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Elezioni nazionali e regionali

 (2008, 2012, 2013)

I risultati di Bronte

 

Elezioni Politiche
del 24-25 Febbraio 2013

CAMERA

Elettori: 15.203 (7.185 maschi - 8.018 femmine) - Votanti 10.132, 66,64% (66,15% nel Collegio, 75,18% in Italia), 5.107 maschi (71,07%), 5.025 femmine (62,67). Voti validi 9.219 - Schede bianche 226, Schede o voti nulli, contestati e non assegnati 687

Movimento Cinque Stelle (M5S)2.929 (31,77%)
Popolo della Libertà (PDL)
Grande Sud (MPA)
Fratelli d'Italia
Lega Nord
La Destra di Storace
Moderati Italiani in Rivoluzione (MIR)
Totale Coalizione (Berlusconi)
2.667 (28,92%)
228 (02,47%)
149 (01,61%)
23 (00,24%)
28 (00,30%)
14 (00,15%)
3.109 (33,69%)
Partito Democratico (PD)
Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
Centro Democratico
Totale Coalizione  (Bersani)
1.482 (16,07%)
104 ( 1,12%)
53 ( 0,57%)
1.639 (17,76%)
Scelta Civica con Monti per l'Italia
Unione di Centro (UDC)
Futuro e Libertà (FLI)
Totale Coalizione (Monti)
704 (7,63%)
270 (2,92%)
33 (0,35%)
1.007 (10,90%)
Rivoluzione Civile (Ingroia)
Forza Nuova
Lista Amnistia Giustizia Libertà
Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)
Fare per Fermare il Declino
Liberali per l'Italia (PLI)
Fiamma Tricolore
Partito Repubblicano Italiano (PRI)
Movimento Progetto Italia (MID)
187 (2,02%)
177 (1,91%)
54 (0,58%)
37 (0,40%)
29 (0,31%)
22 (0,23%)
17 (0,18%)
7 (0,07%)
5 (0,05%)

SENATO

Elettori: 13.422 (6.302 maschi - 7.120 femmine) - Votanti 8.850, 66,68%  (64,61% in Sicilia, 75,21% in Italia), 4.490 maschi (71,24%), 4.360 (61,23%). Voti validi 8.028 - Schede bianche 201, Schede o voti nulli, contestati e non assegnati 621

Movimento Cinque Stelle (M5S)2.276 (28,35%)
Popolo della Libertà (PDL)
Partito dei Siciliani (MPA)
Fratelli d'Italia
Grande Sud
La Destra di Storace
Cantiere Popolare
Lega Nord
Moderati Italiani in Rivoluzione (MIR)
Totale Coalizione (Berlusconi)
2.228 (27,75%)
186 (2,31%)
120 (1,49%)
117 (1,45%)
35 (0,43%)
27 (0,33%)
22 (0,27%)
11 (0,13%)
2.746 (34,17%)
Partito Democratico (PD)
Il Megafono (Lista Crocetta)
Centro Democratico
Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
Moderati
Totale Coalizione (Bersani)
 1.305 (16,25%)
352 (4,38%)
28 (0,34%)
86 (1,07%)
33 (0,41%)
1.804 (22,45%)
Con Monti per l'Italia744 (9,26%)
Forza Nuova
Rivoluzione Civile (Ingroia)
Lista Amnistia Giustizia Libertà
Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)
Fare per Fermare il Declino
Fiamma Tricolore
Partito Repubblicano Italiano (PRI)
 
189 (2,35%)
133 (1,65%)
38 (0,47%)
34 (0,42%)
33 (0,41%)
21 (0,26%)
10 (0,12%)
 
Politiche 2013, Candidati Camera Sicilia 2

Ventidue  le liste per l'elezione della Camera dei Deputati ed altrettante per  l'elezio­ne del Senato. Anche in questa tornata elettorale, come in quella del 2008, e del 2006 si è votato con il famigerato "Porcellum", la legge elettorale con il siste­ma proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarra­mento, le liste propo­ste dai partiti agli elettori "bloccate" e nessuna possibi­lità di esprimere preferenze: se un partito in un Collegio prende 3 deputati, entrano i primi tre della lista, e così via.

Come nel Collegio Sicilia 2 ed in tutta Italia il partito più votato a Bronte è stato il Movimento 5 Stelle di Grillo con il 31,77% alla Camera e il 28,35% al Senato.

