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Elezioni Provinciali
del 15/16 Giugno 2008

I candidati brontesi al Consiglio Provinciale

Oltre al deputato europeo Giuseppe Castiglione candidato del centro-destra a Pre­sidente della Provincia regionale di Catania, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale vedono quest'anno nel Collegio elettorale di Giarre sei candidati brontesi.

Equamente distribuiti fra due coalizioni, tre (su un totale nella coalizione di 34) si presentano in liste collegate a Giuseppe Castiglione candidato del centrodestra alla carica di Presidente della Provincia. Sono

Mario Bonsignore, nato a Catania il 27.11.1966 (Il Popolo della Libertà)
Aldo Catania, nato a Bronte il 21.9.1961 (Sicilia Forte e Libera)
Vincenzo Sanfilippo, nato a Bronte il 13.6.1964 (Autonomia Sud).

Altri tre candidati (sui 9, che figurano nella coalizione) si presentano invece nelle due liste collegate a Salvatore Leotta candidato del PD e IdV alla carica di Presidente della Provincia:

Salvatore Catania, nato a Bronte il 29.12.1968 (Partito Democratico)
Vincenza Meli detta Enza, nata a Bronte il 16.10.1960  (PD)
Giuseppe Massimo Scalisi, nato a Catania il 29.8.1973 (Italia dei Valori).

Purtroppo i consiglieri provinciali da eleggere nel nostro Collegio (quello di Giarre che comprende i comuni di Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo, Piedimonte Etneo, Mascali, Milo, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Linguaglossa, Giarre, Riposto e Sant'Alfio) sono solo cinque e per i nostri sei candidati sarà dura farcela specialmente senza il voto determinante degli elettori brontesi.

Insomma, vogliamo dire che, oltre all’elezione dell'eurodeputato Giuseppe Castiglione candidato alla presidenza, data per certa dal senatore, per portare, dopo tantissimi anni di assenza, altri nostri rappresentanti al Consiglio provinciale occorre il voto compatto di noi brontesi.

Alle ultime elezioni (2003) nessun candidato di Bronte (erano in otto) fu eletto alla Provincia. In quell'occasione gli elettori brontesi furono invece abbastanza generosi con i candidati di altre zone: nelle liste dove erano presenti nostri candidati, i "forestieri" ebbero un totale di ben 1.642 voti.

Di aspiranti ad uno scranno del Consiglio provinciale, quest'anno, ce n’è per tutti i gusti e tutte le tendenze e, quindi, votate chi volete. Ma ci sembra anche opportuno dirlo: perchè non preferire uno dei candidati brontesi?

Ve li presentiamo. Di Mario Bonsignore parliamo in un altra pagina del nostro sito; degli altri candidati vi diamo, naturalmente nei limiti delle nostre conoscenze e scu­sandoci per eventuali dimenticanze, un breve profilo.





Catania Salvatore,

impiegato, nato a Bronte il 29 dicembre 1968, dipietrista convinto è stato il fondatore di “Italia dei Valori” a Bronte.
E’ stato eletto per la prima volta al Consiglio comunale nelle elezioni del 26 maggio 2002: si presentò nella lista “Bronte dei Valori” (collegata alla candidatura a sindaco di Salvatore Leanza) e con appena 52 voti (378 quelli della sua lista) entrò fra i venti del Consiglio. Fu anche nominato capogruppo dell'Ulivo. Nelle successive elezioni amministrative del maggio 2005, fu uno dei sei assessori indicati dal candidato sindaco Salvatore Leanza, fu rieletto nella lista “Italia dei Valori-Verdi” con 69 voti. Ha preso sempre pochi voti ma ha sposato molte battaglie: da quella contro l’aumento delle tasse comunali («Abbiamo presentato una petizione con circa 750 firme - dichiarò allora il consigliere Catania - contro questa manovra finanziaria che a nostro avviso è ingiustificata. Il sindaco deve risponderci»); alla lotta contro le antenne poste a poche decine di metri dalle abitazioni, alla velleitaria proposta di mozione di sfiducia al Sindaco del dicembre 2006. Dal 2005 fa parte della seconda Commissione “Urbanistica, lavori pubblici e Pianificazione territoriale".
Salvatore Catania, lasciato Di Pietro, si presenta nella lista del Partito Democratico, coalizione “Leotta Presidente”.

