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Notizie, eventi socio-culturali & non

Da Novembre 2005 a Febbraio 2006

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28 Febbraio 2006
AL GRUPPO MASCHERATO "FESTIVITA' DELL'ANNO" IL PRIMO PREMIO

Il Carnevale di Bronte

Si è concluso alla grande il carnevale brontese 2006. E’ se la gente fino a mezzanotte è rimasta per assistere alla premiazione dei gruppi mascherati, una citazione particolare merita il ballo dei bambini, che ha caratterizzato la festa brontese rispetto agli altri carnevali. Il sindaco Pino Firrarello ha inviato una lettera di invito ad oltre 1300 bambini di Bronte dagli 8 agli 11 anni ed i bambini hanno gradito affollando la zona artigianale assieme anche ad altri compagnetti appena più grandi.

Il gruppo "Festività dell'anno"Alla fine erano circa 2000 i bambini che hanno ravvivato la festa. «Il ballo dei bambini – ha affermato il sindaco – ha reso unico questo Carnevale brontese. I complimenti vanno anche ai Gruppi mascherati ed ai sarti che hanno cucito per loro costumi bellissimi».

«Assieme a tutti i brontesi che hanno partecipato fino alla fine – ha aggiunto l’assessore Melo Salvia – ringrazio gli oltre 650 ragazzi che hanno sfilato in maschera, dimostrando anche una grande preparazione artistica e tutti coloro che hanno contribuito alla festa». Ha vinto il gruppo “Festività dell’anno”, seguito da “Non solo lettere” e “Tanti colori un cuore solo” premiati dal vice sindaco Nunzio Calanna insieme ai componenti della Giunta ed alcuni rappresentanti del Consiglio comunale.



26 Febbraio 2006

Dieci gruppi mascherati hanno sfilato nel Corso Umberto

650 mascherine in concorso

I costumi realizzati dalle sartine brontesi

Allegria, voglia di divertirsi e tanti bei costumi fra le quasi 650 mascherine che hanno animato i 10 gruppi mascherati, capaci di portare festa e baldoria in tutto il centro storico del paese, fino ad esibirsi in una piazza Spedalieri gremita non solo dai brontesi, ma anche di tanta gente dei comuni vicini.

Ed eccoli i titoli de 10 originali Gruppi mascherati:

“Tanti colori un cuore solo”, “Moulin rouge”, “Disneiland-le favole più belle”, “Non solo lettere”, “I mitici anni 60”, “Festività dell’anno”, “Gli scozzesi….” e “Sciuri sciuri”. Questi gli otto gruppi che si contenderanno il premio di 1.200 euro messo in palio dall'amministrazione comunale, ma ad esibirsi questa sera ci sono stati anche due gruppi fuori concorso: “Il mondo dell’arte culinaria”, un simpatico misto di chef, camerieri e tante tavole imbandite di ogni prelibatezza che giravano fra la gente e “La carovana del sorriso” con tante mascherine pronte a portare gioia e divertimento. E i brontesi hanno risposto, affollando le vie e le piazze addobbate a festa. “Siamo riusciti nel nostro intento. – ha affermato l’assessore Melo Salvia che ha organizzato la giornata – Molti brontesi sono rimasti in Città godendosi il nostro bel Carnevale”.

Tutto si è svolto in allegria e tranquillità, grazie anche ad un buon servizio d’ordine il cui compito è stato reso semplice dalla civiltà che quest'anno è stata finalmente dimostrata da tutti. Severamente banditi e del tutto assenti petardi, mazze di plastica, schiuma, spray o uova; è ritornato il carnevale di una volta, solo coriandoli, fischietti e stelle filanti.

“Un bel Carnevale – ha dichiarato il sindaco di Bronte il senatore Pino Firrarello – che è riuscito a coinvolgere più di 1500 brontesi fra ragazzi che hanno sfilato, famiglie e sarti”. Già, perché tutti i costumi che visti ieri sono stati realizzati in queste ultime settimane dai sarti brontesi, costumi valorizzati ancor di più durante lo spettacolo in piazza Spedalieri condotto da Daniela Caraci e Nunzio Saitta. Come da programma, domani è il giorno dedicato ai bambini con il ballo pomeridiano presso la zona artigianale. Martedì, invece, i Gruppi torneranno sfilare in centro fino a tarda notte, ovvero ben oltre la premiazione.



19 Febbraio 2006

Carnevale con oltre 500 maschere

(lpu) Giovedì apre i battenti il carnevale brontese, che quest'anno è partecipato da dieci gruppi mascherati con oltre cinquecento iscritti, certi del rispetto della regola imposta dal sindaco Pino Firrarello, ossia: "Petardi e bombolette spray assolutamente vietati". Per il tranquillo svolgersi della festa l'Ammini­strazione comunale ha interessato una task force di addetti (di una ditta di vigilanza privata) che interverranno per evitare che qualche "discolo" non osservi la regola.

Per il giovedì grasso (detto lardarolo), alle 9.30 festa in maschera in piazza Spedalieri, alle 15.30 corsa con i sacchi e tiro alla fune in piazza Cimbali, e alle 19 scorpacciata di panini e salsiccia con assegnazione di un premio di trecento euro al "Lardarolo" più divertente, una maschera tipica brontese (foto sotto a destra).

Venerdì alle 21, invece, l'appuntamento è alla zona artigianale con una serata danzante, sotto la regia di Molella, dello staff di Radio Dj. Nei giorni a seguire, oltre alla sfilata dei "cinquecento", si terrà il tradizionale ballo dei bambini. A seguire gli eventi sono gli assessori Antonio Petronaci e Melo Salvia. [Giornale di Sicilia]


IL PROGRAMMA
Giovedì 23 Febbraio
Ore 09,30: Allegria di bambini in maschera in Piazza Spedalieri
Ore 15,00: “Corsa con i sacchi” e “Tiro alla fune” in Piazza Cimbali
Ore 19,00: Degustazione di panini con salsiccia – Premiazione “lardarolo” più divertente
Venerdì 24 - Ore 21, 00: Serata danzante nella Zona artigianale in tendo-struttura con la partecipazione del D. J. Molella
Domenica 26 - Ore 15,00: Sfilata di gruppi mascherati (partenza da via Messina, lungo il Corso Umberto, fino a Viale Catania e ritorno). Esibizione finale sul palco in Piazza Spedalieri
Lunedì 27 - Ore 15,30: Ballo dei bambini nella Zona artigianale in tendo-struttura riscaldata.
Martedì 28 - Ore 15,00: Sfilata di gruppi mascherati (partenza da via Messina, lungo il Corso Umberto, fino a Viale Catania e ritorno). Esibizione finale sul palco in Piazza Spedalieri e premiazioni
PREMI: ”Lardarolo”: 300,00 euro / ”Gruppi mascherati”: 1° premio 1.200,00 euro; 2° premio 800,00 euro; 3° premio 500,00 euro

19 Febbraio 2006

Carnevale: ci sarà tutto, vietati «solo» petardi e spray

Sarà un Carnevale particolarmente animato quello che si festeggia a Bronte. Sarà per il divieto imposto dal sindaco, senatore Pino Fir­rarello, all’uso di bombolette e petardi, sarà per il ricco programma allestito ed i premi messi in palio dalla Ammi­ni­strazione comunale, ma i brontesi si preparano a vivere il più ricco Carnevale degli ultimi tempi.

Ad animare il programma del giovedì grasso e di lunedì 27 ci ha pensato l’assessore Antonio Petronaci che ha pen­sato ai bambini, organizzando per giovedì 23 alle 9.30 una festa in maschera in piazza Spedalieri (...) [L. S.]




 3 Febbraio 2006

"Ruolo della donna nelle religioni monoteistiche”

Tutti messinesi, i relatori del simposio organizzato dalla Fidapa di Bronte sul «Ruolo della donna nelle tre religioni monoteistiche» svoltosi presso il locale Collegio Capizzi sabato 28 gennaio 2006. La presidente, prof.ssa Lucia Firrarello, ha aperto i lavori, porgendo i saluti ai numerosi intervenuti e ospiti che affollavano l'Auditorium. Introducendo l'ispiratrice dott.ssa Cetty Mollica, farmacista bioeticista, che ha coordinato i lavori, la presidente ha ricordato l'attualità del tema a sostegno della tolleranza e della multietnicità.

Il prof. Giovanni Caola dell'Istituto internazionale di Studi della Comunità ebraica, nel trattare le donne nella Torah (la legge ebraica) non poteva non tratteggiare le figure delle quattro matriarche Sara, Rebecca, Rachele e Lia, come la vera origine di tutto. La donna ebraica, fulcro della famiglia e origine di tutto, a simboleggiare, come l'etimologia della parola dice, un ruolo da protagonista e da vera leader. Ruolo paritario e complementare, ma non secondario quello della donna nel Cristianesimo, come approfondito dal prof. Raimondo Frattallone emerito di Teologia morale al S. Tommaso. Peraltro, ruolo da protagoniste, se pensiamo che la lieta novella della Resurrezione fu affidata alle donne: «andate a visitare il Sepolcro di Cristo». Dalla relazione del prof. Dario Tomasello, docente universitario di Storia dell'Islam, è emersa una donna velata perché è l'immagine stessa di Maometto e, quindi, sacra e da rispettare. Nessuno sguardo impuro la deve sfiorare, a tale scopo, vive rigorosamente separata dall'universo maschile ma è regina della sua casa.