Un risultato impensabile visto che a Bronte non esiste alcuna segreteria o uomo di riferimento del Movimento di Grillo.

Il Pdl brontese al Senato scende dal 47,57% del 2008 al 28,35% di oggi perdendo quasi 2.000 elettori (2.033 alla Camera). Il Pd dal 24,16% è sceso al 16,5% al Senato e dal 25,02% al 16,7% alla Camera.

Come è noto il numero degli elettori varia in relazione al tipo di ele­zione: i brontesi aventi diritto al voto per le recenti elezioni regionali furono 18.813 (di cui 9.187 maschi e 9.626 femmine), distribuiti in 20 sezioni elettorali). In questo totale sono però compresi anche gli emigrati (3.283) ai quali, per le regionali, la legge non consente di votare all’estero.

Per queste elezioni nazionali, invece, il numero degli elettori bronte­si scende a 15.203 (7.185 maschi e 8.018 femmine); il numero degli elettori scende ulterior­mente per il Senato con 13.422 (6.302 ma­schi, 7.120 femmine).

Anche in queste elezioni nazionali un solo emigrato ha chiesto di po­ter votare a Bronte mentre gli altri 3.580 (1985 maschi e 1.601 fem­mi­ne) aventi diritto al voto, hanno potuto esprimere le loro prefe­ren­ze nelle quattro circoscrizioni elettorali estere.

Giuseppe CastiglioneBassa l'affluenza alle urne (66,64% alla Camera e 66,68% al Senato) anche se nettamente superiore al 49,23% raggiunta nella precedente elezione regionale dell'ottobre 2012.

Tutti i 22 partiti presenti nelle liste hanno preso voti anche la Lega Nord (23 alla Camera e 22 al Senato); il partito meno votato è stato il MID con 5 voti.

Due i candidati brontesi presenti in questa tornata elettorale: uno nelle liste per l'elezione nella Camera dei Deputati e l'altro per il Senato.

Biagio SciavarrelloPer la Camera si è presentato l'ex presidente della Provincia regionale di Catania, Giuseppe Castiglione (foto a destra, al 3° posto nella lista della Circoscrizione Sicilia 2 del PdL). Dopo l'elezione all'assemblea Regionale siciliana (1996), al Parlamento Europeo (2004) ed alla presidenza della Provincia regionale di Catania (2008), Castiglione per la prima volta è stato eletto deputato al Parlamento nazionale.

Per il Senato invece si è affacciato alla politica un nome nuovo: Biagio Sciavarrello (nella foto a sinistra), titolare della storica edicola del Corso Umberto. Si è presentato tra le fila (quarto della lista) di una forza politica di estrema destra, Forza Nuova. A Bronte la sua lista ha preso 189 voti (in Sicilia 4.749, pari allo 0,2%).

Assente invece, dopo oltre venti anni anni di ininterrotta presenza nelle competizioni elettorali, il nostro sindaco sen. Pino Firrarello che non si è ripresentato per il Senato della Repubblica. «Avendo pubblicato e presentato di recente la mia biografia - ha dichiarato - non penso proprio di dovere aggiungerci un altro capitolo ...».




Elezioni Regionali
del 28 Ottobre 2012

Elettori: 18.813 (9.187 maschi - 9.626 femmine)
Votanti 9.262 (49,23%: 50,77% maschi, 47.75 femmine)
Schede bianche 142 - Schede non valide 986 (10,64%)


La performance delle preferenze

Campione Pippo (616 – Rivoluzione Siciliana), Limoli Giuseppe (578 - Pdl), Schilirò Rosa (394 – Fli), Raia Concetta (307 - Pd), Leanza Nicola (303 – Udc), D’Anna Tiziana (288 – Pdl), Barbagallo Anthony (281 – Pd), D’Agostino Nicola (277 – Mpa), D’Asero Antonino (232 – Pdl), Pinzone Vecchio Salvatore (219 – Idv), Nicotra Raffaele (203 – Udc), (...)


Il centro-destra vince a Bronte con Nello Musumeci che raggiunge il 35,4 per cento dei voti contro il 30,35% del nuovo Governatore della Regione, Rosario Crocetta (Pd). Ma, anche se si è presentato a questa tornata elettorale diviso, non ha più quella maggioranza quasi bulgara di pochi anni fa, quando, per esempio nelle ultime Regionali del 2008, raggiunse il 75%.

