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Si è spento l’avv. Mimmo Azzia Presidente di Sicilia Mondo ha difeso l’identità siciliana Bronte piange uno dei suoi “figli” più illustri. Mercoledì 28 agosto si è spento all’età di 91 anni l’avvocato Domenico Azzia (Mimmo per gli amici), presidente della “Associazione Socio-Culturale Sicilia Mondo”. Commendatore della Repubblica, ha esercitato la professione di avvocato e di pubblicista-editore. Ha lavorato anche (dal 1956 al ’61) presso l’Amministrazione Provinciale catanese ma la sua principale attività lavorativa l’ha svolta al vertice della Cassa Mutua Commercianti di Catania che ha retto per oltre venti anni come direttore generale prima (dal 1961 al 1980) e come Commissario regionale dopo (dal 1981 al 1982). Nel 1982 è stato nominato direttore generale dell’U.S.L. 36 di Catania che ha diretto fino al 1990 quando è andato in pensione. E' stato anche presidente nazionale dell'Unaie (dal 204 al 2007) ma Mimmo Azzia sarà soprattutto ricordato per la passione verso l’associazionismo e per la difesa della identità siciliana. La sua più geniale intuizione, infatti, che gradatamente diventerà anche l’attività principale della sua vita alla quale dedicherà quasi tutto se stesso, è stata quella di far scoprire l’importanza dell’associazionismo come momento di riaggregazione tra conterranei e di ritrovarsi nella comune appartenenza, con un occhio particolare alle nuove generazioni di italiani all’estero, motore, per Azzia, della italianità nel mondo. Questa missione culturale e sociale inizia con la fondazione nel dicembre del 1966 dell’Associazione “Catanesi nel Mondo”, trasformata due anni dopo in "Sicilia Mondo", diventando per molti decenni collegamento culturale, sociale ed umano con quanti hanno lasciato la nostra Isola per lavoro. Nel 2010 Azzia fonda anche un Network dei siciliani eccellenti, inteso ad evidenziare chi si è distinto in Italia e nel mondo per capacità imprenditoriale, successo culturale o finanziario, straordinarie realizzazioni in qualsiasi campo, artistico, letterario, politico, artigianale. Oggi Sicilia Mondo dispone di una rete stabile di comunicazione, di scambi e di relazioni ai livelli di quotidianità con le Associazioni aderenti presenti in tutti i continenti. Ha dato un notevole contributo alla Sicilia ed ai siciliani all’estero tenendo vivo il sentimento identitario e l’amore alla Sicilia, impedendo così la assimilazione culturale nelle società di insediamento. Tantissime le battaglie sostenute fino alla sua morte da Azzia nella difesa, in campo nazionale, dei diritti degli immigrati e degli emigrati, sui diritti degli italiani, sul voto, sulla cittadinanza. Fra tutte ricordiamo quella sulla ratifica dei diritti dell’uomo sancita dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1991. Le esequie si sono svolte a Bronte presso la Chiesa del Sacro Cuore del Real Collegio Capizzi alla cui storica biblioteca Azzia nel 2013 ha donato il suo patrimonio cartaceo e fotografico di 45 anni di attività (dal 1967 al 2012). RACCOLTA BENI NECESSARI ALLE POPOLAZIONI TERREMOTATE DEL LAZIO - MARCHE - UMBRIA Bronte si mobilita a favore dei terremotati Il sindaco: né viveri né vestiti, solo fondi Nel rispetto delle vittime del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia, il Comune annulla gli spettacoli estivi fino a domenica e promuove 15 giorni di raccolta fondi con la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei consiglieri comunali della cittadina. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, dopo essersi messo direttamente in contatto con il Dipartimento regionale della Protezione civile, ha convocato un vertice in Comune, coinvolgendo nel progetto associazioni e consiglieri. «E l’adesione delle associazioni è stata massima. – afferma in un comunicato il sindaco – Fino a domenica, annullando le manifestazioni, rispetteremo chi ha perso la vita sotto le macerie, ma da lunedì utilizzeremo le manifestazioni estive per stimolare la generosità della gente. Si comincia con il concerto di Giovanni Caccamo lunedì sera in piazza Roma, dove sarà allestito un gazebo, gestito dalle associazioni di volontariato, per raccogliere solo fondi. Dal Dipartimento di Protezione civile, infatti, abbiamo appreso che i terremotati non hanno bisogno ne di viveri ne di vestiti». Da martedì in poi il gazebo si sposterà in piazza Rosario e sarà attivo tutte le sere, dalle 17 fino alle 20, ad eccezione di sabato 10 quando il gazebo sarà posto al campo di calcio dove verrà organizzato un torneo di beneficenza. Raccolta di beni di prima necessità organizzata dal Movimento 5 Stelle Il MeetUp del Movimento 5 Stelle di Bronte rende disponibile la sua sede di via Tiziano (Piazza L. Castiglione) per la raccolta dei beni di prima necessità da inviare ai gruppi locali nella sede del terremoto attraverso i canali che saranno attivati dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Orario di raccolta: ore 11-13 e 17-20 a partire da venerdì 26 agosto. Si necessita di: generi alimentari non deperibili, scatolame a lunga conservazione, acqua, materiali di uso quotidiano come lenzuola e vestiti (non usati), sacchi a pelo, pannolini, posate di plastica e prodotti per l'igiene