Domenica 22 Marzo 201
Biuso si candida a sindaco Ex assessore, annuncia di guidare un movimento civico E’ stato il primo ad annunciare la sua candidatura a sindaco di Bronte. Ora Nuccio Biuso lo conferma, comunicando il nome della sua prima lista che lo accompagnerà alle amministrative, ovvero “Biuso sindaco”. 54 anni, impiegato amministrativo dell’Asp 3 di Catania, Biuso in passato ha ricoperto la carica di consigliere comunale ed è stato anche assessore ai Lavori pubblici ed alla Solidarietà sociale (sindaco Mario Zappia). “L’ho sempre detto - dice confermando la sua intenzione - Mi candido per dare voce ai miei concittadini al di la delle appartenenze politiche. La mia forza è il consenso popolare, perché la gente mi considera uno di loro. Preciso però - spiega - che il progetto è prettamente civico ed ha un solo partito: Bronte. Adesso - aggiunge - bisogna trasferire l’amore e la passione per la mia cittadina nel programma che stileremo con i cittadini brontesi”. Infatti Biuso, via facebook, ha lanciato lo slogan “100 idee per Bronte con Nuccio Biuso sindaco”. “Non è solo uno slogan - spiega - ma un invito a tutti i brontesi a proporre nuove idee, affinché si stili insieme un programma condiviso e partecipato a misura della nostra cittadina. E sono già tante le idee ricevute e tutte valide. Io - prosegue - ringrazio tutti coloro che lo hanno già fatto e che lo faranno in seguito, contribuendo a programmare il futuro che vogliamo. In campagna elettorale - conclude - magari non organizzerò grandi convention e chissà cosa, ma sto incontrando i cittadini casa per casa, ascoltando le loro necessità. E’ così che deve fare un sindaco: mantenere un rapporto diretto con i suoi concittadini”. (L. S.)
18 Marzo 2015 E' Calanna il candidato scelto dal centrosinistra Il centrosinistra di Bronte candida a sindaco Graziano Calanna. Da 10 anni consigliere, 43 anni, avvocato, Calanna è sostenuto dal Pd, dal Megafono e da alcune liste civiche. Dal 2005 al 2010 è stato presidente della commissione Urbanistica, della quale ha fatto parte anche nel quinquennio successivo, seguendo l'iter dell'adozione del Prg. «Ho sempre ritenuto fondamentale - dice - coinvolgere la gente nelle scelte, perché .è insieme che si costruisce quel futuro che tanto timore incute fra i giovani. In Consiglio sono stato autore di numerose interrogazioni e mozioni finalizzate a richiamare l'attenzione sulla necessità di razionalizzare i servizi, ridurre la spesa e porre attenzione alle fasce più deboli. Penso a una Bronte solidale, trasparente e vicina alla gente. Il programma lo abbiamo in mente - conclude - ma la stesura non è definitiva: ci serve il contributo della gente». (Tratto da La Sicilia del 18.3.2015)
17 Marzo 2015
Il centrodestra lancia Catania La parte dell'area di centrodestra di Bronte che include Forza Italia ha scelto il suo candidato sindaco. Si tratta del lombardiano Aldo Catania, impiegato di 53 anni, laureato in Fisioterapia. Il coordinatore territoriale di Forza Italia, Pippo De Luca, che aveva annunciato la propria candidatura, ha deciso di fare un passo indietro. “Abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Catania - dice De Luca - che sarà il sindaco di tutti, all'interno di una coalizione di centrodestra che non si ferma alla classica geografia politica, ma guarda ai problemi della gente. Significativo -conclude De Luca - il fatto che in un panorama esclusivamente di liste civiche, noi a queste aggiungiamo il simbolo del nostro partito e del centrodestra. Perché noi non nascondiamo le nostre origini e le nostre idee”. Aldo Catania vanta un notevole curriculum politico. In passato è stato consigliere, vicepresidente e presidente del Consiglio comunale di Bronte. E' stato presidente dell'associazione dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e San Teodoro ed alle ultime elezioni è stato eletto consigliere provinciale. Oltre che da Forza Italia è sostenuto da delle liste civiche, consiglieri comunali e diversi amici, fra cui l'ex onorevole “azzurro” Franco Catania. “Adesso è ufficiale - dice il neo candidato - Al nostro interno abbiamo discusso apertamente e con serenità. Alla fine ho accettato la candidatura, sostenuto da un cospicuo gruppo di amici che ringrazio. Punterò decisamente a guardare al bene del paese che deve vedere migliorare in tanti aspetti. Certo, - prosegue - oggi siamo molto condizionati dalle scelte della politica nazionale, ma un sindaco ha i margini per poter incidere, guardando soprattutto a diminuire quel tasso di disoccupazione che a Bronte è veramente notevole”. (Tratto da La Sicilia del 17.3.2015)
Domenica 8 Marzo 2015
Antonio Mazzeo candidato di “Noi con Salvini” Il giovane imprenditore punta alla poltrona di sindaco. «Siamo aperti a chi si riconosce nelle nostre idee» Matteo Salvini, dopo Roma, punta a “marciare” anche su Bronte. Per le Amministrative di maggio presenta un suo candidato che gareggerà per la carica di sindaco sotto il vessillo del movimento “Noi con Salvini”, fratello gemello della Lega Nord nel centro sud. Il candidato è Antonio Mazzeo, il sicilianissimo imprenditore di 26 anni (a destra in una foto con Salvini) che nelle scorse elezioni europee ha fatto diventare la Lega nord il primo partito a Maletto, conquistando 230 voti anche nella Città del pistacchio. «Si, mi candido - dice Mazzeo - Mi candido a sindaco di Bronte per spirito di servizio, ma ci credo tantissimo. A chiedermi di candidarmi sono stati l'on. Attaguile e Salvini. All'inizio io ho mostrato qualche perplessità, ma poi ragionando ho capito che in questa competizione elettorale la nostra presenza era importante». Antonio Mazzeo, originario di Maletto, abita da tre anni a Bronte, da quando cioè si è sposato e ci fa capire chiaramente che la sua candidatura fa parte del processo di trasformazione del partito di Salvini da padano a nazionale. «Ormai sono tanti i candidati nei Comuni siciliani - dice - Abbiamo presentato candidati a sindaco a Pedara, e San Giovanni La Punta. Saremo presenti anche a Gela ed a Milazzo e non potevano trascurare Bronte dove chissà che non si vinca. Di conseguenza chi meglio di me può incarnare i valori sostenuti da Salvini». Per adesso Antonio Mazzeo e il suo movimento faranno corsa a se: «Siamo aperti a chiunque si identifica nelle nostre idee - afferma - ma per adesso siamo da soli». Intanto Mazzeo ci preannuncia che a sostenere la sua candidatura verrà Salvini in persona: «Vedrete verrà a Bronte e farà un comizio per sostenere le nostre proposte per un Sud che cresce e si sviluppa». [Fonte: La Sicilia]
2 Marzo 2015
Bronte, la partita per il prossimo sindaco della città del pistacchio è aperta. I primi nomi e le ipotesi Firrarello, «Lascio un paese migliore» Castiglione sindaco? «Non esiste» E’ un puzzle che va via via componendosi quello delle candidature per il prossimo sindaco di Bronte. In primavera ci sarà la prima tornata senza Pino Firrarello, «il contadino divenuto senatore». La definizione è sua. Ed è anche il titolo dell’autobiografia. Nessuno si offenda. Intanto, seppur alla spicciolata, pronti i primi competitor. Nunzio Biuso c’è di sicuro. Nel curriculum una militanza autonomista e un assessorato nel Gabinetto Mario Zappia. In area democratica, il medico Graziano Calanna l’ha spuntata sulla sindacalista Enza Meli. Fin qui le certezze. Per il resto si tratta di nomi sussurrati. Circola, ma non è una novità, quello del già citato Mario Zappia, di Gigi Saitta e dell’ex consigliere provinciale Aldo Catania. Si tratta di ipotesi, ma non prive di fondamento o peso. Tuttavia, l’attesa è tutta per l’uomo benedetto direttamente da Firrarello. «Sarà scelto - riferisce al taccuino di Paesi Etnei Oggi - tra le persone del nostro gruppo. Almeno in quattro o cinque hanno le qualità per fare il sindaco. Sceglieremo tutti assieme». Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta? «Sicuramente ha le giuste competenze e conosce la macchina amministrativa». Giuseppe Castiglione? «Non esiste nel modo più assoluto». Perché così netto? «Vede, non mi sono ricandidato al Senato a seguito della legge sull’incompatibilità. E se anche Castiglione avesse fatto un pensierino in tal senso, non credo che si voglia dimettere dalla Camera». Insomma, l’appassiona sapere chi sarà il suo successore? «Vedo tante candidature di persone che a oggi non hanno idea di cosa voglia dire fare l’amministratore. La pubblica amministrazione è cambiata tantissimo. Anche a seguito del bilancio armonizzato, abbiamo dovuto dialogare tantissimo con il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti». Ecco, che paese lascia? «Sicuramente migliore rispetto ad altri comuni siciliani. Sono disposto a fare confronti. Questo non significa che non ci siano problemi. Non abbiamo debiti mentre abbiamo estinto quelli lasciati da altri. Per non pensare poi al milione di euro di pendenze con gli avvocati». E la Tasi? «Assieme a Ragusa, siamo l’unico comune a non averla imposta. Guardando anche alla riscossione delle altre tasse, Imu in testa, da noi si paga di meno». Bronte è solo pistacchio? «Beh, lo abbiamo portato ai massimi livelli. Non c’è angolo di Europa che non conosca i pistacchi di Bronte. Questo vuole dire che abbiamo aperto un via importante al turismo di un domani che è già cominciato, nell’ultima sagra abbiamo avuto infatti 5.000 persone che hanno voluto visitare il paese». Ultimamente su Facebook ha pubblicato un lungo elenco di opere realizzate. Uno sfoggio muscolare, non trova? «Beh, se non fosse che per 70% è già completo, il restante 30% è in fase di appalto». E chi paga? «Come accennavo abbiamo avuto ottimi risultati dal bilancio armonizzato, siamo gli unici in Sicilia a farlo, entro i primi cinquanta in Italia. Siamo stati all’avanguardia». E con l’acqua, c’è gente che lamenta ancora un’assenza durante la giornata? «Abbiamo già appaltato la Casa dell’acqua, penso che tra qualche settimana possa già essere attiva. Detto questo, il problema idrico a Bronte è costituito dalle tre sorgenti alle quali attingiamo. Nella fonte da cui per quarant’anni ci siamo forniti, si è riscontrato il problema del vanadio. Ma abbiamo trovato delle risorse alternative. Ora dobbiamo definire il sistema di collegamento delle vasche. Ci servono 400 mila euro». Le dispiace di non essere riusciti a portare l’istituto alberghiero a Bronte? «Diciamo di no. Non lo abbiamo mai chiesto. Anche per senso di responsabilità. Abbiamo già un’ampia offerta scolastica. Penso al liceo classico, scientifico, artistico, la ragioneria, il geometra e l’alta moda, etc, etc.. In fondo, l’alberghiero lo abbiamo già a Randazzo e a Maniace. Non c’era bisogno di una inutile concorrenza». La manutenzione stradale non sembra però puntuale... «Mettiamola così, tra le cose da fare c’è il recupero del centro storico, e non è una novità. C’è poi un progetto energia che deve essere portato a termine. In fine, c’è il problema della ultimazione della Adrano-Bronte. Gli ultimi 4 km sono stati già finanziati. Ormai è tutto nelle mani dell’Anas». Il distretto tessile è o no una realtà? «Luci e ombre. Oggi abbiamo alcune realtà davvero di alta moda. Dall’altra c’è un certa crisi di un tipo di confezione». (Tratto da Paesi Etnei oggi - mensile di inchiesta, attualità, politica, sport e cultura, N. 2, 26 Febbraio 2015) |