Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Da Gennaio a Marzo 2011 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte News dei mesi precedenti | seguenti |
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I lavori dovevano essere completati prima entro luglio, poi prima di Natale. Il cantiere, invece, è fermo Simeto, i mesi passano il ponte resta «sospeso» Il sindaco Firrarello scrive all'Anas chiedendo i motivi del grave ritardo nella consegna del manufatto I lavori dovevano essere completati lo scorso luglio, poi le piene del Simeto, che più volte hanno allagato il cantiere e le opere realizzate, hanno costretto l'Anas a rivedere date e programmi, ipotizzando di completare tutto entro il Natale scorso. Bene (anzi male), siamo a marzo ed il ponte sul Simeto della strada statale 120 in contrada Bolo, non solo non è terminato, ma i lavori sembrano fermi addirittura da ottobre. Dei ritardi si accorgono quotidianamente camion e mezzi pesanti, costretti ad una deviazione di 8 chilometri per non passare sulla passerella provvisoria (che evidentemente non può sopportare il loro peso) ed ogni tanto anche tutti gli automobilisti, costretti ad affrontare la passerella sul fiume con estrema prudenza quando piove insistentemente, perché la piena del Simeto supera pericolosamente il livello della carreggiata. In verità, buona parte delle opere del nuovo ponte sono state completate. Tutti i piloni si ergono con fermezza dal letto del fiume e pure le spalle sembrano pronte ad accogliere le travi che invece, nonostante alcune di queste siano già nel cantiere, da mesi non vengono agganciate. Cosa sia in realtà successo e quali siano le cause dello stop ai lavori, lo abbiamo chiesto all'ufficio stampa dell'Anas a Roma che ci ha promesso risposte esaurienti anche sulla reale solidità della passerella attualmente utilizzata. Nel frattempo, il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha ritenuto opportuno chiedere spiegazione a Pietro Ciucci, presidente dell'Anas, all'ing. Ugo Dibernardo, direttore di Anas Sicilia e all'ing. Pier Francesco Savoia, dirigente Compartimento Anas Catania: «Il 3 luglio del 2009 - scrive Firrarello nella missiva - sono stati affidati alla Com. Er Spa i lavori per demolire e ricostruire il ponte della Ss 120, sul fiume Simeto, nella contrada brontese di Bolo, al confine fra le province di Catania e Messina. L'appalto prevedeva il completamento dell'opera in 365 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori, ma fino ad oggi questa non è stata completata». Firrarello si chiede «quali sono i motivi che hanno causato i ritardi nei lavori di completamento del ponte, come mai questi sono fermi e quali iniziative l'Anas è intenzionata a intraprendere per rendere più celeri i lavori e recuperare il tempo perduto». Ricordiamo che la Com.Er Spa di Sondrio, con un appalto di oltre 3 milioni di euro, doveva demolire il vecchio ponte dichiarato inagibile ormai da decenni e realizzarne uno nuovo identico ma stabile lungo 163,3 metri ed a 8 luci di circa 20,5 metri ciascuna. [Fonte: La Sicilia] Cassa integrazione in ritardo agli operai tessili L'allarme della Cgil raccolto dal sindaco Firrarello, che si è rivolto all'Inps: «Velocizzeranno l'iter burocratico» «Appena ho avuto notizia della situazione - ha affermato Firrarello - ho deciso di telefonare all'Inps per chiedere di velocizzare tutti gli iter burocratici ed evitare possibili, ulteriori ritardi. Non è pensabile, infatti, che, oltre alla crisi occupazionale che stiamo vivendo, a peggiorare la situazione ci si mettano pure dei ritardi burocratici che dobbiamo fare tutto il possibile per evitare. Bisogna, infatti, non aggravare la già pesante situazione economica di tutte quelle persone che non stanno lavorando ormai da mesi e che attendono con speranza da un momento all'altro un ristabilimento della situazione economica. Ringrazio l'Inps di Catania - conclude Firrarello - per aver preso a cuore il caso di Bronte, annunciandomi di provvedere al più presto a risolvere ogni tipo di problema dovesse presentarsi». [Fonte: La Sicilia] In