestale di Catania, Ettore Foti, accompagnato dal dott. Antonio Grasso, da parte del sindaco, Pino Firrarello e successivamente anche da parte della Commissione in rappresentanza dei Consigli comunali di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo a difesa dell'occupazione dei lavoratori forestali. «Consideriamo importante - ha affermato Firrarello - poter usufruire dell'esperienza della Forestale per valorizzare il bellissimo territorio di Grappidà e Foresta Vecchia del Parco dei Nebrodi. Noi abbiamo ceduto parecchie aree demaniali alla Forestale, anche per garantire occupazione».

Firrarello ha anche chiesto che venga completato il Parco di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Successivamente, i consiglieri comunali di Bronte, Vincenzo Sanfilippo e Giuseppe Di Mulo, con il presidente Salvatore Gullotta, insieme al sindaco di Maletto, Pippo De Luca ed all'assessore di Maniace Nino Cantali, hanno incontrato Foti. I consiglieri hanno anche evidenziato il disagio dei lavoratori forestali preoccupati per i futuri avviamenti al lavoro e il pagamento dei loro salari. Ettore Foti ha ribadito la volontà ad aiutare i lavoratori forestali, attendendo i programmi della Regione del 2013 per programmare la politica sul territorio. «La valorizzazione dei territori, salvaguardando i livelli occupazionali, è nel nostro programma - ha affermato - bisogna però preparare una proposta concreta e di conseguenza aspettare i finanziamenti del 2013. Chiuso l'esercizio di quest'anno - ha concluso - ci metteremo immediatamente al lavoro».



5 Dicembre 2012

le strade di Bronte trasformate in vere pattumiere

I disservizi nella raccolta dei rifiuti

Bronte, netturbini al lavoro - «Il nostro Comune non è moroso»

Hanno ripreso a lavorare, come segnala l’assessore all’Ecologia Biagio Petralia, gli operatori ecologici di Bronte. «Sì - conferma - gli operatori stanno ripulendo la cittadina dai rifiuti, ma visto l’accumulo dei giorni scorsi era necessario programmare una pulizia straordinaria che invito l’Aimeri Ambiente a sostenere, mettendo a disposizione degli operatori tutti i mezzi previsti dal capitolato d’appalto». Sulla situazione in generale che ha visto gravare su tutti i debiti di alcuni, Petralia continua a mantenere la stessa intransigenza mostrata a Giarre durante l’assemblea dei sindaci: «Alla riunione chiederò alla Prefettura - ribadisce – che venga sancito il principio che i disservizi debbano coinvolgere solo i Comuni morosi. Bronte è in regola perché con responsabilità ha fatto scelte impopolari come ridurre i servizi ed aumentare le tasse. Non possiamo quindi subire gli stessi disservizi di chi ha preferito non fare sacrifici». (...) [Fonte: La Sicilia]
 

4 Dicembre 2012

I sindaci dei 14 Comuni trovano l'accordo e promettono di sanare parte del debito

(...) All’interno della sede dell’Ato, durante la riunione tra i sindaci dei 14 Comuni dell’Ato, l’atmosfera era tesa e in alcuni momenti ci sono state anche accese proteste di alcuni operai. L’azienda Aimeri Ambiente, che ha già anticipato le mensilità di stipendi previsti dal contratto, aveva chiesto all’Ato il pagamento di una parte del debito che l’Ato ha nei suoi confronti: 2 milioni e mezzo di euro per pagare due mesi di stipendi e la tredicesima. Al termine della riunione, la cifra raggiunta con i versamenti che i Comuni hanno detto di effettuare era di 1 milione e 400mila euro, più altri 200mila euro che Bronte ha detto di potere anticipare.

La trattativa è stata difficile, a partire dal fatto che i Comuni in regola con i pagamenti protestano per il pessimo servizio che ricevono per colpa dei morosi. (...). L’assessore Biagio Petralia di Bronte commenta: «Con gli impegni assunti l’emergenza sembra arginata. Capisco le difficoltà dei Comuni, ma ognuno deve assumersi delle responsabilità». Per l’assessore Petralia, dal primo gennaio ogni Comune dovrebbe pagare per sè la propria quota di servizi, per evitare che i Comuni virtuosi siano penalizzati. (...)

Il presidente del collegio dei liquidatori dell’Ato, Francesco Rubbino, è moderatamente ottimista: «Le due ultime riunioni sono servite per sensibilizzare i Comuni perché il servizio venga considerato il primo problema da affrontare. Quasi tutti hanno compiuto uno sforzo per reperire somme e l’aspetto positivo è che Bronte e Fiumefreddo hanno pensato di fare degli anticipi». Rubbino conta che il pagamento dello stipendio di novembre dovrebbe avvenire a giorni, quello di dicembre «nei tempi giusti» e per la tredicesima si saprà di più nei prossimi giorni. I lavoratori sono stati invitati a lasciare i presìdi. Ma gli operai vogliono essere sicuri che la ditta Aimeri accetti questa proposta dell’Ato. (...). [Maria Gabriella Leonardi]

1 Dicembre 2012"

Lavoratori in apprensione ieri per una notizia che si era diffusa sull’incarico a una ditta esterna

«Aimeri Ambiente»: i sindaci pagheranno

VIA ATTINA'C’è grande preoccupazione tra i lavoratori di Aimeri Ambiente dopo che ieri pomeriggio si era diffusa la notizia di un’ordinanza emessa, due giorni fa, dal sindaco di Giarre per affidare a una ditta di Catenanuova, forse già da oggi, il servizio di raccolta dei rifiuti, a integrazione del lavoro svolto dall’Aimeri. Gli operai Aimeri aspettano da 15 giorni lo stipendio e sono allo stremo. Ieri mattina, sotto la sede dell’Ato, hanno aspettato l’esito dell’assemblea dei sindaci ma ne sono rimasti insoddisfatti. Dentro, la tensione è stata altrettanta, come si evince da una nota diramata dall’Ato.

«Permettere all’Aimeri di pagare lo stipendio agli operatori, scongiurando una crisi dei rifiuti sotto le feste natalizie è possibile - ha detto il presidente dell’Ato, Francesco Rubbino - ma bisogna che i Comuni morosi ci versino una congrua parte dei loro debiti, o che tutti effettuino delle anticipazioni, permettendoci di dare all’Aimeri almeno 2 milioni di euro».

Rubbino ha ricordato che l’ultimo pagamento dell’Ato all’Aimeri risale ad aprile e la ditta ha difficoltà a pagare gli operai e far funzionare i mezzi: «Per evitare l’aggravarsi della crisi - ha detto - è necessario che ogni Comuni versi almeno il 30% di quanto deve». La nota dell’Ato spiega che alcuni sindaci hanno mostrato disponibilità a versare il possibile, ma hanno puntato il dito contro i Comuni più grossi che sono morosi. In regola con i pagamenti ci sono solo Bronte, Fiumefreddo, Milo e Sant’Alfio. Gli altri sono in debito e i più indebitati sono Giarre che deve 2 milioni e 633 mila, Randazzo 1 milione e 350 mila, e Riposto 1 milione e 133 mila.

L’assessore Biagio Petralia di Bronte ha protestato: «(...) Bronte anticiperà la propria rata solo se il servizio tornerà subito efficiente, altrimenti permettete a ognuno di noi di pagare autonomamente i propri operatori ecologici». Parecchi sindaci, in linea con Petralia, hanno annunciato l’intenzione di pagare. La nota dice che nessun impegno è stato preso, invece, da Giarre. Lunedì alle 16 i sindaci si riuniranno per dimostrare di aver pagato. Intanto, cresce la rabbia degli operai.