Dai numerosi interventi, tutti interessanti e appropriati, come quello della vicepresidente Fidapa di Messina, dott.ssa Rosa Maria Petrelli, è nata però l'esortazione che la donna, oggi più di ieri, consapevole del suo ruolo, non dimentichi, trascurandola, la famiglia come primo nucleo della società civile. I saluti del sindaco sen. Pino Firrarello e la presenza della consigliera distrettuale Nora Caserta e della vicepresidente distrettuale Lucia Chisari Santoro, con l'eurodeputato Giuseppe Castiglione, hanno arricchito la serata-evento. (i. m., Gazzetta del Sud)
 

 

29 Gennaio 2006

Horatio Nelson, una nuova biografia di Salvatore Agati

«Eroe senza paura»

Randazzo - A due secoli dall'epica battaglia di Trafalgar, che costò la vita all'ammiraglio Nelson, consacrandolo per sempre nell'olimpo degli eroi, Salvatore Agati ne propone una nuova e documentata biografia storico-critica con Horatio Nelson: un eroe senza paura ma non senza macchia (Maimone, 2005).

Frutto di anni di studi e ricerche certosine, nulla tralasciando di quanto sia stato detto e scritto sull'eroe del Nilo, il volume è ripartito in otto parti e corredato di una nutrita bibliografia.

Il racconto parte dall' infanzia e dalle prime esperienze di mare dell'ammiraglio inglese, per poi ripercorrere le varie tappe di una carriera fulminante quanto sofferta, i viaggi nelle Indie, il matrimonio, le prime battaglie navali, i contrasti con la Francia, entrando poi nel vivo degli eventi, con la celebre ,battaglia di Abukir, l'incontro con lady Hamilton, fino alla proclamazione della Repubblica Partenopea ed al suo fallimento, ed alla concessione a Nelson della Ducea di Maniace da parte di Ferdinando IV di Borbone, ed infine la battaglia di Trafalgar e le circostanze della morte dell'eroe.
«Non vi è dubbio che tutti sappiamo dell'epica battaglia navale di Abukir e della distruzione della flotta napoleonica, afferma l'Autore nell'introduzione, credo però che queste scarne notizie, o la conoscenza che Nelson, imponendo la supremazia sui mari, sia riuscito a fare dell'Inghilterra la più temibile potenza marittima del tempo, a poco o niente gioverebbero senza approfondirne la figura in tutte le sue pieghe».
Pieghe, e anche macchie, appunto, le più gravi, secondo l'autore, riconducibili alla stessa fonte, le nefaste conseguenze della passione di Nelson per lady Hamilton, che riuscì a fargli perdere il senso del ridicolo, del limite, anche dell'onore in taluni casi, come nella sommaria e caparbia sentenza di condanna contro Francesco Caracciolo.

Dalla lettura emergono due aspetti alquanto rilevanti: primo, il risalto dato alla figura di Nelson, quale contraltare e coprotagonista del quadro storico tra fine '700 e inizio '800, assieme a Napoleone Bonaparte, benchè la storiografia si sia attardata più spesso sulla vita e sulle gesta del grande Corso, e quindi la grandezza dei due personaggi, eterni avversari, entrambi di eccelsa statura, entrambi con le loro debolezze che non mancarono di offuscarne la gloria, l'uno grande condottiero e stratega di truppe in terra, l'altro stratega della nuova arte della guerra sul mare.
Il secondo aspetto, interessante ma spesso dimenticato, o trattato solo di sfuggita, è quello che riporta e rapporta Nelson alla storia di Sicilia ed ai suoi sviluppi, e proprio in virtù dell'assegnazione del feudo di Bronte da parte dei regnanti, per ricompensare l'ammiraglio dell'aiuto dato loro nella fuga verso Palermo e nella repressione della rivolta partenopea.
Regalo non privo di conseguenze, quelle terre "maledette dalla sorte", che saranno la scaturigine di tante lotte, da quella dell'agosto 1860 repressa nel sangue da Nino Bixio, a quelle più recenti dell'immediato dopoguerra, e fondato su un grave anacronismo storico, che, a distanza di secoli dall'estinzione del feudalesimo, assegnando in feudo delle terre, trasformava di fatto dei cittadini liberi in vassalli.
Nelson a 360 gradi, dunque, col suo coraggio, la sua temerarietà, anzi, i suoi errori, le sue debolezze, un personaggio descritto a tutto tondo, senza nulla tralasciare nemmeno degli aspetti più antieroici, proprio per questo una lettura affascinante e coinvolgente.
Il volume non dispiacerà agli amanti delle letture storiche, e neppure a chi ama conoscere a fondo quanto la storia di Sicilia sia stata determinata, e determinante, nel quadro degli eventi europei, e non manca, per chi ama il genere, la descrizione della grandi battaglie navali che fecero la storia della marina e delle nazioni tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. [Maristella Dilettoso]

Horatio Nelson

Un eroe senza paura ma non senza macchia

di Salvatore Agati
16x23, pagg. 342, ill., € 20,00

Chiunque volesse disporre di una biografia completa e aggiornata di Horatio Nelson, ha ora a disposizione questo volume di Salvatore Agati. La figura dell’ammiraglio inglese vi è ricostruita anche nei suoi aspetti meno cono­sciuti attraverso una narrazione appassionata, che lascia comunque spazio anche ad altri personaggi che incrociarono la sua strada.

Oltre che all’epica contesa di Nelson con Napoleone, conclusasi con la morte dell’Inglese nella battaglia navale di Trafalgar, una speciale attenzione è rivolta al suo legame con Emma Hamilton e alle vicende che, dopo aver collaborato alla repres­sione della Rivoluzione Napoletana del 1799, lo videro insignito del titolo di duca di Bronte e di Maniace come ringraziamento da parte del re Ferdinando. Un apparato di una cinquantina di illustrazioni contribuisce a dare pregio al volume.

 

Fine ricerca e verità storica

Salvatore AgatiSalvatore Agati, nato a Randazzo nel 1939, laureato in Scienze Agrarie, ha insegnato per molti anni materie scientifiche nelle Scuole Medie di Randazzo e Maletto e poi all'Istituto Tecnico Commerciale Enrico Medi di Randazzo  Ha sempre svolto, fra l'altro, un'attività politica costante come amministratore della sua città, di cui è stato Consigliere comunale, Assessore, e più volte Sindaco, carica che attualmente ricopre.

È stato anche consigliere e assessore provinciale, con delega ai beni culturali e pubblica istruzione, fino al/993. Scrittore, critico, poeta, giornalista, ricordiamo la sua costante collaborazione alla terza pagina del quotidiano La Sicilia, ha pubblicato, tra l'altro, le raccolte di versi Eccomi (1972), La mia terra (1982), Gioia dentro (1983), Itaca è ancora lontana (1985), Alla ricerca dell'11 (1988), Una vita dedicata a Randazzo (1979), biografia dello storico Don Salvatore Calogero Virzì, la monografìa L'Oinochoe col mito dei Boreadi (Tringale, 1982), il romanzo Per continuare a vivere (Prova d'Autore, 1990), Randazzo una città medievale (Mai­mone,1988), una summa della storia del suo paese, ha collaborato inoltre a prestigiose opere collettive, nel 1997 con un saggio su Randazzo nella pubblicazione (annuale del 21° Distretto scolastico, con L'Etna e l'uomo, al volume Etna un vulcano una civiltà (Maimone, 1988), ed Etna, il vulcano e l'uomo (Maimone, 1993), suo è il profilo di Serafino Amabile Guastella nell'opera monumentale Grandi Siciliani (Maimone, 1992), fino alle recenti collaborazioni a grandi opere sulla Sicilia e sull'Etna dell'editore Dafni.

In questa sua nuova fatica, con un linguaggio dotto, ma accessibile, offre un'analisi dettagliata e puntuale di fatti e personaggi, mentre il suo giudizio critico si ferma su quelle che furono tra le pagine più oscure e dolorose del Regno delle Due Sicilie, l'atteggiamento dei reali di Borbone, che, in ben 40 anni non avevano mai messo sull'isola, per farlo solo quando furono costretti a riparare a Palermo durante la rivoluzione partenopea, e c'è anche l'amarezza per l'annessione dell'arcipelago di Malta, nel 1800, alla corona inglese, con la connivenza dell'imbelle re Ferdinando, mentre le isole ab immemorabili era appartenuta alla Sicilia. Attesa per la presentazione del volume in primavera. (M. D., Sette)

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17 Gennaio 2006

I premiati

"Un Natale ricco di avvenimenti"

Si è respirata ancora l’atmosfera natalizia grazie alla premiazione dei concorsi banditi dall’Amministrazione comunale.

Amministratori e Presepe araboSi è chiuso con una cerimonia all’interno della scuola elementare Sciarotta, infatti, il programma di festa iniziato con la manifestazione “Una scuola solidale” cui hanno partecipato oltre al sindaco, gli assessori Fioretto e Sanfilippo, e la qualificata giuria presieduta da Ernesto Di Francesco.