Pagina a cura di S.B.

L'eurodeputato on. Giuseppe Casti­glione, è il can­di­dato del Centro-destra alla ca­rica di Presi­dente del­la Provincia. La coa­li­zione che lo so­stiene è composta da sette liste.  Per la prima vol­ta un brontese sarà il presidente della Pro­vincia.

Mario Bonsignore, si presenta per un posto al Consiglio nella lista del PdL.
I manifesti che ufficializ­zavano la sua candidatura sono apparsi a Bronte fin dagli inizi di maggio.

 

Vincenza Meli

(detta Enza), è l'unica donna brontese candi­data al consiglio provin­ciale.

Nata a Bronte il 16 ot­tobre 1960, sin­da­calista della Uil, ha esor­dito in po­litica in occa­sio­ne delle elezioni co­munali del Mag­gio 2005, quan­do figura fra i sei asses­sori indicati da Salvatore Leanza, candidato sindaco della coalizione di cen­tro sinistra ed è eletta al consiglio comu­na­le nella lista “Pse-Leanza Sindaco” (fu la più votata con 246 voti).

Ha fatto parte dal luglio 2005 della quarta Com­mis­sione "Solidarietà sociale, Promo­zione cul­tu­rale e del tempo libero". Nel mar­zo 2006, unita­mente all’altro con­siglie­re socialista Salvino Luca, ha lasciato il PSE per aderire alla Mar­gherita.

Fra le iniziative prese da consigliere comu­nale ricordiamo una mozione (presentata nel luglio 2006 unitamente al gruppo consi­liare della Mar­gherita) che, antici­pando i tempi, chiedeva all’ammini­stra­zione comu­nale, nei modi e tempi opportuni, di abolire l’ICI sull’abitazione princi­pale, o in alter­na­tiva di ridurre la relativa ali­quota al 5% (la pro­po­sta natu­ralmente veniva re­spinta), la richiesta di intitolare a Bettino Craxi una via di Bronte e l’orga­nizzazione (con i consi­glieri Andrea Sgrò, Enzo Bonina e Ange­lica Catania) della manifestazione del Centro­sinistra “in piazza contro l'aumento delle tasse”.

Enza Meli si presenta nella lista del Partito De­mo­cratico, coalizione “Leotta Presiden­te”.


Aldo Catania

è nato a Bronte il 21 settembre 1961. Laureato in Fisioterapia, impiegato, si è affacciato alla politica in occasione delle elezioni amministrative del 2002 quando, eletto nella lista di Forza Italia con 764 voti di preferenza (fu fra i consiglieri quello eletto con il più alto numero di preferenze, un vero plebiscito), fu chiamato dai 14 consiglieri della CdL (l’opposizione) a presiedere il Consiglio comunale. Resse il consiglio per tre anni. Anni «burrascosi» con una «opposizione ad oltranza» ed un «clima teso e avvelenato» (tutte parole dell’allora sindaco Leanza) che si registrava nell'aula del Consiglio comunale.

Decaduto nell’ottobre del 2004 per lo scioglimento anticipato del Consiglio, nelle successive elezioni del maggio 2005 fu rieletto con 531 voti (ancora una volta primo degli eletti per numero di preferenze) in una lista personale (“Amici di Aldo Catania”) collegata alla candidatura alla carica di sindaco del sen. Firrarello che lo aveva anche designato come assessore.

Catania rinunciava all’assessorato preferendo non dimettersi dal Consiglio comunale dove attualmente ricopre la carica di vice presidente.
A novembre 2006 Aldo Catania è stato eletto alla carica di presidente dell’assemblea dell’Associazione dei comuni (Bronte, Maletto, Maniace e San Teodoro). Lasciata Forza Italia, Catania si presenta nella lista dell’MpA “Sicilia forte e libera”, coalizione “Castiglione Presidente”.