intima. Inoltre, ogni cittadino che voglia collaborare attivamente ad organizzare una procedura di assistenza per i cittadini terremotati del Lazio può contattare i nostri referenti locali tramite la pagina Facebook del Movimento. EXPLOIT DEL 22ENNE FALLICO Il “mago” del clarinetto “sbanca” anche Salisburgo Nuovo prestigioso riconoscimento per il giovane brontese Altro prestigioso riconoscimento per il giovane Andrea Fallico, 22enne musicista di Bronte, virtuoso del clarinetto, che ha già nel suo palmares importanti riconoscimenti a livello mondiale. Dopo la vittoria a Parigi, nel 2014, nel prestigioso premio “Debussy”, Andrea è riuscito a sbancare anche Salisburgo, in Austria, città natale di Mozart e del direttore Von Karajan. Primo nel “International Music Competition”, categoria Senior, con la vittoria che gli frutta la partecipazione, nel prossimo novembre, ad un evento di fama mondiale. Infatti, parteciperà a un contest nella prestigiosa sala da concerti “Carnegie Hall”, una delle sale più importanti del mondo, sita a New York e che conta oltre 2.500 posti a sedere. Un riconoscimento prestigioso per un giovane musicista il cui talento si sta facendo notare sui grandi palcoscenici mondiali e che ora si prepara a calcarne altri di alto livello, per portare in tutto il mondo la sua musica con le radici nella città del pistacchio. [Luigi Saitta, La Sicilia] ENTI LOCALI La Regione taglia le royalty ai 6 comuni beneficiari e fra questi quello etneo accusa un buco di 1 milione e mezzo Dal prossimo mese di settembre i precari di Bronte senza stipendio Il sindaco Calanna e gli altri colleghi mobilitati in vista della «manovrina» La Regione Siciliana salva gli stipendi ai 634 precari dei 14 comuni in dissesto, togliendo 1 milione e 700 mila euro del fondo precari ai 6 comuni che introitano royalty. Così facendo Bronte perde 841.313,68 euro e porta in rosso per circa 1 milione e mezzo il redigendo bilancio 2016. Da settembre i 75 precari di Bronte rimarranno senza stipendio. La misura, contenuta nella legge di stabilità approvata a marzo all’Ars d’intesa col Governo regionale, ha prodotto gli effetti col decreto ferragostano dell’assessore regionale alle Autonomie locali e quello al Lavoro che ha sbloccato i 173 milioni per pagare i 13.787 precari. Eppure alla Regione per farsi interamente carico dei precari dei comuni in dissesto serve solo il 20per cento sostenuto da quegli enti, circa 1 milione e 700mila euro, pari a un taglio lineare dell'1 per cento del fondo ripartito. Ma il 25 febbraio, in Aula, l’assessore al Bilancio Alessandro Baccei è chiaro: «Nel nostro disegno, visto che c’è una legge nazionale che prevede che la Regione vada a coprire il 100% dei precari nei comuni in dissesto, la copertura finanziaria è al comma 6 che vale più di due milioni di euro». Il comma 6, dell’articolo 27 della legge di stabilità 2016 è quello che, per quest’anno, sottrae ai 6 comuni beneficiati delle royalty i fondi regionali per i precari, obbligandoli a pagarli con i proventi metaniferi. Così Bronte, a fronte d’un fabbisogno di 1.151.467,25 euro, ne riceverà dalla Regione solo 221.245,12. C'è da dire, però, che il 24 febbraio a Sala d’Ercole, la discussione dell’articolo 6 è stata rinviata all’indomani, su richiesta del presidente della Commissione Bilancio, onorevole Vincenzo Vinciullo, affinchè la mattina del 25 si ascoltassero i comuni. All’incontro fra Governo, Ars e Anci Sicilia c’erano circa 150 fra sindaci, assessori e dirigenti, ma l’inesistenza di contestazioni sul punto lascia supporre l’assenza dei 6 comuni destinatari del comma 6. Sui tagli ai comuni “ricchi” per pagare i precari di quelli “poveri” si parlerà all’Ars il 13 settembre, quando si voterà la “‘manovrina”. I sindaci, infatti, starebbero facendo già pressing nei confronti di deputati e assessori. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
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LAVORI PUBBLlCI Nella Statale dell’Etna e delle Madonie Ponte Bolo, cede bastione sul Simeto Sulla sponda di Bronte del fiume, dopo un sopralluogo, il sindaco Calanna ha annunciato un project fìnancing per realizzare la rete fognaria per le famiglie di Serra Cede bastione del Simeto accanto al ponte di Bolo, sulla Statale 120 dell’Etna e delle Madonie. L’argine artificiale è inclinato sul fiume per una lunghezza di circa cento metri e un’altezza di sette. L’Anas l’ha costruito nel 2012 insieme al ponte di 163 metri, spendendo 4 milioni. In questo punto, noto pure come Setteponti, il fiume bagna i territori di Bronte e Cesarò e segna il confine fra le province di Catania e Messina, lato, quest’ultimo, dove si trova il muraglione ceduto a causa di un’alluvione invernale, a quanto dicono agricoltori del posto. Così, ora che il fiume è asciutto, dalle contrade Gollia e Serra di Bronte si vede nella sua interezza il lungo serpentone ondulato di gabbioni metallici riempiti di pietra lavica. Il ponte di Bolo è lungo 163,3 metri, con otto campate da 20,50 metri ciascuna, è realizzato in parte in calcestruzzo e in parte di acciaio, in sostituzione di quello inagibile dagli anni Ottanta. I lavori del nuovo ponte e del parapetto franato iniziarono nel 2009 e la strada è stata riaperta al transito