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Elezioni comunali del 2015

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Verso le Elezioni comunali del 31 Maggio 2015
 

RASSEGNA STAMPA

LE PRECEDENTI ELEZIONI AMMINISTRATIVE
2010 | 2005 | 2002: 1° Turno - Ballottaggio | 1997 | 1993 | 1989 | 1984
I sindaci di Bronte



19 maggio 2015

Il dopo-Firrarello si decide fra eredi ed ex sodali ora rivali - Il figlio di Castiglione in lista

Lo scettro del Regno del Pistacchio
una diaspora fra i “nipotini” di Pino

Dopo 10 anni di sindacatura. Il presidente del Consiglio candidato della continuità, sfidato dal centrosinistra compatto. Forza Italia punta su un ex Mpa. L’ombra delle intimidazioni al M5S

di Mario Barresi

Bronte. Se fosse davvero uno scettro da cedere per via dinastica, quello del Regno dell’Oro Verde, allora sì che l’erede sarebbe già pronto: Carlo Maria Castiglione, 20 anni (foto a sinistra, ndr BI), studente di Giurisprudenza a Catania. Figlio di Giuseppe, sottosegre­tario all’Agricoltura.

E nipote prediletto di Pino Firrarello. Ras demo­cristiano a cavallo fra gli anni 80 e ‘90, poi fiduciario di Silvio Berlu­sconi in Sicilia, adesso ascoltatissima eminenza grigia Ncd; ma soprat­tutto svariate volte sindaco di Bronte, le ultime due delle quali nel­l’ultimo decennio.

Il limite del doppio mandato - anche qui all’ombra del Vulcano, dove non si muove foglia che ‘u zu’ Pino non voglia - impone però al primo cittadino di passare la mano.

Carlo Castiglione (elezioni comunali Bronte 2015)Ma il principe ereditario («gli altri, Andrea e Paolo, non ne vogliono sapere, Carlo è l’unico che vuole fare politica an­che se io non ero d’accordo», dice il padre, braccio destro di Angelino Alfano) è ancora troppo giovane.

Un Trota gratinato al pistacchio? Uno Squaletto in stile Toti Lombardo?

«Un ragazzo in gamba, molto umile», ribattono i colleghi universitari che condividono l’impegno politico. E così il voto del dopo-Firrarello segna l’esordio del nipotino, già baby-sindaco nel 2007 da alunno della scuola media “Castiglione” durante la penultima sindacatura di nonno Pino, leader di una delle liste che sostengono l’uomo designato alla successione.

«Sono fiero di essere il figlio di Castiglione e il nipote di Firrarello, ma io sono ... io», ha rivendicato il diretto interessato nel corso della presentazione dei candidati. Tutti giovanissimi, messi assieme, uno per uno, personalmente.

Ma Carlo non è solo. Non tanto nel senso del sostegno elettorale (che di certo non gli mancherà), quanto nel legame con la Dynasty brontese. Perché, al netto di sparutissime eccezioni, quasi tutti quelli che vogliono succedere a Firrarello sono suoi “discendenti” politici.

Allevati col bastone e la carota, in un dividi et impera da manuale per mantenere il potere, ma che alla lunga crea aspettative, anche in chi non è all’altezza, difficili da soddisfare. Oggi fieri rivali, ma in un passato più o meno recente alleati, sodali, consiglieri, assessori, vicesindaci di Firrarello. O loro figli. Perché a Bronte, non soltanto in casa di Firrarello e del genero Castiglione, la politica è una questione di famiglia. Basta scorrere gli alberi genealogici delle liste, per rendersene conto.

Il candidato della continuità è Salvo Gullotta, presidente del consiglio comunale nell’ultimo lustro. «S’era pensato di fare le primarie fra un gruppo di potenziali candidati - è la versione di Castiglione - poi però si sono messi d’accordo e hanno scelto Gullotta». Il quale, sussurrano, è anche il prediletto di Firrarello. Una sorprendente coincidenza, che concilia il gradimento dell’uscente con l’autoselezione degli aspiranti.

Gli altri, per la cronaca, erano il vicesindaco Nunzio Saitta e gli assessori Biagio Petralia, Mario Bonsignore e Maria De Luca, oltre che due ex vice del passato, Gigi Saitta e Melo Salvia, pronti a tornare in campo.

Ma il testimone è passato a Gullotta, stimato medico, che parte come favorito. Punta a vincere al primo turno, anche se stavolta - senza Firrarello in prima persona - il ballottaggio è uno scenario possibile. Sarebbe un salto nel buio, un referendum sull’ultimo decennio di storia brontese.



Elezioni 2015

Risultati e candidati, Interventi ed Opinioni,
Galleria del candidato

 

IN QUESTE PAGINE

Graziano Calanna proclamato sindaco di Bronte
Fa festa Calanna, ma anche il "grillino" Russo
Netta vittoria di Graziano Calanna (57,35%)
Calanna straccia Gullotta. Tramontata l‘era Firrarello
A Bronte si è conclusa l’«era Firrarello»
Nel feudo di Firrarello la “sorpresa” Calanna
Il feudo elettorale non esiste più

Niente apparentamenti, piuttosto inevitabili alleanze
Tra Gullotta e Calanna deciderà il ballottaggio

La diaspora fra i “nipotini” di Pino
I propositi dei candidati per i primi tre mesi
Bronte decide il successore di Firrarello
«Solo» 5 confermano la candidatura a sindaco
Il «grillino» Russo tra gli aspiranti sindaci
Nuccio Biuso si candida a sindaco
Il centrodestra lancia Aldo Catania
E' Calanna il candidato scelto dal centrosinistra
Antonio Mazzeo candidato di “Noi con Salvini”
Firrarello: «Lascio un paese migliore»
Un “dopo Firrarello” di fuoco
Pd Bronte lascia spazio al candidato Calanna
Biuso si candida a sindaco
Bronte, il dopo Firrarello

 

Le elezioni si sono svolte domenica 31 mag­gio e lune­dì 1° giugno 2015; la votazione del turno di ballottaggio ha avuto luogo nelle giornate di domenica 14 giugno (dalle ore 8.00 alle 22.00) e di lunedì 15 giugno (dalle ore 7.00 alle 15.00). Cinque i candidati alla carica di sindaco, 240 (in 12 liste) quelli che si sono contesi un posto al Consiglio comunale


 

Ballottaggi in Sicilia

A Bronte Firrarello e Castiglione...

«(...) A Bronte, ancora provincia di Catania, faccia a faccia tra Nuovo centrodestra e Pd.

Strano perché i due partiti discutono di alleanze future e so­li­de in vista delle regionali 2017. Ma Bronte è il regno di Pino Firrarello, oggi leader del Nuovo cen­trodestra con il ge­nero Giuseppe Castiglione, in que­ste ore un po’ in diffi­coltà per l’in­chiesta sul Cara di Mineo che lo vede coinvol­to personal­mente.

Non è da escludere che l’avviso di ga­ran­zia reca­pita­to a Castiglione possa aver appannato il siste­ma di pote­re di Firrarello, già nella Dc catanese, poi espo­nente di Forza Italia e poi ancora nel Pdl Firrarello e Castiglione appoggiano Salvatore Gul­lot­ta; il Pd Graziano Calanna.

L’eventuale vittoria di que­st’ultimo se­gne­rebbe, con molta probabilità, la fi­ne po­litica di Firra­rel­lo. (...)»

(Laura Bercioux, La Voce di New York, 13 Jun 2015)

Tutti devoti tutti? Così dicono, così sembra. Anche se c’è qualche mal di pancia, fra gli uscenti esclusi nella prima, parziale, lista degli assessori. Poi si vedrà; adesso tutti in giro a cercare voti. Seggiole, poltrone, questioni di famiglia. Con Firrarello o contro di lui.

Il leit motiv è dappertutto. Anche nel più accreditato sfidante di Gullotta: Graziano Calanna, giovane avvocato, consigliere comunale da 10 anni. Nell’ultimo quinquennio è stato un fermo oppositore del sindaco uscente.

Ma non è stato sempre così. Perché il padre Nunzio, già deputato regionale e consigliere provinciale, era un fedelissimo di Pino, tanto da fargli da vice nella sindacatura in cui Firrarello stava a Roma per 2-3 giorni a settimana per gli impegni da senatore.

