9 Febbraio 2010 MANIACE
Multati 8 escursionisti con jeep sui Nebrodi Domenica amara per otto escursionisti che, approfittando della neve sui Nebrodi, hanno raggiunto Maniace per poi arrampicarsi sui monti in jeep e provare l’ebbrezza del fuoristrada. Gli uomini del distaccamento delle Guardie forestali di Maniace, al comando dell’ispettore superiore Antonino Montagno, infatti, hanno effettuato un servizio per reprimere il fenomeno e limitare i danni ambientali provocati dai fuori strada che, esercitando attività sportiva all'interno del Parco o solamente solcando con le grosse ruote i fragili prati, compromettono l’integrità ambientale del territorio. Così una pattuglia, composta dal comandante stesso e dagli ispettori Alfio Grassia e Antonino Scorpo Liuzzo, hanno perlustrato le zone A e B del Parco lungo la trazzera Segheria-Mergo, bloccando 8 comitive di turisti e sanzionando i conducenti. Di questi, quattro escursionisti dovranno soltanto pagare 50 euro per aver violato la legge del Parco, che impedisce ai mezzi a motore di entrare all'interno delle zone “B” ed “A”, ma il resto dovrà pagare 2 multe. Una di 206 euro per aver lasciato la trazzera e guidato sui prati e un’altra di 82 euro per aver violato la legge forestale. In effetti, spesso i Nebrodi vengono assaliti da vere proprie “carovane” di jeep che, volendo raggiungere i posti più impervi, finiscono per arrecare un danno ambientale denunciato in passato anche dal parroco della chiesa di Maniace, monsignor Nunzio'Galati. Il fenomeno si acuisce maggiormente in primavera, in occasione delle feste come il primo maggio o pasquetta. Adesso, però, gli appassionati di fuoristrada senza scrupoli faranno bene a rispettare leggi e regolamenti, se non vogliono rischiare una contravvenzione. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]
4 Novembre 2009
Nuove idee per il Gal Etna Il sindaco Firrarello per la valorizzazione delle «Forre laviche» «Valorizzare i territori dei parchi dell’Etna e dei Nebrodi, le Forre laviche del Simeto e le lave cordate dell’Etna». Questi gli obbiettivi, individuati dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, per la salvaguardia ambientale e la crescita turistica del territorio del centro etneo, da consegnare al Gal (Gruppo di azione locale) Etna e da inserire nel Piano di sviluppo locale, affidato al responsabile del Gal, il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo. «Non finiremo mai - afferma Firrarello - di puntare alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale per far conoscere ciò che di bello la natura ci ha regalato e di promuovere i parchi. Il territorio di Bronte - continua - è attraversato dal fiume Simeto che subito dopo contrada Cantera offre il meraviglioso spettacolo delle "Forre laviche", ovvero delle vere e proprie gole, scavate nelle lave secolari dalla paziente azione delle acque. In pochi sanno poi – continua Firrarello - che una comoda strada in basolato lavico, raggiungibile da viale Kennedy, oltre a farci arrivare comodamente in auto fino a Piano dei Grilli, altro non è che una terrazza con la vista migliore su antiche lave cordate che in altri versanti dell’Etna possono essere ammirate esclusivamente dagli escursionisti che si avventurano a piedi sull’Etna. Entrambi - conclude - sono tesori naturalistici dal grande valore turistico che è arrivato il momento di far conoscere e valorizzare. Ed in proposito – aggiunge - abbiamo elaborato il progetto "Le stazioni del viandante", con i turisti che arrivano a Bronte con il treno della Fce e poi vengono accompagnati in bus 4X4 sull’Etna». Intanto gli incontri fra i vari partner del Gal Etna proseguono: «Continua - ha messo in rilievo il dott. Ernesto Del Campo - il percorso di concertazione con il parternariato sociale e politico del Gal Etna. Abbiamo già presentato lo schema di massima del piano di sviluppo locale elaborato dal gruppo di lavoro e che dovrà essere presentato entro il 20 novembre. Siano soddisfatti - conclude - perché siamo riusciti ad inglobare nel progetto le istanze che sono giunte dal territorio, ricevendo il consenso da parte dell’assemblea». Domani sera il Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Gino Prestianni, approverà lo schema di statuto del Gal Etna. (fonte La Sicilia)