nel 2012. L’argine è stato costruito per contenere le piene del Simeto, su un alveo che qui supera anche i duecento metri di larghezza, poco più a monte del quale confluiscono le acque dei fiumi Cutò, Martello e Saracena formanti il Simeto, che a Bolo da vita all’Alto Simeto di Bronte. Percorrendo la strada che da Bronte arriva alla Serra, per innestarsi proprio sulla Statale 120 Fiumefreddo-Palermo che prosegue verso Cesarò o Randazzo, il muraglione a valle del ponte si scorge sia per l’ondulazione delle cinque file di gabbioni della parte centrale aggettante sul letto del fiume ormai secco, sia per il contrasto con la forma rettilinea del ponte e delle parti laterali del muro rimaste più o meno dritte. Vani, i tentativi di contattare l’Anas, che sarebbe tuttavia a conoscenza della situazione allo studio dei tecnici, Oltre all’Anas, la competenza in materia è del Genio civile, in questo caso di Catania e di Messina. Intanto, sulla sponda brontese del fiume, di fronte a quella ceduta, il sindaco di Bronte Graziano Calanna venerdì ha fatto un sopralluogo e annunciato un project financing da 1 milione e 200 mila euro per realizzare la rete fognaria per le famiglie della Serra, al momento dotate di fosse biologiche. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] RETE FOGNARIA IN CONTRADA SERRA Approvato il progetto Si risana una zona a poche decine di metri dal fiume Simeto ancora servita da “fosse imhoff” La conferenza di servizio, richiesta dal sindaco Calanna, dice si al progetto per la realizzazione della rete fognaria di contrada Serra con il sistema del project financing. Per la piccola, ma laboriosa frazione di Bronte, si realizza un sogno inseguito da decenni. Alla fine dei lavori della conferenza, infatti, l’Asp ha concesso il nulla osta, mentre l’Arpa ha inviato una nota con il proprio parere. Così si è chiuso il difficile iter burocratico di approvazione del progetto. Adesso il Comune potrà dare inizio alle procedure per pubblicare la gara d’appalto. «Contrada Serra – afferma il sindaco – non avendo un depuratore, da troppo tempo soffre il problema dello smaltimento delle acque reflue. Adesso gli uffici del Comune saranno velocissimi a completare il lavoro. Contiamo, infatti, di pubblicare la gara per la realizzazione dei lavori e la gestione dell’impianto entro il 31 luglio.» Il progetto, presentato da una società privata, prevede un investimento privato di circa un milione e 200 mila euro che serviranno a realizzare la rete fognaria i cui reflui saranno raccolti in speciali vasche e trasportati nel depuratore comunale, dove saranno trattati. Il refluo finale potrà essere utilizzato per scopi irrigui. I risultati che si raggiungeranno saranno molteplici. Fra i più importanti il risanamento ambientale di un’area dove risiedono tante famiglie le cui abitazioni sono ancora servite da “fosse imhoff” nonostante si trovino a poche decine di metri dall’alveo del fiume Simeto. Da questi lavori l’ambiente ne beneficerà certamente. 800mila euro per riaprire la Chiesa del Rosario Partirà dal prossimo settembre il «tour dei paesi dei castelli» Bronte ospita la presentazione ufficiale de “La Via dei castelli dell'Etna” e contemporaneamente festeggia il finanziamento di 800mila euro per ristrutturare la centralissima chiesa del Rosario oggi chiusa al culto. A dare la notizia del finanziamento della chiesa è stato l'assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, a margine della conferenza stampa del tour che da settembre accompagnerà i turisti a visitare i castelli di Catania, Acicastello, Adrano, Bronte, Calatabiano, Castiglione dir Sicilia, Motta Sant'Anastasia, Maletto, Paternò e Randazzo. E per organizzare tutto l'assessore regionale Barbagallo ha creato efficaci sinergie non solo con i Comuni, ma con la Soprintendenza ai Beni Culturali, le Pro Loco, l'Associazione provinciale delle Guide turistiche, la Diocesi di Acireale e la Ferrovia Circumetnea, quest'ultimo vettore fondamentale per gli spostamenti dei turisti. In pratica i turisti in alcuni giorni prestabiliti potranno raggiungere in treno i paesi con i castelli, servendosi di guide messe a disposizione dalle Pro Loco e dall'Associazione provinciale delle Guide turistiche. Chi vuole viaggiare in auto potrà invece contare su una nuova segnaletica stradale e monumentale bilingue. Tutti avranno a disposizione una brochure plurilingue ed una piattaforma internet con immagini e video. (...) (Fonte La Sicilia)