“Questa premiazione – ha affermato Firrarello – chiude un Natale ricco di avvenimenti e partecipato dai brontesi che non ha avuto nulla da invidiare ai Comuni dove le feste natalizie sono rinomate”.

Il miglior presepe è stato allestito dal II Circolo didattico con i presepi viventi di tutto il mondo. A seguire in classifica i presepi di Biagio Cordella, Gaetano Fidala, Salvo Amato, Antonino Lupo, il Circolo Ricreativo Anziani, Luigi Cavallaro, Marco Capace, Pietro Recupero e Maria Mancani. Questa la classifica invece del concorso per il miglior balcone infiorato: Valeria Cannata, Angela Carroccio, Giuseppe Caruso, Domenico D’Antonio, Antonio Gangi, Antonino Prestianni, Adele Russo, Gabriella Saitta, Nunziata Serravalle e Sebastiano Triscari.

Per il concorso la migliore vetrina ha vinto Mario Basile, seguito da Loredana Bua, Le Mode Spanò, Bimbomania e Antonio Russo. Infine la via più bella è stata allestita da Nunzio Contedoporo, seguito in classifica da Vincenzo Incognito, Teresa Triscari e Giuseppe Portaro.
 


26 Dicembre 20055
NATALE DI GRAN FESTA A BRONTE

Presepi viventi di 8 Nazioni nel 2° Circolo

Un Natale festoso per le strade di Bronte. Nel 2° circolo didattico, diretto dal dott. Mario Smario, insegnanti ed alunni hanno allestito otto presepi viventi raffiguranti la Natività in altrettante nazioni del mondo.

Tanti anche i presepi allestiti spontaneamente all’aperto dai cittadini ed anche regali per i bambini in ospedale e gli anziani del centro diurno che hanno ospitato gli amici dei centri di Maletto e Riposto.


A Bronte

Presepe in Piazza Cimbali

E’ fra le strette e suggestive vie di Bronte che la sera si respira l’atmosfera natalizia. Decine di ragazzi, infatti, fanno visita al bel presepe realizzato partendo da piazza Cimbali, cantando, assieme con gli zampognari, canzoni natalizie. “E’ un modo - dicono l’assessore De Luca ed il vice sindaco avv. Nunzio Calanna – per valorizzare gli angoli più belli e più antichi del nostro centro storico”.


A Maletto

Presepe alla Rocca Castello

Il freddo pungente di ieri non ha fermato i tenaci bambini della scuola primaria, secondaria e dell’infanzia di Maletto che hanno preparato un bel presepe all’aperto fra le strette vie che costeggiano la Rocca Castello. Presenti, alla manifestazione che ha visto la partecipazione della soprano “Mannico”, il sindaco Giuseppe De Luca e l’assessore alla Pubblica Istruzione Arturo Avellina, insieme con la dirigente scolastica dott. Caterina Indelicato.



23 Dicembre 2005
BRONTE, IN MOSTRA FINO ALL’EPIFANIA

«La mostra dei 100 Presepi»

Una collezione internazionale

Sembra quasi di percepire i sentimenti che il Natale suscita in tutto il mondo. La mostra dei 100 presepi che, con amorevole cura, il salesiano, don Antonino Rubino, ha allestito in via Cardinale De Luca 49 a Bronte, espone infatti presepi originali realizzati in quattro dei cinque continenti. Mancano all'appello solo i presepi dell'Oceania, per il resto da oriente ed occidente le nazioni sono quasi tutte rappresentate. Visitando la mostra, aperta al pubblico fino all'Epifania, si scorgono, fra gli altri, i presepi africani, russi oppure cinesi, tutti che rappresentano:la natività con i colori, i costumi e le stoffe tipiche del proprio paese. “Per me - ci aveva detto tempo fa don Rubino - questa collezione ha un valore inestimabile, frutto di tante donazioni che oggi voglio mostrare a Bronte, anche per raccogliere fondi e realizzare l'eremo di Rocca Calanna".

Chiaramente i presepi italiani occupano la "fetta" più importante della mostra e fra questi vi sono vere e proprie opere d'arti della scuola di Napoli e di Caltagirone. C’è un presepe realizzato ad Adrano che è tutto di cioccolato, ed un altro che provenendo da Venezia è tutto di vetro di Murano. Tanti fino ad oggi i visitatori, con una mostra di presepi che ricorda a tutti, se ce ne fosse di bisogno, come per tutto il mondo questi sono momenti di festa attendendo la nascita di Gesù. [Fonte La Sicilia]


18 Dicembre

Arte dal mondo. In mostra la collezione del sacerdote salesiano Antonino Schilirò Rubino

Bronte, gli studenti in fila per ammirare i presepi

Visitati da ben novecento alunni, della scuole materne ed elementari di Bronte, gli oltre cento presepi di quattro continenti (Africa, America, Asia e dell'Europa, oltre che di varie località della Sicilia e d'Italia) del salesiano brontese don Antonino Schilirò Rubino, esposti in via Cardinale De Luca 49. Un'ottima occasione per ammirare il talento e la fede di maestri artigiani di tutto il mondo. Dalla sera dell'inaugurazione, avvenuta il giorno dell'Immacolata, sono stati millecinquecento i visitatori. Alla cerimonia d'apertura il sindaco, senatore Pino Firrarello, ha definito la mostra «una sintesi dei presepi del Mondo» e ha detto che «bisogna creare interesse per iniziative simili che fanno capire il messaggio del cristianesimo nel mondo e i suoi valori». (...) La mostra, fino all'Epifania, resterà aperta al pubblico dalle 17 alle 22. Informazioni si possono avere allo 095/692107. [L. Pu., Giornale di Sicilia]


8 Dicembre

Bronte, in esposizione i presepi di 4 continenti

(*lpu*) Oltre cento presepi di quattro Continenti (manca solo l'Oceania) potranno essere ammirati da oggi, fino all'Epifania, in via Cardinale De Luca 49. L'inaugurazione è prevista per stasera alle 19, la collezione è del salesiano brontese don Antonino Schilirò Rubino, curatore dell'esposizione. "L'iniziativa vuole essere anche una opportunità per promuovere la conoscenza dell'Eremo "Contemplazione e fraternità" che si sta creando in contrada Difesa e l'occasione per un turismo di qualità". [Giornale di Sicilia]



18 Dicembre 2005

Bronte. In piazza Cimbali 300 ragazzi hanno ricostruito l’atmosfera della Natività

Feste con il «presepe dei giovani»

E' in piazza Enrico Cimbali che si respira realmente l'atmosfera natalizia a Bronte. Una illuminazione azzeccata, una scalinata che da sola fa da scenario e tante piccole case trasformate per l'occasione nel realistico scenario della natività con i personaggi a misura d'uomo di vari materiali. A volere allestire il presepe «a tutti i costi» l'assessore comunale Maria De Luca che con caparbietà è riuscita a coinvolgere almeno trecento ragazzi dei quartieri Matrice, Sant'Agata, San Giuseppe, San Vito, Madonna del Riparo e Borgonovo, coordinati dal giovane Peppe Lazzaro.

Durante l'inaugurazione del presepe, all'accensione delle luci la meraviglia ha pervaso la piazza ed a Bronte è già iniziata l'attesa per un Natale ricco di avvenimenti: «Coinvolgere i giovani - ci dice l'assessore Maria De Luca - per fare rivivere loro il Natale in una dimensione più tradizionalistica, è l'obiettivo che ci siamo posti nel renderli partecipi attivamente in questo presepe fra anguste viuzze attigue al corso Umberto, con i suoi personaggi a misura d'uomo, allocati in antiche casette e vecchie stalle, che danno una sensazione di realtà. Anche per questo - conclude - abbiamo deciso di chiamarlo il Presepe dei giovani».