cielo 14 mongolfiere Bronte domenica sera ha ricordato il giovane Matteo Galati, ucciso la notte del primo agosto scorso da una coltellata sferrata da un sedicenne. E' stato ricordato, nel giorno in cui avrebbe compiuto 14 anni, dai genitori, dalla sua famiglia, dai suoi amici e dai tantissimi brontesi che gli volevano bene. Dopo la Messa che padre Vincenzo ha officiato nella parrocchia frequentata dal giovane, la chiesa della Madonna del Riparo, dal sottostante parco urbano sono state liberate in aria 14 mongolfiere illuminate per ricordare l'età del ragazzo. E guarda caso la quattordicesima mongolfiera liberata dalla cugina Sara non è riuscita ad alzarsi in volo, ma si è strappata, come strappata alla gioia dei suoi cari è stata la vita del giovane Matteo, che i suoi 14 anni non è riuscito a compierli per colpa di una banale lite. La manifestazione è stata organizzata dalla Provincia regionale di Catania, dal Comune di Bronte, dai volontari della Protezione civile di Adrano, dalla Misericordia di Bronte, da Angelo D'Amico e dai compagni di Matteo. In migliaia hanno assistito alla Messa e al lancio delle mongolfiere. Fra questi il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, il quale si è augurato che la morte di Matteo non rimanga vana e che scuota le coscienze nella sua cittadina per evitare simili episodi: «Se tanta gente - ha affermato Firrarello - ha partecipato così numerosa alla Messa in suffragio del giovane Matteo, partecipando alla cerimonia della liberazione delle mongolfiere, qualcosa vorrà pur dire. E' stato bello vedere i compagni di scuola di Matteo così coinvolti e pronti a essere i primi testimoni di un messaggio di non violenza. Matteo è ancora nei nostri cuori e lo sarà sempre, a dimostrazione della reazione di questa città di fronte a un fatto così triste». [Fonte: La Sicilia] Commercialista condannato Non restituì i libri contabili ad artigiano: 3 mesi per appropriazione indebita Un commercialista che opera anche a Bronte non ha restituito al cliente i libri contabili ed è stato condannato a 3 mesi di carcere, pena sospesa. A infliggere la condanna è stato il giudice monocratico del Tribunale di Bronte, Giuliana Fichera, la quale, ravvisando il reato di appropriazione indebita, oltre ai 3 mesi di reclusione, nella sentenza ha aggiunto 300 euro di multa, il risarcimento del danno e il pagamento delle spese processuali. Tutto cominciò nel 2005, quando un artigiano di Bronte ricevette una lettera dell’Ufficio provinciale del Lavoro di Catania che gli comunicava il rigetto dell’istanza presentata per ottenere l’aiuto economico previsto per l’apprendistato l’anno 2002. L’istanza era stata predisposta dal commercialista, che l’artigiano individuò subito come il responsabile del pronunciamento negativo. Forse sentitosi offeso professionalmente, il commercialista decise di interrompere l’assistenza contabile e fiscale del cliente e gli presentò un saldo per le prestazioni professionali effettuate di oltre 2mila euro. L’artigiano non fu d’accordo. Riteneva, infatti, di dovergli semmai appena 600 euro e, convinto di essere stato danneggiato dalla perdita dei contributi derivanti dall’apprendistato, presentò a sua volta un richiesta di risarcimento di 6mila euro. Quindi, l’artigiano chiese pure l’immediata restituzione di tutti i documenti contabili della sua azienda (registri Iva, dichiarazioni dei redditi mod. 740, modelli F24 pagati, ricevute di versamento), ma per ottenerli ha dovuto rivolgersi al giudice civile, che nel giugno del 2006 ha imposto al commercialista la restituzione di quanto richiesto. Il processo penale, però, è proseguito. L’artigiano ha sostenuto che il rifiuto a restituire i libri contabili era derivato dalla pretesa di ottenere i 2000 euro, il commercialista ha ribattuto che nello studio, a ritirare i documenti, si erano recati i congiunti dell’artigiano, il quale gli aveva sempre raccomandato di non consegnare documenti ad alcuno, neanche ai parenti. Il giudice di Bronte, alla fine, ha creduto all’artigiano, ritenendo il commercialista responsabile del reato di appropriazione