Castello Nelson negli itinerari dell’Etna Il Castello di Nelson, a Bronte, inserito nella “Via dei Castelli dell’Etna” Il progetto è stato illustrato dall’assessore regionale al Turismo, Antony Barbagallo, insieme al sindaco di Bronte, Graziano Calanna. Per l’occasione sono state distribuite diverse guide, tra le quali quella realizzata dall’Unpli-Pro Loco Sicilia, nell’ambito del progetto: Typical Sicily, con il castello Nelson, proprietà e territorio del comune di Bronte, finito nell’itinerario del comune di Maniace con tanto di recapiti telefonici della locale Pro loco, degli uffici comunali e, ovviamente, dell’antico maniero che fu dell’ammiraglio Orazio Nelson Bronte. Il presidente Unpli Sicilia, Antonino La Spina, ha confermato che non è stato un errore, ma una scelta, visto che sui treni della Fce saliranno le guide di Maniace. (*LPU*, Giornale di Sicilia) La decisione assunta dal sindaco prima che il prefetto valutasse il ricorso del consigliere Castiglione Volantinaggi politici a Bronte Revocata l’ordinanza preventiva Revocata l’ordinanza sindacale che da febbraio assoggettava ad autorizzazione i volantinaggi politici e quella che vietava a ristoranti, bar e ambulanti di vendere bevande d’asporto in vetro e lattine. Il sindaco Graziano Calanna le ha abrogate prima che la Prefettura etnea decidesse un ricorso del consigliere comunale Carlo Castiglione (Ncd). A febbraio, esaminate subito le due ordinanze contingibili e urgenti prive di scadenza, tra cui quella che sottoponeva il volantinaggio sia commerciale sia politico a “censura” (perché subordinato ad autorizzazione del segretario generale, quale responsabile dei vigili urbani), la Prefettura rammentava ai sindaci etnei, tra l’altro, la durata temporanea e prestabilita delle loro ordinanze. Con il divieto di vendere bevande da asporto in vetro e lattine Calanna voleva contrastare i disordini della movida, perché l’abbandono nei «luoghi pubblici dopo l’uso arreca danno al decoro cittadino, costituisce grave pericolo per i pedoni e contrasta con elementari norme di igiene del suolo». Sul volantinaggio, invece, diceva: «I dépliant sporcano le strade, creando seri e costosi problemi di decoro e igiene. Per questo abbiamo regolamentato la distribuzione, i volantini dovranno essere posti nelle cassette delle lettere». Le ragioni della revoca, Calanna le ha individuate il 15 giugno nelle cessate esigenze del carnevale conclusosi il 9 febbraio, anche se l’ordinanza sui depliant l’ha emanata la vigilia del mercoledì delle Ceneri. I provvedimenti sono rimasti in vigore 4 mesi; solo una settimana in più rispetto alla data del ricorso al prefetto contro l’ordinanza sui volantinaggi politici. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia] Accessi per i disabili, una foresteria per soggiorni per pernottare e cucine attrezzate per la ristorazione al servizio delle sale congressi o di eventi pubblici e privati Al via l’appalto al Castello di Nelson Cominceranno nel mese di agosto e dureranno poco più di un anno i lavori di restauro da 1.724.674 euro (…) Cominceranno nel mese di agosto - e dureranno poco più di un anno - i lavori di restauro del Castello di Nelson che includono interventi destinati a migliorare la fruizione del più grande monumento architettonico dell’Etna, l’antica abbazia intitolata al generale bizantino Giorgio Maniace (che intorno all’anno mille qui difese i villaggi dall’invasione dei saraceni) e poi donata dai Borbone all’ammiraglio Nelson. Il complesso monumentale, abitato dai monaci basiliani fino al terremoto del 1693, sorge lungo la strada fra i comuni di Bronte e Maniace e ricade fra due Parchi, quello dell’Etna e dei Nebrodi. È stato firmato nei giorni scorsi, infatti, il contratto con la Rti (il raggruppamento temporaneo di imprese) che si è aggiudicata l’appalto. L’importo dei lavori ammonta a 1.724.674 euro, somma finanziata dall’assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, tramite un bando APQ Aree Urbane dedicato alla valorizzazione delle risorse locali e incluso in una delibera Cipe che risale a undici anni fa, il 2005. Ad aggiudicarsi la gara, con un ribasso del 31%, è stata la Rti costituita fra il Consorzio Ciro Menotti di Ravenna (ditta mandataria) e la Musumeci Costruzioni Generali srl di Letojanni (ditta mandante). L’importo totale sarà quindi di 1.128.591 euro (oltre gli oneri di sicurezza per oltre 84mila euro). Inizialmente si prevedeva che i lavori sarebbero durati 730 giorni, ovvero due anni; ma proprio la riduzione dei tempi del cantiere era uno dei requisiti da bando e le due ditte hanno proposto un cronoprogramma di lavori che, nel giro di 13 mesi, “dovrebbero” concludersi (condizionale sempre d’obbligo quando si tratta di interventi edili). A eseguire i lavori saranno maestranze della ditta Musumeci e della cooperativa il Girasole (sempre di Letojanni), per conto dalla Menotti di Ravenna. In media saranno impegnati una ventina di operai al giorno, con ulteriori ingaggi temporanei per alcuni interventi più specifici. Fra gli obiettivi di questo importante restauro, c’è quello di potenziare i servizi e ampliarne le opportunità di fruizione: saranno realizzati tutti i sottoservizi per bar, ristorante (di supporto ai servizi catering), sala convegni, uffici e un centro culturale. Fra i progetti anche una piccola foresteria accessibile anche ai disabili (un servoscala, per esempio, è previsto anche nell’edificio ‘800 per consentire loro l’accesso al piano nobile). Fra gli interventi straordinari sono previsti il rifacimento dei tetti e la pulitura del prospetto degli edifici, che ad oggi non hanno rivestimento (intonaco); la manutenzione degli infissi; la revisione degli impianti elettrici e antincendio. Il cortile sarà pavimentato con basole di pietra lavica e selci in pietra gialla dei Nebrodi; in giardino saranno ripristinati i viottoli in ghiaia e rimessa in funzione la fontana centrale; le cucine saranno rinnovate e saranno arredate con attrezzature per renderle operative e funzionali