Critici i sindacati, per Rosario Garozzo della Fit Cisl e Alfio Leonardi Fp Cgil se un Comune non avesse realmente i soldi per pagare l’Ato non incaricherebbe una ditta esterna. E, comunque, se un Comune non avesse davvero i soldi, chi lo amministra deve prendersene la responsabilità. [Maria Gabriella Leonardi, La Sicilia]

29 Novembre 2012

Strade-pattumiere

Assemblea a Maletto - Gli operatori ecologici protestano anche per il cattivo stato in cui versa il parco mezzi

Stipendio in ritardo, netturbini «agitati»

...POI LI APPENDEREMO ALL'ALBERO DI NATALEIl presidente di Joniambiente ha riunito per venerdì prossimo i sindaci delle città interessate

Operatori ecologici in stato di agitazione anche a Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. Lavorano per qualche ora poi, ogni giorno, si radunano in assemblea nel deposito mezzi di Maletto. Si dichiarano in stato di agitazione principalmente perché non hanno ricevuto lo stipendio di novembre, solitamente pagato ogni 15 del mese, ma anche perché le loro condizioni di lavoro sono diventate disastrose.

I lavoratori affermano che su una trentina di mezzi presenti nel deposito, circa 15 sono fuori uso ed avrebbero bisogno di manutenzione mentre altri 5 sono prossimi a fermarsi. In queste condizioni, anche se decidessero di tornare a lavorare a tempo pieno, non potrebbero svolgere un buon servizio. Per questo si sono riuniti in assemblea ed hanno chiesto l'intervento dell'assessore all'Ecologia e ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia (...). Gli operatori hanno promesso che appena ricevuti gli stipendi, riprenderanno a lavorare a tempo pieno. Intanto i disservizi ed i disagi dei lavoratori sono stati oggetto di dibattito nel Consiglio comunale di Bronte. [Fonte: La Sicilia]

28 Novembre 2012

Un mese fa il sindaco aveva minacciato di uscire dall'Ato: «Troppi disservizi e inefficienze. Basta!» «24 ore di tempo, poi affideremo il servizio di raccolta dei rifiuti ad un’altra ditta, ma soprattutto daremo inizio alla procedura per uscire dall’Ato, per avocare a noi l’onere di pulire la città».

I disservizi ed i disagi dei lavoratori sono stati oggetto di dibattito all’interno del Consiglio comunale

L’assessore Petralia: “La colpa dei disservizi nella raccolta dei rifiuti è dei comuni morosi”

VIA CARD. DE LUCAA seguito dello stato di agitazione proclamato dagli operatori ecologici di Bronte, che ancora non hanno ricevuto lo stipendio di novembre, l’assessore all’Ecologia ed Ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia, ha partecipato ad un vertice presso il deposito mezzi di Maletto, incontro cui ha partecipato pure il sindaco di Maletto De Luca.

“La colpa non è dell’Ato Joniambiente, ne della Aimeri Ambiente che è una delle società più grosse d’Italia. – ha affermato l’assessore Petralia - La colpa è di quei Comuni morosi che accumulando debiti su debiti, mandano in tilt l’intero sistema. Qualsiasi impresa che vanta crediti milionari andrebbe in crisi e non garantirebbe gli stipendi. Siamo stanchi di subire. – ha continuato Petralia – Siamo stanchi di essere impotenti agli eventi. Di conseguenza insieme con il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, abbiano chiesto al presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, di convocare un’assemblea dei soci. Il presidente ha subito riunito i sindaci per venerdì mattina. In quell’occasione proporremo all’assemblea di pagare noi gli stipendi degli operatori ecologici di Bronte e la stessa cosa farà De Luca con quelli di Maletto. Poi detrarremo le cifre dalle quote mensili da pagare all’Ato. Se l’assemblea – ha concluso - dovesse dirci di no, ci rivolgeremo al Prefetto”.

Intanto i disservizi ed i disagi dei lavoratori sono stati oggetto di dibattito all’interno del Consiglio comunale. Per il consigliere Salvatore Proietto è necessario che l’Amministrazione comunale si imponga di più. Oltre a ciò è necessario rimettere i cassonetti per le strade e trasferire dalla zona artigianale al centro della cittadina la macchina che distribuisce i sacchetti per i rifiuti, al fine di agevolare chi non è in condizione di arrivarci. Per il consigliere Nunzio Spanò il problema dei rifiuti Bronte potrà risolverlo copiando il metodo utilizzato dal Comune di Mascalucia che “autonomamente espleta il servizio con una società partecipata”. Salvino Luca ha espresso solidarietà ai lavoratori, mentre Vincenzo Sanfilippo ritiene necessario rivolgersi al Prefetto. Per Andrea Sgrò il problema dei rifiuti è così importante da imporre unità di intenti, mentre per Nunzio Saitta l’unica soluzione è che il servizio torni ai Comuni eliminando strutture sovra comunali come le Ato. Interessanti anche gli interventi dei consiglieri Vittorio Triscari e Giuseppe Di Mulo.

27 Novembre 2012

Risolto il problema del carburante, resta ancora da pagare la mensilità di ottobre agli operatori ecologici

Strade-pattumiere

VIA POLIFEMOI 300 lavoratori dell’«Aimeri Ambiente» non hanno ancora ricevuto lo stipendio di ottobre e per questo oggi, alle ore 11, organizzeranno assemblee-presidi davanti ai municipi dei Comuni serviti da Joniambiente. Lo ha comunicato, in una nota, la segreteria della Fp Cgil di Catania. Pochi giorni fa, gli operatori avevano dovuto fare i conti con la carenza di carburante che aveva di fatto bloccato gli automezzi. Risolta la problematica è rimasta quella degli stipendi. Ma per un motivo o per un altro nelle strade si sono accumulate montagne di rifiuti. I lavoratori, ieri sera, non hanno effettuato il turno notturno. Essendo in stato di agitazione lavorano effettuando 2 ore di assemblea al giorno non retribuita.

«Gli operatori dell’Aimeri Ambiente - dice il dirigente tecnico dell’Ato Joniambiente, Giulio Nido - pur rimanendo in stato d’agitazione, dallo scorso sabato hanno ripreso i servizi essenziali. Gli operatori sono all’opera anche se, a causa del lavoro arretrato, ci vorrà qualche giorno prima che questa fase di disagio rientri. Il problema, tuttavia, rimane poiché gli operatori non hanno ancora ricevuto gli stipendi. Siamo quotidianamente in contatto con i vertici dell’Aimeri Ambiente fermo restando che, da quest’Ato, rimaniamo nelle condizioni di non poter versare puntualmente alla ditta i pagamenti spettanti». In pratica l’Aimeri Ambiente dovrebbe, ancora una volta, anticipare gli stipendi, per il settimo mese consecutivo. Ma a questo punto non ne ha più l’obbligo visto che il contratto d’appalto prevede che l’azienda anticipi 4 mensilità di stipendi, senza interessi, più altre 2 mensilità, ma con gli interessi. Dalla Regione sono stati inviati i commissari nei Comuni per acquisire le somme che i Comuni non hanno ancora versato all’Ato ma, a quanto pare, finora le somme recuperate sarebbero esigue rispetto ai crediti vantati dall’Ato. [Maria Gabriella Leonardi, La Sicilia]

Strade-pattumiere

Rubbino, presidente dell’Ato: «Serve il 30% del debito»

VIA SCAFITIDurante la riunione di ieri mattina è stato fatto il punto della situazione: i lavoratori senza stipendio da 15 giorni. Tra i Comuni più indebitati ci sono Giarre (2 milioni e 633 mila euro), Randazzo (1 milione e 350 mila) e Riposto (1 milione e 133 mila euro)
Feste a rischio: Scongiurare una crisi per Natale è possibile, basta che gli ammi­ni­stratori paghino una quota di quanto devono.
2 milioni: Per permetterci di pagare gli emolumenti agli operai abbiamo bisogno di due milioni


29 Novembre 2012

L'assessore Petralia alla riunione dell'Ato

“Pagheremo solo se il servizio tornerà subito efficiente”

Durante l’assemblea dei sindaci della Joniambiente, tenuta stamane nella sede di Giarre della Joniambiente, a seguito della richiesta di una anticipazione del pagamento della rata per risolvere la crisi, l’assessore del Comune, Biagio Petralia, ha affermato: “Il mio Comune è in regola con i pagamenti e non capisco perché deve subire gli stessi disservizi degli altri. E’ arrivato il momento di assumersi le responsabilità. Per essere in regola con i pagamenti Bronte ha fatto dei sacrifici. Mi chiedo se anche gli altri lo hanno fatto. Certo è facile, nonostante i tagli, non aumentare l’Imu, concedere contributi alle associazioni, pagare gli abbonamenti degli autobus agli studenti, fare anche altro e poi non pagare l’Ato, mettendo in ginocchio il servizio in 14 Comuni. Di conseguenza Bronte anticiperà la propria rata solo se il servizio tornerà subito efficiente, altrimenti permettete ad ognuno di noi di pagare autonomamente i propri operatori ecologici. Vedrete che Bronte tornerà pulita e vi rimarrà anche sotto le feste”.

