Notizie, Eventi Socio-Culturali e non Dal 30 Agosto al 3 Novembre 2011 | Ti trovi in: Home-> News da Bronte-> Ultime dal Comune News dei mesi precedenti | successivi |
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PROTESTA DAVANTI AL TRIBUNALE DI CATANIA DEI LAVORATORI DEL CONSORZIO SICILIANO MANIFATTURIERO Duecento famiglie con il fiato sospeso Hanno protestato pacificamente sulle scalinate del Tribunale di Catania, mentre all'interno si celebrava un’udienza che poteva decidere il loro futuro. Si tratta di un buon numero degli oltre 200 lavoratori del «Consorzio siciliano manifatturiero» di Bronte, che dopo aver perso la famosa commessa della Diesel di Renzo Rosso, non ha più ricevuto le commesse neanche dalla Giada Spa. Per questo i lavoratori, guidati dall'amministratore delegato del consorzio tessile brontese, Giovanni Catania, davanti al Tribunale hanno distribuito un volantino con su scritto: «Rappresentiamo il resto dei lavoratori e le nostre famiglie. Abbiamo deciso di comunicare la nostra condizione in maniera composta e silenziosa, ansiosi di conoscere cosa ne sarà del nostro posto di lavoro. Siamo in cassa integrazione da diversi mesi e questa volta non per la crisi generalizzata che ha colpito tutto il settore, ma per il comportamento di Giada Spa che, nonostante l'esistenza di un contratto di fornitura con il nostro datore di lavoro, ha deciso di non adempiere più, determinando l'improvviso blocco delle commesse lavorative. Per tali ragioni è stata intrapresa un'azione giudiziaria che si sta discutendo in Tribunale.» «Non chiediamo privilegi - concludono - ma soltanto che venga fatta giustizia in quanto non riteniamo giusto che le solite aziende del nord possano pensare di operare nei nostri territori senza il rispetto delle regole». In effetti la situazione è particolarmente complessa. Dalle informazioni fornite dal Consorzio siciliano manifatturiero brontese sembrerebbe che, completati i capi estivi, Giada non avrebbe più fatto sapere nulla alle aziende brontesi riguardo alla fornitura invernale che ovviamente si prepara in estate. A questo punto il Consorzio, forte del contratto stipulato che prevedeva commesse fino al 2014, ha presentato ricorso al giudice di Bronte che però lo ha rigettato. Sull'intera vicenda, infatti, pende un'altra decisione in discussione al Tribunale di Adria, cui Giada Spa si è rivolta per contestare l’esistenza del contratto stesso. «La pendenza del giudizio davanti al Tribunale di Adria - ha scritto nell'ordinanza il giudice del Tribunale di Bronte, Cristiana Gaia Cosentino - avente per oggetto la declaratoria di inesistenza del contratto sulla quale è stato intrapreso il presente giudizio, dovrebbe indurre a sospendere questo processo, perché da quella controversia, dipende la decisione dell'istaurato processo». Il problema è che i tempi potrebbero essere lunghi, con gli avvocati del Consorzio brontese Massimiliano Pappalardo e Giovanni Pecorella di Milano, Marco La Mandini di Bologna ed Antonio Mauro Pappalardo del Foro di Catania che, invece, ritengono che ci siano gli estremi per esprimersi. Così hanno presentato ricorso in appello al collegio del Tribunale di Catania, composto da Antonella Balsamo (presidente) Vittoria Cariolo e Anna Maria Cristaldi, che ieri mattina ha sentito le parti e fra 20 giorni dovrà esprimersi. [Gaetano Guidotto, La Sicilia] JONIAMBIENTE. DIFFERENZIATA «PORTA A PORTA» IN 12 COMUNI Raccolta rifiuti, niente più cassonetti Si partirà da Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo La svolta è di quelle epocali. E non solo perché coinvolgerà, a tappe, 12 Comuni della fascia settentrionale dell'Etna, da Bronte fino a Riposto, ma perché stravolgerà in tutti i cittadini abitudini radicate da decenni, in un settore particolarmente delicato come quello della raccolta dei rifiuti. La Joniambiente, società Ato è pronta ad attuare il nuovo servizio di raccolta integrata dei rifiuti che mira ad incrementare esponenzialmente gli indici della raccolta differenziata. Si tratta dello stesso servizio sperimentato a lungo a Maletto e Calatabiano, dove, dopo le prime inevitabili difficoltà iniziali, il servizio è realmente decollato ed il quantitativo di raccolta differenziata si è quasi quadruplicato, con il conseguente risultato che si è conferito meno in discarica. Da programma, a meno di intoppi, il servizio partirà ad ottobre nel quadrilatero fra Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, per poi spingersi, sempre a tappe, nel resto del territorio. 10 Settembre 2011 Joniambiente li porrà nelle strade dei «lochi» Cassonetti e contenitori per gettare il «mallo» Bronte si trasferisce nelle campagne per la raccolta del pistacchio e il presidente della società Ato rifiuti, Joniambiente, Francesco Rubbino, insieme con il Cda della società composto da Antonello Caruso e Giuseppe Cardillo, fa sistemare nelle strade rurali i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, permettendo alla gente di evitare di portarsi dietro i sacchetti o, nella peggiore delle ipotesi, di lasciarli ai bordi delle strade. Oltre a ciò, sono stati posti contenitori speciali dove riporre il “mallo”, ovvero la corteccia esterna del pistacchio che va tolta prima di esporlo al sole ad asciugare. Un rifiuto che può essere considerato “frazione umida” e quindi differenziato. La proposta è stata avanzata da Antonello Caruso, subito sposata dal presidente e dall'intero Cda concorde sulla validità del servizio: «Con il presidente Rubbino - ha affermato Caruso - abbiamo affrontato l’argomento per venire incontro alle abitudini dei brontesi». «Vivere in campagna - aggiunge il presidente Rubbino - vuol dire produrre fra i pistacchieti quei rifiuti che ora la gente più comodamente potrà gettare negli appositi contenitori». 