Anche a Bronte l'affluenza alle urne è stata bassissima (49,23%) seguendo il trend registrato in Sicilia (47,43%) e nella circoscrizione di Catania (51,12%, nel 2008 71,05%).
A Bronte hanno votato di più i maschi raggiungendo il 50,77% contro il 47,75% delle femmine. Nelle precedenti elezioni regionali del  2008 si raggiunse il  63,14%, due anni prima, nelle regionali del 2006, l'affluenza era stata del 58,9%. Si pensi che la media dell'affluenza alle urne nelle elezioni regionali dal 1946 al 2010 era del 75,7%.

Vota Fetta - Salame PresidenteIl vicino Comune di Maniace, invece, è stato quello con la più alta affluenza di votanti della Sicilia (77%); lì, nella lista dell'Italia dei Valori, era candidato il sindaco Pinzone Vecchio Salvatore (a Maniace ha preso 691 voti, 219 a Bronte).

In merito alla bassissima partecipazione al voto che quest'anno ha raggiunto anche a Bronte livelli record (vedi percentuali di affluenza dal 1946 al 2010) è da notare che in queste elezioni sono circolati anche volantini o "santini" di contestazione contro la classe politica. Uno di questi che invitava a votare il candidato "Fetta" (Salame Presidente) portava l'immagine di un salame affettato e sul retro invitava a rendere nulla la scheda elettorale barrando tutto ed inserendo lo stesso volantino all'interno della scheda.

In queste elezioni due sono stati i candidati brontesi che si sono presentati per andare a Sala d'Ercole: Rosa Schilirò (FLI, una delle liste che sostengono Gianfranco Miccichè) e Pippo Campione (Rivoluzione Siciliana, la lista per Cateno Da Luca presidente).
La prima ha preso a Bronte 394 voti di preferenza (36 a Catania ed un totale di 591), il secondo è stato il più votato a Bronte con 616 voti (a Catania ha preso 25 voti, con un totale di 1.014 nella Circoscrizione).
Oltre a loro due, nelle liste della Circoscrizione catanese risultano nati a Bronte Longhitano Biagio (Cantiere Popolare, Musumeci), Pinzone Vecchio Salvatore (IDV, Marano) e Bontempo Scorciatore Corrado (Rivoluzione Siciliana, De Luca).

Elezione del Presidente della Regione

Rosario Crocetta2.46930,35%
Nello Musumeci2.88035,40%
Giancarlo Cancellieri8129,98%
Gianfranco Miccichè1.03912,77%
Giovanna Marano
Mariano Ferro
Cateno De Luca
 Gaspare Sturzo
Giacomo Di Leo
Lucia Pinsone
269
67
555
7
26
10
3.30%
0,82%
6,82%
0,08%
0,31%
0,12%


Elezione dell'Assemblea Regionale

Rosario Crocetta (eletto Presidente della Regione)

Partito Democratico (PD)
Unione di Centro (UDC)
Crocetta Presidente

779
984
424
2.187

10,20%
12,88%
5,55%
28,60%

Nello Musumeci

Il Popolo della Libertà (PDL)
Musumeci Presidente
Cantiere Popolare

1.877
282
225
2.384

24,58%
3,69%
2,94%
31,21%

Giancarlo Cancellieri

Movimento 5 stelle - Beppe Grillo

548

7,17%

Gianfranco Miccichè

Partito dei Siciliani - MpA
Futuro e Libertà (FLI)-Nuovo Polo
Grande Sud

793
556
41
1.390

10,38%
7,28%
0,53%
18,19%

Giovanna Marano

Italia dei Valori (IDV)
PRC - PDCI - Sel - Verdi

Ferro Mariano (Popolo dei Forconi)
Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana)
Gaspare Sturzo (Sturzo Presidente)
Giacomo Di Leo (Partito Com. Lavor.)
Lucia Pinsone (Voi)

277
57

37
733

16
5

3,62%
0,74%

0,48%
9,60%

0,20%
0,06%

RISULTATI REGIONALI

 

L'on. Lino Leanza, ex vice presidente della Regione siciliana, è stato rieletto all'Assemblea regionale (a Maletto ha preso 194 voti,  303 a Bronte, 2.339 a Catania, 10.858 nella Circoscrizione); si è presentato quest'anno fra le fila dell'Udc mentre era stato eletto nel 2008 per la terza legislatura nella lista “Mpa-Autonomia Sud”.