Di Giuseppe Massimo Scalisi, nato a Catania il 29.8.1973, coordinatore comunale del movimento "Unità Riformista", vi presentiamo uno stralcio di una sua lettera spedita agli elettori brontesi

«Cari elettori,

Giuseppe Massimo Scalisi (Lista Di Pietro Italia dei Valori)sento il dovere di inviarVi questa lettera per informarVi della mia candidatura alle elezioni provinciali del 15 e 16 giugno c.a..
Queste poche righe non mirano esclusivamente a chiedere il Vostro sostegno, quanto piuttosto vogliono rendere chiare le motivazioni che mi hanno indotto ad accettare la proposta di candidatura, rivoltami dal partito de “Italia dei Valori – Di Pietro”.

[...] Mentre molti fanno programmi idilliaci, oggi continuiamo purtroppo ad essere colpiti da fatti di cronaca sconcertanti: atti di bullismo, morti bianche, emergenza rifiuti, criminalità, malasanità, aumento dei prezzi. E allora che fare? Invece di continuare a parlare di grandi opere, non sarebbe meglio fermarsi per un attimo mettendo da parte la propria appartenenza politica e remare tutti per un fine comune? Nulla può cambiare dall’oggi al domani, ma almeno bisognerebbe da subito capire perché tutto ciò succede.

Ad esempio, a mio modo di vedere, il bullismo nasce dal continuo disagio giovanile che non è altro che la mancanza di fiducia che oggi c’è nei confronti delle istituzioni. Come si può avere fiducia quando tutti Noi sappiamo che chi ci governa è, per la maggior parte, gente inquisita e/o condannata per reati diversi? Si può avere fiducia?

Non mi sembra giusto che dobbiamo accontentarci di vedere trionfare la giustizia solo nei film. Quindi fermiamoci un attimo e usciamo fuori il nostro orgoglio facendoci sentire. Una cosa che mi mette entusiasmo è il poter fare politica con parole mie e ciò permette di avere un rapporto diretto non tanto con il “grande” politico di turno, bensì con i più innumerevoli elettori. Vi chiedo di sostenere questo mie semplici idee. Una volta per tutte dobbiamo capire che sono loro politici ad avere bisogno di Noi e non il contrario. Purtroppo io non posso promettere nulla se non il massimo impegno nel sociale.

Una tornata elettorale non è altro che una competizione tra diverse persone: l’importante è essere umili, fiduciosi e sinceri e non deludere il proprio elettorato. Il giusto risultato non dovrebbe essere considerato il divenire Consigliere Provinciale ma ottenere un più grande consenso popolare e iniziare con tutti Voi un percorso comune per cercare di cambiare le cose.
Giuseppe Scalisi»


Elezioni Provinciali
del 15/16 Giugno 2008

I risultati di Bronte

Candidato PresidentePartiti e Liste collegatiI voti dei candidati brontesi al ConsiglioSeggi

Giuseppe Castiglione
nato a Bronte il 5.10.1963
(7.811 voti a Bronte)

Con 411.549 voti (77,62%) è il nuovo presidente della Provincia Regionale di Catania

Lombardo Presidente-Sicilia Forte e Libera (2.957 voti a Bronte, 53.501 (10,82%) nella provincia)Catania Aldo (2.598 voti, 2.903 nel Collegio), eletto al Consiglio provinciale1
Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente (2.593 voti a Bronte, 128.945 (26,08%) nella provincia)Bonsignore Mario (2.316 voti a Bronte, 3.092 nel Collegio). E' eletto al Consiglio Cardillo Francesco con 3.954 voti.1
Autonomia Sud (1.154 voti a Bronte, 84.450 (17,08%)  in provincia)Vincenzo Sanfilippo (8 voti)1
Casini - Udc (449 voti a Bronte, 41.833 (8,46%) in provincia)  
Lista per Castiglione Presidente (235 voti a Bronte, 45.417 (9,18%) in provincia) 1
Con Nello Musumeci per la Provincia (91 voti a Bronte, 36.893 (7,46%) nella provincia)  
Democratici Autonomisti (28 voti, 6.407 , 1,30%)  

