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Dal 1 Febbraio al 6 Novembre 2020

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News dei mesi precedenti - mesi seguenti


6 Novembre 2020

Il sindaco Pino Firrarello chiede alla Regione di aumentare le risorse irrigue per aiutare gli agricoltori della Valle del Simeto

«Per salvare le produzioni costruire la diga di Bolo»

«Il progetto pronto ed è stato realizzato nel 2006 dall’ex Consorzio di bonifica di Catania»

«Aumentare la capacità di invaso e di conseguenza le riserve ir-rigue per gli agricoltori di Bronte e dell’intera Valle del Simeto, fino alla Piana di Catania».

È quanto ha chiesto alla Regione si-ciliana il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, pensando a tutte le coltiva-zioni agricole d’eccellenza che si pro-ducono sulle sponde del fiume. Per farlo però è necessario creare le condizioni per approvvigionare milioni di metri cubi d’acqua ed allora bisogna “rispolverare” un vecchio progetto che, pur utile, ambizioso e risolutivo, non è mai stato realizzato. Bisogna costruire la diga di Bolo.

«Assolutamente sì – ci dice Firrarello – È arrivato il momento di ripensare in grande per risolvere i problemi di chi con grande merito e dedizione valorizza il territorio rurale e l’economia agricola con prodotti agricoli di eccellenza. «Bronte – continua – ma anche gli altri Comuni che si affacciano al fiume, vantano produzioni di pere e pesche di sicuro valore che sono ricercate ed apprezzate dai mercati. «Noi abbiamo l’obbligo di salvaguardare le produzioni, l’economia ed il lavoro che ne deriva, fornendole giuste infrastrutture. E poi il progetto già c’è – ribadisce - Lo ha com-pletato nel 2006 l’ex Consorzio di Bonifica di Catania. I costi da sostenere sarebbero ampiamente giustificati dai benefici che l’intera valle ne trarrebbe.

«Ma – prosegue il sindaco – Vi immaginate una diga in grado di dominare con la gravità tutto il territorio? Sarebbe una grande ricchezza».

E così, senza perder tempo, Firrarello ha scritto al presidente Nello Musumeci, al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, ed agli assessori regionali Salvatore Cordaro e Marco Falcone una lettera che già dall’oggetto non lascia dubbi: «Richiesta – si legge - di realizzazione della Diga di Bolo nel territorio di Bronte». Una richiesta argomentata anche dal fatto che il territorio «chiede funzionali strutture irrigue per soddisfare le colture agricole» e che«non è più possibile rimandare la realizzazione della diga in contrada Bolo, nella parte alta del Simeto. Un progetto – si continua a leggere – non nuovo nelle idee di sviluppo di questa Regione che, inspiegabilmente, non è mai stato realizzato».

Per il territorio della valle del Simeto certamente una bella notizia. Le sponde del fiume sono realmente caratterizzare da rigogliose coltivazioni agricole che contraddistinguono l’economia dei Comuni di Bronte e Maniace, ma anche di tutti i paesi a valle del fiume. «Seguirò la vicenda a Palermo. –conclude Firrarello – La diga di Bolo non solo attutirebbe gli effetti dannosi della siccità in agricoltura in questo territorio, ma potrebbe essere utilizzata anche per altri scopi». [Fonte La Sicilia]


1 Novembre 2020

La proposta. Recovery Fund, il sindaco di Bronte rilancia

"La Regione realizzi il lago di Bolo"

"Col Recovery fund la Regione Siciliana realizzi a Bronte il lago di Bolo, sui Nebrodi, al confine con Cesarò, San Teodoro e Troina. Ciò significherebbe: creare nuovi posti di lavoro, avere più acqua potabile e energia pulita, altri 20 mila ettari di terreni irrigui, prevenire straripamenti del Simeto e dissesti idrogeologici, fare sviluppo turistico". Si parla di un investimento intorno ai 300 milioni di euro.

A rilanciare l’invaso sul fiume Troina, affluente del Simeto, è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che spiega: "Domani ufficializzerò la proposta, al presidente Nello Musumeci, alla sua Giunta e all’Assemblea regionale, e ne parlerò con i sindaci interessati che, per l’emergenza coronavirus e l’imminente scadenza di presentazione dei progetti entro martedì, non ho fatto in tempo a contattare. L’importanza strategica di questa opera, il cui progetto si trova all’ex Consorzio di bonifica di Catania, l’avevo già illustrata a Musumeci, prima che diventassi sindaco".

Parlando di numeri, Firrarello aggiunge: "Secondo una prima stima, realizzare quest’infrastruttura costerebbe sui 250-300 milioni di euro e invaserebbe 95 milioni di metri cubi d’acqua (oltre tre volte il lago di Ancipa), sfruttabili per fini sia idroelettrici sia potabili, irrigui e industriali fino a tutta la piana Catania. Poiché ci troviamo a oltre 600 metri di altezza avverrebbe tutto per caduta, senza costi di sollevamento dell’acqua. Fra gli altri, a ciò si aggiungano i benefici dalla raccolta e riutilizzo delle acque riversate dal lago di Ancipa, l’attenuazione delle esondazioni del Simeto e del dissesto idrogeologico, che eviterebbe danni a territorio, agricoltura e zootecnia. Insomma – conclude Firrarello – un’opera importante, in termini di sviluppo socio-economico e anche turistico".

La costruzione della diga, ossia lo sbarramento, è prevista sul fiume Troina, sotto il castello di Bolo nella relativa stretta (Serravalle), non con il muraglione di cemento armato ma con uno sbarramento naturale in materiale basaltico (cosiddetto “rockfill”), come quello della più piccola diga di Sciaguana a Catenanuova (Enna). Se l’utilizzo del Recovery fund legittimamente s’invoca per costruire acquari (uno a Messina, ma c’è già chi reclama quelli per Enna e Catania), un’opera come il lago di Bolo, utile a questa parte della Sicilia contro la carenza idrica e per la regolazione delle acque del Simeto, d’aiuto per agricoltura, zootecnia, energia green e turismo, qualche valutazione indubbiamente la merita. La parola passa al presidente della Regione, alla Giunta e all’Ars. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 1 Novembre 2020)

Nelle foto: le due colline fra le quali è prevista la costruzione della diga di Bolo (viste da Bronte) ed una veduta dell'invaso di Bolo nei territori di Bronte, Cesarò, Troina e San Teodoro.



24 ottobre 2020

Corso Umberto diventa "Isola pedonale"

Ma solo nei week-end e non nel periodo natalizio

Il tratto più frequentato della via Umberto di Bronte nei week-end la sera si trasformerà in isola pedonale. Lo ha deciso il sindaco Firrarello intenzionato a regolamentare la viabilità nella strada principale di Bronte sia per consentire il passeggio e la fruizione del patrimonio storico e culturale, sia per evitare sosta selvaggia ed eccessivo transito dei veicoli.

Per questo il sindaco ha organizzato un incontro dove, assieme al vice sindaco Antonio Leanza, all’assessore designato Marco Samperi ed a diversi consiglieri comunali erano presenti un gruppo di commercianti del Corso Umberto. La proposta del sindaco è stata chiara: “Bisogna evitare – ha affermato - che via Umberto diventi teatro di sosta selvaggia o permanente. Si dovrà posteggiare solo negli spazi riservati ed esclusivamente il tempo di fare la spesa. Inoltre è mia intenzione far sì che da subito il sabato e la domenica, da piazza Rosario a piazza Spedalieri, diventi isola pedonale dalle ore 17 fino alle ore 20”.

E si sa ai commercianti le isole pedonali piacciono poco. Temono che la gente preferisca altri luoghi del commercio. Per questo motivo, se da una parte hanno accettato la decisione, dall’altra hanno chiesto di interrompere l’isola pedonale nel mese di dicembre, quando avvicinandosi il Natale le attività commerciali sono particolarmente intense. Ed il sindaco ha accettato: “Già da domani sera – conclude infatti Firrarello - via Umberto la sera sarà isola pedonale. Interromperemo il provvedimento a Natale, per consentire ai commercianti di lavorare con serenità. Dopo le feste però il provvedimento diventerà definitivo”.
 

L'isola pedonale che non c'è

Le auto nel Corso UmbertoTrasformare in isola pedonale il Corso Umberto («a chiazza»), un tempo salotto della città oggi diventato invivibile, è l'eterna promessa fatta dai sindaci ai brontesi ma è rimasta un perenne miraggio. Come la mitica araba fenice, l'idea rinasce sempre ma muore subito dopo. Se ne discute da decenni, se ne riparla ogni anno ma ogni volta qualcosa va storto, non si ha il coraggio di imporla e non se ne fa mai nulla. Proposta dal neo eletto sindaco Salvatore Leanza, nel 2002, fu bocciata dai commercianti; con qualche iniziativa in più, ma sempre inutilmente, ci ritentò ancora Leanza nel 2003 quando sulla questione "Corso aperto, corso chiuso" fu anche avanzata la proposta di un referendum popolare.

Promessa, in forma sperimentale dal Commissario Bianca nel 2004, sembrava quasi fatta nel Marzo del 2005 con la chiusura del Corso, tutte le sere, dalle 18 alle 21. Ma anche questa volta durò poco.

A Novembre del 2006 ne tornò a parlare il sindaco Firrarello approvando un regolamento, condiviso fra Comune, commercianti e associazioni, che voleva il Corso trasformato in isola pedonale. Nella fase iniziale doveva restare chiuso al traffico nei giorni i festivi dalle 11 fino alle 13 e dalle 17 alle 21; dal 7 dicembre fino all'Epifania tutti i giorni dalle 17 alle 21.  Sembrava tutto risolto: partì addirittura una sperimentazione, "tutta la zona diventerà il salotto della città", dichiarò l'allora assessore Sanfilippo e «'a Chiazza» sembrava finalmente respirare, destinata a trasformarsi in un isola felice riservata ai pedoni per ridiventare luogo di aggregazione e socializzazione.

E poi? Non se ne fece nulla, dopo qualche mese tutto tornò come prima ma la vivibilità del Corso Umberto sempre peggio. In questi anni qualcuno si è rivolto anche all'Arpa (l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Sicilia) chiedendo un intervento di controllo e di monitoraggio ambientale ed anche un pò più di tutela della salute della collettività ma non riuscì ad avere nemmeno un cenno di risposta.
L'assessore alla Polizia municipale Luigi Putrino assieme al sindaco Firrarello tornarono alla carica ad Aprile 2008 e ripartirono con la chiusura del Corso dalle 18 alle 22 dei giorni di sabato e domenica. Ancora una volta solo un primo piccolo equidistante passo. Ma anche questa volta non durò molto. Anzi, con l'aumento delle auto in circolazione la situazione anno dopo anno è peggiorata ulteriormente: oggi Corso Umberto è diventato una fila interminabile e continua di auto, sempre più invivibile, caotico ed anche pericoloso per l'aria irrespirabile.