Il primo brontese eletto all'Assemblea regionale siciliana fu l'avv. Luigi Castiglione eletto nella prima elezione regionale che si svolse nel 1947; successivamente Bronte ha visto eleggere a Sala d'Ercole Salvatore Leanza, Pino Firrarello, Nunzio Calanna, Franco Catania e Giuseppe Castiglione.

In queste elezioni sono stati dieci i candidati in corsa per la carica di Presidente della Regione siciliana, con circa 1.600 aspiranti ai 90 seggi di Sala d’Ercole suddivisi in 18 liste provinciali. 80 deputati saranno eletti su base provinciale, in base al numero degli abitanti. A Palermo spettano 20 seggi; 17 a Catania, 11 a Messina, 7 ciascuno ad Agrigento e Trapani, 6 Siracusa, 5 Ragusa, 4 Caltanissetta e 3 ad Enna.
Dei 10 seggi che rimangono da attribuire, 2 sono così assegnati: 1 al presidente della Regione eletto; 1 al candidato giunto secondo. Gli altri 8 seggi, che fanno parte del listino regionale guidato dal candidato alla presidenza della rispettiva coalizione, «possono» essere assegnati ai candidati della lista regionale più votata, ma fino al raggiungimento dei 54 seggi, più il presidente. Le singole liste per partecipare alla ripartizione dei seggi, devono superare lo sbarramento del 5%, mentre la maggioranza non può avere più del 60% dei seggi dell’Ars, ovvero 54, più il presidente della Regione. Se la coalizione collegata al presidente della Regione eletto dovesse raggiungere un numero di seggi pari o superiore a 54 nelle circoscrizioni provinciali, gli 8 seggi del listino vanno redistribuiti fra i partiti di minoranza che hanno, comunque, superato lo sbarramento del 5%.




Elezioni Politiche
del 13-14 Aprile 2008

CAMERA

Elettori: 14.993 (7.082 maschi - 7.911 femmine)
Votanti  11.511 (76,77%) - Voti validi 10.192,  Schede bianche   479, Schede nulle 840

Il Popolo delle Libertà
MPA- Alleanza per il Sud
Totale Coalizione-Silvio Berlusconi
 4.700 (46,11%)
1.368 (13,42%)
6.068 (59,53%)
Di Pietro - Partito dei Valori
Partito Democratico
Totale Coalizione-Walter Veltroni
282 (02,77%)
2.550 (25,02%)
2.832 (27,79%)
Unione di Centro (P. F. Casini)
La Destra - Fiamma Tricolore
La Sinistra - L'arcobaleno (F. Bertinotti)
Partito Comunista dei Lavoratori
Sinistra Critica
Forza Nuova
Partito Socialista
Ass. difesa della vita-Aborto? No grazie
Unione democratica per i consumatori
Partito Liberale Italiano
 
583 (5,72%)
197 (1,93%)
173 (1,70%)
63 (0,62%)
56 (0,55%)
55 (0,54%)
54 (0,53%)
44 (0,43%)
37 (0,36%)
30 (0,29%)

SENATO

Elettori: 13.279 (6.208 maschi - 7.071 femmine)
Votanti  10.071 (75,84%)

Il Popolo delle Libertà
MPA- Alleanza per il Sud
Totale Coalizione-Silvio Berlusconi
 4.201 (47,57%)
1.199 (13,58%)
6.400 (61,15%)
Di Pietro - Partito dei Valori
Partito Democratico
Totale Coalizione-Walter Veltroni
214 (02,42%)
2.134 (24,16%)
2.348 (26,58%)
Unione di Centro (P. F. Casini)
La sinistra - L'arcobaleno (F. Bertinotti)
La destra - Fiamma tricolore
Partito Comunista dei Lavoratori
Forza Nuova
Sinistra Critica
Partito Socialista
Per il bene comune
Unione Democratica per i consumatori
Partito Liberale Italiano
Partito del Sud-Alleanza meridionale
 
509 (5,76%)
151 (1,71%)
148 (1,68%)
63 (0,71%)
45 (0,51%)
43 (0,49%)
33 (0,37%)
31 (0,35%)
27 (0,31%)
24 (0,27%)
9 (0,10%)

Sen. Pino FirrarelloCome in quelle del 2006, anche in queste elezioni si è votato con il sistema proporzionale con liste bloccate e nessuna possibilità di esprimere preferenze (il cosiddetto "Porcellum").