indebita. [Z. T., La Sicilia] Abusivismo nel Parco dell'Etna 4 denunciati tra Bronte e Maletto Quattro persone denunciate all'Autorità giudiziaria per reati urbanistici-edilizi, una per pascolo abusivo e ben 8 sanzioni amministrative elevate per inosservanza del regolamento del Parco dell'Etna, per abbandono di rifiuti, per manomissione non autorizzata del territorio e per pascolo non autorizzato. Sono i numeri di una operazione di controllo del territorio di Maletto e Bronte effettuata dalla Guardia forestale, coordinata dal commissario superiore Vincenzo Crimi. In questi giorni, infatti, le campagne del versante etneo di Bronte e Maletto, sono state perlustrate non solo con l'intento di impedire costruzioni abusive che non rispettano i dettami imposti dagli enti, ma anche per contrastare l'abbandono di rifiuti ed il sempre presente fenomeno del pascolo abusivo a danno di terreni privati e demaniali. La presenza costante delle Guardie forestali, anche durante la notte, e stata utile per prevenire la piaga dei furti nelle abitazioni di campagna. I controlli si sono concentrati lungo le strade, i torrenti e le periferie dei centri urbani. “I servizi predisposti - ha affermato il commissario Crimi - hanno interessato l'attività d'istituto a 360 gradi. Tuttavia particolare attenzione è stata rivolta verso la prevenzione e repressione degli abusi edilizi, contro il patrimonio, il bracconaggio, l'abbandono di rifiuti e gli illeciti per inosservanza al regolamento del Parco dell'Etna”. Sempre con l'obiettivo di salvaguardare un'area di grande pregio ambientale che spesso la mano ignara dell'uomo rischia di deturpare, il commissario Crimi assicura che operazioni simili saranno presto ripetute. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] Picchiava la figlia «ribelle» Padre-padrone condannato a 2 anni Era finito in galera per aver picchiato brutalmente la figlia di 17 anni. Ora è stato condannato a rimanere per 2 anni ed un mese agli arresti domiciliari, in una casa lontano dalla famiglia. Questa la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Bronte, Giuliana Fichera, che ha condannato il pensionato anche al risarcimento del danno ed al pagamento delle spese di giudizio. Il difensore aveva chiesto che l'uomo fosse rimesso in libertà, ma il giudice gli ha soltanto concesso gli arresti domiciliari. Parliamo del “padre padrone” di Bronte, di 64 anni, che nel maggio scorso aveva percosso ripetutamente la figlia, colpendola con forza al capo, solo perché lei si sarebbe azzardata a discutere un suo ordine. Allora, in preda alla rabbia, il padre non sarebbe riuscito a trattenersi, al punto da spaventare la moglie che, terrorizzata, si è decisa a chiamare i carabinieri. Quando i militari dell’arma sono arrivati, il padre aveva in mano un coltello a serramanico, che fortunatamente non ha usato, mentre la ragazza mostrava i segni delle percosse subite. La giovane fu accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici le hanno riscontrato una contusione cranica e un ematoma al cuoio capelluto nella regione parietale, guaribile in 6 giorni. La madre, che già da tempo aveva denunciato ai carabiniéri la violenza del marito, in lacrime raccontò ai carabinieri che non era la prima volta che la figlia veniva picchiata violentemente dal padre, intenzionato a tutti i costi a imporre alla ragazza il proprio modello educativo. L'uomo, così, fu arrestato e quando ritornò in libertà, in attesa di giudizio, gli fu vietato di avvinarsi alla figlia. In cuor suo, però, covava sentimenti di vendetta, tant'è che il 5 settembre dello scorso anno ha tentato di entrare in casa. Ovviamente fu nuovamente arrestato, con il giudice che per tutelare la figlia lo relegò agli arresti domiciliari. Oggi la sentenza definitiva. [U. B., La Sicilia] Gravi danni alle colture a causa della piena del Simeto. Si è ripetuta, ma il fatto era prevedibile ed annunciato, la stessa scena di qualche anno fa con centinaia di ettari di terreni coltivati a frutteti e aranceti divorati dalle acque, diverse case rurali inondate e il solito vivaio completamente