2 Febbraio 2009
I CORSI SI TERRANO NEL CASTELLO NELSON DAL 2 AL 13 FEBBRAIO Inaugurazione della Winter School «Sviluppo e Ambiente» Valorizzazione del territorio e sviluppo sostenibile Oggi alle 16, nell'aula consiliare del Comune inaugurazione della Winter school «Sviluppo e Ambiente» su iniziativa dell'Imes Sicilia (Istituto meridionale di storia e scienze sociali), in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'assessorato regionale Territorio e Ambiente, la Provincia di Catania, il Comune di Bronte, il quotidiano «La Sicilia» e l'emittente «Antenna Sicilia». Dopo l'intervento del sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello, e l'introduzione del direttore dell'Imes Sicilia, prof.ssa Lina Scalisi, è prevista la prolusione del prof. Gianni Francesco Mattioli (Università la Sapienza di Roma) su «Cambiamenti climatici. Questione energetica e prospettiva europea». Le lezioni della Winter school si terranno da domani al 13 febbraio alla Ducea di Nelson, alla presenza di illustri relatori: quali Piero Bevilacqua (Università la Sapienza di Roma), Giuseppe Barbera (Università di Palermo), Lina Scalisi (Imes Sicilia-Università di Catania), Antonio Barone (Lum Casamassima Bari), Gabriella Corona (Istituto di studi sulle società del Mediterraneo del Cnr di Napoli), Antonio Lumicisi (Ministero dell'Ambiente), Salvo Adorno (Università di Catania), Maurizio Erbicella (esperto in materie umanistiche), Mauro Agnoletti (Università di Firenze), Giuliano Cannata (Università di Siena), Vezio De Lucia (ministero dei lavori pubblici,), Natalia Faraoni (Università di Firenze), Harald Bonura (avvocato amministrativista, esperto di fondi strutturali e politiche per lo sviluppo ambientale). La Winter School Sviluppo e Ambiente intende indagare le dimensioni storiche, economiche ed ambientali del territorio, al fine di progettare un modello di sviluppo eco-compatibile che leghi insieme innovazione e salvaguardia dell’ambiente, valorizzazione delle risorse naturali e loro generale fruizione. I venti allievi vincitori della borsa di studio (sono state oltre 100 le domande presentate) avranno la possibilità di sviluppare la conoscenza della realtà territoriale, culturale e ambientale del Meridione e incrementare le competenze nell'ambito delle strategie di sviluppo sostenibile e delle risorse energetiche.
12 Dicembre 2008 DAL 15 AL 20 DICEMBRE «ECO NATALE» A SCUOLA
Il rispetto dell’ambiente si impara nelle scuole Per la società Ato rifiuti Joniambiente presieduta dal dott. Mario Zappia il Natale è l'occasione migliore per ribadire nel mondo della scuola l'importanza della raccolta differenziata. Parte, ufficialmente, infatti, l'iniziativa “Eco Natale 2008” che verrà presentata domani mattina alla scuola elementare Sciarotta. ”Una simpatica iniziativa - dice il presidente Zappia - che coinvolge tutte le scuole primarie e dell'infanzia dei 14 Comuni dell'Ato che vanno da Riposto fino a Bronte. Ai bambini porteremo tanti regali, utili per divertirsi ma contemporaneamente dal grande valore educativo”. In pratica per tutte le scuole dal 15 al 20 dicembre verrà proiettato il cartone animato “Happy Feet”, sull'educazione ambientale, e tutti riceveranno il kit natalizio di Joniambiente, composto da una borsa di cotone ecologica “Io non inquino”, con all'interno l'ecocalendario 2009 e per i bambini delle scuole primarie il gioco del riciclo, realizzato con i contenuti tecnico-didattici a cura dell'Ufficio di comunicazione. Ci sarà anche il “gioco dell'oca” a tema sulla raccolta differenziata ed ogni fase del riciclo dei rifiuti, amplificando ludicamente l'informazione e la formazione dei concetti di riuso e riutilizzo. Ai bambini delle scuole dell'infanzia verrà regalato “Ecolora”, un libro a disegni con un set di colori.