Ed i giovani di Bronte hanno apprezzato l'iniziativa, aderendo con entusiasmo, e considerando la bella Natività come la copertina di un Natale che a Bronte quest'anno coniuga festa, tradizione e religione. Sono tanti, infatti i presepi allestiti nella Provincia di Catania, tutti molto belli da visitare, ma questo è particolare per l'impegno profuso dai ragazzi che hanno modellato, dipinto del vetro, allestito le scene curando i particolari ed infondendo il valore vero del Natale che è fatto di solidarietà e fratellanza e non del consumismo sfrenato dei nostri tempi. [La Sicilia]

Costa D'Avorio (in osso)Congo (in pietra)
Perù (in zucche)Slovacchia (in paglia)
Taiwan (in porcellana)Filippine (stoffa, terracotta e corda)
Israele (in legno)Kenia (in terracotta)
Rep. Ceca (in paglia e stoffa)Umbria (in poliestere)
Madagascar (in legno)Venezia (in cristallo)



5 Dicembre 2005

La manifestazione è dedicata anche alla memoria di Enrico Cimbali, nel 150° anniversario della nascita

Monza e Brianza omaggiano la Sicilia ed i siciliani illustri

Enrico CimbaliAssociazioni culturali della Lombardia e della Sicilia, col patrocinio del Comune di Monza, della Regione Sicilia e delle province di Trapani, Enna e Caltanissetta, hanno organizzato una manifestazione di “omaggio” alla Sicilia ed ai siciliani illustri dedicando la manifestazione alla memoria di Vigilio Titone, Calogero Tumminelli, Enrico Cimbali e Biagio Pace. L’evento, cui sarà presente anche una delegazione del Comune di Bronte, si terrà a Monza alle ore 16,00 di giovedì 8 dicembre 2005 al “Teatro Binario 7” di via Turati 8 ed avrà il seguente programma:

Ore 16,00: Saluto delle Autorità
ore 16,30: Omaggio alla Sicilia e ai Siciliani illustri
Corrado Avorio, antropologo, (Siracusa 1843 - Noto 1905), 1° centenario della morte
Interverranno: Michele Accardo, sindaco di Noto e  Roberto Figura, assessore alla Cultura;
Riccardo Lombardi, politico, (Regalbuto 1901 - Milano 1984)
Interverranno: Nunzio Scornavacche, sindaco di Regalbuto e Franco Santangelo, storico municipale;
Vinicio Catania, oncologo (Centuripe 1915 - Savona 1985)
Interverranno: Elio Galvagno, pres. Prov. Reg. di Enna, Giuseppe Arena, sindaco di Centuripe e Roberto Molinari, oncologo;
Città di Aidone, 50° scavi di Morgantina
Interverranno: Filippo Curia, sindaco di Aidone e Umberto Di Grazia, storico municipale.

La manifestazione è dedicata alla memoria di:
Virgilio Titone, storico, filosofo, antropologo, (Castelvetrano 1905 - Palermo 1989), l° centenario della nascita. Interverrà: Giulia Adamo, pres. Prov. Reg. di Trapani;
Calogero Tumminelli, filantropo, editore, (Caltanisetta 1886 - Roma 1945), nel 60° della morte. Interverranno: Filippo Collura, pres. Prov. Reg. di Caltanisetta e Filippo Falcone, ass. alla Cultura;
Enrico Cimbalii, politico, eminente studioso di discipline giuridiche, (Bronte 1855 - Messina 1887), nel 150° della nascita. (L'Amministrazione municipale di Bronte è stata invitata)
Biagio Pace, storico, archeologo, (Comiso 1889 - Roma 1955), nel 50° della morte
(l'Amministrazione municipale di Comiso è stata invitata)
Modera la manifestazione:
Pietro Paolo Poidimani, presidente di Globe Italia
Associazione Sociale Culturale per la storia e le tradizioni degli italiani in Patria e nel Mondo “Giuseppe Pitrè”.
Per informazioni: tel. 333.2527502 - 339.7330445

8 Dicembre 2005

Il giurista brontese Cimbali si commemora a Monza

(*lpu*) Si commemora oggi a Monza, in occasione del 150. anniversario della nascita, l'illustre brontese Enrico Cimbali (Bronte, 1855 - Messina, 1887), che – come riporta il sito dell'Associazione Bronte Insieme: "fu avvocato, giurista e professore di diritto civile nelle Università italiane" e si guadagnò, in campo nazionale, il riconoscimento di "capo della nuova scuola italiana di diritto privato". A rappresentare il Comune sarà l'assessore alla Cultura Antonio Petronaci. (Giornale di Sicilia)



2 Dicembre 2005

10/11 DICEMBRE: SIMPOSIO LETTERARIO NEL CENTENARIO DELLA MORTE

Maniace ricorda William Sharp

...Un viaggio inedito fra realtà e mito in quella che fu la terra dei Nelson …

Il centenario della morte del poeta e scrittore William Sharp" (Paisley, Scozia 1855 - Maniace, Italia 1905), le cui spoglie riposano nel cimitero inglese di Maniace nelle vicinanze della Ducea, è stata l'occasione per valorizzare e promuovere il patrimonio culturale di un territorio che per circa 150 anni è stato amministrato dalla famiglia inglese Nelson-Hood, erede dell'ammiraglio Horatio Nelson, che lo ha influenzato fortemente. Per ricordare tale evento si è organizzato, in partenariato con l'Università degli Studi di Paisley e l'Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, un simposio letterario coinvolgendo il paese natale del poeta, e focalizzando l'attenzione su uno scrittore che ha visitato più volte il nostro territorio, ospite di Alexander Nelson Hood, V duca di Bronte.

In particolare nei periodi in cui Sharp soggiornò a Maniace, affascinato da un ambiente bucolico e fantastico, compose Through Nelson's Duchy, uno scritto celebrativo e suggestivo sulla storia, sulla natura della ducea, sul castello e sugli spettacoli paesaggistici che il territorio di Maniace, Bronte, Maletto offre agli occhi del viaggiatore.

Sharp, laureatosi all'Università di Glasgow, fu un instancabile viaggiatore. Soggiornò per molto tempo in Australia e nel 1879 tornò a Londra dove, divenuto amico dei Rossetti, cominciò a collaborare al Pall Mall Gazette. Nel 1885 entrò come critico letterario al Glasgow Herald ed in quello stesso anno sposò la cugina Elizabeth Sharp che divenne sua collaboratrice. Fece lunghi soggiorni all'estero: in Francia, in America, in Africa e in Italia che amò sinceramente e dalla quale trasse ispirazione per molti suoi versi. La sua produzione letteraria è varia e ricca, cosi come lo è la sua personalità di uomo e scrittore.

I primi volumi che pubblicò furono raccolte di liriche; dal 1894 accadde una vera metamorfosi quando Sharp cominciò a pubblicare volumi di racconti e bozzetti con lo pseudonimo femminile di Fiona Macleod, preoccupandosi di custodire il segreto fino alla morte. Sebbene il suo stile non manchi di ornamenti un po' convenzionali, la fantasia ricca e delicata, l'atmosfera poetica di cui sa penetrare ogni scena, hanno fatto di Sharp il maggiore scrittore della moderna rinascita gaelica (celticismo).

Sharp morì a Maniace il 12 Dicembre 1905 e le sue spoglie riposano nel piccolo cimitero inglese (l'unica proprietà che gli eredi dei Nelson posseggono ancora in Sicilia, attualmente dato in concessione al Comune di Maniace).


IL PROGRAMMA

  Sabato 10 dicembre: Simposio Letterario
- ore 9,00 Apertura lavori
- Saluto delle autorità
- Riccardo Bontempo (Pro Loco di Maniace): "I luoghi di Sharp in Sicilia"
- Rosario Portale (Ordinario di Lingua e Letteratura inglese Università di Catania): “I viaggiatori inglesi in Sicilia"
- Alexander Hutchison (Chair, Arts Development Group University of Paisley): "Reflections on William Sharp and the Practice of Poetry"
- Mons. Nunzio Galati (Storico): "Sharp: significato di un poeta nella storia di Maniace"
ore 10,40 Break
- Marisa Lupica (Università di Catania): "Sospiri di Roma"
- Istituto Comprensivo Carlo Levi di Maniace: "Un viaggio nella Storia"
- Iain Halliday (docente di lingua inglese dell’Università di Catania): "Sharp/Macleod e le highlands siciliane"
- Gesualdo Campo (Assessore provinciale alle Politiche Culturali): "Importanza della valorizzazione del patrimonio culturale"
- ore 13,30 Break
- Raffaella Valenti (Università di Catania): "Mrs Frances Elliot a Maniace"
- Konrad Hopkins (University of Paisley): "In Search of William Sharp and Fiona Macleod and Discovering Wilfion, 1967-2005"
- Liceo Classico I. Capizzi Bronte: “Il Vento, il Silenzio e l’Amore"
- Conclusioni
  Domenica 11 dicembre: Visita ai Luoghi di Sharp con la delegazione scozzese
Il paesaggio è stato, ed è, fonte inesauribile di ispirazione. L'Etna, i Nebrodi e gli incessanti corsi d'acqua visitati dal poeta nei suoi soggiorni nella ducea dei Nelson.
- Ore 9,00 Visita al Castello Nelson, alla tomba di Sharp, Etna, Nebrodi
Segreteria organizzativa: Pro Loco Maniace - Tel/Fax 095690823 - 3470375159 - prolocomaniace@virgilio.it

La tomba di William SharpTomba di William Sharp

è sormontata da una croce celtica in pietra lavica.
Trovasi nel piccolo cimitero inglese che i discendenti di Nelson fecero costruire accanto al Castello.
La lapide marmorea porta l'iscrizione

"In memory of William Sharp
Born 12th September 1855
Died 12th December 1905
Fiona Macleod"

L'iscrizione è seguita da due versi (il primo a firma di William Sharp, l'altro di Fiona Macleod):

«Farew then the known
and exhausted
Welcome to the unknown
and unfathomed»
W.S.

(Addio cose note e consunte, benvenuto ignoto ed incommensurabile)

«Love is more great
than we conceive
and death is the keeper
of unknown redempionts»
F.M.