La "storia" si ripete, vedi nel 2010



29 Novembre 2012

Blitz antiassenteismo della Guardia di Finanza al Comune

Ma il 99% degli impiegati era al proprio posto

Blitz della Guardia di Finanza al Comune per accertare la reale presenza al lavoro degli impiegati. Alla fine, secondo i primi accertamenti, risulterebbe che solo in 2 su 220 impiegati si trovavano fuori dal posto di lavoro senza autorizzazione, dimostrando che il 99% degli impiegati rispetta l’orario di lavoro e le regole imposte dal contratto. L’operazione ha avuto inizio intorno le 11 del mattino, quando i militari delle Fiamme gialle hanno chiuso le uscite laterali del Comune e rigorosamente controllato tutti i cittadini che entravano o uscivano dal Palazzo. Stessa operazione in tutti i siti dove operano impiegati del Comune. Poi hanno verificato le identità dei presenti, ufficio per ufficio, confrontando i dati ottenuti con quelli in possesso dell’Ufficio del personale, direttamente collegato con i terminali dove gli impiegati timbrano i cartellini di entrata ed uscita.

Alla fine su 220 impiegati controllati, solo 2 apparentemente non erano in regola. “Questo dimostra che la stragrande maggioranza dei miei impiegati fa il proprio dovere. – ha commentato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – Alla Guardia di Finanza il mio plauso per l’operazione, tendente certamente a garantire il rispetto delle legge, ed i cittadini”.



29 Novembre 2012

Un emendamento al D. L. "Enti Territoriali" presentato da Firrarello salva i bilanci dei Comuni inferiori a 20 mila abitanti

Nuova procedura di risanamento finanziario per i Comuni più piccoli

Un emendamento presentato dal nostro sindaco, sen. Pino Firrarello, al decreto legislativo “Enti territoriali”, su cui il Governo ha posto la fiducia, salva i bilanci di tutti i Comuni italiani inferiori a 20 mila abitanti che rischiano il dissesto. La Commissione “Affari costituzionali” del Senato, avviando l’esame del ddl n. 3570, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, ha approvato, infatti, un emendamento presentato da Firrarello che permette ai Comuni inferiori a 20 mila abitanti, con squilibri strutturali di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, di ricorrere alla procedura di risanamento prevista dalla legge. Questa procedura permetterà ai Comuni di poter estinguere i propri debiti attraverso un piano di rientro quinquennale, riportando così il bilancio in pareggio. Un provvedimento legislativo utile, se non necessario, per tantissimi Enti in difficoltà, negato però il 13 novembre scorso dalla Camera dei Deputati, che ha approvato il ddl con un emendamento che concede i benefici di legge solo ai Comuni superiori a 20 mila abitanti.
Per il senatore Firrarello una ingiustizia “con evidente profilo di illegittimità costituzionale”. “Approvare il disegno di legge così come emendato dalla Camera – afferma – avrebbe comportato un ingiusto privilegio a favore degli enti di maggiore dimensione, escludendo dall’opportunità di ricorrere alla procedura di risanamento finanziario gli enti più piccoli, che sono quelli maggiormente penalizzati dai tagli e dalle rigidità delle norme relative al Patto di stabilità. Per questo – continua - ho presentato questo emendamento che la I Commissione permanete “Affari costituzionali e Bilancio”, ha approvato ed inserito all’interno del Ddl cui il Governo ha chiesto la fiducia”.

22 Novembre 2012

Sciame sismico sull'Etna

Scuole chiuse anche domani

Nessun danno, ma le scuole sono state evacuate per precauzione

A Bronte scuole chiuse anche domani. Lo ha deciso il sindaco Firrarello insieme al vice sindaco ed assessore alla Protezione civile Salvia, dopo un vertice con il dirigente dell'Ufficio tecnico e responsabile della Protezione civile, ing. Salvatore Caudullo. Questo pomeriggio era stato deciso di chiudere le scuole solo per la giornata di oggi. In serata dopo il terremoto delle 18,35 invece è stata firmata l’ordinanza che chiude le scuole anche domani. Oggi sono state in tutto tre le scosse di terremoto di maggiore magnitudo dello sciame sismico cominciato stamane con un evento di magnitudo 3.9 registrato alle 10.10. Altri due eventi sismici, rispettivamente di magnitudo 3.9 e 3.5, sono stati registrati alle 12.25 e alle 12.28. Lo sciame sismico, in tutto una cinquantina di scosse, non si è ancora esaurito.
L'ipocentro è stato individuato a 26 km di profondità. Il sisma - che gli esperti dell'Ingv tendono a ritenere di natura tettonica - è stato avvertito in numerosi centri abitati della zona pedemontana del vulcano, tra cui Bronte, Maletto e Randazzo, dove le scuole sono state evacuate. Non si sono registrati danni a persone o cose. Il sindaco Firrarello ha organizzato due squadre di tecnici che hanno effettuato accurati sopralluoghi per verificare l’idoneità statica degli edifici pubblici, delle scuole, delle chiese e dei ponti. Ma non sarebbero emerse particolari criticità.



21 Novembre 2012

Rifiuti - Raccolta frazione umida

Attivato distributore automatico nell’isola ecologica di «Ss. Cristo»

Attivato anche a Bronte il distributore automatico di sacchetti destinato alla raccolta della frazione umida (organico) e della plastica. E’ stato sistemato all’interno dell’isola ecologica di contrada Santissimo Cristo, che sarà aperta la pubblico tutti i giorni feriali dalle 8 del mattino fino alle 17. Da ieri il distributore è già funzionante, con gli utenti che telefonando al numero verde 800 911303 potranno ottenere tutte le informazioni. Per ottenere i sacchetti basterà inserire la propria tessera sanitaria all’interno dell’apposito sportellino e il distributore erogherà, gratuitamente, il rotolo di buste previsto come scorta sacchetti periodica assegnata. Soddisfazione è stata espressa dall’intero Cda della Joniambiente, presieduto da Francesco Rubbino e composto da Antonello Caruso e Giuseppe Cardillo.
Ogni utente ogni anno potrà ritirare 150 sacchetti per l’umido e 50 sacchetti per la plastica. Chi avesse però esigenza di ulteriori sacchetti potrà ritirarli pagando il costo del rotolo. [Fonte: La Sicilia]



21 Novembre 2012

Una rotonda all’ingresso del paese regolerà il traffico fra viale Catania e la statale 284

La nuova rotonda di viale CataniaIngresso sud più bello e sicuro con la nuova rotatoria e la zona verde

Sono iniziati i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’ingresso sud del paese dove si intersecano la Ss 284 ed il viale Catania (lo Scialandro), caratterizzato da una bella area verde che accoglie i visitatori.

Bronte, rotatoria in viale CataniaRuspe e caterpillar sono già in azione per dare ordine alla nervosa viabilità che fino ad oggi ha caratterizzato la circolazione da e verso le tante strade cittadine che confluiscono proprio all’incrocio fra viale Catania e viale cavalieri di Vittorio Veneto.

Ed appena iniziati i lavori il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha effettuato un sopralluogo.

«Siano riusciti ad avviare anche questi lavori – afferma – che renderanno l’ingresso di Bronte certamente, non solo più bello ed accogliente, ma anche più sicuro. Questa opera pubblica è frutto di una costante ricerca di tutto quello che potevano realizzare per migliorare Bronte, ed in un momento dove è difficile ottenere finanziamenti siamo riusciti a vincere anche questa battaglia».

La riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera area, infatti, fa part di un progetto chiamato “Bronte in sicurezza”, frutto del “Piano della mobilità e della sicurezza” e di una serie di studi per individuare i rischi presenti sulle infrastrutture stradali della cittadina. I lavori prevedono la realizzazione di una grande rotatoria in grado di regolare meglio il transito dei veicoli. Per realizzare l’opera il Comune ha ottenuto un finanziamento dall’assessorato al Turismo ed ai Trasporti della Regione siciliana.

“Quando – conclude Firrarello – sia questi lavori, sia quelli della nuova Ss 284 saranno completati, la via di accesso e l’ingresso di Bronte non avranno nulla da invidiare ad una grande cittadina”. [Fonte: La Sicilia]



21 Novembre 2012

Avvisi di accertamento Tarsu per le case di campagna

Consiglio comunale dedicato alla Tarsu

Per legge anche i fabbricati rurali devono pagare - L'assessore Petralia: “Voglia di garantire equità fiscale”

E’ stato il Consiglio comunale convocato su richiesta dei consiglieri Graziano Calanna, Nunzio Spanò, Vittorio Triscari, Salvatore Luca e Salvatore Proietto a chiarire tutti gli aspetti della vicenda della Tarsu per i fabbricati rurali, che ha provocato proteste e petizioni popolari. «Il Comune – ha affermato il consigliere Nunzio Spanò in apertura – ha inviato ben 2800 avvisi di accertamento Tarsu per i fabbricati rurali che hanno provocato malessere, anche a causa di errori. Sono stati, infatti, inviati avvisi di pagamento anche a chi possiede dei ruderi. Per questo abbiamo deciso di chiedere la convocazione di un Consiglio comunale. Non c’è stato rispetto per i cittadini. Il dato che il Comune ha ricevuto è grossolano perché non contiene la storicità degli edifici. Ed, infine, al di la delle questioni tecniche è stato sbagliato il periodo».
Al Consiglio comunale ha partecipato anche il presidente dell’associazione Adoc, Enza meli, che domenica scorsa ha organizzato una manifestazione di protesta e contro la tassa ha raccolto circa 900 firme. La Meli ha presentato una serie di proposte, capeggiate dalla richiesta di eliminazione della tassa considerata “iniqua”. Dopo la lettura del verbale della commissione consiliare sono intervenuti il dott. Mario Coco, in qualità di consulente gratuito dell’Amministrazione, ed il responsabile dell’Ufficio tributi, Pietro Caraci. Entrambi hanno fatto emergere che:

1) la Tarsu sui fabbricati rurali deve essere pagata al pari di quelli urbani perché prevista dalla legge.

2) I contribuenti per legge avevano l’obbligo di effettuare la denuncia dell’immobile e chiedere le agevolazioni. Non avendolo fatto prima, adesso devono venire in Comune che sta permettendo loro di regolarizzare la posizione.

3) Degli errori ci sono, ma principalmente sono frutto dei dati forniti dall’Agenzia del territorio, il cui compito però era quello di fotografare il territorio per individuare le case fantasma, non di verificarne uso e storicità di ogni immobile, il cui onere è a carico dei proprietari.

«Il nostro compito è osservare le leggi. – ha affermato il sindaco – Ed in questo chiedo a tutti voi maggiore responsabilità. Forse avremmo dovuto effettuare degli incontri informativi, ma i dati sono pervenuti al Comune molto tardi e si rischiava di far andare in prescrizione un intero anno, con gravi responsabilità a carico degli uffici. Lo Stato nel 2006 voleva far emergere 3 milioni di case fantasma. Oggi siamo arrivati al dunque. Noi abbiamo fatto di tutto per evitare disagi per i cittadini, compreso l’invio dei questionari da compilare per effettuare una denuncia prevista dalla legge. È se il cittadino fosse venuto prima per denunciare un immobile, oggi avrebbe ricevuto un avviso con la riduzione e senza errori.»

«Ringrazio – ha concluso - la presidente dell’Adoc, Enza Meli per aver sollevato il problema e se volesse confrontarsi con me su come agevolare i più deboli, trova tutta la mia disponibilità». Ed il presidente dell’Adoc con il sindaco si incontreranno giovedì prossimo alle ore 20. Dopo l’intervento del sindaco il dibattito ha animato la serata. I consiglieri Vincenzo Sanfilippo, Vittorio Triscari, Nunzio Spano, Salvatore Proietto, Graziano Calanna e Salvino Luca hanno comunque criticato le scelte dell’Amministrazione chiedendo tutele per i cittadini. Il consigliere Andrea Sgrò ha sottolineato come si sia “fatto tanto rumore per nulla”, anche se ha giustificato le proteste con la crisi economica. Invece per Daniele Scalisi e Nunzio Saitta il Comune ha fatto il possibile per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Infine l’assessore al Bilancio Biagio Petralia ha ribadito la “responsabilità della Giunta e la voglia di garantire equità fiscale”.
 

20 Novembre 2012

Avvisi di accertamento Tarsu per le case di campagna

Raccolte 900 firme a Bronte contro la Tarsu alle case rurali

Bronte, sfilata contro la "Tarsu sulle stalle"Sono circa 900 le firme che l’Adoc e la Uil di Bronte hanno raccolto durante la protesta di domenica scorsa contro gli avvisi di accertamento Tarsu per i fabbricati rurali inviati dal Comune, che l’associazione dei consumatori e il sindacato hanno definito la “tassa sulle stalle”. Un nutrito gruppo di contribuenti ha sfilato lungo la via Umberto per poi fermarsi in piazza Spedalieri dove sono state raccolte le firme. “E’ paradossale – ha spiegato in una nota la presidente dell’Adoc di Bronte, Enza Meli – che l’Amministrazione ha scelto di far pagare al massimo la tassa sui rifiuti solidi urbani ai proprietari di stalle o a case di campagna prive di servizi elementari quali acqua e luce».
Firrarello ribadisce però la linearità della condotta amministrativa del Comune. «Concordo - dice il sindaco - e mi sento vicino a coloro che, in questi momenti di crisi, hanno difficoltà, ma il Comune ha solo dato seguito alle indicazioni dell’art. 37 comma 2 della legge 262 2006, emanata dal Governo Prodi, che ha stabilito come tutti gli immobili, anche quelli di campagna, debbano essere accatastati, affinché i proprietari paghino le tasse. Chiunque occupi o detenga una unità immobiliare deve pagare la Tarsu e se il fabbricato ricade oltre 500 metri dall’area di raccolta dei rifiuti, ha diritto a una riduzione del 70%. Per beneficiarne però, per legge ai tempi doveva compilare la denuncia di occupazione e richiedere agli uffici la riduzione. A chi ha dimenticato di presentare richiesta oggi abbiamo messo a disposizione i nostri uffici». (La Sicilia)


17 Novembre 2012

Avvisi di accertamento Tarsu per le case di campagna

Non si placano le proteste

Il sindaco: E' la legge che prevede il pagamento della Tarsu per le case rurali

La querelle sui circa 3000 avvisi di accertamento Tarsu per le case di campagna continua a suscitare polemiche ma anche angosce e preoccupazioni nei cittadini. E continuano a fioccare le proteste. L’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) nel definire in un manifesto del 14 novembre “feroce ed iniqua” la tassazione invita la città a svegliarsi ed organizza per domenica una manifestazione contro l’«accanimento illegittimo di una pretesa fiscale assurda della tassa sui rifiuti». Risponde con un altro manifesto il sindaco Firrarello il quale, tralasciando i toni un po’ più concilianti di un precedente comunicato stampa quando, fra l'altro, chiese scusa ai cittadini per gli errori commessi («sia se a commetterli sono stati i nostri uffici, sia se a commetterli è stata l’Agenzia del territorio»), dichiara che “purtroppo è la Legge che prevede il pagamento della Tarsu per le case rurali».

Il gruppo Bronte Domani rappresentato dal consigliere comunale Vincenzo Sanfilippo comunica di non condividere le dichiarazioni del sindaco prima perché non ha mai dialogato né si è confrontato con il Consiglio comunale in merito a questa problematica, poi per non aver esercitato il dovuto controllo sull’Ufficio Tributi che ha inviato in forma generica ed al 100% il bollettino di pagamento della Tarsu “e quindi inducendo i cittadini a pagare una tassa in parte non dovuta” e “per un servizio non reso che è costretto a pagare”.