sepolto dal fango. Paura in contrada Bolo, dove l'acqua del fiume ha invaso la passerella della Statale 120 bloccando il traffico Danni ingenti Esonda il Simeto, allagate case e campagne Il Simeto è tornato a fare paura. A causa della pioggia caduta incessantemente per circa 24 ore, il fiume ha superato gli argini un po' ovunque nelle campagne di Bronte, invadendo frutteti ed abitazioni rurali, ma soprattutto, come capita ogni volta che piove un po' di più, le acque si sono gonfiate così tanto da superare ed inondare la carreggiata della passerella della statale 120, in contrada Bolo, bloccando il transito. L'allarme è scattato intorno le 3 e mezzo del mattino scorso, costringendo il sorvegliante della statale, Salvatore Cunzolo, a recarsi immediatamente sul posto e chiudere la strada al transito. Fortunatamente le condizioni meteo nella mattinata di ieri sono migliorate e le acque si sono po' ritirate, permettendo ai tecnici di limitare il divieto di transito ai soli mezzi pesanti e tracciare un primo bilancio dei danni. La carreggiata ovviamente era invasa dal fango, e i continui avvallamenti sull'asfalto facevano presagire anche a problemi di stabilità. Come se non bastasse dalla sponda di Cesarò della passerella la furia del fiume aveva trascinato terra e pietrame, scavando anche sotto l'asfalto. Fortunatamente la passerella ha resistito. In verità, però da lì le auto non dovrebbero passare più da tempo. Parallelamente, infatti, si sta costruendo il nuovo ponte di Bolo, ma i lavori che dovevano essere conclusi da mesi sono inesorabilmente ed inspiegabilmente fermi. A sentire i residenti è dall'ottobre scorso che non si lavora, nonostante la statale 120 ricopra una grandissima importanza nella viabilità fra le provincie di Catania e Messina. La pioggia ha provocato problemi anche nella frastagliata Maniace, dove l'irruenza dei torrenti Saracena, Martello e Cutò hanno messo in ansia i residenti. In particolare un'abitazione è rimasta quasi isolata poiché la passerella che solitamente viene utilizzata per raggiungere il centro in auto è stata inondata dal fiume. Danni ingenti anche per le aziende agricole della valle del Simeto. Durante la notte il fiume, rompendo gli argini ha quasi raggiunto la provinciale per Adrano. Sul posto è arrivata la guardia forestale di Bronte, coordinata dal comandante Enzo Crimi, che altro non ha potuto fare che testimoniare l'ennesima esondazione del fiume. [Gaetano Guidotto, La Sicilia, 20.2.2011] -- La storia si ripete: Le esondazioni del 1948 | del 2009 | del 2015 -- L'ipotetico destinatario delle pallottole, Antonino Russo, pochi giorni fa è stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Gatto selvaggio". L'unica colpa della vittima trovarsi assieme a lui proprio nel momento in cui scattò l'agguato. Uccise un 17enne per errore: sconterà 30 anni Nel 2009 Alessandro Reale sparò a Salvatore Costanzo che si trovava in auto con Antonino Russo Trenta anni di carcere per Alessandro Reale, brontese di 33 anni, accusato dell'omicidio del giovane Salvatore Costanzo, ucciso per errore all'età di 17 anni. Questa la sentenza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania che ha giudicato l'imputato con il rito abbreviato. Reale, infatti, accusato dell'omicidio di Costanzo e di tentato omicidio nei confronti di Antonino Russo, che secondo le indagini degli investigatori doveva essere il destinatario delle pallottole, durante l'udienza preliminare ha fatto richiesta di essere giudicato con giudizio abbreviato subordinato all'integrazione probatoria di perizia psichiatrica. Ieri la fine del giudizio, con il Gip che ha ritenuto l'imputato colpevole. Si chiude così il primo grado di giudizio su un episodio che scosse particolarmente Bronte dove tutti ancora ricordano quanto accadde la notte dell'11 dicembre 2009. Salvatore Costanzo, reduce dai festeggiamenti per il suo diciassettesimo compleanno, da pochissimi minuti si trovava a bordo di una Fiat 500 guidata da Antonino Russo, quando in via Sacerdote Giuseppe Prestianni veniva colpito da colpi di arma da fuoco esplosi da Alessandro Reale