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Le ultime sulla politica brontese

Da Giugno a Ottobre 2002

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News dei mesi precedenti

2002: Le elezioni a Bronte:
 1° Turno (2002), Ballottaggio (2002), ARS, Senato, Camera, Comunali '97, -  Sindaci e Parlamentari


13 Ottobre 2002

Il Consiglio «fa entrare» Di Francesco e avvia il completamento del Parco Urbano

In meno di una settimana a Bronte il consiglio comunale si è riunito per ben due volte, lunedì e giovedì. All'ordine del giorno diversi punti importanti tra cui la variazione di priorità delle opere pubbliche relativamente al "Parco Urbano" di via Cav. Di V. Veneto e la surroga di un consigliere comunale della lista "Socialisti Riformisti per Bronte", Ernesto Di Francesco, che prende il posto dell'attuale assessore Salvatore Pizzuto.

Riguardo al primo punto il consiglio comunale ha deliberato su proposta della Cdl il completamento di quest'opera così da consegnare nel più breve tempo possibile il tanto atteso "Polmone verde" ai cittadini. Il verde nelle città è molto importante perché rappresenta un miglioramento della qualità della vita anche dal punto di vista della sanità pubblica - ha dichiarato il capo-gruppo della lista "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore (foto a destra). «Gli investimenti vanno fatti - ha precisato - ma è giusto che fin da ora si stabilisca un piano economico per la successiva manutenzione, che mantenga il parco in ottime condizioni ed evitare così spese incerte ed insostenibili».

La Cdl, che in consiglio rappresenta la maggioranza assoluta, ha proposto inoltre di utilizzare i benefici offerti dalla legge regionale n° 16 del 1996 che consente di stipulare una convenzione con l'Azienda forestale che potrebbe occuparsi della realizzazione di alcune opere, sia per il completamento del Parco Urbano che per la manutenzione del Parco del "Castello Nelson". In merito all'occupazione il consigliere di FI Damiano Ferrara, nella qualità di componente della commissione urbanistica, ha dichiarato: «Nelle prossime sedute proporrò lo studio di una iniziativa consistente nel dare un contributo a coloro che ristruttureranno le facciate delle abitazioni del centro storico. Tutto ciò - ha concluso - consentirebbe di rilanciare le attività artigianali locali e al contempo di valorizzare l'estetica del centro». [L. Pu., Giornale di Sicilia]

Nella foto il consigliere comunale Mario Bonsignore, capo-gruppo della lista "Calanna per Bronte".


26 Settembre 2002

Rimpasto nella Giunta

Accontentati gli alleati

Come aveva anticipato il sindaco Salvatore Leanza, a seguito della sostituzione dell'assessore Rosaria Costanzo con il subentrante in giunta Salvatore Pizzuto, ha provveduto alla nuova assegnazione delle deleghe assessoriali. Così alla luce del decreto sindacale n. 56 il vice sindaco Antonino Leanza si occuperà di Servizi sociali e Personale, Antonello Caruso continuerà a curare i Beni Culturali, Turismo e spettacolo, servizi di igiene ambientale e cimiteriali, polizia municipale e viabilità, pubblica illuminazione, verde pubblico e arredo urbano. All'avvocato Alfio Paparo sono state affidati gli affari generali, il contenzioso, i contratti, bilancio e finanze, legalità e trasparenza, carta dei servizi e dei diritti del cittadino. La signora Francesca Reale continuerà ad occuparsi di pubblica istruzione ed edilizia scolastica, nonché di politica dell'infanzia e pari opportunità. Alle attività produttive, al lavoro e politiche giovanili, sport, demanio e sistema idrico integrato continuerà ad occuparsene l'assessore Vicenzo Sanfilippo. Alla "new entry" Pizzuto invece toccherà seguire i lavori pubblici e lo sviluppo economico. Il sindaco infine ha ritenuto di riservarsi le deleghe alla programmazione, urbanistica, protezione civile e sanità.

Come si è appreso pertanto, almeno per il momento, il gruppo delle liste civiche che alle scorse elezioni sosteneva il candidato sindaco Carmelo Indriolo, del gruppo del deputato regionale Franco Catania di Forza Italia, sono rimasti in seno all’amministrazione guidata dall’ex Vice Presidente della Regione. Pertanto la probabile separazione sembra ormai essere scongiurata, visto che sono state assegnate nuovamente le deleghe alla signora Reale e al vice sindaco, che ironia della sorte si chiama anch’egli Leanza. [L.Pu., Giornale di Sicilia]


26 Settembre 2002

Le deleghe assessoriali ridistribuite dal sindaco Leanza

Dopo la nomina del neo assessore Salvatore Pizzuto, il sindaco di Bronte, dott. Salva­tore Leanza, ha ridistribuito le deleghe assegnate ai propri assessori. Vice sindaco rimane Biagio Antonino Leanza, che si occuperà di Servizi sociali e Per­sonale, delega quest'ultima che prima era assunta dal sindaco in persona, il quale adesso si occuperà personalmente del Prg brontese, avendo tenuto per sé l'Urbanistica, la Programmazione e la Protezione civile. Queste le deleghe affidate agli altri assessori: ad Antonio Caruso Beni culturali, Turismo e Spettacolo, Servizi di igiene ambientale e cimiteriali, Polizia municipale e Viabilità, Pubblica Illuminazione, Verde pubblico e Arredo urbano; ad Alfio Maurizio Paparo Affari generali, Contenzioso, Contratti, Bilancio e Finanze, Legalità e Trasparenza, Carta dei servizi e dei diritti del cittadino; a Salvatore Pizzuto Lavori pubblici e Sviluppo socio-economico; a Francesca Maria Reale Pubblica Istruzione ed Edilizia scolastica, Politica dell'infanzia e Pari Opportunità; a Vincenzo Sanfilippo Attività produttive, Lavoro e Politiche giovanili, Sport, Demanio e Sistema idrico integrato. [G. G., La Sicilia

 «Motivazione vaga ed inconsistente»

LA VERSIONE DELL'EX ASSESSORE ROSARIA COSTANZO

(Lettere in redazione, 27.9.2002)

«Ho svolto il mio lavoro di assessore a Bronte con serietà e dedizione»

«Essendo venute meno le ragioni che in origine ne giustificarono la nomina». È questa la motivazione vaga ed inconsistente posta alla base del provvedimento della mia revoca da componente della giunta, del 19 settembre 2002, a firma del sindaco Salvatore Leanza. È fin troppo evidente che un provvedimento di revoca emesso dopo appena tre mesi dal decreto di nomina di assessore nasconde ragioni ben diverse da quelle che il dott. Leanza vorrebbe far intendere ed enunciate nella nota pubblicata nelle pagine della cronaca del 22 settembre 2002.

Ritengo di aver svolto con serietà e dedizione l'incarico d'assessore all'Urbanistica, legalità e trasparenza, nell'interesse della città, grazie anche all'ottimo rap­porto di collaborazione e stima reciproca instauratosi con i dipendenti dell'Ente. I motivi della mia revoca rimangono, pertanto, a tutt'oggi, sconosciuti. Vorrei cogliere l'occasione per esprimere tutta la mia amarezza per il modo in cui il sindaco, a mia insaputa, senza un precedente colloquio chiarificatore, ha proceduto alla revoca della delega affidatami, alla presenza di tutta la giunta comunale e del direttore generale.

Mi sia consentito, altresì, manifestare la più profonda delusione per aver creduto che davvero potesse spirare un vento di cambiamento».

[avv. Rosaria Costanza - ex assessore Bronte]



22 Settembre 2002

A tre mesi dall'insediamento primo cambio della guardia: rottura con Franco Catania?

Leanza «dimette» l'assessore Rosaria Costanzo

In giunta entra il consigliere Salvatore Pizzuto dello Sdi

Presto un rimpasto di deleghe
Piccole manovre, a circa tre mesi dell'insediamento, nella Giunta di centrosinistra guidata dall'ex vicepresidente della Regione Turi Leanza. Al Palazzo comunale di Bronte arrivano un nuovo assessore e due consulenti. Il sindaco ha proceduto infatti alla sostituzione di un componente della sua giunta. Si tratta dell'avvocato Rosaria Costanzo, del gruppo di liste civiche che fanno capo al deputato regionale di Forza Italia Franco Catania. Al suo posto arriva un consigliere comunale "fedelissimo" dell'attuale sindaco, Salvatore Pizzuto dello Sdi (foto a sinistra), che al momento manterrà le stesse deleghe del suo predecessore, precisamente quella all'Urbanistica e Carta dei Servizi.