Antonio Leanza (elezioni comunali Bronte 2015)Poi il rapporto si ruppe. Perché il figlio Graziano fece altre scelte trascinando il padre, dicono.

Ma qualcuno sottolinea anche la mancanza di spazio nell’entourage firrarelliano. E così Calanna junior oggi è il candidato di un centrosinistra ricompattato sul suo nome. C’è il Pd. Che l’ha proposto, con il deputato regionale Anthony Barbagallo come sponsor principale, con un doloroso slalom per evitare le primarie.
In ballo c’era anche il segretario locale, Enza Meli, che non l’ha presa benissimo. E gli screzi nei dem sono la riedizione della diaspora socialista, a Bronte. Perché se Firrarello è stato il Don Camillo, per decenni a lui s’è contrapposto (ma talvolta anche alleato), da Peppone, Turi Leanza, sindaco dal 2002 al 2004, che col Psi fu anche vicepresidente della Regione. Suo figlio Antonio (foto a destra, ndr BI), altro aspirante sindaco che poi ha fatto un passo indietro, è fra gli assessori designati dall’altro figlio d’arte Calanna. Che è riuscito a mettere dentro Il Megafono e Sicilia Democratica.

E, in una riuscitissima réunion del centrosinistra, c’è anche l’Udc. Spezzando, così, in casa Firrarello-Castiglione, il patto fra centristi e Udc che altrove ha partorito Area Popolare.

Con un imbarazzato segretario regionale Giovanni Pistorio, sul palco del comizio di presen­tazione - assieme, tra gli altri, a Beppe Lumia - costretto a riconoscere «la statura ammini­strativa dell’amico Pino» per poi sorbire un gelato al bar della piazza assieme all’alleato (a Roma) Castiglione, ora avversario a Bronte.

«Una scelta lineare - rivendica Pistorio - dettata dalla coerenza, perché i nostri consiglieri hanno fatto opposizione negli ultimi anni a Firrarello. La decisione conseguente e fisiologica era appoggiare un candidato opposto a lui».

Non è proprio così, sibilano i sodali del sindaco uscente. Ricordando che l’Aventino anti-Pino scattò dopo la delusione del consigliere dell’Udc, Giuseppe Di Mulo, che aspirava a diventare assessore in un mini-rimpasto.
Perché poi spesso sono le piccole questioni a condizionare le grandi scelte. Come il tradi­mento (politico) che ha molto addolorato Firrarello: quello di Aldo Catania, coccolatissima macchina da voti e presidente del Consiglio firrarelliano, che decise di andare con Raffaele Lombardo. E di sfidare, consumando un rito edipico, il suo padre politico da candidato sindaco (sconfitto) nel 2010.

Adesso Catania, funzionario Asl, già consigliere provinciale con l’Mpa, conosciutissimo e ben voluto in paese, ci riprova.

Sotto l’egida di Forza Italia, con il sostegno dell’ex deputato regio­nale Franco Catania, con alcuni pezzi di autonomisti, tra i quali non c’è l’ex sindaco Mario Zappia, che «stavolta se la guar­da dalla finestra» dicono. E con una mossa niente male: schiera­re, fra gli assessori, Pippo De Luca (foto a destra, ndr BI).

Un’altra pecorella smarrita dell’ovile firrarelliano, ex sindaco di Maletto. Ma, soprattutto, fratello di Maria, assessore uscente di Firrarello designata ora anche da Gullotta. Anche qui una questione di famiglia.

Chi prova ad affrancarsi da questa logica è Nuccio Biuso, ex consigliere dell’Udc, già da un paio d’anni in campagna elettorale all’insegna dell’inversione di rotta.

Dal sindaco in carica ha ereditato ben poco: soltanto un ex assessore, Damiano Ferrara (ma a Bronte è quasi impossibile non essere stati firrarelliani). Da un altro avversario, Catania, ha ereditato il posto nel ufficio ticket e invalidità dell’Asp, che evidentemente porta bene a chi vuoi far politica.

Di Mulo: «Mai aspirato a fare l’assessore di Firrarello»

Da Giuseppe Di Mu­lo, riceviamo e pub­bli­chia­mo: «... deside­ro preci­sare che il sot­to­scritto non ha mai aspi­rato a diventare asses­sore del­la Giunta Fir­ra­rello. Anzi, al con­tra­rio, il sot­toscritto per oltre tre mesi ha rifiu­tato in ma­niera secca ogni invito ad entrare in Giunta.

Anche recente­mente so­no stato solle­citato più volte dal­l’attuale candi­dato sindaco Gullotta ad accettare una cari­ca di asses­sore, ma la mia risposta è stata sempre no, anche se i sodali del senatore, cercano di fare capire altro.
Preciso che non mi sento di essere stato un uomo o un nipotino del senatore Firrarello, ma un alleato serio che ha tentato di tutto affinché dal dialogo e dal con­fronto scatu­risse buona politica e buona amministra­zione. Dal­l’altra parte invece, consumato lo strappo, in questi anni nessuno ha cercato di ricucire».

Invece, il segretario regionale dell’Udc, Giovanni Pisto­rio, precisa «di non avere nessun imbarazzo sulla scel­ta del partito a sostenere la candidatura di Gra­ziano Calan­na, né tantomeno sulla rottura politica con il Nuovo centro­de­stra nella città del pistacchio, visto che la respon­sa­bilità di quan­to successo sicura­men­te va ricercata altrove, so­ste­nendo fortemente le scelte ope­rate dagli amici del­l’Udc di Bronte con a capo Giuseppe Di Mulo».

(Tratto da La Sicilia del 22 maggio 2015)

E poi i grillini. L’unico elemento di autentica novità. Quasi marziani atterrati nella Ducea di Nelson. Una lista di volti nuovi e di attivisti agguerriti, con un candidato sindaco vissuto negli ultimi anni a Roma.

Davide Russo, esperto di progettazione e di fondi europei, promette un totale cambiamento rispetto al passato e una pioggia di risorse comunitarie. Ma a qualcuno non piace. E non solo perché non è conosciuto.
Ben cinque gli episodi di intimidazione denunciati dal Movimento 5 Stelle. All’inizio due dvd di un film porno, “Anni di piombo”, che in mezzo ad amplessi vari ha un inizio e un finale con la stessa scena: un’auto che esplode. Una poten­ziale goliardata erotico-politica, che però ha più di un seguito. Prima una lettera per “scoraggiare” il movimento, che a quel punto chiama la guardia di finanza.

Denuncia non passata inosservata, visto che a stretto giro di posta arriva un altro avvertimento: «Merda chi se la fa con i finanzieri. Loro hanno le pistole, ma noi abbiamo i mitra». Un crescendo che arriva fino a maggio, quando a Russo viene recapitata una busta con dentro un bossolo. Ce n’è abbastanza per organizzare una manifestazione di solidarietà con lo stato maggiore nazionale e regionale dei grillini in piazza. E un comizio in cui, alla presenza del sindaco uscente fra la folla, il senatore del M5S, Mario Giarrusso parla di «collusioni con la mafia» facendo un chiaro riferimento al­l’establishment che non gradisce l’intrusione grillina. Firrarello non la prende bene. E riservandosi querele, chiede (e ottiene) dal prefetto la convo­cazione di un comitato per l’ordine pubblico.

Ed è forse la sicurezza, il tallone d’Achille dell’amministrazione uscente. Se magistrati e forze dell’ordine hanno decimato i boss brontesi, i cittadini lamentano l’ingombrante presenza «di una quindicina di cani sciolti, che tutti sanno chi sono». Furti nelle campagne e nelle abitazioni i reati diffusi e non sempre denunciati. Firrarello, da parte sua, rivendica 198 milioni in 59 opere, l’ultima delle quali è la caserma dei carabinieri inaugurata con emozione ieri.

Il bilancio è fra i più solidi dei Comuni siciliani, grazie anche alle royalties delle perforazioni (2,5 milioni nel 2014) garantiti da una legge promossa dal genero Castiglione quand’era assessore regionale all’Industria. Si punta sul pistacchio, in attesa del consorzio di tutela, e sulla frutti cultura (pere e pesche soprattutto), con la piccola industria tessile in crisi col declino della celebre Bronte Jeans che cuciva per le marche più in voga. Ma è il turismo - con un polo fra Etna, parchi, Castello Nelson e pinacoteca del Collegio Capizzi - il progetto che resta in eredità al prossimo sindaco.