Oggi Firrarello, dopo un incontro con un gruppo di commercianti del Corso Umberto, annuncia, ancora una volta, un'isola pedonale a tempo, parziale e provvisoria, solo nei week end. Che non accontenta nessuno. Torneranno i brontesi a frequentare ed affollare il salotto di Bronte?




23 ottobre 2020

Antonio Leanza nominato vice sindaco

In verità, da assessore designato è al lavoro da settimane, adesso il dott. Antonio Leanza è stato proclamato ufficialmente vice sindaco di Bronte. Il sindaco Firrarello ha firmato il decreto e Leanza ha giurato davanti al segretario comunale, dott. Giuseppe Bartorilla. Presenti, oltre a tanti amici, il sindaco, il consigliere comunale Valentina Saporito, il neo segretario locale della Uil Salvatore Pizzuto e la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli.

“Ringrazio – ha affermato il neo vice sindaco - per la fiducia accordatami da parte del sindaco Firrarello, che non ha aspettato la costituzione integrale della giunta per nominarmi. Credo che sia una grande opportunità poter lavorare a fianco ad una persona che, come ho ripetuto in campagna elettorale, è la massima garanzia ed espressione di esperienza amministrativa in grado di mettere Bronte in percorso virtuoso di crescita e sviluppo. L’obiettivo è quello di porre le condizioni per creare lavoro stabile a Bronte e il mio impegno andrà in questa direzione. Per me è anche motivo di orgoglio ed onore servire il paese alla quale mio padre ha dedicato tutta la sua vita e ricoprire lo stesso ruolo dal quale iniziò la sua lunga esperienza di amministratore.
Ringrazio tutti gli amici e compagni che mi sono e mi staranno accanto che oggi mi hanno pure fatto emozionare donandomi un mazzo di garofano rossi. Il garofano rosso è un simbolo del lavoro, della libertà e della giustizia sociale. Auguro a Bronte di crescere con questi valori e, simbolicamente, dono oggi un garofano rosso a tutti i cittadini brontesi”.

Al neo vice sindaco, gli auguri di buon lavoro da parte del sindaco Firrarello.

Nominato vice sindaco l'ex consigliere Antonio Leanza

L’ex consigliere comunale Antonio Leanza è il vice sindaco di Bronte, nominato ieri pomeriggio dal neo primo cittadino azzurro Pino Firrarello, alla presenza di Turi Pizzuto e Enza Meli, padrino e madrina socialisti dai quali l’assessore ha ricevuto un mazzo di garofani rossi. Adesso c’è attesa per l’imminente proclamazione dei 16 consiglieri comunali e la nomina degli altri 4 assessori. ..[L. Putrino, Giornale di Sicilia del 23 ottobre 2020]



 

24 Ottobre 2020

CORONAVIRUS

Salgono a 35 i casi a Bronte

130 i soggetti in isolamento fiduciario

Aumentano i casi di Coronavirus a Bronte, in due giorni i positivi accertati sono saliti da 25 a 35 e i soggetti in isolamento fiduciario, sempre da giovedì a oggi, sono passati da 121 a 130. Il dato, purtroppo, sembra destinato crescere, tenuto conto dei risultati attesi dai tamponi molecolari recentemente effettuati dall’Asp di Catania.

Oggi pomeriggio, a divulgare la notizia sul nuovo numero di contagiati, è stato il sindaco di Bronte Pino Firrarello, che ha spiegato: "Apprendiamo dall’ultima rilevazione dell'Asp di Catania che i concittadini contagiati sono 35. Come preventivato, dal lavoro di mappatura massiva dei contagi sul territorio, emergono quotidianamente nuove positività al Covid-19. Temiamo che nei prossimi giorni il numero di contagi continuerà a crescere". Firrarello ha concluso: "Siamo fiduciosi che le misure di contenimento, adottate dall'Amministrazione e dalle Autorità competenti, possano contenere nel breve periodo i contagi e minimizzare i rischi nel lungo periodo". Visto l’approssimarsi del periodo della commemorazione dei defunti, il sindaco Pino Firrarello ha invitato la cittadinanza a recarsi al cimitero nei giorni precedenti o successivi alla ricorrenza di Ognissanti e del 2 novembre. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia)

23 Ottobre 2020

ASP di Catania

Impennata di positivi al coronavirus a Bronte: 25 contagi accertati

Impennata di positivi al coronavirus a Bronte dove oggi i soggetti contagiati, accertati dall’Asp di Catania, sono 25 rispetto ai 9 di lunedì e ai 5 della settimana scorsa. E negli istituti superiori della cittadina etnea, i dirigenti scolastici, su richiesta di sindaci del comprensorio, ricorrono sempre più alla "didattica a distanza" a "scopo precauzionale". A dare notizia del numero del nuovo numero di positivi, stamattina, è stato il sindaco di Bronte Pino Firrarello: "Nonostante ad oggi non si registrino casi di gravi condizioni, 25 cittadini Brontesi risultano positivi al Covid-19. Continuiamo a tenere alta l’attenzione - ha esortato Firrarello - e gestire il rischio" I casi erano ieri 18, martedì 15, lunedì 9 ma con 97 persone in isolamento domiciliare, alcune delle quali sono risultate poi positive.

Da martedì scorso, oltre che per tutte le 5 scuole superiori dell’Istituto Capizzi su disposizione della dirigente Grazia Emmanuele, la didattica a distanza è stata attivata anche all’Istituto superiore Benedetto Radice, dalla dirigente scolastica Maria Pia Calanna, per gli studenti pendolari sia "del Comune di Randazzo, posto in isolamento a seguito di ordinanza del Presidente della Regione" sia "dei comuni di Santa Domenica Vittoria e Cesarò, su richiesta dei rispettivi sindaci ed a scopo precauzionale nell’attesa dell’effettuazione dei tamponi molecolari". Tale decisione, da oggi, la dirigente del Radice l’ha estesa agli "studenti di San Teodoro, su richiesta del sindaco" e a tutti quelli di tre classi. La DAD all’Istituto Capizzi è prevista fino a sabato, all’Istituto Radice fino a nuova comunicazione. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 22 Ottobre 2020]

22 Ottobre 2020

Salgono i casi a Bronte

Sospeso il mercato settimanale, didattica a distanza in 5 scuole
Aumentano i casi di coronavirus a Bronte.Quindici i nuovi positivi accertati dalle Usca. Sono 6 in più rispetto all’ultima rilevazione. Nella cittadina etnea i contagiati da Covid-19 sono 15 mentre 97 persone sono in isolamento preventivo. Tra le misure di contenimento adottate in via preventiva dal Comune la sospensione del mercato settimanale del giovedì per una settimana e la didattica a distanza fino a sabato per 5 istituti superiori. (…) La dirigente scolastica dell’Istituto Ignazio Capizzi Capizzi, Grazia Emanuele, «preso atto delle richieste dei sindaci dei comuni viciniori» e «al fine di rasserenare genitori e studenti e personale» ha attivato la didattica a distanza (DAD) da ieri fino a sabato prossimo, «in attesa di rivedere l’organizzazione didattica con una eventuale rimodulazione degli orari e superare eventuali criticità della DDI (Didattica digitale integrata, ndr), che comunque, come stabilito dal dpcm del 18.10.2020, rimane complementare alla didattica in presenza».

Le scuole interessate dal provvedimento sono: i licei classico, scientifico e artistico, l’istituto professionale per l’agricoltura e quello per l’industria e l’artigianato. (di L. Putrino, Leggi tutto sul Giornale di Sicilia del 21 Ottobre 2020)


21 ottobre 2020

Accertati dall'Usca 15 casi

Firrarello sospende il mercato settimanale

Salgono anche a Bronte i casi covid. L’Usca ne ha già accertati 15. Sono 6 in più rispetto all’ultima rilevazione. Un dato atteso, visto che in tanti sono in coda per essere sottoposti a tampone molecolare. “Una condizione da monitorare senza allarmi. – afferma il sindaco Firrarello – Il nostro obiettivo adesso deve essere quello di evitare di raggiungere i numeri dei Comuni che purtroppo sono stati dichiarati zona rossa.
“Il mercato per adesso va sospeso – ha continuato Firrarello – per evitare quegli assembramenti che solitamente si formano”. Proposta che i rappresentanti dei commercianti hanno all’inizio contestato: “Non capiamo perché si chiudono i mercati che sono all’aperto ed i centri commerciali rimangono aperti”. Poi però di fronte ai dati evidenziati dal sindaco, pronto eventualmente in futuro a creare le condizioni per contingentare gli ingressi al mercato, hanno accettato la proposta. Questo giovedì il mercato di Bronte è dunque sospeso.
 

19 ottobre 2020

Nove casi a Bronte

97 in isolamento domiciliare

Sale la curva dei contagi anche a Bronte. Quattro casi in più rispetto all’ultima rilevazione fanno sì che a Bronte i contagiati siano arrivati a 9. Molti di più, e per la precisione 97, sono invece coloro i quali si trovano in questo momento in isolamento domiciliare preventivo. Una situazione, come afferma il sindaco Pino Firrarello che rimane “gestibile”, ma che fa si che l’attenzione sia alta.

E le misure sono le stesse che si predicano da mesi: indossare sempre la mascherina, lavarsi spesso le mani e mantenere quel distanziamento sociale che ci salva da contagio. A queste buone e semplici pratiche si possono aggiungere altri provvedimenti che in questo momento sono al vaglio del Comune e delle autorità sanitarie. Firrarello valuterà nei prossimi giorni se sospendere il mercato del giovedì dove nelle ore di punta fra le bancarelle ci sono in media 1500 persone.

14 ottobre 2020

L’Usca conferma 5 contagiati a Bronte

Il sindaco: «Attenzione massima»

Sale la curva dei contagi anche a Bronte. Niente a che vedere con i numeri dei Comuni vicini, ma certo il fenomeno tiene in apprensione cittadini ed istituzioni. L’Usca, ovvero l'“Unità speciale di continuità assistenziale” istituita per potenziare il Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza covid 19, infatti, ha segnalato che i casi positivi accertati con tempone molecolare rinofaringeo nella Città del pistacchio sono 5. Si tratta di casi sporadici che fanno escludere ogni forma possibile di focolaio. In relazione a questi 5 contagiati, l’Usca, quindi l’Asp, dopo aver effettuato l’accertamento sui possibili contatti, ha segnalato che altre 17 persone sono state poste in isolamento.

