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Bronte Street Guide

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D

Dabormida (via): dal numero 56 di via D'Annunzio a via Annibale

D'Acquisto Salvo (via): prima traversa di via D. Manin

Dalla Chiesa gen. Alberto (via): al numero 1 di viale J. Kennedy (Albergo Parco dell'Etna).

Dalmazia (via): dal numero 51 di via Martiri di via Fani alla campagna (ingresso Palazzetto dello Sport Alberto Meli).

Daniele (via): al numero 11 di via Luigi Sturzo.

Danimarca (via): quinta traversa a sinistra di  via Leanza Salvatore (ex via Matteo Selvaggi)

D'Annunzio Gabriele (via): dal numero 8 di via Prof. De Luca a piazza Croce ("A Cruci Tirinnanna").

Dante (via): dal numero 149 di corso Umberto a via Matrice.

D'Arco Giovanna (piazza): dopo il numero 170 di via Santi.

D’Arrigo Angelo (via): da via Mediterraneo (edicola votiva del SS. Cristo accanto a Viale Kennedy) alla campagna.

Davide (cortile): al numero 4 di via Saturno.

D'Azeglio (via): dal numero 237 di via Santi a via Vitaliano Brancati.

De Amicis (vico): dal numero 52 di via Imbriani a via Galileo Galilei.

Dedalo (cortile): al numero 8 di via Esopo.

De Gasperi Alcide (piazza): dal numero 11 di via Ruggero Settimo a via Isonzo.

Deledda Grazia (via): dal numero 17 di via Schilirò a via San Francesco d'Assisi.

Della Repubblica (via): stradella che costeggiando la Ferrovia F.C.E. in Contrada Difesa arriva in territorio di Maletto.

De Luca (via): dal numero 17 di via Luigi Capuana a via Tito Livio. Nell'antica toponomastica era denominata via Luca (la dicitura è ancora visibile in alcune pareti esterne delle case); una targa "privata" apposta su una casa nel 2021 la rinomina Via Cap. De Luca.

De Luca cardinale (via): dal numero 261 di corso Umberto a piazza Cadorna (Caserma della Forestale). La via Card. de Luca è ancora  tradizionalmente intesa come "u stratuni novu" (la strada nuova costruita nei primi anni del 1900 abbattendo alcune case addossate alla parte sinistra del Collegio Capizzi. E' dedicata al cardinale Antonino Saverio de Luca (Bronte 1805 - Roma 1883) che fu Nunzio apostolico di papa Gregorio XVI e di Pio IX presso la Corte di Baviera e poi a Vienna, nonché apprezzato autore di opere storiche e di teologia. La strada è relativamente recente, infatti è stata aperta nei primi anni del '900 quando è fu costruita l'ala moderna del Real Collegio Capizzi e la chiesa del Sacro Cuore.

De Luca Prof. Placido (via): dal numero 268 di corso Umberto a piazza Nunzio Azzia (ex Piazza Maddalena). Placido De Luca (Bronte 1802 -  Parigi 1861), fratello del cardinale Antonino Saverio, fu un rinomato economista ed un giurista. Autore d’importanti libri di scienza economica e di statistica propugnò sempre il principio della libertà del lavoro e dell’industria.

Demostene (via): dal numero 4 di via L. Pastrengo a piazza Giovanni XXIII.

De Nicola Enrico (via): seconda retta di viale Regina Margherita, al n. 80.

De Nicola Principe (via): al numero 33 di via Palermo.

Deodato (cortile): al numero 34 di via Mascagni.

Derna (cortile): al numero 35 di viale J. Kennedy.

Diana (cortile): al numero 73 di via Santa Caterina.

Difesa Piano Palo (via): dal bivio della strada statale 284 (inizio del rettilineo di Contrada Difesa) all’ex Stazione F.C.E. e alla Contrada Musa.

Diogene (via): dal numero 1 di via San Giovanni Bosco a via Vivaldi.

Di Piazza Antonino (via): dal numero 27 di via Cleopatra a via Merano.

D'Italia (viale): dal numero 32 di via S. Giovanni Bosco a viale A. Grassia.

Donatello (via): dal numero 461 di corso Umberto (strada senza sbocco).

Donizetti (via) : dal numero 17 di via Matteotti a via Pisa.

Doria Andrea (via): dal numero 14 di via Giorgione a via Pierluigi da Palestrina.

Duca degli Abruzzi (viale): dalla fine di via Amedeo Duca d'Aosta alla campagna.

Duilio (cortile): al numero 90 di via Palermo.