7 Dicembre 2008 VERTICE
In Prefettura illustrata una mappatura. Più colpita l’area sud-est Parco dell’Etna, è emergenza, più di 250 discariche abusive In pessime condizioni anche la zona nord, mentre è integro il territorio di Maletto e poco inquinato il versante nord-ovest «Serve un’azione sinergica di tutti gli attori del comprensorio» Una mappa piena di bollini rossi, più di 250, ciascuno dei quali indica un sito di discarica incontrollata di rifiuti all’interno del perimetro del Parco dell’Etna: è l’immagine più evidente della "emergenza rifiuti" all’interno di un territorio prezioso e protetto qual è quello attorno all’Etna. Le aree più colpite a sud-est dell’Etna (Adrano, Ragalna, Pedara - Tardaria -, Nicolosi, Trecastagni, Zafferana Etnea) e la zona nord (soprattutto Linguaglossa, pineta Ragabo, Milo, Sant’Alfio, Fornazzo). Integro il territorio di Maletto, meno inquinato in genere il versante nord-ovest. La mappatura delle microdiscariche che deturpano i fianchi del vulcano è stata presentata nel corso dell’incontro che si è tenuto in Prefettura, presieduto dal viceprefetto vicario Anna Maria Polimeni, su sollecitazione del Parco, per individuare strumenti e competenze necessari ad intervenire su una emergenza che di anno in anno assume il carattere di fenomeno incontrollato. Insieme al Parco, i rappresentanti dei venti comuni dell’Ente (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Sant’Alfio, Santa Maria di Licodia, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea) la Provincia (competente su molte delle strade che attraversano il Parco), la Protezione civile, gli Ato competenti (ma all’incontro era presente solo l’Ato Jonia Ambiente, assenti l’Ato Simeto Ambiente e l’Ato Aci Ambiente, che tuttavia hanno competenze relative alla bonifica dell’80% dei siti di microdiscarica censiti), ma anche le Aziende sanitarie locali competenti, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato. È stato posto l’accento sul fatto che molte microdiscariche dipendono dall’abbandono di materiale derivante dalle ristrutturazioni edili e rifiuti ingombranti e che occorre far fronte all’emergenza con una azione sinergica di tutti gli attori del territorio. «L’incontro - commenta il commissario straordinario Ettore Foti - ha avuto il pregio di chiarire, al di là degli attacchi di varie associazioni ambientaliste, che il Parco dell’Etna è "vittima" anch’esso di questo triste fenomeno e che le competenze a intervenire sia nella vigilanza che nella bonifica dei siti degradati sono ben più diffuse tra enti diversi. Primi tra tutti gli Ato, cui spetta il compito di bonificare i siti, ma anche i Comuni che dovrebbero emettere delle ordinanze obbligando i privati proprietari dei terreni coperti di rifiuti ad intervenire. «Occorre poi mettere in condizione i cittadini di depositare in luoghi concordati rifiuti ingombranti o inerti per evitare che questi vengano abbandonati sul territorio». [Marisa Mazzaglia]
Il progetto di restauro dello storico ponte di Serravalle risale al 2003. L'intervento era stato proposto nel 2002 dall'allora presidente del Club Aetna nord-ovest, dott. Mario Schilirò, e approvato nella prima manifestazione ufficiale del «Rotary Natura da salvare». Nel 2004 l'assessorato regionale ai lavori Pubblici aveva concesso al Comune 52.884 euro per la progettazione definitiva delle opere di restauro. Si intravede questa volta la possibilità di realizzare il restauro con il ripristino e la completa fruizione pedonale del ponte. Segnaliamo anche che nel 2014 è stato elaborato un progetto di qualificazione paesaggistica dell’intera area. Le operazioni di rilievo volte ad acquisire le necessarie informazioni sul ponte e sull’area circostante furono affidate al topografo Tony Travagliante. Ma da allora tutto è ritornato nel silenzio e il progetto dimenticato mentre il degrado dello storico manufatto continua inesorabilmente a progredire. |