Un dato tutto sommato irrisorio se consideriamo che la popolazione di Bronte si avvicina ai 20 mila abitanti, ma che comunque le istituzioni non intendono trascurare. Per questo il sindaco Pino Firrarello ha inviato alla popolazione un messaggio che chiarisce anche sulle voci che si rincorrono su possibili altri casi positivi.

“Ricevo telefonate che mi annunciano nuovi casi covid. – afferma il sindaco Pino Firrarello – Ma noi dobbiamo basarci sui dati forniti dall’Usca. Solo quando si ha il risultato del tampone molecolare effettuato dall’Asp possiamo avere certezza che il soggetto sia realmente positivo al covid 19.

Quello che oggi posso dirvi è che la nostra attenzione sul problema è massima. Non a caso abbiamo invitato a Bronte il commissario covid dell’Asp, Pino Liberti. Tutti però dobbiamo fare la nostra parte per arginare il diffondersi del virus, ed io mi rivolgo alle famiglie in generale, ma soprattutto alle mamme affinché non facciano uscire di casa i propri figli senza mascherina e senza disinfettante per le mani.

Di fronte all’aumento in tutta Italia dei contagi – conclude Firrarello - non possiamo che tentare di prevenire i rischi. Sarà fastidioso certo, ma sicuramente meno gravoso e pericoloso che curare la malattia”.
 

IL PROVVEDIMENTO

Coronavirus, a Bronte tampone rapido agli studenti con sintomi

Tampone rapido a scuola o al domicilio dello studente che presenta sintomi da Covid-19, eseguito dall’Asp di Cata­nia su richiesta dei dirigenti scolastici, i quali dispor­ranno d’un pronto intervento telefo­nico attivato dal­l’Azien­da sanitaria etnea, per fronteg­giare l’emergenza coronavirus anche nelle scuole. È questo l’esito dell’incontro tenutosi ieri a Bronte, in una sala ricevimenti, fra rappre­sentanti di comune, scuole, famiglie e Azienda sanitaria, organiz­zato dal neo sindaco Pino Firrarello, per fare chiarezza sui proto­colli anticoro­navirus da attivare nelle scuole. [di Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 14 Ottobre 2020]



12 Settembre 2020

CIMITERO DI BRONTE

Il Tar annulla l’esclusione dalla gara dell’unica impresa partecipante

Project financing da 993 mila euro per la gestione del cimitero di Bronte. Il Tar etneo annulla l’esclusione dalla gara dell’unica impresa partecipante: è stata illegittima. Il vice sindaco di Bronte, Gaetano Messina, ha commentato: "Rispetto la decisione. Non potevamo interferire sulla commissione di gara, che agisce in autonomia". L’anno scorso a settembre, la commissione della Centrale unica di committenza (Cuc) di Bronte escludeva dalla procedura l’unica ditta partecipante ... (leggi tutto, di Luigi Putrino , Giornale di Sicilia dell'11 Settembre 2020)



9 Settembre 2020

Da oltre 10 anni è inutilizzato

Vandalizzato l'ex "Istituto alberghiero La Cascina"

Razziato e vandalizzato a Bronte l’ex «Istituto alberghiero - Hotel La Cascina», a suo tempo voluto e costruito, in mezzo agli uliveti di contrada Cuntarati, accanto alla ex Masseria Lombardo che ospitava il Museo dell'antica civiltà contadina, da Zino Lombardo per oltre vent'anni (dal 1960 agli anni 80) uomo di punta della politica democristiana a Bronte ed esponente di spicco delle Acli. Costato alla Regione Siciliana 1.715.000 euro, l’edificio da 3500 mq, con 3000 mq verde e strade basolate circostanti, andrà all’asta con un’offerta minima di 280 mila euro. L’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano, «ha disposto verifiche, a salvaguardia degli interessi pubblici, e degli esiti riferirà in Giunta e al presidente Nello Musumeci» ... (leggi tutto, foto e articolo di Luigi Putrino, Giornale di Sicilia dell'8 Settembre 2020)



Lunedì 31 Agosto 2020

Completato il consolidamento antisismico

Riaperta al pubblico la chiesa del Rosario

Da sabato sera, con una cerimonia di riconsegna da parte del sindaco Graziano Calanna all’arciprete don Alfio Daquino, riaperta al pubblico la Chiesa del Rosario. Chiusa per ragioni di sicurezza dal mese di aprile 2009 è stata consolidata con un finanziamento della Regione Siciliana. Durante i lavori è stata rivenuta una cripta, con resti ossei umani sotto la pavimentazione.

Sui lavori eseguiti, il vice sindaco Messina ha spiegato: «È stata messa in sicurezza la copertura della chiesa, con rinforzi nelle volte, realizzate capriate in acciaio a sostegno del tetto, collocate altre catene lungo la navata, oltre all’adeguamento degli impianti elettrico ed idrico e al consolidamento della pavimentazione e della parete prospiciente il corso Umberto. Le altre facciate, tra cui il prospetto principale, rientrano fra le opere della seconda trance di lavori, il cui il progetto completo è depositato agli organi competenti in attesa di finanziamento». La Chiesa adesso è fruibile in sicurezza ... (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 30 Agosto 2020)



10 Agosto 2020

LA RICORRENZA

È il 160° anniversario de "I Fatti di Bronte", ma non c'è alcuna celebrazione in città

Ricorre il 160° anniversario de «I Fatti di Bronte», ma nessun evento risulta organizzato nella cittadina etnea.

All’alba del 10 agosto 1860, ci fu l’epilogo della rivolta liberale contro i “cappelli”, con cinque presunti rivoltosi condannati e fucilati da Nino Bixio sul piazzale antistante il convento di San Vito, dove in questi giorni un gruppo di giovani brontesi è andato a deporre una corona di fiori... . [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]

11 Agosto 2020

Catania

Imbrattata targa di via Bixio a 160 anni dal Massacro di Bronte

Stanotte a Catania, le targhe della via che porta il nome di Nino Bixio, in occasione dell’anniversario di quello che è conosciuto come “il massacro di Bronte”, sono state macchiate con del colore rosso e sostituite con la targa “Via Martiri di Bronte 10 agosto 1860”... [Orazio Vasta, Il Gazzettino di Sicilia]

10 Agosto 2020

La strage di Bronte

Quando l’Unità d’Italia si macchiò del sangue dei siciliani

Il 10 agosto 1860 la cittadina siciliana di Bronte fu protagonista di una strage che rappresenta una vera pagina oscura nella storia della spedizione garibaldina dei Mille. [Martina Bianchi, LiveUniCt]

[Vedi pure: Sindaco, sfrattiamo... Nino Bixio  /  Firrarello: "Togliere il nome Bixio"  /  Leggi pure Quello che i libri di storia non dicono... su Sicilian Post.it  /  Piazza Bronte a Quarrata (PI)]  /  Rometta (ME) cancella via Nino Bixio



6 agosto 2020

Intitolato a Don Bosco il Parco Urbano

Nuovo accesso dal Corso Umberto

E’ sempre vivo il carisma di Don Bosco a Bronte. Così vivo che l’Amministrazione comunale ha dedicato al Santo fondatore delle congregazioni dei Salesiani il ristrutturato parco che prima tutti chiamavano di via Vittorio Veneto e che adesso è dedicato a Don Bosco.

Un parco che già dall’estate scorsa ha uno dei più ricchi parchi gioco per bambini e che adesso, finalmente accessibile anche dalla centralissima via Umberto attraverso via Milano, vanta un percorso salute in mezzo al verde, un tavolo da ping pong a tanti comodi viali e luoghi per rilassarsi vicino al centro e contemporaneamente lontano dai rumori della città.

Il sindaco Graziano Calanna ha tagliato ieri il nastro inaugurale, assieme al baby sindaco, Noemi Costanzo, alla Giunta municipale a diversi consiglieri comunali e soprattutto ai salesiani. All’inaugurazione, infatti, hanno partecipato l’ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Sicilia, suor Maria Pisciotta, l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, Don Giovanni D'Andrea, la consigliera ispettoriale per la pastorale giovanile suor Antonella Allegra e la direttrice del collegio Maria di Bronte, suor Maria Vella. Con loro tanti brontesi che hanno visitato il parco fra i nuovi muretti e viali ristrutturati.

Inaugurato il parco urbano "Don Bosco"

Inserito il percorso salute

Inaugurato ieri sera a Bronte il «Parco urbano don Bosco», alla presenza delle autorità cittadine e salesiane. Fino a ieri «Parco urbano di viale Cavalieri di Vittorio Veneto» (dalla circonvallazione da dove mantiene l’ingresso principale), l’area verde comunale, realizzata dall’Azienda forestale della Regione Siciliana circa dieci anni fa, è stata aperta al pubblico ristrutturata e con il nuovo accesso da corso Umberto, tramite via Milano.

Oltre alla bambinopoli, installata un anno fa, da ieri il parco presenta «un percorso salute, un tavolo da ping pong» oltre a «nuovi muretti ed i viali ristrutturati» e, chiaramente, il nuovo ingresso dal centro storico.

A tagliare il nastro dell’ingresso dal centro storico il sindaco Graziano Calanna e ... (di L. Putrino, foto e articolo sul Giornale di Sicilia del 6 Agosto 2020)



1 Agosto 2020

Il sindaco Calanna sempre più isolato

Galati e Di Francesco abbandonano il sindaco Calanna

A Bronte, il presidente del Consiglio comunale e un assessore abbandonano il sindaco Graziano Calanna. Ieri si è dimesso l’assessore ai Servizi manutentivi Ernesto Di Francesco, lunedì si era tirato fuori dalla coalizione, in vista delle comunali di ottobre, il presidente Nino Galati.

Eletti nel 2015 nella lista civica di Calanna «Guardare avanti insieme», Galati da cinque anni è presidente, Di Francesco da due assessore dopo tre da consigliere. Il presidente Galati è stato anche assessore (2005-2010) e consigliere a Maniace (2010-2015) mentre Di Francesco consigliere a Bronte (1997-2002 e 2002-2004).

