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Notizie, eventi socio-culturali & non

Da Dicembre 2003 ad Agosto 2005

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11 Agosto 2005

IL 13 AGOSTO IL CONCERTO IN PIAZZA CASTIGLIONE

I Litfiba a Bronte

L’“Essere o sembrare tour 2005” dei Litfiba fa tappa il 13 agosto a Bronte nella centrale piazza Castiglione, teatro delle principali manifestazioni estive di “Brontevviva”, il palinsesto estivo che la Giunta guidata dal sindaco Firrarello, ha messo su per allietare le serate estive, puntando particolarmente a valorizzare le realtà locali. I Litfiba però rappresentano un appuntamento unico, frutto della volontà di accontentare le esigenze dei giovani che si riconoscono musicalmente nelle sonorità espresse oggi dai Litfiba e di coloro che giovanissimi non sono più ma che ricordano lo storico gruppo quando negli anni 80 e 90 era capitanato da Piero Pelù. Oggi a far vivere i Litfiba sono Gianluigi Cavallo alla voce, Ghigo Renzulli alla chitarra, Gianluca Venier al basso, Gianmarco Colzi alla batteria e Antonio Aiazzi alle tastiere, e tutti saranno protagonisti a Bronte facendo assaporare il fascino del loro rock sempre attuale.

“Si tratta di un appuntamento in esclusiva per la nostra zona – dice l’assessore allo Spettacolo, avv. Antonino Petronaci – che arricchisce il calendario delle manifestazioni estive di Bronte. Il loro ultimo album è stato pubblicato appena 20 giorni fa, ed abbiamo deciso di portarli a Bronte per accontentare i giovani. Oltre a ciò la chitarra di Ghigo Renzulli ha certamente scritto la storia del rock made in Italy degli ultimi 15 anni, oltre ad aver composto le musiche dei migliori brani dei Litfiba”.

Il sindaco Firrarello, ricorda che tutta l’estate di Bronte merita di essere ricordata, perché allestita per valorizzare le risorse locali: “Il palinsesto di Brontevviva – dice – vede esibirsi tutti gli artisti locali, con alcuni di questi che hanno anche superato provini alla Rai ed a Mediaset o hanno inciso dei cd. Mi riferisco a Federica Faranda, Fabio Romano, Andrea Aidala, Salvo Gemmellaro ed altri. I conti estremamente rigorosi del nostro povero bilancio insomma non ci hanno impedito di proporre uno spettacolo a sera, permettendo ai brontesi di godersi, passeggiando fino a tardi, l’isola pedonale sulla via Umberto ed i Caffè concerto. Il concerto dei Litfiba – conclude – accontenterà sicuramente i giovani ed attirerà fans anche fuori le mura della città”.



15 Luglio 2005

GIOVEDI' 21 LUGLIO IN PIAZZA SPEDALIERI

I CtLab a Bronte

Federica Faranda e la sua band in concerto

Federica FarandaParte "Brontevviva" il nuovo nome dell'estate brontese e con una chicca di tutto rispetto: il concerto che Federica Faranda e i CTLAB, con altri noti nomi di musicisti brontesi, terranno in Piazza Spedalieri la sera di giovedì 21 Luglio. Dal sito web della band (dove è possibile anche scaricare alcuni brani) scopriamo che il complesso nasce nel maggio del '99 sotto il nome di Trust Lab, con l'intento di far convivere gli ambienti freddi dell'elettronica con i suoni caldi degli strumenti acustici. Pochi mesi dopo, a gennaio 2000, esce il primo Cd autoprodotto ed autodistribuito (400 copie stampate e vendute) "Trust Lab" che ha degli ottimi riscontri della critica e viene notato da Francesco Virlinzi con il quale inizia un intenso progetto discografico per la Cyclope Records (casa discografica di Carmen Consoli, Moltheni, Mario Venuti, Teclo...)”.

Alla band bastano pochi anni per affermarsi: vince a febbraio 2000 il premio della critica alla rassegna "Suburban Live Set" organizzata dal Taxi Driver (CT) e si esibisce successivamente a Sonica 2000, a "Spazio Giovani" (Foggia, 2001) e allo Stadio Flaminio di Roma per la partita "Grazie di Cuore". Agli inizi del 2002, il secondo Cd "Ctlab - Age of Disillusion" recensito positivamente su diverse riviste specializzate (Rumore, Zero, Vivere Giovani...).

Nel maggio 2002 il brano "Nothing to Change" viene adattato in italiano da Carlo Antonelli (Sugar Music) e inserito come tema principale della colonna sonora del Film "Mundo Civilizado" di Luca Guadagnino. Nel novembre 2002, Ctlab realizza con la cantante/modella Vittoria Brunetti alcune musiche per un dvd curato dal Buddha-Bar di Parigi. Nello stesso periodo inizia una stretta collaborazione con Discoversion@Zo di Catania. Si esibisce più volte in performance live e mini-live, in formazione ridotta, accanto, tra gli altri, a Xplosiva, The Dining Rooms, ElectroMonsters, Alessio Bertallot, Llorca e al dj resident Kikko Solaris. Collabora con le etichette One Eyed Fish (BO), Record Kicks (MI), e Kiver (ex 2Music, MI/TO). Numerose compilation ospitano brani firmati CTlab: "Chill-out Experience", curata da Vitaminic Italia, Guy Degrenne, Shambala, Reska Compilation, Iradidio Rec. Attualmente è in promozione il terzo album "The Split Man", presentato ai MercatiGenerali a gennaio 2005, con il dj statunitense Osunlade.

Quest'anno la Band ha vinto le rassegne "Cantieri Sonori" (Cremona) e "Arezzo Wave" Sicilia, aggiudicandosi il posto sul palco di Arezzo in rappresentanza della Sicilia. Al concorso "Sotterranea 2005" Altre Tendenze si classifica primo e vince i premi per miglior Arrangiamento, miglior tastierista e miglior sassofonista. Partecipa inoltre alla rassegna "Primo maggio tutto l'anno" (Roma), e ai festivals "nonsolorock" (Avellino) e "Crock, Cremona Rock Festival". Oltre a Federica Faranda (voce) la Band è composta da Luigi Barone (chitarre), Mattia Messina (voce, sampler), Sergio Longhitano (piano rodhes), Sergio Montemagno (tromba), Yuri Argentino (sassofoni), Giuseppe Distefano (batteria) e Gianluca Ricceri (basso).