In Consiglio, al posto di Pizzuto, si appresta così ad entrare Ernesto Di Francesco (foto a destra), primo dei non eletti della lista "Socialisti Riformisti per Bronte", già consigliere comunale nella precedente amministrazione.

«La sostituzione - precisa il sindaco Leanza - si inquadra nel nuovo organigramma del Comune, che è la base fondamentale per dare concretezza e speditezza all'azione amministrativa; e rendere efficiente ed efficace l'attività dell'organizzazione comunale in funzione degli obiettivi che sono stati indicati nel programma che ho presentato agli elettori per il quinquennio amministrativo. Tenendo conto di questo nuovo organigramma - ha aggiunto il sindaco Leanza - procederò ad una nuova distribuzione delle deleghe agli assessori».

Ma la decisione non tarderà a suscitare reazioni, dal momento che la scelta di rimuovere Rosaria Costanzo segna anche una rottura con il deputato di Forza Italia Catania che aveva sostenuto la candidatura Leanza al ballottaggio.

Oltre che in giunta, le novità si registrano anche nella macchina burocratica. Qui Leanza, nel contesto del nuovo organigramma, teso alla riorganizzazione dell'apparato amministrativo del Comune, che tra l'altro comprende delle aree organizzative, settori e unità di progetto, ha provveduto alla nomina di due consulenti. Si tratta dell'avvocato Angela Vecchio, già sindaco di Randazzo e di Benedetto Salanitro, commercialista e funzionario part-time della Provincia Regionale. L'ex amministratore comunale si occuperà dell'attivazione dello "Sportello Europa" e delle risorse finanziarie della Comunità Europea. Il dottor Salanitro invece. si occuperà di bilancio comunale. [L. Pu., Giornale di Sicilia]


22 Settembre 2002

Cambio nella Giunta comunale

Pizzuto subentra all'avv. Costanzo all'assessorato Urbanistica

Cambio di un assessore al Comune di Bronte. Il sindaco, dott. Salvatore Leanza, ha proceduto alla sostituzione dell'assessore all'Urbanistica e Carta dei servizi, avv. Rosaria Costanzo, appartenente al gruppo delle liste civiche che fanno capo alla corrente di Forza Italia dell'on. Franco Catania, con il consigliere comunale dello Sdi, Salvatore Pizzuto, che al momento ricoprirà le stesse deleghe. «La sostituzione - dichiara il sindaco Leanza in una nota - s'inquadra nel nuovo organigramma del Comune che è alla base fondamentale per dare concretezza e speditezza all'azione amministrativa e rendere efficiente ed efficace l'attività dell'organizzazione comunale e in funzione degli obiettivi che sono stati indicati nel programma che ho presentato agli elettori per il quinquennio amministrativo. Tenendo conto di questo nuovo organigramma - ha continuato Leanza - procederò ad una nuova distribuzione delle deleghe agli assessori».

Essendo Pizzuto stato eletto durante le ultime elezioni consigliere comunale, la sua nomina in Giunta, permetterà al dott. Ernesto Di Francesco, di tornare dopo una breve pausa fra i banchi del Civico consesso. Quello della sostituzione dell'assessore Costanzo non è l'unico provvedimento attuato dal primo cittadino brontese. Sempre nel contesto del nuovo organigramma, teso alla riorganizzazione dell'apparato amministrativo del Comune, che tra l'altro comprende delle aree organizzative, settori e unità di progetto, Leanza ha provveduto alla nomina di due consulenti. Si tratta dell'avv. Angela Vecchio, sindaco di Randazzo nel quadriennio dal '94 al '98, che si occuperà dell'attivazione dello sportello Europa e delle risorse finanziarie della Comunità europea e del dott. Benedetto Salanitro, commercialista e funzionario part time della Provincia regionale di Catania, il quale si occuperà di bilancio. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



11 Settembre 2002

Nuovo staff per sindaco e Giunta

Il sindaco Salvatore Leanza, ha nominato il nuovo segretario generale, l'avvocato Massimo Gangemi, in servizio dal 2 settembre, ed al quale è stato conferito anche l'incarico di direttore generale del Comune. La Giunta municipale, modificando il precedente regolamento comunale dei servizi, ha istituito l'Ufficio di staff del sindaco composto da personale tecnico-politico con il compito di verificare l'attuazione del programma politico-amministrativo e di armonizzare l'attività comunale con le reali esigenze della collettività.

Il nuovo organigramma del Comunale di Bronte, teso alla riorganizzazione dell'apparato amministrativo e funzionale alle attività di indirizzo politico svolte dal sindaco e dalla Giunta comunale, si compone di quattro aree organizzative, l'area amministrativa-contabile, l'area socio-economica, l'area tecnica e l'area della vigilanza. Accanto a queste quattro aree tradizionali sono stati istituiti altri settori, le «unità di progetto», diretti da funzionari comunali o da consulenti esterni, che hanno il compito di sviluppare idee progettuali e programmi specifici in alcune materie che l'amministrazione comunale ritiene di particolare importanza strategica. Le «unità di progetto», istituite, ed i cui responsabili saranno alcuni interni ed altri di nomina esterna, con il coordinamento del direttore generale, sono cinque, l'Ufficio «politiche comunitarie e sviluppo locale», l'ufficio «Patrimonio e Demanio», l'ufficio «Distretto artigianale industriale», l'Ufficio «Bronteventi» ed il servizio di Protezione Civile.

E' stato infine istituito il Consiglio di direzione composto dai responsabili delle Aree e delle unità di progetto che è presieduto dal d. g. e che ha il compito primario di attuare il Piano esecutivo di gestione ed il piano dettagliato degli obiettivi indicato dall'Amministrazione.



IL RICORSO CONTRO L'ELEZIONE DI SALVATORE LEANZA A SINDACO

24 Agosto 2002

Rigettato il ricorso di Nunzio Calanna, avversario alle elezioni

Il tribunale conferma Leanza sindaco

Ieri pomeriggio la Prima Sezione Civile del Tribunale ha rigettato il ricorso che l'avvocato Nunzio Calanna, candidato per la carica di primo cittadino della Casa delle Libertà alle ultime amministrative, aveva presentato in merito alla elezione a sindaco di Bronte dell'ex assessore regionale socialista Turi Leanza.

Secon­do l'onorevole Calanna l'attuale sindaco era incandidabile in quanto nel gennaio del 1998 aveva patteggiato la condanna a un anno, due mesi e cinque giorni, davanti al giudice del Tribunale di Messina, per il reato di "concussione" commesso durante il periodo che ricopriva la carica di assessore regionale. Ma i giudici del Tribunale di Catania non hanno accolto il ricorso.

C'è da dire che la sentenza di patteggiamento, all'epoca in cui Leanza ha commesso il fatto, non era equiparata a sentenza di condanna (cosa invece stabilita dal legislatore nel '99, con la legge 475 del 13 dicembre). E su questo avevano puntato i difensori di Leanza. Ma per le motivazioni effettive occorrerà attendere il deposito della sentenza. Il Tribunale ha rigettato anche l'eccezione di incostituzionalità della predetta legge, avanzata dai professori Michele Alì e Giovanni Pitruzzella, legali di Calanna. L'ex Vice Presidente della Regione Turi Leanza, assistito in aula dal professore Pietro Paterniti, sod­disfatto dell'esito ha commentato: «Sono contento del verdetto dei giudici... Ritengo la vicenda chiusa e da domani riprenderò a lavorare con la mia giunta, così come ho fatto finora. Con la speranza di ricevere collaborazione, o un'opposizione costruttiva, da parte degli avversari politici, per il bene di Bronte».