In una lettera pubblica di fine mandato, Galati sostiene che «tutte le esperienze sono positive, anche quelle più negative» perché «servono a migliorare laddove si è sbagliato», sul “divorzio” da Calanna chiude diplomatico: «Scelgo di rientrare in campo e di appoggiare la coalizione che riterrò, assieme ai tanti amici, possa essere la migliore per amministrare Bronte nei prossimi 5 anni». Riguardo a Di Francesco chiosa: «So che si è dimesso, sulle ragioni non saprei, probabilmente qualcosa nei rapporti con l’amministrazione non ha più funzionato».

Per Di Francesco, l’addio di ieri segna anche la fine del «confinamento amministrativo» che l’ha riguardato negli ultimi sei mesi, visto che risulta presente in giunta solo una volta a fine maggio e una volta a inizio di giugno.

Dall’ex assessore nessuna dichiarazione, così come non ha fatto avere commenti, sulle scelte di Galati e Di Francesco, il sindaco di Bronte Graziano Calanna.

[Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, 29 Luglio 2020; nella foto sopra, da sinistra: il presidente del Consiglio comunale Antonino Galati, il sindaco Graziano Calanna e l'ex assessore Ernesto Di Francesco]



15 luglio 2020

CONTRADA SERRA

Arrivano fognatura e depuratore

Presto saranno completati i lavori

Ancora 30, massimo 50 giorni e per la frazione Serra di Bronte inizierà una nuova era. Dopo il lockdown sono ripartiti anche i lavori per la realizzazione della fognatura e dell’impianto di depurazione delle acque reflue. Ruspe e caterpillar hanno invaso la via principale dell’abitato, ovvero la strada provinciale che dalla Ss 120 conduce a Bronte, per realizzare il lungo e profondo scavo utile a porre la tubazione della nuova fognatura. Un lavoro che ha provocato l’interruzione del transito sulla provinciale a pochi metri dall’incrocio con la Statale. Un disagio di qualche giorno che però i residenti sono ben disposti a sopportare. E’ noto a tutti, infatti, che grazie a questi lavori per la Contrada Serra si può dire che arriva l’era contemporanea. Infatti, nonostante la soglia del 2000 sia stata superata da 20 anni, gli scarichi dei residenti sono sempre finiti nei cosi detti “pozzi neri”, con tutte le difficoltà ed i disagi che questo comporta in una comunità che sorge a due passi dal letto del fiume Simeto.

«Abbiamo lavorato tanto per questo progetto, – afferma il sindaco Graziano Calanna – ma lo dovevamo ad una piccola, ma laboriosa comunità di Bronte che con la fognatura ed il depuratorie realizza un sogno inseguito da decenni. Voglio ricordare che questi lavori sono realizzati con il sistema del project financing. Contrada Serra – continua - non avendo un depuratore proprio, ha sempre sofferto il problema dello smaltimento delle acque reflue. I residenti meritano un premio per la pazienza. Finalmente siamo prossimi a colmare una inaccettabile lacuna».

Poi Calanna conclude affermando che contemporaneamente si stanno rendendo «idonei all’irrigazione i reflui del depuratore di Bronte, cui arriveranno anche quelli di Serra raccolti in delle speciali vasche e trasportati nel depuratore comunale».



4 luglio 2020

Nuovo caso covid a Bronte

Torna l’incubo covid a Bronte. Dopo essere stata per diverse settimane immune dal virus, la Città del pistacchio torna ad essere fra i Comuni che presentano un caso di coronavirus. Ad annunciarlo è il sindaco Graziano Calanna: «Purtroppo è certo. – afferma - Ho ricevuto la comunicazione ufficiale da parte dell’Asp. La buona notizia è che questa persona sta bene e non presenta sintomi particolari».

A Bronte nei giorni più difficili dell’emergenza il coronavirus è stato presente e diverse famiglie sono state sottoposte a quarantena. Complessivamente i soggetti contagiati sono stati 8, anche se l’Asp li ha sempre considerati 9, a causa di una omonimia con una signora che però non risultava residente a Bronte. Fortunatamente tutti però sono guariti ed il covid 19 non si è diffuso grazie anche ad un comportamento integerrimo da parte della maggioranza dei residenti, che hanno rispettato lockdown e distanziamento fisico.
«La persona contagiata - aggiunge Calanna – e la sua famiglia sono già sottoposti a quarantena e sono iniziate le operazione del così detto il “contact tracing”, ovvero la ricerca a ritroso degli individui che possono essere stati a contatto con la persona contagiata. Insomma si farà tutto con la massima attenzione.»

È un «falso positivo»

È un «falso positivo» il primo caso di coronavirus post lockdown di Bronte, annunciato sabato scorso dal sindaco Graziano Calanna. Ieri pomeriggio, dai microfoni della locale emittente RadioTrc, Calanna ha comunicato: «Ho sentito la persona interessata che nel giro di cinque giorni ha effettuato due tamponi e sono risultati entrambi negativi». Ha spiegato poi il sindaco Calanna: «È facile presumere che il primo tampone avesse dato esito sbagliato, ma è chiaro che nel momento in cui arriva un dato ufficiale dell’Asp è mio dovere dare la notizia. Nonostante non mi sia ancora giunta comunicazione ufficiale dall’Asp, posso dire che la persona interessata è guarita, qualora sia mai stata contagiata, visto che nei fatti non ha mai avuto questo virus». «L’Asp ha capito che c’era qualcosa che non andava - conclude Calanna - nel momento in cui tutti i tamponi fatti ai familiari hanno dato esito negativo, nonostante i contatti con il presunto contagiato» Sabato scorso, il bollettino diramato dal ministero della Salute non contemplava il “positivo” di Bronte. Ciò lascia dedurre che l’Asp di Catania, sebbene avesse comunicato al sindaco l’esito positivo del primo tampone, non aveva ravvisato ancora quel grado di certezza per parlare ufficialmente di contagio da Covid. (L. Putrino, Giornale di Sicilia, 11 Luglio 2020)



22 Giugno 2020

I lavori della chiesa di San Vito

Restyling anche del piazzale davanti S. Vito

Con le economie del finanziamento

“Ripavimentare la piazza antistante la chiesa di San Vito, eliminando il monostrato vulcanico realizzato qualche circa un decennio fa ma già danneggiato, per sostituirlo con vero basolato lavico”.

Questa la decisione dell’Amministrazione comunale su come utilizzare circa 37 mila euro derivanti dalle economie rimaste dal finanziamento di quasi 800 mila ottenuto dalla Regione siciliana attraverso i fondi del Patto per il sud per ristrutturare la chiesa.

I lavori iniziali nella chiesa di San Vito – spiega il vice sindaco Messina - prevedevano l’eliminazione delle infiltrazioni, il rifacimento della pavimentazione e tutte le operazioni di restauro conservativo degli stucchi e dell’interno della chiesa, nel rispetto di quanto richiesto dalla Soprintendenza. L’impresa, rispetto al capitolato iniziale dei lavori, che noi abbiamo ereditato, però è riuscita a fare anche importanti interventi di natura strutturale nel tetto. Lavori all’inizio non previsti ed invece importanti per la stabilità dell’intera chiesa. Non solo - conclude Messina – sono state riportate alla luce le decorazioni dell’antica volta che oggi ha ripreso lo splendore di un tempo”.

E nonostante tutto ciò dal finanziamento iniziale sono rimasti 37 mila euro. “Con cui – aggiunge il sindaco Calanna – abbiamo pensato di rifare la pavimentazione della piazza antistante la chiesa con basolato lavico che ridarà lustro alla piazza dove nel 1860 Nino Bixio fece fucilare 5 brontesi per reprimere la rivolta.» Intanto i lavori di ristrutturazione procedono alacremente. L’impresa ha già completato il restauro delle volte della navata e della cupola posta sopra l’altare maggiore, consacrato alla Vergine Immacolata, che adesso è tornato splendente con i marmi policromi.




19 Giugno 2020

Il progetto finanziato dalle offerte dei fedeli

Il restauro del gruppo marmoreo dell’Annunziata

Sopralluogo della Sovrintendente Panvini e della Curia

Proseguono a Bronte i lavori di restauro del gruppo marmoreo dell’Annunziata, opera dello scultore palermitano Antonino Gagini. Ieri c'è stato un sopralluogo della soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania, Rosalba Panvini, per la verifica dei lavori di restauro dell'arco rinascimentale, delle due statue della Madonna e dell’Angelo, del “rinvenuto” Dio padre e del leggìo.

Al Santuario dell’Annunziata, la cappella di San Giuseppe è diventata il laboratorio di Maria Scalisi, la restauratrice incaricata dei lavori, dove accedono solo il suo allievo, Paolo Cutuli, e pochi addetti tra i quali l’architetto Gigi Longhitano, direttore artistico del restauro, che sopra l’altare maggiore della chiesa ha “ritrovato”, pennellato di colori, il «Dio padre» finora mancante rispetto ai quattro elementi citati nell’atto notarile del 21 gennaio 1540, stipulato fra Antonino Gagini e il brontese Nicolò Spitaleri.

Altri dettagli emersi: il sigillo del committente sull’Angelo (foto a destra) e, forse, la firma del Gagini sulla Madonna; ma su questi indaga la dottoressa Carmela Cappa, che ha l’alta sorveglianza del restauro.

«Un grazie alle offerte dei fedeli che hanno finanziato il restauro», ha detto il rettore del Santuario, padre Nunzio Capizzi mentre il presidente dell’Associazione Bronte Insieme, Nino Liuzzo, ha sottolineato la locale devozione mariana.

Ieri mattina, per la Curia arcivescovile di Catania c’erano l’avvocato Grazia Spampinato e la dottoressa Valeria Pisasale, per la Soprintendenza, oltre alla storica dell’arte Cappa e all’architetto Benni Caruso (direttore dell’Unità Beni architettonici e storico-culturali), sul posto s’è recata la Panvini che ha commentato: «Il restauro è l’occasione per riscrivere o puntualizzare la storia di monumenti, statue e dipinti. Il gruppo scultoreo che mi viene presentato, in fase avanzata di restauro, è un’occasione per riscoprire colori, sigilli, forse firme e, comunque, per riattribuirlo esattamente ad Antonino Gagini».

Nella sua lunga carriera di Soprintendente, la Panvini è reduce di varie «incursioni rinascimentali siciliane», fra queste, di Antonello da Messina, a Caltanissetta nel 2005 ha curato l’esposizione dell’Annunciazione e, quattro anni fa, da Siracusa, ne ha autorizzato la mostra a Palazzolo Acreide (qui trattata da Santo Gallo, il 18 agosto 2016). E poiché a Catania s’è imbattuta nell’Annunziata di un Gagini, l’abbiamo incalzata un po’ sui due Antonelli, col messinese più apprezzato nel mondo rispetto all’altro.