alle attività di bar e ristorazione. Sarà sostituito il depuratore che tratta le acque reflue prodotte dalla grande struttura prima di scaricarle e sarà rifatto l’impianto di illuminazione esterno. Fra gli interventi più innovativi, sotto il profilo tecnologico, quelli contro i danni dell’umidità con un sistema che elimina quella di risalita dalle murature e che sfrutta un debole campo elettromagnetico che inibisce la risalita dell’acqua e anzi la spinge indietro verso il terreno. [Carmela Grasso, Giornale di Sicilia] CLAUDIO LUCA LASCIA BRONTE PER CESARO’ Il pistacchio di Bronte cambia casa, sui Nebrodi il nuovo stabilimento Inaugurato a Cesarò il nuovo più grande stabilimento di produzione della ditta Bacco che ora punta al Medioriente Dall’Etna ai Nebrodi il passo è breve. Ma per Bacco, azienda dolciaria di Bronte, cui si deve il delizioso panettone farcito con la crema al pistacchio Dop raccolto ogni due anni fra le lave del vulcano - e bis premiato a Bruxelles - si tratta di un passo breve ma decisivo. Sabato scorso, infatti, è stato inaugurato a Cesarò - uno dei comuni montani della catena messinese dei Nebrodi - il nuovo e più grande stabilimento di produzione della ditta che a Bronte, invece, manterrà lo showroom con l’esposizione e la vendita delle sue leccornie a base di “oro verde” dell’Etna. Una bella storia d’impresa locale che vede una intelligente sinergia fra pubblico e privato. Grazie a un accordo con l’amministrazione comunale di Cesarò, infatti, Claudio Luca - amministratore unico della Bacco srl - ha ottenuto in comodato d’uso due capannoni confinanti nella zona artigianale. Quasi mille metri quadrati di superficie, il triplo dell’area sinora utilizzata a Bronte, dove sarà allestita la nuova e più innovativa linea di produzione. Un investimento strategico, quello di Luca, che consolida la storia di una piccola e promettente eccellenza dell’agroalimentare siciliano. (…) [Carmela Grasso, Giornale di Sicilia] Una Giunta senza donne E’ polemica M5s-sindaco «La Giunta di Bronte non rispetta la partirà di genere. Gli assessori sono tutti uomini». A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle. Il deputato Francesco Cappello, infatti, ha interpellato l’assessorato regionale agli Enti locali e lo stesso presidente Crocetta, chiedendo l’annullamento del decreto sindacale con il quale il sindaco Graziano Calanna, dopo le dimissioni di Angela Saitta, ha nominato Vittorio Triscari. «Il rispetto della presenza del genere femminile nella Giunta - ha affermato Cappello - non è a discrezione degli amministratori, ma un principio sancito dalle leggi».«Prima la Giunta incompleta - ha aggiunto il consigliere comunale Valeria Franco, - adesso vengono annientate le pari opportunità». La senatrice Nunzia Catalfo annuncia un atto ispettivo urgente da presentare a Palazzo Madama: «E’ inammissibile che il sindaco non rispetti la parità di genere». Sull’argomento Calanna, replica: «Tutti conosciamo il principio della parità di genere, non solo il M5s. Ma sappiamo anche che la giurisprudenza ha ulteriormente stabilito che questo non può prevaricare i principi fondamentali che devono governare la politica e l’amministrazione pubblica. Questo principio, per esempio, non può impedire al sindaco di scegliere esclusivamente all’interno della propria compagine politica i propri assessori. Ho nominato Triscari solo dopo aver preso atto che non vi era disponibilità fra le donne del mio schieramento. Non escludo che in futuro le cose possano cambiare e mi auguro che qualche donna della mia coalizione accetti l’incarico». (Fonte: La Sicilia) «Dal turismo risorse per lo sviluppo» «Il turismo, assieme all’agricoltura, alla cultura ed alle Città intelligenti per rilanciare l’economia in Sicilia». A sostenerlo è l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Barbagallo in visita ufficiale al Comune di Bronte. Ad accoglierlo il sindaco Graziano Calanna ed il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati, assieme alla società civile brontese, alle forze dell’ordine ed ai sindaci del territorio. «Accogliamo - ha affermato il sindaco in apertura - l’assessore con cui abbiamo già individuato alcuni percorsi da seguire per sviluppare il turismo in un territorio chiaramente vocato». «Qui mi sento a casa. - ha affermato l’assessore Barbagallo durante il suo intervento - Vengo con due buone notizie. Con un milione e 800 mila euro abbiamo finanziato l’adeguamento del Polo sportivo di Bronte, mentre abbiamo finanziato la ristrutturazione del campo di calcio di Maniace. Per gli altri Comuni che chiedono impianti sportivi credo ci sia spazio per intervenire. Da qualche anno ormai lo sviluppo in Sicilia è legato a quattro direttrici: turismo, agricoltura, beni culturali e città intelligenti. E non ha caso negli ultimi 2 anni l’economia legata al turismo è cresciuta e vi sono circa 2000 nuovi giovani imprenditori agricoli. Basta però con i campanili, il calendario degli eventi deve essere uno». Poi l’inaugurazione del nuovo ufficio turistico nel Palazzo Virzi, che favorisce la fruizione turistica anche grazie ad associazioni come Pro loco, Cai, Siciliantica, Giacche Verdi e Etna e dintorni e della nuova piazza Aldo Moro «il cui finanziamento - ha affermato in conclusione il sindaco Graziano Calanna - era andato perduto e l’assessore Barbagallo lo ha recuperato». (Fonte: La Sicilia)