Dall'altra parte la decisione dei giudici non ha turbato più di tanto l'onorevole Calanna il quale ha dichiarato: «Prendo atto e rispetto la decisione del tribunale e resto in attesa che la sentenza venga depositata per conoscerne le motivazioni. Ribadisco comunque l'intento meramente politico del ricorso». Nessun accenno dunque su un eventuale ricorso in Appello prima di aver preso visione degli atti. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



23 Agosto 2002

Ore decisive per il Comune di Bronte

Oggi si discute in Tribunale il ricorso al sindaco Leanza

Questa mattina presso il Tribunale civile di Catania si consuma una coda delle ultime elezioni amministrative di Bronte che hanno visto l'attuale sindaco, dott. Salvatore Leanza vincere al ballottaggio contro il candidato della Casa delle Libertà, avv. Nunzio Calanna. Quest'ultimo, infatti, ha presentato ricorso al Tribunale civile di Catania che ha dichiarato l'urgenza della controversia, fissando per oggi alle ore 12 la prima udienza. Secondo Calanna, che ha dichia­rato di aver presentato ricorso meramente per motivi politici, Leanza non poteva candidarsi alle elezioni in quanto nel gennaio del 1998 è stato condan­nato per il reato di concussione dal Tribunale di Messina per fatti accaduti quando questo ricopriva la carica di assessore regionale alla Cooperazione.

Davanti al giudice Leanza patteggiò la pena con il consenso del Pubblico ministero, e fu condannato ad un anno, due mesi e cinque giorni di reclusione, concesse le attenuanti del risarcimento del danno. Secondo Calanna tutto ciò impediva oggi a Salvatore Leanza di candidarsi, anche se la condanna è stata ottenuta con sentenza di patteggiamento.

Sarà quindi il giudice della prima sezione collegiale del Tribunale a decidere se Calanna ha ragione o meno. Il dott. Salvatore Leanza, ha preferito rimandare ogni dichiarazione a dopo il pronunciamento del giudice e della lettura della sentenza. Intanto in paese questo è sicuramente la notizia del momento. La fiducia esteriore dimostrata da entrambe le parti lascia molti dubbi ed incertezze sull'esito finale che i brontesi, inutile dirlo, aspettano con ansia. Cosa accadrà in entrambi le ipotesi? Nel caso in cui il giudice non dovesse riconoscere le tesi sostenute nel ricorso, Leanza continuerà il fare il sindaco e probabilmente la discussione si sposterà in Appello. Differentemente se quest'ultimo dovesse vincere, molto probabilmente la Città del pistacchio dovrà ritornare alle urne per eleggere nuovamente il suo primo cittadino. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]

7 Settembre 2002

Leanza vince la scommessa politica

Quando la Giustizia...

Il Tribunale di Catania rigetta il ricorso presentato da Calanna

Salvatore Leanza, attuale sindaco di Bronte, resta alla guida dell'amministrazione comunale perché la Prima Sezione Civile del Tribunale di Catania ha rigettato, in toto, il ricorso contro la sua elezione a primo cittadino, presentato dal suo avversario politico, Nunzio Calanna

Si chiude così una controversia giudiziaria che ha tenuto con il fiato sospeso quella parte di cittadini brontesi che aveva eletto, a sindaco della città del pistacchio, il socialista Salvatore Leanza (sostenuto dalla coalizione politica di centro-sinistra e da alcune liste civiche), con circa mille voti di differenza, nelle elezioni di ballottaggio contro l'ex deputato socialista Nunzio Calanna (sostenuto dal blocco politico della Casa della Libertà).

Dopo l'elezione, l'avv. Calanna aveva presentato un ricorso presso il Tribunale di Catania, con il quale si chiedeva l'annullamento dell'elezione a sindaco del dott. Salvatore Leanza perché, come si legge nel ricorso medesimo, non poteva candidarsi in quanto nel 1998 aveva ottenuto una sentenza di patteggiamento dal Tribunale di Messina.

Questo ricorso, come detto, è stato rigettato dai giudici del Tribunale di Catania, perché la sentenza di patteggia­mento, così come sostenuto in udienza dall'Avvocatura dello Stato e dal Pubblico Ministero, è equiparata a condanna dopo l'entrata in vigore della legge nazionale n. 475 del 13 dicembre 1999. Il Tribunale ha anche rigettato l'eccezione di incostituzionalità della sopradetta legge 475/99 avanzata dai legali di Calanna, prof. Michele Alì e prof. Giovanni Pitruzzella di Palermo.

Quindi Leanza resta nella sua carica di primo cittadino di Bronte, ottenendo nei confronti del suo avversario, dopo la vittoria sul piano politico per averlo battuto al ballottaggio, anche quella giudiziaria.

«Sono contento del verdetto dei giudici - dichiara l'ex vice presidente della Regione Salvatore Leanza, che è stato assistito dal prof. Pietro Paterniti - i quali hanno rigettato il ricorso presentato da Calanna ritenendolo privo di fondamento sul piano giuridico. A questo punto ritengo chiusa la vicenda e quindi continuerò, insieme ai componenti della Giunta, a lavorare, come ho fatto sin dal primo giorno in cui mi sono insediato, per il bene del Comune, sperando di non subire altri intralci ma solo collaborazione o opposizione costruttiva da parte dei consiglieri comunali e dagli avversari politici». [Fonte: Gazzettino di Giarre]


1 Agosto 2002

C'è un nuovo ricorso contro l'elezione a sindaco di Salvatore Leanza

Dopo un primo tentativo di far dichiarare ineleggibile Turi Leanza, fatto all'indomani dell'elezioni comunali, un nuovo ricorso contro il neo sindaco di Bronte è stato presentato al Tribunale di Catania. Ancora una volta si sostiene la mancanza dei requisiti necessari per candidarsi, per aver in passato Leanza patteggiato una pena che secondo i ricorrenti equivale a una condanna.

E' stato presentato dall'avv. Nunzio Calanna, candidato sindaco della Casa delle Libertà e avversario di Turi Leanza nel turno di ballottaggio del Giugno scorso. Lo ha reso noto lo stesso Sindaco di Bronte in occasione della presentazione ufficiale di "BrontEventi", il calendario delle manifestazioni che secondo l'amministrazione comunale di Bronte, con in testa Salvatore Leanza, dovrà servire ad avviare il risveglio culturale e turistico della nostra città. Il ricorso, presentato anche contro il Prefetto di Catania, che aveva ratificato l'elezione a sindaco, sarà discusso martedì 23 Agosto prossimo.

In merito, ecco cosa rispose Turi Leanza il 12 giugno in un'intervista fatta alla Sicilia all'indomani della elezione:

Ma adesso vogliono rifilargli una polpetta avvelenata perché è stato presentato un ricorso per invalidare la sua elezione, avendo fatto a suo tempo un patteggiamento che per legge equivale ad una condanna. Il pretore di Bronte Bellanova s'è visto perciò depositare sul tavolo la spinosa questione che avrebbe trasmesso al prefetto di Catania. Cosa accadrà? Replica Turi Leanza: «Preciso che la legge che equipara il patteggiamento ad una condanna è del 13 dicembre del '99, mentre io il patteggiamento lo feci parecchio tempo prima e nessuna legge può essere retroattiva. Quindi sto tranquillo, la mia elezione è pienamente legittima».



Emergenza acqua a Bronte

7 Settembre 2002

Emergenza idrica. Per quattro giorni, fino a giovedì, rubinetti a secco e certe volte è mancata l'illuminazione serale. Le proteste degli abitanti

Bronte, un quartiere senz’acqua

Grande sete per la gente di San Vito

Il quartiere e la chiesa di S.VitoL'emergenza idrica per Bronte è diventata oramai un incubo. Ancora oggi insiste nella cittadina etnea una precaria condizione relativa alla fornitura del servizio pubblico. Da lunedì scorso fino a giovedì, infatti, un intero quartiere è rimasto senz'acqua. Un periodo che si va ad aggiungere al precedente di inizio estate quando per quattro giorni consecutivi molte zone rimasero senza fornitura idrica. Questa volta a pagarne le conseguenze è stato il quartiere San Vito. Uno dei quartieri con maggiore densità di popolazione che vede la presenza di numerosi anziani e bambini. Le lamentele fra la popolazione non sono indifferenti e non bastano certamente le sole rassicurazioni degli amministratori a provvedere all'igiene della famiglia.