Maria Martello16 Maggio 2005

“Intelligenza emotiva e Mediazione”

Un libro da leggere tutto d’un fiato, da rileggere meditandolo, da consultare quando la vita ti pone difficoltà

Incontro con Maria Martello ed il clavicembalo di Nicola Spedalieri

Il clavicembalo di N. SpedalieriAlle ore 18.30 di sabato 21 maggio, presso l’Auditorium del Real Collegio Capizzi, la Sezione di Bronte della Fidapa, ha organizzato un “Incontro con Maria Martello”, brontese, psicologa-docente presso l’Università Ca’ Fossari di Venezia, autrice di “Intelligenza emotiva e Mediazione”.
“Relazioni interpersonali: un nuovo metodo culturale”, questo il tema dell’incontro che è stato trattato partendo dai contenuti del libro della Martello.
Sono intervenuti Giovanna Granito, dirigente scolastico presso l’Istituto Comprensivo “Paganelli” di Cinisello Balsamo (Milano), Arturo Xibilia, psicologo-docente di Psicologia giuridica all’Università di Catania, Anna Dongarrà, vicepresidente Distretto Fidapa Sicilia e Anna Di Rosa Placa, revisore dei conti nazionale Fidapa.

La serata è stata anche l’occasione per risentire il suono dello storico strumento a corde un tempo proprietà di Nicola Spedalieri: la clavicembalista Giovanna Scarlato, del Conservatorio di Milano, si è esibita, infatti, al clavicembalo del filosofo brontese sul tema musicale “Armoniose battaglie”.

Inframezzate dalla lettura di brani tratti dal libro di Maria Martello sono state suonate composizioni di Storace, Byrd, Kuhnau e Dandrieau del XV e del XVI secolo. Il clavicembalo, del 1679, decorato con graziose pitture e da poco restaurato a spese di un ex collegiale, è conservato nel Collegio Capizzi fra le “reliquie spedaleriane”. Attribuibile a Petrus Todinus fu acquistato dal Nicola Spedalieri da un amatore nel 1773.



26 Aprile 2005
IN CONCERTO A PEDARA PRIMA DELL'APPUNTAMENTO DELL’1 MAGGIO A ROMA

«Ctlab»: rumori metropolitani e fiati per dire no alla guerra

Nasce come Trustlab nel 1999 il gruppo emergente di giovani siciliani che nell'ultimo anno si è fatto conoscere sotto il nome di Ctlab, da Catania a Palermo, da San Benedetto del Tronto a Cremona. vincendo concorsi e selezioni, ricevendo lusinghieri apprezzamenti dalla critica. Nei giorni scorsi, al centro giovanile di Palazzo Pulvirenti di Pedara, sotto il patrocinio del comune, ha avuto luogo il concerto del gruppo composto da Luigi Barone, chitarre; Mattia Messina, voce ed elettronica; Federica Faranda, voce; Sergio Longhitano, pianorhodes e synth; Gianluca Ricceri, basso; Sergio Montemagno, tromba; Yuri Argentino, sassofono; Giuseppe Distefano, batteria. La serata, che si è svolta all'insegna di un genere, chill-out con richiami alla musica elettronica e il calore di sette strumenti acustici, precede una serie di prossimi appuntamenti, che li potrebbe portare anche sul palco del "Concerto del 1° maggio" in piazza San Giovanni a Roma.

"Dance in a cloud", "A sad love" e "Love song" sono alcuni dei brani composti da Luigi Barone e Mattia Messina, e cantati dalla coinvolgente voce di Federica Faranda. I brani sono stati scelti dal repertorio della prima formazione, quella dei Trustlab: "Fruscio" e "Catania centrale" hanno ricreato un'atmosfera caratterizzata da "rumori" metropolitani che, poi, diventano suoni. Ancora "Tablab": un'esplosione solo strumentale di energia sempre in movimento e ritmo incalzante, con l'incisiva partecipazione di tastiera e basso, e un movimento tipicamente "Ska” dei fiati. I Ctlab hanno dato forma a quello che loro stessi definiscono "piccolo contributo contro la guerra": "The great starlight", la grande stella lucente, simboleggiante la democrazia, che arrivata dal cielo sul territorio del conflitto esplode come una bomba. I prossimi impegni? Il 1° maggio a Roma per il famoso "Concerto di piazza S. Giovanni", e il 7 maggio alla villa Bellini a Catania per un concerto, insieme a nomi del calibro di Mario Venuti e Carmen Consoli. [Alfio Nicolosi, La Sicilia]




18 Aprile 2005

CONVEGNO DEI GEOMETRI AL CASTELLO NELSON

La D.I.A. in Sicilia

Il Collegio dei geometri della Provincia di Catania organizza per mercoledì 27 aprile al Castello Nelson un convegno dal tema "La denuncia di inizio attività (D.I.A.) in Sicilia". Organizzato dai geometri di Bronte con il patrocinio dei comuni di Bronte, Randazzo, Santa Domenica Vittoria, Maletto e Maniace prevede la partecipazione degli stessi sindaci e del presidente del Collegio dei geometri, Rosario Cocuccio. Moderatore Paolo Nicolosi (segretario del Collegio).

Questo il programma del convegno:

15,30 - Registrazione dei partecipanti
16,00 - Apertura dei lavori
16,30 - D.I.A., Legislazione ed adempimenti tecnici (geom. Salvatore Barbagallo, autore della pubblicazione "La D.I.A. nella legislazione urbanistica siciliana")
17,00 - aspetti legali ed amministrativi (avv. Giampiero De Luca, legale amministrativista)
17,30 - Aspetti penali (dr. Vincenzo Serpotta, Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Catania)
18,00 - Procedure ed organizzazione dell'Ufficio tecnico (ing. Salvatore Caudullo, dirigente Ufficio tecnico di Bronte)
18,30 - Presentazione software "Dja exspress" (ing. Salvo Finocchiaro, responsbili "Jp soft")
19,00 - Dibattito
20,00 - Conclusione e chiusura dei lavori.
Agli intervenuti verrà fornito un fascicolo contenente gli atti del convegno. Segreteria Organizzativa: Collegio dei Geometri della Provincia di Catania (Tel. 095534297).



 15 Aprile 2005

A Bronte l'arte di Maria Mantegna

Nel cuore della Sicilia etnea che fu medioevale non potevano non trovare giusta collocazione le opere che l’artista genovese Maria Mantegna ha esposto per iniziativa della Fidapa di Bronte. L'associazione, presieduta dalla prof. Anna Longhitano, ha inteso così intonare i fascinosi temi dei miti, delle cacce e delle battaglie medioevali all'origine storica della zona etnea, scegliendo l'auditorium del Collegio Capizzi ad ampio e suggestivo teatro dell'iniziativa. «Perché organizzare una mostra di pittura? - introduce la presidente Longhitano - Perché di cultura ci occupiamo e il tema nazionale di quest’anno ci spinge a fornire al territorio in cui operiamo una possibilità di crescita».