25 Giugno 2008 Il restauro del Ponte Serravale a tutela del paesaggio Meeting del Rotary Aetna Nord Ovest sulla necessità della riqualificazione ambientale di aree di grande pregio Il Rotary Aetna nord ovest indica nel restauro degli antichi monumenti il modo migliore per il recupero ambientale di aree di grande pregio. Lo ha fatto durante il meeting «Il restauro del ponte Serravalle nell’ambito della riqualificazione paesaggistica delle Forre laviche del Simeto», organizzato nella splendida cornice del Castello Nelson. A introdurre i lavori è stato il presidente del club service, Paolo Falanga, che ha avuto il piacere di avere ospiti il neopresidente della Provincia di Catania, on. Giuseppe Castiglione, il prof. ing. Antonino Failla e il maestro Nunzio Sciavarrello. Presente anche il governatore Rotary del distretto 2110 Sicilia e Malta, ing. Salvo Salpietro. «La Provincia di Catania - ha affermato il presidente Castiglione - non dovrà occuparsi solo di strade e scuole, ma anche di salvaguardia e valorizzazione ambientale e territoriale. Incontri come questi, di conseguenza, non possono che essere apprezzati». A centrare l’argomento del meeting è stato l’istruttore distrettuale, arch. Luigi Longhitano: «Il progetto di restauro del Ponte di Serravalle - ha affermato - costruito dal Conte Ruggero nel 1121, nasce dalla felice intuizione del presidente del nostro club, Mario Schilirò, oggi ripreso nell’accezione ambientale dal presidente Paolo Falanga, che ha utilizzato le sinergie del gruppo del prof. ing. Antonio Failla nell’ambito del II Master di progettazione paesistica e pianificazione ambientale in area del Mediterraneo. Anima di questa iniziativa sono il nostro agronomo, Lara Riguccio, socio del club di Aetna Nord Ovest e la figlia del presidente Falanga, l’architetto Concetta Falanga, dottoranda di ricerca nel Dipartimento d’Ingegneria Agraria sezione Costruzioni e Territorio. Il restauro riguarda - ha concluso - la pulitura e la riparazione di quegli elementi che, erosi dal tempo, hanno indebolito la struttura». Il ponte è ubicato in corrispondenza del primitivo letto del Simeto e collega le due province di Catania e Messina. Particolarmente interessanti gli interventi del prof. ing. Antonino Failla, dell’Università di Catania, su «La progettazione del paesaggio in ambiente mediterraneo», della dott.ssa Lara Riguccio, sempre dell’Universita di Catania, sul tema «Il progetto per la riqualificazione e la fruizione del fiume Simeto nel comprensorio di Bronte», e dell’architetto Concetta Falanga, che ha descritto «La conoscenza del luogo: tra memoria e realtà». Sono stati poi presentati i progetti degli allievi del master. [Gaetano Guidotto, La Sicilia 25.6.2008] 20 Giugno 2008
«Il restauro del ponte Serravalle nell'ambito della Riqualificazione paesaggistica delle Forre laviche del Simeto» E' il titolo che il Rotary club Aetna Nord Ovest ha voluto dare alla manifestazione organizzata nel Castello Nelson, domani 22 giugno alle 10. Ad introdurre i lavori e dare il benvenuto, l'attuale presidente Paolo Falanga e l'istruttore distrettuale Luigi Longhitano. Tre gli interventi programmati: - «La progettazione del paesaggio in ambiente mediterraneo» del prof. ing. Antonino Failla, Università di Catania, coordinatore del Master II livello “Progettazione paesaggistica e pianificazione ambientale in area mediterranea” e del “Laboratorio per la progettazione del verde e del paesaggio” (Pro. Ve.Pa.); «Il progetto per la riqualificazione e la fruizione