Piero Martello, presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Milano, uno dei figli più illustri di Bronte, legato al paese da attività benefiche e culturali («anche se qui vengo di tanto in tanto», perché la città del pistacchio va presa in dosi omeopatiche»), pensa alle nuove generazioni: «Si deve investire sulla formazione culturale dei giovani, vittime di un finto buonismo che li danneggia. Se fossi sindaco, instaurerei un dialogo continuo con i presidi, stimolandoli a fare sempre di più». Per il giudice Martello una delle priorità è «ricostruire il tessuto civile, la vita di comunità».

Magari ripartendo dalla famiglia. La vera protagonista di queste elezioni. Nelle quali un po’ tutti, per un motivo o per un altro, sono “nipotini” di Pino.

(Mario Barresi su La Sicilia del 19 maggio 2015)



13 Maggio 2015

NELLA CITTÀ ETNEA È CAMPAGNA ELETTORALE

I primi cento giorni di Bronte

I propositi dei candidati per i primi tre mesi

Se lei dovesse diventare sindaco di Bronte, cosa farà nei primi cento giorni? E se non dovesse andare al ballottaggio, chi appoggerà dei suoi avversari che accederanno al secondo turno?

Questi i quesiti rivolti ai cinque candidati alla poltrona di primo cittadino, a poche settimane dalla elezioni amministrative previste per il 31 maggio e l’l giugno. Queste le risposte, collocate in base all’ordine alfabetico degli intervistati.

Nuccio Biuso, 54 anni, impiegato all’Asp3 di Catania, sostenuto dalla lista civica “Biuso Sindaco”:
“Eviteremo gli sprechi per incarichi e consulenze esterne. Valorizzeremo le risorse umane e professionali del personale comunale, elimineremo le spese superflue, i costi della politica relativi al sindaco, agli assessori, al direttore generale e ai consiglieri comunali in modo da abbassare le tasse soprattutto per le famiglie bisognose. Garantiremo la trasparenza e l’accesso agli atti amministrativi da parte dei cittadini, la sicurezza con una maggiore presenza delle Forze dell’ordine in tutto il territorio, attiveremo una task force per l’occupazione giovanile e istituiremo un Consorzio fra Comuni per abbattere i costi di alcuni servizi come la raccolta differenziata. Darò voce a tutti i cittadini per idee, proposte e progetti. Chi appoggerò se non dovessi andare al ballottaggio? Andrò senz’altro al ballottaggio”.

Graziano Calanna, 44 anni, avvocato, sostenuto da Pd, Megafono e due liste civiche (“Guardiamo avanti insieme” e “Tu”):
“La gente ha necessità dei servizi indispensabili, quindi cercheremo di garantire i diritti fondamentali. Riorganizzeremo la macchina comunale, oggi non certamente nelle migliori condizioni, specie in merito alla valorizzazione del personale. Grazie alla recente approvazione del Piano regolatore generale porremo l’attenzione sulla valorizzazione del centro storico. Amministreremo con tutti i cittadini per diminuire il distacco atavico fra il Comune e la gente. La quale sarà messa al centro dell’azione amministrativa. L’ipotesi di non andare al ballottaggio non la prendiamo in considerazione”.

Aldo Catania, 53 anni, 2 figli, impiegato, laureato in fisioterapia:
“Continuerò ad aiutare le famiglie più disagiate attraverso una riduzione della spesa pubblica e una diminuzione delle tasse. Si tratta di un punto qualificante del mio programma attualmente all’attenzione dei nostri esperti. Una priorità sarà riservata all’occupazione giovanile: non sarà semplice, ma credo che con buona volontà e con una buona squadra di assessori potremo affrontare queste problematiche. Un’altra priorità sarà riservata alla valorizzazione del centro storico, uno dei più belli della provincia di Catania, in modo da farne un polo di attrazione turistica. Spero di andare al ballottaggio. In caso contrario valuteremo chi sostenere”.

Salvatore Gullotta, 51 anni, dirigente medico all’ospedale Garibaldi di Catania, presidente del Consiglio comunale, sostenuto dal sindaco uscente Pino Firrarello:
“Faremo un pacchetto di riforme per esentare totalmente quei cittadini che volessero ristrutturare le abitazioni in centro storico. Le agevolazioni riguarderanno gli oneri di urbanizzazione, i costi di costruzione e le tasse sui ponteggi. A questo sarà collegato il Piano di riqualificazione, la valorizzazione del Castello di Nelson, la Carta della salute nei riguardi di chi si ammala (soprattutto i più indigenti); il trasporto pubblico (con l’istituzione di autobus e la realizzazione di pensiline alle fermate), la Città sostenibile, il Piano di efficienza energetica; un progetto per una migliore distribuzione delle tasse comunali con un aiuto alle famiglie deboli. Se non andrò al ballottaggio i cittadini saranno liberi di votare per chi credono”.

Davide Russo, 42 anni, laureato in Economia e commercio, Movimento 5 Stelle, è laconico:
“Il nostro programma prevede soprattutto il lavoro, specie in un momento di crisi come questo. Nel caso in cui non andremo al ballottaggio non appoggeremo nessuno, come prevede lo Statuto del nostro Movimento”.

(Angelo Conti, da L'Informazione - Maggio 2015 -, Periodico di attualità, varietà, sport e costume diretto da Luciano Mirone)



7 Maggio 2015

Cinque candidati alla carica di primo cittadino

Bronte decide il successore di Firrarello

L’ex senatore «azzurro» ha governato il paese per due mandati

Centrodestra in ordine sparso con Gullotta, Biuso e Catania; centrosinistra compatto con Calanna e poi il pentastellato Russo. L'esordiente è solo un candidato messo in campo dal Movimento 5 Stelle. Tutti gli altri aspiranti, invece, possono vantare una consolidata esperienza politico-amministrativa.

Per il successore del sindaco Pino Firrarello, centro destra in ordine sparso con Salvatore Gullotta (Ncd), Nuccio Biuso e Aldo Catania (ex Mpa), centro sinistra compatto su Graziano Calanna (Pd) e, fuori dagli schieramenti, il grillino Davide Russo.

Salvatore Gullotta, 53 anni, medico, dirigente sanitario del «Garibaldi Nesima», Consigliere dal 2005 (Fi) è presidente del Consiglio (Pdl, oggi Ncd) dal 2010. Espressione del gruppo del senatore Pino Firrarello e del sottosegretario Giuseppe Castiglione. Assessori indicati: Nunzio Saitta, Maria De Luca e Giancarlo Luca (vice sindaco, assessore e consigliere in carica). Conta su tre liste civiche: Bronte viva, Noi Bronte, Giovani costruiamo il futuro Bronte sviluppo idee.

Aldo Catania, 53 anni, laurea in Fisioterapia, dipendente Asl a Bronte, vanta una presenza decennale in Consiglio, di cui è stato presidente. Ex firrarelliano, nel 2008 è eletto consigliere alla Provincia (Mpa). È alla sua seconda candidatura a sindaco, dopo quella del 2010. Ha come assessori Franco Catania, l'ex deputato azzurro e Pippo De Luca, ex sindaco di Maletto (forzista, ex firrarelliano, fratello della De Luca di Gullotta). Con lui tre liste: Forza Italia, Io amo Bronte, Il sindaco di tutti.

Nunzio Biuso (detto Nuccio), 55 anni, maturità classica, dipendente Asl a Bronte. Due volte consigliere comunale, è stato anche assessore. Dopo l'Udc è stato con Mpa. Si propone con due assessori, Pina Pagano (responsabile di un patronato) e Tommaso Lupo (ex consigliere, un tempo vicino a Franco Catania), e la lista civica Biuso Sindaco.

Graziano Calanna, 44 anni, avvocato. Consigliere dal 2005 (Pdl), rieletto nel 2010 (Mpa poi Pd), è figlio del più noto Nunzio Calanna, ex deputato regionale socialista ed ex vice sindaco di Firrarello dal 2005 al 2010. Ha nominato assessori Francesco Bortiglio e Antonio Leanza (figlio dell'ex deputato e sindaco Turi Leanza). Quattro le sue liste: Pd-Udc-Futuro e tradizione insieme, Sicilia democratica-Protagonista sei Tu Leanza, Il Megafono-lista Crocetta, Guardiamo avanti insieme.