L'unico candidato brontese, il sin­daco di Bronte sen. Pino Firrarello (al 4° posto nella lista per il Senato della Circoscrizione Sicilia del PdL), è stato rieletto nella XVI Legislatura per un quarto mandato consecutivo fra i 26 senatori che la Sicilia manda a Roma.

On. Lino LeanzaRitorna alla Camera anche il candidato di Maletto Lino Leanza (51 anni, dirigente d'azienda, Segretario Regionale del Movimento per l'Autonomia, deputato nella XIII e XIV legislatura, Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione e Vice Presidente della Regione Siciliana).

Leanza, dal 18 gennaio facente funzioni di Presidente della Regione dopo le dimissioni di Cuffaro, approda a Montecitorio per la seconda volta (era stato eletto nelle passate elezioni nazionali ma aveva optato per l'Ars).

Come è noto il numero degli elettori varia in relazione al tipo di elezio­ne: i brontesi aventi diritto al voto per le elezioni regionali sono 18.279 (di cui 8.942 maschi e 9.337 femmine, distribuiti in 20 sezioni elettorali).

In questo totale sono compresi anche gli emigrati (3.283) ai quali, per le regionali, la legge non consente di votare all’estero.

Per le elezioni nazionali, invece, il numero degli elettori brontesi scende a 14.993 (7.082 maschi e 7.911 femmine); il numero degli elettori scende ulteriormente per il Senato con 13.279 (6.208 maschi, 7.071 femmine).

Per le elezioni nazionali un solo emigrato ha chiesto di poter votare a Bronte mentre gli altri 3.282 aventi diritto al voto, hanno espresso le loro preferenze nelle quattro circoscrizioni elettorali estere.

Questo, a Marzo 2008, il quadro statistico ufficiale dei cittadini Brontesi residenti all'estero aventi diritto al voto

Nazionemaschifemminetotale
Argentina226248474
Australia382664
Austria325
Belgio423880
Brasile201030
Canada437
Danimarca 33
Finlandia314
Francia523385
Germania1.0027191.721
Inghilterra11718
Grecia246
Lussemburgo7310
Olanda111223
Paraguay325
Perù224
Romania1 1
Spagna151025
Svezia224
Svizzera359259618
Stati Uniti393675
Tunisia6713
Venezuela17724
Totali1.8651.4343.299

 




Elezioni Regionali
del 13-14 Aprile 2008

Elezione del Presidente della Regione

Raffaele Lombardo7.46871,40%
Anna Finocchiaro2.62925,13%
Sonia Alfano2071,98%
Ruggero Razza1341,28%
Giuseppe Bonanno Conti220,21%


Elezione dell'Assemblea Regionale

Raffaele Lombardo (eletto Presidente)
PDL
Democratici Autonomisti
Movimento per l'Autonomia - All. per il Sud
Lombardo Presidente - Sicilia forte e libera
UDC

3.802
542
1.814
524
595
7.277

38,67%
5,51%
18,45%
5,33%
6,05%
74,00%
Anna Finocchiaro
Partito Democratico
Anna Finocchiaro Presidente per la Sicilia
Italia dei Valori
La Sinistra Arcobaleno Rita Borsellino

1.664
252
119
239
2.274

16,93%
2,56%
1,21%
2,43%
23,13%
Sonia Alfano
Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Pres.

160

1,63%
Ruggero Razza
La Destra Fiamma Tricolore

101

1,03%
Giuseppe Bonanno Conti
Forza Nuova

19

0,19%
Elettori: 18.279 (8.942 maschi - 9.337 femmine)
Votanti 11.543 (63,14%) - Voti validi  9.831; Schede non valide 1.083;  Schede solo per la lista regionale    629.


La performance delle preferenze

Limoli (Pdl) 1.287, D'Asero (PdL) 933, Lino Leanza (MpA) 403, D'Agostino (MpA) 384, Tafuri (DA) 392, Barbagallo (PD) 340, Raia (PD) 302, Tagliaferro (SFL) 274, Scammacca (Pdl) 246, Fiorenza (PD) 214, Amendolia (MpA) 203, Lombardo (MpA) 193, Oliva (MpA) 133, Giuffrida (UdC) 143, Fagone (UdC) 131, (...)
 