La Panvini ha spiegato: «È una riflessione molto severa quella che mi si chiede. Tutti conoscono i Gagini e la scuola gaginiana, Antonello ha avuto più fortuna, ma per gli artisti è così. I Gagini hanno avuto grande diffusione su tutto il territorio siciliano, di Antonello ci sono poche rappresentazioni, però ha avuto una risonanza mondiale, non foss’altro - ha precisato la Soprintendente - perché le opere pittoriche possono girare più di quelle marmoree e quindi è più facile diffondere la conoscenza di un’artista».

Ha concluso la Panvini: «Speriamo d’avere finanziato un progetto di Museo diffuso su Gagini, per far conoscere meglio questa grande famiglia di scultori del rinascimento». A Bronte, il restauro dei «devoti mariani» a breve sarà ultimato, sul progetto dei «devoti gaginiani» la parola passa all’Assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà. (di Luigi Putrino, articolo e altre foto sul Giornale di Sicilia di oggi)

Sopra, nella foto a sinistra, le statue dell'Angelo e dell'Annunziata nell'ultima fase del restauro; nella foto, a destra in alto, il sigillo (indicato dalla freccia) con le iniziali del committente Niccolò Spitaleri visibile accanto al piede sinistro dell'Angelo. Sono state anche ritrovate le iniziali dello scultore Antonino Gagini disegnate con gli “antichi” colori e le dorature sul manto che ricopre la spalla sinistra della Madonna e riscoperto, pennellato di colori, il «Dio padre» finora mancante rispetto ai quattro elementi citati nell’atto notarile del 21 gennaio 1540... e promise pure (il Gagini) di fare una raggiera marmorea di debita e conveniente proporzione sia in larghezza che altezza, inoltre modellare e scolpire l'immagine marmorea dello Spirito Santo con colomba e col trono dei serafini in marmo bianco e bene proporzionati. Ed ancora (...) di decorare con oro le sopraddette immagini della gloriosa Vergine, raggiera, Angelo della Annunciazione, Dio Padre, trono dei Serafini e colomba, in parti appropriate, e colorire con azoto fino, in modo che siano ben dorate e colorate...». Nella foto a destra un'immagine del Dio Padre, posto nella lunetta sopra l'arco rinascimentale, in fase di  pulitura e di restauro.




10 Giugno 2020

Devastato il centro sportivo "Matteo Galati"

Le foto dei danneggiamenti

Devastato il «Centro sportivo polivalente Matteo Galati» del quartiere Sciara Sant’Antonio, finanziato dal Ministero dell’Interno nel 2011 con un milione e 25mila euro di fondi.
Il progetto approvato nel 2010 dalla precedente amministrazione, sindaco Pino Firrarello, si prefiggeva laboratori di teatro, musica e legalità, concorsi di poesia e narrativa - per i ragazzi fra i 10 e 13 anni - e la realizzazione di una pista di pattinaggio e un campetto di calcio e tennis, con spogliatoi e centro ricreativo ... [di Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 9 Giugno 2020]



8 Giugno 2020

E' morto Sam Di Bella

SAM DI BELLACi ha lasciati questa notte Salvatore Di Bella, Sam per tutti, uno dei fondatori della nostra Associazione. Ha chiuso la sua esistenza dopo una lunga vita, avrebbe raggiunto i cento anni l’8 Dicembre, caratterizzata sempre «da un positivo approccio alle difficoltà e uno scommettersi senza arrendersi mai», come l'8 Dicembre 2014 l’ha definita il quotidiano La Sicilia”.

Subito dopo la guerra, da lui vissuta con molte peripezie e difficoltà nel Nord Italia e dopo aver lavorato a Torino per circa due anni, a ventisette anni è tornato a Bronte dove, nel 1948, è stato uno dei collaboratori del prestigioso quindicinale “Il Ciclope”. Con lo pseudonimo "sdib” firmava anche una divertente “Storia di Bronte”, pubblicata a puntate.

Nel 1950, come tanti altri collaboratori del quindicinale, Sam lasciava Bronte alla ricerca di un lavoro. Spiccava il volo verso l’Australia che lui ha definito “la sua seconda patria”, dove ha vissuto per oltre quarant’anni “senza arrendersi mai” affermandosi ben presto come un importante costruttore edile di Sidney.

Quando, abbandonata l’attività edilizia, ha appeso al classico chiodo progetti e mattoni, ha preferito ritornare nel suo paese natale dove ha trascorso gli ultimi decenni della sua esistenza. Non ha messo in quiescenza il cervello e, come tutti i grandi vecchi, ha riscoperto la prolifica atti­vità di scrivere. Con un ritorno alle origini, scavando nella sua memoria, ha voluto anche lasciarci il suo “strano diario” che noi abbiamo donato a tutti i nostri visitatori.

Dal 2003 al 2006 è stato Presidente del "Circolo di Cultura E. Cimbali”, lo storico “Casino de’ civili”, uno dei più antichi sodalizi della Sicilia.

Ciao Sam, ci mancherai


Se n’è andato un amico. Ma non del tutto. Un amico non se ne va mai! E se una personalità è stata incisiva come quella di Sam, rimane imperterrita nella mente, nell’animo, nel cuore dei suoi amici che non potranno mai dimenticarlo o sostituirlo. Questo non vuole essere un elogio funebre dove si danno lodi anche a chi non merita, è una dimostrazione di stima e di affetto vero che sono stati reciproci, condivisi tra Sem e Bronteinsieme per ben vent’anni. Un abbraccio, caro amico. (Laura Castiglione)

E’ morto l’ingegnere Sam Di Bella, che il prossimo dicembre avrebbe compiuto cent’anni: una vita lunga, la sua, ma soprattutto operosa. Dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale, emigrato in Australia, riuscì, con intelligenza e tenace solerzia, a creare un’importante attività economica, formando nel contempo una splendida famiglia. Giunto all’età della pensione, vinto dalla nostalgia della sua terra, ha preferito tornare a Bronte, per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita, che non saranno né pochi né inerti. E’ stato uno dei soci fondatori della nostra associazione e, con il suo
“strano diario”, dal significativo sottotitolo “Ricordi, riflessioni e pensieri di un giovane novantenne”, ci ha lasciato una meditata e intelligente testimonianza dei lunghi tempi da lui vissuti, che sono stati particolarmente ricchi di eventi e trasformazioni. Rimarrà nella nostra memoria. (Nino R.)

La morte di Sam Di Bella mi addolora profondamente per l'affetto e per la stima che avevo nei suoi confronti; e che lui ampiamente meritava. Mi piace ricordare uno solo dei tanti aspetti ragguardevoli della sua figura: l'attaccamento per Bronte e il suo impegno sociale e civile per la crescita della comunità brontese. In questa direzione Sam ha operato costantemente con disinteressata generosità e con un ottimismo instancabile. Di ciò dobbiamo tutti essergli grati; e il miglior modo di manifestare la gratitudine è quello di impegnarci a seguire il Suo esempio. Credo che un modo per ricordare adeguatamente la sua figura possa essere quello di diffondere alla mailing-list di Bronteinsieme, in versione originale in pdf, quella bella intervista su La Sicilia per il suo 94º compleanno che lui apprezzò molto e che sono stato ben felice di propiziare.
(Piero Martello)

In una biografia la sua vita quale testimone della storia
E’ morto “Sam” Di Bella alla soglia dei 100 anni

Bronte è triste perché si è spento all'età di 99 anni Salvatore Di Bella, che tutti chiamavano Sam. Esattamente fra 6 mesi avrebbe compiuto 100 anni. Per Bronte era un’icona di grande valore. Era il nonnino che ha fatto fortuna in Australia, che ultranovantenne ha scritto il libro autobiografico “Lo strano diario di Sam” e che insegnava inglese gratuitamente a chiunque gli chiedesse aiuto.

Si è spento circondato dall'affetto della nipote Zina, che da quando è tornato a Bronte, si è amorevolmente presa cura di lui. Le figlie Sandra e Marilyn, che vivono in Australia insieme con i nipoti, purtroppo non sono potute venire a Bronte, perché le frontiere dell'Australia sono ancora chiuse a causa del Covid 19.

Chiunque a Bronte ha avuto la fortuna di conoscerlo sa che la sua vita è stata un ripetersi di storie ed emozionanti avventure. E questo non solo perché Sam da giovane ha fatto fortuna in Australia. E neanche perché ha visto con i suoi occhi le atrocità della Seconda guerra mondiale, rischiando la fucilazione e trovandosi a Piazzale Loreto quando i cadaveri di Mussolini e Claretta Petacci furono esposti. La sua vita è stata straordinaria perché fino all'ultimo ha descritto un positivo approccio alle difficoltà, un volere a tutti i costi raggiungere la metà, uno scommettere sempre senza rendersi. Questo è stato Sam: un uomo dalla grandissima intelligenza e dalla appassionata curiosità. E’ stato presidente del circolo di cultura Cimbali.

Così lo ricorda il dottor Piero Martello, presidente del Tribunale del Lavoro di Milano: «Pur in pensione - ci racconta - la sua vita a Bronte è stata intensa per il grande impegno, la generosità e la dedizione che ha profuso a favore dello sviluppo culturale e sociale della sua città. Un esempio è il sito “Bronte insieme” preziosa testimonianza della storia.» «Ci mancherà tantissimo - aggiunge Nino Liuzzo cofondatore del sito Bronte insieme - è stato quello che ha avuto l'idea originale del sito. Era sempre contento quando conosceva aspetti nuovi della sua Bronte. Era un uomo saggio ed un amico sincero.» (Gaetano Guidotto, La Sicilia, 10 Giugno 2020)



5 Giugno 2020

DOPO IL LOCKDOWN

Torna il mercato del giovedì

Buona la prima dopo il lockdown, ma il mercato settimanale sarà rivoluzionato

Sono tornate ieri mattina le bancarelle del mercato del giovedì di Contrada Sciarotta. Commercianti contenti e clienti prudenti, accolti da un servizio d’ordine e controllo che ha visto i volontari delle associazioni nei vari ingressi dell’area mercatale impedire l’accesso a tutti coloro che erano sprovvisti di mascherina, controllare la temperatura con i termo scanner e obbligare chi entrava senza guanti a cospargersi le mani con un liquido sanificante. Agli ingressi, come all’interno, tanta polizia municipale, con il comandante Manlio Rodano a coordinare le operazioni. Diverse anche le pattuglie dei carabinieri che circolavano per controllare che tutto si svolgesse secondo le regole.