Duse Eleonora (via): dal numero 50 di via Vittorio Emanuele Orlando alla campagna

Dusmet (via): dal numero 123 di corso Umberto a via Matrice.


E

Egitto (via): al numero 37 di  via Leanza Salvatore (ex via Matteo Selvaggi).

Einaudi Luigi (via): dal numero 21 di via Beato Angelico a via Sant’Agata (ex via Leo).

Elena Regina (via): dal numero 1 di piazza Giovanna d'Arco a via Mentana.




 

 


L'edicola votiva di via D'Annunzio (incrocio con via Grisley). L'Annunziata è ritratta, come da antica tradizione, con in mano una bandiera dalla lunga asta, che uccide un drago

L'inizio di via Card. De Luca
Via Card. De Luca. Sulla destra l'ala moderna del Real Collegio Capizzi


Immagini di via De Luca con la chiave dell'arco dei portoni scolpita con visi di satiro o di nume tutelare.

Elettra (via): dal numero 45 di via G. Galilei a via Mentana.

Elia (cortile): al numero 12 di via Luigi Sturzo.

Emilia (via): dal numero 12 di via Omero a via Merano.

Empedocle (via): dal numero 81 di via Etna (strada senza sbocco).

Enea (cortile): al numero 41 di via Luigi Aidala.

Enna (via): seconda traversa a sinistra di via Merano (per il casello 54 F.C.E.).

Eraclito (via): dal numero 62 di viale della Regione (strada senza sbocco).

Ercole (vico): dal numero 10 di via Giunone (strada senza sbocco).

Erice (cortile): al numero 15 di via Trapani.

Erodoto (via): dal numero 35 di via S. T. Russo a viale A. Grassia.

Erranteria (via): Dalla statale 120 al Castello Nelson (la via prende il nome dalla stessa Contrada Erranteria, dove nel 1905 l'archeologo Paolo Orsi scoprì avanzi di mura di un edificio di epoca romana, recentemente "riscoperto" dalla Guardia di Finanza).

Eschilo (cortile): al numero 88 di viale Regina Margherita.

Esculapio (cortile): al numero 74 di via Grisley.

Esopo (via): dal numero 5 di Via del Popolo a via Pisa.

Estate (vico): dal numero 5 di piazza Piave a cortile Primavera.

Etna (via): al numero 207 di via Messina a piazza Stazione F.C.E. Al nostro vulcano Bronte ha dedicato anche un'altra strada, via Mongibello.

Euclide (via): dal numero 1 di piazza Nunzio Azzia a via Petrarca.

Eulero (via): dal numero 27 di via G. Matteotti a Via Eraclito.

Euripide (via): dal numero 65 di via Garibaldi a via Balilla.

Europa (via): dal numero 49 di via Palermo a Viale Regina Margherita (Chiesa di Sant’Agata).

Eva (cortile): al numero 5 di via Uccellatore.


F


Portone in Via Elettra






 
STRADARIO DI BRONTE
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Mappa Bronte


 

 

Falco (via): al numero 53 di via Giovanni Verga.

Falcone giud. Giovanni (via): Contrada Borgonuovo, di fronte via Borsellino.

Faraone (via): dal viale A. Grassia, sopra il ponte in ferro.

Favorita (cortile): al numero 18 di via Donizetti.

Federico di Svevia (via): dal numero 20 di via Vitaliano Brancati a via Bòscia.

Fedro (cortile): al numero 9 di via Esopo.

Fermi Enrico (via): dal numero 1 di via Messina a via Madonna del Riparo.

Ferraris Galileo (via): dal numero 61di via G. Galilei a via Elettra.

Fidia (via): dal numero 14 di Via San Pietro a piazza Caronda.

Fieramosca Ettore (via): dal numero 1 di piazza Inverno a via Timpa.

Filzi Fabio (via): da via Lombardia a via Piemonte.

Firenze (via): dal numero 23 di via Piracmon a via Santa Caterina.

Fiume (via): dal numero 2 di via Martiri di via Fani a via Sterope.

Fogazzaro (via): dal numero 17 di via Difesa a cortile Vulcano.

Fontanella (via): dal numero 16 di piazza Gagini alla campagna. La strada prende il nome da un antico abbeveratoio (tutt'ora esistente) posto nella trazzera che portava dalla città all'antico "guado della paglia" oggi ponte Passopaglia.

Forlanini Carlo (via): traversa interna compresa tra il n. 214 di via Messina ed il viale Kennedy.

Formia (via): sul ripiano a destra di viale Regina Margherita, da Via Pantelleria.