del fiume Simeto nel comprensorio di Bronte» della dott.ssa agr. Lara Riguccio dell’Università di Catania-Scuola Superiore; «La conoscenza del luogo: tra memoria e realtà», dell’arch. Concetta Falanga, Università di Catania, dottoranda di ricerca Dipartimento di Ingegneria Agraria sez. Costruzioni e Territorio. Seguirà quindi la presentazione dei progetti degli allievi del master II livello in “Progettazione paesaggistica e pianificazione ambientale in area mediterranea” arch. Rasha Sayed (Egitto), Arch. Ola Majali (Giordania), Arch. Mostafa Rabea Abdelbaset (Egitto), agr. Imane Bougtoub (Marocco), agr. Fatiha Kannouch (Marocco), geol. Simona Greco (Italia), arch. Eman Abdel Sabour (Egitto), zoologo Nagi Esmaiel (Libia), zoologo Fauzi Saed (Libia), biologo Ettore Petralia (Italia), arch. Hamoda Youssef (Egitto), arch. Hoda Salah Ismail (Egitto), e geol. Antonella Falanga (Italia). Le conclusioni saranno del governatore Rotary del distretto 2110 Sicilia e Malta, ing. Salvo Salpietro, del sen. Firrarello, sindaco di Bronte, e del presidente della Provincia, on. Giuseppe Castiglione. Un ringraziamento particolare il Rotary ha voluto dare al socio maestro Nunzio Sciavarrello «per l'inedita storia che ha raccontato, per i documenti grafici che ha fornito, per gli spunti progettuali che ha suggerito, ed, infine, per la passione e l'attaccamento che da sempre nutre per la sua terra nativa.»
12 Marzo 2008 L'ORGANIZZAZIONE AFFIDATA AL DISTRETTO TAORMINA ETNA
«Premio dell'UE per la conservazione del patrimonio culturale» Si svolgerà fra Bronte e Taormina Il Distretto Taormina Etna, di cui Bronte è il Comune capofila, ha ottenuto l’organizzazione dell’edizione 2009 del “Premio dell’Unione europea per la conservazione del patrimonio culturale”. Il riconoscimento, promosso dalla Commissione europea per la promozione di pratiche di conservazione del patrimonio culturale europeo, è stato assegnato al “Distretto siciliano” dalla federazione europea per il patrimonio culturale “Europa Nostra”, che nell’ultima riunione del Consiglio, tenutosi a L’Aia, dopo aver vagliato attentamente il dossier presentato, ha accettato la proposta che ha sbaragliando la richiesta del Portogallo, che si candidava ad ospitare la manifestazione nella propria capitale Lisbona. Nel rispetto delle tradizioni, che prevedono la presenza del capo dello Stato alla premiazione, a Giugno 2009, nel territorio fra Bronte e Taormina, quindi sarà il Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano a consegnare i premi. “Per questo territorio – dice il sindaco, sen. Pino Firrarello - un’occasione unica, e soprattutto il riconoscimento del lavoro svolto fino ad oggi per far conoscere le caratteristiche di una terra che vanta storia, tradizioni, monumenti e risorse ambientali. Sarà per noi – continua - un onore organizzare un premio che in Europa occupa un posto di assoluto rilievo e solitamente viene organizzato nelle capitali.” Soddisfatto l’Amministratore delegato del Distretto “Taormina Etna” dott. Salvatore Spartà che ha anche redatto l’intero progetto: “Un grande sforzo organizzativo ma nel contempo una eccezionale opportunità per il territorio, afferma. Dal 2002 ad oggi, la cerimonia di consegna dei premi è stata ospitata in alcune tra le più prestigiose capitali europee (Monaco di Baviera, Madrid, Bergen, Stoccolma), riunendo il gotha della cultura europea, i migliori tecnici ed esperti del settore ed i maggiori ideatori e promotori di iniziative culturali”. Ottenuta la nomination adesso parte la corsa per l’organizzazione che il Distretto intende curare alla perfezione. L’edizione 2008 del premio si terrà a Newcastle in Inghilterra, ed è già stata assegnata l’edizione 2010 ad Istanbul.