16 Settembre 2011 C’è il cassonetto per gli scarti Fra i cassonetti posti nelle campagne dalla “Joniambiente” anche uno del Comune di Bronte esclusivamente per la raccolta del mallo. Attenzione, però: in questo cassonetto è vietato scaricare altri tipi di rifiuti e l’area è video sorvegliata. Ad avvertire i propri concittadini è l’assessore all’Ecologia e l’ambiente del Comune di Bronte, Biagio Petralia: «Nei pressi del depuratore - afferma Petralia - abbiamo posto un grosso cassonetto dove depositare il mallo che, essendo rifiuto umido, va nella raccolta differenziata. Il cassonetto è a disposizione di tutti - continua l’assessore - e invito i brontesi ad utilizzarlo. Ricordo a tutti, però, che lì può essere posto solo mallo. Gettare altro tipo di rifiuto - conclude - è vietato e chi lo fa rischia sanzioni». Intanto ieri mattina sono arrivati i cassonetti della “Joniambiente”, sistemati nelle campagne: «Un servizio – aggiunge il presidente della società Ato, Francesco Rubbino - realizzato in grande sinergia con il Comune di Bronte. L’assessore Petralia, infatti, ci ha sottoposto il problema dei brontesi che, trasferendosi quasi tutti per un mese intero nelle campagne, hanno bisogno di servizi. E noi siamo intervenuti con decisione sia per venire incontro alle esigenze degli utenti, sia per continuare nella politica di sensibilizzazione a favore della raccolta differenziata, visto che il mallo del pistacchio è un rifiuto umido». Adesso, dunque, spetta ai cittadini seguire le indicazioni avute e usufruire dei servizi messi a loro disposizione in termini di nettezza urbana. Vertice in prefettura per garantire la raccolta dell’«oro verde» in sicurezza Il pistacchio sotto... scorta Lo ha deciso il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Catania su richiesta del sindaco. L’esodo dei brontesi nelle campagne per la tradizionale raccolta del pistacchio sarà reso più sicuro. Le forze dell’ordine intensificheranno, durante tutto l’arco delle 24 ore, i servizi nelle campagne nelle quali si produce il prezioso “oro verde”, per scoraggiare l’azione dei ladri attirati dalla grande quantità di pistacchio raccolto e posto ad asciugare. Questo l’esito della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, nel settecentesco Palazzo della prefettura di Catania, su richiesta del sindaco di Bronte, Pino Firrarello. «Ogni due anni, nel mese di settembre - dice il primo cittadino - gran parte della cittadina di Bronte si trasferisce nelle campagne, che all’improvviso si popolano di produttori ed operai. Tutti - continua Firrarello - rimangono nei rustici a servizio dei pistacchieti anche durante la notte, a guardia del prezioso raccolto. E’ ovvio che questa situazione implica problemi di sicurezza. In passato, infatti, è capitato che si siano verificati furti, con significativo danno per i produttori. Ed io - aggiunge Firrarello - nel tentativo di garantire aiuto e maggiore sicurezza ai produttori nelle campagne, ho posto il problema al prefetto di Catania, che ringrazio, insieme con i comandanti delle forze di polizia intervenuti al vertice, per aver accolto le mie istanze, convocando il Comitato». Il primo cittadino di Bronte conclude dicendo: «Chi meglio dei proprietari potrà garantire sorveglianza e sicurezza in questo mese di raccolta, ma questi sappiano che telefonando al 112 dei carabinieri, oppure alla locale stazione (095-691000) potranno contare su un dispositivo di vigilanza, attivo nelle 24 ore attraverso un coordinamento dei servizi di tutte le forze disponibili, che si avvarranno anche, e per la prima volta, dell’ausilio del mezzi aerei del 120 Elinucleo dell’Arma». 13 Settembre 2011 Decisione del comitato per l'ordine e la sicurezza Raccolta del pistacchio «blindata» Maggiore vigilanza in campagna Pattuglie a terra e velivoli del 12° Elinucleo Raccolta del pistacchio con le forze dell'ordine La raccolta del pistacchio sotto il controllo delle forze dell'ordine. In occasione della raccolta dell'«oro verde», Polizia e Carabinieri quest'ultimi anche con un velivolo del 12° elinucleo di stanza Fontanarossa, intensificheranno i servizi nelle campagne brontesi per scoraggiare e reprimere l'azione dei ladri. Lo ha deciso il comitato per l'ordine e la sicurezza (...) [Giornale di Sicilia] MANCA SOLO ...L'ESERCITO «Polizia di Stato, Carabinieri, Finanza, Polizia Provinciale, Corpo Forestale e Municipale pattuglieranno il territorio giorno e notte anche con gli elicotteri». Con queste parole il il sindaco Firrarello ha informato con un manifesto i concittadini dell’esito della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. | |||||
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