Bronte Domani ritiene necessario poi «un confronto serio, proficuo e costruttivo nell’interesse dei cittadini brontesi, con il Consiglio Comunale, le Parti Sociali e Professionali, al fine di trovare un’intesa a questa protesta generale, che ha causato un subbuglio nella popolazione, provocata forse dalla superficialità dell’azione Amministrativa.» E lunedì il Consiglio comunale è convocato in seduta straordinaria ed urgente per trattare le “problematiche relative agli avvisi di accertamento inerenti la Tarsu”.

17 novembre 2012

«No alla stangata». Meli: «Ci opporremo con tutte le nostre forze»

Bronte, tassa sulle stalle

I sindacati protestano

Adoc e Uil scendono in strada a Bronte domenica contro la «Tassa sulle Stalle» che l’amministrazione comunale ha deciso di infliggere ai cittadini. «A quest’altra stangata - spiega la presidente dell’associazione consumatori Adoc di Bronte, Enza Meli - abbiamo deciso di opporci con ogni forza, innanzi tutto perchè è iniqua. Anzi, è persino paradossale in quanto l’amministrazione Firrarello ha scelto di far schizzare al livello massimo la tassa sui rifiuti solidi urbani che dovrà essere pagata, quasi fossero abitazioni di lusso, dai proprietari di stalle, rustici e case di campagna anche se prive di servizi elementari come acqua e luce».

La manifestazione avrà inizio alle 10 con un corteo che dallo «Scialandro» della Villa comunale, passando per corso Umberto, raggiungerà piazza Spedalieri. Qui, i volontari dell’Adoc in un gazebo appositamente allestito raccoglieranno le firme per una petizione popolare che lunedì sarà consegnata da Enza Meli nel corso del Consiglio comunale brontese: «In quel documento - dichiara la presidente dell’associazione consumatori - scriveremo i motivi della nostra protesta, che dà voce al dissenso di tantissimi cittadini, ma anche le nostre proposte per soluzioni capaci finalmente di coniugare esigenze di bilancio e giustizia sociale». (Fonte: Giornale di Sicilia)

Il manifesto del sindaco Firrarello

E’ LA LEGGE CHE PREVEDE IL PAGAMENTO DELLA TARSU PER LE CASE RURALI

Il Comune sta soltanto applicando la normativa

Cari concittadini,
ho ricevuto in Comune un nutrito gruppo di proprietari di fabbricati rurali che hanno protestato dopo aver ricevuto gli avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2006 – 2007. Concordo e mi sento vicino a coloro che, in questi momenti di crisi, hanno difficoltà di natura economica, ma il Comune ha soltanto dato seguito alle indicazioni dell’articolo 37 comma 2 della legge 262 del 2006, emanata dal Governo Prodi, che ha stabilito come tutti gli immobili, anche quelli di campagna, debbano essere accatastati, affinché i proprietari paghino le tasse previste dalla legge.
A tal proposito l’Agenzia nazionale del territorio ha effettuato una ricognizione per individuare circa 3 milioni di costruzioni fantasma in tutta Italia. Le nuove mappe sono state inviate ai Comuni, che di conseguenza devono inviare gli avvisi di accertamento Tarsu.
Ma, se è vero che chiunque occupi o detenga una unità immobiliare deve pagare la Tarsu, è vero anche che, se il fabbricato ricade oltre 500 metri dall’area di raccolta dei rifiuti, il possessore ha diritto ad una riduzione del 70%. Per beneficiarne però, come recita il D.L. 507/93, il contribuente, oltre all’accatastamento, doveva compilare la denuncia di occupazione e contestualmente richiedere agli uffici comunali la riduzione, utilizzando la modulistica da tempo predisposta e scaricabile dal sito internet del Comune.
Oggi, per non penalizzare i cittadini che non hanno presentato la richiesta, garantire i contribuenti che possono usufruire di altre agevolazioni e risolvere qualche eventuale errore, questa Amministrazione comunale ha messo a disposizione i propri uffici, affinché tutte le posizioni tributarie vengano sanate, ed ogni contribuente possa pagare il dovuto.  Di più non potevamo fare.
Di conseguenza, chi pone in essere strumentalmente forme di protesta contro il Comune o approfitta, a fini elettorali, del comprensibile malumore dei contribuenti, accusando questa Amministrazione di tartassare i cittadini, si rende protagonista solo di atti di sciacallaggio politico. Il Sindaco, Sen. Giuseppe Firrarello

Il manifesto dell'Adoc

Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori
Contro la feroce ed iniqua tassazione sulla raccolta rifiuti la città si svegli!!!
Sei invitato a partecipare alla manifestazione contro l’ accanimento illegittimo di una pretesa fiscale assurda della tassa sui rifiuti, che sta massacrando i cittadini brontesi.
Domenica 18 novembre
Ore 10 – Partenza dalla villa comunale
Sfilata lungo il corso Umberto
Arrivo in Piazza Spedalieri dove ci sarà un Banco per la raccolta firme e ognuno poò avanzare proposte o idee;
Lunedì 19 Novembre
Ore 17 – Presenteremo tutti insieme il documento con le nostre richieste e le firme raccolte nella giornata di domenica nella seduta del Consiglio Comunale, in maniera silenziosa e pacifica.
Non mancare, svegliati!!!
Basta con queste tasse inique che ci rendono la vita impossibile, facciamo sentire la nostra voce, le nostre idee su come si amministra con rigore senza che paghi sempre la città e i soliti noti.
Bronte 14 novembre 2012
La responsabile dell’Adoc comunale, Enza Meli



18 Novembre 2012

«Non ci sono fondi per gli abbonamenti dei bus»

Il sindaco Firrarello assicura però agli studenti che s’incontrerà con i vertici delle aziende trasporto». «Faro il possibile per venirvi incontro. Vedrò di incontrare i vertici delle aziende che ogni mattina accompagnano gli studenti pendolari, ma per adesso, e vi assicuro con estremo dispiacere, il Comune non può garantire la copertura economica degli abbonamenti degli autobus, a meno di sforare il patto di stabilità». Lo ha detto ieri mattina il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, a un gruppo di studenti pendolari che hanno chiesto al primo cittadino di rivedere la decisione di non pagare più gli abbonamenti scolastici. «Potendo lo farei. – ha detto loro Firrarello – Sapete bene che per me le scelte a vantaggio del mondo della scuola hanno sempre avuto priorità. Se oggi siamo arrivati a questa decisione e perché non possiamo fare diversamente. La crisi economica ha ridotto ancora di più i finanziamenti a Comuni che altro non possono fare che tagliare le spese. Non esagero affermando che oggi viviamo una crisi forse peggiore di quella degli anni 50. Pensate che la Regione siciliana il 5 novembre mi ha comunicato di non poter più garantire i finanziamenti per i buoni libro. Io contesto questa decisione, mi ribellerò in tutte le sedi, ma il fatto è che alla fine i soldi mancheranno».