«Si pensi - hanno sottolineato alcuni abitanti, che oltre alla mancanza dell'acqua in questo quartiere c'è stato un periodo in cui la sera non venivano accese neppure le luci dell'illuminazione pubblica». Per cui non solo senza acqua, anche senza luce. A quanto sembra pertanto non sono state sufficienti le misure fin qui adottate dall'amministrazione comunale per garantire l'acqua almeno a giorni alterni. Nonostante la razionalizzazione della distribuzione l'intera utenza non viene soddisfatta "regolarmente" dal servizio pubblico, con gravi ripercussioni anche sotto il profilo economico. Altro inconveniente invece riguarda la tubazione sporca a seguito della immissione nella rete idrica dell'acqua della sorgente di "Piano dei Grilli", anche se attualmente non viene più immessa nella condotta. Non è impresa difficile, infatti, raccogliere l'acqua che esce dai rubinetti e vedere decantare sul fondo detriti di varia natura. Ma anche in sede di Consiglio si è già discusso di questa gravosa situazione e molti cittadini si chiedono se almeno dopo le ferie qualcuno tornerà ad impegnarsi su questo fronte. [L. Pu., Giornale di Sicilia]
 

Un problema irrisolto da secoli!

1883: L'acqua a Bronte

Così scriveva don Gesualdo De Luca nel 1883

Padre Gesualdo De Luca«E’ grandissimo questo nostro bisogno. (…) L’abbondanza dell’acqua potabile è cosa capitalissima in un popoloso Comune. Se n’è parlato sempre in ogni gravissima penuria; se n’è abbandonato il pensiero, caduta la pioggia.

Anni addietro se ne favellò con serietà, e s’ideava di trasportarne gran copia dalle copiose sorgive scorrenti nei boschi, anche affrontadovi somma spesa; non più se ne parlò. Mi sia concesso dirne qualche cosa. Non è duopo condurla da sì lungi e con tanta spesa, chè l’abbiamo in casa.

In Canalaci a fior terra scorre una buona vena di acqua, (…) il pozzo Salice, il grande pozzo della piazza, del piano della Catena, di S. Sebastiano, del pozzetto, dell’Annunziata, del cotogno… (…) Ma donde prendersi i quattrini pei trafori e pozzi pubblici? … aggiungendo un balzello di consumo sui generi vittuali, ed una questua presso i cittadini.  (…)

Operandosi con prestezza, quanto si darebbe per la spesa dei pozzi e dei trafori, si risparmierebbe nell’anno stesso, scemando il gravoso prezzo dell’acqua, e bevendo limpida acqua, non liquido fango. Adunque s’incominci dall’estate veggente, ed in poco spazio di tempo il paese sarà ricco di acqua potabile.

(Gesualdo De Luca, Storia della Città di Bronte, Tipografia di San Giuseppe, Milano 1883, pag. 427)


1900: "Conduttura dell'acqua potabile in Bronte"

Una relazione del sindaco Placido De Luca del 1900

Nella foto a destra la copertina di una Relazione presentata il 28 settembre del 1900 dal sindaco Placido De Luca (foto a a sinistra) al Consiglio comunale tratta dell'annoso problema (così lo definiva) di avere l'acqua potabile nelle case brontesi, delle ricerche di sorgenti adatte fino ad allora fatte nel territorio e delle varie proposte tecnico-economiche ricevute dal Comune sulla ricerca d’acqua nel territorio, lo scavo di pozzi o gallerie e la posa di condutture per l’approvvigionamento idrico di Bronte.

Fra le diverse proposte ricevute dal Comune e illustrate dal Sindaco citiamo quelle di portare a Bronte l’acqua delle piccole sorgenti di Foresta Vecchia e Grappidà, o di scavare pozzi nella sciara a tre Km sopra la Stazione della Circumetnea o in Contrada Colla, di portare a Bronte l’acqua delle sorgive Nocera e Cucchiaro nell’ex Feudo Solazzo in Territorio di Tortorici, o prelevarla dal sotto alveo del torrente Flascio in territorio del Comune di Randazzo.

Pochi anni dopo sebbene – come si legge in una altra relazione del 1869 citata dallo stesso Sindaco - le sorgenti fossero a livello troppo basso e l’acqua dovrebbe quindi elevarsi meccanicamente di oltre 150 metri e sebbene di difficile espropriazione stante i gravi e molti interessi agricoli ed industriali che si dovrebbero turbare si scelsero le sorgenti del Biviere di Maniace iniziando col Duca Nelson una vertenza decennale che si concluderà solo nei primi anni del 1930.


Sul "problema acqua" a Bronte vedi anche

- cosa scriveva "U Trabanti" nel 1910 e

- le opinioni contrastanti sull'Emergenza vanadio (Bronte, acqua inquinata - Gli Esperti a Confronto)
- L'emergenza idrica esplosa a Bronte



21 Agosto 2002

E' POLEMICA

Consorzio Ato, eletti i vertici

Nominati Cda e revisori dei conti ma 18 Comuni contestano le elezioni: “Logiche spartitorie”

L'assemblea del Consorzio ambito territoriale ottimale, lo strumento individuato dalla legge Galli per una moderna organizzazione e gestione del servizio idrico integrato, che si è riunita ieri mattina, ha votato ed eletto i componenti del consiglio d'amministrazione e dei revisori dei conti. Del Cda fanno parte, oltre al presidente della Provincia, Nello Musumeci, membro di diritto, Salvatore Cristaldi, assessore provinciale all'Ambiente, Umberto Scapagnini (sindaco di Catania), Angelo Rosano (assessore comunale di Catania), Fabio Mancuso (sindaco di Adrano), Vincenzo Sanfilippo (sindaco di Viagrande). Sebastiano Nucifora (sindaco di Fiumefreddo), Giuseppe Failla (sindaco di Paternò), Giuseppe Grasso (sindaco di Castel di Judica), Paolo Sessa (sindaco di Milo), Gaetano Bonfiglio (primario ospedaliero). L'assemblea, composta dai rappresentanti dei 58 Comuni della provincia ha, inoltre, eletto vice presidente dell'assemblea Guido Costa, sindaco di Tremestieri Etneo. Il voto è proporzionale in relazione alla parte di capitale sociale che sarà sottoscritto. Il Comune di Catania lo deterrà nella misura del 26%, la Provincia del 15%, Acireale del 3,9, Paternò del 3,7, Misterbianco del 3,5 e Caltagirone del 3%. I revisori dei conti sono: Giuseppe Ursino, Angelo Attaguile e Carmelo Blancato. (…)

Ma si levano anche alcune voci discordanti. Sono quelle degli amministratori di diciotto Comuni: S. Agata li Battiati, Calatabiano, S. Alfio, Mirabella Imbaccari, S. Cono, S. Michele di Ganzaria, Giarre, Bronte, Maniace, Mineo, Caltagirone, Mazzarrone, Milo (il cui sindaco però risulta tra i componenti del Cda), Zafferana, Grammichele, Biancavilla, Scordia e Militello, che in un documento congiunto contestano le nomine effettuate «ricalcando vecchie logiche di arroganza spartitoria e senza una definizione di criteri preventivamente dibattuti e condivisi». Inoltre, si legge nella nota, «non si è tenuto conto della rappresentatività dei singoli territori».
Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 dicembre, data entro la quale i Comuni dovranno far pervenire eventuali osservazioni in merito al Piano d'ambito che è stato già consegnato, il 23 dicembre si dovrebbe arrivare alla sua definitiva approvazione. [La Sicilia]



21 Agosto 2002

Bronte, ok all’“Ato di Catania” dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Bronte, coordinato dal presidente, Aldo Catania, dopo la relazione dell'assessore Vincenzo Sanfilippo, ha approvato l'adesione all’«Ato di Catania» (Ambito Territoriale Ottimale) numero 2, relativamente alla organizzazione ed alla gestione del servizio idrico integrato, ovvero l’insieme dei servizi pubblici di protezione, captazione, adduzione e distribuzione delle acque utili per gli usi civili, di fognatura, di depurazione e di riuso delle acque reflue. L'assemblea consiliare brontese, inoltre, dopo l'insediamento del commissario ad acta Cosimo Africano, nominato dalla Regione siciliana, ha approvato lo statuto del Costituendo consorzio con la relativa convenzione, delegando il sindaco, Salvatore Leanza, alla stipula della convenzione ed alla conseguente costituzione del consorzio. A Bronte il problema della mancanza di acqua nei rubinetti è particolarmente sentito.