(L'amore è molto più grande di come lo percepiamo e la morte è custode d'ignote redenzioni)

 



L'EVENTO E' STATO ORGANIZZATO DALL'ASSOCIAZIONE BRONTE INSIEME

25-26 Novembre 2005

BRONTE HA RICORDATO IL SUO FILOSOFO: CONVEGNO NEL 210° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI NICOLA SPEDALIERI

“De’ diritti dell’uomo” ed il coraggio di esporli

N. Spedalieri (autoritratto)Il convegno aveva lo scopo di ricordare e far meglio conoscere, in occasione del 210° anniversario della morte (26 novembre 1795), la figura del filosofo brontese Nicola Spedalieri, le sue idee "rivoluzionarie" ed anticipatrici e gli aspetti storici e filosofici della sua opera “De’ diritti dell’uomo”. E molto pertinente ed opportuno, a tal fine, è stato anche l’incontro con gli studenti del quinto anno delle scuole superiori di Bronte, svoltosi sabato 26 novembre nell’aula magna dell’Istituto Superiore “B. Radice", appunto rivolto ai giovani che, come ha ricordato loro Franco Cimbali, «non sempre hanno cognizioni precise e puntuali sulla storia e sui personaggi del proprio paese».

Numerose le persone presenti nell’Auditorium «G. Calanna» del Real Collegio Capizzi che hanno occupato il vasto salone. Con la vivace conduzione ed i brillanti contributi di Alberto Biuso, dopo i saluti di Pino Firrarello, sindaco di Bronte, e dei presidenti del Rotary Club Aetna Nord-Ovest, Giuseppe Saraniti, e del Lions Club Adrano-Bronte-Biancavilla, Aldo Meli, si sono succeduti gli interventi di Franco Cimbali, Bruno Montanari, Attilio Pisanò e di monsignor Nino Minissale, che hanno delineato la figura del Filosofo brontese, comparandone le idee anticipatrici con quelle dei suoi contemporanei (Diderot, Rosseau e Voltaire, ecc.) e rileggendone in chiave moderna il pensiero.

Montanari, fra l'altro, ha evidenziato anche il coraggio dello Spedalieri (intellettuale e prete), il quale, nel contesto difficile in cui viveva, nell'epoca delle ghigliottine, dei roghi e dell'Inquisizione, ha avuto il coraggio di mettere in discussione "gli assetti di potere" esponendo teorie ed idee rivoluzionarie e, per quei tempi, pericolose ed alquanto sovversive. Particolarmente interessante anche l'esposizione di “ricordi spedalieriani” allestita nello stesso Auditorium. Oltre a numerosi giornali d’epoca (1890-1905) riportanti articoli scritti nel 1° centenario della morte del Filosofo ed in occasione dell’innalzamento della statua in Roma (fra cui copie dell’”Avanti” e del “Giornale di Sicilia”).

Sono stati esposti pure l’autoritratto del Filosofo (eseguito all'età di 33 anni, donato al Collegio nel 1886 dagli eredi), il clavicembalo (acquistato da Nicola Spedalieri nel 1773) e, in particolare, le opere del 1778 e del 1784, la prima edizione del «De’ Diritti dell’uomo» (stampata ad Assisi nel 1791), le successive ristampe ed una “copia contraffatta” della stessa epoca (definita tale da uno scritto autografo di Giuseppe Cimbali)..

Particolare anche la mostra dei bozzetti (fra cui quelli degli scultori Mario Rutelli, A. Ghigli e Antonio Ugo) presentati nel 1894 al concorso per la realizzazione della statua a Roma (che poi è stata la prima di un siciliano ad essere collocata nella Capitale), i manoscritti di Nicola Spedalieri con le «prediche quaresimali» ed altri documenti rari di grande valenza storico-filosofica.

Gli organizzatori, nel corso del convegno, hanno proposto al Sindaco di collocare una statua dello Spedalieri in una piazza di Bronte e di conferire la cittadinanza onoraria ad Attilio Pisanò. Firrarello, da parte sua, ha fatto proprie le due istanze assicurandone l'attuazione.

 

25 Novembre 20055

Oggi a Bronte. Si potranno anche ammirare opere d'arte, manoscritti e documenti inediti

Filosofi a confronto sull’abate Spedalieri

Nicola Spedalieri«Ritenuto fondatore del cattolicesimo liberale, per Francesco Crispi fu il primo a parlare di diritto pubblico in Italia»

Filosofi a confronto, oggi a Bronte, per rivisitare il pensiero dell'abate Nicola Spedalieri (Bronte, 16 dicembre 1740 - Roma, 26 novembre 1795), l'illustre autore della monumentale opera De' diritti dell'uomo. Il convegno, che si terrà alle 17.30 nell'Auditorium del Real Collegio Capizzi con la partecipazione del Comune, dell'Università di Lecce, del Lions Adrano-Bronte-Biancavilla e del Rotary Aetna Nord-Ovest Bronte, lo aprirà il senatore Pino Firrarello, sindaco di Bronte. Vita ed opere le illustrerà Franco Cimbali, segretario dell'Associazione Bronte Insieme. L'aspetto giuridico-filosofico lo approfondirà il rinomato filosofo Bruno Montanari, professore ordinario di Filosofia del diritto della Facoltà di Giurisprudenza di Catania.

Una novità al passo coi tempi la rappresenta l'intervento del filosofo della mente Alberto Giovanni Biuso, della Facoltà di Lettere e filosofia, sempre dell'Ateneo catanese. Dall’Università degli studi di Lecce sarà a parlare presente Attilio Pisanò, ricercatore e professore di Diritti umani della Facoltà di Lettere e filosofia, a cui si deve la recente fatica filosofica: "Una teoria comunitaria dei diritti umani - I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri» (Giuffrè, 2004).

Il libro verrà presentato nell'ambito dell'evento che offrirà pure la possibilità di ammirare opere d'arte, manoscritti e documenti inediti, giornali dal 1882 al 1904 e anche numeri del Giornale di Sicilia del 1890 e del 1895, con critiche e conferenze sullo Spedalieri, articoli sul centenario della morte e sul concorso per la realizzazione della statua (in bronzo, alta 4,50 metri e del peso di quattro tonnellate); che si aggiudicò lo scultore siciliano Mario Rutelli, la cui opera troneggia a Roma in piazza Cesarini Sforza. Verrà esposto il volume De' diritti dell'uomo del 1791, del quale Giacomo Leopardi, sulla sua copia, vergava: «Questo libro parla molto bene; ma disgraziatamente per gli uomini tutti, o non s'intende affatto, o s'intende molto male».

Ritenuto fondatore del cattolicesimo liberale, per Francesco Crispi «Spedalieri fu il primo a parlare di diritto pubblico in Italia». Domani alle 9, Firrarello e Pisanò incontreranno pure gli studenti dell'ultimo anno delle scuole superiori di Bronte. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia, pagina nazionale dedicata alla Cultura]

15 Novembre 2005

Convegno su “De’ diritti dell’uomo”

Libri di Nicola SpedalieriNel 210° anniversario della morte di Nicola Spedalieri (6 dicembre 1740 – 26 novembre 1795) l’Associazione Bronte Insieme rende omaggio e ricorda con un convegno, una piccola mostra ed un incontro con le Scuole superiori, il più illustre figlio di Bronte che per primo in Italia parlò dei diritti naturali dell’uomo e della sacralità dei principi quali eguaglianza e libertà. Organizzato con il patrocinio del Comune di Bronte e del Corso di laurea in Scienze politiche dell’Università di Lecce e con la partecipazione del Lions Club Adrano-Bronte-Biancavilla e del Rotary Club Aetna Nord-Ovest Bronte, avrà luogo alle 17,30 del 25 Novembre 2005 presso l’Auditorium del Real Collegio Capizzi.

Per l’occasione, nello stesso Auditorium sarà allestita una mostra di “ricordi spedalieriani” con documenti inediti e, nel contempo, sarà presentata l’ultima ricerca effettuata sul filosofo brontese: il libro del prof. Attilio Pisanò dell’Università di Lecce “Una teoria comunitaria dei diritti umani - I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri”. Vi aspettiamo al Collegio Capizzi, siete tutti invitati a partecipare.

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE:
Saluto di benvenuto: Pino Firrarello, senatore della Repubblica e sindaco di Bronte

Introduzione: Giuseppe Saraniti, presidente del Rotary Club Aetna Nord-Ovest Bronte, Aldo Meli, presidente del Lions Club Adrano - Bronte - Biancavilla, Ferdinando Latteri, magnifico rettore dell’Università di Catania, Franco Catania, deputato all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Castiglione, deputato al Parlamento europeo

Interventi: Franco Cimbali, segretario dell’Associazione Bronte Insieme: Nicola Spedalieri, vita e opere; Bruno Montanari, professore ordinario di Filosofia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania; Attilio Pisanò, ricercatore e professore di Diritti umani presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Lecce

Moderatore: Alberto Giovanni Biuso, professore di Filosofia della mente presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Catania

Nella mattinata del giorno dopo (sabato 26 Novembre), si parlerà ancora di Nicola Spedalieri presso l’aula magna dell’Istituto Superiore “Benedetto Radice” in un incontro organizzato con gli studenti delle scuole superiori brontesi.

