Le date dell’appuntamento più verde e prelibato della Sicilia sono dal 26 al 28 settembre e dal 3 al 5 ottobre, due week end quando il centro di Bronte si trasformerà nella vetrina privilegiata dell’originale Pistacchio verde, grazie alla XXV edizione della Sagra del pistacchio. In questo momento l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Firrarello, è al lavoro per definire programma ed organizzazione, quest'anno curate nel dettaglio dal vice sindaco Nunzio Saitta: “Quest’anno – afferma in un comunicato – realizzeremo la Sagra grazie ad un bando del Gal Etna, cui la Pro Loco di Bronte ha partecipato con l’obiettivo di promuovere gli itinerari del gusto. E siccome il pistacchio verde di Bronte, con il suo riconoscimento Dop, è certamente fra i prodotti d’eccellenza di questa terra e presidio slow food, la nostra idea progettuale è piaciuta e valorizzata. Di conseguenza, – ribadisce – grazie al contributo del Gal ed all’impegno della Pro Loco faremo il possibile per promuovere il nostro prodotto tipico, anche attraverso le degustazioni tanto richieste negli anni scorsi”. Come ogni anno si aspettano decine di migliaia di visitatori attirati dal pistacchio più buono al mondo, dagli stand, ma anche dell’atmosfera che ogni anno si crea a Bronte, nonostante la crisi. “E noi – continua Saitta – abbiamo abbassato il prezzo per gli espositori. Un segnale che vuole venire incontro a chi investe nel nostro pistacchio e nella nostra Sagra”. Infine la festa ed i concerti che a Bronte durante la sagra non mancano mai. “Punteremo a valorizzare i gruppi folcloristici e comunque siciliani. – conclude Saitta - La Sagra del pistacchio è una vetrina di un prodotto d’eccellenza della nostra terra, e la Sicilia, da sempre, è sinonimo di musica e cultura”. “Con la 25’ edizione – afferma dal canto suo il sindaco Firrarello – la Sagra del pistacchio raggiunge un grande traguardo. Vera vetrina dell’Oro verde ha permesso al pistacchio di Bronte di valicare i confini nazionali, facendogli raggiunge traguardi inaspettati ad esclusivo beneficio dell’economia”.
Il vice sindaco Saitta spiega l'evento di quest'anno legato all'oro verde
Sagra, pistacchio e musica "La Sagra del pistacchio di quest’anno punta su un programma musicale di alta qualità: il 3 ottobre ci sarà Roy Paci, ma l’intera manifestazione sarà caratterizzata da gruppi di ottimo livello”. Il vice sindaco di Bronte, Nunzio Saitta, è entusiasta della kermesse targata 2014. “La manifestazione - aggiunge - sarà articolata in due momenti: nei week end dell’ ultima settimana di settembre, e della prima settimana di ottobre. Questo non accade tutti gli anni, ma solo quando ci sono le disponibilità economiche”. Il cruccio di tutti i Comuni. “Lo scorso anno la Pro Loco ha partecipato a un bando del Gal Etna, classificandosi al primo posto. 50mila Euro sono stati riservati alla Sagra. Le richieste per gli stand a pagamento sono 75, più 15 Istituzionali (Ferrovia Circumetnea, Parco dell’Etna, associazioni di volontariato e gruppi missionari) che non pagheranno nulla”. Molti a Bronte lamentano gli alti costi del pistacchio. Va ricordato, infatti, che attualmente, non essendo anno di raccolta (si raccoglie, secondo tradizione, negli anni dispari), c’è poco pistacchio di Bronte e quel poco costa anche 35 Euro al chilo. “Con la raccolta della scorsa stagione, i produttori brontesi hanno perso l’occasione di unirsi per far funzionare il Consorzio. Il nostro non è un prodotto qualsiasi, è il ‘pistacchio verde di Bronte’ con denominazione di origine protetta. Se dopo un anno c’è poco pistacchio, vuol dire che nel 2013 è stato svenduto”. Perché? “Gli Stati concorrenti (Portogallo, Grecia, Turchia, Iran) hanno fatto passare il messaggio che il loro pistacchio, che costa meno, è uguale a quello di Bronte. Una bugia colossale. I nostri produttori, per non perdere mercato, si sono adeguati. Se tutti si fossero riuniti m Consorzio, e avessero rispettato le regole del disciplinare, avrebbero stabilito un prezzo equo, in modo da non trovarsi in difficoltà”. Cosa rappresenta la Sagra per Bronte? “Una grande occasione di crescita economica e sociale, ma stiamo tentando di dire a tutti cosa c’è a Bronte oltre il pistacchio”. Cosa c’è? ‘‘Abbiamo inaugurato l’ex sede del Parco dei Nebrodi, dove è stato approntato il punto di informazione turistica, apriremo la pinacoteca (rimasta chiusa per lavori di ristrutturazione), dove ci sono le preziose opere di Nunzio Sciavarrello, abbiamo organizzato la ‘Notte verde’ (quest’anno alla prima edizione) che ha preceduto la Sagra’. Cos’ è la “Notte verde”? “Un modo per valorizzare 26mila ettari di territorio, di cui la metà tutelato dal punto di vista ambientale, col Parco dei Nebrodi, col Parco dell’Etna, col Parco dell’Alcantara, e in più abbiamo le aree protette dell’ingrottato lavico del Simeto”. Quanto costa l’affitto di uno stand per la Sagra? “Dipende dal settore. Artigianato 500 Euro, gastronomia 600, pistacchio 700”. Le idee per migliorare la Sagra? “Molte. Quest’anno non ho avuto il coraggio di apportare delle modifiche: fra pochi mesi si vota ... Cambiare la formula adesso sarebbe stato un azzardo. La manifestazione necessita di un nuovo progetto grafico, di un marketing più efficace, di una diversa sistemazione degli stand. Cambierei i costi di affitto: meno costi per gli stand riservati al pistacchio di Bronte (400 Euro), con un aumento degli altri”. (Barbara Contraffatto) (tratto da L’Informazione, periodico di attualità, varietà, sport e costume - Ottobre 2014)
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