Fornarina (cortile): al numero 4 di via Sac. Vincenzo Schilirò.

Fortuna (piazza): al numero 52 di via Prof. Giuseppe Grassi nell'antico quartiere di Pietra Pizzuta. Nome beneaugurante, pieno di speranze per chi vi abita. Ma... «piazza della Fortuna, Cortile delle Magnolie, via Lorenzo il Magnifico, via Pietro Aretino, via delle Muse, strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del Comune a delle immonde cloache» così scriveva Carlo Levi nel 1952 quando, accompagnato da Michele Pantaleone, visitò Bronte (“Le parole sono pietre”, Einaudi, 1955). Certo da allora qualcosa è cambiato.

Foscolo (via): dal numero 19 di via G. Galilei a piazza Giovanna d'Arco.


Via Fidia


Via Firenze


via Foscolo


G

Gabbiano (via): dal numero 3 di via G. Amendola a via Europa.

Gagini Antonio (piazza): al numero 77 di via Angelo Gabriele con la fine di via Santi. La piazza sulla quale prospetta il Santuario dell'Annunziata, è dedicata allo scultore palermitano, autore del gruppo marmoreo dell'Angelo e della patrona di Bronte, conservato nello stesso Santuario.

Galatea (vico): dal numero 15 di via Leonardo da Vinci a via Appia.

Galeno (cortile): al numero 90 di via Messina.

Galilei Galileo (via): dal numero 66 di via Cavallotti a piazza Inverno.

Galliano (via): dal numero 291 di via Santi a via Timpa.

Galvani (via): dal numero 1 di via Mongibello a via Luigi Sturzo.

Gandhi Mohandas (via): dal Viale Kennedy (di fronte sede operativa della Misericordia) alla campagna (fino alla ferrovia FCE).

Gardenie (vico delle): dal numero 6 di via Mentana a via Foscolo.

Garibaldi (via): da piazza Nicola Spedalieri a via Trieste. La ripida stradina, in bàsole di pietra lavica porta alla stazione della Circum ed un tempo era appunto denominata "'a chianata ra stazioni".

Garofani (cortile dei): al numero 6 di via delle Muse. Un bellissimo fiore identifica questo cortile, come altri fiori danno il nome anche al Cortile delle Magnolie, al Cortile delle Orchidee, ... «Nel Cortile dei Garofani,  - scriveva Carlo Levi che visitò Bronte nel 1952 - dove il puzzo di fogna è insopportabile, dove non si sa dove appoggiare il piede tra l'acqua nera che scorre, entrammo nel tugurio di un mezzadro di un ettaro e mezzo di terra (...). Cortile delle Magnolie, Cortile delle Orchidee, Piazza della Fortuna, via Lorenzo il Magnifico, via Pietro Aretino, via delle Muse, strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del Comune a quelle immonde cloache». Fortunatamente dopo mezzo secolo i Garofani sono rimasti, tutto il resto è solo un brutto ricordo.

Gatto Gaetano (via): dal numero 123 di via A. Aldisio a via Etna

Genio (cortile): al numero 4 di via Bari

Genova (via): dal numero 328 di via Santi a via L. Perosi

Gentile (via): dal numero 57 di via San Pietro a via Nazareno

Geremia (cortile): al numero 42 di via Gioieni

Giacinto (via): al numero 7 di via Masaniello (viale Indipendenza).

Giacobbe (cortile): al numero 46 di via Luigi Sturzo.

Giacosa (via): da via A. Gramsci (strada senza sbocco).

Gigli Beniamino (cortile): al numero 16 di via Donizetti.

Ginestre (cortile delle): al numero 27 di via Grisley.

Gioberti (via): dal numero 105 di corso Umberto a via Dusmet.

Gioieni (via): dal numero 1 di via Garibaldi a via Mario Pagano.

Giorgione (via): dal numero 21 di via Brennero a via A. Doria.

Giotto (via): dal numero 55 di via Marconi a via Giusti.

Giovanni da Procida (via): dopo il numero 44 di via San Pietro (di fronte la chiesa del Soccorso).

Giovanni Paolo II (piazza): è la piazzetta dentro il Parco Urbano (sotto la chiesa della Madonna del Riparo).

Giovanni XXIII (piazza): dal numero 49 di via Matrice a via Alaimo. Nella piazza, completamente ridise­gnata nel 2009, qualche secolo fa, con prospetto sulla via Matrice, vi era l’antico carcere di Bronte. Fu completamente demolito nella seconda metà del 1900. Era composto da sette luride e buie stanze con una piccola cappella. Nei tempi del mero e misto imperio alla finestra era appesa una grata dentro la quale veniva posto il teschio dell’ultimo condannato a morte.