E già di buon mattino a verificare che tutto funzionasse a dovere sono arrivati il sindaco, l’assessore Giuseppe Di Mulo ed il responsabile dell’area commercio del Comune, Nino Minio.

«Il nostro intento - ha affermato in un comunicato il sindaco Calanna - è dare attuazione ad un nuovo progetto del mercato per renderlo più ordinato e sicuro. Le strade, pur ospitando le bancarelle, dovranno consentire il transito dei veicoli e dei mezzi di soccorso e tutti i prospetti degli ingressi delle abitazioni dovranno essere costantemente liberi da intralci, nel rispetto del progetto realizzato dall’ingegnere Marco Meli». Il progetto prevede aree ben definite secondo le tipologie merceologiche e spazi uguali per tutti, in un mercato che vanta circa 190 posti e - come dichiara l'assessore Di Mulo - «ogni giovedì, alle 14, ovvero alla fine del mercato, una folta squadra di operatori ecologici prima ripulirà l’intera area e poi, con una idonea strumentazione, spruzzerà per le strade del liquido sanificante, per far tornare piazza Saitta e le vie che la circondano pulite e soprattutto sicure».



23 Maggio 2020

RECUPERO CREDITI ZONA ARTIGIANALE

Buco da quasi 700 mila euro nella riscossione dei canoni di affitto

L’assessore al bilancio Chetti Liuzzo assicura: «Inviati solleciti e decreti ingiuntivi per i pagamenti».

Secondo la delibera di giunta 39/2020, che riepiloga i residui attivi (crediti) e passivi (debiti) del Comune, al 31 dicembre scorso sono stati registrati i seguenti fitti evasi: 92.304,48 euro (triennio 2012-2014); 235.678,18 (triennio 2015-2017); 356.919,99‬ euro (biennio 2018-2019). Ma l’assessore Liuzzo precisa: «Da una sommaria lettura dei dati, nonostante il sicuro acuirsi per le imprese degli effetti della crisi economica, risulta non verosimile l’ipotesi che gli evasori del canone nella zona artigianale negli ultimi 5 anni siano aumentati rispetto al passato».

Dalla chiusura del bilancio 2017, i revisori dei conti hanno sollecitato il «recupero coattivo» e su questo la Liuzzo spiega: «Gli uffici del Comune hanno esperito tutte le procedure necessarie per riscuotere il dovuto, inviando solleciti di pagamento e procedendo anche alla presentazione di opportuni decreti ingiuntivi. A dimostrazione dell’efficacia di tale azione, diversi affittuari dei capannoni della zona artigianale hanno già estinto parte del credito complessivo. L’Amministrazione - conclude la Liuzzo - continuerà, nel rispetto dei diritti di tutti i contribuenti onesti, puntuali e corretti, a perseguire chiunque si ostini a ritardare il pagamento».

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Graziano Calanna, che giorni fa, come misura di sostegno alle imprese per fronteggiare la crisi economica causata dal Covid-19, ha fatto deliberare in giunta la sospensione dell’affitto dei capannoni per il 2020, differendone il pagamento al 2021, «ferme restando tutte le azioni intraprese o da intraprendere per il recupero dei canoni di locazione scaduti e non pagati». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 23.5.2020, foto da Google Maps]


27 Maggio 2020

RECUPERO CREDITI ZONA ARTIGIANALE

Canoni d'affitto non pagati: il Comune batte cassa

«Improprio definire buco di riscossione i quasi 700mila euro di crediti che il comune di Bronte vanta da imprenditori in ritardo con i pagamenti dei canoni di affitto dei capannoni della zona artigianale». A precisarlo è l’assessore al bilancio Chetti Liuzzo (foto a destra), in relazione all’articolo apparso il 23 maggio scorso. Secondo l’assessore, «di buco si potrebbe parlare solo ed esclusivamente quando ormai non sarebbe più possibile riscuotere il credito. Il Comune di Bronte, invece, ha esperito ogni adempimento al fine di riscuotere in maniera coatta quanto dovuto». Continua la Liuzzo: « Il credito di 92304 euro, che nell’articolo si fa risalire al triennio 2012/2014, quando si è insediata questa amministrazione, ovvero nel 2015, ammontava a 240.334,78 euro. Il fatto che oggi sia diminuito a circa 92 mila - conclude l’assessore - non dimostra una maggiore tendenza all’evasione, ma l’efficacia dell’azione di recupero dei crediti da parte di questa Amministrazione comunale».

Di «maggiore tendenza all’evasione, tuttavia, nell’articolo non si parla, vi sono invece cronologicamente riportati i fitti non riscossi iscritti come «residui attivi» da recuperare, al 31 dicembre 2019, nella delibera di giunta 39/2020 e più precisamente: 3143,57 euro (anno 2012), 37656,81 (2013), 51504,10 (2014), 61189,54 euro (anno 2015), 78849,22 (2016), 95639,42 (2017), 137723,83 (2018), 219196,16 euro (anno 2019).

Sempre a quasi 700 mila euro, quindi, sommano i canoni accumulatisi negli anni che il Comune deve recuperare, per non compromettere gli equilibri di bilancio. Già dall’approvazione del rendiconto 2015 questo sollecitano i Revisori dei conti e, in relazione ai bilanci consuntivi 2017-2018 e di previsione 2018-2020, pure la Corte dei conti (delibera 49 del 3 maggio 2020) ha segnalato la necessità di «incrementare le attuali capacità di riscossione». [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 27.5.2020]



 

TEMPI DI CORONAVIRUS

13 maggio 2020

ZONA ARTIGIANALE

Sospesi i canoni di affitto

Importante sospiro di sollievo per 27 imprese brontesi che hanno in affitto i capannoni della zona artigianale di Contrada Santissimo Cristo, una delle più grandi e produttive zone artigianali della Sicilia. L’Ammini­strazione comunale, infatti, è venuta loro incontro, decidendo di sospendere il canone di locazione dal 10 marzo fino al 31 dicembre. Una decisone che le imprese hanno salutato con favore. Ogni 6 mesi, infatti, queste pagano 5000 euro di canone di locazione. Certo nel 2021 dovranno restituire tutto senza interessi, per questo sperano in una ripresa favorita dalle decisioni che la politica a livello nazionale potrà prendere per favorire lo sviluppo dell’economia.

«Ci vogliono – ha affermato il sindaco Calanna in un comunicato – azioni concrete a sostegno dell’economia, delle famiglie e delle imprese. Solo così sarà possibile riprendere un cammino di crescita e sviluppo che gli imprenditori della zona artigianale di Bronte hanno sempre dimostrato di saper seguire».
 

1 Maggio 2020

COMUNE

Pascoli demaniali gratuiti contro la crisi

Più di mezzo milione di euro di mancati incassi

Su pressing degli allevatori, per far fronte alla crisi economica da Coronavirus, il Comune anche quest’anno concederà gratuitamente i 1800 ettari di pascoli demaniali sull’Etna e sui Nebrodi, il cui canone 2020 giorni fa era stato fissato in 50 euro a ettaro, pari al costo medio in queste zone dei pascoli regionali dal 2015. Con questi numeri, per il sessennio 2015-2020 il Comune registrerà più di mezzo milione di euro di mancati incassi e gli allevatori fondi europei per oltre un milione.
Rispetto alla Regione e ai limitrofi comuni di Maniace, Cesarò e Troina, che da anni i pascoli se li fanno pagare, il comune di Bronte ci ha guadagnato soltanto la funzione antincendio da pascolamento. Fin sul finire della Prima Repubblica, eppure, qui le concessioni si pagavano, ma la Seconda Repubblica l’usanza l’avrebbe “abrogata”. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 30 aprile 2020]

7 aprile 2020

Sono arrivati i tamponi per la gente in quarantena

Nuovi Hotspot wi-fi pubblici

Calanna: “Un messaggio di speranza per quando le piazze torneranno affollate”
Il Comune comunica che sono arrivati nel distretto sanitario di Bronte i tamponi per coloro che, tornati dall’estero o dalle zone rosse, sono rimasti in quarantena. Non basta, infatti, far trascorrere 14 giorni, i decreti impongono che è possibile uscire dalla quarantena solo dopo che il tampone rino-faringeo ha accertato la negatività al coronavirus.

Il Comune comunica anche che, dopo aver partecipato con successo ad un bando europeo ottenendo un finanziamento di 15 mila euro, ha realizzato 10 hotspot Wi-fi che permetteranno ai brontesi ed ai turisti di collegarsi gratuitamente ad internet dai seguenti luoghi pubblici: dal Parco Urbano di viale Cavalieri di Vittorio Veneto, dagli Impianti Sportivi di via Dalmazia, dalle piazze Spedalieri, Rosario, Saitta, Castiglione, dalle vie Sterope ed Arcangelo Spedalieri e dai viali Catania e Della Regione. Per il sindaco è un messaggio di speranza perchè oggi questi luoghi sono deserti ma presto in tanti, e nuovamente insieme, potranno usufruire di questo nuovo servizio.

4 Aprile 2020

Fra tablet donati e raccolta fondi la parola d’ordine è generosità

Solidarietà e donazioni per famiglie e ospedali

A Bronte, dove come in ogni città tutti sperano che il numero di 4 persone contagiate al Covid-19 non aumenti, in questo momento la parola d’ordine è “generosità”. Tutte le scuole, infatti, si stanno attrezzando per cedere in comodato d’uso gratuito agli studenti computer e tablet per permettere loro di partecipare alle videoconferenze didattiche. La scuola media “Castiglione” ha già consegnato 40 tablet ad altrettanti suoi allievi, distribuiti grazie al contributo delle associazioni di volontariato che, utilizzando la massima precauzione, hanno provveduto a consegnarli a domicilio. Vista l’emergenza, inoltre, la dirigente della scuola media, Maria Magaraci, ha deciso di mettere a disposizione degli altri istituti gli altri 80 tablet rimasti.

«A tutti i dirigenti e ai docenti va il mio ringraziamento - afferma l’assessore alle Politiche scolastiche del Comune, Ghetti Liuzzo - Nell’emergenza è evidente il lavoro che stanno svolgendo per garantire la didattica, permettendo anche agli allievi sprovvisti di computer di avere il necessario supporto».

