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Verso le Elezioni comunali del 31 Maggio 2015

Interventi ed opinioni
 

Intervento di Antonio Leanza - Lista Tu – Leanza”

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La strada da perseguire è la tariffazione puntuale

Il “Bronte Rifiuti Zero”

«I rifiuti non devono essere un problema, ma una risorsa, una materia prima seconda»

«Accolgo con favore l’intervento del Sig. Pippo P. il quale stimola la classe dirigente brontese a dare soluzione e programmi su alcuni “punti irrisolti” per la amministrazione della città.

Anche io avverto con molto  disagio che in campagna elettorale si parli troppo poco di programmi: i confronti politici, sterili ed improduttivi, sono per lo più improntati sul garantirsi spazi di potere parlando sul nulla, come stigmatizza nel suo intervento anche il Sig. Pippo, in maniera del tutto appropriata.

Ritengo opportuno effettuare un approfondimento sul servizio di raccolta dei rifiuti urbani in quanto lo considero uno dei  problemi più annosi per il Comune, che impatta onerosamente sul bilancio comunale del Comune e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini brontesi, a causa del grande peso della spesa per la raccolta dei rifiuti, per il  trasposto degli stessi e per la spesa di smaltimento in discarica.

Sulla gestione dei rifiuti la coalizione la Lista “Tu – Leanza” ed il centrosinistra intendono dedicare un capitolo specifico del programma elettorale: il “Bronte Rifiuti Zero”.

Basterebbe rappresentare un dato per capire come ci sia stata una regressione nella gestione del servizio: negli ultimi dieci anni l’incidenza sul bilancio comunale della spesa per i rifiuti solidi urbani é passata da circa 1 milione del 2002 al circa 3,3 milioni del 2015. Quindi in 10 anni è più che triplicata.

Nel 2003 era stato avviato in tal senso un percorso amministrativo ed infrastrutturale virtuoso come la realizzazione della Isola Ecologica, ma basta recarsi presso la zona artigianale S.S. Cristo, dove è ubicata, per capire come questa sia stata gestita alla stregua di una discarica a cielo aperto, seppur delimitata da una recinzione. Sicuramente questo stato di cose in parte è dovuto non solo ad una amministrazione poco illuminata ma anche al fallimento complessivo del sistema Ato, che ha impedito ai Comuni di mettere in campo adeguati “virtuosismi”.

L’obiettivo deve essere, quindi, quello di ridurre le tonnellate di rifiuti urbani che ogni anno finiscono in discarica ed aumentare la percentuale di produzione, raccolta, riciclo, riuso dei rifiuti, con impatto sul bilancio comunale e sull’ambiente.

La strada da perseguire è la tariffazione puntuale.

Con la tariffazione puntuale, infatti, si paga in base ai rifiuti effettivamente prodotti e non in base ai metri quadri delle abitazioni. Con questo metodo tutte le amministrazioni che l’hanno introdotta negli ultimi anni hanno avuto una riduzione della bolletta dei rifiuti, in controtendenza alla media na­zio­nale, l’aumento della raccolta differenziata e la diminuzione della produzione di rifiuti.

Diverse sono le componenti che consentono di adottare la “tariffazione puntuale”.

Innanzitutto è necessario servirsi di un sistema di raccolta porta a porta, che il comune di Bronte già adotta. Inoltre è necessario avere una ammi­nistrazione “virtuosa” che intraprenda questa strada. Ma la cosa più importante è il ruolo dei cittadini nella partecipazione e collaborazione, nel cambiare (o in altri casi rafforzare) le loro abitudini quotidiane. Infatti, se cittadini collaborano nel separare adeguatamente i rifiuti ciò comporterà il pagamento di bollette meno care: con il metodo della “tariffa puntuale” i cittadini pagheranno unicamente l’imposta per la quantità di rifiuti “indif­ferenziato” che produce attraverso un sistema di pesatura. Se il cittadino invece farà dei suoi rifiuti giornalieri prodotti una unica poltiglia, non differenziando, continuerà a pagare tanto perché alla fine tutto andrà a finire in discarica.