22 novembre

Convegno dedicato al filosofo Spedalieri

La mostraBronte. ('albo') Un convegno interamente dedicato all'abate e filosofo Nicola Spedalieri si terrà al Real Collegio Capizzi, venerdì 25 alle 17,30. Esperti di diritti umani e filosofi del diritto e non, si ritroveranno a comparare il pensiero spedalieriano con quello dei suoi contemporanei (Diderot, Rosseau e Voltaire. ecc.). Verrà allestita anche una mostra con documenti inediti. L'evento è stato organizzato da Franco Cimbali e Nino Liuzzo (dell'«Associazione Bronte Insieme») e Luigi Putrino (giornalista del Giornale di Sicilia) con il patrocinio e la partecipazione del comune, dell'Università degli studi di Lecce, del Rotary Club “Aetna Nord-Ovest Bronte” e del Lions Club "Adrano-Bronte-Biancavilla". [Giornale di Sicilia]


22 novembre

Convegno sul pensiero del filosofo Nicola Spedalieri

Con un convegno dal titolo "Dé diritti dell'uomo" che rievoca l'opera più importante dell'abate Nicola Spedalieri, si ripropone a Bronte, presso il Real Collegio Capizzi, venerdì 25 novembre alle 17,30, il pensiero del filosofo siciliano. Così esperti di diritti umani e filosofi del diritto e non, si ritroveranno a comparare il pensiero spedalieriano con quello dei suoi contem­poranei (Diderot, Rosseau e Voltaire, ecc.), si potrà anche apprezzare la rivisitazione in chiave moderna del trattato politico spedalieriano elaborata da Attilio Pisanò, professore di Diritti umani del corso di laurea in Scienze politiche dell'Università di Lecce. L'evento è stato organizzato da Franco Cimbali e Nino Liuzzo (dell"«Associazione Bronte Insieme») e dal giornalista Luigi Putrino con il patrocinio e la partecipazione del Comune di Bronte, dell'Università degli studi di Lecce, del Rotary Club "Aetna Nord-Ovest Bronte" e del Lions Club" Adrano-Bronte-Biancavilla". A fare da padrone di casa il sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello. [La Sicilia]


30 novembre

Folto pubblico per il convegno su Spedalieri

Firrarello ha accolto l'idea d'erigergli una statua

Bronte. (*lpu*) Grande partecipazione al convegno su Nicola Spedalieri (l'autore "De' diritti dell'uomo", 1791), nel 210° della morte, svoltosi venerdì al Collegio Capizzi. Il benvenuto l'ha rivolto il sindaco di Bronte, Pino Firrarello; hanno intro­dotto Aldo Meli e Giuseppe Saraniti, presi­denti dei locali club Lions e Rotary. Franco Cimbali ha esposto vita e opere di Spedalieri, il filosofo del diritto Bruno Montanari (docente dell'Ateneo catanese e dell'Università Cattolica) ne ha evi­denziato il coraggio, in un'epoca di roghi, ghigliottine e inqui­sizione. Attilio Pisanò, che insegna diritti umani all'Università di Lecce, ha illustrato il suo libro "Una teoria comunitaria dei diritti umani-I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri". Ha moderato il filosofo Alberto Biuso, dell'Università etnea. Pisanò ha incontrato gli studenti del quinto anno delle scuole di Bronte, e con Maria Concetta Paparo e Mauro Petralia c'è stato un dibattito. Firrarello ha accolto l'iniziativa d'erigere una statua a Spedalieri e di conferire la cittadinanza onoraria a Pisanò. [Giornale di Sicilia]

26 novembre

CONVEGNI

I proff. Attilio e Gino Pisanò con il sindaco FirrarelloBronte ricorda Spedalieri

Bronte. con un convegno dal titolo «De' diritti dell'uomo» si ripropone a Bronte, Real collegio Capizzi venerdì 25 novembre alle 17,30, il pensiero del filosofo Nicola Spedalieri (...) [Centonove]


25 novembre

Oggi ricordo dell'abate Nicola Spedalieri

Tutto pronto per il convegno dal titolo "Dé diritti dell'uomo" che questa sera alle ore 17 e 30 ricorderà il 210° anniversario della morte dell'aba­te filosofo, Nicola Spedalieri. Sarà presente il sindaco Pino Firrarello. "Ricordiamo con orgoglio un illustre brontese - ci dice il senatore - ed un grande filosofo che per primo in Italia parlò dei diritti naturali del­l'uomo e proclamava da Roma la sacralità dei principi quali egua­glianza e libertà". "Quest'evento deve essere - aggiunge l'organizzatore Luigi Putrino - l'alba di una nuova fase di riscoperta sia del filosofo Spedalieri, sia degli altri illustri intellettuali brontesi come per esempio il cardinale De Luca, i fratelli Cimbali, il gesuita Messineo". [La Sicilia]


16 Dicembre 2005

Ricordato a 210 anni dalla morte l'autore De' diritti dell'uomo

La filosofia di Nicola Spedalieri

Bronte. Interessante convegno per ricordare e far meglio conoscere, in occasione del 210° anniversario della morte (26 novembre 1795), la figura del filosofo brontese Nicola Spedalieri, le sue idee rivoluzionarie e anticipatrici e gli aspetti storici e filosofici della sua opera De' diritti dell'uomo. (...) [Sette]

 

NELLE FOTO che accompagnano i servizi: l'autoritratto di Nicola Speda­lieri, il filosofo in una incisione tratta dalla 1a edizio­ne  De' diritti del­l'uomo,  la mostra di manoscritti e documenti inediti dedicata allo Spe­dalieri, tutte le opere del filosofo e il sindaco Firrarello con il prof. Attilio Pisanò (a sinistra) ed il padre.



La Ducea di Bronte

The Ducky of Bronte di Alexander Nelson Hood

The Ducky of Bronte, di Alexander Nelson Hood(RECENSIONE DI NICOLA LUPO)

Da mio cugino Nunziello Lupo, che torno a ringraziare pubblicamente, ho ricevuto questo grazioso libretto che ho letto tutto d’un fiato perché è stato come vedere l’altra faccia della luna, in quanto, tradotto per la prima volta in Italia e precisamente a Bronte a cura della Professoressa Marilù Franco, docente di Lingua e Letteratura Inglese nel Liceo Classico della città, che lo ha pubblicato, ci fa conoscere il pensiero del Duca sui problemi della Ducea e di Bronte, che noi conoscevamo dalle Memorie storiche del nostro Benedetto Radice.

Immaginiamo come è nato questo libretto: la prof. Franco scopre questo scritto, lo apprezza e ne vuol fare la traduzione; quindi va dal suo Preside (pardon! Dirigente scolastico) e gli espone il proprio desiderio; il Prof. Mineri, vede nella proposta della sua “collaboratrice” una splendida occasione per far conoscere all’esterno la attiva dinamicità della sua “azienda” e chiama subito un altro suo “collaboratore”, il Professore di Storia e Filosofia Vincenzo Pappalardo (foto a destra) e, insieme, essi decidono di dividersi i compiti, coinvolgendo nell’impresa gli alunni di inglese della 2° e 3° A, in modo da realizzare un lavoro interdisciplinare: la Franco curerà la traduzione dello scritto del duca, il Pappalardo farà il supervisore storico del lavoro che ne verrà fuori, mentre il Dirigente si riserva la parte organizzativa e finanziaria dell’impresa che fa del Liceo Classico Capizzi un Editore (no-profit, perchè sul volumetto non figura un prezzo).Vincenzo Pappalardo

Questa ultima circostanza non sarebbe in linea col concetto di azienda che va sempre abbinata al profitto; ma i Nostri, visto che le spese per la pubblicazione sono state assunte dalla Provincia Regionale di Catania, si sono accontentati della soddisfazione morale per avere realizzato un prodotto culturale che mostra la vitalità della Scuola e ciò Le fa onore. Bravissimi!

Lo scritto del Duca, composto da due parti, “La Ducea” e “Attraverso la Ducea di Nelson”, del suo ospite W. Sharp, occupa la parte centrale del volumetto per 31 pagine delle complessive 93 e avrebbe potuto essere pubblicato banalmente così, integrandolo con note esplicative e di commento.

Invece la traduttrice e curatrice ha voluto farlo precedere da una introduzione, che non è solo tale, ma è anche commento, articolata in 7 paragrafi: Il duca Alexander Nelson Hood (1854-1937), La gestione economica del feudo, I rapporti con la popolazione, Il salotto letterario, Attraverso la Ducea di Nelson, William Sharp e Gli altri Duchi; e occupa le prime 23 pagine. Terminata la lettura della lunga ed esauriente introduzione critica dello scritto del 5° Duca di Bronte, resta in chi legge il rammarico di non poter gustare a fondo il testo già noto e sviscerato e, con un esempio culinario, questo disappunto ricorda quello che si prova quando si va a mangiare una pizza che non si può apprezzare compiutamente perché preceduta da quegli abbondanti e vari antipasti che, a prima fame, non si riesce a rifiutare.