21 Luglio 2007
2 AGOSTO : «IO …I NEBRODI …E IL CAVALLO» - SECONDA TRAVERSATA DELLA DORSALE DEI NEBRODI Per conoscere il nostro territorio A cavallo sulla dorsale dei Nebrodi La promozione di un turismo ecosostenibile rimane l’obiettivo principale che le Giacche Verdi Sicilia (volontari a cavallo per la protezione civile e ambientale e di solidarietà sociale) insieme ai cavalieri dei Nebrodi si prefiggono con l’organizzazione della seconda Traversata della dorsale dei Nebrodi. Cresce dunque l’attesa per i 50 cavalieri e amazzoni partecipanti che giovedì 2 agosto varcheranno da Maniace la porta dei Nebrodi inoltrandosi nei fitti boschi di roverella e faggio e, attraverso le acque cristalline dei laghi Maulazzo, Biviere e Trearie scaleranno le verdi vette di Montecolla per entrare nel mito del rifugio dell’aquila, per poi riscendere verso il fiume Flascio, soffermandosi in un momento di meditazione e preghiera nel santuario detto delle Tre Verginelle in contrada Acquasanta. Numerosi i comuni delle province di Catania e Messina coinvolti nella tre giorni a cavallo, nel cuore dell’area protetta più verde e incontaminata di Sicilia. «Sarà un itinerario diverso rispetto all’anno scorso - anticipa Anna Spitaleri presidente regionale Giacche Verdi che ha curato personalmente i percorsi, insieme al delegato tecnico regionale Angiv Gino Montagno e agli agenti del corpo forestale - ma non di minore bellezza dal punto di vista naturalistico. Partiranno dal Castello Nelson con il saluto dei sindaci di Bronte (Giuseppe Firrarello), città in cui ha sede l’associazione Giacche Verdi Sicilia, e Maniace (Salvatore Pinzone) e al parroco don Nunzio Galati. La traversata sarà seguita e documentata dalle telecamere con la presenza di giornalisti del settore equituristico e ambientale, tra i quali Nicola Mastronardi, Luigi Ialuna e Marcello Proietto di Silvestro. I cavalieri avranno inoltre al seguito un veterinario di servizio, la dottoressa Maria Dauccia». L’associazione si avvarrà della collaborazione dell’Ente Parco dei Nebrodi che metterà a disposizione un mezzo fuoristrada per il trasporto di viveri e bagagli, del Corpo Forestale che parteciperà con il reparto a cavallo e con mezzi fuoristrada per il supporto logistico e dell’azienda regionale foreste demaniali che metterà a disposizione aree attrezzate e rifugi lungo il percorso. «Il tempo di definire gli ultimi dettagli con il commissario del Parco dei Nebrodi Salvatore Giarratana promotore dell’iniziativa - conclude Anna Spitaleri - e il conto alla rovescia partirà davvero per la tanto attesa seconda edizione della traversata dei Nebrodi a cavallo».