All’incontro hanno partecipato l’assessore Nunzio Castiglione, ma anche diversi consiglieri comunali, fra cui Andrea Sgrò e Graziano Calanna: «Faccio parte della commissione bilancio – ha affermato Sgrò - e tocco con mano il dramma che stiamo vivendo. Non è colpa del sindaco se non ci sono più soldi». «Sono scelte – ha affermato Calanna – ma è opportuno fare uno sforzo affinché questi soldi si trovino». Alla fine il sindaco a un gruppo di studenti riuniti nella sala della Giunta, ha assicurato il suo impegno per individuare qualche soluzione esterna, ma di fondi nel bilancio al momento non è possibile trovarne. [La Sicilia]


10 Novembre 2012

Studenti pendolari al Municipio

“Datemi una settimana di tempo. Nonostante la crisi economica che sta attanagliando tutti i Comuni penalizzando i servizi, farò il possibile per venirvi incontro e reperire le somme per pagare gli abbonamenti dei bus agli studenti pendolari”. E’ quello che ha detto il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ad una delegazione di studenti e di genitori venuti al Comune per protestare contro i tagli agli abbonamenti degli autobus degli studenti. Dopo che il Comune di Bronte, dando vita ad una vera a propria spending review, è stato costretto a tagliare i costi per gli abbonamenti degli autobus per gli studenti che si recano principalmente a Randazzo e Biancavilla per frequentare gli istituti scolastici superiori, ieri mattina un folto numero di studenti con tanto di striscioni hanno protestato davanti al Palazzo municipale. “E’ giusto – ha affermato il consigliere Graziano Calanna – tagliare ovunque, ma i fondi per gli abbonamenti degli studenti vanno trovati”. Il sindaco Pino Firrarello ha accolto nella sala della Giunta una delegazione di studenti e genitori. “Riconosco le vostre esigenze – ha detto loro il sindaco – ma credetemi, a causa dei tagli il Comune non è in grado di sostenere più non solo questa spesa, ma i costi di tanti servizi. Nonostante ciò riconoscendo l’importanza dello studio, vedrò cosa è possibile fare. Ci rivediamo lunedì prossimo”.


10 Novembre 2012

Unibus Extra

Nuovo servizio agevolato per studenti e prof

Un nuovo servizio realizzato dall’ufficio del Mobility Manager d’Ateneo (Momact) in collaborazione con la Fce e riservato agli studenti pendolari dell’area pedemontana

In aggiunta ai biglietti agevolati per usufruire dei bus Amt e della metropolitana – già disponibili grazie al progetto “Unibus” attivo dal 2 maggio – da lunedì e fino al 15 febbraio, professori, dipendenti e studenti pendolari dell'hinterland catanese (circa 7500 tra area pedemontana e area ionica) per recarsi nelle proprie sedi di lavoro o studio possono utilizzare due nuove linee riservate: la linea pedemontana, da Bronte e Adrano verso Catania, o la linea ionica da Randazzo a Catania via Giarre ed autostrada. Entrambe le linee prevedono fermate nei pressi delle principali sedi universitarie del capoluogo (Cittadella, Borgo, Stesicoro, Porto).

La prima corsa della linea pedemontana parte ogni giorno, da lunedì a venerdì, da Randazzo alle 6,05 e, dopo aver toccato i Comuni di Bronte, Adrano Nord, Biancavilla, Paternò e Misterbianco, arriverà a Catania, dove si fermerà alla Cittadella universitaria, a piazza Stesicoro prima di giungere, alle 8,40, al capolinea del Porto, da dove ripartirà alle 18,25 facendo il percorso inverso e arrivando a Randazzo alle 21,25. Il ritorno è previsto con partenza dal Porto alle 18 e l’arrivo a Randazzo alle 20,30.
Gli utenti potranno acquistare presso tutte le stazioni della Fce gli speciali carnet di biglietti extraurbani, con uno sconto di circa il 20% rispetto ai titoli ordinari. Per la prima volta, le linee extraurbane Fce potranno deviare dal loro percorso tradizionale e attraversare il centro cittadino per raggiungere le sedi universitarie, grazie alla concessione straordinaria del Comune di Catania.



9 Novembre 2012

Avvisi di accertamento Tarsu per le case di campagna

Centinaia i cittadini che protestano in Comune. Il consigliere Calanna chiede la sospensione degli avvisi e la loro rimodulazione

Tarsu con errori, proteste, polemiche e scuse del Sindaco

Firrarello: «Vi chiedo scusa» «Inviare l’avviso di accertamento per le abitazioni lontane da centro abitato senza la riduzione del 70% è stato un errore e va risolto»

Arrivano per i proprietari di fabbricati rurali gli avvisi di accertamento Tarsu per gli anni 2006/ 2007. Gli uffici del Comune hanno inviato circa 3000 accertamenti, con l’ammontare delle somme (comprensive di penalità, interessi e spese) da pagare entro 60 giorni. Secondo quanto rilevato dagli uffici, ad obbligare il Comune ad inviare gli accertamenti è stata la nuova normativa ed i nuovi criteri di accatastamento per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali dei fabbricati. Si fa riferimento al decreto legge 6/12/2011 n. 201 (cosiddetto decreto Monti Salva-Italia), convertito con legge del 22 dicembre 2011 n. 214, ed al decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 (Milleproroghe per l’anno 2012). Il primo provvedimento, in particolare, ha sancito l’obbligo di accatastamento all’urbano, dei fabbricati rurali già iscritti al catasto dei terreni entro il 30 novembre 2012.

Di conseguenza, essendo per legge i fabbricati di campagna assimilati a quelli urbani, gli uffici del Comune hanno inviato gli avvisi di accertamenti della Tarsu, che comunque, anche se contengono il conto corrente per pagare, non essendo bollette ma avvisi, invitano i contribuenti a recarsi presso gli uffici comunali per ottenere, nel caso ne fossero beneficiari, le agevolazioni previste dal regolamento comunale. A Bronte, infatti, tutti coloro che sono in possesso di abitazioni rurali, quindi di campagna, lontani oltre 500 metri dal più vicino cassonetto dei rifiuti, possono recarsi presso gli uffici ed ottenere sconti fino al 70%. Se è vero, infatti, che da dicembre 2011 a Bronte si effettua la raccolta differenziata con il ritiro porta a porta, nel 2006 la raccolta dei rifiuti veniva effettuata svuotando i classici cassonetti.

Per il consigliere Graziano Calanna gli accertamenti inviati sono iniqui: «Intanto - dichiara - sono stati inviati dopo la campagna elettorale e comunque, oltre a contenere degli errori, non contengono quelle agevolazioni cui i cittadini hanno diritto. Per ottenerli, infatti, i contribuenti devono recarsi al Comune. Allora chiedo la sospensione degli avvisi e la loro rimodulazione. E’ giusto che chi ha un fabbricato paghi nel rispetto delle legge, ma è opportuno che lo faccia nella giusta misura. Sto già organizzando degli incontri sottoponendo la questione all’associazione dei consumatori Codacons». E in questi giorni un nutrito numero di cittadini si è recato al Comune per protestare. Il sindaco Firrarello li ha ricevuti nella sala consiliare. Molti hanno messo in evidenza come gli avvisi conterrebbero degli errori, ma la maggior parte hanno evidenziato l’impossibilità a pagare perché senza lavoro. «Conosco bene la difficile situazione che sta attraversando la cittadina e vi capisco – ha affermato il sindaco alla gente – ma l’Agenzia del territorio ci ha inviato l’elenco delle abitazioni di campagna, cui noi dobbiamo applicare le leggi che prevedono il pagamento della Tarsu.Il problema risale al 2006, quando il presidente del Consiglio Romano Prodi, con l’articolo 37 comma 2 della legge 262, ha previsto che tutti gli immobili dovevano essere accatastati. Non tutti lo fecero ed allora l’Agenzia del territorio fece una ricognizione per individuare 3 milioni di costruzioni fantasma. Oggi la ricognizione è finita ed appena la nostra agenzia che si occupa della riscossione dei tributi ha elaborato gli avvisi di accertamento Tarsu, noi li abbiamo inviati».

«Vi dico però - continua il senatore - che gli errori che vi sono vanno risolti. Può capitare di farli quando si da inizio ad un procedimento così complesso, ma devono essere risolti. Per questo personalmente vi chiedo scusa, sia se a commetterli sono stati i nostri uffici, sia se a commetterli è stata l’Agenzia del territorio. E certamente inviare l’avviso di accertamento per le abitazioni lontane da centro abitato senza la riduzione del 70% è stato un errore. I nostri uffici però sono pronti ad esaminare le pratiche uno ad uno. Invito quindi i cittadini a recarsi in Comune, ho dato ordine di verificare alla presenza degli interessati ogni pratica, affinché ogni cittadino paghi il giusto». Alla fine il sindaco ha affermato: «Purtroppo c’è chi strumentalizza la vicenda ai fini politico - elettorali, mettendo in atto un vero e proprio sciacallaggio politico. Fino a quando le economie lo hanno permesso, nessuno ha chiesto sacrifici ai cittadini. Oggi però viviamo un momento di crisi, con la Regione e lo Stato che hanno tagliato la maggior parte dei trasferimenti ai Comuni, non più in grado di agevolare ove possibile i contribuenti».