L'acqua fornita dal pozzo di Ciapparazzo utilizzata sia dal Comune sia dall'Acoset per rifornire i paesi del versante sud ovest del vulcano, d'estate non è sufficiente ad assecondare le richieste della gente; Cosi il neo sindaco Leanza, appena insediato, ha approntato un progetto che ha visto dividere il paese in due precise zone, rifornite di acqua a giorni alterni, garantendo l'approvvigionamento idrico presso l'ospedale e nei punti di maggiore necessità. [Gaetano Guidotto, La Sicilia]



20 Agosto 2002

Emergenza idrica, il Comune aderisce all'“Ato”

Il Consiglio Comune di Bronte ha deliberato lunedì scorso l'adesione alla costituzione dell'Autorità d'Ambito per l'Ambito Territoriale Ottimale n° 2 (Ato di Catania) relativamente alla organizzazione ed alla gestione del servizio idrico integrato, cioè l'insieme dei servizi pubblici di protezione, captazione, adduzione e distribuzione delle acque ed usi civili, di fogna­tura, di depurazione e di riuso delle acque reflue.

Il Consiglio Comunale di Bronte, a seguito anche del verbale di insedia­mento del commissario ad acta Cosimo Africano, nominato dalla Regio­ne per la inadempienza del civico consesso brontese, ha approvato lo statuto del costituendo consorzio con la relativa convenzione dele­gando il Sindaco Salvatore Leanza, nella qualità di legale rappresentante dl­l'Ente, alla stipula della convenzione ed alla conseguente costituzione del Consorzio. Il Consiglio presieduto da Aldo Catania, ha votato alla unanimità con una sola astensione, dopo la relazione dell'assessore Vincenzo Sanfilippo.
Sull'argomento del1'approvvigionamento idrico potabile del Comune di Bronte si sono svolte due sedute del Consiglio Comunale dopo il suo insediamento ed in atto l'erogazione dell'acqua, a seguito di apposita ordinanza sindacale, avviene a giorni alterni. (Giornale di Sicilia)



18 Agosto 2002

Seduta per l'acqua

Nuovo consiglio comunale domani sull'emergenza idrica

Giunge a quasi un mese dalla precedente un'altra seduta straordinaria del consiglio comunale, convocata dal presidente del consiglio Aldo Catania per domani sera alle 19. All'ordine del giorno figura un punto relativo alla gestione del servizio idrico. I consiglieri infatti sono chiamati a discutere sull'adesione all'ATO (Ambito territoriale ottimale) promosso dalla Provincia. Un aspetto fondamentale riguarda la decisione di aderire al progetto in forma consorziata o convenzionata. Le due diverse proposte saranno illustrate e approfondite durante la seduta. In merito alla carenza d'acqua che ancora oggi si ripercuote negativamente sulla vita dei cittadini brontesi invece, qualcosa comincia a muoversi: l'amministrazione ha fatto immettere nella condotta idrica cittadina l'acqua della sorgente di "Piano dei Grilli". Ma alla fornitura a singhiozzo, già predisposta a giorni alterni ed ore sconosciute, si è aggiunto l'inconveniente dell'arrivo di acqua con la presenza di vari detriti. Per cui dai rubinetti sgorga acqua che non solo non è potabile, ma è anche visibilmente sporca.

Precedentemente l'amministrazione aveva approntato anche un piano mirato a contenere gli sprechi, con il distacco temporaneo delle utenze servite dall'acquedotto comunale e collocate nelle campagne fuori da cento metri del perimetro del centro abitato, senza riferimento alle abitazioni residenziali. Ma il quadro generale, in questo agosto afoso che fa registrare anche un incremento della popolazione, dovuto ai parecchi emigrati brontesi rientrati per le ferie, non è sicuramente tra i più ottimali. Domani ulteriori chiarimenti saranno sicuramente chiesti in consiglio comunale, visto che nella precedente seduta che si era svolta lo scorso 26 luglio, convocata anch'essa ad hoc sull'emergenza idrica, si erano susseguite proposte di censure e mozioni, da parte della Casa delle libertà che aveva attaccato il nuovo sindaco Leanza proprio a causa della «cattiva gestione» dell'emergenza. [Luigi Putrino]



30 Luglio 2002

Il Consiglio Comunale. Per l'opposizione l'acqua c'è come l'anno scorso. Ma il primo cittadino ribatte con foga e accusa le ferie di troppi impiegati

L'emergenza idrica esplosa a Bronte

Il nuovo sindaco subito sotto accusa

“Unità di emergenza idrica» istituita dal primo cittadino per individuare le inefficienze e le condizioni del servizio che in 10 giorni dovrà migliorare
Si è protratta fino a notte fonda la seduta straordinaria del consiglio comunale, che venerdì scorso ha visto consiglieri e amministratori confrontarsi sull'emergenza idrica che da settimane insiste sulla cittadina etnea. Ad avviare il dibattito il capogruppo della lista "Calanna per Bronte" Mario Bonsignore, che ha chiesto al sindaco Leanza di fare il punto della situazione, in linea con l'impegno che lo stesso primo cittadino aveva preso in occasione della prima seduta consiliare dello scorso 12 luglio, di risolvere in meno di una settimana l'emergenza.
Turi Leanza, ascoltati i contenuti della richiesta, nella sua esposizione è andato ben oltre all'attuale quadro generale, analizzando il fattore «crisi idrica» fin dagli anni precedenti alla sua amministrazione. Inoltre ha precisato di aver costituito una "unità di emergenza idrica" che si è adoperata per individuare le inefficienze e le condizioni del servizio in generale. Restando comunque in attesa della commissione "ad hoc" che il consiglio si era impegnato a nominare per l'emergenza. Dalla relazione del sindaco, durata circa mezz'ora, sono scaturiti una serie di duri colpi alla precedente amministrazione comunale, dalla quale, a dire di Leanza, dipendono le responsabilità sul fenomeno che sta interessando la comunità brontese.

Ma i consiglieri della Casa delle Libertà, che hanno richiesto la seduta straordinaria, hanno subito replicato all'intervento del sindaco, facendo rilevare allo stesso e alla moltitudine di gente presente in aula, che la disponibilità idrica dell'anno scorso era uguale a quella di quest'anno, ma allora non si verificò che, nel mese di luglio, venisse a mancare l'acqua per quattro giorni consecutivi. Come non si verificarono per le strade, quei problemi di ordine pubblico che hanno visto intervenire carabinieri e vigili urbani più volte. «Inoltre - ha precisato il consigliere Gullotta di FI - ritengo che sia (stato un errore l'allontanamento dei dipendenti dell'ufficio acquedotto oggi, sarebbe stato sicuramente più opportuno affiancare loro i nuovi operai privi di esperienza nel settore. Non si spiega altrimenti il perdurare della carenza di fornitura nonostante la politica di risparmio adottata con i tagli nelle campagne, che porta a far confluire tutti i 51 litri di acqua al secondo di cui dispone Bronte, nel centro abitato e cosa ancor più grave a giorni alterni». Ma la puntualizzazione di Leanza non ha tardato ad arrivare: «Purtroppo - ha precisato - ho dovuto agire in tal senso non solo per le "irregolarità" che ho verificato durante alcuni controlli, e i cui atti sono stati trasmessi alla competente autorità giudiziaria, ma anche a causa della decisione di alcuni di prendere le ferie».