Questa possibilità si vede, adesso, nell'arte di Maria Mantenga, e viene ribadita nei brevi interventi della presidente del distretto Lucia Chisari e del sen. Pino Firrarello, che ha tagliato il nastro. Poi, delle opere della Mantegna, che ha esposto con successo anche a New York, la giornalista Laura Silvia Battaglia ha messo in luce «i temi dell'erranza e della fuga, dove il primo appare in tutte le sue declinazioni: ricerca. viaggio, inganno».

I cavalieri erranti di Maria Mantegna, dunque, non sono solo rievocazioni storiche: «Sono creature simboliche - sottolinea Battaglia - alla ricerca di un Graal, di una felicità possibile; posseduta, infine, solo dopo un progressivo cadere e rialzarsi».

Ecco che anche la struttura a trittico o polittico evoca le tappe di viaggio e i modelli pittorici variano da Filippo Lippi, con le sue donne vezzose, calate dalla Mantegna in uno spazio-tempo dell'attesa con tecnica simil-affresco, al Paolo Uccello della celebre "Battaglia di San Romano", di cui alcuni particolari vengono isolati con l'ausilio del collage, permettendo l'uso del figurativo in funzione simbolica e non più descrittiva. «Una pittura, insomma, che proietta il mito nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo», chiosa la Battaglia. A darne conferma sonora, poi, ci pensa il Duo A. Q. Madbach: formato da Andrea Quattrocchi alle tastiere e da Piero Pia alle chitarre, trasforma brani bachiani e non in pirotecniche, moderne riscritture sonore. [La Sicilia]


3 Febbraio 2005

L'ultimo libro sul pensiero di  Nicola Spedalieri

"De' diritti dell'uomo" in chiave moderna

Nicola Spedalieri, filosofo, apologeta brontese, ingiustamente obliato dall'intellighentzia nazionale, i cui scritti, sin da subito, divennero motivo di critiche e confutazioni feroci.

Poche furono le "voci" che si levarono in sua difesa quando egli era ancora in vita e subito dopo la sua repentina morte; eccezion fatta da un suo conterraneo, Giuseppe Cimbali, quasi un secolo dopo. Nessuna difesa, in suo favore, soprattutto da parte ecclesiastica forse perchè lo ritennero "rivoluzionario" o perchè colpevole in quanto "siciliano" di nascita.

Attilio Pisanò dopo attenta lettura dell'opera del Nostro, ormai da tempo relegato in soffitta, ce lo ripropone in chiave di lettura moderna. Partendo dalle idee nate dalla rivoluzione francese di fine settecento, secolo dei lumi, raffronta il pensiero spedaleriano con le varie interpretazioni di filosofi-storici italiani e stranieri, cattolici e laici,contemporanei e non e persino con quanto affermato, oltre due mila anni fa, da Aristotele nella sua "Politica". Si può, senza ombra di dubbio, affermare che la sopra riportata "opera" colma un vuoto temporale e contribuisce a riproporre quanto detto dallo Spedalieri (nel 1791) a dimostrazione dell'attualità del suo pensiero. L’intento è quello di rispolverare la questione spedaleriana, da troppo tempo caduta nell’oblio.
  

Attilio Pisanò, Una teoria comunitaria dei diritti umani

I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri

Giuffrè Editore, Milano 2004, Pag. XVI-506 - Collana Università degli Studi di Lecce, Studi di Diritto pubblico e di Filosofia del Diritto e della Politica L'opera, occasionata dalla "riscoperta" ermeneu­tica de I diritti dell'uomo di Nicola Spedalieri (Assisi, 1791), propone un'interpretazione della prassi e del pensiero filosofico-giuridico tardoset­tecentesco e in particolare modo dell'ideologia rivoluzionaria francese. In questo contesto si evidenzia la continuità che segna il percorso lineare della storia giusfilosofica in un periodo in cui l'impeto rivoluzio­nario è sembrato far intraprendere all'umanità un nuovo cammino.

La chiave ermeneutica proposta permette di evidenziare una conce­zio­ne relazionale e comunitaria dell'antropologia umana, che ben realizza, politicamente, un sistema liberale e costituzionale di organiz­zazione sociale. I diritti dell'uomo del sacerdote-filosofo siciliano assumono, di conse­guenza, un valore del tutto particolare: possono, infatti, semantizzare la contiguità fra pensiero cattolico tardosettecentesco e assiologia rivoluzionaria. 

Attilio Pisanò«Il vostro sito mi è sembrato dedicare un giusto spazio (nei limiti del concesso dal web) alle vicissitudini del vostro filosofo il cui pensiero è di fondamentale importanza per comprendere la complessità del periodo storico settecentesco che rifugge da facili semplificazioni e da false dicotomie.Nicola Spedalieri è solo anagraficamente un filosofo siciliano. Il suo pensiero deve trovare diritto di cittadinanza accanto a quello dei suoi contemporanei fondatori del moderno pensiero politico-filosofico, democratico e liberale».

Attilio Pisanò
10 Gennaio 2005

Il prof. Attilio Pisanò è ricercatore e professore di Scienza politica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Lecce. Il libro è stato presentato a Bronte nel corso di un Convegno, organizzato dall'Associazione Bronte Insieme e dedicato a Nicola Spedalieri nel 210° anniversario della sua morte, tenutosi nell'Auditorium del Real Collegio Capizzi il 25 Novembre 2005 e, nella mattinata di sabato 26, in un incontro con le scuole di Bronte tenutosi nell'Aula magna dell'Istituto Superiore B. Radice. Successivamente a "Una teoria comunitaria..." lo studioso leccese ha dato alle stampe agli inizi del 2006 un altro libro sul nostro filosofo: "Aspetti del pensiero giusfilosofico di Nicola Spedalieri" (serie "Studi giuridici" dell'Università degli Studi di Lecce, pagine XII 332, Giuffrè Editore).



22 Dicembre 2004

Rotary Bronte, a difesa delle virtù dell’asino

E' provato scientificamente che l'asino rappresenta una formidabile frontiera verso cui tendere non solo per il suo impiego terapeutico ma anche per la qualità compositiva del suo latte. Interessanti apporti sull'impiego riabilitativo di asini e cavalli sono stati socializzati nel corso di un convegno presso il centro riabilitativo "Cittadella dell'oasi". L'iniziativa è stata promossa dal Rotary Club di Bronte, presieduto dal dott. Gaetano Costanzo, che ha accolto e salutato i relatori assieme al direttore dell'Istituto Incremento Ippico di Catania, dott. Salvatore Paladino; all'assistente del governatore del distretto Rotary Sicilia, arch. Luigi Longhitano; al vicesindaco di Troina, Salvatore Cusimano; al comandante di polizia a cavallo della Questura di Catania, Pino Chiapparino.