Usato per i dolci, ma adesso anche per piatti salati come al Pacinotti’s di Palermo, dove viene cucinata la pasta alla crema del frutto secco con speck e gamberi Il pistacchio protagonista a tavola Per il 2015/2016, sono previsti sensibili incrementi della produzione mondiale di frutta secca; in particolare di nocciole, noci e pistacchi. In calo, invece, le mandorle. A dirlo, gli ultimi dati diffusi dall’Inc, il Consiglio Internazionale della Frutta Secca e Disidratata. Se durante la scorsa stagione, infatti, la produzione di nocciole si è fermata a 825.700 tonnellate, nel corso di quella attuale, si prevedono 1.076.000 tonnellate, a fronte di un consumo atteso di 1.039.500 tonnellate, rispetto alle 793.200 dello scorso anno. Un sensibile incremento riguarderà anche le noci, che dovrebbero passare da 1.574.329 a 1.786.718 tonnellate. Non sono da meno i pistacchi, che dovrebbero aumentare da 627.850 a 673.850 tonnellate. Buone notizie, dunque, per chi - per lavoro o per passione - investe sulla frutta secca e, in particolare, sui pistacchi, uno dei prodotti di punta della pasticceria siciliana e della gastronomia di alto livello dell’Isola. Un primato che deriva dalle numerose proprietà nutrizionali di questo esemplare - il pistacchio, come tutta la frutta secca, ad esempio, è in grado di favorire l’abbassamento della percentuale di colesterolo nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari -. Se da una parte, infatti, il pistacchio da sempre viene utilizzato nelle preparazioni dolciarie - dalla gelateria alla prima colazione - dall’altra, negli ultimi tempi; sta prendendo sempre più piede il suo impiego per la realizzazione di piatti proposti in versione salata, come ad esempio la pasta. A confermarlo, Sergio D’amico, titolare del ristorante palermitano Pacinotti’s: “Siamo state una delle prime realtà a promuovere e proporre il pistacchio nel panorama palermitano in una chiave nuova, divenendo il protagonista della nostra specialità: la Pistacchiosa, una pasta alla crema di pistacchio, appunto, che nasce in due versioni: una con speck e l’altra, la Bronte, con pesce spada e gamberi. Oggi, dopo quasi sei anni, ne presentiamo dodici gustose varianti, una diversa dall’altra. Tra le ultime novità, che andranno ad arricchire il nostro menu, la Pìstacchìo-Bufala, una pasta realizzata con crema di pistacchio, salsiccia, pomodorino Pachino e bufala Dop. I nostri piatti ricchi e abbandonanti, inoltre, presto si potranno gustare comodamente a casa; dopo il servizio da asporto, già attivo, partiremo da settembre con il servizio a domicilio su tutta Palermo». [Cosima Tiscali, Giornale di Sicilia] Commissione solidarietà E’ Pagano il presidente Il consigliere comunale di Bronte, Pina Pagano è il nuovo presidente della IV commissione consiliare sulla “Solidarietà Sociale e la Promozione culturale e del tempo libero”. E’ stata eletta dopo le dimissioni dell’ormai ex presidente Vittorio Triscari, chiamato dal sindaco Calanna a ricoprire la carica di vice sindaco. Pina Pagano, 49 anni, commercialista, da sempre è impegnata nel sociale ed è responsabile zonale della Confederazione italiana agricoltori. Al neo presidente Pina Pagano sono giunti gli auguri di un buon lavoro dal sindaco Graziano Calanna: “Sono certo - ha affermato - che il consigliere Pagano affronterà il nuovo compito con la forza ed l’entusiasmo che fino ad oggi ha caratterizzato il suo ruolo di consigliere comunale. Con la città - ha continuato il sindaco - ho concordato di realizzare un Comune solidale che guarda a chi soffre e non lascia indietro nessuno. Il neo presidente sarà un valido aiuto affinché si venga incontro a chi ha bisogno». (Fonte La SiciliaI Sostituisce il dimissionario vice sindaco Vittorio Triscari Ausilia Savoca nuovo consigliere comunale Cambio della guardia in Consiglio comunale. Vittorio Triscari, nominato vice sindaco il 27 aprile 2016, si è dimesso da consigliere comunale. Così il presidente dell’Assemblea consiliare, Nino Galati, ha proceduto alla sua surroga con Ausilia Savoca, prima dei non eletti con 97 voti nella lista “Sicilia democratica-Protagonista sei tu Leanza” alle scorse Amministrative. Ausilia Savoca, 24 anni, geometra è alla prima esperienza politica: “Saluto i Consiglieri comunali, il Sindaco e l’Amministrazione tutta. – ha affermato durante il suo primo intervento - Ringrazio il vice sindaco Vittorio Triscari perché, nonostante la legge gli consentisse di rimanere a far parte del Consiglio comunale, ha avuto la sensibilità di dimettersi, dandomi la possibilità di contribuire alla crescita della mia Città. Tante le idee e le iniziative che intendo mettere in campo, fra queste sicuramente la riqualificazione del centro storico, attuando il piano particolareggiato. Il centro storico rappresenta una risorsa da valorizzare per le potenzialità che conserva di creare turismo ed occupazione, soprattutto nel settore dell’artigianato un tempo, a Bronte, vero e proprio fiore all’occhiello”. Il neo consigliere ha ricevuto gli auguri da parte di tutto il Consiglio comunale, della Giunta e del sindaco Graziano