4 Novembre 2012

Galati nuova guida della Cisl brontese

Nino Galati Pizzolanti è il nuovo responsabile della Cisl di Bronte. E' stato nominato nel corso dell’assemblea di ieri sera, alla presenza del segretario generale della Cisl di Catania, Alfio Giulio, e dei segretari territoriali Giuseppe Foresta e Rosaria Rotolo. Subentra a Rosario Ganci che lo affiancherà assieme a Massimo Galati. «La nuova compagine che guiderà l’unione comunale della Cisl di Bronte – afferma Giulio – si muoverà all’interno della nuova fase avviata dalla Cisl, con l’obiettivo di rafforzare la presenza, le attività e i progetti nel territorio e nei posti di lavoro. Siamo in una fase molto difficile in cui è necessario sapere essere preparati per fornire risposte serie e certe sia ai lavoratori sia alle fasce più deboli della società».

La nuova squadra che guiderà la Cisl di Bronte dovrà affrontare le criticità del territorio brontese con le difficoltà attraversate da settori produttivi ed economici importanti come quello tessile e commerciale; con i problemi dei forestali e del mondo agricolo nel suo complesso. Risposte sono chieste anche dai problemi sociali di pensionati, famiglie, donne e giovani. Su tutto ciò la Cisl interverrà attraverso il proprio impegno per la contrattazione sociale, la vertenzialità locali nelle aree produttive, l’assistenza qualificata e professionale su previdenza e fisco.




3 Novembre 2012

Malumori per la tassa del 2010 che va pagata anche se il Prg non è stato ancora approvato dalla Regione

Terreno senza ok per costruire: Ici dovuta

Questa tassa non piace proprio a nessuno, sia alle forze politiche di maggioranza che di opposizione, ma la legge la prevede e allora non rimane che dire a spalle strette: «Dura lex, sed lex». Ci riferiamo all’articolo 36 comma 2 del decreto legge 223 del 2006 che obbliga i Comuni, i cui Consigli comunali hanno adottato il Prg, a far pagare l’Ici ai proprietari di terreni che, secondo il nuovo strumento urbanistico, ricadono nelle nuove aree edificabili. E fin qui nulla di strano: se il terreno è diventato edificabile è giusto che si paghi l’Ici. Per molti l’anomalia sta nel fatto che la tassa va pagata anche se la Regione non ha ancora approvato lo strumento urbanistico. Di conseguenza il terreno è buono da subito per pagare l’Ici, non lo è per costruire. E’ quello che è accaduto a Bronte. Il Consiglio comunale nel 2010 ha adottato il Prg che ancora giace negli uffici della Regione siciliana per le dovute approvazioni. Di conseguenza nel rispetto della normativa, gli uffici sono stati costretti a inviare circa 1700 avvisi di accertamento Ici.

«E’ una legge ingiusta – ci dice il consigliere Vittorio Triscari che ha sollevato il problema in Consiglio comunale – Se i terreni fossero realmente edificabili sarei il primo a pretendere dai proprietari il pagamento dell’Ici, ma se il Prg dovesse essere variato parte dei terreni non lo saranno più». «A mio avvisto – continua - l’Amministrazione non avrebbe dovuto inserire le somme in bilancio e aspettare l’approvazione del Prg da parte del Cru (Comitato regionale all’Urba­nistica). Ho dubbi sul fatto che le somme possano essere restituite». Dagli uffici arriva un secco no. Purtroppo non inviare gli accertamenti avrebbe voluto dire violare la legge.

«Fosse per me – spiega l’assessore al Bilancio Biagio Petralia – ai cittadini non farei pagare l’Imu, figuriamoci l’Ici del 2010. Ma è un obbligo di legge. Purtroppo la legge è chiara. La speranza però è che presto la Regione siciliana approvi il nostro Prg, eliminando ogni problema e permettendo alla nostra comunità do pianificare lo sviluppo». E purtroppo una sentenza della Corte di Cassazione del 24 ottobre 2008 conferma l’operato degli uffici del Comune di Bronte, recitando che ai fini Ici «va considerato edificabile il terreno che presenta possibilità edificatorie anche solo potenziali, indipendentemente dal fatto che il contribuente possa materialmente utilizzare tale terreno a scopo edificatorio». [Fonte: La Sicilia]



2 Novembre 2012

Imu, previste particolari agevolazioni

Il Consiglio comunale, presieduto da Salvatore Gullotta, ha approvato all’unanimità il regolamento per l’applicazione dell’Imu, che prevede particolari agevolazioni. «Si tratta dell’imposta che sostituisce l’Ici – spiega l’assessore al Bilancio, Biagio Petralia - il cui gettito non va interamente al Comune, ma in gran parte allo Stato. Non a caso molti polemicamente la chiamano Imposta statale propria. Noi avevamo già deliberato le aliquote Imu, aumentandole solo di un punto per sopperire ai tagli dello Stato e della Regione. Attraverso il regolamento, però, abbiamo fatto proprie tutte le agevolazioni che la legge permette, eliminando alcune iniquità.
Fra queste - spiega Petralia - le case dei cittadini residenti all’estero o ricoverati in casa di cura saranno considerate prime abitazioni con un grosso risparmio per i proprietari e i fabbricati delle aziende agricole di imprenditori a titolo principale, addirittura saranno esenti». Agevolazioni anche per i possessori di abitazioni non utilizzate perché inagibili, che pagheranno la metà. Diversi consiglieri hanno definito il regolamento equo e per questo il Consiglio lo ha approvato all’unanimità.



31 Ottobre 2012

Il presidente si è dimesso per candidarsi alle prossime elezioni Politiche

Castiglione lascia Palazzo Minoriti

Ieri sera, al termine di una Giunta conclusiva, il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, si è dimesso dalla carica e ha trasmesso le mansioni istituzionali al vicepresidente di Palazzo Minoriti, Ruggero Razza. L’esponente de La Destra rimarrà in carica con gli altri componenti della Giunta sino alla nomina del commissario da parte della Regione. Castiglione ha preso questa decisione, che era nell’aria ormai da più di un mese, per candidarsi alle elezioni politiche della prossima primavera. Secondo legge gli amministratori provinciali e i sindaci che governano città al di sopra dei ventimila abitanti devono dimettersi dalla carica istituzionale 180 giorni prima delle elezioni. Il termine ultimo per le dimissioni scade proprio oggi.

«E’ con grande dispiacere e con sentimenti di viva gratitudine per la straordinaria esperienza amministrativa e politica vissuta, che rassegno le mie dimissioni da presidente della Provincia di Catania, costretto dalle norme discriminatorie che regolano le candidature alle elezioni politiche - ha detto Castiglione, palesando una certa amarezza - È paradossale che un presidente di Regione o assessore regionale possano restare in carica e concorrere alle elezioni al Parlamento, mentre gli amministratori degli Enti locali siano costretti a dimettersi sei mesi prima delle elezioni politiche, perché altrimenti ineleggibili. Una palese disparità di trattamento». Castiglione, quindi lascia la carica con sei mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. (...) [Giuseppe Bonaccorsi, La Sicilia]



30 Ottobre 2012

350mila euro per rendere sicura la scuola media

Sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche nel plesso scolastico di Bronte che ospita la scuola media, grazie ad un finanziamento di 350 mila euro da parte del Dipartimento della Programmazione del Ministero dell’Istruzione, che ha premiato un progetto presentato dal Comune in sinergia con la scuola. «Mettere in sicurezza i nostri edifici scolastici è sempre stato un nostro obiettivo – ci dice il sindaco di Bronte Pino Firrarello – per questo in sinergia con la scuola, abbiamo partecipato ad un bando pubblicato grazie a fondi comunitari. Il bando prevedeva interventi per la riqualificazione degli impianti e l’abbattimento delle barriere architettoniche ».