L'incontro ha visto la partecipazione di esperti del mondo universitario e di operatori del settore che, moderati dal giornalista Ignazio Maiorana, hanno potuto illustrare la loro esperienza in campo su pazienti in età pediatrica e il beneficio ottenuto dall'impiego degli animali come terapeuti. Il merito della regia organizzativa va, comunque, alla dott. Kety Torrisi, veterinario dell'Istituto Incremento Ippico di Catania e fondatrice dell'Associazione Asilandia. L'uso del cavallo nella moderna pedagogia è stato illustrato negli interventi del prof. Michele Panzera, ordinario di Etologia veterinaria e Benessere animale all'Università di Messina, e dalla pedagogista Giada Morales, dell'associazione progetto Aita, seguita da Ignazio Nicolosi, insegnante di sostegno coordinatore del gruppo presso l'Istituto comprensivo Monterosso di Catania.

Gli asini, invece, sono il fulcro del processo di rieducazione di cervello e corpo che si chiama Brain Gym. Ne hanno trattato le logopediste volontarie dell'Associazione Asilandia, Jole Messineo e Maria Giovanna Modica, entrambe insegnanti di Brain Gym e Silvano Roi che presiede l'Associazione Brain Gym in Italia. Altri elementi su cavalli e asini sono stati aggiunti anche dal prof. Luigi Chiofalo un decano Zootecnia dell'università di Messina che si batte da sempre affinché in Sicilia ci si convinca definitivamente dell'eccellenza dei soggetti zootecnici isolani in virtù del loro tipo di patrimonio genetico.

Infine il dott. Raffaele Zanoli, dirigente del Csa ha auspicato che la futura formazione del personale docente in fatto di handicap passi attraverso la conoscenza dell'interazione con gli animali. In cavalli e asini, dunque, risiedono potenzialità enormi per la riabilitazione somatica e psicologica. Da ciò viene la necessità di recuperare il dimenticato rapporto uomo-natura: questo il commento conclusivo del moderatore Ignazio Maiorana al termine degli interventi. [M. Angela Pupillo, La Sicilia]



8 Novembre 2004

Qualità e sicurezza alimentare

Un’intera giornata dedicata alla “Qualità e sicurezza alimentare”. Il Forum, organizzato dal Rotary Club Aetna Nord-Ovest di Bronte, si terrà al Castello Nelson nella giornata di sabato 13 novembre 2004.
Due moderatori a condurre il dibattito (i giornalisti Giorgio De Cristofaro, al mattino, e Giusi Lazzara, nel pomeriggio). Annunciata anche la presenza e l’intervento di un nutrito gruppo di politici (Pino Firrarello, Raffaele Lombardo, Giuseppe Castiglione, Nello Musumeci e Giovanni Burtone, oltre all’assessore provinciale all’agricoltura Ignazio Gambino.

Questo il programma della manifestazione:

Mattina, ore 9.30: Tema "Qualità alimentare e benessere"
Saluti: dott. Gaetano Costanzo, presidente del Rotary Club "Aetna nord-ovest" di Bronte
Interventi:
- avv. Felice Crosta, dirigente generale Dipartimento Interventi Strutturali dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste
- prof. Emanuele Maccarone, docente di Chimica degli alimenti nell'Università di Catania
- prof Carlo Nicolosi Asmundo, docente di Enologia e Analisi chimiche, fisiche e sensoriali degli alimenti
- prof. Vincenzo Chiofalo, docente di Alimentazione e Nutrizione animale nell'Università di Messina e presidente del Consorzio di ricerca sulla Filiera carni
- dott. Antonino Salina, capo settore del Servizio veterinario dell’Asl 3
Pranzo, ore 13.30
Pomeriggio, ore 15.30: Tema "Sicurezza alimentare: dal campo alla tavola"
Saluti: arch. Luigi Longhitano, assistente del Governatore del Distretto Rotary Sicilia-Malta
Interventi:
- prof. Sergio Fichera, docente presso il Dipartimento di Ingegneria e Meccanica Industriale nell'Università di Catania
- dott. Giovanni Duplicato, agronomo -Servizio igiene alimenti e nutrizione dell'Asl 3
- dott. Francesco Platania, agronomo convenzionato con Asl 3
- dott.ssa Anna Di Natale, dirigente presso l'U.O. 21 dell'Osservatorio malattie delle piante di Acireale
- dott. Lorenzo Consolo, dirigente presso l'U.O. 72 dei Servizi allo sviluppo dell’Assessorato regionale agricoltura e foreste
- dott. Francesco Tanasi, segretario nazionale del Cosacons
- dott. Enzo Cavallo, direttore provinciale della Coldiretti di CatanIa
- dott. Sebastiano Paladino, presidente provinciale di Catania della Confagricoltura
- dott. Francesco Costanzo, presidente provinciale di Catania della Confederazione Italiana Agricoltori
- dott. Giuseppe Caruso, presidente provinciale dell’Associazione regionale allevatori.

17 novembre 2004

Forum del Rotary su «Qualità e sicurezza alimentare»

Si è parlato di «Qualità e sicurezza alimentare» al Castello Nelson di Bronte, grazie ad un interessante forum organizzato dal Rotary club Aetna nord ovest di Bronte presieduto dal dott. Gaetano Costanzo che ha avuto il piacere di ospitare autorità politiche, rotariane e del mondo accademico. Fra questi il governatore Rotary del distretto Sicilia Malta, avv. Nando Testoni Blasco, il prof. Giuseppe La Malfa, direttore del dipartimento ortofrutticolo dell'Università di Catania ed il senatore Pino Firrarello. Così dopo il saluto del presidente sul tema «Qualità alimentare e benessere» hanno relazionato il dott. Dario Caltabellotta dell'assessorato regionale Agricoltura e Foreste, il prof. Emanuele Maccarone docente di Chimica degli Alimenti dell'ateneo catanese, il prof. Carlo Nicolosi Asmundo docente di Enologia, il prof. Vincenzo Chiofalo docente di Alimentazione e Nutrizione animale presso l'Università di Messina ed il dott. Antonino Salma capo settore del Servizio Veterinario del"As13.

Di pomeriggio, invece, introdotti dall'arch. Luigi Longhitano, assistente moderatore del distretto Rotary Sicilia-Malta, si è discusso di «Sicurezza alimentare: dal campo alla tavola» con il prof. Sergio Fichera, il dott. Giovanni Duplicato, il dott. Francesco Platania, la dott.ssa Anna Di Natale, il dott. Lorenzo Consolo, il dott. Francesco Tanasi, ed i dottori Franco Motta, Sebastiano Paladino e Giuseppe Caruso rispettivamente della Coldiretti, confagricoltura e dell'associazione Regionale Allevatori.