Calanna. SABATO 21 MAGGIO NEL REAL COLLEGIO CAPIZZI Artigiani a Bronte - Storia, cultura, arte Un Convegno in onore di questi protagonisti dello sviluppo economico locale Alla presenza di un numeroso ed attento pubblico si è parlato di storia, arte e cultura dell’artigianato brontese, e della sua importanza nell'economia locale, sabato 21 maggio nell’«Auditorium Calanna» del Real Collegio Capizzi. Ha aperto il convegno, moderato dal giornalista Luigi Putrino, Laura Castiglione (nella foto sotto con Arcangelo Gorgone) che, anche con l’ausilio di foto e documenti d’epoca, ha illustrato la storia di artigiani del passato e del presente e le caratteristiche di alcune loro opere (le più svariate e interessanti). Ha descritto anche la "cultura" di questo ceto, diffusissimo a Bronte, operoso, produttivo ed attivo non solo manualmente ma anche intellettualmente che ci ha lasciato innumerevoli opere. Dopo un breve saluto del sindaco, Graziano Calanna, fra i tanti artigiani brontesi di successo hanno raccontato poi le loro esperienze di vita e di lavoro Arcangelo Gorgone, apprezzato sarto e presidente del locale Circolo Operaio e Carmelo Bianca, brontese, rinomato sarto con atelier e prestigioso negozio a Marsiglia, nel 1994 medaglia d'oro come «Miglior sarto di Francia». Don Luigi Minio, pioniere nel campo della psicologia applicata ed attuale direttore della fondazione «S. Vincenzo de’ Paoli - P. A. Marcantonio» (Casa di riposo), ha parlato della presenza e dell'importanza degli artigiani nella Bibbia e, ovviamente, della devozione per San Giuseppe Artigiano, di cui Bronte vanta una vivacissima parrocchia (grazie all’impegno profuso negli anni da padre Luigi Camuto e, da qualche tempo, dal suo stimato successore, padre Salvatore Maggio). Ha concluso la serata Piero Martello (autorevole brontese figlio d’artigiano), presidente del Tribunale del Lavoro di Milano, che si è particolarmente soffermato sulla “cultura” dell’artigiano brontese fatta di sobrietà e di sostanza, di oggetti costruiti per durare e per poter essere riparati e riutilizzati ma soprattutto, fatto che li distingueva dalle altre classi sociali, sulla sua bottega, sempre piena di apprendisti che rappresentava una vera fucina o comunità di lavoro ma soprattutto di vita. Al convegno non ha potuto partecipare, per problemi di salute, Tony al Parlamento, nome d’arte del nostro concittadino Tony Portaro (Mazzurina), pluripremiato e famoso coiffeur, con Istituto in Piazza del Parlamento a Roma, primo italiano ad essere stato insignito della Croce di Cavaliere al merito della Repubblica francese, per lo straordinario successo ottenuto anni or sono a Parigi in occasione del «Festival internazionale dell’acconciatura». Era previsto anche l'intervento dell'on. Franco Catania, imprenditore del settore tessile, recentemente nominato amministratore unico di Giada l’azienda che produce e distribuisce il prestigioso marchio Jacob Cohen ma per intervenuti problemi lavorativi non ha potuto lasciare Milano ed ha inviato una lettera che è stata letta dal moderatore al numeroso pubblico. Il convegno ha voluto essere un riconoscimento all'importanza degli artigiani e dell'artigianato brontese in particolare. Gli artigiani (i maestri o i mastri) sono stati sempre, assieme agli altri due ceti (i contadini e i pastori), protagonisti dello sviluppo di Bronte e ne hanno maggiormente caratterizzato nel corso dei secoli l’economia e la vita sociale. Con innovazioni e capacità creative, maestria e grande gusto, hanno svolto, spesso con senso artistico, le più tradizionali attività legate alla lavorazione del legno, del ferro, dei tessuti, del marmo e della pietra lavica, che ovviamente si sono riflesse in parte nei settori edilizi o della trasformazione in generale. Ed hanno contraddistinto anche la vita culturale e sociale di Bronte, supplendo alla mancanza di scuole e sostituendosi ad esse nel formare i giovani artigiani del domani, avviarli ad una attività lavorativa dignitosa e, quindi, alla loro emancipazione. Oggi, lo sviluppo sociale ed economico ha radicalmente mutato molte antiche abitudini e fatto scomparire, nel bene e nel male, tante attività artigianali, legate anche al mondo contadino. Si pensi ad attività come “u firraru”, “u fuggiaru” o “u baddunaru”, oppure ad altre, anch’esse un tempo parecchio diffuse e remunerative, quali “u quarararu” o “u scapparu” o “u custureri”. L’evento, organizzato dall’Associazione Bronte Insieme Onlus, ha visto anche la collaborazione della Parrocchia San Giuseppe Artigiano, del Circolo Operaio, del Circolo di Cultura, della Fidapa, del Club Donne insieme, della Cattedra Nicola Spedalieri, del Rotary Club Aetna Nord-Ovest, del Lions Club Adrano-Bronte-Biancavilla e di Tele Radio Ciclope. Altre importanti associazioni brontesi sono state coinvolte per condividere l’evento.