Poiché il giudizio della Franco pende dalla parte del Duca, come generalmente capita a chi, interessandosi di un personaggio, finisce per diventarne, più o meno consapevolmente, un ammiratore, la redazione del libro decise di farlo chiudere da una Postfazione del professore di storia, la quale, articolata in 4 paragrafi: L’identità, Il tempo di Palermo, Gli Inglesi e La libertà, occupanti le ultime 17 pagine, ci offre, sulla falsariga di quanto ha scritto Biagio Saitta nell’introduzione a “Il Real Collegio Capizzi” di Antonio Corsaro, una sintesi della Storia di Bronte, chiara, lucida, graffiante, come una Catilinaria, che ristabilisce la verità storica di tutta la durata della Ducea stessa, (ben 182 anni) e che ha visto succedersi 7 duchi.

A chiusura voglio riferire una ulteriore pagina del nostro Benedetto Radice:

Alexander Nelson Hood, V° duca di Bronte«Cogliendo l’occasione della sommossa seguita in Bronte nell’agosto 1860, il dottore Antonino Cimbali funzionante da delegato, e di grande autorità presso il popolo, indusse il governatore Thovez nel giugno 1861 a una transazione generale. Ma, se fu troncata la secolare lite, rimasero però degli appiccagnoli (1); e come da un albero annoso, nonostante la pota, vengon su nuovi polloni, così dal vecchio tronco della lite secolare ne nacquero altre delle quali, attore principale ai nostri giorni è stato il duca Alessandro Bridporth Lord Nelson, pronipote del grande Ammiraglio.

«Egli attorniato da sconsiderati consiglieri, riaprì il tempio della Discordia che sembrava chiuso: ora impedendo il passaggio dal castello e dal ponte ai Brontesi che si recano a Forestavecchia, obbligandoli a guadare il fiume con pericolo della loro vita; ora chiudendo una antica trazzera regia come cosa propria, e per sopraggiunta querelando gli amministratori del Comune che disfecero il mal fatto; ma ne uscirono vittoriosi. Voleva condannato il paese al supplizio di Tantalo pretendendo 400000 lire per la vendita dell’unica sorgente di Maniace, che da secoli disseta i Brontesi, irriga le loro vigne, rende ubertosi i terreni sottostanti e mette in moto parecchi mulini (2).

Non così certo avvenne con gli altri baroni dell’Isola, nonostante il contrasto d’interessi tra loro e i comuni. Il duca Alessandro Nelson è dimentico delle costumanze dei nobili inglesi, che nelle contee o clan promuovono a gara il bene cittadinesco, ritenendo che il loro titolo di conte o visconte è inseparabile dal dovere di far bene. Essi sono come i patriarchi di quei popoli; e per questo l’Inglese è il popolo meno rivoluzionario e più conservatore. Questi nobili lasciano sempre tracce della loro generosità e beneficenza nei luoghi che li ospita; aprendo scuole, vie, portando acque, erigendo ospedali e teatrini per diletto della cittadinanza.

A titolo glorioso ricordo fra i tanti Witaker benefattore a Palermo, la famiglia Hill a Taormina, Biknell a Bordighera, Hambury a Ventimiglia. Bronte invece non ricorda che liti, liti e liti. Se il duca seguisse invece gli impulsi dell’animo suo nell’emulare in beneficenza i suoi connazionali, egli potrebbe scrivere il suo nome nel libro aureo dei benefattori di Bronte. Egli potrebbe far scordare l’origine delittuosa della ducea e il vecchio adagio: “Due sono i più grandi mali che affliggono Bronte: l’Etna e la ducea”. E allora Bronte beneficato potrà con gioia unire al suo antico nome quello glorioso di Nelson: Bronte Nelson.»

Si sa che una recensione serve a far conoscere un libro, quindi, a chiusura di questa mia vorrei consigliare, se è lecito, al Dirigente del Liceo Capizzi e ai colleghi Franco e Pappalardo, di riversare il libro su www.bronteinsieme.it che saprà farne un testo telematico che sarà letto un po’ in tutto il mondo. Auguri!
Bari, 12 Maggio 2006
Nicola Lupo


Note:

(1) Appiccagnolo = pretesto o cavillo. (N.d.A.)

(2) I Brontesi avevano già iniziato lite contro il duca per il possesso dell’acqua quando la provvidenza del Governo dichiarò la demanialità dell’acqua di Maniace della quale egli aveva venduto una parte ai comuni del bosco etneo. Vedi lettera del 6 maggio 1927 del provveditorato delle opere pubbliche della Sicilia. Si aspetta solamente l’iscrizione della demanialità della sorgente nell’elenco delle acque pubbliche. Il duca ha protestato e minaccia tradurre il Comune innanzi al magistrato civile.
Mentre correggo le bozze di questa memoria mi piace notare che una novella e forse ricca sorgente si sta scavando nella contrada Santo Cristo da una società d’ingegneri e proprietari di Giarre e di Acireale per l’opera del rabdomante cappuccino, Padre Innocenzo da Piovera, del quale molti anni prima avevo in una occasione parlato al popolo per la sorgente dell’acqua di Maniace che trovasi fra monte Suvaro e a nord della Nave. Per ringraziamento ebbi una stupida lettera anonima con plateali insulti; parce sepultis; ne parlai e scrissi all’ultimo sindaco (Vincenzo Pace De Luca – N.d.A.) che non mi diede retta, credendomi un illuso; l’anno scorso 1927, quando la fama accertava il valore del rabdomante cappuccino ne parlai e ne feci parlare dal guardiano del convento dei cappuccini di Bronte al regio commissario (Achille Covelli – N. d. A.), il quale rise della mia proposta, segno della mentalità amministrativa di questa povera gente. Ora godo e gioisco che la mia proposta, tenuta in non cale e irrisa, è diventata realtà, e che il paese, auguriamocelo, fra non molto sarà inondato da questa benefica sorgente. Spero che il Signor Podestà (Colonnello Roberto Fonte – N.d.A.) nell’ interesse del Comune vorrà agevolare l’impresa già approvata e secondata dal governo fascista e curerà trarne i maggiori vantaggi possibili: Hoc est in votis.

, 26 Novembre 2005

Tradotto l'inedito testo del duca Hood

I Nelson a Maniace

Nel 1924 Alexander Nelson Hood, quinto erede del Feudo Ducale asse­gnato dai Borboni all'Ammiraglio Nelson, vincitore della mitica battaglia di Trafalgar, finiva di scrivere il libretto cui dava il titolo di The Ducky of Bronte. Allo scritto per volontà dello stesso "autore, venivano uniti due brevi compo­nimenti di Williams Sharp, aventi come argomento impressioni di viaggio nella proprietà siciliana del nobile inglese. Il libretto, por essendo concepito come un memorandum da affidare alla famiglia, costituisce l'orgoglioso atto d'amore del Duca al lontano Feudo mediterraneo, nel quale egli risiedette stabilmente a partire dall'età di 19 anni, portando la proprietà alla sua fase di massimo splendore e confe­rendole il fascino ameno che ancora oggi incanta i visitatori.

Muove da queste certezze storiche lo splendido lavoro realizzato dall'Istituto di istru­zione secondaria superiore Capizzi di Bronte, sotto l'attento coordina­mento di Marilù Franco, docente di lingua e letteratura inglese nello stesso istituto e ricercatrice impegnata in preziosi studi sulla presenza degli ingle­si nel territorio pedemontano etneo e a Maniace in particolare.

Lo scritto, sinora inedito e sconosciuto, illumina pagine di storia interes­santi e la traduzione in italiano rappresenta un passo decisivo per la fruizione di informazioni altrimenti destinate a restare nel dimenticatoio. Un progetto, quello coordinato dall'insegnante Marilù Franco che ha rice­vuto il sostegno della Provincia Regionale di Catania impegnata, anche ultimamente, in azioni a sostegno del turismo culturale che lega la vecchia Inghilterra alla ex Ducea dell'Ammiraglio, di quell'eroe dei mari chiamato Horatio Nelson. Aleggia intorno, la figura di William Sharp il romanziere e uomo di lettere raffinatissimo nato in Scozia e sepolto a Maniace, dove morì improv­visamente il 12 dicembre del 1905. Per sua stessa definizione «celtico nel cuore e nello spirito» la storia della letteratura lo conosce e lo celebra come il Poeta Celtico che scrisse fino alla morte sotto lo pseudonimo femminile di Fiona Macleod.

Leggi il libro su Bronte Insieme




17 Novembre 2005

Convegno a Bronte presso la scuola media alla presenza di sindaci e autorità

La tutela della donna nella famiglia

E’ importante tutelare la donna anche all’interno del nucleo familiare ambendo alla vera pari opportunità. E’ questo il messaggio conclusivo dell’incontro tenutosi nell’aula magna della Scuola media di piazza Castiglione dal titolo “La tutela della donna nella famiglia”. Così di fronte agli alunni, che prima del dibattito si sono esibiti suonando l’inno europeo e quello italiano, ospiti della preside Cinthia D’Anna e dell’assessore ai servizi sociali del Comune, Maria de Luca, sono intervenuti il vice sindaco, avv. Nunzio Calanna, i sindaci di Maletto Giuseppe De Luca e Randazzo Salvatore Agati, che, dopo il saluto, hanno ascoltato il vice sindaco di Caltagirone Alessandra Foti, l’assessore provinciale alle Pari opportunità Margherita Ferro e Pina Iannello presidente regionale “Donne europee federcasalinghe”.