«Tutto sommato - ci dice il presidente Costanzo alla fine del convengo - oggi possiamo dire che i cibi che consumiamo sono sicuri. Ritengo però che il lavoro che svolge il servizio veterinario per la salvaguardia della salute pubblica debba essere svolto anche al settore agricolo. Il rischio che corriamo consumando alimenti di provenienza zootecnica, infatti, non è inferiore, quando consumiamo ortaggi o frutta. È inoltre necessario informare i consumatori sul significato delle etichette e di termini come tracciabilità o provenienza. E dal prossimo gennaio. come è stato ribadito durante i lavori del convegno i vari passaggi della filiera alimentare dovranno essere segnati per legge, permettendo al consumatore di poter risalire in ogni momento alle origini di ciò che sta consumando».



21 Settembre 2004

Un Polo trapianti anche a Catania

Un invito alla gente per essere più solidale con il prossimo, un appello ai politici affinché non lascino priva la Sicilia orientale di un “Polo per i trapianti” richiesto da anni da chi a Catania attraverso i trapianti salva tante vite umane. E’ questo in sintesi in messaggio finale del convegno “Donazione e Trapianto. La Sicilia è fuori dall'Europa, perché?

Il ruolo delle istituzioni, dei tecnici e delle associazioni”, tenutosi nella Ducea Nelson di Bronte, dove, coordinati dal giornalista Arturo Bianco, sono intervenuti il vice sindaco di Bronte, avv. Alfio Cuzzumbo, giunto insieme con gli assessori Salvatore Pizzuto ed Andrea Sgrò e Gaetano Costanzo, presidente Rotary Aetna Bronte, cha ha partecipato, insieme con il Comune e le associazioni all’organizzazione del convegno.

Il perché la Sicilia è ultima nella donazione di organi lo spiega bene il prof. Mauro Abbate, direttore cardiochirurgia Università di Catania: “La stessa Regione siciliana anni fa ha ammesso la necessità di intervenire per evitare la migrazione fuori dalla Sicilia dei pazienti che necessitano di un trapianto.

La nostra organizzazione invece rimane debole e si basa esclusivamente sul volontariato. Noi - continua - facciamo in media 8, 9 trapianti l’anno quando lo standard minimo e di 30, 35. Questo a causa della mancanza di un organo istituzionale in grado di migliorare il sistema organizzativo ed operativo, oltre alla mancanza di personale e di strumenti. La programmazione regionale quindi dovrebbe prevedere un potenziamento equilibrato dei centri di trapianto e delle rianimazioni, già richieste dai medici e dai Rettori delle Università e la creazione di un Polo trapiantologico nella Sicilia orientale”.

Suggerimento accettato in pieno dal dott. Antonio Fuschi, vice presidente regionale AIDO.

Più ottimista Pierfrancesco Veroux, direttore trapianti reni Policlinico Università di Catania: “Per quanto riguarda le donazioni la Sicilia ha raddoppiato il numero anche se questo rimane basso. Anche il numero dei trapianti è in aumento grazie a professionalità ben precise che sono in grado di soddisfare le esigenze. Abbiamo - conclude - però bisogno di migliorare la programmazione nella rete di emergenza e quindi dei prelievi di organi”.

In scaletta anche i validissimi contributi di Piero Mondia, segretario regionale ANED, di Giuseppe Consoli, presidente nazionale AILE, di Bruno Gridelli, direttore ISMETT di Palermo, di Margherita Maione, presidente IBISCUS, di Gino Schilirò, direttore Centro Oncoematologia Università di Catania, di Michele Tuttobene, vice presidente nazionale AIDO e di Giorgio Ragona, direttore generale AUSL 3 Catania oltre ad Antonio Mira, direttore DOE (Dipartimento Osservatorio Epidemiologico). Fra i politici, per gran parte assenti, gradito l’intervento dell’on. Enzo Bianco che ha ribadito l’importanza di incrementare il numero delle donazioni di organi in Sicilia.


27 settembre 2004

«Serve un polo trapianti anche nella Sicilia orientale»

L'appello del Prof. Abbate. Il cardiochirurgo, a Bronte per un convegno, chiede un intervento regionale

«Catania e la Sicilia orientale tutta hanno bisogno di un polo per i trapianti». Lo ha affermato il prof. Mauro Abbate, direttore di cardiochirurgia dell'Università di Catania, intervenuto al convegno «Donazione e Trapianto. La Sicilia è fuori dall'Europa, perché? Il ruolo delle istituzioni, dei tecnici e delle associazioni», tenutosi nella Ducea Nelson di Bronte. Il prof. Abbate ha dimostrato come da tempo la stessa Regione si sia convinta di dover migliorare la qualità dei servizi per i trapianti, e già i rettori delle Università hanno rivolto appelli in tal senso, ma fino ad oggi rispetto a più di 10 anni fa nulla è cambiato. «Già nel 1991 -ha dichiarato alla qualificata platea della ducea Nelson - attraverso i media ho esposto i problemi che limitavano il diffondersi della cultura della donazione degli organi nella Sicilia orientale, ed oggi sono costretto a ripetermi, in quanto da allora non è cambiato nulla.

Nel settore dei trapianti, infatti, registriamo gravi carenze che hanno relegato la Sicilia quasi all'ultimo posto in Europa in fatto di donazioni di organi e fra i primi in fatto di opposizioni alla donazione. In Sicilia - continua - circa 65 pazienti sono in lista d'attesa per un cuore. Di questi tanti andranno in altre Regioni in quanto in Sicilia difficilmente potranno essere trapiantati». (…) [Fonte La Sicilia]

LA DONAZIONE: UN VALORE DA CONDIVIDERE

Convegno sul tema

Donazione e Trapianto, la Sicilia è fuori dall'Europa, perchè?