Resta comunque il dato che il servizio, a confronto con gli anni precedenti, dovrebbe essere migliorato visto che la fornitura riguarda, a giorni alterni, solo metà abitato. Invece i cittadini non solo ignorano i periodi della giornata in cui l'acqua dovrebbe arrivare, ma rischiano pure di restarne senza, e questo non perché l'acqua manchi. Proprio per la cattiva gestione del servizio, i consiglieri della Cdl avevano avanzato la proposta di una censura nei confronti del sindaco, diventata per qualche momento "mozione" e conclusasi con un ordine del giorno votato dal gruppo consiliare della Cdl che ha impegnato l'Amministrazione comunale a risolvere in tempi rapidi, non più di dieci giorni, l'emergenza idrica. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



25 Luglio 2002

Domani seduta straordinaria

Il Consiglio comunale affronta l'emergenza-acqua

È stata convocata una seduta straordinaria del consiglio comunale di Bronte. All'ordine del giorno la delicata situazione inerente all’emergenza idrica che ancora oggi insiste nella cittadina etnea. Circostanza già trattata lo scorso venerdì 12 luglio in occasione della prima seduta del neo consiglio comunale, in presenza del sindaco (...).
In merito all'erogazione del servizio pubblico da parte dell'ente comune il sindaco, dopo aver rimosso dall'ufficio acquedotto dei dipendenti che da anni vi regnavano con una gestione probabilmente poco attinente al modello della nuova giunta, ha emanato un decreto che ieri è stato affisso per le vie della città. Con il provvedimento in questione il sindaco ha ordinato il distacco temporaneo di tutte le utenze idriche, servite dall'acquedotto comunale, ubicate al di fuori di cento metri dal perimetro del centro abitato, precisando che non si procederà al distacco di quelle che, anche se ubicate oltre il suddetto limite, servono abitazioni residenziali anche se non adibite a residenza principale, purché ciò sia accertato dal competente ufficio acquedotto. E' stato specificato inoltre, che, laddove la fornitura continuerà regolarmente, le risorse idriche dovranno essere utilizzate esclusivamente per esigenze di carattere domestico. Insomma almeno per il momento non sarà più possibile annaffiare il giardino o l'orticello con l'acqua erogata dal Comune.
Intanto si rimane in attesa della seduta del consiglio di domani, dove saranno sicuramente presenti il sindaco e l'assessore competente per la materia all'ordine del giorno, con la curiosità di tanti cittadini che attendono ansiosi, per non dire "assetati", le soluzioni che questo nuovo consiglio sarà all'altezza di proporre. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



20 Luglio 2002

La Giunta Leanza, insediata lo scorso 17 giugno, si è trovata a fronteggiare con risoluzione ed emergenza il"problema dei problemi" che da troppo tempo preoccupa la popolazione brontese: la carenza idrica

Bronte: si cambia rotta!

Il problema idrico in Sicilia, affrontato ultimamente da tutte le prime pagine dei giornali regionali e nazionali, rappresenta, insieme al settore dei rifiuti, una delle "emergenze" che la Regione Siciliana è chiamata a risolvere nell'immediato futuro per gli impatti catastrofici che sta cagionando al settore agricolo e per i disagi che la mancanza di un bene così prezioso sta provocando sui più essenziali bisogni esistenziali della persona. Nella individuazione di risposte efficienti ed immediate dirette alla risoluzione di un problema così annoso, il sindaco di Bronte si trova, quindi, in buona compagnia con molti altri amministratori siciliani. Il verificarsi di alcune disfunzioni alla rete comunale ed improvvise negligenze nella gestione della distribuzione, sopravvenute all'indomani dell'insediamento della nuova Giunta, hanno indotto il sindaco a proclamare lo stato di emergenza e a fronteggiare, insieme alle Forze dell'ordine e al Corpo Forestale, al meglio una situazione che stava per sfociare in una sommossa di protesta popolare. I primi interventi della amministrazione sono contenuti in una ordinanza che ha disposto l'affidamento del monitoraggio della rete ad una ditta specializzata del settore la quale, insieme ai dirigenti del Comune, garantirà una distribuzione di acqua alla popolazione a giorni alterni.

Inoltre l'istituzione di un "numero verde" presso l'ufficio tecnico del Comune permetterà di conoscere le disfunzioni connesse alla fase di collaudo del sistema di distribuzione stabilito dall'ordinanza comunale, in modo da consentire all'amministrazione di sopperire alle carenze con l'approvvigionamento tramite un sistema di autobotti. Da indiscrezioni sono emersi alcuni atti di natura dolosa da parte di quei dipendenti delegati dalla passata amministrazione alla gestione della rete, i quali in paese erano noti come i "re dell'acqua", e che la Giunta ha deciso di rimuovere dal loro incarico come primo atto dal suo insediamento. Inoltre è intenzione dell'amministrazione individuare e rimuovere le deviazioni abusive presenti nella rete idrica che drenano volumi ingenti di acqua a favore del suo utilizzo civile. Numerose indagini geologiche hanno dimostrato che Bronte è un territorio dotato di una ingente presenza di acqua nel sottosuolo, tale da rifornire con la sua dotazione molti Comuni limitrofi.

Nel corso della prima seduta del Consiglio Comunale, che ha visto dibattere all'ordine del giorno il nodo della distribuzione idrica nel paese, il sindaco la illustrato le linee programmatiche di interventi infrastrutturali della rete, informando la cittadinanza presente, in massa in occasione del "battesimo" dei neo-consiglieri comunali, che l'amministrazione ha presentato la documentazione idonea al Genio Civile di Catania per la realizzazione di due nuovi pozzi in contrada Musa e a Piana dei Grilli. Una volta definito l'iter istruttorio da parte del Genio Civile (previsto per il prossimo febbraio 2003), potranno essere avviati i lavori di trivellazione per il reperimento di nuove risorse idriche per far sì che l'attuale dotazione di acqua passi dai 45 litri a 100 litri a regime, consentendo ai cittadini di usufruire per tutta l'intera giornata di un bene così essenziale per la vita quotidiana. La stessa prima seduta ha visto altresì l'elezione del presidente del Consiglio Comunale, preceduta da un dibattito tra i gruppi consiliari sulle intenzioni di voto e in merito agli aspetti di programmazione amministrativa del Comune. Il gruppo più forte in termini numerici, all'interno del civico consesso, e cioè quello di Forza Italia, per tramite del suo capogruppo, Gullotta, ha dichiarato che assumerà in futuro un atteggiamento costruttivo nei confronti della amministrazione, valutando le proposte presentate nel merito e sostenendo quelle che rispondono ad un esclusivo interesse della comunità brontese.
Quindi, il consigliere comunale Aldo Catania, di Forza Italia, è stato eletto con 14 voti di preferenze e 6 schede bianche mentre vice è stato eletto il consigliere Proietto del gruppo dell'Udc. L'elezione di Aldo Catania (in paese noto come "Marunnuzza") è stata salutata con favore da tutto l'arco politico, sia dalle forze di opposizione sia da quelle che sostengono la Giunta, in quanto esprime un principio di civiltà politica il quale premia il partito ed il candidato che hanno raggiunto il più alto numero di preferenze. [G.D.G.]



15 Luglio 2002

Erogazione a giorni alterni per riparare i guasti

Bronte, un caso amministrativo dietro la crisi

Rimossi dal sindaco i due "big" dell'acquedotto

Crisi idrica anche a Bronte, l'unico centro abitato della provincia di Catania che soffre l'emergenza acqua. Un'emergenza che sta sempre più prendendo la forma di un caso politico-amministrativo. La vecchia rete idrica del paese non è mai stata mappata e a conoscerla alla perfezione sono solo due dipendenti, già chiamati i «re dell'acqua». Resosi conto del potere che avevano i due, il sindaco Leanza li ha assegnati ad altri uffici e incarichi. Così al loro posto è stato insediato un gruppo operativo per l'emergenza e, con l'ausilio di una ditta specializzata (la Geoter di Paternò), starebbero venendo alla luce allacciamenti illegali, perdite che vanno a finire nei campi e manomissioni varie che vengono segnalate in tempo reale ai vigili urbani. Risultato: da due giorni l'amministrazione comunale ha disposto l'erogazione dell'acqua a giorni alterni per la zona a valle e a monte del paese. Una soluzione che, mano mano che si riparano le perdite e si fa ordine, sta permettendo il rientro dell' emergenza. [En. Ro., Giornale di Sicilia]



14 Luglio 2002

CRISI IDRICA

Bronte è senz'acqua

Bronte da quasi un mese è in piena crisi idrica, un disservizio mai verificatosi con tale intensità nella Città del pistacchio, così ricca di acqua nel sottosuolo. Un'emergenza che è scoppiata proprio all'indomani della vittoria elettorale del sindaco Turi Leanza, e negli ultimi giorni le telefonate di cittadini che lamentano la mancanza d'acqua si sono fatte via via più numerose. E come se non bastasse, gli uomini del Gruppo operativo aggiornano continuamente la situazione segnalando guasti e quantità d'acqua erogata nei vari punti del paese.