23 Aprile 2007
CARTA TEMATICA CON PERCORSI TURISTICI SULL'ETNA Il Parco apre alle visite guidate Bus navetta all’interno del Parco ma solo dopo un’opportuna sperimentazione Dopo la riunione all'assessorato all’Agricoltura, individuati due possibili percorsi con accesso controllato Questo l’esito del primo incontro effettuato nella sede di Nicolosi del Parco dell'Etna per esaminare la carta turistica tematica, redatta dal geometra Angelo Spitaleri dell’ufficio tecnico del Comune, che unisce beni culturali ed architettonici di Bronte, Maletto e Randazzo, e le richieste del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che intende incrementare la fruibilità del territorio del versante nord-ovest del dell’Etna, attraverso visite guidate autorizzate, nel pieno rispetto della salvaguardia del territorio. A Nicolosi, ospiti del commissario del Parco, ing. Alfredo Scaffidi e del direttore dott. Giuseppe Spina, si sono riuniti il senatore Firrarello, i dott. Antonio Grasso ed Antonino Lo Dico della Forestale ed i tecnici dei 3 Comuni, Angelo Spitaleri, Pippo Bertino ed Enzo Patorniti. Con loro i dott. Giuseppe Panissidi ed Attilio Caldarena. «L’obiettivo immediato – ha affermato in apertura Firrarello - è aprire il Parco con le sue bellezze naturali e storico culturali ad un escursionismo naturalistico organizzato e disciplinato. Per questo è necessario il contributo della Forestale e del Parco cui sono delegati i compiti di promozione e tutela dell’ambiente.» L’assemblea riunita ha condiviso il principio, ma per consentire il transito di bus navetta in maniera regolare bisogna prima di ogni cosa verificare la percorribilità dei tracciati. Sono stati individuati così due possibili percorsi che partono entrambi da Maletto, ritenuta un po da tutti la vera porta del versante nord dell’Etna, ma che raggiunta la pista altomontana si divaricano il primo a sud, verso il rifugio di monte Scavo e la casermetta di Piano dei Grilli a Bronte, ed il secondo a nord, verso la casermetta di monte Spagnolo ed il rifugio Pirao di Randazzo. Individuati i percorsi lo stesso staff tecnico riunito a Nicolosi il 3 maggio prossimo effettuerà un sopralluogo per verificare gli interventi da apportare nelle strade sull’Etna per un transito sicuro dei bus navetta, con il senatore Firrarello che ha chiesto di coinvolgere le scuole in questa sorta di sperimentazione dei primi sentieri guidati nel versante nord-ovest dell’Etna: «Ringrazio il Parco dell’Etna – ha concluso – i tecnici dei Comuni, l’Azienda e l’Ispettorato forestale. Senza il loro lavoro a questo versante dell’Etna sarebbe stata ancora privata la possibilità di far fruire il vulcano nel pieno rispetto dell’ambiente e creare economia legata al turismo. Coinvolgere le scolaresche – ha concluso – è fondamentale sia per far conoscere i rifugi ed il ricco patrimonio ambientale ai nostri ragazzi, sia per promuovere anche il turismo scolastico».
6 Marzo 2007
Si è riproposto a Bronte il convegno svoltosi a Maletto il 23 Settembre 2006. Aveva come tema “Il patrimonio culturale ed ambientale nel versante Nord-ovest dell’Etna” e si era parlato di archeologia, natura ed ambiente, cultura e storia locale; era stata anche l’occasione per presentare i primi risultati di una ricerca che un gruppo di archeologi del dipartimento di archeologia dell’Università inglese di Durham aveva svolto nel territorio di Bronte, Maniace e Maletto. «Bronte sito archeologico interessante per il turismo» Il patrimonio culturale ed ambientale nel versante Nord-ovest dell’Etna CONVEGNO A CURA DEL COMUNE Gli aspetti archeologici, storici e sociali, insieme a quelli vulcanologici e turistici del territorio sono stati trattati in un interessante convegno organizzato dal Comune di Bronte, insieme alla Regione siciliana, alla sede di Bronte e Maletto di Siciliantica e al Club alpino italiano sulle “Nuove scoperte nel territorio di Bronte”. All'incontro hanno partecipato il sindaco Pino Firrarello, l'on. Salvo Pugliese, la dott. Maria Grazia Branciforti, soprintendente ai Beni Culturali di Catania, intervenuta assieme al dott. Umberto Spigo e Francesco Privitera, il neo presidente di Siciliantica, Giorgio Luca, il vulcanologo Giovanni Frazzetta, il dott. Franco Del Campo ed il prof. Franco Schilirò. Il presidente provinciale di Siciliantica, Piero Butera, ha consegnato al sindaco un possibile itinerario lungo il Simeto che tocchi la cartiera di contrada Ricchisgia, i Castelli di Bolo, Torremuzza ed il Castello Nelson, mentre la dott. Branciforti ha assicurato di aver richiesto alla Regione i finanziamenti necessari per iniziare una campagna di scavi in contrada Erranteria, con il prof. Frazzetta che ha evidenziato come la formazione del vulcano spento “Monte Barca” (nella foto a sinistra) risalga a 200 mila anni fa. “Abbiamo messo insieme - ha affermato il sen. Firrarello - le scoperte della Soprintendenza e di Sicilia antica capendo che anche Bronte ha peculiarità archeologiche valide per il turismo”.
