La VITA del COLLEGIALE
(Da “Nova Juventus”, Bollettino del Real Collegio Capizzi, 1921) "LA SCUOLA"
Il Real Collegio Capizzi si propone di contribuire alla più completa formazione fisica, intellettuale e morale dei giovani che vi sono ammessi. L'insegnamento comprende: scuole elementari (comunali), ginnasio pareggiato (i cui esami equivalgono, per gli effetti legali, a quelli subiti negli istituti regi), corsi liceali in attesa di pareggiamento, battaglione scolastico premilitare, squadra sportiva «Nova Juventus» e corsi facoltativi di pianoforte e di lingue straniere. "I COSTI"
La retta per l'anno scolastico è di L. 2000, da pagarsi in due rate: la prima all'entrata dell'alunno in Collegio, la seconda il 1 febbraio. L'anno scolastico, per la pensione, comincia il 1 ottobre e termina con gli esami della sessione estiva. […] Ogni convittore pagherà inoltre: L. 100 come diritto di ammissione, per una sola volta e precisamente quando si chiede il numero di matricola; L. 100 per uso di mobilia (lettiera in ferro e rete metallica, colonnetta, tavolino da studio, due sedie e servizio da tavola), per visite ordinarie del medico, per servizio d'infermeria, del parrucchiere, ecc.; e L. 15 mensili per bucato. Le spese di libri, cartoleria, tasse scolastiche governative, lezioni facoltative, vestiario, corrispon-denza postale, ecc. restano a carico della famiglia. Lezioni di piano e uso dello stesso L. 20 mensili. […] Le altre spese saranno conteggiate a fine d'anno, purchè la famiglia abbia lasciato fin da principio un deposito di L. 200. "IL MENU"
Nulla sarà trascurato da parte dell’Amministrazione perchè il vitto sia sano ed abbondante, attenendosi esattamente a quanto segue: A colazione : latte e caffè, ovvero caffè nero o frutta, con pane. A pranzo: minestra (maccheroni o zuppa); due pietanze, di cui una di carne o pesce con contorno; frutta e vino; pane a discrezione. Nel pomeriggio merenda. A cena: minestra, una pietanza di carne o pesce o uova, frutta e vino; pane a discrezione. Nei giorni più solenni, a pranzo sarà servito un dolce. "IL CORREDO DEL CONVITTORE"
Abito uniforme per uscita; e abiti per casa. Sei camicie, sei mutande, otto paia di calze, dodici colletti alti (di tela, chiusi alla militare), quattro paia di polsini, guanti di pelle nera, sei asciugamani, sei salviette, dodici fazzoletti bianchi, due sacchetti di tela per il bucato. Due paia di stivaletti neri per uscita, e due paia di scarpe, di forma qualunque, per casa. Pettini, specchio, spazzolino pei denti e spazzole per abiti e da capelli. Una posata completa. Il corredo comprende pure il necessario per il letto, cioè due materasse, due guanciali, tre paia di lenzuola, sei federe, una coltre di lana, una imbottita, un copriletto bianco, un tappetino da letto. L'Amministrazione può provvedere le materasse, uno di lana ed uno di crino, e i guanciali, tutti e due di lana, per lire 50 annue. Bisogna però prenotarle subito, non potendo il Collegio disporne per oltre cento letti. Tutti gli oggetti del corredo debbono essere contrassegnati col numero di matricola, che il Rettore farà conoscere insieme con la risposta di accettazione, e debbono essere consegnati al guardaroba, che ne rilascerà ricevuta. N.B.- Si raccomanda che tutti i convittori portino con sé, sin dalla prima sera, almeno la biancheria da letto e la posata col relativo tovagliolo, senza attendere l'arrivo dei propri bagagli, che devono essere indirizzati al nome del Convittore. |