Il Comune, dal canto suo ha già disposto l'erogazione dell'acqua a giorni alterni. Ieri è toccato alla zona del paese a valle di corso Umberto e di via Messina, oggi toccherà alla zona a monte. L’attività è febbrile, bussa anche un cittadino che dice dove abita e segnala il disservizio. Ridurre al minimo il disagio per la popolazione e per le aziende del territorio brontese è la prima grossa sfida che la giunta Leanza si trova, sua malgrado, ad affrontare.

"Attualmente - spie­ga Sanfilippo - l'Acoset (l'ex Consorzio acquedotto etneo che porta l'acqua da Bronte nei comuni etnei fino alle porte di Catania, ndr) dal Ciapparazzo ci concede 35 litri d'acqua al secondo mentre fino a un mese fa erano almeno 42.
Dal nostro pozzo della Musa riusciamo a incanalare 16 litri d'acqua al secondo". Troppo pochi per garantire un servizio adeguato alle famiglie brontesi che, oltre il consumo, d'estate aumentano anche nel numero. Troppo pochi per non disperdersi in una rete idrica che, al contrario di quella nuova che dà l'acqua alla zona di Borgonuovo, è stata costruita negli anni sessanta e non è stata neanche mappata.

Una rete idrica conosciuta nei minimi particolari da due impiegati comunali Sofia e Messineo, da anni considerati a Bronte “i re dell'acqua”: Proprio loro, come ci dice lo stesso sindaco per telefono, si sarebbero resi responsabili di negligenze ("anche dolose") all'indomani dell'ele­zione di Leanza. "Sofia -afferma Leanza - dopo tre anni che non andava in vacanza, si è messo in ferie all'improvviso, l'altro ho provveduto io stesso a rimuoverlo dal suo incarico".

Così i tecnici che hanno occupato il loro posto hanno trovato, come denuncia il sindaco, una rete idrica con molti allacciamenti sospetti, con perdite che andavano a finire nei campi e manomissioni varie, attuate da ignoti, che sono stati denunciate ai Carabinieri.

Leanza, però, non ci tiene a lamentarsi solamente. Ha prospettato pubblicamente, durante il primo consiglio comunale, le soluzioni a medio termine all'annoso problema dell'acqua che passano da una relazione migliore tra il Comune e l'Acoset - in passato fatta di denunce reciproche e contenziosi - dallo scavo di un secondo pozzo in contrada Musa (fra cinque o sei mesi si otterrà l'autorizzazione) e dalla potabilizzazione, in concerto con l'Acoset, dell'acqua di Piano dei grilli, attualmente con troppo ferro e manganese per gli usi civili. Cento litri d'acqua al secondo per Bronte la prossima estate, ha promesso Leanza. Ci riuscirà? [Enzo Rossi, Giornale di Sicilia]


9 Luglio 2002
LA SITUAZIONE PEGGIORA OGNI GIORNO

Bronte senz'acqua

La carenza d'acqua a Bronte, in questi ultimi giorni, ha toccato livelli inim­ma­ginabili. La gente per fronteggiare l'esigenza si adopera come può. File interminabili nelle poche fontane di periferia, autobotti in giro per le vie del paese per rifornire i casi più estremi ed infine, come se non bastassero le spese che una famiglia quotidianamente deve sostenere, fior di quattrini spe­si per l'acquisto di confezioni d'acqua minerale presso i vari super­mercati. Durante la giornata la fornitura d'acqua del servizio pubblico viene razionata fra i quartieri in turni di qualche ora. E spesso a pagare le conseguenze di ciò sono gli operai del servizio acquedotto, i più vicini interlocutori della popolazione, che diventano vittime delle osservazioni frutto di migliaia di cittadini brontesi.
Salvo qualche rara eccezione le famiglie di Bronte non riescono a riempire neppure le vasche di riserva e qualcuno meno fortunato, che non dispone neanche di questi contenitori a volte per mancanza di spazio, fa fronte al torrido periodo che sta attraversando il centro cittadino etneo con ogni genere di soluzione.
In queste notti, per esempio, non è affatto difficile sentire per le vie dei quartieri i rumori delle lavatrici che le casalinghe avviano dopo le lunghe attese in arrivo dell'acqua: con la speranza che riescano a concludere il lavaggio. Tutti sperano ora nella nuova amministrazione e in coloro che durante l'ultima campagna elettorale hanno fatto della soluzione di questo problema uno degli obiettivi principali da raggiungere, nell'interesse dell'intera comunità. Intanto l'acqua manca, il caldo persiste e quel cordone lavico che avvolge il paese, infierisce senza pietà elevando la temperatura. Oltre alla lava i brontesi sopporterebbero volentieri anche la ricchezza d'acqua delle falde che scorrono sotto di essa; e nel loro territorio. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]



Prima riunione del Consiglio Comunale

16 Luglio 2002

Forza Italia e la Casa delle libertà hanno votate compatte per i due candidati. Alla carica di vice è stato eletto Salvatore Proietto dell’Udc. Entrambi hanno ottenuto quattordici voti

E’ Catania il nuovo presidente

In assoluta coerenza con quanto concordato prima di sedere negli scranni della sala del consiglio comunale, i consiglieri del centrodestra hanno eletto Aldo Catania presidente del Consiglio e Salvatore Proietto suo Vice.

Hanno riportato entrambi esattamente 14 preferenze; tante quanti sono i consiglieri che la Casa delle Libertà conta in seno al consiglio comunale brontese. Un accordo in linea con i risultati elettorali delle ultime elezioni amministrative, che videro Forza Italia primeggiare con quasi cinquemila voti, seguita dall'Udc con oltre duemila preferenze.

Questo il dato registrato venerdì sera, in occasione della prima seduta del nuovo consiglio comunale di Bronte, che vede gli "azzurri" collocarsi nella carica più alta del pubblico consesso con Aldo Catania, molto vicino al senatore Pino Firrarello e al Vice Presidente della Regione Giuseppe Castiglione, e l'Udc alla Vice Presidenza, con il giovane Salvatore Proietto, vicino a Filippo Drago e Fabio Mancuso.

Soddisfatto dell'esito anche Alfredo Pinzone, consigliere comunale dell'Udc, che ha potuto dimostrare, non solo con le parole, la sua totale estraneità alle indiscrezioni che nei giorni scorsi giravano sul suo nome, in merito ad un probabile accordo per la carica di presidente fra i quattro consiglieri dell'Udc e i sei della componente che sostiene Leanza.

Stavolta, né "inciuci" né franchi tiratori, ma un gruppo «politico» che fin dal suo esordio ha voluto dimostrare, alla cittadinanza e all'Amministrazione "Rosso-Azzurra", formata dalle forze del centrosinistra e dalla frange vicina all'onorevole Franco Catania di FI, che intende svolgere il proprio ruolo nel pieno rispetto del mandato popolare. Un segnale, quello di venerdì, che potrebbe suonare come un campanello d'allarme per l'Amministrazione Leanza, visto che sulla compattezza della Casa delle Libertà al momento non si discute. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]

Alle cariche più alte del Consiglio Comunale sono stati eletti due consiglieri della Casa delle Libertà: Aldo Catania, presidente e Salvatore Proietto, vice presidente

Aldo Catania, nato a Bronte il 21 Settem­bre 1961, eletto nella lista di Forza Italia con 764 voti, è il nuovo Presi­dente del Con­siglio Comu­nale

Salvatore Proietto, nato a Bronte il 5 Luglio 1967, eletto nella lista  dei Cri­stiano Demo­cratici Euro­pei con 171 voti, è il Vice presidente