Salvatore Leotta
nato ad Acireale il 25.2.1948
1.815 voti a Bronte, 96.272 (18,16%) a livello provinciale

Di Pietro-Italia dei Valori (130 voti a Bronte, 10.107 (2,04%) nella provincia)Scalisi Giuseppe Massimo (68 voti a Bronte, 88 nel Collegio) 
Partito Democratico (1.818 voti a Bronte, 63.592 (12,86%) nella provincia)Meli Vincenza detta Enza (1.269 voti a Bronte, 1.526 nel Collegio)
Catania Salvatore (371 voti a Bronte, 602 nel Collegio). E' eletto al Consiglio Patanè Salvo con 1.612 voti
1

Paolo Castorina
nato a Catania il 13.7.1954
86 voti a Bronte, 16.519 (3,12%)  a liv. provinciale

Sinistra Europea- Rifondazione-Partito Com. Italiani (61 voti a Bronte, 12.436 (2,51%) nella provincia)  

Giuseppe Bonanno Conti, nato a Catania il 25.10.1961

Forza Nuova (22 voti, 3.731 -0,75%- nella provincia). Giuseppe Bonanno Conti ha preso 56 voti a Bronte e 5.851 (1,10%) a livello provinciale

Vedi www.elezioni.regione.sicilia.it
I commenti della stampa

 

LE PERFORMANCES DELLA PREFERENZE (Bronte/Collegio Elett.)

Catania Aldo (Sicilia Forte e Libera-MpA) 2.598 / 2.903;
Bonsignore Mario (Forza Italia) 2.316 / 3.092;
Meli Vincenza (Partito Democratico) 1.269 / 1.526;
Russo Giuseppe (Autonomia Sud) 610 / 2.879; 
Parrinello Nunzio (Autonomia Sud) 423 / 3.687; 
Catania Salvatore (Partito Democratico) 371 / 594; 
Sgrò Vincenzo (Casini-Udc) 272 / 1.328;
Emanuele Grazia (Sicilia F. e Libera-MpA) 125 / 1.787;
Gangemi Nicola (Casini-Udc) 101 / 1.143.

 

I NUMERI DEL 15/16 GIUGNO 2008

Elettori 18.334 - Votanti 10.481 57,16%  (63,88% nella provincia).

Nel numero degli elettori sono conteggiati anche i cittadini Brontesi residenti all'estero aventi diritto al voto che a Marzo 2008 erano 3.299 (1.865 maschi e 1.434 femmine)


Queste elezioni sono stati un vero plebiscito per Giuseppe Casti­glione: con quasi l'80% delle preferenze (un vero e proprio record) è il nuovo presidente della Provincia Regionale di Catania, il primo brontese a ricoprire tale carica.

Con 2.598 voti (2.903 nel Collegio) Bronte manda al Con­siglio provinciale anche l'ex presidente del Consiglio comunale Aldo Catania (MpA). Per 86 voti non ce l'ha fatta invece Enza Meli (PD, 1.269 voti a Bronte) alla quale ha nociuto la presenza nella stessa lista di un altro brontese, Salvatore Catania (371 voti a Bronte).



RASSEGNA STAMPA


11 giugno 2008
PALAZZO MINORITI. L'EUROPARLAMENTARE SOSTENUTO DAL CENTRODESTRA, IL SINDACALISTA DA PD, PDCI E IDV

Per la Provincia sfida aperta fra Castiglione e Leotta

Parte della sinistra mette in campo Castorina, la destra radicale Bonanno Conti

Un europarlamentare che spera di tornare a casa e un sindacalista che vuole cambiare mestiere, Giuseppe Castiglione e Totò Leotta, sono i primattori della battaglia per la conquista della Provincia etnea. Castiglione è sostenuto dal centrodestra in blocco, “Lista Musumeci” compresa, mentre Leotta ha dalla sua il Pd, Italia dei Valori e il Pdci. In lizza per la presidenza pure l'ex sindaco di Aci Castello Paolo Castorina, che è il campione di Sinistra Democratica-Rifondazione-Verdi, e Giuseppe Bonanno Conti, figura storica della “destra identitaria” catanese, esponente di Forza Nuova.