che successivamente si dava alla fuga sulla sua autovettura guidata da Mario Bonaccorso. L'unica colpa del giovane Costanzo, studente assolutamente estraneo ad ambienti malavitosi, fu quella di trovarsi casualmente all'interno dell'auto in compagnia di altri giovani. Colpa che purtroppo gli fu fatale. Alessandro Reale è fratello di Claudio, considerato dagli investigatori esponente di rilievo della malavita brontese ed arrestato lunedì mattina dai carabinieri all'interno dell'operazione "Gatto selvaggio". Anche l'ipotetico destinatario delle pallottole, Antonino Russo, lunedì scorso è stato arrestato nella stessa operazione, a dimostrazione che la sparatoria del dicembre del 2009 va inquadrata nelle dinamiche interne della cosca. [P. Z., La Sicilia]
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«SINERGICA COLLABORAZIONE FRA ENTI CHE PERSEGUONO GLI STESSI OBIETTIVI» Palazzo Fiorini porta di due Parchi Nel «Centro visite» si forniranno ai turisti servizi in comune Palazzo Virzi (o meglio noto come Palazzo Fiorini) sarà il volano per lo sviluppo turistico legato all’ambiente etneo e nebroideo. Il “Centro visite del Parco dei Nebrodi”, che ospita pure la sede del “Centro documentazione e studi delle aree protette del mediterraneo”, sito nella via Umberto di fronte la centralissima piazza Rosario, infatti, presto metterà a disposizione dei turisti non solo audiovisivi e materiale divulgativo delle bellezze ambientali del Parco dei Nebrodi, ma anche di quello dell’Etna, in sinergia con il Gal “Simeto Etna”. Questo quanto deciso durante il vertice tenuto a Bronte alla presenza dei commissari dei Parchi dell’Etna e dei Nebrodi, rispettivamente Ettore Foti ed Antonino Ferro. Ospiti del sindaco, Pino Firrarello e dell’assessore Castiglione, all’incontro hanno partecipato l’esperto del sindaco dott. Antonino Paparo (foto a destra), il sindaco di Maletto De Luca, quello di Randazzo Del Campo nelle vesti di componente del Gal “Simeto Etna”, ed Attilio Caldarera che coordina le iniziative del Centro visite. “Questo territorio – ha affermato Firrarello – vanta bellezze ambientali di sicuro pregio, in grado di attirare il turismo. E necessario però che noi forniamo quei servizi essenziali per farlo sviluppare. Allora – continua - è bene che la fucina di interessi che sono in grado di sviluppare oggi i servizi offerti per il Parco dei Nebrodi all’interno di Palazzo Virzi, vengano meglio pubblicizzati ed allargati anche a quello dell’Etna”. La proposta è piaciuta ai 2 commissari: “Ottimo esempio di sinergica collaborazione fra enti che perseguono gli stessi obbiettivi. – ha affermato Ettore Foti - In territori contigui, infatti, è necessario mettere le risorse a sistema, al fine di soddisfare la meglio le esigenze del turista”. “Cosa ci può essere di più positivo – ha aggiunto il commissario Antonino Ferro – di rendere maggiormente fruibili le aree protette, in un ritrovato accordo di sinergie fra i vari Enti”. “Bronte – ha aggiunto l’assessore Castiglione – vanta un patrimonio ambientale di rara bellezza. Farne scoprire le peculiarità all’interno di Palazzo Virzi vuol dire permettere ai turisti ed agli studiosi anche di esplorare e conoscere il nostro centro storico”. Un progetto, come ha sottolineato Ernesto Del Campo, che può trovare linfa vitale dal piano di sviluppo del Gal Etna che vanta misure di finanziamento riferite alla tutela ed alla valorizzazione delle aree protette. Nuovo pulmino per l'istituto Radice L'istituto superiore Benedetto Radice ha un nuovo pulmino a disposizione degli allievi per le trasferte didattiche. E' stato acquistato grazie ad un finanziamento effettuato in concorso fra la Provincia regionale di Catania, il Comune di Bronte e la donazione della dottoressa Maria Scavuzzo Salanitro. 