In queste elezioni. dopo una presenza quasi costante dal 1947 (il primo eletto era stato l'avv. Luigi Castiglione), un solo candidato brontese si è presentato per per essere eletto all’Assemblea regionale siciliana: Angela Longhitano.
Si è presentata nella lista “Popolo della libertà”, “Raffaele Lombardo presidente” (a Bronte ha preso 69 voti).
Il malettese on. Lino Leanza, vice presidente uscente della Regione siciliana, è stato eletto sia all'Ars per la terza legislatura (nella lista “Mpa-Autonomia Sud”, Collegio provinciale di Catania) sia al Parlamento nazio­nale nella lista “Movimento per l’autonomia” (Sicilia – Camera 2).
E' stato il secondo fra i più votati nella Regione. Anche questa volta, come ha già fatto nelle ultime elezioni nazionali, molto probabilmente opterà per l'Assemblea regionale.
L'affluenza alle urne 63,14% (quasi sette punti in più rispetto a 2 anni fa). A livello regionale l'affluenza è stata del 66,6%.





  

Il sistema politico di Bronte dal 1946 al 2010

Partecipazione e comportamento elettorale

di Mauro Petralia

Mauro Petralia(...) In questo e nei prossimi paragrafi, guarderemo alle scelte di voto e di non voto dei cittadini brontesi.

Più esattamente leggeremo sessant’anni di vicende politiche ed elettorali enfatizzando quelle tendenze che per la loro regolarità sembrano avere acquisito natura di vere e proprie costanti. E per di più di costanti che concorrono a definire le peculiarità del comportamento elettorale brontese rispetto al contesto catanese e siciliano.

Abbiamo, quindi, selezionato le principali componenti della domanda elettorale aggregata, a partire dal dato sulla partecipazione al voto. (…)

Il sistema politico e i partiti: il caso di Bronte, tesi di laurea di M. PetraliaPer quanto riguarda le elezioni alla Camera dei deputati, bisogna distinguere tre fasi temporali in cui l’elettore di Bronte mostra una diversa propensione a partecipare alle tornate elettorali.

Dalle elezioni del 1946 a quelle del 1963, l’elettore brontese è sostanzialmente più partecipativo di quello siciliano, ma meno di quello catanese, che risulta sempre, quello maggiormente partecipativo.

Dalle elezioni del 1968 a quelle del 2001, la partecipazione al voto delle elezioni politiche a Bronte, diventa sempre più, di gran lunga inferiore a quella siciliana e notevolmente più bassa di quella della provincia di Catania (nel 1994 la differenza arriva a toccare 15 punti). Le due ultime elezioni invece registrano per Bronte, un tasso di poco superiore a quello catanese.

Complessivamente così come avviene in Sicilia e in provincia di Catania, anche a Bronte abbiamo un aumento dell’astensione elettorale negli anni, ma il minor tasso di partecipazione brontese è dovuto senza dubbio all’emigrazione e alla mancata cancellazione degli emigranti dalle liste elettorali. Il dato che lo dimostra chiaramente è quello delle elezioni del 2006 e del 2008.

In quest’occasione elettorale, i residenti all’estero sono stati collocati nella nuova “circoscrizione Estero”, e di conseguenza il tasso di partecipazione depurato dalla loro presenza “passiva” nelle liste elettorali, è aumentato di oltre dieci punti percentuali.

Guardando al confronto tra elezioni politiche, regionali e amministrative c’è un dato che suscita notevole curiosità ed è quello che riguarda il diverso andamento della partecipa­zione. L’orientamento è lo stesso che caratterizza il voto siciliano, ovvero una maggiore partecipazione alle elezioni politiche, più bassa alle elezioni regionali.

La media del tasso di partecipazione alle politiche a Bronte è di 79 contro 75,7 delle regio­na­li, dato che segnala così come avviene nel resto della regione siciliana un minore interes­se per le elezioni regionali e una maggiore partecipazione per le elezione di rilevanza nazionale.

La partecipazione alle elezioni amministrative ha una media del 77%, un dato che si colloca in mezzo alle elezioni politiche e regionali. In alcune fasi però, come il periodo 84-89 e 97-2005, il tasso di partecipazione delle elezioni amministrative è il più alto.