Ma la generosità brontese non si è fermata qui. Il Comune ha istituito un numero di conto corrente per permettere a tutti di donare qualcosa. «In questo momento di crisi, in tanti stanno attraversando momenti difficili - ha affermato il sindaco Graziano Calanna - A casa per evitare il contagio, molti non possono lavorare e hanno perso il reddito. Aiutiamoli! Il Comune ha attivato un conto corrente per permettere a tutti noi di essere generosi». E le coordinate per fare eventuali versamenti sono queste: Codice Swift Bic- Bappit 21041; Codice Iban: It 80 Z 05034 83890 000000304363 intestato a Comune di Bronte Servizio Tesoreria; Banco: Bpm; causale: Donazione Emergenza Coronavirus. Inoltre, ci sono una serie di associazioni e professionisti che stanno offrendo servizi di assistenza.

Il Comune ha attivato un numero di telefono per qualsiasi forma di assistenza psicologica. A ruota anche altre associazioni hanno aderito e pure una lunga lista di psicologi che, nel rispetto delle regole dettate dal proprio ordine, sono pronti a fornire assistenza psicologica gratuita per telefono. [Fonte La Sicilia - Leggi pure sul Giornale di Sicilia: Coronavirus, sostegno alle famiglie bisognose di Bronte: buoni e "spesa sospesa"]

3 Aprile 2020

41 in quarantena fra rabbia e malumore

Ritardi. Dopo i 14 giorni previsti aspettano ancora invano di eseguire il tampone

Chiedono di poter uscire presto dall’isolamento e tornare a vivere con i familiari. Sono i 41 brontesi tornati dall’estero o dalle zone rosse che hanno avuto la diligenza di rispettare quanto imposto dai decreti, denunciando il loro arrivo alle autorità e mettendosi in quarantena nelle seconde case o nelle abitazioni di campagna. Sapevano infatti che la quarantena doveva durare 14 e che alla fine l’Asp avrebbe dovuto sottoporli a tampone rino-faringeo. L’esito negativo avrebbe determinato la fine dell’isolamento.

Bene i 14 gironi sono passati, ma non e chiaro quando effettueranno il test. Il loro isolamento quindi continua, fra rabbia e malumore. Il problema lo solleva il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che scrive al direttore generale dell’Asp 3 di Catania, Maurizio Lanza: «E’ mio dovere – scrive - segnalarle che sono numerosi i cittadini rimasti in quarantena perche rientrati in Sicilia dopo il 14 marzo e che attendono che l’Asp provveda a sottoporli al test per verificare la eventuale positivi al coronavirus. Costoro sono rimasti diligentemente isolati nelle seconde case o nelle residenze rurali per oltre 14 giorni, fiduciosi che - trascorso il periodo della quarantena - l'Asp avrebbe provveduto a sottoporli al test per escludere la loro possibile positività e permettere loro di ricongiungersi con i loro cari. Per tale ragione, mi corre l'obbligo di chiederle, di accelerare l'iter necessario affinchè possano uscire dall’isolamento».

A noi l’Asp ha affermato soltanto che «si sta organizzando il servizio». Fonti non confermate però ci fanno capire che solo ieri sarebbero state consegnati circa 500 test all’Asp. La speranza e che bastino per il fabbisogno di tutta la provincia. [fonte La Sicilia]

27 Marzo 2020

Massima tutela per le case di riposo

Sospese visite da un mese"

A Bronte linea dura anticoronavirus delle cinque case per anziani per tutelare i 110 nonni ospitati, le cui direzioni «senza aver ricevuto indicazioni dalle istituzioni pubbliche» già da un mese hanno sospeso le visite parenti e attuano le misure di prevenzione previste dalle norme. A Bronte sono quattro le comunità alloggio, iscritte all’albo comunale, e una la casa di riposo, iscritta all’albo regionale. (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia del 27 Marzo 2020)

24 Marzo 2020

Secondo caso di coronavirus a Bronte

Calanna: “Nessuno deve preoccuparsi”

Secondo caso accertato di coronavirus a Bronte. Lo rivela il sindaco Graziano Calanna in un videomessaggio rivolto alla città. «L’Asp – afferma Calanna – lo ha ufficializzato, ma nessuno deve preoccuparsi. Il numero in futuro potrebbe crescere certo, ma a Bronte fortunatamente non c’è un focolaio. I contagiati, che oggi sono isolati in quarantena, hanno preso la malattia altrove.»

«Continuiamo invece – ha concluso - a rimanere a casa e rispettare con diligenza e responsabilità quanto indicato nelle ordinanze.» Inoltre, in un video diffuso via WhatsApp, il sindaco ha comunicato che ci sono anche molte persone in quarantena e che, probabilmente, nei prossimi giorni i casi accertati aumenteranno.
 

14 Marzo 2020

Primo caso accertato a Bronte

Il sindaco: "Evitare allarmismi"

Primo caso di coronavirus accertato a Bronte. Il soggetto interessato si trova nella sua abitazione, l’Asp di Catania ha attivato le previste procedure e avrebbe già individuate e fatte isolare le persone con le quali di recente aveva avuti contatti. La situazione, quindi, è sotto controllo. L’esistenza di questo primo caso brontese è stato confermato da fonti attendibili... (Luigi Putrino, Giornale di Sicilia)

12 marzo 2020

Giunta municipale all'aperto

Parcheggi gratis nelle strisce blu, verrà sanificato l'intero abitato

Il sindaco Calanna, questa mattina ha convocato la sua Giunta, il segretario comunale ed i capi area. Non lo ha fatto, però, come al solito nel Palazzo municipale, ma nel Parco urbano di via Vittorio Veneto. «L’unico luogo – ha affermato il sindaco – che ci permetteva di lavorare in sicurezza mantenendo tutti le distanze previste. La riunione è stata utile per stabilire alcune iniziative».

Fra le decisioni prese quella di consentire il parcheggio gratis nelle strisce blu. Poi la chiusura di tutti gli Uffici del Comune dal 12 al 25 marzo ad eccezione dei servizi essenziali, con tanti dipendenti che continueranno a lavorare da casa attraverso il sistema della “smart working”. Nonostante la chiusura saranno garantiti i servizi protocollo, acquedotto e smaltimento rifiuti, mentre chi si occupa di Stato civile, Servizi socio assistenziali e Protezione civile rimarrà reperibile. Altri Uffici, invece,  saranno costantemente disponibili ed al lavoro da casa.

Intanto a breve una ditta specializzata “sanificherà” le strade della città, spruzzando un liquido disinfettante. «Non basterà una sola notte, spiega il sindaco, per questo i mezzi continueranno a lavorare fino a quando non avranno sanificato l’intero abitato».

L’Amministrazione comunale ha diffuso un elenco di farmacisti e commercianti alimentari disposti a consegnare la merce a domicilio, mentre i cantieri di lavoro per la realizzazione delle piazze De Gasperi e Cap. Saitta sono stati sospesi perché non ci sono le condizioni per i lavoratori di mantenere le distanze di sicurezza.

10 marzo 2020

UN UFFICIO SPECIALE DEL COMUNE PER TUTTE LE INFORMAZIONI SUL CORONAVIRUS

Uffici del Comune chiusi fino al 3 Aprile

Contatti solo con e-mail e numeri di telefono

Un ufficio speciale per dare ai cittadini tutte le informazioni ed il sostegno possibile in questi momenti di emergenza e l’interdizione al pubblico degli Uffici del Comune che gli utenti potranno comunque raggiungere attraverso la mail ufficiale ed i numeri di telefono. Sono alcuni dei provvedimenti che il sindaco Calanna ha voluto adottare per venire incontro ai dubbi ed alle esigenze dei suoi concittadini, chiamati ad osservare i vari decreti presidenziali contro il diffondersi del coronavirus.

«L’Ufficio speciale – spiega il sindaco – cui faccio parte anche io ed il mio vice sindaco Gaetano Messina – insieme ad altri 5 fra impiegati e funzionari del Comune, sarà utile per fornire informazioni anche nel pomeriggio e nei giorni di sabato e di domenica a tutti i cittadini che avessero dubbi o bisogno di aiuto. In qualsiasi momento – spiega Calanna – basta inviare una mail all’indirizzo protocollo@comune.bronte.ct.it o telefonare dalle 9 alle ore 21 al numero 334/6478579 per ottenere aiuto e risposte. L’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri parla chiaro. Bisogna uscire di casa solo per necessità. Di conseguenza chiudendo al pubblico gli Uffici del Comune fino al 3 aprile, invitiamo i cittadini ad usufruire dei servizi comunali esclusivamente telefonando ai numeri dei vari uffici pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente.»

E l’Ufficio speciale questo pomeriggio è già stato d’aiuto ad una ragazza che, tornando da Milano, non sapeva a chi rivolgersi per sottoporsi alla misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva.

Essendo tante però le informazioni da dare, il sindaco Calanna si è affidato ai social, pubblicando un video. «E’ importante che si capisca – spiega ancora Calanna - che alla quarantena deve sottoporsi chi proviene dal nord Italia e chi con costui ha avuto contatti. Invito, inoltre, i giovani a rimanere in casa. Da qualche ora girà lo slogan “meglio annoiati che intubati”. Io lo faccio mio per farvi capire che la salute è più importante di qualsiasi cosa. Infine l’appello ad esercenti e ristoratori. Tutti devono organizzarsi in modo tale che gli avventori possano mantenere la distanza minima l’uno dall’altro di un metro.»
«Un sacrificio oggi – conclude – ci aiuterà a sconfiggere l’epidemia».
Il sindaco ha invitato i dirigenti del Comune «a porre in essere quanto di loro competenza al fine di promuovere, durante il periodo di efficacia del decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodo di congedo ordinario e di ferie». Nell'ottica della gestione dell'emergenza epidemiologica il Sindaco ha anche sospeso il servizio di trasporto urbano e chiuso il mercato settimanale del giovedì.