Davide Russo, 42 anni, laureato in Economia. È alla sua prima esperienza politica. I suoi assessori sono Enrico Greco e Giuseppe Minio. Lo sostiene solo il M5S. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



27 aprile 2015

Due rinunce

«Solo» 5 confermano la candidatura a sindaco

Nuccio Biuso, Graziano Calanna, Aldo Catania, Salvatore Gullotta e Davide Russo

E’ conto alla rovescia a Bronte per la presentazione delle liste in occasione delle elezioni amministrative del 31 maggio e del primo giugno.

Dal 4 maggio i candidati potranno presen­tarle nella segreteria del Comune e avranno tempo fino alle 12 di giorno 6. Fino ad oggi i candidati che hanno confermato la candidatura sono 5.

Il primo ad annunciarla è stato Nuccio Biuso sostenuto dalla lista «Biuso sindaco». 54 anni, impiegato ammini­stra­tivo dell’Asp 3 di Catania, Biuso in passato ha ricoperto la carica di consigliere comunale ed è stato assessore ai Lavori pubblici e alla Solidarietà sociale.Poi in lizza c’è Graziano Calanna sostenuto dalle liste Pd, Megafono e da alcune liste civiche. 43 anni, avvocato, Calanna è da 10 anni è consigliere comunale. Dal 2005 al 2010 è stato presidente della commissione Urbanistica, della quale ha fatto parte anche nel quinquennio successivo, seguendo l’iter che ha portato all’adozione del Prg.

Salvatore GullottaNel centrodestra il candidato è il lombardiano Aldo Catania, impiegato e laureato in Fisioterapia. 53 anni in passato è stato consigliere, vicepresidente e presidente del Consiglio comunale di Bronte. E’ stato presidente dell’Associazione dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e San Teodoro e alle ultime elezioni è stato eletto consigliere provinciale.

Della partita faranno parte anche i Cinque stelle di Beppe Grillo con il candidato sindaco Davide Russo. 42 anni, laureato in Economia, esperto in sviluppo locale, Russo ha ricoperto ruoli di coordinamento a livello nazionale e internazionale per le politiche del lavoro, nella formazione, nell’imprenditoria e nel sociale.

E’ stato infine ufficializzato il candidato sostenuto dal sindaco uscente Pino Firrarello. Si tratta di Salvatore Gullotta (foto a destra), di 54 anni. Dirigente medico all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania è stato consigliere comunale ed è l’attuale presidente del Consiglio comunale.

Hanno deciso di non candidarsi, invece, Antonio Mazzeo del movimento «Noi con Salvini» che in questa campagna elettorale non sosterrà alcun candidato e Gigi Saitta che con il suo gruppo «condividendo alcuni punti programmatici» sostiene il candidato Salvatore Gullotta.

(Tratto da La Sicilia del 27 Aprile 2015)



Sabato 11 Aprile 2015

Il «grillino» Russo tra gli aspiranti sindaci

Davide Russo (Bronte, candidato sindaco 2015)Anche il movimento di Beppe Grillo nella competizione elettorale per le amministrative di Bronte. I rappresentati del Movimento 5 stelle brontese, infatti, hanno scelto il loro candidato a sindaco.

Si tratta di Davide Russo (nella foto a destra) 42 anni, esperto in sviluppo locale.

Russo ha ricoperto ruoli di coordinamento a livello nazionale ed inter­nazionale per le politiche del lavoro, nella formazione, nell'im­prenditoria e nel sociale. Ha ideato e progettato interventi finanziati dal Fondo sociale europeo a sostegno dell'impren­ditoria femminile e giovanile ed ha lavorato in diversi Paesi dell'Ue, in Albania e America Latina.

Minacce per il candidato dei 5Stelle

Incontro urgente con il Prefetto. Le minacce al candidato sindaco Davide Russo creano tensione a Bronte dove potrebbe intervenire il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza
 

Ancora minacce a Davide Russo

Una busta, contenente una lettera intimidatoria ed alcuni proiettili di pistola, è stata trovata nella sua buca delle lettere

Nel 2008 ha partecipato in qualità di co-organizzatore e relatore alla Conferenza Mondiale di Porto Alègre (Brasile) sullo Sviluppo delle Città, Diritto di Citta­dinanza, Governance e Democrazia, Sostenibilità e Città-Rete.

All'età di 22 anni si è trasferito a Roma, dove pur lavorando, si è laureato in Economia. Ci dice di essere orgoglioso delle sue origini e di non aver mai smesso di promuovere l'oro verde di Bronte.

«Ma l'amore chiama all'amore - ci dice - e non è un caso che questo amore mi riporti nuovamente da dove sono partito, grazie al M5S di Bronte. Lavorare per le istituzioni mi ha permesso di apprendere il loro funzio­namento nelle istituzioni locali, di cogliere criticità e di trovare soluzioni innovative per renderle più produttive ed efficaci. Soluzioni per accedere ai fondi comunitari e poterli investire a beneficio del territorio, di chi ci vive e lavora. Bronte ha dei punti di forza ed un grande capitale umano, il saper fare degli artigiani delle donne e degli uomini di Bronte».

(Tratto da La Sicilia dell'11.3.2015)
 


Domenica 22 Marzo 201

Biuso si candida a sindaco

Ex assessore, annuncia di guidare un movimento civico

Nuccio Biuso (Bronte, candidato sindaco 2015)E’ stato il primo ad annunciare la sua candidatura a sindaco di Bronte. Ora Nuccio Biuso lo conferma, comunicando il nome della sua prima lista che lo accompagnerà alle amministrative, ovvero “Biuso sindaco”. 54 anni, impiegato amministrativo dell’Asp 3 di Catania, Biuso in passato ha ricoperto la carica di consigliere comunale ed è stato anche assessore ai Lavori pubblici ed alla Solidarietà sociale (sindaco Mario Zappia).

“L’ho sempre detto - dice confermando la sua intenzione - Mi candido per dare voce ai miei concittadini al di la delle appartenenze politiche. La mia forza è il consenso popolare, perché la gente mi considera uno di loro. Preciso però - spiega - che il progetto è prettamente civico ed ha un solo partito: Bronte. Adesso - aggiunge - bisogna trasferire l’amore e la passione per la mia cittadina nel programma che stileremo con i cittadini brontesi”.

Infatti Biuso, via facebook, ha lanciato lo slogan “100 idee per Bronte con Nuccio Biuso sindaco”. “Non è solo uno slogan - spiega - ma un invito a tutti i brontesi a proporre nuove idee, affinché si stili insieme un programma condiviso e partecipato a misura della nostra cittadina. E sono già tante le idee ricevute e tutte valide. Io - prosegue - ringrazio tutti coloro che lo hanno già fatto e che lo faranno in seguito, contribuendo a programmare il futuro che vogliamo. In campagna elettorale - conclude - magari non organizzerò grandi convention e chissà cosa, ma sto incontrando i cittadini casa per casa, ascoltando le loro necessità. E’ così che deve fare un sindaco: mantenere un rapporto diretto con i suoi concittadini”. (L. S.)

 

18 Marzo 2015

E' Calanna il candidato scelto dal centrosinistra

Graziano Calanna (Bronte, candidato sindaco 2015)Il centrosinistra di Bronte candida a sin­daco Graziano Calanna.

Da 10 anni con­si­gliere, 43 anni, avvo­cato, Calanna è soste­nuto dal Pd, dal Megafono e da alcune liste civiche.

Dal 2005 al 2010 è stato presidente della com­missione Urbani­stica, della quale ha fat­to parte anche nel quinquennio suc­ces­sivo, seguendo l'iter dell'adozione del Prg.

«Ho sempre ritenuto fondamentale - dice - coinvolgere la gen­te nelle scelte, perché .è insieme che si co­struisce quel futuro che tanto timore incute fra i giovani. In Consi­glio sono stato autore di numerose inter­rogazioni e mo­zio­ni finalizzate a richiamare l'at­ten­zione sulla neces­sità di razio­nalizzare i servizi, ridurre la spesa e porre atten­zione alle fasce più deboli. Penso a una Bronte solidale, trasparente e vicina alla gente.

Il programma lo abbiamo in mente - con­clude - ma la ste­sura non è definitiva: ci serve il contributo della gente».

(Tratto da La Sicilia del 18.3.2015)



17 Marzo 2015

Il centrodestra lancia Catania

Aldo Cataniua (Bronte, candidato sindaco 2015)La parte dell'area di centrodestra di Bronte che include Forza Italia ha scelto il suo candi­dato sindaco. Si tratta del lombar­diano Aldo Catania, impiegato di 53 anni, laureato in Fisioterapia.