Qualcuno può pensare che il sistema della tariffazione puntuale funzioni solo nelle realtà nordeuropee come ad esempio nelle civili comunità dei paesi scandinavi. Invece è un sistema consolidato in molti comuni virtuosi italiani, anche del Sud Italia. Gli esempi massimi sono il comune di Ponte nelle Alpi (Belluno) o Capannori (Lucca) ma anche al Sud ci sono molte realtà virtuose come il comune di Casole Bruzio (Cosenza) ed il comune di Cami­gliano (Caserta) solo per citarne qualcuno (comunità di dimensioni in linea di massima come Bronte) che hanno livelli di racconta differenziata che superano l’80% o in alcuni casi il 90 %.

Purtroppo, il bando sulla raccolta sui rifiuti solidi urbani emesso dal comune di Bronte (in scadenza il prossimo 15 aprile), per come è stato elaborato e studiato, non facilità l’adozione della tariffazione puntuale: il capitolato appare insufficiente dal punto di vista delle penalità a carico del gestore in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, non prevede la dotazione di contenitori a tecnologia capace di memoriz­zare i dati della raccolta indifferenziata, inoltre è poco trasparente per i cittadini in quanto non c’è correlazione e coerenza tra il servizio erogato e i costi affrontati.

Per risolvere queste criticità, al fine di attuare la tariffazione puntuale, è necessario trovare un terreno di intesa con il soggetto che gestirà il servi­zio, che naturalmente deve venire incontro alle esigenze della amministrazione (senza contate che anche loro potrebbero averne vantaggi economici in termini di costi di gestione) ma, per quanto ovvio, era opportuno prevedere gli aspetti sopracitati in sede di capitolato di bando.

Ciò perché molti gestori dei servizi di igiene in ambito urbano non fanno gli interessi del comuni, in quanto fondano il loro intervento su logiche di conferimento in discarica (alcuni sono anche proprietari di discarica): i rifiuti invece non devono essere un  problema, ma una risorsa, una "materia prima seconda” che va recuperata e riciclata e non seppellita nelle discariche.

Ma a prescindere del bando il Comune si potrebbero mettere in campo diversi virtuosismi. Incentivi per i cittadini affinché conferiscano i loro rifiuti differenziati presso l’isola ecologica della Zona artigianale. Si potrebbe facilmente consentire che i cittadini che si recheranno nell’isola ecologica, muniti di tessera sanitaria, potranno pesare i propri rifiuti differenziati e con un conteggio annuale convertiranno i chilogrammi di rifiuti in punti, che a loro volta corrisponderanno in un totale in euro sotto forma di Ecobonus, ovvero buoni da poter spendere presso gli esercizi commerciali convenzio­nati (anche allo scopo di difendere l’economia locale dai centri commerciali) o per ottenere uno sconto sulla tassa dei rifiuti. Oppure un intervento della amministrazione può consentire che le scuole ed i supermercati si dotino dei raccoglitori di plastica, alluminio e vetro che rilasciano ai cittadini buoni sconto sulla spesa.

Per ridurre al minimo il conferimento in discarica della frazione umida (rifiuti organici e vegetali) invece gli interventi da attuare sono due: incentivare l’acquisto e l’utilizzo di compostiere domestiche attraverso una riduzione della riduzione del 10% della quota variabile della Tares e prevedere che il Comune di Bronte realizzi un impianto integrato a digestione aerobica (impianto di compostaggio comunale) ed anaerobica (biogas) per la produzione di energia elettrica e compost di qualità. Al riguardo il sito idoneo dove allocare l’impianto sarebbe la zona artigianale, sfruttando l’acqua non utiliz­zabile di Piano dei Grilli per alimentare l’impianto, o integrarlo con l’impianto comunale di depurazione dell’acqua sito in contrada Sciarotta.

Queste sono solo alcune pratiche virtuose in campo di igiene urbana che possono essere messe in campo dall’amministrazione ad impatto economico zero, ma alla base deve essere sempre una sola premessa, che la politica ritrovi il primario valore a cui deve tendere: gli interessi dei cittadini ed il bene comune e non gli  interessi personali.»

Antonio Leanza - Lista “Tu – Leanza

14 aprile 2015

     

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