Negli ultimi trent’anni è cresciuto infatti, il grado di mobilitazione in occasione delle elezioni amministrative che ha superato il livello di partecipazione delle politiche, prima di allora le elezioni più partecipate a Bronte in ogni tornata.

Ciò è sicuramente dovuto alla disaffezione dei cittadini nei confronti del sistema partitico nazionale, e ad un maggiore attaccamento alle questioni amministrative e ai protagonisti politici locali, alcuni dei quali talvolta distanti dai partiti e impegnati in comitati civici locali o liste civiche.

Nonostante il tasso di partecipazione alle elezioni politiche sia aumentato negli ultimi due appuntamenti del 2006 e del 2008, a causa come abbiamo detto della cancel­lazione dei residenti all’estero dalle liste elettorali, le elezioni amministrative sono quelle che sempre nello stesso periodo, hanno ottenuto il maggior numero di votanti in termini assoluti.

Un tratto caratteristico della storia elettorale siciliana, come abbiamo visto è rappre­sentato dalla personalizzazione del voto. Fenomeno, questo, che trova un’elo­quente espressione nell’elevato uso del voto di preferenza.

Questo dato è compa­rativamente rilevante anche a Bronte, con sottili differenze, ma con evidenti tratti che accomunano l’uso del voto di preferenza a quello siciliano.

Guardando alle elezioni regionali è particolarmente evidente come i fattori localistici e il per­sonalismo nella relazione elettori-partiti trovano maggiori motivi di esaltazione.
Come si può notare (…) le elezioni regionali del 1991 e del 2006, riportano un voto di pre­fe­renza (56,9 e 87,1) superiore a quello siciliano (54,1 e 86,3) e catanese (51,6 e 85,9).

Il dato è più che ovvio, data l’appartenenza di Bronte ai centri siciliani piccoli e rurali infe­riori ai 20.000 abitanti, dove si sono sempre registrati tassi di preferenza più elevati rispetto ai centri urbani.

L’elettorato dei centri più piccoli e rurali esprime un personalismo politico massiccia­mente più elevato, e Bronte rispecchia fedelmente questi caratteri nelle varie occasioni elettorali.

Per quanto riguarda il voto ai partiti nelle varie competizioni elettorali, in particolare in quelle comunali, approfondiremo dettagliatamente nei prossimi paragrafi.

Nel continuare questo paragrafo faremo invece un’analisi sintetica dell’evoluzione del sistema partitico a Bronte dal dopoguerra ai giorni nostri, facendo riferimento alle vicende elettorali e politiche relative all’amministrazione comunale.

I cambiamenti legislativi, i mutamenti delle alleanze elettorali e consiliari, le continuità e le rotture rappresentate dall’avvicendamento dei vari partiti alla guida dell’ammi­nistrazione comunale e all’ingresso in giunta e il crollo epocale del sistema partitico della prima repub­blica, sono i fattori che hanno contribuito a diversificare il sistema partitico brontese degli ultimi sessant’anni.

Avendo individuato tra questi fattori, quelli più significativi e portatori di maggiori cambia­menti, abbiamo distinto quattro fasi temporali in cui il sistema partitico ha assunto caratteristiche differenti.

La prima fase è quella del Sistema Bipolare che va dal ‘46 al ‘59, in cui si avvicen­dano tre legislature. In questo periodo, il sistema elettorale che disciplina le elezioni amministrative è un sistema maggioritario, e i partiti locali tendono a polarizzarsi in due liste: la Dc presenta sempre una lista in tutte le occasioni, così come comunisti e socialisti che si presentano insieme alle elezioni del ‘52 e del ‘56 con una lista unica.

Si formano così due poli, uno formato dalla Dc che da sola amministra il comune dal ‘46 al ‘56, e un altro costituito dai social comunisti che si avvicendano alla Dc nella guida del comune tra il ‘56 e il ‘60.

La realizzazione dell’alternanza è l’avvenimento che porta a identificare il sistema brontese come un sistema perfettamente bipolare.