Il coordinatore territoriale di Forza Italia, Pippo De Luca, che aveva annunciato la propria candidatura, ha deciso di fare un passo indietro. “Abbiamo deciso di sostenere la candida­tura di Catania - dice De Luca - che sarà il sindaco di tutti, all'interno di una coalizione di centrodestra che non si ferma alla classica geografia politica, ma guarda ai problemi della gente. Significativo -conclude De Luca - il fatto che in un panorama esclusivamente di liste civiche, noi a queste aggiungiamo il simbolo del nostro partito e del centrodestra. Perché noi non nascondiamo le nostre origini e le nostre idee”.

Aldo Catania vanta un notevole curriculum politico. In passato è stato consigliere, vicepresidente e presidente del Consiglio comunale di Bronte. E' stato presidente dell'associazione dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e San Teodoro ed alle ultime elezioni è stato eletto consigliere provinciale.

Oltre che da Forza Italia è sostenuto da delle liste civiche, consiglieri comunali e diversi amici, fra cui l'ex onorevole “azzurro” Franco Catania.

“Adesso è ufficiale - dice il neo candidato - Al nostro interno abbiamo discusso apertamente e con serenità. Alla fine ho accettato la candidatura, sostenuto da un cospicuo gruppo di amici che ringrazio. Punterò decisamente a guardare al bene del paese che deve vedere migliorare in tanti aspetti. Certo, - prosegue - oggi siamo molto condizionati dalle scelte della politica nazionale, ma un sindaco ha i margini per poter incidere, guardando soprattutto a diminuire quel tasso di disoccupazione che a Bronte è veramente notevole”.

(Tratto da La Sicilia del 17.3.2015)



Domenica 8 Marzo 2015

Antonio Mazzeo candidato di “Noi con Salvini”

Il giovane imprenditore punta alla poltrona di sindaco. «Siamo aperti a chi si riconosce nelle nostre idee»

Matteo Salvini, dopo Roma, punta a “marciare” anche su Bronte. Per le Amministra­tive di maggio presenta un suo candidato che gareggerà per la carica di sindaco sotto il vessillo del movimento “Noi con Salvini”, fratello gemello della Lega Nord nel centro sud.

 Il candi­dato è Antonio Mazzeo, il sicilianissimo imprenditore di 26 anni (a destra in una foto con Salvini) che nelle scorse elezioni europee ha fatto diventare la Lega nord il primo partito a Maletto, conquistando 230 voti anche nella Città del pistacchio.

«Si, mi candido - dice Mazzeo - Mi candido a sindaco di Bronte per spirito di servizio, ma ci credo tantissimo. A chiedermi di candidarmi sono stati l'on. Attaguile e Salvini. All'inizio io ho mostrato qualche perplessità, ma poi ragionando ho capito che in questa competizione elettorale la nostra presenza era importante».

Antonio Mazzeo, originario di Maletto, abita da tre anni a Bronte, da quando cioè si è sposato e ci fa capire chiara­mente che la sua candidatura fa parte del processo di trasformazione del partito di Salvini da padano a nazionale. «Ormai sono tanti i candidati nei Comuni siciliani - dice - Abbiamo presentato candidati a sindaco a Pedara, e San Giovanni La Punta. Saremo presenti anche a Gela ed a Milazzo e non potevano trascurare Bronte dove chissà che non si vinca. Di conseguenza chi meglio di me può incarnare i valori sostenuti da Salvini».

Per adesso Antonio Mazzeo e il suo movimento faranno corsa a se: «Siamo aperti a chiunque si identifica nelle nostre idee - afferma - ma per adesso siamo da soli». Intanto Mazzeo ci preannuncia che a sostenere la sua candidatura verrà Salvini in persona: «Vedrete verrà a Bronte e farà un comizio per sostenere le nostre proposte per un Sud che cresce e si sviluppa». [Fonte: La Sicilia]



2 Marzo 2015

Bronte, la partita per il prossimo sindaco della città del pistacchio è aperta. I primi nomi e le ipotesi

Firrarello, «Lascio un paese migliore»

Castiglione sindaco? «Non esiste»

Pino Firrarello (sindaco di Bronte 2015)E’ un puzzle che va via via componendosi quello delle candida­ture per il prossimo sindaco di Bronte. In primavera ci sarà la prima tornata senza Pino Firrarello, «il contadino divenuto senatore».

La definizione è sua. Ed è anche il titolo dell’autobiografia. Nessuno si offenda. Intanto, seppur alla spicciolata, pronti i primi competitor.

Nunzio Biuso c’è di sicuro. Nel curriculum una militanza autonomista e un assessorato nel Gabinetto Mario Zappia. In area democratica, il medico Graziano Calanna l’ha spuntata sulla sindacalista Enza Meli.

Fin qui le certezze. Per il resto si tratta di nomi sussurrati.
Circola, ma non è una novità, quello del già citato Mario Zappia, di Gigi Saitta e dell’ex consigliere provinciale Aldo Catania. Si tratta di ipotesi, ma non prive di fondamento o peso. Tuttavia, l’attesa è tutta per l’uomo benedetto direttamente da Firrarello.

«Sarà scelto - riferisce al taccuino di Paesi Etnei Oggi - tra le persone del nostro gruppo. Almeno in quattro o cinque hanno le qualità per fare il sindaco. Sceglieremo tutti assieme».

Il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta?
«Sicuramente ha le giuste competenze e conosce la macchina amministrativa».

Giuseppe Castiglione?
«Non esiste nel modo più assoluto».

Perché così netto?
«Vede, non mi sono ricandidato al Senato a seguito della legge sull’incompatibilità. E se anche Castiglione avesse fatto un pensierino in tal senso, non credo che si voglia dimettere dalla Camera».

Insomma, l’appassiona sapere chi sarà il suo successore?
«Vedo tante candidature di persone che a oggi non hanno idea di cosa voglia dire fare l’amministratore. La pubblica amministrazione è cambiata tantissimo. Anche a seguito del bilancio armonizzato, abbiamo dovuto dialogare tantissimo con il Ministero dell’Economia e la Corte dei Conti».

Ecco, che paese lascia?
«Sicuramente migliore rispetto ad altri comuni siciliani. Sono disposto a fare confronti. Questo non significa che non ci siano problemi. Non abbiamo debiti mentre abbiamo estinto quelli lasciati da altri. Per non pensare poi al milione di euro di pendenze con gli avvocati».

E la Tasi?
«Assieme a Ragusa, siamo l’unico comune a non averla imposta. Guardando anche alla riscossione delle altre tasse, Imu in testa, da noi si paga di meno».
Bronte è solo pistacchio?
«Beh, lo abbiamo portato ai massimi livelli. Non c’è angolo di Europa che non conosca i pistacchi di Bronte. Questo vuole dire che abbiamo aperto un via importante al turismo di un domani che è già cominciato, nell’ultima sagra abbiamo avuto infatti 5.000 persone che hanno voluto visitare il paese».

Ultimamente su Facebook ha pubblicato un lungo elenco di opere realizzate. Uno sfoggio muscolare, non trova?
«Beh, se non fosse che per 70% è già completo, il restante 30% è in fase di appalto».

E chi paga?
«Come accennavo abbiamo avuto ottimi risultati dal bilancio armonizzato, siamo gli unici in Sicilia a farlo, entro i primi cinquanta in Italia. Siamo stati all’avanguardia».

E con l’acqua, c’è gente che lamenta ancora un’assenza durante la giornata?
«Abbiamo già appaltato la Casa dell’acqua, penso che tra qualche settimana possa già essere attiva. Detto questo, il problema idrico a Bronte è costituito dalle tre sorgenti alle quali attingiamo. Nella fonte da cui per quarant’anni ci siamo forniti, si è riscontrato il problema del vanadio. Ma abbiamo trovato delle risorse alternative. Ora dobbiamo definire il sistema di collegamento delle vasche. Ci servono 400 mila euro».

Le dispiace di non essere riusciti a portare l’istituto alberghiero a Bronte?
«Diciamo di no. Non lo abbiamo mai chiesto. Anche per senso di responsabilità. Abbiamo già un’ampia offerta scolastica. Penso al liceo classico, scientifico, artistico, la ragioneria, il geometra e l’alta moda, etc, etc.. In fondo, l’alberghiero lo abbiamo già a Randazzo e a Maniace. Non c’era bisogno di una inutile concorrenza».