7 marzo 2020

Arriva l’Ufficio mobile

Poste chiuse dal 9 al 14

Chiude per lavori tutta la settimana l’Ufficio postale di Bronte, ma su richiesta del sindaco Calanna Poste Spa farà arrivare un Ufficio mobile.
Tutto è cominciato nei giorni scorsi, quando Poste Spa ha verbalmente comunicato al sindaco che da lunedì 9 a sabato 14 marzo, l’unico Ufficio postale presente a Bronte sarebbe rimasto chiuso, costringendo gli utenti a recarsi a Maletto. Per il sindaco il disagio doveva essere mitigato. E Poste Spa ha subito accolto la richiesta del primo cittadino comunicando che per tutta la settimana di fronte i locali dell’Ufficio postale in ristrutturazione, sosterà un Ufficio mobile. [Leggi l'articolo di L. Putrino sul Giornale di Sicilia]



6 Marzo 2020

Tar di Catania

Chiesa del Rosario, illegittima l'aggiudicazione della direzione lavori

Illegittima l’aggiudicazione della direzione dei lavori di restauro della Chiesa del Rosario. Il Tar di Catania ha condannato il Comune a risarcire pure danni e spese, per oltre 8 mila euro, all’architetto giunto secondo alla gara e inviata la «sentenza alla Procura regionale della Corte dei conti per le valutazioni di competenza». [Leggi l'articolo di L. Putrino sul Giornale di Sicilia]



28 Febbraio 2020

Tribunale del Lavoro

Respinta la richiesta di reintegro di una dirigente comunale

Il Tribunale del lavoro di Catania ha respinto la richiesta di reintegro cautelare a dirigente del Comune avanzata dalla vice segretaria comunale, dottoressa Maria Teresa Sapia, perché ne ha ritenuto infondati i motivi a sostegno del «pregiudizio imminente e irreparabile». Secondo il giudice, per la mancata nomina a quadro da parte del sindaco, gli eventuali danni patrimoniali e professionali patibili dalla Sapia nell’attesa del giudizio di merito, fissato per novembre, sono risarcibili «nella forma dell’equivalente monetario»; ovviamente se il ricorso sarà accolto. (leggi tutto sul Giornale di Sicilia)



20 febbraio 2020

Gestione del cimitero di Bronte

Consegnati i lavori per realizzare nuovi loculi

Consegnati i lavori per la realizzazione 1100 nuove sepolture all’interno del cimitero di Bronte oggetto nei mesi scorsi di polemiche ed esposti diretti anche alla Procura della Repubblica e all’Anac. Si tratta dei lavori aggiudicati in project financing alla Crf.F srl di Bronte. Presenti alla consegna il sindaco Calanna, il vice sindaco Messina ed il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, ing. Salvatore Caudullo.
Con loro Rosario Lanzafame, amministratore e direttore tecnico della Crf.F., il progettista ing. Giuseppe Mineo, il direttore dei lavori ing. Cristina Foti e l’ing. Giuseppe Liarda, coordinatore della sicurezza. E’ stato ripercorso nel dettaglio l’iter burocratico. “Grande soddisfazione perché con questo progetto – ha affermato il sindaco – riusciamo ad urbanizzare una zona del cimitero particolarmente depresso e perché riusciamo così a dare alla Città un servizio cimiteriale migliore”.



17 febbraio 2020

Settimana internazionale dello scoutismo

Più di 1000 scout a Bronte

Celebrata la "Giornata del pensiero"

Per un giorno Bronte si è tinta dei colori dei fazzolettoni degli scout, simbolo dei giovani seguaci di Baden Powell. Più di mille scout della zona “Etna Alto Simeto” hanno, infatti, invaso domenica le strade di Bronte per inaugurare la “Settimana internazionale dello scoutismo” e celebrare il “World Thinking Day”, cioè la “Giornata del Pensiero”.

Presenti i gruppi scout dei Comuni di Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, San Pietro Clarenza, Belpasso, Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano e, naturalmente, Bronte, che hanno gioiosamente affollato il Parco urbano dietro le scuole medie, dove, dopo il tradizionale alzabandiera, hanno effettuato le attività, parlando di legalità e ricordando la figura di Don Peppe Diana. E’ stata anche l’occasione per stigmatizzare gli atti vandalici che recentemente i gruppi scout hanno subito in diversi Comuni.

“Siamo felicissimi di questa giornata – hanno affermato i capi scout del gruppo Agesci Bronte 1, Valeria Musarra e Claudio Martelli – ed il nostro pensiero va ai fratelli scout che hanno subito atti vandalici”. Presente il sindaco, Graziano Calanna. “Per noi – ha spiegato – il fatto che oltre 1000 scout abbiano riempito di gioia Bronte è un riconoscimento alla capacità di accoglienza della nostra città e del brillante lavoro svolto dagli scout di Bronte”.

Infine dopo la messa gli scout hanno ringraziato il sindaco, insieme all’assessore Chetti Liuzzo ed al consigliere Samanta Longhitano per la collaborazione nell’organizzazione di una giornata che rimarrà nella storia provinciale degli scout.



19 Febbraio 2020

Dopo i 107 anni di nonna Lucia, i 101 di Nicola Lupo e i 103 di nonna Sofia si festeggia a Bronte un'altra centenaria

Nonna Vittoria festeggia il secolo

Ha festeggiato il secolo di vita, la signorina Vittoria Bonaventura, insegnante in pensione, che vive tutt’ora in una struttura per anziani a Bronte. Circondata dall’affetto degli oltre trenta nipoti e pronipoti, oltre che dal personale della struttura, la signorina Vittoria ha partecipato con gioia alla festa in suo onore, non negandosi per auguri e foto. Una vita condotta in maniera normale, con oltre 40 anni di insegnamento sia in altri paesi dell’hinterland, ma soprattutto a Bronte, dove è stata per anni un punto di riferimento delle scuole elementari dove insegnava matematica. Quando la professoressa Bonaventura iniziò ad insegnare, a Bronte c’erano solo le elementari e il Real Collegio Capizzi, scuola d’élite appannaggio di studenti facoltosi provenienti da molti paesi della Sicilia e non solo.

Una vita di assoluta dedizione al lavoro fino alla pensione sopraggiunta agli inizi degli anni 80. Da qualche anno, è ospite di una struttura per anziani a Bronte, dove vive serenamente. Alla festa erano presenti gli assessori Chetti Liuzzo, Giuseppe Di Mulo e Cristina Castiglione, che hanno portato anche gli auguri del sindaco Graziano Calanna. [Luigi Saitta, La Sicilia]



7 Febbraio 2020

L’ex sindaco Zappia torna alla Regione

Rientra nell’alta dirigenza regionale

Il dottore Mario Zappia da lunedì scorso è il nuovo Capo di gabinetto vicario dell’Assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro di Palermo.

Per l’ex sindaco di Bronte si tratta d’un ritorno nell’alta dirigenza regionale; con Raffaele Lombardo presidente della Regione Siciliana, infatti, è stato Capo della segreteria tecnica (ottobre 2008 - gennaio 2010) dell’assessore alla Salute, Massimo Russo, e dirigente del Dipartimento Regionale Programmazione e coordinamento delle Attività Sanitarie e dell'Osservatorio Epidemiologico (gennaio-giugno 2010). E da lunedì, come detto, è entrato nello staff dell’assessore Antonio Scavone, al quale l’accomuna la militanza nell’ex Mpa.

Trascorsi politici a parte, il curriculum del neo Capo di gabinetto vicario è certamente prestigioso. Zappia, infatti, è laureato in medicina e specializzato in medicina interna (Università di Catania) ed ha un master di II livello in «Organizzazione e gestione delle aziende sanitarie» e un dottorato di ricerca in «Economia e gestione delle aziende sanitarie» (Università Cattolica di Roma).

Quanto ad esperienza professionale, Mario Zappia è stato sindaco di Bronte per due mandati consecutivi dal 1993 al 2002 e, fra gli altri, dirigente sanitario (novembre 2004-ottobre 2008) e direttore generale (luglio 2010-luglio 2012) dell’Oasi di Troina, commissario straordinario dell’Asp di Siracusa (luglio 2012-giugno 2014), presidente dell’Ato rifiuti CT1 Joniambiente (settembre 2004-agosto 2009) e, da ultimo, direttore generale e sanitario della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, il Gemelli del Molise (aprile 2015-luglio 2019). Noto il suo tradizionale impegno nel volontariato con l’Unitalsi. [Luigi Putrino]



3 Febbraio 2020

Discariche abusive nel Parco dell'Etna

In arrivo cento fototrappole

Cento fototrappole in arrivo nel Parco dell’Etna contro le discariche abusive. L’Ente Parco ha concluso l’acquisto e la ripartizione dei dispositivi, adesso spetta ai venti comuni, ai quali compete l’installazione e la gestione tecnica delle fototrappole della riserva, ritirarli e far partire la videosorveglianza e l’attività di contrasto alle discariche abusive, che sono un’onta sia all’immagine delle comunità locali e dell’Etna (patrimonio Unesco) sia per i numerosi fruitori rispettosi delle bellezze naturali e antropiche etnee. [L. Putrino, sul Giornale di Sicilia]



1 febbraio 2020

CASTELLO NELSON

Ultimati i lavori nell'antico granaio

Il Castello, il Museo di Sculture in pietra lavica e i Giardini interdetti al pubblico da Ottobre 2016 per Lavori di restauro

Era metà gennaio quando l’impresa che ha ripreso i lavori del Castello Nelson ha assicurato al sindaco di Bronte che a fine mese la ristrutturazione dell'antico granaio dei Duchi Nelson, oggi trasformato in sala-conferenze (vedi n. 46 della mappa) sarebbe stata ultimata. La promessa è stata mantenuta. Ieri l’impresa ha invitato il primo cittadino a verificare il completamento dei lavori di ristrutturazione del tetto e degli infissi, di tinteggiatura degli intonaci e di messa in sicurezza degli impianti. Il granaio, che ospita i resti delle fondamenta dell’antica chiesa distrutta dal terribile terremoto del 1693, insomma è pronto per essere riaperto al pubblico, per la gioia dei tanti turisti che fino ad oggi non hanno potuto visitare l’antico maniero.

“Nei prossimi giorni - afferma il sindaco Calanna - concerteremo con l’impresa un passaggio in sicurezza per consentire ai turisti di poter rivisitare questa parte del Castello che ci permette di ammirare gli scavi che hanno riportato alla luce le fondamenta dell’antica chiesa”.

Poi Calanna conferma che per adesso l’impresa è impegnata nel completamento dei lavori della reception e che finiti questi gli operai si sposteranno nel cortile e nell’ala nobile. Il cronoprogramma dei lavori prevede anche che già questa settimana venga smantellato e ristrutturato il pavimento in pietra del famoso cortile, che ospita la croce celtica.

I lavori nel loro complesso, fra le altre cose, prevedono il rifacimento dei tetti, la pulizia del prospetto degli edifici, la manutenzione degli infissi e degli impianti, soprattutto nelle cucine che saranno rese funzionali.
 

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