21 posti, dotato di tutti i sistemi di sicurezza, il nuovo pulmino ieri mattina è stato inaugurato alla presenza del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, dell'assessore provinciale Giovanni Bulla, che ha ringraziato il consigliere provinciale Carmelo Pellegriti per aver contribuito ad ottenere il finanziamento in sede consiliare, e del sindaco di Bronte Pino Firrarello. Alla cerimonia d'inaugurazione ha partecipato l'intero istituto. «La Provincia sta lavorando per migliorare le infrastrutture ed mezzi per i servizi alle scuole. - ha affermato il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione - Non a caso a Bronte vogliamo realizzare un nuovo Polivalente. Il concorso per acquistare il pulmino testimonia poi la virtuosa sinergia che c'è fra il mondo della scuola e la Provincia di Catania». «Individuate le esigenze - ha concluso il sindaco Pino Firrarello - siamo sempre pronti a soddisfare i bisogni, per dotare le scuole dei servizi necessari». (La Sicilia)
Riapre domenica la Sp 165 Da domenica prossima Bronte e Cesarò saranno meglio collegate. Alle 11.30 il presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto, taglierà il nastro inaugurale per la riapertura al traffico veicolare della Strada provinciale 165 che dalla frazione Bolo del Comune di Cesarò si innesta sulla strada statale 120 in territorio di Bronte. Una strada lunga circa 3 chilometri e mezzo ed utile soprattutto ai tanti allevatori che in questo territorio danno vita ad una florida economia legata alla pastorizia ed alla zootecnia. Per ristrutturare il piano viario e rendere nuovamente percorribile la strada, la Provincia di Messina ha investito qualcosa come un milione di euro, affidando i lavori all'associazione temporanea di impresa "Cuticchia Antonino - Legati Santo" che si è aggiudicata la gara d'appalto effettuando un ribasso del 7,31%. I lavori hanno previsto l'ampliamento della carreggiata e la realizzazione dei muri di sostegno, oltre alle opportune canalette per la raccolta delle acque piovane e la posa dei guard rail. Ovviamente l'intero tratto e stato riasfaltato, ed è stata posta la segnaletica orizzontale e verticale. Domenica alla cerimonia di riapertura al transito della strada saranno presenti numerose autorità, fra cui l'assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Messina, Lino Monea, ed il consigliere di Palazzo dei Leoni, Salvatore Calì. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
Raccolta differenziata Più informazioni sul nuovo servizio Il Comune di Bronte primo alleato della società Ato Joniambiente, in questi giorni impegnata nella organizzazione del nuovo servizio integrato dei rifiuti, per aumentare gli indici della raccolta differenziata. Grazie ad un finanziamento di 45 mila euro elargito al Comune dalla Camera di Commercio di Catania verranno, infatti, incrementate le attività di comunicazioni per informare la cittadinanza della rivoluzione che presto verrà attuata. Per questo, all’interno del Palazzo municipale, si è svolto un vertice coordinato da sindaco alla presenza del presidente della Camera di commercio Piero Agen, del presidente della Joniambiente Francesco Rubbino e del componente del Cda Antonello Caruso. Con loro gli assessori Petralia e Salvia, il direttore generale del Comune, Giuseppe Marcenò, il direttore della Aimeri Ambiente, Alfio Agrifoglio, ed il consigliere comunale Castiglione. Il dott. Agen ha raccontato l’esperienza di Licodia Eubea, dove in pochi mesi gli indici di raccolta differenziata sono arrivati al 72%, più o meno in linea con il nuovo progetto che la Joniambiente ha sperimentato con successo a Maletto e Calatabiano e che adesso verrà esteso in tutti i 14 Comuni dell’Ato. “Dobbiamo informare i cittadini – ha affermato il sindaco – che presto non ci saranno più cassonetti per le strade e che tutti noi saremo obbligati a lascare i sacchetti con la raccolta differenziata davanti la porta, rispettando il calendario settimanale della Joniambiente che ogni giorno ci indicherà la tipologia di rifiuti da conferire”. Premio «Anselmo Di Bella» Borse di studio a 18 liceali Diciotto studenti del liceo scientifico della comunicazione “Nicola Spedalieri”, hanno ricevuto una borsa di studio in denaro per meriti scolatici. Si tratta del premio “Prof. Anselmo Di Bella”, rettore del Real Collegio Capizzi nel 1936, fondato dalla pittrice brontese Rosetta Zingale, venuta a mancare