La manutenzione stradale non sembra però puntuale...
«Mettiamola così, tra le cose da fare c’è il recupero del centro storico, e non è una novità. C’è poi un progetto energia che deve essere portato a termine. In fine, c’è il problema della ultimazione della Adrano-Bronte. Gli ultimi 4 km sono stati già finanziati. Ormai è tutto nelle mani dell’Anas».

Il distretto tessile è o no una realtà?
«Luci e ombre. Oggi abbiamo alcune realtà davvero di alta moda. Dall’altra c’è un certa crisi di un tipo di confezione».

(Tratto da Paesi Etnei oggi - mensile di inchiesta, attualità, politica, sport e cultura, N. 2, 26 Febbraio 2015) 
 

Mercoledì 18 Febbraio 2015

Amministrative, città in fermento

Già quattro le candidature a sindaco

A fine maggio a Bronte si vota per le Amministrative e la cittadina è in fermen­to. Già da tempo Nuccio Biuso ha annunciato la propria candi­da­tura. 54 anni, impiegato, è sorretto da una lista civica.

Anche Enza Meli, 54 anni sindacalista ha ufficializzato la propria can­di­datu­ra, ma nel centro­sinistra il dibattito sembra aperto. Un nutrito grup­po di so­ste­nitori, infatti, chiede la candidatura del gio­vane avvo­cato Gra­zia­no Ca­lanna, che pre­cisa: «Si è vero. In tanti chiedono un mio impe­gno. Il Pd però ha già fatto il nome autore­vo­lissimo del se­gre­tario di Cir­colo, Enza Me­li, che vanta un largo seguito nel partito e nel paese. Avremo modo di discu­tere, ma l'impe­rativo è uno solo: nessuna spaccatura».

Candidato sindaco è anche Gigi Saitta. 57 anni, impiegato è soste­nuto an­ch'egli da liste civiche: «Con il nostro operato e la oppor­tu­nità dei mer­cati esteri - dice - intendiamo valorizzare il turismo, la cultu­ra, l'agri­col­tura ed il com­mercio, per creare sviluppo ed occu­pa­zione».

Nel centrodestra è il momento della scelta. Pippo De Luca ex sin­daco di Ma­letto e coordinatore della zona di Forza Italia dice di essere candidato sindaco. 54 anni, funzionario dell'Asp 3 precisa: «Io presento la mia can­didatura, ma stia­mo discutendo con altre forze politiche per proporre un unico candidato». Ed uno di questi è il lom­bardiano Aldo Catania molto vicino a Forza Italia. 53 anni, impiegato dell'Asp, in passato è stato con­sigliere e presidente del Con­siglio.

Forti i rumors di una candidatura dell'ex sindaco Mario Zappia che non confer­ma, ma neanche smentisce. Si attende poi il candidato del gruppo politico del sindaco uscente Pino Firrarello che presto sarà ufficializzato.

(Tratto dal quotidiano La Sicilia del 18.2.15)



Bronte, candidati sindaci

L’Informazione per … approssimazione

di Luigi Putrino

L’articolo sulle prossime elezioni comunali, dal titolo «Un “dopo Firrarello” di fuoco. A Bronte possibile scontro Zappia-Castiglione per decidere l’erede del “senatore”», pubblicato su L’Informazione del 14 febbraio 2015, descrive uno scenario politico locale che, allo stato, appare surrealistico.
Nulla di strano, però, che il tempo gli darà ragione e i chiaroveggenti con­sul­tati per l’occa­sione potranno beneficiarne in prestigio e attendibilità.

In politica tutto è possibile, indubbiamente, però riuscire a capire non quel­lo che dice, ma, addirittura, ciò che «sta meditando» il senatore Pino Firra­rello è affare, con tutto il rispetto per L’Informazione, che sfugge anche al paranormale; nel senso che del Senatore è noto il suo carattere poco incline al chiacchiericcio, anche nei “dialoghi” … con se stesso. L’Informazione racconta d’una «bisbigliata» candidatura a sindaco dell’ono­re­vole Giuseppe Castiglione, per fronteggiare quella «probabilissima» dell’ex sindaco Mario Zappia.
Sul conto di Castiglione, inoltre, riferisce che «si parla di una pre­sunta inco­mpatibilità fra le cariche attualmente ricoperte e quella di primo citta­dino.
Avvocati amministrativisti consultati riservatamente dalle parti politiche avreb­bero sciolto la riserva: Castiglione sarebbe eleggibile».

L’attribuzione a degli esperti di diritto di un parere formulato al condizio­nale, appare l’unica giustificazione plausibile riguardo a tanta riservatezza. Su un argomento talmente importante, qual è appunto l’incompatibilità fra la carica di parlamentare nazionale e quella di sindaco di un comune con popo­la­zione infe­riore ai 20mila abitanti, un’attività esegetica conclusa nei termini accennati deter­minerebbe, l’interessato più sprovveduto, ad una sola scelta: cambiare immedia­tamente avvocato.
In Italia, ad onor del vero, trovare una legge che non contrasti con altre non è facile, ma, secondo quanto riferisce L’Informazione, quella sull’incompa­ti­bilità è piuttosto chiara:
«La norma che regolamenta la materia consi­dere­rebbe incompatibile la carica di parlamentare con quella di sindaco solo nei Comuni che superano i 20mila abitanti. Bronte arriva a 19mila e rotti, quindi...».
Quindi sarebbe il caso di compartecipare la novella legislativa, “scovata” da L’Infor­mazione, a quelli del sito internet www.normattiva.it - facilmente consultabile con un computer, un tablet o un qualsiasi smartphone - perché secondo normattiva «le cariche di deputato e di senatore, nonché le cariche di governo di cui all'articolo 1, comma 2, della citata legge n. 215 del 2004, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popo­la­zione superiore a 15.000 abitanti, fermo restando quanto previsto dall'articolo 62 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267» (art. 13, com­ma 3, decreto legge 13 agosto 2011, n° 138, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n° 148, e successive modificazioni). Al momento, quindi, a differenza di quanto riporta l’articolo giornalistico, le cariche di deputato nazionale e sottosegretario di Stato con quella di sindaco di un comune come Bronte, per cui con una popolazione superiore a 15mila abitanti (ancorché inferiore ai 20mila), sono incompatibili.
Tornando agli aspiranti sindaci, L’Informazione descrive un quadro politico centrato su due candidature, legando addirittura la discesa in campo di Castiglione a quella di Zappia. Le cose non stanno così, perché attualmente ci sono altre candidature e tra queste, oltre a quelle date per certe (da parecchio tempo) di Aldo Catania e di Gigi Saitta, vi sono quelle ufficializzate di Enza Meli (Pd) e di Nuccio Biuso; nonché, sempre nel Pd, quella ancora dibattuta di Graziano Calanna e quella quasi tramontata di Antonio Leanza (figlio del più noto Turi).

Si parla anche di una discesa in campo del forzista Pippo De Luca - l’ex sindaco di Maletto formalmente in rottura con l’Ncd locale, contrariamente a sua sorella, la firrarelliana Maria De Luca, che ne è assessore in carica -, ma su questa candidatura, viste le circostanze, un cauto no comment non appare insensato.
Quanto al candidato sindaco dell’Ncd brontese, durante il convegno che si è tenuto lo scorso 31 gennaio nell’auditorium del Collegio Capizzi, il senatore Firrarello, di fronte ad una platea di circa trecento persone, ha escluso implicitamente, tra le altre, candidature a sindaco di familiari e, pertanto, dello stesso Giuseppe Castiglione. Il Senatore, infatti, ha individuato, in quello dei consiglieri e assessori comunali che attualmente lo collaborano, il gruppo dal quale scegliere il candidato dell’Ncd. E il più gettonato, anche per ragioni di natura strettamente pitagorica, continua ad essere l’attuale presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta.
In merito all’oracolo de L’Informazione sulla candidatura di Zappia, invece, pure i non addetti ai lavori hanno inquadrato la recente iniziativa dell’ex sindaco, in favore degli utenti delle poste, in una sorta di attività pre-elettorale, propedeutica ad una sua ricandidatura a primo cittadino, voglia o meno l’interessato confermarla.
Rispetto a quel che riporta L’Informazione, tuttavia, va precisato che Zappia è stato sindaco di Bronte da dicembre 1993 a giugno 2002, non nel periodo 1991-2000. Tale dato ai più non sfugge per svariati motivi, per alcuni dei quali può tornare utile rileggere l’intervento di chi scrive, del 12 febbraio 2014, in occasione delle “dismis­sioni” del vice sindaco di Bronte, Melo Salvia (che - secondo quanto apparso su La Sicilia del 1° febbraio dell’anno scorso - attende ancora di «vedere il quadro politico della primavera 2015», per valutare se ci saranno le condizioni idonee ad una sua candidatura a sindaco).
Per concludere, non si ha motivo di dubitare della buona fede che ha animato l’autorevole e stimato collega giornalista Luciano Mirone, ma la stessa certezza, ogget­tivamente, non si riesce a riporre nelle sue fonti, che nell’occasione non hanno reso un buon servizio ne a L’Informazione ne ai suoi lettori.