14 Luglio 2002

Consiglio

Catania (Fi) eletto presidente
Proietto (Udc) sarà il vice

E' Aldo Catania di Forza Italia il neo presidente del Consiglio comunale brontese. 40 anni, impiegato dell'Asl 3 di Catania, sposato con due figli, consigliere comunale da 5 anni, Catania durante le ultime elezioni, con le ben 774 preferenze a favore, è stato il candidato più votato. Sulle sue capacità politiche ha creduto la maggioranza del Consiglio comunale, (ovvero l’intera Casa delle Libertà), che lo ha nominato presidente con 14 voti a favore su 20, dopo un'elezione a scrutinio segreto dove i sei consiglieri che sostengono l'Amministrazione guidata dal sindaco, dott. Salvatore Leanza, hanno votato, scheda bianca. "Ringrazio prima di tutto i cittadini che mi hanno votato, - ha dichiarato il neopresidente - ed adesso i colleghi consiglieri che mi hanno incaricato di coordinare i lavori consiliari. Inutile ribadire che esprimerò il massimo impegno nel ricoprire un ruolo che ritengo importante e delicato. Faccio chiaramente parte della Casa delle Libertà - conclude - ma nonostante ciò sarò scrupoloso osservatore di ciò che accadrà, durante i lavori consiliari, affinché venga sempre rispettato il regolamento del Consiglio comunale, a garanzia dei consiglieri stessi.”

"Ringrazio il senatore Pino Firrarello - ha detto il neopresidente - ed il Vicepresidente della Regione, Giuseppe Castiglione, i quali sono riusciti a creare un gruppo politico solido e compatto, capace di anteporre il bene del paese alle possibili ambizioni personali". Tutti i consiglieri della Casa delle Libertà poi hanno, in fotocopia con l'elezione di Catania, eletto vicepresidente il consigliere, Salvatore Proietto, dell'Udc, anch'egli pronto a ricoprire il ruolo affidatogli: "Credo di aver svolto con impegno il compito di consigliere comunale durante lo scorso mandato - afferma - ed adesso con maggiore senso di responsabilità mi accingo a lavorare per la mia città".

La prima seduta del Consiglio comunale è servita anche per surrogare Vincenzo Sanfilippo, nominato da Leanza assessore, con il consigliere Calà Campana Nicolo Vincenzo, ed allo stesso primo cittadino di, giurare di fronte ai consiglieri. A noi il sindaco Leanza ha dichiarato: “E’ positivo che esista una compattezza nelle forze che rappresentano la maggioranza in Consiglio, ed è altrettanto positivo il fatto che si sia instaurato un dialogo sereno fra i consiglieri e la Giunta nell'interesse della città. Lo stesso dibattito - continua - scaturito dopo le dichiarazioni mi fa sperare sulla possibilità di ben lavorare. Mi fa piacere che nella scelta del presidente sia stato dato valore al risultato elettorale. Oltre tutto ho molta stima del presidente, che conosco da quando era ragazzo". [Gaetano Guidotto, La Sicilia]


14 Luglio 2002

Consiglio comunale, Catania nominato presidente

(lp) La Casa delle Libertà compatta è riuscita ad imporre Aldo Catania e Salvatore Proietto alla carica rispettivamente di presidente e vicepresidente del nuovo consiglio comunale brontese, convocato la prima volta venerdì sera per il giuramento dei consiglieri e, appunto, per l'elezione delle due cariche consiliari. Esponente di Forza Italia il primo, dell'Udc il secondo, hanno ottenuto entrambi 14 voti a favore.


12 Luglio 2002
Apertura del nuovo Consiglio

Aldo Catania presidente?

È stata convocata per stasera alle 19, nell'aula consiliare, la prima seduta del nuovo consiglio comunale brontese. All'ordine del giorno, oltre alla formula di rito dell'inse­diamento, la verifica di probabili casi di incompatibilità ed eventuali subentri, vi è l'elezione delle due cariche più alte, ovvero: presidente e vice presidente del consiglio. A presiedere questa prima adunanza sarà un consigliere di Forza Italia, Aldo Catania, il più "anziano" dei venti, non per l'età bensì per le sue 800 preferenze raccolte fra i suoi concittadini. Una surroga certa riguarda l'agronomo Nicolò Calà Campana primo dei non eletti della lista che sosteneva Leanza già al primo turno "Riformisti di centro per Bronte - Primavera Siciliana", prendendo il posto dell'attuale assessore Vincenzo Sanfilippo.

In merito alla elezione del presidente del Consiglio, a quanto sembra, Aldo Catania una volta salito sullo scranno più alto del pubblico consesso dovrebbe restarci con il placet di tutta la Casa delle libertà. Tesi che ci viene rafforzata dall'ex sindaco Mario Zappia che smentisce categoricamente indiscrezioni di questi giorni, su un probabile "inciucio" fra i quattro consiglieri dell'Udc e la mini formazione dei 6 consiglieri sostenitori di Lenza, a favore di una elezione di Alfredo Pinzone. Consigliere più anziano, di età, di tutto il gruppo di centrodestra, che in caso di parità con il candidato di FI si sarebbe visto nominare Presidente in virtù del requisito anagrafico. La vice presidenza invece spetterebbe all'Udc. Carica che dovrebbe essere ricoperta da Salvatore Proietto, anch'Egli consigliere riconfermato, politicamente vicino a Filippo Drago, ex Cdu, e al sindaco di Adrano Fabio Mancuso. [Luigi Putrino]



12 Luglio 2002

Stasera prima riunione del Consiglio Comunale

Si riunisce questa sera alle 19, nel Palazzo municipale, il Consiglio comunale di Bronte. Convocati per la prima volta dopo le consultazioni elettorali amministrative, i consiglieri comunali dovranno prima di tutto giurare ed assistere alle operazioni di surroga del neo consigliere Vincenzo Sanfilippo, nominato dal sindaco dott. Salvatore Leanza, assessore alle Politiche giovanili ed all'Agricoltura, con il consigliere Calà Campana Nicolo Vincenzo. Dopo di che si verificherà se esiste qualche incompatibilità fra i stessi consiglieri e successivamente dopo il neo primo cittadino, nel rispetto della normativa giurerà, anch'esso alla presenza dell'assemblea consiliare. Il punto all'ordine del giorno più atteso comunque è quello dell'elezione del presidente del Consiglio comunale. Gli equilibri politici maturati dopo le elezioni farebbero-intendere che a coordinare i lavori del Civico consesso dovrebbe essere un esponente di Forza Italia, mentre la vice presidenza dovrebbe toccare aIl'Udc.



30 Giugno 2002

Presidenza del Consiglio comunale

Al centro dell'attenzione politica, a Bronte vi è l'elezione del Presidente

Molti candidati a Bronte dentro il centrodestra

La Cdl sulla carta non dovrebbe avere problemi ma gli aspiranti sono più di uno

Durante la campagna elettorale il candidato "in pectore" a rivestire la carica di presidente del consiglio sembrava essere il sindaco uscente Mario Zappia, ma è arrivato terzo dopo Salvatore Proietto e Alfredo Pinzone. La scelta potrebbe ricadere proprio su quest'ultimo; primo della lista dell'Udc, già nominato assessore con Calanna al turno di ballottaggio.
Altre richieste arrivano anche da componenti di un'altra formazione della coalizione di centrodestra. Ci sarebbe Aldo Catania, il consigliere di FI che ha raccolto 800 preferenze. Pertanto la richiesta di Catania viene considerata più che legittima. Qui però bisogna ricordare che anche alle elezioni precedenti Egli riportò oltre 500 preferenze, ma il presidente del consiglio venne scelto nella persona del socialista Antonino Uccellatore.
Sempre nell'ambito della formazione forzista, un'altra indicazione chiara ricade sulla signora Maria De Luca, sorella del vice sindaco di Maletto, attualmente unica rappresentante del gentil sesso in seno al consiglio, alla quale non dispiacerebbe affatto fare la "Presidentessa". Per cui una "nobile" alternativa potrebbe essere rappresentata dall'investitura unanime da parte dei 19 cavalieri, dell'unica dama riconfermata in consiglio comunale. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]

Nella foto a destra, Maria De Luca, l'unica donna eletta al Consiglio Comunale. La prima riunione del Consiglio è prevista per venerdì 12 Luglio
 


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