nel 1996. Gli studenti premiati per meriti nello studio e nella condotta sono: Chiara Anastasi, Ylenia Zambataro, Michele Caltanissetta, Mariangela Lipari, Giulia Longhitano, Ilenia Meli, Ginevra Pafumi, Andrea Pinzone, Matteo Spata, Lucia Anastasi, Edoardo Catania, Martina Correnti, Nunzia Campione, Antonio Lupo, Sabrina Messineo, Giuseppe Parasiliti, Giuseppe Proietto e Martina Pruiti. La consegna della borsa di studio, subito dopo la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Baturi, vicario episcopale della diocesi di Catania, alla presenza di tutta la comunità scolastica e dei genitori dei ragazzi. A presiedere la commissione esaminatrice, l'attuale rettore del Real Collegio Capizzi, il sacerdote Giuseppe Zingale, che ha esortato i premiati a proseguire con costante impegno gli studi. Presente alla cerimonia anche il dirigente dell'istituto, prof. Mario Fioretto, orgoglioso dei suoi ragazzi. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] Raid notturno, svaligiata profumeria Ladri in azione ieri notte a Bronte. Ignoti hanno svaligiato una profumeria della centralissima via Umberto a Bronte. Per entrare hanno forzato due porte: una di legno e l'altra in alluminio, che garantiva l'accesso direttamente al punto vendita. Guadagnato l'interno, i ladri hanno portato via profumi e confezioni regalo per un ammontare di circa 5000 euro. I ladri hanno pure aperto la cassa dove c'erano 100 euro e si sono anche impadroniti di un computer portatile. Del furto si sono accorti i proprietari della profumeria ieri mattina, all'apertura del negozio. La merce rubata non era assicurata. Denunciato il furto, i carabinieri hanno cominciato le indagini. Il negozio non era protetto da alcun sistema di allarme, ma all'interno era stato installato un sistema di videosorveglianza. Per i ladri, di conseguenza, è stato semplice introdursi e portare via tutto. Nonostante le difficoltà le indagini continuano. [Fonte: La Sicilia] MANIACE. IN CONSIGLIO ANCHE GLI AMMINISTRATORI DI BRONTE, MALETTO, RANDAZZO, CESARO’ E SAN TEODORO Ospedale, un futuro fra dubbi e garanzie «Sarà un ospedale forse senza Ortopedia ed un reparto completo di Urologia, ma certamente con Medicina, Chirurgia, Pediatria ed Ostetricia e Ginecologia più efficienti». Lo ha assicurato il direttore generale dell'Asp di Catania, dott. Giuseppe Calaciura, alla fine del Consiglio comunale di Maniace convocato alla presenza dei sindaci e dei presidenti delle assemblee consiliari dei Comuni di Bronte, Maletto, Randazzo, Cesarò e San Teodoro, che usufruiscono dei servizi dell'ospedale di Bronte e che temono il suo ridimensionamento. La presenza del direttore Calaciura ha permesso ai sindaci di esternare tutte le perplessità sul futuro dell'ospedale: «Da anni - ha affermato il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio - percepiamo il rischio che l'ospedale venga trascurato». Sensazione di trascuratezza che si è accentuata ancor di più quando l'ing. Giuseppe Mineo, direttore dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale che dovevano essere conclusi nel 2008, ha affermato che la ditta ritiene necessari altri 18 mesi per completare le opere e che i reparti finiti non possono essere consegnati perché questa non ha ancora comprato l'ascensore e perché l'Enel da mesi non aumenta la potenza della cabina elettrica e perché si ritarda a pagare anche un semplice bollettino. Per il vice sindaco di Maniace, Nino Cantali non ci può essere ospedale senza urologia, mentre per il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, manca una regia che si intesti la risoluzione quotidiana dei problemi. Per il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, l'ospedale così com'è non potrà funzionare a lungo, mentre per l'assessore Enzo Bonina di Bronte (foto a destra), delegato dal sindaco Pino Firrarello, in questi 2 anni l'ospedale ha compiuto solo passi indietro, con il rischio di decisioni disastrose quando si analizzeranno le performance per eliminare tutto ciò che è anti economico. «L'ospedale Garibaldi di Nesima è stato organizzato in 4 mesi - ha affermato