Il ruolo delle istituzioni, dei tecnici e delle associazioni
Bronte, Castello Nelson, Sabato 25 Settembre 2004 - Ore 8.30
Coordina i lavori Arturo Bianco, giornalista

PROGRAMMA:

Ore 8.30: Salvatore Leanza, sindaco di Bronte - Ferdinando Latteri, rettore Università Catania - Gaetano Costanzo, presidente Rotary Aetna Bronte
Ore 9.00: Antonio Fuschi, vice presidente regionale AIDO - Mauro Abbate, direttore cardiochirurgia Università di Catania.
Ore 9.15: Piero Mondia, segretario regionale ANED - Pierfrancesco Veroux, direttore trapianti reni Policlinico Università di Catania
Ore 9.30: Giuseppe Consoli, presidente nazionale AILE - Bruno Gridelli, direttore ISMETT Palermo
Ore 9.45: Margherita Maione, presidente IBISCUS - Gino Schilirò, direttore Centro Oncoematologia Università di Catania
Ore 10.00: Break Coffee
Ore 10.30: Michele Tuttobene, vice presidente nazionale AIDO.
Ore 10.50: Giorgio Ragona, direttore generale AUSL 3 Catania
Ore 11.10: Antonio Mira, direttore DOE (Dipartimento Osservatorio Epidemiologico)
Ore 11.30: Dibattito.
Ore 12.30: Interventi autorità politiche.
Ore 13.00: Salvatore Cuffaro, governatore Regione Sicilia
Ore 13.30: Colazione di lavoro.
Ore 15.00: Ripresa dei lavori
Ore 15.00 - ESPERIENZE A CONFRONTO: Riccardo Volpes, ISMETT Palermo - Giovanni Calcaterra, La Gioia del dono - Giovanni Scianna, ISMETT Palermo - Arturo Mazzitelli, La gioia del ricevere
Ore 16.00: Visita guidata Castello Nelson.
Ore 17.30: Visita guidata Mostra del pistacchio.



15 Maggio 2004

I vincitori del Concorso fotografico sulla Pietra lavica

Il concorso fotografico "Le immagini della pietra lavica", organizzato dal Comune di Bronte, è servito ad 'acquisire immagini fotografiche da esporre ed utilizzare nel "Museo della Pietra Lavica e delle Tradizioni Artigiane ed Agricole dell'Etna", inaugurato domenica 16 maggio nei locali del Castello Nelson. Organizzazione affidata all'A.N.A.F. (Associazione Nazionale Arti Fotografiche) e partecipazione di 48 autori che hanno inviato 301 opere, distribuite, secondo le indicazioni degli autori, nelle varie sezioni e temi in cui si articolava il concorso.

La Giuria, composta dal prof. Nunzio Sciavarrello, presidente, Giuseppe Leone, fotografo, Luigi Longhitano, architetto, Pippo Pappalardo, critico fotografico, Giacomo Adamo, vice presidente A.N.A.F., e da Salvatore Caudullo, responsabile del progetto ha premiato le seguenti opere (le foto che vi presentiamo in questa pagina sono di Fabrizio Frixa, Antonio Caserta, Carmela Inguanti, Patrizia Marinaro, dello studente Riccardo Massaro e di Guido Ciraldo):


A - Sezione riservata ai fotografi e fotoamatori italiani

Tema “Sculture di lava (opere complessivamente pervenute n. 57); - Bianco Nero: Primo premio al complesso delle opere presentate da Frixa Fabrizio. - Colore: Primo Premio ad Antonio Caserta per l'opera "Sul cornicione".
Tema “Architettura della pietra lavica
(opere complessivamente pervenute n. 135): - Bianco Nero: Primo Premio all'opera complessiva presentata da Pino Schillagi. - Colore: Primo Premio all'opera di Scuderi Gino, "Randazzo, uscita dalla Basilica di S. Maria".
Tema “Tradizioni artigiane dell'Etna (opere complessivamente pervenute n. 35): - Bianco Nero: Primo Premio al complesso delle opere presentate da Massari Filippo. - Colore: Primo Premio a Ciraldo Guido per l'opera "Il tempo si è fermato".
Tema “Tradizioni agricole dell'Etna
(opere complessivamente pervenute n. 12): - Colore: Primo Premio all'opera di Inguanti Carmela, "Anello di lava". - Bianco Nero: Primo Premio all'opera di Marinaro Patrizia, "Antiche forme"


B - Sezione riservata ai fotografi professionisti di Bronte (opere pervenute n. 25)

Tema “Sculture di lava”: premio per l'opera di Currenti Biagio per l'opera "Fantasia dell'autore". Tema “Architettura della pietra lavica”: primo premio a Currenti Biagio per l'opera "Antico ingresso patrizio". Tema “Tradizioni artigiane dell'Etna”: premio a Gaspare Gaetano per l'opera "Muro in pietra con obelisco". Tema “Tradizioni agricole dell'Etna”: premio a Franceschino Maurizio per l'opera "Palmento" (part.).

C -Sezione riservata agli studenti delle scuole medie e superiori della provincia di Catania (opere pervenute n. 37): Tema “Immagini della pietra lavica”, primo Premio, per il miglior complesso di opere presentate, a Riccardo Massari.


REGOLAMENTO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO

1. La partecipazione è consentita con modalità diversa: a tutti i fotografi e fotoamatori residenti in Italia / ai fotografi professionisti di Bronte / agli studenti delle scuole medie e superiori della Provincia di Catania.

2. Il concorso fotografico si articola su quattro temi:

Le sculture di lava
Maschere e statue: immagini tra l'antico ed il moderno con particolare riferimento alla collezione delle sculture in Pietra lavica del Simposio 1990 allocate nel parco del Castello di Nelson.

Architettura della Pietra lavica
Chiese, campanili, castelli, case patrizie, ville e case rurali nel territorio dell'Etna.

Tradizioni artigiane dell'Etna
Utensili e macchine in pietra lavica utilizzate nelle tradizioni artigiane del territorio etneo.

Tradizioni agricole dell'Etna
Frantoi in pietra lavica per la lavorazione del grano, dell'olio e del vino nelle tradizioni agricole del territorio etneo.

3. Ogni tema sarà suddiviso in due sezioni: Sezione A - dedicata alle fotografie a colori / Sezione B - dedicata alle fotografie in bianconero
4. Nessuna quota di partecipazione è dovuta.
5. Ogni concorrente può partecipare con un massimo di tre opere per tema e per sezione. Le stampe dovranno avere il lato maggiore compreso tra i 30 ed i 40 cm, oppure di formato inferiore purché montate su cartoncino leggero avente le sopra citate dimensioni.
6. A tergo di ogni opera dovranno essere indicati: nome e cognome dell'autore, indirizzo e recapito telefonico, titolo dell'opera e numero progressivo, anno di produzione dell'opera. Le opere presentate dovranno riportare didascalia esplicativa dell'opera o del luogo rappresentati.
7. I fotografi professionisti del Comune di Bronte possono presentare immagini relative ai quattro temi, sia nella sezione colore che bianconero, dovranno indicare sulla scheda di partecipazione oltre ai dati personali anche l'intestazione e l'indirizzo dello studio professionale pena l'esclusione dal concorso. Ad essi verrà assegnato un premio unico per ciascun tema scegliendo tra le opere pervenute sia nella sezione colore che nella sezione bianconero (sezione unica).