Tassi di partecipazione di Bronte relativi alle elezioni politi­che, regionali e amministrative, svoltesi dal 1946 al 2010.
L'affluenza più alta si registra nelle elezioni politiche del 1958, con una percentuale del 90,4% mai più raggiunta nei decenni successivi. Il livello minimo di affluenza nel 2008: 63,1%.
La tabella è stata tratta da "Il sistema politico e i partiti: Il ca­so di Bron­te", tesi di laurea in Scienze dell'Am­ministrazione, An­no accademico 2010/2011, di Mauro Petralia, che ringra­ziamo per averci autorizzato alla pub­blicazione.

La fase successiva che ricopre un arco di tempo minore rispetto alle altre, è quella del Sistema a Geometria Variabile che ricopre un arco di tempo che va dal ‘60 al ‘73.

Dalle elezioni del 1960 in poi, il sistema elettorale vigente è un sistema elettorale proporzionale, e con esso cambia anche il numero dei partiti che cresce rispetto al periodo precedente.

A partire dalle elezioni del ‘60 non vi è più un assetto bipolare ma un sistema molto simile a quello nazionale, una sorta di “pluralismo polarizzato” in miniatura, diverso da quello nazionale solo per due elementi: l’assenza di Pri e Pli; i rapporti di forza vedono il Psi come secondo partito e non il Pci.

Questa fase è caratterizzata da grande instabilità politica. In sole tre legislature si alternano ben cinque giunte, ognuna di esse diversa per la composizione delle alleanze che la compongono. Il sistema partitico in questa fase assume una forma a due dimensioni.

La prima è rappresentata da un perno centrale “sovrastante” composto dai due partiti maggiori, Dc e Psi. La seconda è formata da “ali sottostanti”: Msi, Monarchici, Psdi, Pci, Psup e liste civiche.

Il sistema cambia forma al mutare delle alleanze. I partiti del perno centrale sono quelli che assumono la guida della giunta, mentre le ali sottostanti, ad eccezione del Msi, sono sempre partner di minoranza delle giunte. Il Psi nelle tre giunte che presiede in questi anni, cambia sempre alleanze: una aperta al Pci e al Psdi, una con Pci, Psdi, Psup e Lista civica, una con una parte della Dc e Lista civica.

La Dc, invece presiede una giunta che comprende Psdi e Monarchici, e una con Psi e Psdi. Questa fase cade nel periodo del centrosinistra, ma solo due giunte (quella 64-68 e quella 70-73) assumono una formula di questo tipo, le altre sono caratterizzate da vicende ed equilibri prettamente locali.

Dal ‘73 al ‘92, il sistema partitico brontese assume le stesse peculiarità del sistema siciliano, ovvero quelle del Sistema a Partito Predominante. Così come avviene a livello regionale durante quasi tutto il periodo della prima repubblica, in questa fase la Dc diventa a Bronte, il partito dominante, sempre a capo delle giunte amministrative, che amministra quasi sempre in alleanza con il Psi, ma anche in periodi limitati con il Pri e il Psdi, o anche da sola con una maggioranza monocolore.

L’ultima fase del sistema partitico brontese è quella che corrisponde all’incirca con il periodo della seconda repubblica, questa fase va dal ‘93 ad oggi. Questo periodo si apre con la prima elezione diretta del sindaco, avvenuta a Bronte nel ‘93. Anche qui la dissoluzione del sistema partitico ha realizzato i suoi effetti, ma non ha condotto ad una via bipolare come e avvenuto sia a livello nazionale che regionale, ma ha generato un Sistema tripolare.
Fatta eccezione per le elezioni del ‘93, quando come vedremo, il vecchio sistema partitico risente solo in parte della nuova legge elettorale, in seguito, sia nel momento elettorale che all’interno del consiglio comunale, il sistema partitico mantiene le caratteristiche di un sistema imperniato su tre poli.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo singolarmente ognuna di queste fasi osservando nel dettaglio le vicende politiche ed elettorali che si sono intercorse in ognuna di queste fasi, prestando particolare attenzione all’evoluzione, al mutamento e alla stabilità nel tempo delle varie organizzazioni partitiche e alle loro interazioni con il contesto socio-economico locale. (...)

(Tratto da “Il sistema politico e i partiti: il caso di Bronte”, tesi di laurea in Scienze dell’Amministrazione di Mauro Petralia, Università degli studi di Catania, Facoltà di Scienze Politiche, anno accademico 2010/2011)


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LE ELEZIONI A BRONTE, I RISULTATI