Giove (cortile): al numero 10 di via Maria Maddalena.

Giulio Cesare (viale): dal numero 16 di piazza San Vito a viale Cav. di Vittorio Veneto. Tutti si chiedono perché hanno denominato “Viale” questa viuzza stretta e tortuosa.

Giunone (via): dal numero 327 di via Santi a via Santi.

Giusti (via): dal numero 14 di via Tommaseo (strada senza sbocco).

Giustiniano (via): al numero 74 di via Mosè.

Goldoni (via): al numero 36 di via Grazia Deledda (strada senza sbocco).

Gorgone (via): dal numero 2 di via A. Canova a via G. Greco. Giovanni Gorgone, avvocato, fu uno dei cinque bron­tesi che si candidarono per essere eletti alla Assemblea regionale nelle prime elezioni del 20 aprile 1947. Gorgone si pre­sentò nella li­sta del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, ma non fu eletto. L'unico eletto fu l'avv. Luigi Castiglione.

Gorizia (via): dal numero 14 di via Annunziata a via Alessandro Magno.

Gozzano Guido (via): al numero 19 di via Mosè.

Gracchi (cortile): al numero 3 di via Antonino Cimbali.

Gramsci Antonio (via): da via Giacosa a largo Giorgio Vasari.

Grandi Achille (via): di fronte il numero 214 di via Messina.

Grassi prof. Giuseppe (via): dal numero 5 di via Santa Caterina a via Simeto, nell'antico quartiere di Pietra Pizzuta. Giuseppe Grassi (Bronte 1913 - Roma 1980) è stato un chirurgo di fama internazionale, fondatore del Collegio Internazionale di Chirurgia Digestiva e della rivista scientifica avente titolo "Chirurgia Gastroen­terologica". Una targa a lui dedicata è murata in una parete interna del Real Collegio Capizzi.

Grassia Antonio (viale): da piazza Stazione F.C.E. a viale della Regione. Antonino Grassia è stato un eroico agente di Pubblica Sicurezza che ha donato la vita in difesa delle istituzioni. Medaglia d'argento al valor militare, il 17 giugno 1967 cadde eroicamente in Sardegna nell'adempimento del proprio dovere durante la lotta al banditismo sardo.

Grazie (cortile delle): al numero 22 di corso Umberto.

Greco Gaetano (via): dal numero 144 di via Card. De Luca al Parco urbano (Piazza Giovanni Paolo II).

Grisley (via): dal numero 7 di via Cavallotti a via Santi. Nella famiglia Grisley, di origine inglese, Samuel è stato fra gli amministratori della Ducea Nelson. Come ricorda una lapide, fatta murare dal IV Duca nella chiesa di Santa Maria di Maniace, fu «per 54 anni impiegato fedele dalla Ducea di Bronte.» La via trovasi nell'antico quartiere ebraico di Bronte.

Grosseto (via): dal numero 3 di piazza Toscana (strada senza sbocco).

Guerrazzi (vico): dal numero 191 di corso Umberto a via Matrice, una delle tante strette stradine del Centro storico.

Gulino Placido (via): di fronte al numero 7 di viale Indipendenza (nei pressi della Casa di riposo). Placido Gulino (1908-1944) fu un valoroso soldato ed un eroe, morto nel 1944 per salvare la vita di altri. Fatto prigioniero con altri soldati dai tedeschi fu rinchiuso a Montecchio (PS) vicino ad un deposito di mine. Nella sera del 21 gennaio 1944 alcuni partigiani diedero fuoco al deposito ed il Gulino, accortosi del pericolo, si premurò ad avvertire tempestivamente ed a salvare commilitoni e civili presenti nelle adiacenze ma restò vittima dello scoppio.


H

Hugo Victor (via): dal numero 138 di via Santi a via Cavallotti. Interessante perché di difficile interpreta­zione l'enigmatica scritta scolpita su un grosso blocco di pietra arenaria che funge da architrave in una carat­teristica casa di questa antica stradina.


Santuario dell'Annunziata in piazza Gagini


Via Genova


Edicola votiva in via Gentile


Cortile in via Gioieni

LA NUOVA PIAZZA GIOVANNI XXIII
Piazza Giovanni XXIII



via Giunone

via Giuseppe Grassi


Via Grisley un tempo quar­tiere ebraico di Bronte e, sotto, un portone con la stella di David


Via V. Hugo: scala e, sotto, l'antica architrave

  
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Piccolo vocabolario brontese di N. Lupo

 

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