8. Gli alunni delle scuole medie e superiori possono presentare immagini relative ai quattro temi, sia nella sezione colore che bianconero, dovranno specificare sulla scheda di partecipazione la data di nascita ed il nome della scuola di appartenenza pena l'esclusione dal concorso. Ad essi verrà assegnati quattro premi scegliendo tra le opere pervenute sia nella sezione colore che nella sezione bianconero (sezione unica).

9. Tutte le immagini premiate rimarranno di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Bronte, la quale potrà utilizzarle per mostre e/o pubblicazioni senza scopo di lucro, con il solo obbligo di citare sempre il nome dell'autore.
Le immagini ammesse saranno acquisite in forma digitale dall'Amministrazione Comunale di Bronte la quale potrà utilizzarle per la realizzazione dell'archivio multimediale del Museo della "Pietra lavica e delle Tradizioni Artigiane ed Agricole dell'Etna", o per la realizzazione di pubblicazioni, senza scopo di lucro, con il solo obbligo di citare sempre il nome dell'autore.

10. Le opere unitamente alla scheda di partecipazione debitamente compilata in ogni sua parte dovranno pervenire alla Segreteria Provinciale A.N.A.F. di Catania c/o dr. Giacomo Adamo Via D. Galimberti, 3 - 95045 Misterbianco oppure presso la sede del Comune di Bronte, via A. Spedalieri, 40 - 95034 Bronte entro e non oltre il 14 dicembre 2003. Le opere consegnate a mano presso il Comune di Bronte; potranno essere ritirate alla fine dell'iniziativa presso la segreteria del Comune di Bronte dal 30 giugno 2004.
11. Le opere dovranno essere imballate in modo da permettere la riutilizzazione dell'involucro al fine della restituzione. I circoli fotografici sono pregati di effettuare invii collettivi.
12. Il comitato organizzatore pur assicurando la massima cure delle opere ricevute declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti, furti e danni che possono avvenire durante lo svolgimento del concorso.
13. Ogni autore è personalmente responsabile di quanto forma oggetto delle opere presentate.
14. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria si riserva la facoltà di assegnare tutti o in parte i premi a disposizione.
15. La partecipazione al concorso e la firma sulla scheda di partecipazione implica l'integrale accettazione del presente regolamento.
16. Ai sensi della legge 675/96 la partecipazione al concorso comporta l'autorizzazione al trattamento, con qualunque mezzo dei dati personali ed alla loro utilizzazione da parte degli enti organizzatori per gli adempimenti connessi al concorso.

Segreteria organizzativa / Segreteria Provinciale A.N.A.F. Di Catania
Comune di Bronte - Via A. Spedalieri, 40 - 95034 Bronte
Termine consegna opere: 14 dicembre 2003/ Riunione giuria: 21 dicembre 2003 / Premiazione - Inaugurazione mostra: Primavera 2004, presso il Castello Nelson / Restituzione opere: Entro il 30 giugno 2004.
 

8 Novembre 2003

Concorso di foto sulla pietra lavica

Da tempo la pietra lavica si sta prendendo la sua rivincita sul materiale lapideo importato, fino a qualche anno fa, da altri territori, inseguendo gusti ed esigenze che, poi si sono rivelati lontani dalle nostre tradizioni.

Il Comune di Bronte nell'erigendo "Museo della Pietra Lavica e delle Tra­dizioni Artigiane ed Agri­cole dell'Etna" presso il Castello di Nelson, intende collegare i risultati artistici ottenuti dagli scultori che hanno lavorato la nostra pietra con i lavori antichi, antichis­simi, o più contem­po­ranei, che sconosciuti artigiani e moderni opifici hanno saputo realizzare scoprendo, secolo dopo secolo, una pietra sempre meno ingrata e sempre più generosa.

Accanto a quest'iniziativa l'Amministrazione comunale ha proget­tato un "reporta­ge" fotografico, sviluppato attraverso uno spe­cifico concorso fotografico, finaliz­zato all'acqui­sizione d'imma­gini fotografiche da utilizzare per l'allestimento del Museo.

Tale concorso è stato affidato all'Anaf (Ass. Naz. Arti Fotogra­fiche) Segreteria Provin­ciale di Catania, nella persona del dott. Giacomo Adamo ed intende, coinvol­gere il mondo fotoama­toriale e quello professionale per raccogliere quelle immagini che meglio possano esprimere il nostro rapporto quotidiano, visivo, con questa pietra. Testimonial del concorso fotografico è Giuseppe Leone, l'illustre fotografo siciliano. Un'apposita giuria, nella quale spiccano il maestro Giuseppe Leone, il dott. Nunzio Sciavar­rello, l'avv. Pippo Pappalardo, l’arch. Luigi Longhitano, il dott. Giacomo Adamo, l’ing. Sal­vatore Caudullo, provvederà a premiare le migliori opere. (Fonte La Sicilia dell'8.11.2003)




14 Dicembre 2003

Giornata dedicata ai Fatti

Il sindaco Salvatore Leanza e Florestano Vancini (2003)Vancini: «Non credo che i brontesi abbiano di che vergognarsi»

Ieri al Castello Nelson, in quelli che un tempo erano gli antichi granai del Duca, oggi trasformati in una grande sala congressi, è stata celebrata la Giornata dedicata ai "Fatti di Bronte del 1860". Nell'occasione è stato presentato il CD multimediale realizzato dall'ITIS "Galileo Ferraris" di Acireale. E' seguito un dibattito al quale hanno partecipato il brontese prof. Gino Longhitano ed il regista ferrarese Florestano Vancini.

Nel pomeriggio, presso il Cine-Teatro Comunale, dopo un breve intervento del sindaco di Bronte e del regista Vancini, è stato proiettato il film "Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato". Numeroso il pubblico presente.

Nella foto a sinistra, il sindaco di Bronte, Salvatore Leanza con Florestano Vancini; nella foto a destra sono con Gino Longhitano ed il preside dell'Itis G. Ferraris di Acireale


“La Storia e le Storie" dell'ITIS di Acireale

"La Storia e le Storie" è il frutto di un'attività laboratoriale di alcune classi dell'ITIS Galileo Ferraris di Acireale presentata dagli stessi autori nei locali del Castello Nelson. Molto ben fatta e tecnicamente apprezzabile è dedicata

all'"Opera dei Pupi", con un'interessante ricerca sulle tradizioni e le innovazioni, molte foto ed anche una parte relativa alla "costruzione del pupo" (dall'ossatura, alla vestizione, all'armatura);

alla Seconda Guerra Mondiale ("Estate del '43: arrivano gli Americani"), con lo sbarco alleato in Sicilia, per accostare la "grande storia" ad un pezzo di storia locale ("Acireale e Dintorni") con documenti d'archivio, interviste, testimonianze a confronto, letteratura, manuali e testi specifici di storia locale;

ai Fatti di Bronte ("Bronte, agosto 1860 - I fatti, il processo, le interpretazioni"), con l’obiettivo di "rimettere in discussione i libri di storia per non accettare passivamente quello che ci propongono altre interpretazioni ma per cercare di capire a fondo gli avvenimenti, risalendo alle fonti ufficiali".
L’ipotesi di ricerca, in questo caso, è stata finalizzata a "rinvenire elementi che indicassero l’atteggiamento della popolazione brontese, soprattutto degli indagati della rivolta, nei confronti del generale Bixio e dei Cappelli e verificare il comportamento di Bixio", ..."valutare i fatti, le interpretazioni, il processo e la ricostruzione filmica degli avvenimenti attraverso i materiali d’archivio relativi al processo e testi di storia locale e nazionale".