“Il progetto Informa famiglia – ha dichiarato la dottoressa Iannello – è certamente servito alle famiglie ed alle donne. Permette alle famiglie ed alle donne di riceve informazioni utili per risolvere problemi che solitamente rimangono nascosti”. Tesi sostenuta anche dall’assessore De Luca: “Il progetto – ha aggiunto – è stato utile perchè a noi ha fornito la radiografia della parte più debole della società, con la donna che spesso è oggetto di violenza psicologica”.

“Bisogna essere vicini alla famiglia – ha replicato l’assessore provinciale Ferro – che rappresenta una risorsa per la crescita della società. E siccome nella famiglia la donna ricopre un ruolo importante bisogna tutelarla”. Presente anche il vice sindaco di Randazzo professoressa Grazia Emanuele, i consulenti Salvadorini, Marino e Guerini e numerosi consiglieri comunali fra cui l’avv. Graziano Calanna che ha spiegato i progressi compiuti dalla legislazione a tutela della donna nella famiglia e nella società.



14 Novembre 2005
CONVEGNO AL CASTELLO NELSON CON LA LOGGIA E CASCIO

Il territorio dei Nebrodi, motore di sviluppo dell'economia

Il Cerisdi in collaborazione con l’Imont (Istituto Nazionale della Montagna) nell’ambito di attività svolte all'attuazione di programmi ed interventi per lo sviluppo delle Aree Montane del Mediterraneo, ha realizzato la Ricerca "Il Territorio dei Nebrodi: dimensioni, caratteristiche, potenzialità e prospettive”. Lo studio raccoglie dati e informazioni sui Comuni del comprensorio dei Nebrodi al fine di divulgare le reali e possibili aree di sviluppo dell'intero territorio, valutandone le prospettive di crescita e di incremento future. In questo contesto il ruolo di primaria importanza si riconosce ai comuni del Parco che operano in maniera incessante per lo sviluppo locale.

La ricerca è stata presentata al Castello Nelson in un Convegno tenutosi il 14 novembre. Erano presenti anche il ministro per gli affari regionali, Enrico La Loggia ed il vice presidente della Regione, Francesco Cascio. “Bronte – afferma il senatore Pino Firrarello - conosce bene le potenzialità ambientali di questo territorio che offre scorci di natura incontaminata da subito dopo l’abitato fino alla cresta dei Nebrodi. Un territorio che intendiamo valorizzare anche grazie al rapporto è proficuo con il Parco dei Nebrodi che insieme con noi sta lavorando per incrementare, nel rispetto dell’ambiente, il turismo, che per noi vuol dire economia e posti di lavoro.

L’dea comune di rendere accessibile alle jeep la trazzera reggia Semantile Longi che permetterà a tanti di godere delle meraviglie di territori come Grappidà, Foresta Vecchia e Serra del Re, per esempio, è segno della lungimiranza e della collaborazione che ci fornisce il Parco nebroideo. Su queste basi siamo certi che i Nebrodi saranno realmente il motore dello sviluppo di domani”.

Questo il programma
9,00 - Benvenuto ai partecipanti - welcome coffee
9,30 - Apertura lavori: On. sen. Pino Firrarello, sindaco del Comune di Bronte - Prof. Avv. Guglielmo Serio, vice Presidente del Cerisdi - Dott. Edoardo Mensi, presidente Imont
10,15 - Introduzione al tema: On. sen. Enrico La Loggia, ministro per gli affari regionali - On. Francesco Cascio, vice Presidente Regione Siciliana

Relazioni: 11,00 - La ricerca per lo sviluppo delle aree montane - Dott. Antonio Ciaschi, direttore Imont - 11,30 - Presentazione del volume,"Il territorio dei Nebrodi dimensioni, caratteristiche, potenzialità, prospettive": Dott. Enrico Faconti, coordinatore del progetto di Ricerca - Dott. Pietro Paolo La Commare, ricercatore Cerisdi - Dott. Antonio Alaimo, ricercatore Cerisdi

12,30 Interventi programmati: ”I Nebrodi, montagne del Mediterraneo”: Dott. Salvatore Seminara, Ente Parco dei Nebrodi - Dott. Domenico Cavarretta, direttore Istituto Speciale per la Montagna Regione Siciliana - Dott. Giuseppe Bronzino, presidente Associazione Regionale Allevatori della Sicilia - Dott. Salvatore Granata, presidente Legambiente Nebrodi - Dott. Antonino Amato, Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia - Dott. Salvatore Di Martino, dirigente servizio VI – Dipartimento Territorio e Ambiente Regione Sicilia - Dott. Aurelio Scalone, presidente Ordine dottori agronomi e forestali della Provincia di Palermo - I Sindaci dei Comuni dei Nebrodi
14,00 - Degustazione prodotti tipici

16 novembre 2005

Firrarello: "Non può essere che Parco in Sicilia sia esclusivo sinonimo di divieto”

“Puntare sul turismo”

Ambiente, natura, cultura, tradizione, prodotti tipici, produzioni agricole e attività zootecniche. Sono i punti di forza del territorio dei Nebrodi che sono emersi da un’indagine condotta dal Cerisdi, in collaborazione con l’Imont, Istituto nazionale della Montagna, che è stata presentata nell’incantevole scenario del Castello Nelson alla presenza di sindaci ed esperti. E se il vice presidente del Cerisdi avv. Guglielmo Serio ha presentato il lavoro, per il coordinatore del progetto di ricerca, dott. Enrico Faconti e per i ricercatori dott. Pietro La Commare e Antonio Alaimo è il turismo la pianta da coltivare: “I Sindaci – ha dichiarato Faconti - devono diventare protagonisti dello sviluppo attraverso una serie di iniziative coordinate. Certamente bisogna puntare al turismo montano.
L’offerta dei Nebrodi la conosciamo tutti: i suoi prodotti, l’agroalimentare e l’aspetto storico monumentale. Bisogna però – ha aggiunto - essere capaci di intercettare il tipo di domanda di un turismo che è diverso da quello tradizionale o se vogliamo del mare”. Obiettivo cui punta anche il sindaco di Bronte, senatore Pino Firrarello: “Abbiamo intrapreso un dialogo con il Parco dei Nebrodi – ha affermato – per ripristinare la viabilità più antica e rilanciare zone incantevoli che oggi sono isolate. Questo è uno degli obiettivi cui tutti i Parchi, nel rispetto dell’ambiente, devono mirare. Non può essere – ha concluso – che Parco in Sicilia sia esclusivo sinonimo di divieto”. All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, il vice sindaco di Randazzo, Grazia Emanuele ed il direttore del Parco dei Nebrodi Bartolomeo Virruso.

Nell'indagine condotta dal Cerisdi e nel volume "Il territorio dei Nebrodi dimen­sioni, caratte­ristiche, potenzialità, prospet­tive" che la compendia, il nostro sito bronteinsieme.it è citato fra i siti internet di riferimento.



4 Novembre 2005

Presentata a Bronte la Rete Antiviolenza a sostegno delle donne

Seminario “Violenza di genere e metodologia di intervento”

Tante donne hanno partecipato al seminario “Violenza di genere e metodologia di intervento” organizzato oggi nella sala consiliare del Comune di Bronte.

Si tratta del terzo appuntamento nella Provincia di Catania che si inserisce nel contesto del più ampio progetto della "Rete contro la violenza sulle donne", voluto, ideato e strutturato dall’Assessore Provinciale Margherita Ferro, che è riuscito a convogliare Enti e forze di vario genere a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza. Per questo tutti ospiti dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Bronte, Maria De Luca, si è affrontato il problema con il vice sindaco di Randazzo Grazia Emanuele che si è soffermata sulle ripercussioni psicologiche della violenza che spesso la donna subisce in silenzio, concetto ribadito anche dall’assessore del Comune di Maniace, Antonino Galati e del sindaco di Maletto Giuseppe De Luca. Presenti anche il dott. Biagio Meli, gli operatori del distretto di Bronte dell’Asl ed il presidente dell’associazione “Thamaia” dott. Pina Ferraro.

“Bronte – ha affermato l’assessore Maria De Luca – essendo il comune capofila delle legge 328 ha con piacere organizzato questo seminario che punta, senza mezzi termini a combattere le tante violenze che la donna è costretta a subire”. “Oggi – ha concluso l’assessore provinciale Margherita Ferro che ha presieduto il seminario – abbiamo parlato di violenza in famiglia. Per venire incontro alle esigenze delle tante donne che subiscono in silenzio l’assessorato alle Pari opportunità della Provincia regionale di Catania ha allestito un sito che informa e viene incontro alle donne. Abbiamo collegato in rete i nostri partners che sono le Asl, le diocesi, i consultori, le associazioni ed i Comuni ed abbiamo anche delle case rifugio”.

In occasione della conferenza stampa di presentazione dei seminari itineranti, a settembre, è stata realizzata e distribuita la carta dei servizi, strumento essenziale dell'intero progetto che conta di per poter fornire una risposta adeguata al fenomeno e offrire il giusto sostegno ai soggetti più deboli della società che ne sono vittime.
 

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