Ora sotto tono per effetto dei fuochi artificiali prodotti dalle comunali, specie quelli nella “Città del Liotru”, la campagna elettorale per la conquista della Provincia di Catania ha acquistato un protagonista - Castiglione - solo in extremis e tra molti schiamazzi. L'azzurro, che fu tra l'altro assessore regionale, è stato infatti l'involontario bersaglio di molti veti dopo l'annuncio fatto dal Pdl della sua candidatura a sindaco del capoluogo.

Contro questa ipotesi è persino sfilato in via Etnea all'insegna della “catanesità” un deputato regionale del centrodestra, Marco Forze­se, che ha ricordato come il prescelto fosse di Bronte. Alla fine, la soluzione è stata trovata da Ignazio La Russa che ha semplicemente invertito le caselle: Raffaele Stancanelli, che già aveva preparato la sua agenda di viaggio nei 58 comuni tra lo Jonio e l'Etna, dirottato al Comune di Catania e Giuseppe Castiglione alle provinciali.

Il ministro e leader di An; originario di Paternò, la racconta così: «Ho proposto io il cambio. Se bastava così poco per svelenire gli animi, perché non farlo?».

Peccato solo per centinaia di aspiranti consiglieri, costretti a buttare i manifesti già stampati con l'indicazione ormai fuori tempo del concorrente alla carica di sindaco o a quella di presidente della Provincia. Castiglione, dunque, ha riscritto il suo programma e si trova ora in competizione per conquistare la poltrona che era del “carissimo nemico” Raffaele Lombardo, suo alleato in queste elezioni ma protagonista di un’accesa polemica a distanza che ha scaldato l'ultimo inverno.

Con sé, peraltro, l'eurodeputato di Forza Italia trova adesso compatto tutto il centrodestra come neppure alle elezioni regionali di aprile era avvenuto: arruolato non soltanto l'Udc ma pure il collega parlamentare europeo della Destra, Nello Musumeci, che al Comune di Catania corre, invece, in proprio. Solo contro tutti.

A fronteggiare quelle che per sua stessa definizione sono “le corazzate” del centrodestra, è l'ex segretario provinciale della Cisl Salvatore “Totò” Leotta, impegnato nello sforzo titanico di ribaltare i pronostici imposti dalla batosta incassata dal suo schieramento alle nazionali e alle regionali di aprile, reduce dalla delusione per il risultato di Anna Finocchiaro che proprio “in casa” contro Raffaele Lombardo ha ottenuto la percentuale più bassa di consensi nella sua campagna per Palazzo d'Orleans, Leotta è almeno riuscito a togliere un petalo dall'ex Sinistra Arcobaleno.

Il Pdci, che fin dall'inizio aveva dichiarato il proprio gradimento per l'esponente cislino, alla fine ha rotto il fronte con Rifondazione-Verdi-Sd lasciandoli in tre a cimentarsi in gara con Paolo Castorina. Il professore universitario, che tra i suoi sostenitori vanta Claudio Fava, altro europarlamentare catanese e nuovo leader di Sinistra Democratica, sta ora facendo il pendolare tra Calatabiano e Calta­girone, Paternò e Acireale, per conquistare voti a un'area politica qui in evidente difficoltà.

A insidiare da destra i favoriti, invece, prova Giuseppe “Peppone” Bonanno Conti. Lui, già candidato di Forza Nuova alla presidenza della Regione, vuole correre ancora perché ha “fisico” anche se gli anni passano per tutti. Ancora una volta, una presenza di bandiera per una scelta appassionata di campo che lo pone - come lui stesso ama ripetere – «fuori dagli schieramenti dal sistema di potere del Palazzo». [Ge. M.]
(Articolo tratto dal Giornale di Sicilia dell'11 giugno 2008)


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