6 Maggio 2006
E' stato il battesimo all’area attrezzata di contrada Poggio Monaco La Festa della Montagna "Un ottimo modo per far conoscere il nostro territorio e godere delle sue bellezze" E’ questa l’Etna che vogliono gli abitanti del versante nord ovest del vulcano. Quella che la “Festa della Montagna” organizzata dai Comuni di Bronte e di Maletto, (insieme con l’Ispettorato e l’Azienda foreste demaniali), ha mostrato, ovvero frequentata dai turisti, vissuta e rispettata dalle popolazioni e pronta a dare a questo territorio quel qualcosa in più per far decollare il turismo. Questa mattina, infatti, tanti ragazzi e turisti di ogni età hanno partecipato alla manifestazione, che ha visto dare il battesimo all’area attrezzata che l’Azienda foreste demaniali di Catania ha realizzato in contrada Poggio Monaco nel territorio di Maletto, immersa nel verde di un fitto bosco. Già alle 9 i pullman pieni di turisti e famiglie avevano raggiunto il punto d’incontro. Presenti i sindaci Pino Firrarello e Giuseppe De Luca, i loro assessori e numerosi consiglieri comunali. Presente anche il Parco dell’Etna con il componente del Comitato esecutivo Mario Bonsignore, il comandante della Stazione dei Carabinieri Roberto Caccamo, quello della Guardia di Finanza Carmelo Cicero, i comandanti dei distaccamenti forestali di Bronte e Maniace, Enzo Crimi e Alfredo Lo Presti e Santo Accordino della Azienda forestale. Con loro numerosi ambientalisti come i prof. Giuseppe ed Angelo Ronsisvalle e la professoressa Marisa Vinciguerra. Ma c’è stato chi per godere delle bellezze dell’Etna ha viaggiato tanto come il dott. Giuseppe Morale, la dottoressa Patrizia Valenti, e l’ing. Angelo Trupia. “E’ stata una bella manifestazione – ha dichiarato l’assessore Salvia che ha organizzato il tutto - un ottimo modo per far conoscere il nostro territorio e godere delle sue bellezze, nella speranza che sempre più turisti siano invogliati a visitare i nostri boschi ed i nostri paesi ricchi di storia e monumenti”. “Dobbiamo ringraziare – ha aggiunto il sindaco di Maletto De Luca – l’Azienda e le Guardie forestali se oggi a Maletto esiste quest’area attrezzata che è la vera porta dell’Etna”. Una festa riuscita insomma, come ha sottolineato il consigliere di Bronte, Nunzio Saitta, rimasto fino alla fine, quanto tutti, un pò a malincuore, sono tornati fra il caos delle rispettive città. L’AREA ATTREZZATA DI POGGIO MONACO
Fra i tanti rifugi ed aree attrezzate esistenti sull'Etna e nei boschi dei Nebrodi, quello di Poggio Monaco è il posto perfetto dove trascorrere una giornata fra la natura. Realizzata dall’Azienda foreste demaniali e dal Comune di Maletto non offre solo rustici tavoli e funzionali barbecue, ma anche acqua corrente e servizi igienici utilizzabili anche per i diversamente abili. Un angolo di natura, ad appena qualche chilometro di auto dalla Ss. 284 in contrada Fontana Murata, immerso fra alberi di roverella, leccio e castagno che vale la pena visitare, per poi magari tentare di arrampicarsi sul vulcano. |