La scuola media Castiglione di Bronte ospita circa 900 allievi e tantissimi insegnanti. Per questo rendere sicuro l’edificio scolastico è diventato una priorità. Così l’ufficio tecnico del Comune, coordinato dall’ing. Salvatore Caudullo, nel 2010 ha presentato un progetto preliminare, oggi premiato dal Ministero. Con i 350mila euro sono previsti interventi di isolamento termico degli infissi, il completamento dell’impianto antincendio nella biblioteca dove mancano le porte antincendio, la tinteggiatura delle aule e dei corridoi, l’arredo della palestra e l’abbattimento completo delle barriere architettoniche con l’istallazione delle poltroncine mobili nelle scale. Adesso, sempre in sinergia, Comune e scuola media dovranno trasformare il progetto in esecutivo. Per questo l’ing. Sebastiano Sciacca e il geometra Felice Spitaleri del Comune sono già al lavoro con la supervisione dell’ing. Caudullo. «Non perderemo tempo – conclude Firrarello – per dare ai nostri ragazzi ambienti scolastici sicuri”. [Fonte: La Sicilia]



15 Ottobre 2012

Ospiterà malati di Bronte e del circondario

Inaugurato il Nucleo Alzheimer

“Nucleo Alzheimer” Sant’Antonio da Padova (Fondazione “Istituto S. Vincenzo de’ Paoli Padre A. Marcantonio”)Alle ore 18:30 di oggi, in occasione della XIX Giornata mondiale dell’Alzheimer, con la presenza dell'arcivescovo mons. Salvatore Gristina che ha benedetto i locali e di molte autorità. L’opera è stata realizzata dalla fondazione “Istituto S. Vincenzo de’ Paoli Padre A. Marcantonio” retta da mons. Antonino Longhitano (nella foto a destra).

Quando i suoi quaranta posti letto diventeranno operativi, il Nucleo, sito nei locali di Via indipendenza 3, adiacente all'«Istituto S. Vincenzo de’ Paoli - Padre Antonino Marcantonio», sarà un centro molto importante per la cura e l'assistenza per i malati di Alzheimer ed un aiuto alle famiglie. Diviso in due nuclei ospitanti ciascuno n. 20 persone autosufficienti e non, affetti da demenza, e strutturato in modo da permettere alle persone che vi risiedono libertà di movimento e sicurezza, il Nucleo potrà alloggiare malati di Bronte e del circondario.

Il Nucleo - si legge in un suo depliant - è «autorizzato in attività libero-professionali» ed è soprattutto una «residenza assistenziale con servizio day-hospital, un centro assistenziale per anziani e adulti con camere singole e doppie, ascensorato, immerso nel verde e ben collegato con i centri urbani. Offre ricoveri diurni e notturni, day-hospital riabilitativo, degenze brevi».

Offre anche «diagnosi qualificata pre-ammissione, verifica attenta dei parametri clinici, opportuna terapia farmacologica, servizi di riabilitazione neuromotoria-cognitiva qualificata, ausili tecnologici moderni, training della memoria residua per gli ospiti ancora autosufficienti, personale idoneamente "formato" e qualificato a trattare la demenza e i mille risvolti della malattia, supporto alle famiglie con personale specializzato».

Numerosi anche i servizi offerti che lo stesso depliant elenca: «Assistenza religiosa, musica/danza terapia, bricolage/hobbistica, giochi/esercizi/training della memoria, terapia occupazionale, assistenza e volontariato, attività coordinate extra-struttura e interazione psicosociale, animazione/pet therapy, Onoterapia». Il servizio medico - infiermieristico è presente 24 ore su 24 e viene prestato con l'ausilio costante di specialisti cardiologi, neurologi, ortopedici e fisiatri». Maggiori e più dettagliate informazioni sul sito web della Fondazione.



25 Ottobre 2012

«Troppi disservizi e inefficienze. Basta!»

Firrarello: “24 ore di tempo e poi usciamo dall'Ato”

“24 ore di tempo, poi affideremo il servizio di raccolta dei rifiuti ad un’altra ditta, ma soprattutto daremo inizio alla procedura per uscire dall’Ato, per avocare a noi l’onere di pulire la città”.

E’ l’ultimatum che il sindaco Firrarello ha rivolto alla “Aimeri ambiente”, ovvero alla società che effettua la raccolta dei rifiuti. Ha inviato, infatti, un telegramma alla Joniambiente e per conoscenza alla Aimeri, al Prefetto di Catania, alle Forze dell’Ordine ed alla Procura della Repubblica, descrivendo i motivi della sua dura decisione.

«Troppi disservizi, - afferma il senatore in un comunicato - troppe inefficienze nonostante i tanti solleciti. Basta, ormai è deciso. Usciremo fuori dall’Ato. Non è possibile continuare ad assistere a questo scempio. Il paese è sporco perché lo spazzamento non funziona. Le strade sono piene di rifiuti perché la raccolta non viene effettuata con certificata puntualità.

 Tutto sembra abbandonato a se stesso o comunque ad un criterio caotico che non può essere applicato ad un servizio importante come questo che investe la salvaguardia della salute pubblica. Siamo pronti ad adottare ogni provvedimento utile affinché il Comune di Bronte in futuro gestisca autonomamente l’intero servizio.»
«Per questo – ribadisce Firrarello - se entro 24 ore non vedremo mezzi e uomini all’opera con efficienza, ed una cittadina finalmente pulita, con i fondi che da novembre dovremo dare alla Joniambiente attueremo un servizio sostitutivo per 15 giorni. Ma quel che è importante – sottolinea – utilizzeremo questo tempo per uscire dall’Ato ed avocare al Comune l’onere del servizio di raccolta dei rifiuti. Lo dobbiamo fare nel rispetto dei cittadini di Brotne che vanno ringraziati per aver collaborato, permettendoci di superare il 40% di raccolta differenziata.»

Il sindaco ribadisce come abbia fatto il possibile per trovare soluzioni.

«Non contiamo più – infatti spiega - le riunioni effettuate con la Aimeri ed anche con la società Ato Joniambiente, che però ha sempre sottolineato come i poteri conferitigli dalla legge regionale siano veramente pochi. Oltre a ciò su 14 Comuni, solo Bronte e Fiumefreddo sono in perfetta regola con i pagamenti e questo ovviamente provoca problemi. Adesso siccome ci siamo resi conto che essere in regola con i pagamenti non ci mette al riparo dai disservizi, temendo che la nuova ed assurda normativa regionale che ha istituito le S.R.R. peggiori e non migliori la situazione, siamo costretti ad intervenire».

«Forse – conclude Firrarello - disattendendo la normativa regionale, che mi auguro venga cambiata in fretta, finiremo in Tribunale, ma saremo certi di aver rimediato ad una normativa che ha reso le nostre città sporche ed invivibili.» 

25 Ottobre 2012

UNA RIFORMA CHE NON PIACE

Il nuovo organismo che sostituirà gli attuali Ato comprende 14 comuni ed avrà la sede ad Acireale

Varata l'Ato Catania Provincia Nord

Ed è già polemica

Varato l’organismo (“Srr Ato Catania Provincia Nord – società consortile per azioni”, capitale sociale 120mila euro) che gestirà la raccolta integrata dei rifiuti. Il CdA sarà presieduto dai sindaci Garozzo (Acireale), Sodano (Giarre) e De Luca (Maletto) ed è già polemica: «Siamo contrari - dice il sindaco di Acireale - a questi super consorzi che definiamo dei mostri giuridici che peggioreranno il sistema». «Ci auguriamo che chi sarà eletto presidente della Regione mantenga la promessa di azzerare subito questa riforma»
Il nuovo organismo che sostituirà gli attuali Ato avrà sede nel Palazzo di Città acese, riunisce ben 14 Comuni... (leggi tutto)


25 Ottobre 2012

Francesco Rubbino, presidente di Joniambiente:

«Sono stato io fra i primi a suggerire alla Regione di resti­tuire la gestione del servizio ai Comuni. Non sono stato ascoltato. I sindaci sanno che i disservizi sono stati creati da Aimeri che però vanta crediti dai Comuni per circa 6 milioni di euro. Per questo il primo di novembre potrebbero anche interrompere il servizio. La crisi si risolvere solo trasferendo nuovamente tutto ai Comuni».


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