 Una parte dei “Fatti” è dedicata al film di Vancini “Bronte cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato”, con una scheda riassuntiva delle più importanti informazioni che servono a precisare le caratteristiche del film. Il Progetto dell’ITIS è stato realizzato dalle classi IVa inf e IVa ele con il coordinamento delle professoresse Francesca La Ferrera e M. Vittoria Castelli. La parte tecnica è stata curata dal Prof. M.Gambino e dagli alunni M. Gulisano e M. Pancari.

Dalla parte relativa ai Fatti di Bronte riportiamo un'"Intervista impossibile a Niccolò Lombardo"

"Bronte dopo quattro giorni di rivolte sanguinose, l’arrivo di Nino Bixio è stato determinante per ristabilire l’ordine nel paese. Il generale ha individuato i sediziosi che arrestati sono stati subito processati e condannati a morte tra questi Nicolò Lombardo ritenuto dalla Corte Straordinaria di Guerra colpevole di essere stato a capo delle sommosse avvenute tra il 2 e il 6 Agosto 1860.

Siamo qui oggi per intervistare il condannato a morte per sentire cosa ha da dichiarare:
- Signor Nicolò Lombardo qual è la sua professione e come mai è stato arrestato?
- “Faccio l’avvocato a Bronte e sono stato arrestato perché accusato di essere il promotore nonché capo della rivolta avvenuta contro i Cappelli.”

- Qual è la sua posizione politica?
- “Faccio parte del movimento Liberale.”

- Si reputa colpevole o innocente?
- “Sicuramente sono innocente perché le accuse fatte contro di me sono assolutamente infondate”

- Secondo lei la rivolta poteva essere evitata?
- “L’ingiustizia di Bronte poteva anche esser non veduta da quelli che la commettevano, ma non perciò essere evitata dato che il popolo era arrivato ad un limite di sopportazione che non poteva essere più sostenuto.”

- Costituisce un caso isolato in Sicilia?
- “No, non costituisce un caso isolato.”

- “Perché? “
- “Perché in molti paesi dell’isola quali : Nicosia, Regalbuto, Polizzi, Cesarò, Randazzo, Maletto, Cefalù, Petralia, Resuttana, Castelnuovo, Montemaggiore, Capace, Tusa, Castiglione, Colesano, Biancavilla, Racalmuto, Centuripe, Mirto, Caronia, Alcari li Fusi, Nissoria, Cerami e Mistretta, i Cappelli hanno avuto un potere tanto soffocante che la plebe come è successo qui a Bronte si è rivoltata contro di loro minacciando vendetta per ciò che avevano fatto.”

- Quale è stato il suo ruolo nella rivolta?
- “Sono stato a favore del popolo ma non per questo sono colpevole di aver istigato la plebe a commettere quegli atti violenti e sanguinosi contro i Cappelli.”

- Che cosa non ha funzionato?
- “Il popolo non ha capito che la libertà poteva essere ottenuta in modo diverso, senza far sfociare la sua voglia di libertà in eventi sanguinosi e violenti. Non è stato compreso pienamente che dopo la morte dei Cappelli sarebbe stato ancora più difficile la spartizione delle terre rimaste.”

- Perché sarebbe stato difficile spartire i terreni?
- “Perché dopo la spartizione delle terre ci sarebbero stati altri notabili al potere.”

- Come vede questa Unità e qual è l’idea che gli isolani hanno della libertà?
- “Sono pienamente convinto che l’unità sarà un grande passo avanti per la nostra società. Il popolo siciliano non è ancora pronto per affrontare questo passo. Molti problemi sono ancora da risolvere e lo hanno dimostrato i fatti di recente accaduti in Sicilia”.
 

14 Dicembre 2003

Confronto col regista Florestano Vancini

«Ducali e comunisti» nella Bronte del 1860

«Non credo che i brontesi abbiano di che vergo­gnarsi. La lesa umanità in Sicilia era il compor­tamento della classe dirigente, non quello dei contadini». Florestano Vancini chiude così il suo intervento all'incontro di ieri, svoltosi al "Castello Nelson" sui "Fatti di Bronte" del 1860 quando Nino Bixio col proclama "Bronte colpevole di lesa umanità" condanna i rivoltosi. Il ferrarese Vancini, quasi più nella veste di storico che di regista, e il brontese Gino Longhitano (ordinario di storia moderna presso la facoltà di lettere di Catania) hanno dato vita ad un duetto d'eccezione, disquisendo con semplicità sul Risorgimento. «Forse l'errore fu credere che a Bronte - ha detto Vancini - fosse in corso una rivolta borbonica e non anti». All'epoca a Bronte c'erano due partiti: ducale e comunista. Da molti confuso con il partito dell'ideologia marxista.

«I sostenitori di quel partito comunista - ha spiegato Longhitano - erano dei sostenitori della causa del Comune. Non intendiamo altro. I ducali sostenevano le tesi della ducea». Il ducale, formato da una borghesia in affari con gli inglesi; l'altro di borghesi e contadini con il desiderio di avere una piccola proprietà, dividendosi le terre del demanio.

«Il 1860 a Bronte è stata una conseguenza del 1812 - ha precisato Longhitano - perché come allora non si voleva fare la distribuzione delle terre».

Vancini si è poi soffermato sul suo "Bronte, Cronaca di un massacro": «Lo girai nell'estate del 1970 (in Jugoslavia per motivi economici), chiarimenti su certi aspetti della sicilianità me li fornì Sciascia, uscì nel 1972. Scatenò polemiche fuori dagli ambiti cinematografici, il "Corriere della Sera" mi accusò di falso. Attacchi da destra e sinistra». È stato presentato inoltre il cd dell'Itis "Galileo Ferraris" di Acireale.

All'incontro hanno preso parte anche il sindaco Turi Leanza, assessori e consiglieri. [Luigi Putrino, Giornale di Sicilia]
 

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