Luigi Putrino
Bronte, 18 febbraio 2015

La replica di Luciano Mirone



L'Informazione, 14 febbraio 2015

Un “dopo Firrarello” di fuoco

Possibile scontro Zappia-Castiglione per decidere l’erede del “senatore”

di Luciano Mirone

Una cosa è certa: Pino Firrarello non deporrà le armi dopo il suo mandato di Sindaco di Bronte. Chi pensa a un pensionamento dovuto alle sue settantacinque primavere, e ai dieci anni trascorsi al primo piano del palazzo municipale, si sbaglia di grosso. Il senatore non solo continuerà a far politica, ma vuole e “deve” farlo da leader. Per questo - alla vigilia di una campagna elettorale che si preannuncia incandescente - sta meditando seriamente di calare il vero asso che ha nella manica: il genero Giuseppe Castiglione, deputato nazionale del Nuovo centro destra (Ncd) e sottosegretario alle Politiche agricole del Governo Renzi.

La partecipazione di Castiglione alle prossime amministrative, al momento solo bisbigliata, sta prendendo corpo man mano che salgono le possibilità di candidatura del medico Mario Zappia, incerta fino a poco tempo fa per una possibile nomina (nel frattempo sfumata) come direttore generale dell’Asp3 di Catania, ma data come “probabilissima” oggi.

In merito all’eventuale candidatura di Castiglione si parla di una presunta incompatibilità fra le cariche attualmente ricoperte e quella di primo cittadino. Avvocati amministrativisti consultati riservatamente dalle parti politiche avrebbero sciolto la riserva: Castiglione sarebbe eleggibile.
La norma che regolamenta la materia considererebbe incompatibile la carica di parlamentare con quella di sindaco solo nei Comuni che superano i 20mila abitanti. Bronte arriva a 19mila e rotti, quindi... In ogni caso, sotto la cenere dell’apparente tranquillità cova il “fuoco sacro” di chi - alla spasmodica ricerca del cavillo giusto - consulta codici, articoli, commi, sentenze di Tribunali e Corte costituzionale.

Comunque, è la “quasi certa” scesa in campo di Zappia - sindaco di Bronte dal ‘91 al 2000, un tempo vicino all’ ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo - ad agitare i sonni di Firrarello. Il quale comprende che una eventuale vittoria dell’ex “lombardiano” potrebbe ridimen­sionare una leadership consolidata in trent’anni lungo l’asse Palermo-Roma, con Bronte come rampa di lancio che il senatore non può permettersi di perdere. Specie in un momento magmatico come quello attuale, in cui il partito di Firrarello (Ncd) appare un ibrido schiacciato fra il renzismo rampante e il berlusconismo decadente, ovvero fra un centrosinistra di governo e un centrodestra di opposizione.

A lanciare ufficiosamente la candidatura di Zappia ci ha pensato lo stesso Zappia poche settimane fa con una petizione contro la “condi­zione inaccettabile” dell’Ufficio postale di Bronte. Una iniziativa mirata, in tutta evidenza, a tastare il polso dei suoi concittadini in vista di impegni futuri. Più che una raccolta di firme, in verità, quello di Zappia appare un manifesto elettorale che formalmente denuncia la “condi­zione incivile” dell’Ufficio postale, ma sostanzialmente lancia dei messaggi precisi: “Mario Zappia vuole vivere civilmente”, “la famiglia Zappia vuole risolvere i problemi degli altri”, “non dobbiamo accettare passivamente”, in quanto dobbiamo “mettere da parte la nostra atavica rassegnazione”, perché alla fine “cambiare si può”. E “Mario Zappia ha deciso di farlo”. Ergo: “Il cambiamento dipende da te”.

Una frase, quest’ultima, che, secondo i bene informati, potrebbe essere lo slogan della prossima campagna elettorale.

Messaggi che saranno stati captati dalle antenne del “senatore”, il quale, nei mesi scorsi, quando ancora la partecipazione di Zappia era in forse, aveva pensato di puntare sull’attuale presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, dirigente sanitario all’ospedale “Garibaldi” di Catania.

Ora che la presenza di Zappia si materializza sempre più, Firrarello starebbe cambiando strategia. Adesso bisogna capire se Castiglione è sulla lunghezza d’onda’ del suocero; con chi si schiererà il Pd, dato che a Palermo e a Roma le “larghe intese” sono sempre di moda anche dopo la rottura del patto del Nazareno; e con chi - qualora l’attuale sottosegretario scioglierà la riserva - si schiereranno coloro che fino a ieri erano dati per candidati “quasi ufficiali” alla poltrona di primo cittadino.

(tratto da L’Informazione, periodico di attualità, varietà, sport e costume - Febbraio 2015)



Sabato 27 Dicembre 2014

PER LE AMMINISTRATIVE

Il Pd candida Enza Meli

Sono già due i candidati a sindaco per le elezioni amministrative del 2015. Dopo Nuccio Biuso, anche Enza Meli (a destra in una foto di archivio) ha uffi­cia­lizzato la propria candidatura a primo citta­dino. 54 anni, sindacalista, la Meli è già stata candidata in occasione delle scorse amministrative (sostenuta dal PD e dal PSI).

A renderlo noto è stato il Circolo bron­tese del Par­tito Democra­tico "Livio Casti­glione", di cui la Meli dal 2011 è responsabile. «Il Pd di Bronte "Circolo Livio Castiglione" - scrivono in una nota - ha individuato nel segretario Enza Meli il candidato a sindaco per le prossime elezioni amministrative 2015. Questa candida­tura nasce con l'obiettivo di costruire alleanze con partiti e movimenti della società civile che si riconoscono nell'area politica del centrosi­nistra. La volontà è quella di lavorare a favore di un'azione am­mini­strativa mirata alle esigenze di tutti i cittadini brontesi e non per pochi privilegiati".

"La mia candidatura - ha affermato Enza Meli - è frutto delle scelte del coordinamento del Circolo che ringrazio. Non intendo fare la campagna elettorale contro qualcuno o contro i possibili miei avversari politici, ma proporre un muovo modo di fare politica e una nuova idea ammini­strativa che guardi al futuro, all'uguaglianza fra cittadini e combatta gli sprechi affinché i brontesi paghino meno tasse possibili".

Consigliere comunale di opposizione nel 2005-2010, la Meli nelle pre­cedenti elezioni comunali del 2010 era il candidato sindaco del PD e del PSI (giunse terza con 1.129 voti pari all'8,86%). Nelle elezioni provinciali del 2008, candidata sempre nelle file del PD, prese a Bronte 1.269 voti (1.526 nel Collegio).