il presidente del Consiglio comunale di Bronte Salvatore Gullotta - qui ne sono passati già 64 e ce ne vorranno altri 18. Accettiamo la riduzione a 69 posti letto, ma per garantire assistenza non debbono esserci carenze di personale medico. Con gli stessi posti letto si poteva avere pure la Rianimazione». Sentiti gli interventi degli amministratori di tutti i Comuni con il consigliere di Bronte Nunzio Saitta che ha sottolineato come fra i 2500 nuovi posti nella Sanità nessuno è riservato a Bronte che non ha ottenuto neanche un euro per nuove tecnologie. «I lavori vanno a rilento per colpa della ditta che è commissariata. - ha replicato Calaciura -State tranquilli però l'ospedale non chiuderà, e nell'esame delle performance verrà tenuto conto delle difficoltà. Arriveranno i primari ed i medici che servono. Ad Acireale l'urologia può contare sulla rianimazione, mentre il piano di rientro permette una sola ortopedia fra Bronte, Biancavilla e Paterno. Di conseguenza se Bronte conserva e potenzia Medicina e Chirurgia bisognerà scegliere». Per tutti i disservizi segnalati dal sindaci il direttore ha promesso verifiche, augurandosi di poter egli stesso inaugurare il nuovo ospedale di Bronte. [Fonte: La Sicilia]
Sanità, vertice sindaci-Asp Le richieste dei centri del versante nord ovest dell'Etna dopo i tagli Ad affrontare nuovamente lo spinoso argomento sarà il Consiglio comunale di Maniace, presieduto da Rodolfo Arcodia, e il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio, che questa sera alle ore 18 hanno invitato non solo i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali di Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo, Cesarò, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria, che per i servizi ospedalieri gravitano attorno al nosocomio di Bronte, ma anche il direttore generale dell'Asp, dott. Giuseppe Calaciura. «Il dott. Calaciura - dice il sindaco Pinzone Vecchio - venendo a Maniace si renderà conto che le rivendicazioni di questo territorio, che reclama un ospedale efficiente, sono legittime. Le nostre strade sono lente e tortuose e non ci permettono collegamenti rapidi con gli ospedali più grossi. Capiamo le esigenze di bilancio, ma non si può tagliare dove già ci sono delle carenze. Concentrare tutti i servizi nelle città vuol dire provocare congestione e invivibilità. Bisogna mettersi nei panni di una partoriente di Maniace, costretta ad affrontare una emergenza improvvisa. Ritengo - conclude - che non solo i livelli sanitari minimi debbano essere garantiti, ma al versante nord ovest dell'Etna, che ingloba un grosso bacino di utenza, bisogna fornire un ospedale vero». [Gaetano Guidotto, La Sicilia] Rifiuti: la «rivoluzione» attraverso la differenziata Presentato alla Giunta municipale di Bronte, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti integrale "porta a porta" Il comandante dei vigili urbani va in pensione Dopo 36 anni di onorato servizio, è andato in pensione il maggiore Salvatore Tirendi (nella foto), comandante del Corpo di polizia municipale di Bronte. Vincitore di concorso nel 1974, il maggiore Tirendi, nel corso della sua carriera, si è particolarmente distinto, partecipando a convegni nazionali della categoria e contribuendo fattivamente all'approvazione della legge quadro 65 dell'86 per i Corpi di polizia municipale. Autore anche di due pubblicazioni in materia di violazioni alle norme sul commercio, il maggiore Tirendi, prima di lasciare l'incarico, è stato ricevuto dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, dalla sua Giunta e da numerosi consiglieri comunali, che lo hanno ringraziato per l'abnegazione e la professionalità dimostrata nel lavoro. «Rivolgo un saluto - ha affermato Tirendi particolarmente emozionato - alla città ed agli appartenenti al Corpo, che ho avuto l'onore di dirigere, nella convinzione di avere svolto la funzione con impegno, competenza, correttezza ed onestà e con l'augurio di avere servito la collettività brontese e le istituzioni secondo i dettami del dovere». (La Sicilia)
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