La storia degli artigiani Un fiore all’occhiello che rimane intatto Pubblico delle grandi occasioni per il convegno “Artigiani a Bronte, storia, arte e cultura”, organizzato nell’Auditorium del Real Collegio Capizzi dall’Associazione “Bronte Insieme Onlus”, con la collaborazione di diversi circoli e club service. Il convegno, moderato dal giornalista Luigi Putrino, dopo i saluti del sindaco Calanna, ha visto Laura Castiglione illustrare la storia di artigiani del passato e del presente e le caratteristiche di alcune loro opere, sottolineando la cultura e l’operosità degli artigiani brontesi. Fra gli artigiani, presenti Arcangelo Gorgone, apprezzato sarto e presidente del locale Circolo Operaio e Carmelo Bianca, brontese, rinomato sarto con atelier e prestigioso negozio a Marsiglia, nel 1994 medaglia d’oro come “Miglior sarto di Francia”. Interessante l’intervento di don Luigi Minio, mentre i lavori sono stati conclusi dal dott. Piero Martello, presidente del Tribunale del Lavoro di Milano (...). [Fonte La Sicilia del 4.6.2016] |
La fibra ottica è in arrivo «Sarà attivata entro fine anno» Fino a qualche anno fa a Bronte eravamo costretti a raccontare le proteste degli utenti per la snervante lentezza di Internet, che in download si poteva misurare in kilobyte per secondo, non certamente in megabyte. Fra qualche mese, invece, nella città del pistacchio la trasmissione supererà di gran lunga i 7 megabyte dell’Adsl e potrà variare dai 30 fino ai 100 megabyte. Lunedì prossimo, infatti, inizieranno i lavori in tutto il centro abitato per la posa della fibra ottica. A darci la notizia è il sindaco Graziano Calanna, che ieri ha ricevuto l’impresa che realizzerà i lavori. «Già dalla prossima settimana le strade di Bronte si trasformeranno in un cantiere. - ha affermato - i tecnici interverranno con strumentazione all’avanguardia che permetterà loro di intervenire con velocità senza creare eccessivi disagi. Certo, però, per qualche mese dovremo abituarci allo loro presenza. Mi dicono - continua- che entro la fine dell’anno l’intero abitato sarà raggiunto dalla fibra ottica» (nella foto a sinistra i lavori in via Sterope). Per il sindaco Graziano Calanna che, in nome dell’innovazione, ha assegnato ad un suo assessore la delega alla “Città intelligente e digitale”, l’arrivo della fibra ottica segna il vero passo verso la svolta. «Il contesto in cui viviamo è in continua evoluzione. - ci dice - il futuro è dei “digital native” abituati ad essere connessi sempre. E con l’arrivo della fibra ottica, oltre ai normali utilizzi di Internet, si potrà meglio fruire di tantissimi servizi, come quelli di videocomunicazione. Si aprirà la strada ad una migliore fruizione di esperienze di formazione a distanza e telelavoro. Insomma, si guarderà meglio al futuro che Bronte intende vivere da protagonista». [fonte La Sicilia] Un nuovo, importante riconoscimento internazionale arricchisce il medagliere delle aziende brontesi rimarcando e sottolineando l’alta qualità dei prodotti locali Tre Stelle per Bacco al Superior Taste Award Bacco, azienda brontese che produce prodotti al pistacchio, ha ricevuto il Tre Stelle (ovvero il massimo dei riconoscimenti conferiti, riservato a prodotti eccezionali) al Superior Taste Award 2016 di Bruxelles promosso dall’International Taste & Quality Institute – iTQi – (Istituto Internazionale del Gusto e della Qualità), l’organizzazione leader mondiale nella degustazione di alimenti e bevande che promuove e valuta prodotti di qualità superiore da tutto il mondo. Il Superior Taste Award, basato sulla valutazione alla cieca di Chef e Sommelier, leader di opinione ed esperti in gusto, è andato a due delle creazioni dell’Azienda brontese: il Panbacco al pistacchio e la crema Tre ingredienti. Il Panbacco al pistacchio è la versione siciliana del tradizionale panettone nelle due versioni natalizia e pasquale, realizzata con 56 ore di lavorazione artigianale, lievitato naturalmente senza l'aggiunta di conservanti, e farcito con crema al pistacchio, glassa di cioccolato e granella di pistacchio. La crema Tre ingredienti, già premiata al Cous Cous Fest e al Merano Wine Festival 2015, è il prodotto di punta della linea Natura Nostra, ideato dalla Bacco per venire incontro ai consumatori che presentano particolari esigenze alimentari: è realizzata con pistacchio dop di Bronte, olio d'oliva della varietà Nocellara dell’Etna e zucchero. Senza aggiunta di latte, ogm, olio di palma. I prodotti dell'azienda brontese sono esportati in 40 Paesi del mondo e sono realizzati utilizzando solo ed esclusivamente pistacchio coltivato nel distretto, con manodopera locale a netta prevalenza femminile.. Soddisfatto Claudio Luca (foto a sinistra), che dieci anni fa ha creato la Bacco srl, per la valutazione ricevuta che rappresenta un potente strumento di comunicazione sul successo dell'azienda e dei suoi prodotti, sul mercato domestico e su quello internazionale. “Questo premio - ha dichiarato - non è un punto di arrivo. La nostra missione è far conoscere i prodotti di eccellenza della nostra terra, sviluppando un progetto imprenditoriale che ha degli obiettivi, conosce la strada per raggiungerli, dove la fretta di ottenere riscontri non prevarrà mai sulla ricerca della qualità. Perchè, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire a promuovere quell’immagine della Sicilia che lavora, produce, rispetta la stagionalità dei prodotti, investe nel territorio, nelle tradizioni, nella innovazione tecnologica ma lascia al centro sempre la manualità della lavorazione.» News dei mesi precedenti | successivi |
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