(articolo tratto in parte da La Sicilia del 27 Dicembre 2014)
 

 7 Marzo 2015

Pd Bronte: lascia spazio al candidato Calanna

La sindacalista Meli: «Grazie ma faccio un passo indie­tro»

Passo importante del centrosinistra brontese verso le ammini­strative. La sin­dacalista Enza Meli, segretario del Circolo del Pd “Livio Casti­glione”, dopo aver dato la pro­pria disponibilità a candidarsi a sindaco di Bronte, ha deciso di fare un passo indietro e lasciare campo all’avv. Graziano Calanna.
«Ringrazio - ci dice - i componenti e il direttivo del Circolo “Livio Casti­glione” per avermi sempre sostenuto, ma la mia disponi­bilità a candi­darmi a sindaco era subor­dinata al fatto che il centrosinistra brontese avesse un unico can­didato. Bene - conti­nua - l’ipotesi che la candida­tura del giovane avvo­cato Graziano Calan­na ci permet­ta di allargare la coalizio­ne, mi impone di compiere un fermo atto di responsabilità, per­ché non è sempre e solo facen­do i protago­nisti che si fa politica vera e si ricerca il bene della gente, ma anche fa­cendo un passo indietro.
Del resto - con­tinua - anche Calanna è un ottimo candidato e non pote­vamo ancora lasciare il centrosinistra nel dubbio su chi scegliere. Troppo tardi per pen­sare a delle primarie e allora ho deciso di liberare tutti dal­l’empasse. Ringrazio il segretario Enzo Napoli - continua - che mi ha sempre detto di es­sere con me qualsiasi decisio­ne io avessi assunto. Ed allora ho deci­so: faccio un passo indie­tro, in nome dell’unità e di quei valori di soli­da­rietà e sussi­dia­rietà cui il mio partito è promotore e che io sento mie con l’obiettivo di contri­buire a dare a Bronte un’ammi­ni­stra­zione che stia vici­na alla gente».
Probabilmente Enza Meli adesso sarà capolista del Pd a sostegno di Ca­lanna.

(articolo tratto  da La Sicilia del 7 Marzo 2015)

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13 Novembre 2014

Amministrative del 2015

Biuso si candida a sindaco

Il 2015 è l'anno delle elezioni amministrative a Bronte. Per questo la cittadina è già in fermento per scegliere il nuovo sindaco che succederà a Pino Firrarello, che sta completando il suo secondo mandato. Se è immaginabile che in questo momento i diversi gruppi politici o aspiranti amministratori sono al lavoro per definire linee ed accordi, c'è chi ha già deciso di dichiarare apertamente la sua candidatura a sindaco.

Si tratta di Nuccio Biuso, 54 anni, impiegato amministrativo dell'Asp 3 di Catania.

Biuso in passato ha ricoperto la carica di consigliere comunale (nel 2005) ed è stato assessore ai Lavori pubblici e alla Solidarietà sociale nella Giunta guidata dall'allora sindaco Mario Zappia. Nelle precedenti elezioni amministrative (2010) si è presentato in un delle 4 liste che sostenevano la candidatura a sindaco di Aldo Catania (Autonomia Sud) prendendo 222 voti (primo dei non eletti). Le elezioni del 2005 lo avevano visto nella lista dell'UDC con 154 voti.

«Mi candido - ci dice - per dare voce ai miei concittadini al di la delle appartenenze politiche e per mettere in pratica le idee, le proposte e i suggerimenti che da qualche anno ricevo e che spero di ricevere anche dopo le elezioni. La decisione - continua - condivisa da tanti amici, deriva dalla volontà di fornire il mio modesto con­tri­buto alla città, con la passione di sempre. Preciso però - spiega - che il progetto è prettamente civico e ha un solo partito, quello di Bronte. Sono comunque - conclude - aperto a ogni possibile condivisione». [L. S.]

(articolo tratto in parte da La Sicilia del 13 Novembre 2014



4 ottobre 2014

A Bronte è cominciato il dopo Firrarello

Bronte, il dopo Firrarello

A pochi mesi dalle elezioni, diversi nomi accreditati alla successione del senatore

Dopo dieci anni di sindacatura dell’ex senatore, le prossime amministrative (previste in primavera) dovrebbero stabilire chi sarà il nuovo “deus ex machina” della politica locale, e non solo locale. E anche se c’è chi giura che il primo cittadino, in futuro, non occuperà posti istituzionali, appare abbastanza chiaro che un politico di razza come lui non se ne starà con le mani in mano. Certo, di primavere sulle spalle, Pino Firrarello ne ha settantacinque, ma la salute e la verve non sembrano quelle di chi vuol ritirarsi a vita privata. In attesa di conoscere il suo futuro, magari con una intervista, vediamo chi potrebbero essere i possibili candidati.

Unico nome certo, al momento, è quello di Nuccio Biuso, democristiano della prima ora, consigliere comunale e assessore nei primi dieci anni della Seconda Repubblica, e primo dei non eletti alle ultime amministrative in Consiglio comunale nelle liste autonomiste dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Nelle scorse settimane Biuso ha giocato d’anticipo ed è uscito con dei mega manifesti che raffigurano il suo volto e che campeggiano in tutta la città.

Altro nome quasi certo è quello di Luigi “Gigi” Saitta, democristiano di antica data (molto vicino al senatore Firrarello, per passare successivamente con Ferdinando Latteri), vice sindaco e consigliere comunale ai tempi della Prima Repubblica. Dopo un lungo periodo di inattività politica, ha deciso di scendere in campo con una sua lista. Altra possibile candidatura è quella di Aldo Catania, ex consigliere provinciale ed ex presidente del Consiglio comu­nale. Già fedelissimo di Firrarello (tanto da avere militato in tutti i partiti nei quali è stato il senatore), da tempo Catania si è avvicinato a Raffaele Lombardo, di cui alle ultime amministrative è stato espressione come candidato alla carica di primo cittadino.

Terzo nome: l’attuale presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, dirigente sanitario all’ospedale “Garibaldi” di Catania, che potrebbe essere l’asso nella manica di Firrarello per succedere a Firrarello stesso. Pare che il senatore voglia puntare su di lui per dare continuità ad una politica territoriale cominciata alcuni decenni fa. Pare ...

Forza Italia potrebbe optare per Pippo De Luca, fratello dell’ attuale assessore comunale ai Servizi sociali e alla Pubblica istruzione Maria De Luca.

E la sinistra? Il Pd è attraversato da due correnti: una vorrebbe riproporre il modello regionale, con una candidatura di forte impatto che sia espresso dai partiti sinistra-centro che sostengono il Governatore Crocetta; un’altra vorrebbe una candidatura autonoma che potrebbe essere identificata nel consigliere comunale Graziano Calanna.

Ovviamente si tratta di indiscrezioni, alcune delle quali, col passare delle settimane, potrebbero prendere corpo o essere spazzate via. Ma il nome che potrebbe sparigliare le carte è quello di Mario Zappia, stimato medico e sindaco dal ‘91 al 2000, fino a qualche tempo fa vicino all’ ex Governatore Lombardo. Attualmente Zappia è in stand by per una possibile nomina a direttore generale dell’Asp3 di Catania, data per certa alla Regione fino ad aprile, ma congelata successivamente. Se scatterà la nomina, sfumerà la candidatura a sindaco, in caso contrario, potrebbero aprirsi nuovi scenari.

Ma qual’è il bilancio dei dieci anni di Firrarello: Daniele Scalisi, capogruppo dell’Ncd in Consiglio, parla di “ottima gestione”.

“Il Comune - dice Scalisi - come molti Comuni italiani, ha sofferto della crisi economica e della mancanza di risorse finanziarie. Eppure è riuscito a risanare il bilancio e ad assicurare i servizi, oltre ad avere realizzato nuove opere pubbliche. Fra queste - seguita Scalisi - vanno ricordate, l’ammodernamento parziale del tratto stradale Bronte-Adrano, il completamento del mercato orto frutticolo (non ancora in funzione), il nuovo manto in erba sintetica dello stadio comunale, il rifacimento di piazza Spedalieri, la costruzione della caserma dei Carabinieri, la ristrutturazione degli alloggi popolari, la trasformazione dei parcheggi comunali in uffici pubblici.”

Di “disastro” parla invece Salvino Luca, capogruppo comunale del Pd. “La maggior parte delle opere pubbliche - dice - è stata realizzata ricorrendo a un maxi mutuo di circa 5 milioni di Euro. Che dovranno pagare le prossime Amministrazioni, e quindi i cittadini”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giuseppe Di Mulo, capogruppo dell’Udc: “Il primo mandato di Firrarello lo considero discreto, il secondo negativo. I servizi sociali sono partiti in ritardo, la mensa scolastica è stata stroncata. Mancano le risorse, certo; ma siamo sicuri che il sindaco non abbia contribuito a creare certi carrozzoni come gli Ato che hanno messo in ginocchio i Comuni? Una cosa è sicura: l’Udc non farà alleanze future con Firrarello”. (Luciano Mirone)

(tratto da L’Informazione, periodico di attualità, varietà, sport e costume - Ottobre 2014)

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